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LC
Caro Sandro,
il problema è ben strano in effetti e richiederebbe l'intervento di persona preparata nella riparazione/revisione di giradischi Thorens, non di un qualunque riparatore di TV/elettronica generica. Raccontato così, a me verrebbe in mente solo un problema di cinghia, che magari è lasca o slitta o si posiziona male sul contropiatto. Quando il piatto fatica ad avviarsi ma poi procede bene dopo una spinta iniziale, nel 99% dei casi è un problema di cinghia, di stato della stessa, di lunghezza eccessiva, di malposizionamento su puleggia e contropiatto, perché gli stessi sono, magari, in posizione reciproca non ottimale. Ciò detto, e a distanza non posso dire di più, ti consiglio di dare prima un'occhiata alla pagina di Stefano Pasini, grande esperto di Thorens, pagina che contiene alcune informazioni su questo giradischi (schemi etc.). In secondo luogo, contatterei Simone Lucchetti di Audio Silente a Roma, espertissimo riparatore e ricondizionatore di vecchi Thorens. Nella pagina del suo sito che ho linkato c'è, ad esempio, un bellissimo tutorial su come revisionare i TD124.
Sono sicuro che riuscirà a esorcizzare il tuo bel TD125.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Migliorare l'analogico
Egregio Direttore,
mi permetto di disturbarla ancora a distanza di anni - anni nei quali sono stato un costante e fedele lettore del Vs. sito, non solo per le novità e spunti, ma per il piacere di una buona e sana lettura di rivista; complimenti sinceri a Lei ed a tutti i suoi collaboratori per la dedizione, passione e professionalità. Sono a richiederLe se possibile alcuni consigli o suggerimenti per un upgrade di impianto: brevemente, è composto da
Il tutto corredato da tavolino TNT FLEXY, cavi autocostruiti (TNT FFRC, MERLINO, SHIELD) e altri tweak imparati dal Suo sito.
Sono/ero soddisfatto del mio impiantino che, seppur minimal, mi ha regalato piacevoli ore di musica; il problema e il motivo per cui le scrivo è che per quanto riguarda la parte "analogica" (risalente al '97) la vecchiaia dei componenti è arrivata a farsi sentire: il giradischi spesso ha come dei cali di potenza "elettrica" (cala la velocità del piatto - trazione diretta), mentre i condensatori dell'amplificatore ormai sono esauriti (l'ho fatto vedere da un tecnico - che mi ha regolato la "corrente di riposo" che era scesa ben oltre la soglia minima...), il costo della sostituzione di tutti i condensatori supererebbe notevolmente il valore del bene in oggetto.
Devo dire però che ad "orecchio" (mio) il suono "spompato" riguarda soprattutto l'ascolto da vinile, con il digitale molto, molto meno.
Considerando che l'ascolto principale di musica è in vinile, sono intenzionato a fare un upgrade del sistema "per fasi", iniziando dal giradischi (ed eventuale prefono dedicato) in prima battuta, per poi seguire con l'amplificatore; premettendo che nella mia zona è altamente difficile trovare negozi di hifi che permettano di fare prove o che abbiano un discreto ventaglio di opzioni tra marche e modelli, volevo se possibile qualche suggerimento o punti di vista (o critiche) per orientarmi e mettere in discussione le idee che mi sono fatto.
Al momento le opzioni che considero sono rivolte ad un Origin live Aurora (limite max del mio budget) oppure ad un Rega RP6; altre opzioni da vagliare tra questo range di prezzo sarebbero gradite. Testina: non avrei intenzione di uscire dal suono Grado GOLD, (ma ammetto di non aver mai sperimentato altre testine fuori di casa Grado), cercando di mantenere la timbrica del suono a cui sono abituato e che non mi dispiace.
Amplificatore o prephono: considerando la vecchiaia dell'amplificatore, sono indeciso se procrastinarne ancora per un po' la sostituzione (finchè regge) ed orientarmi su un prefono di qualità (da abbinare alla testina e al giradischi), oppure orientarmi su un amplificatore dotato di prefono di buona qualità integrato (non avrei bisogno di nessuna altra "feature" quale ad es. dac, avendone già uno esterno), cercando di preservare un suono ...."caldo?" a cui sono abituato: a pelle credo che la soluzione migliore in resa sonora sia prefono separato (anche con l'aggravio di cavi e "scatolotti" in più)...esempio, il Black Lehmann è "compatibile" con il suono della Grado Gold, o sono impostazioni timbriche diverse?
So che è contrario a suggerire marche e modelli, ma se potesse darmi qualche suggerimento le sarei molto grato.
La ringrazio già fin d'ora indipendentemente se potrà/vorrà rispondere a questa mail, sia per il tempo che le ho preso sia - mettendo le mani avanti - per i consigli che direttamente (o indirettamente nelle risposte alle mail settimanali) elargisce a me e ad altri lettori.
P.S.: se posso permettermi e rifarmi alla mail della settimana vol. 709, rif. al tappetino TNT Janus, ho avuto anch'io lo stesso approccio con l' antirombo: ovvero la parte "non adesiva", quando viene rimossa la pellicola trasparente protettiva, è appiccicosa e lascia tracce sul piatto.... però, 1) si pulisce con un semplice straccio e un po' d'acqua 2) basta rivolgere l'antirombo verso il piatto, il vinile (a contatto col sughero) non viene intaccato e non è che poi il tappetino si tolga tanto spesso dal piatto (o no?) 3) con il mio Technics non ho riscontrato anomalie (es. riscaldamento) 4) e ne sono ampiamente soddisfatto (giudizio personale) ...per il costo del materiale, un tentativo secondo me vale la pena.
Rinnovando i complimenti per la rivista e per l'impegno, Le porgo i miei più
cordiali saluti
Federico - E-mail: fedestroy (at) libero.it
LC
Caro Federico,
intanto ti ringrazio per il buon feedback sul nostro tappetino Janus, sono contento ne sia soddisfatto. Per quanto riguarda il tuo set-up analogico, considerando che il giradischi non è esattamente irresistibile io proverei a sistemarlo (magari è solo un po' di ossido qua e là) e lo metterei in vendita. Almeno un centinaio di euro dovresti riuscire a ricavarli. Tieni la testina Grado, che è ottima, e acquista un nuovo giradischi. Il Rega RP6 che hai individuato andrà benissimo ma secondo me basterebbe anche molto meno per fare un salto di qualità sensibilissimo.
Qualora l'amplificatore andasse ancora bene potresti pensare di tenerlo un po' e affiancare un pre fono esterno di qualità (benissimo il Lehmann, certo!). Non conoscendo bene le condizioni del tuo NAD C316 mi viene difficile dare un consiglio diverso ma, forse, risparmiando un po' sul giradischi e inserendo il budget del fono separato potresti provare un integrato di classe superiore, già dotato di buon ingresso phono. Per non discostarti troppo dall'impostazione NAD potresti provare Arcam o Audio Analogue, entrambi dotati di ingressi phono assolutamente dignitosi. In questo modo anche il resto dell'impianto farebbe qualche ulteriore passo avanti.
Tra l'altro, con questa soluzione, l'impianto resterebbe essenziale e il percorso del segnale non sarebbe alterato da cavi di segnale in più.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Vincenzo, prendo atto dell'impossibilità di spostare i vecchi diffusori in posizione più consona e pertanto ti consiglio di eliminarli del tutto dall'impianto. Due buoni mini come quelli che hai indicato (le Diva 255, ad esempio) faranno di più e meglio delle vecchie JBL appollaiate vicino al soffitto. Qualora avessi necessità di bassi più profondi potresti sempre aggiungere, in un secondo momento, un subwoofer attivo.
Alternative alle Diva, più costose, potrebbero essere le KEF Q300 (700€) o Sonus Faber Toy (circa 600€). La disposizione è comunque sacrificata e non ritengo sensato investire cifre superiori a queste. Vedrai che, in ogni caso, il risultato finale sarà nettamente superiore a quello attuale che, coi diffusori posti a 2,2 metri di altezza è tutto tranne che definibile HiFi. E tu ti preoccupi dei cavi!!! Certo, andrebbero rivisti anche quelli, ma quando il problema è una disposizione dei diffusori così sbagliata tutto il resto passa assolutamente in secondo piano.
Tra l'altro il tuo impianto, con Cocktail Audio X30 e integrato NAD, è tutt'altro che malvagio e meriterebbe di essere trattato con più riguardo. I due mini, se isolati un po' dalla superficie d'appoggio e se ragionevolmente liberi da ostacoli potrebbero essere il salto di qualità più giusto. Mi raccomando, prova a mettere almeno un tappeto tra punto d'ascolto e diffusori (la zona mi pare molto vuota) e un arazzo/quadro senza vetro dietro il mobile TV.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Quale amplificazione per Dynaudio
Gent. mo Sig. Direttore
sono un appassionato di musica e ascolto vari generi musicali, da due mesi ho deciso di aggiornare e migliorare il mio vecchio impianto di 35 anni fa. Nel cercare di documentarmi ho conosciuto la sua rivista ed ho letto moltissimo di quello che Lei ha scritto come divulgazione e come risposte ai vari quesiti ed ora, grazie a Lei, che reputo persona molto esperta, gentile e soprattutto correttissima i cui pareri non soggiacciono ad alcun interesse che non sia migliorare l'ascolto con il minimo sforzo economico, sono un po' infarinato ma senza grande esperienza.
Dopo aver valutato la mia stanza di ascolto (4,7 x 7,8) e forma non regolarissima (due grosse aperture laterali non simmetriche che danno su altri vani), avente soffitto non pianeggiante in travi di legno e solaio in legno con spessore 3 cm inchiodato alle travi, pavimento in parquet incollato; con presenza di normale arredamento e bassa presenza di eco sbattendo le mani, dopo aver molto letto (purtroppo nella mia città non esiste possibilità di ascolto in negozio) e valutato le varie recensioni e pareri disponibili in rete, ed aver valutato il mio budget e le mie aspettative, ho selezionato un ristretto numero di diffusori tra cui le Dynaudio dm 2/7 che ho preso usate (360 €) dopo averle ascoltate con amplificatore Cambridge azur 640A avendo potuto metterle a confronto diretto con SF Concertino a cui le ho preferite per una gamma media più corposa, gli alti più realistici ed i bassi più presenti.
Le mie fonti sono costituite da vari CD; lettore CD Pioneer acquistato nel 2000, e da vari mp3 a 320 Kb, che attualmente ascolto da PC senza scheda audio dedicata, non ho DAC. Nel tentativo di costruire una catena abbastanza equilibrata, dopo aver preso i diffusori, volevo, anche dopo aver letto la sua recensione, dotarmi di Cocktail Audio x10; e quindi prendere un amplificatore adeguato e qui vengono i problemi, anche per non superare con l'amplificazione il valore dei diffusori: le 2/7 hanno efficienza di 86 dB e carico a 4 ohm (3,2 minimo) e danno il loro meglio a volume sostenuto; il Cambridge con cui le ho sentite (65W) è riuscito appena a farle cominciare a suonare davvero, mentre le Concertino avevano bisogno di meno potenza per esprimersi bene ed anzi alzando il volume quasi peggiorava la qualità del loro suono. Le Dyna 2/7 hanno bisogno di molta corrente ed anche buon controllo sui bassi e a me piace un suono aperto (non velato) che non attenui le medio alte e con bassi e medio bassi corposi ancorché precisi e con medi che rendano giustizia alle voci ed agli strumenti a corda ed a fiato, insomma l'impianto perfetto.
Detto tutto ciò sto valutando le seguenti opzioni per l'amplificazione con l'impossibilità di ascolto se non percorrendo molti e molto Km:
LC
Caro Gian Luca,
io credo ti sia fatto ingannare un po' dalla bassa sensibilità delle tue Dynaudio, a confronto con le Concertino. Non servono chissà quanti watt per farle suonare bene, già con 10 watt ottieni 96 dB a un metro di distanza da esse, pressione sonora che, credimi, è già molto alta. Ovviamente, i calcoli vanno fatti alla distanza d'ascolto, ma credo che ci siamo capiti. Secondo me, onde evitare fastidiose enfatizzazioni in gamma medio-alta, opterei per un amplificatore integrato solido e neutro, come il Naim Nait 5 che hai elencato o il NAD C352. Tieni infatti conto che ciò che te le ha fatte preferire, sul momento, rispetto alle più pacate Concertino, potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio, nel tuo ambiente e dopo diverse ore di ascolto a volume sostenuto. Per questo motivo preferirei evitare amplificazioni troppo vivaci visto che le Dynaudio lo sono già a sufficienza.
La stanza è grande e, a naso, acusticamente accettabile, ma i diffusori sono piccoli, il rischio che oltre un certo volume comincino a strillare è concreto. Io ci avrei visto meglio dei diffusori da pavimento, ma evidentemente non hai lo spazio (o il permesso!) per optare per una soluzione più intrusiva. Ovviamente, poi, tutto dipende dai tuoi usuali volumi d'ascolto, quel che per te è molto alto potrebbe essere sussurrato per me :-)
Continuo a pensare che un fonometro sia, per un audiofilo o aspirante tale, un componente assolutamente indispensabile per capire come scegliere diffusori e amplificazioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimo,
tuo fratello ti ha lasciato un'eredità mica tanto male, in fondo. Il Technics SL1900 lo puoi tenere tranquillamente equipaggiandolo con una testina migliore (Grado, Ortofon, Goldring, a tua scelta). Con qualche regolazione come da nostre istruzioni può ancora fare il suo dovere. Lo stesso dicasi per l'amplificatore, un bell'integrato di classe, robusto e dal buon suono. Io, fossi in te, spenderei tutto il budget a disposizione nei nuovi diffusori, da scegliere tra qualche modello da pavimento, necessario in una stanza da 24 mq. Puoi lasciare qualcosa del budget totale per i cavi, anche se ti consiglio di autocostruirteli, almeno quelli di potenza, come da ricette sul nostro sito, e dedicare tutto il possibile ai diffusori. Metti via anche 150/200 euro per una nuova testina. In definitiva, nella peggiore delle ipotesi, ti resterebbe più di un migliaio di euro per i diffusori. In questa fascia di prezzo ne abbiamo recensito diversi, dai Duevel Planets agli Aliante Nova, passando per i Cabasse Jersey, ma tante altre possibilità sono accessibili, penso a Rega RS3/RS5, Epos Epic5, Focal Chorus 726, Monitor Audio Silver 6, KEF Q500/700, Dynaudio 3/7 e Indiana Line Diva 655. Ti ho fatto un lungo elenco di alternative, nella possibilità che tu riesca ad ascoltare qualcuna di queste almeno con il tuo amplificatore. Vista la spesa, vale la pena, eventualmente, mettersi l'ampli sottobraccio e andare a visitare qualche negozio anche lontano da casa tua.
Una volta scelti i diffusori potrai valutare, in futuro, un upgrade del resto dell'impianto. Non voglio convincerti a cambiare idea ma sono persuaso del fatto che con 1600€ non acquisteresti, nel nuovo, niente di molto meglio rispetto a questo che possiedi già. Per questa ragione è meglio tenere qualche pezzo e puntare a step successivi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Tre ipotesi di upgrade
LC
LC
Importanza dei connettori
LC
LC
Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Pochi giorni fa è scomparso, all'età di 71 anni, Jack Bruce, co-autore e bassista del celebre gruppo dei Cream (insieme con Eric Clapton e Ginger Baker). Lo ricordiamo in una recente reunion del trio, alla Royal Albert Hall nel 2005, coi celebri brani White Room - Crossroads - Badge.
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Gentilissimo Lucio,
è davvero un piacere ricontattarla dopo ben 8 anni! A quel tempo seguii i suoi consigli per un primo impianto hifi (entry level). In questi 8 anni il mio impianto, ancorché modesto, mi ha dato tante soddisfazioni. L'impianto è questo:
Non le nascondo che adesso mi sto chiedendo se con un piccolo budget a disposizione riesco a fare un piccolo passo avanti nella qualità dell'ascolto. Le posso chiedere dove interverrebbe? Le chiedo troppo se le indico tre ipotesi? Una con max 300€, una con max 5-600 e un'altra con massimo 1000€?
Nella prima ipotesi (250€) come valuterebbe l'acquisto del DAC v90 della Musical Fidelity? In effetti per me sarebbe comodo poter ascoltare la musica in buona qualità direttamente dal pc. Al di là di questa opzione (più di comodità di ascolto che di miglioramento della qualità del suono dell'impianto) dove pensa che posso far fare al mio impianto un passo avanti? Le segnalo che attualmente ascolto la musica in una stanza 3x2,5 e la moglie difficilmente accetterebbe casse non bookshelf (ma ci potrei provare ;-)
La ringrazio davvero tanto, e ricordo con grandissimo piacere il suo contributo quando entrai a suo tempo nel mondo dell'hifi!
Saluti,
Andrea - E-mail: a.maresca (at) met-economia.it
Caro Andrea,
bello ritrovarti a distanza di così tanti anni! L'acquisto del DAC mi trova sostanzialmente d'accordo perché potrebbe essere un discreto passo avanti anche per la lettura dei CD tramite il tuo CD player NAD. Stiamo parlando di un DAC non proprio entry-level e molto più moderno della circuitazione interna del tuo lettore NAD, secondo me l'upgrade sarebbe sensibile. L'area dove interverrei, posto che l'amplificazione può reggere impianti anche più impegnativi, è certamente quella dei diffusori. La stanza è piccolina e il vincolo bookshelf ti obbliga a una scelta oculata. I tuoi attuali sono dei diffusori da circa 500€ la coppia, volendo fare un salto di livello sensato, sostanziale, a mio parere dovresti investire una cifra circa doppia di questa. Restebbe però da valutare se sia il caso oppure no, nel senso che la sistemazione potrebbe castigare le prestazioni di un diffusore di classe superiore. Se, ad esempio, questi bookshelf finissero relegati in libreria o parete attrezzata, magari anche vicini alla parete posteriore, allora il mio consiglio sarebbe quello di tenere gli attuali e cercare di accontentarsi :-)
Se, invece, i bookshelf avessero spazio sufficiente intorno e fossero posizionati su stands opportuni allora anche una spesa come quella indicata avrebbe senso. Qualche modello in quella fascia di prezzo lo trovi indicato in una risposta precedente a questa.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Paolo,
fai benissimo a puntare verso amplificazioni dal carattere tendenzialmente morbido e caldo per contrastare o bilanciare il caratterino delle tue Klipsch. Premesso che il tuo NAD potrebbe tranquillamente continuare a stare al suo posto, magari ha solo bisogno di un po' di disossidante per contatti elettrici su potenziomentro del volume e selettori vari, potresti certamente orientare le tue scelte verso un nuovo NAD come il C316BEE ma anche l'italiano Vela (500€) o, perché no?, un amplificatore integrato a valvole tipo Jolida JD102A/202, magari usati, oppure qualche piccolo integrato Yarland/AAAVT tipo il modello FV34C o il modello M34 che abbiamo recensito qui su TNT. Il primo ha una decina di watt (e magari ti bastano) mentre il secondo ne ha 35 per canale, più che sovrabbondanti con la sensibilità delle tue Klipsch.
Sarebbe interessante se riuscissi a provare uno di questi con i tuoi diffusori all'interno del tuo ambiente. Nell'usato, tornando ai transistor, ti si aprirebbero tante altre possibilità: ad esempio integrati di case come Audio Analogue, Rega, Arcam o Naim, per citare marchi di facile reperibilità e dal buon abbinamento con le tue Klipsch. Lascerei perdere Rotel e Cambridge, un po' più vivaci di quelli citati, coi quali potresti sperimentare le stesse sensazioni che hai avuto con Harman Kardon e Yamaha, visto che ne condividono, sostanzialmente, l'impronta timbrica, pur con le dovute differenze.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio, ti scrivo dopo molto tempo perchè sono rimasto piuttosto impressionato dalla risposta che hai fornito nell'ultimo numero ad un appassionato che s'è autocostruito delle forcelle a costo zero. Credo di aver scandagliato a sufficienza i vecchi numeri di Tnt Audio e mi sembra che molto raramente tu abbia fornito un'opinione così netta su componenti accessori per eccellenza, quali sono (o pensavo fossero) i connettori dei cavi (su quest'ultimi la vostra posizione è nota ormai da tempo). Pensavo di trattasse d'una delle tante paranoie audiofile. Dopo aver letto il post mi sono subito diretto su Ebay per cercare 8 forcelle o banane in rame, placcate in Rodio, preparandomi a sostenere una spesa consistente.
Poi ho riflettuto e ho fatto mente locale al fatto che i miei Mit AVT1 di potenza sono terminati con uno spinotto (da inserire nei connettori) che mi sembra di volgare ottone. Ho pensato quindi che l'acquisto di connettori "hi-end" sarebbe stato vanificato proprio dallo spinotto. Al momento ho soprasseduto all'acquisto e ho deciso di "spellare" i Mit, rendendoli così irrivendibili (ma la cosa non mi tange, visto che non sento l'esigenza di sostituirli), scoprendo tra l'altro che, al di là della (spero non apparente) consistente schermatura e degli scatolotti, i cavi sono composti da 4 connettori in rame da diversi diametri (direi alcuni di 0,5 mm. e altri di 0.75).
Ebbene, magari il tutto sarà dovuto a psicoacustica, ma sono certo d'aver avvertito dei miglioramenti nella pulizia e nel dettaglio nel suono delle mie Arden Mk2. Credo d'avere un impianto sufficientamente rivelatore affinchè ciò sia realmente accaduto (elettroniche valvolari e finali Trends e Icepower 50). Ovviamente gli spezzoni di cavo sono destinati ad ossidarsi, il che mi riporterebbe al punto di prima.
Aggiungo che forse anche tu potresti trovare assurdo pilotare le Arden con un ta2024, ma, francamente, quando le collego all'Icepower (circa 27w su 8ohm ad un tasso di distorsione accettabile) non avverto eclatanti differenze quanto a solidità del suono, pienezza dei bassi, dinamica, ecc. (semmai, a mio parere, il Trends è sempre superiore, seppure davvero di poco). Magari ciò è dovuto all'ascolto a livelli "condominiali".
Dopo questa mia digressione/testimonianza, l'unica cosa che ti domando è se a questo punto vale la pena acquistare dei connettori rca placcati in rodio per la coppia di miei cavi di segnale artigianali (cloni dei Jps Superconducor 2). Se tanto mi dà tanto....
Grazie per il tuo tempo.
Fabio - E-mail: fabiofa2 (at) alice.it
Caro Fabio,
potrebbe essere che nel tempo i connettori dei tuoi MIT si siano ossidati, eliminandoli e utilizzando il cavo nudo hai di colpo eliminato delle resistenze di contatto dovute ai diversi materiali e all'eventuale ossido. Il cavo spellato, ma l'ho scritto altre volte, è un'ottima soluzione, basta avere l'accortezza di controllare di tanto in tanto che il materiale (rame) non si ossidi. Talvolta è sufficiente un semplice attacca/stacca per migliorare la conducibilità del contatto. Una cosa è certa: le banane e le forcelle hanno avuto tanto successo in ambito audiophile per il semplicissimo motivo che sono comode da usare, le prime in particolare. E siccome gli audiofili spesso provano tanti cavi.... :-)
Purtroppo, di solito, questi connettori sono di materiale poco nobile, maldestramente nobilitato con la placcatura oro che previene sì le ossidazioni, ma conduce peggio del rame nudo. Ecco perché in ambito high-end si sono fatti strada i connettori in rame, placcati in rodio.
Il mio consiglio è quello di tenere i cavi nudi e di dormire sonni tranquilli. Volendo, potresti sperimentare le forcelle DIY proposte dal nostro lettore la settimana scorsa.
Per quanto riguarda invece la potenza realmente necessaria in ambito condominiale, essa è regolata da una ben nota legge fisica: infatti essa è inversamente proporzionale all'età media dei vicini di casa: più alta è l'età, più bassa sarà la potenza necessaria ;-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Caro Giancarlo,
in parte, al tuo quesito, avresti potuto trovare risposta in questa stessa rubrica (Vol. 706) dove consigliavo di dotare l'iPad di un Apple iPad Camera Connection Kit (si chiama CCK, e costa 29€). Con questo accessorio si può prelevare dall'iPad il flusso di dati tramite cavo USB e quest'ultimo può essere collegato a un DAC esterno, che andrebbe poi in un ingresso linea del tuo amplificatore. Forse può sembrarti macchinoso ma via cavo non si può fare altro.
L'altra soluzione, priva di cavi, è l'abbinata AirPort Express/AirPlay, che consente di inviare wireless la musica dal tuo iPad all'Airport Express, vedi i dettagli sul sito Apple. Ancora, potresti utilizzare un receiver bluetooth come il Weezy che abbiamo recensito: si collega via bluetooth al dispositivo e poi tramite un cavo audio di segnale direttamente a un ingresso linea dell'amplificatore. La qualità pare non sia esente da qualche pecca, comunque. Questa è senza dubbio la soluzione più pratica, economica e veloce.
Qualora optassi per l'abbinata CCK + DAC USB, la spesa potrebbe aggirarsi sui 150 € forse meno, visti i 30€ per il CCK e il centinaio di euro per un DAC USB entry-level (es. il Superpro 707). In alternativa, cade a proposito la recensione che pubblichiamo questa settimana dell'amplificatore SoundSea Bora 20 che può essere collegato all'iPad senza fili, direttamente via bluetooth. Certo, il prezzo (un migliaio di euro) supera di gran lunga il valore del tuo impianto completo...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Salve, mi chiam Edo, posseggo il seguente impianto:
Ora ho inserito TV Panasonic 39" Full HD e lettore Blue Ray PANASONIC,l'audio del DVD l'ho collegato all'ingresso video del pre Conrad Johnson e devo dire che il DVD di De Andrè si sente e si vede bene. Questo vuol dire che non serve il multicanale per avere un buon Home Theater ma basta un buon 2 canali.
Ciao,
Edo - E-mail: edocorri (at) alice.it
Caro Edo,
ti ringrazio per la testimonianza, che conferma quello che sosteniamo da anni ovvero che si può godere tranquillamente della visione dei DVD anche tramire un semplice impianto due canali real stereo :-)
Certo, l'esempio del DVD di De Andrè forse non è proprio calzante, visto che gli appassionati di home cinema non vorrebbero rinunciare a tutti gli effetti surround presenti in un buon film, ma rende l'idea in ogni caso. Alla fine si tratta più di una questione psicologica: dopo aver fatto tanto per essere immersi nel surround si fa fatica a rinunciarci...ma si tratta soltanto di prendere coraggio e provarci, a patto di disporre di un impianto due canali di qualità, naturalmente. Infatti il punto della questione è proprio questo: con la stessa cifra investita per acquistare un sistema 5.1 si può prendere un essenziale impianto stereofonico. La qualità media dei componenti di quest'ultimo, a parità di spesa, sarà più elevata per forza di cose (il budget si spalma su meno componenti).
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!