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LC
Caro Giulio,
ormai non mi sorprendo più dei pareri sparatutto degli operatori del settore. Alcuni sono persino in buona fede, altri invece giocano semplicemente a fare i Cicero pro domo sua. Mi chiedo però che senso abbia chiedere all'oste se il proprio vino sia buono e come sia quello dei suoi concorrenti. La risposta è scontata, no? Andiamo, ascoltiamo gli apparecchi, se possibile, e bando alle chiacchiere!
Non pensare che l'X10 che hai acquistato non sia adatto alle tue esigenze. Prima devi metterlo in condizioni di esprimersi al meglio e certamente un amplificatore A/V non è il modo migliore per fare questo. Quindi ti inviterei a rivalutarne le prestazioni DOPO che avrai sostituito anche l'amplificatore.
Non conosco gli apparecchi che hai intenzione di acquistare, purtroppo. Sono sempre molto cauto nel consigliare prodotti artigianali e non perché non siano buoni (anzi!) ma perché l'acquirente potrebbe avere qualche difficoltà nel tempo. Non ne faccio una questione di pura e semplice rivendibilità, ma anche di assistenza post-vendita in caso di guasti, ricambi etc. Al di fuori del Costruttore dubito che potresti trovare altre persone disposte a ripararli o a fornire assistenza. Valuta anche questo aspetto, naturalmente.
Tuttavia, se la cifra da investire è modesta, potresti valutare positivamente il rapporto benefici/rischi. Ovviamente cerca di ascoltarli insieme ai tuoi dffusori, un ampli a valvole in particolare risente abbastanza del carico (leggi: impedenza del diffusore).
In alternativa, non mi viene in mente niente che sia a valvole, con ingresso phono e uscita cuffia, per quella cifra. Potresti valutare uno stato solido dal sound il più caldo e morbido possibile, e dotati di phono e cuffia mi vengono in mente solo Audio Analogue e Arcam.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Mariomarco,
le Cremona, pur essendo abbastanza sensibili (91 dB/w/m) sono un carico molto difficile per l'amplificatore, soprattutto alle basse frequenze. Non mi sorprende, pertanto, che il tuo Lavardin non riesca a gestirle al meglio specie in quella regione. Non sono i 48 watt a non essere sufficienti, ma la capacità di pilotaggio di impedenze basse e con sfasamenti importanti. Paradossalmente potrebbe bastarti un amplificatore meno potente ma più generoso in termini di erogazione di corrente.
Dovresti abbinarci amplificatori che non temono carichi difficili, come Naim, Musical Fidelity, Pass, Gryphon ma benissimo anche il Norma IPA140 che hai citato tu. Lascerei perdere l'opzione più complicata di una coppia pre + due finali mono. Ovviamente, visto anche l'ordine di spesa, ti consiglio di provare a testare i possibili candidati direttamente a casa tua, nel tuo ambiente e coi tuoi diffusori.
Per quanto riguarda la maggiore presenza a basso volume, però, temo di doverti deludere: quella non dipende dall'amplificatore ma dall'ambiente e, principalmente, dalle nostre orecchie e dal nostro cervello.
Dubito pertanto che la nuova amplificazione riuscirà a darti sostanziali miglioramenti da questo punto di vista. Di sicuro, se il nuovo amplificatore riuscirà a pilotare meglio le tue Cremona in gamma bassa probabilmente potrai ottenere un suono più pieno e corposo ma non molto più di questo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fabio,
mi spiace che il Dayton ti stia dando questi problemi, può essere che l'impedenza nominale di 4 Ohm delle tue Cabasse, alla lunga, non sia stata gradita al chip Tripath del tuo DTA100 dotato di chip Tripath. Non è un caso che nella release successiva infatti riporta un adesivo che indica in 6 Ohm il carico minimo raccomandato.
Ora devi dotarti di un amplificatore che sia in grado di gestire la bassa impedenza dei tuoi diffusori. Con la cifra a disposizione faresti meglio a valutare anche un amplificatore tradizionale, tipo il Rotel RA10, nuovo oppure anche l'Audiolab 8000 che hai trovato usato. Entrambi hanno un suono aperto e vivace, come mi pare tu preferisca. Escluderei pertanto l'Audio Analogue Puccini, buon amplificatore ma di impostazione diametralmente opposta.
Altri amplificatori in classe D di potenza analoga al Dayton montano lo stesso chip Tripath, quindi il problema dell'impedenza permarrebbe. Potresti tentare coi nuovi integrati in classe D dotati di chipset della serie TDA della STMicroelectronics, dovrebbero pilotare senza problemi anche carichi da 4 Ohm. Se ne trovano tanti online, per costi simili o inferiori a quello del Dayton. Purtroppo non ho maturato abbastanza esperienza con questi amplificatori, quindi non possso consigliartene uno in particolare.
Infine, un consiglio per le ferriti: va bene metterle per schermare un po', ma non esagerare! Talvolta un eccesso può non essere benefico! :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
no, non è normale che esistano ondulazioni così sensibili su LP nuovi, tantomeno in quelli da 180 grammi. Evidentemente la moda del ritorno del vinile a tutti i costi ha abbassato l'asticella del livello minimo di qualità accettabile anzi, del controllo della qualità, direi. Nei tempi d'oro del vinile, comunque, non era evento raro quello di incappare in dischi anche fortemente ondulati. Talvolta il problema si poteva attenuare con un buon clamp pressadischi, talvolta no. Hai provato a suonarli senza utilizzare il clamp? Può darsi che una non perfetta compatibilità tra la zona dell'etichetta e il piatto del giradischi possa esasperare, per colpa del clamp, una eventuale piccola non planarità del disco. Potresti tentare con l'utilizzo di un tappetino in feltro che, essendo cedevole, grazie alla pressione del clamp dovrebbe copiare meglio le non planarità del disco e magari riuscire ad attenuarle.
Quanto alla qualità audio non sempre ineccepibile, anche questo è un problema che si trascina sin dagli albori dell'analogico: ci sono grandi differenze tra un LP e l'altro e già negli anni '70 e '80 non era frequente trovare delle incisioni davvero memorabili, né di musica leggera né di classica. Proverei a imparare a conviverci, in fondo anche coi CD il problema si ripresenta con la stessa frequenza.
Passare tristemente alla liquida, come scrivi tu, ti eviterà tutti i problemi meccanici ma non ti salverà dalla qualità scadente di tante incisioni! Purtroppo su questo aspetto gli audiofili hanno imparato a metterci una pietra sopra: si ascolta la musica, anche se l'incisione non è strepitosa. Altrimenti si corre il rischio di acquistare e ascoltare solo i dischi ben incisi, una deviazione sempre abbastanza pericolosa, che vede l'impianto come fine e non più come mezzo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Cara Egeria,
capisco che un negoziante debba vendere sempre e comunque qualunque cosa ma perché rifilarti altre coppie di diffusori quando invece sarebbe stato sufficiente sostituirli con dei modelli più grandi, maggiormente adatti alla stanza così grande? Per far suonare bene 80 mq non serve mettere tanti diffusori, ne bastano sempre due, ma di grandi dimensioni.
Pertanto il mio consiglio, drastico, è quello di vendere tutto, l'ampli NAD e tutte le casse, ed acquistare dei dffusori più grandi, da pavimento, magari ancora Sonus Faber, se ti piace quell'impostazione e - perché no? - quell'estetica.
Ora come ora non c'è modo per mettere insieme in maniera decente tutto il materiale che hai a disposizione, forse chi ti ha venduto il NAD ha pensato volessi realizzare un impianto Home Theater...altrimenti perché farti acquistare un canale centrale? L'altra cosa che puoi fare è sistemare il primo impianto in una zona ristretta zona dell'ambiente che hai scelto per l'ascolto, in moda da creare un'area ristretta e più facilmente sonorizzabile. Poi, ovviamente, tutto dipende da cosa tu intenda per sonorizzare adeguatamente: vuoi ascoltare musica in solitaria o vuoi un suono diffuso in tutta la stanza, come musica di sottofondo o, ancora, un suono per fare delle festicciole private? :-) Sono tre esigenze profondamente diverse che richiedono approcci e soluzioni differenti. Chiarisciti le idee e sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Interfaccia CD
Direttor Cadeddu buon pomeriggio. Mi scusi il disturbo ma volevo lasciare 2 righe riguardo l'interfaccia cd (si può interfacciare tra cd e ampli, tra pre e finale, tra sorgente analogica e ampli) passiva a trasformatori in super permalloy Audiotekne lt 8310 (2:1).
Sono 4 mesi che suona nel mio impianto e devo dire che con questa interfaccia inserita diventa tutta un'altra musica!!!! Il suono migliora in modo strabiliante. La musica è ricca armonicamente, tanta aria tra gli strumenti, basso profondo, per riassumere tutto direi che è tutto più musicale organico e tridimensionale. L'interfaccia la interpongo tra Macbook, Arcam r dac/ Marantz cd 17 e ampli integrato Unison Research Unico. I diffusori sono i mitici Yamaha ns 1000 m. Secondo lei come fa questa piccola scatoletta a trasformare letteralmente il mio impianto? A volte rimango a bocca aperta ascoltanto musica dopo aver tenuto l'interfaccia scollegata per un paio d'ore (con l'interfaccia scollegata l'impianto perde totalmente la sua magia).
Sono in possesso anche del giradischi Project Debut Carbon con Ortofon 2M Red. Ahimè non posso utilizzare l' interfaccia con il sistema analogico perchè non dispongo di un pre phono separato. Siccome l'interfaccia ha un taglio 2:1 mi piacerebbe un suo consiglio su quale pre phono acquistare (300 euro max anche usato) che abbia le necessarie regolazioni di carico per formare la giusta sinergia testina - braccio - lt 8310 - amplificatore.
P.S. Anche la Luxman anni fa commercializzava lo stesso prodotto: LT 1000.
La ringrazio anticipatamente,
Lorenzo - E-mail: lmedici (at) hotmail.com
LC
Caro Lorenzo,
un'interfaccia a trasformatori con rapporto 2:1 di fatto realizza un certo numero di cosette che possono avere effetti benefici sul suono complessivo dell'impianto: abbassa il livello d'uscita della sorgente (in questo caso lo dimezza!), quindi costringe ad usare il potenziometro di volume in zone dove questo è più lineare. Di fatto isola galvanicamente gli apparecchi tra loro (immagino, non ho visto come è realizzata), evitando che eventuali interferenze captate dai cavi passino all'altro apparecchio. Infine, dovrebbe realizzare una sorta di adattamento dell'impedenza tra sorgente e amplificazione. Immagino che gli effetti siano molto variabili da apparecchio ad apparecchio, a seconda dei livelli d'uscita e delle impedenze d'ingresso e uscita.
Puoi certamente usare l'interfaccia anche con l'analogico, di fatto ogni pre fono ha un'uscita di livello pari a quella di un lettore CD. Non serve dunque altro che un pre fono per il tuo giradischi. Potresti prendere un Lehmann Black Cube SE (usato) o Statement, un ProJect o un Clearaudio. Vista la qualità del giradischi e della testina, non prenderei un pre fono di livello particolarmente elevato. Il collegamento, naturalmente, avverrà in questo modo: giradischi - pre fono - trasformatore - amplificatore. Non puoi inserire l'interfaccia tra giradischi e pre fono, come mi è sembrato di capire voglia fare tu.
Occhio che se per caso il segnale dell'analogico dovesse essere più basso di quello delle sorgenti digitali (talvolta capita) l'inserimento dell'interfaccia potrebbe abbassare troppo il livello in ingresso dell'ampli e potresti trovarti obbligato a ruotare un bel po' di più la manopola del volume per ottenere lo stesso livello sonoro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Chiarimenti sul filtro di rete/vaschetta IEC
Buonasera sig Cadeddu, mi permetta innanzitutto di farle i complimenti per quanto di buono e utile sia TNT-Audio per noi appassionati. Desidero chiederle alcune delucidazioni sul filtro di rete che ha recensito. Ho intenzione di realizzare una ciabatta per alimentare il cd, il pre e il finale che sono già alimentati con il cavo TNT Merlino (ottimo). Vorrei, in entrata della ciabatta, inserire il filtro.
È opportuno a questo punto alimentare il cd separatamente dalle elettroniche come da lei suggerito nell'articolo con una sua vaschetta dedicata oppure posso lasciare che la ciabatta debitamente filtrata continui ad alimentare i tre elementi insieme?
Un'ultima domanda: il mio cd Marantz cd 6000 è sprovvisto di presa di terra, mi consiglierebbe di sostituire il merlino standard con calza collegata al filo di terra con il Merlino cd?
Grazie anticipatamente per i consigli che saprà darmi,
Alessandro - E-mail: kanuura68 (at) gmail.com
LC
Caro Alessandro,
puoi senz'altro inserire il filtro a monte della ciabatta e collegare tutti i tuoi apparecchi a quest'ultima. Certo, sarebbe meglio che il CD avesse un'alimentazione e un filtraggio dedicati, ma stiamo parlando di sfumature difficilmente percepibili, specie se non si dispone di un impianto top. Per quanto riguarda gli apparecchi privi di terra è assolutamente inutile collegare un cavo d'alimentazione dotato di terra, utilizza pertanto un Merlino CD. Nella ciabatta, invece, dovrai utilizzare un Merlino normale anche perché questi filtri anti-interferenze funzionano bene quando possono scaricare a terra eventuali disturbi.
Qualora volessi davvero realizzare qualcosa di definitivo, fai installare due linee dedicate per l'impianto, separate a partire dal contatore ENEL. Una alimenterà il CD e l'altra l'amplificazione, entrambe realizzate con del buon cavo di generosa sezione (almeno 2 mmq) e opportunamente filtrate. A questo punto la ciabatta diventerà superflua, se utilizzerai prese a muro in numero sufficiente per tutti gli apparecchi da alimentare.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Upgrade impianto anni '90
LC
LC
Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Un po' di sano e sanguigno blues questa settimana, il classico The thrill is gone di Roy Hawkins e Rick Darnell, portato al successo internazionale da B. B. King e magistralmente interpretato dallo stesso B. B. King insieme a Gary Moore.
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© Copyright 2015 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
Buongiorno Lucio,
ti ringrazio in anticipo per il tempo che dedicherai a queste righe. Sono in possesso di un impianto stereo degli anni '90 così configurato:
Mi rendo conto che non è una configurazione da audiofili, tuttavia mi trovo benissimo, sono soddisfatto del suono che ne esce fuori e vorrei continuare ad usare questo impianto. Purtroppo l'amplificatore mi dà qualche problema con l'uscita di un diffusore e dopo una riparazione fatta un po' di mesi fa ne risulta indebolito. Sto pensando di cambiarlo e ti chiedo un consiglio sull'acquisto da fare; ovviamente vorrei spendere una cifra molto contenuta (se è possibile intorno a 200 euro); vorrei sostituire l'amplificatore con un altro dello stesso livello e che funzioni con tutto il resto.
Vorrei inoltre chiederti come si fa a capire quando è arrivato il momento di sostituire la puntina del giradischi. Ci sono dei segnali riconoscibili?
Grazie.
Lorenzo - E-mail: color72 (at) teletu.it
Caro Lorenzo,
hai necessità di un amplificatore cui poter collegare tutte le tue sorgenti, giradischi analogico compreso. Per quella cifra hai diverse possibilità, ad esempio il solito Denon PMA 520AE, il Cambridge Audio Topaz AM10 o ancora lo Yamaha A-S201, tutti e tre intorno ai 200€.
Comunque tu scelga, sono abbastanza sicuro che si tratterà di un upgrade abbastanza sensibile rispetto alla situazione attuale. Quell'amplificatore Technics è uno degli anelli deboli del tuo sistema.
Dal tuo attuale impianto eliminerei l'equalizzatore, abbastanza inutile se non dannoso, e sostituirei appena possibile i diffusori. La testina del giradischi, se non è mai stata sostituita e se è stata utilizzata in maniera costante, credo proprio sia da sostituire. In ogni caso, anche senza ricorrere a una forte lente d'ingrandimento, puoi accorgerti quando una puntina sia da sostituire perché il suono è degradato, distorto e privo di alte frequenze. In più, anche la capacità di seguire (tracciare) bene i solchi sarà compromessa. Meglio sostituirla se si ha il minimo dubbio, la possibilità di danneggiare i dischi è abbastanza elevata. Non vale la pena rischiare. Meglio una testina economica ma nuova piuttosto che una migliore ma consumata.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Mauro,
se a dar voce a tutto c'è un vecchio Lenco neanche troppo glorioso, dotato della testina più economica di casa Ortofon forse l'idea di spendere 1500€ sull'amplificazione è un tantino eccessiva. Secondo me basta molto, molto meno. Dovrà essere un amplificatore dotato di ingresso phono, altrimenti dovresti acquistare a parte un pre fono. Purtroppo gli amplificatori dotati di ingresso phono sono pochi e pertanto la tua scelta sarebbe piuttosto ristretta. Meglio quindi programmare un pre fono (vedi consigli in una lettera precedente) e prendere un amplificatore dotato di soli ingressi linea, eventualmente trasformabili in phono tramite scheda aggiuntiva. Io restringerei la spesa a 800-1000€, visto che altri 200/300€ serviranno per il pre fono e magari, per una testina migliore.
Cosa scegliere dunque? Io propenderei per un NAD C356BEE (che può essere completato con un modulo phono PP-375), un Rega Brio R (già dotato di stadio phono), Cyrus 6A, Audiolab 8000S, Creek Evolution 50A. Sono sicuro che uno qualunque di questi amplificatori sarà in grado di far suonare nettamente meglio le tue B&W. In futuro si vedrà se sarà necessario ricorrere a qualcosa di ancora più sofisticato.
I tuoi diffusori hanno un minimo dell'impedenza a 3.7 Ohm, niente che possa impensierire uno qualunque degli amplificatori citati, alcuni perfettamente in grado di gestire impedenze basse fino ai 2 Ohm. Per caratteristiche elettriche e timbriche, se fossi costretto a fare un nome, ti direi NAD C356BEE ma vedi se riesci a portarti in casa qualcuno di quelli citati, da ascoltare direttamente coi tuoi diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Salve Direttore!!
Eccomi di nuovo. Ancora a condividere...piccole esperienze e sorprese. Sarò breve, ho comprato degli stand per il mio impianto (Rotel Ra03 - Philips Cd740 - Boston A26 - cavi segnale TNT Shield con cavo Van den Hul D102mkIII e potenza TNT Star) ..in allegato una foto.. E dopo tutte le cose lette constatare con il proprio orecchio quanto sia più a fuoco e definito il suono è una goduria. Addirittura mi sembra di capire meglio alcune parole in inglese!! Sono proprio contento e ancora devo ritoccarne il posizionamento...
Prossimo passo...costruire il TNT Flexy dove poter alloggiare anche il giradischi (fermo da anni) Philips AF-829 markII. Buone cose direttore, a risentirci presto e come al solito... A kent'annos !!
Davide - E-mail: davidedandola (at) gmail.com
Caro Davide,
grazie per la preziosa testimonianza, spero sia utile per convincere tutti coloro che si ostinano a spendere denaro per acquistare nuovi componenti, relegandoli poi in sistemazioni che non consentono di apprezzare neppure una minima parte delle prestazioni che sarebbero in grado di fornire.
Complimenti per l'installazione, pulita e ordinata! Il mobile tra i diffusori sarebbe meglio se non ci fosse, ma almeno il suo ingombro è tale da restare al di sotto dell'altezza degli altoparlanti, pertanto la sua influenza non sarà drammatica. Le elettroniche, se non fossero impilate l'una sull'altra, suonerebbero ancora meglio.
Se non puoi fare altro almeno isolale una dall'altra con dei buoni piedini smorzanti e posiziona l'apparecchio più pesante in cima alla pila.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!