[ TNT | Redazione | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]
Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana
ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
| Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM | I volumi della posta precedente
LC
Caro Andrea,
premesso che senza fltro subsonico possa essere abbastanza normale trovarsi con woofer che vanno avanti e indietro in maniera vistosa mentre suona un vinile, nel tuo sistema ci sono due cose che non vanno:
Inizierei a spostare il giradischi da quella posizione, in modo che sia lontano dal diffusore e, ove ciò non fosse possibile, proverei ad eliminare drasticamente tutta quella serie di ripiani e piedini smorzanti, lasciando che a fare il loro dovere siano solo quelli in dotazione con il giradischi. Elimina marmo, cristallo e quant'altro e vediamo che succede. Una soluzione drastica, che risolverebbe del tutto il problema, sarebbe quella di eliminare quell'orribile trespolo su ruote che sorregge il giradischi e posizionare quest'ultimo su una rigida e leggera mensola da parete, della Rega o equivalente. Si fissa alla parete posteriore, così il giradischi è svincolato dal pavimento. Userei solo una tale mensola e i piedini di serie al giradischi. Ovviamente, sto immaginando che il giradischi sia stato installato a dovere, cioè perfettamente a bolla, e che i piedini siano liberi di muoversi sul piano verticale.
Qualora non volessi utilizzare la mensola ad hoc da sistemare a parete, potresti più semplicemente risolvere inserendo un filtro subsonico tra pre fono e catena di amplificazione. Non dovrebbe essere difficile reperire dei connettori RCA filtrati a 20 o a 16 Hz presso gli installatori di car stereo. È una soluzione economica che funziona molto bene (basta mettere "subsonic filter" su Ebay). Ampli e diffusori ringrazieranno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giuseppe,
prendi sempre con le pinze quel che leggi in giro (compresa questa stessa rivista, eh!), spesso si tratta di giudizi di persone sconosciute che hanno poca esperienza e che non hanno alcuna idea di quale debba essere un suono corretto. Altre volte sono giudizi più o meno pilotati in una certa direzione, altre ancora definitivamente in malafede, giusto per fare sensazione, agitare le acque e attirare su di sé le attenzioni di chi legge, magari immaginando di poter creare un business intorno a una cerchia di fanatici. Tra l'altro, molto del clamore creato intorno al fenomeno Grundig - peraltro quasi esclusivamente italico - mi pare si sia decisamente calmato in questi ultimi anni.
Da ex-possessore delle Thiel CS 1.2 ti dico di prenderle senza pensarci un attimo. Sono diffusori molto belli, con delle caratteristiche uniche. Le ho amate, utilizzandole in quello che allora era il mio impianto "B", per diversi anni. Non hanno un basso devastante, ma un suono comunque generoso, con una bellissima gamma media e un'eccellente immagine. L'unica attenzione riguarda l'accoppiamento con l'amplificazione: come tutti i diffusori Thiel non sono un carico facile da pilotare, serve un'amplificatore che sappia gestire basse impedenze e abbia anche una buona potenza, visto che la sensibilità non è alta.
Ancora, avendo le 1.2 un suono abbastanza scuro, almeno rispetto alle generazioni successive, l'impianto e l'ambiente non dovrebbero possedere le stesse caratteristiche, pena un eccesso di calore e di morbidezza in gamma medio-alta.
Per quanto riguarda infine l'affidabilità, l'unico problema potrebbe essere la sospensione dei woofer, che negli anni potrebbe perdere le caratteristiche iniziali o sbriciolarsi. Nel caso, i woofer si possono sempre far ribordare con una spesa contenuta. Infine sì, ti confermo che possono suonare ancora maledettamente attuali, nessuna sorpresa. Un buon diffusore del passato non ha molto da invidiare a uno più moderno. Nel tempo l'impostazione Thiel è cambiata e i diffusori successivi hanno puntato, come tanti altri concorrenti, verso impostazioni più vivaci, trasparenti e aperte. A primo impatto possono colpire maggiormente, ma la godibilità a lungo termine delle 1.2 è imbattibile. Personalmente, le preferivo alle successive 1.5, più aperte e precise ma anche leggermente più metalliche.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alex,
con la cifra a disposizione non è facile individuare un acquisto che rappresenti un sensibile upgrade rispetto alla situazione attuale. I diffusori costano 700€ la coppia e con 800€ non prendi niente di significativamente superiore, se non guardando nell'usato. Tra l'altro, se la scelta è ricaduta su questi mini-monitor, immagino la ragione sia quella del risparmio di spazio, in vista di un'installazione sacrificata. Stando così le cose non credo riusciresti a fare molto meglio con un mini usato di classe leggermente superiore.
L'amplificatore ha un DAC interno di buona qualità, affiancargli un DAC esterno non avrebbe molto senso, ancor meno se la cifra da spendere è quella indicata. Sarebbe più sensato, semmai, sostituire l'amplificatore con uno di classe più elevata, ancora dotato di ingressi digitali. Penso al Wadia 151 PowerDAC (1200€ circa) o al classico nuforce DDA-100 (650€). Poiché non necessiti di ingressi analogici queste soluzioni sarebbero semplicemente perfette. Tieni comunque conto che, se i diffusori sono sistemati in una libreria e non hanno tanto spazio vitale intorno, difficilmente riuscirai a cogliere tutta la differenza che uno di questi due apparecchi potrebbe fare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Paolo,
la tua missiva non fa altro che confermare quanto sia difficile, specie per un audiofilo non particolarmente abituato ad ascolti critici come può essere invece un recensore, captare le differenze tra sorgenti digitali. In realtà, come dico da sempre, esse sono abbastanza piccole, specie se il resto dell'impianto non è abbastanza rivelatore. Nel tuo caso, non possiamo certo definire l'accoppiata RCF + NAD una lente d'ingrandimento. Si tratta giusto di onesti componenti di tanti anni fa. Tra i due, probabilmente quello che merita un partner migliore è proprio l'ampli NAD.
Il fatto che con il DAC esterno siano emersi degli alti che prima non si sentivano non è, di per sé, significativo. La VERA differenza tra apparecchi HiFi va sempre valutata in termini di aumento delle informazioni e di riduzione della distorsione percepita. Una risposta in frequenza leggermente diversa, che magari favorisce una porzione dello spettro audio, di per sé, non è indice di migliore qualità. Chi ci dice infatti COME e QUANTO quelle alte frequenze debbano essere percepite? Se, invece, il nuovo apparecchio mi fa sentire particolari che prima erano solo accennati, se aumenta il piacere d'ascolto perché il suono è meno distorto, allora sono ragionevolmente sicuro di trovarmi di fronte a un upgrade VERO e non a un semplice side-grade.
Probabilmente, mettendo in condizioni ideali il nuovo DAC, queste differenze potrebbero essere più evidenti, pertanto ti esorto a usare un buon cavo digitale e dei buoni cavi di segnale. A quel punto sarai in grado di decidere se il gioco valga la candela ovvero se aggiungere una scatola in più sia davvero una mossa vincente e non, invece, una inutile complicazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Vittorio,
spero di non aver capito male come andranno disposti i diffusori! Se andranno ai lati di una libreria a L immagino che non saranno sulla stessa parete, mi sbaglio? Anche la distanza reciproca di un metro e mezzo mi preoccupa un po'. Sarebbe meglio che i nuovi diffusori fossero disposti lungo la stessa parete (e non su pareti adiacenti) e che fossero distanti tra loro e dalle pareti vicine. Altrimenti, temo che i 2000€ di investimento sarebbero largamente sprecati.
Ciò premesso, le Opera Quinta sarebbero un'ottima scelta, dubito che avrai carenza di basse frequenze. Adottano due woofer generosi e la stanza non è enorme, per cui non prevedo mancanze in questa porzione dello spettro audio. Benissimo anche le Spendor A3 ma valuta anche le KEF Q700/900, le Sonus Faber Toy Tower o persino le Rega RS7, che potrebbero essere la naturale compagnia per il tuo giradischi Rega e l'amplificatore Naim. Sarebbe un impianto all-British dalle caratteristiche molto omogenee.
L'ideale sarebbe poter ascoltare qualcuna di queste proposte direttamente nella tua sala o, almeno, con il tuo amplificatore. Solo il tuo gusto personale può dirimere definitivamente la questione.
Infine, due parole sulla stanza, visto che della collocazione apparentemente infelice ti ho già detto. Una stanza 4x4 è, in genere, un vero incubo sonoro. Se, in più, fosse vuota come sembra dalla descrizione, giusto una libreria e un divano, avrei paura che questo possa ancor più pesantemente compromettere il risultato finale. Nel caso, dovrai pensare anche ad arredare in maniera più assorbente la tua sala d'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Acquisto nuovo giradischi
LC
Re: Filtri e ciabatte di rete
LC
Già voglia di upgrade?
LC
LC
Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM
Cercate dentro i volumi della posta precedente con Google
[meno recente]
Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366 | Vol.367 | Vol.368 | Vol.369 | Vol.370 | Vol.371 | Vol.372 | Vol.373 | Vol.374 | Vol.375 | Vol.376 | Vol.377 | Vol.378 | Vol.379 | Vol.380 | Vol.381 | Vol.382 | Vol.383 | Vol.384 | Vol.385 | Vol.386 | Vol.387 | Vol.388 | Vol.389 | Vol.390 | Vol.391 | Vol.392 | Vol.393 | Vol.394 | Vol.395 | Vol.396 | Vol.397 | Vol.398 | Vol.399 | Vol.400 | Vol.401 | Vol.402 | Vol.403 | Vol.404 | Vol.405 | Vol.406 | Vol.407 | Vol.408 | Vol.409 | Vol.410 | Vol.411 | Vol.412 | Vol.413 | Vol.414 | Vol.415 | Vol.416 | Vol.417 | Vol.418 | Vol.419 | Vol.420 | Vol.421 | Vol.422 | Vol.423 | Vol.424 | Vol.425 | Vol.426 | Vol.427 | Vol.428 | Vol.429 | Vol.430 | Vol.431 | Vol.432 | Vol.433 | Vol.434 | Vol.435 | Vol.436 | Vol.437 | Vol.438 | Vol.439 | Vol.440 | Vol.441 | Vol.442 | Vol.443 | Vol.444 | Vol.445 | Vol.446 | Vol.447 | Vol.448 | Vol.449 | Vol.450 | Vol.451 | Vol.452 | Vol.453 | Vol.454 | Vol.455 | Vol.456 | Vol.457 | Vol.458 | Vol.459 | Vol.460 | Vol.461 | Vol.462 | Vol.463 | Vol.464 | Vol.465 | Vol.466 | Vol.467 | Vol.468 | Vol.469 | Vol.470 | Vol.471 | Vol.472 | Vol.473 | Vol.474 | Vol.475 | Vol.476 | Vol.477 | Vol.478 | Vol.479 | Vol.480 | Vol.481 | Vol.482 | Vol.483 | Vol.484 | Vol.485 | Vol.486 | Vol.487 | Vol.488 | Vol.489 | Vol.490 | Vol.491 | Vol.492 | Vol.493 | Vol.494 | Vol.495 | Vol.496 | Vol.497 | Vol.498 | Vol.499 | Vol.500 | Vol.501 | Vol.502 | Vol.503 | Vol.504 | Vol.505 | Vol.506 | Vol.507 | Vol.508 | Vol.509 | Vol.510 | Vol.511 | Vol.512 | Vol.513 | Vol.514 | Vol.515 | Vol.516 | Vol.517 | Vol.518 | Vol.519 | Vol.520 | Vol.521 | Vol.522 | Vol.523 | Vol.524 | Vol.525 | Vol.526 | Vol.527 | Vol.528 | Vol.529 | Vol.530 | Vol.531 | Vol.532 | Vol.533 | Vol.534 | Vol.535 | Vol.536 | Vol.537 | Vol.538 | Vol.539 | Vol.540 | Vol.541 | Vol.542 | Vol.543 | Vol.544 | Vol.545 | Vol.546 | Vol.547 | Vol.548 | Vol.549 | Vol.550 | Vol.551 | Vol.552 | Vol.553 | Vol.554 | Vol.555 | Vol.556 | Vol.557 | Vol.558 | Vol.559 | Vol.560 | Vol.561 | Vol.562 | Vol.563 | Vol.564 | Vol.565 | Vol.566 | Vol.567 | Vol.568 | Vol.569 | Vol.570 | Vol.571 | Vol.572 | Vol.573 | Vol.574 | Vol.575 | Vol.576 | Vol.577 | Vol.578 | Vol.579 | Vol.580 | Vol.581 | Vol.582 | Vol.583 | Vol.584 | Vol.585 | Vol.586 | Vol.587 | Vol.588 | Vol.589 | Vol.590 | Vol.591 | Vol.592 | Vol.593 | Vol.594 | Vol.595 | Vol.596 | Vol.597 | Vol.598 | Vol.599 | Vol.600 | Vol.601 | Vol.602 | Vol.603 | Vol.604 | Vol.605 | Vol.606 | Vol.607 | Vol.608 | Vol.609 | Vol.610 | Vol.611 | Vol.612 | Vol.613 | Vol.614 | Vol.615 | Vol.616 | Vol.617 | Vol.618 | Vol.619 | Vol.620 | Vol.621 | Vol.622 | Vol.623 | Vol.624 | Vol.625 | Vol.626 | Vol.627 | Vol.628 | Vol.629 | Vol.630 | Vol.631 | Vol.632 | Vol.633 | Vol.634 | Vol.635 | Vol.636 | Vol.637 | Vol.638 | Vol.639 | Vol.640 | Vol.641 | Vol.642 | Vol.643 | Vol.644 | Vol.645 | Vol.646 | Vol.647 | Vol.648 | Vol.649 | Vol.650 | Vol.651 | Vol.652 | Vol.653 | Vol.654 | Vol.655 | Vol.656 | Vol.657 | Vol.658 | Vol.659 | Vol.660 | Vol.661 | Vol.662 | Vol.663 | Vol.664 | Vol.665 | Vol.666 | Vol.667 | Vol.668 | Vol.669 | Vol.670 | Vol.671 | Vol.672 | Vol.673 | Vol.674 | Vol.675 | Vol.676 | Vol.677 | Vol.678 | Vol.679 | Vol.680 | Vol.681 | Vol.682 | Vol.683 | Vol.684 | Vol.685 | Vol.686 | Vol.687 | Vol.688 | Vol.689 | Vol.690 | Vol.691 | Vol.692 | Vol.693 | Vol.694 | Vol.695 | Vol.696 | Vol.697 | Vol.698 | Vol.699 | Vol.700 | Vol.701 | Vol.702 | Vol.703 | Vol.704 | Vol.705 | Vol.706 | Vol.707 | Vol.708 | Vol.709 | Vol.710 | Vol.711 | Vol.712 | Vol.713 | Vol.714 | Vol.715 | Vol.716 | Vol.717 | Vol.718 | Vol.719 | Vol.720 | Vol.721 | Vol.722 | Vol.723 | Vol.724 | Vol.725 | Vol.726 | Vol.727 | Vol.728 | Vol.729 | Vol.730 [più recente]
© Copyright 2015 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
[ TNT | Redazione | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]
Gent.mo Dott. Cadeddu,
sono di nuovo a disturbarla, questa volta con una richiesta di "consulenza". Recentemente, risistemando la cantina dei miei genitori ho ritrovato una discreta collezione di vinili (60 circa) in ottimo stato, riposti con meticolosa attenzione almeno 25 anni fa (incartati in posizione verticale). I suddetti sono per la maggior parte progressive anni 70, jazz e classica. Visto il ritrovamento ed in considerazione della godibilità dei vinili (Pink Floyd, Genesis, Shulze, Davis, Chopin, Rackmaninov ecc.), si è palesata l'ipotesi di acquistare un giradischi.
Al momento, come avevo avuto modo di scriverle recentemente, il mio impianto è così composto:
Dovrei quindi acquistare un giradischi. Relativamente all'acquisto, pensavo ad una spesa molto ridotta e mi ero orientato su un entry level della Thorens (TD 158 o TD 170-1 che potrei prendere, nuovi, per una cifra rispettivamente di 250 e 400 euro), ma naturalmente ogni alternativa che vorrà suggerirmi è ben accetta.
Vengo però al dunque: il mio problema è la sistemazione del giradischi. Come vedrà dalla piantina (casereccia) che le allego, l'impianto prevede in posizione centrale, sopra il mobile tra i due diffusori, l'amplificatore (il CD è in un ripiano sottostante), l'unico possibile posizionamento del giradischi sarebbe quindi affianco all'amplificatore stesso (veda riquadro rosso), perciò tra i due diffusori (molto vicino ad uno di questi) ed in balia delle vibrazioni degli stessi. Seppure la spesa per un piatto, come da me immaginato, non è alta, le chiedevo un consiglio sull'opportunità o meno di procedere all'acquisto del giradischi e se è meglio, vista la posizione infausta, evitare. Purtroppo soluzioni alternative di posizionamento non ne vedo, ma qualora avesse lei un'idea, beh glie ne sarei molto grato!
La ringrazio molto per il consiglio che vorrà darmi. Un caro saluto.
Matteo - E-mail riservato
Caro Matteo,
sarebbe meglio se il giradischi fosse più lontano dal diffusore di destra e, ancora meglio, se non fosse poggiato su un mobile che, immagino, sia abbastanza risonante. Come ho detto al collega audiofilo che ha formulato una richiesta simile, in presenza di forti vibrazioni, potresti tentare con una mensola a muro, da fissare alla parete posteriore, mensola che dovrà essere di tipo specifico per giradischi. Nel caso ciò fosse impraticabile, proverei a invertire la posizione di amplificatore e giradischi, posizionando quest'ultimo al centro del mobile. In questo modo la distanza dai diffusori sarà massimizzata. Se ciò fosse impossibile per via della lunghezza dei cavi di potenza, tieni conto che questi possono avere anche una lunghezza leggermente diversa tra un canale e l'altro.
Piuttosto, mi chiedo che senso abbia spendere 400€ per ascoltare 60 LP. O hai in progetto di acquistarne altri o con la stessa cifra puoi acquistare quei dischi direttamente in CD o, ancora meglio, in formato liquido. Spesso si trovano addirittura file estratti direttamente da vinili.
Se ti interessasse solo il rituale analogico allora sarebbe meglio spenderci il meno possibile. Con 200€ prendi un ProJect Essential o Elemental, già dotati di testina di qualità ampiamente accettabile.
Non ricordo ma...il tuo amplificatore ha l'ingresso phono per giradischi? Mi pare di no! In questo caso, dovrai spendere almeno altri 100€ per un pre fono separato e la cosa diventerebbe sempre meno...sensata! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Buongiorno Lucio,
ti ringrazio della tua cortese risposta sulla Rubrica della Posta del 7 marzo, scusa se ti scrivo di nuovo ed insisto sull'argomento, ma mi sono reso conto di non aver espresso correttamente il mio pensiero ed inoltre in seguito ho avuto la possibilità di confrontare la ciabatta Faber's con i prodotti della Systems and magic, nell'impianto di un mio amico (per motivi logistici), dove ha collegato il filtro Extreme per il lettore CD ed il filtro 1000 per l'amplificatore (nel confronto, alla ciabatta Faber' s sono stati collegati entrambi gli apparecchi).
Dopo la prova di ascolto, eravamo entrambi d'accordo nel constatare che collegando l'impianto alla ciabatta Faber's il suono risultava migliore: minor rumore di fondo e quindi maggiore silenzio infrastrumentale e più dettaglio e informazioni; timbro degli strumenti e della voce più naturale, riduzione della fatica di ascolto (con i Black noise sopratutto la gamma alta era un po' aspra e fastidiosa);
globalmente suono più piacevole ed un sensazione di libertà di esprimersi senza limiti (con i black noise si era notato qualche
leggera limitazione nel fornire energia a fronte di pieni orchestrali impegnativi).
Questi sono alcuni parametri elencati come punti di forza dei Black noise. Quindi all'ascolto è risultato che collegando l'impianto alla ciabatta Faber's non filtrata il suono è migliore che collegandolo ai filtri Black Noise. Opinioni personali, naturalmente.
Mi sembra di capire che i "relativi affanni" audiofili siano indirizzati alla ricerca di un suono soddisfacente dell'impianto
per poter ascoltare nel migliore modo possibile la musica preferita. Quindi, personalmente, non so se sarei disposto a sacrificare un suono migliore a fronte di probabili o ipotetiche protezioni di sicurezza. Per quanto riguarda le protezioni elettriche, è un argomento che mi trova ancora un po' perplesso. Tu affermi . . . se devi filtrare qualcosa ti serve un filtro. D'accordo, ma come faccio a stabilire se ho bisogno di filtrare i disturbi di rete nella mia situazione? Penso che i disturbi elettrici iniettati nella rete da altre apparecchiature domestiche potrebbero essere presenti più o meno a seconda di come è collegato l'impianto elettrico di casa propria. Le sovratensioni e/o sottotensioni sono spesso presenti negli impianti domestici? Sono eventi prolungati o improvvisi e di brevissima durata? Generalmente, quali sono i valori di sovratensioni e sottotensioni che possono essere presenti in rete? (ogni tanto misuro la tensione di casa e mi sembra sempre normale, ammesso che le misure spot con il tester siano attendibili).
Siamo sicuri che i filtri di rete proteggono dagli eventi impulsivi distruttivi (fulmini), qualcuno l'ha sperimentato? Personalmente quando ci sono i temporali evito di accendere l'impianto e quando non sono a casa stacco l'impianto dalla rete elettrica. Nella tua risposta, affermi anche che . . . se l'alimentazione elettrica è "pulita", viene fornita ai componenti dell'impianto una situazione
di lavoro ideale e quindi possono esprimersi al meglio ed anche il suono riprodotto sarà migliore. Allora, la prova d'ascolto che ho effettuato possiamo considerarla un' eccezione alla regola? Se l'impianto suonava meglio senza filtri di rete, significa che la situazione della rete elettrica in quella casa è già abbastanza "pulita"?
Ultima domanda: i filtri di rete installati a monte dell'impianto possono contribuire a prolungare la durata di vita dei componenti dello stesso?
Scusa le numerose domande, forse è un argomento che può interessare anche agli altri lettori.
Ti ringrazio in anticipo per l'attenzione e la consueta cortesia.
Angelo - E-mail: zanoni.a (at) alice.it
Caro Angelo,
avete anche provato a confrontare il suono dell'impianto senza filtri e senza ciabatte? Sarebbe stata un'esperienza MOLTO interessante. Se, infatti, l'impianto elettrico e la qualità della distribuzione di rete nella propria zona sono di buona qualità sono il primo a sostenere che non ci sia alcuna necessità di filtrare o di usare chissà quali diavolerie. Io stesso non le uso nel mio impianto, per il quale, però, ho realizzato una linea dedicata doppia (per le sorgenti e le amplificazioni) asservita a differenziale indipendente, sdoppiata direttamente dal contatore.
Quindi, può darsi che nel vostro caso la rete non abbia alcuna necessità di filtraggio. Scoprire se sia questo il caso non è certo banale ed esula dall'interesse quadratico medio di un audiofilo. Accontentiamoci dell'esperienza: se suona meglio senza filtri, non acquistiamoli!
Per quanto riguarda la protezione da sovratensioni, se ne potrebbe montare una di buona qualità a monte dell'impianto domestico, magari con una protezione salvafulmini professionale, specie se si abita in case singole.
Non credo che i filtri possano allungare la vita dei componenti, peraltro. Anche questo, comunque, è un falso problema: visto il tasso medio di velocità nel cambio di componente dell'audiofilo tipico dubito che allungare la vita di un componente HiFi possa essere una priorità per qualcuno. In condizioni normali un componente HiFi va avanti senza problemi per 15-20 anni, ma quanti terranno così a lungo un apparecchio? ;-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Caro Direttore, le scrissi per la prima volta a Giugno 2014 chiedendole alcune indicazioni per la realizzazione del mio primo impianto. Alcune le ho rispettate, altre no (soprattutto per motivi economici). Alla fine ho acquistato come diffusori le Aliante Nova (come da Lei suggeritomi) mentre come multistandard ho acquistato un Cambridge BD 752 (lei mi aveva consigliato l'Oppo 105 ma alla fine hanno vinto i 500 euro di differenza a favore della casa inglese). Quindi attualmente il mio impianto è così composto: Cambridge bd 752 – Naim Nait XS – Aliante Nova e, piccola follia, Cambridge stream magic che avevo acquistato prima del multistandard e che attualmente sono indeciso se vendere o tenerlo solo per le internet radio.
Il problema è il seguente: nove mesi per realizzare il primo impianto e già voglia di update? Io sono molto soddisfatto del mio primo impianto che, anche a detta di amici molto più competenti di me, sembrerebbe suonare abbastanza bene. Forse la cosa che desiderei di più è una maggiore definizione degli ottoni che non mi sembrano sufficientemente esaltati. Io ascolto di tutto ma la mia tendenza prevalente è verso l' acid jazz. Secondo lei quale componente potrei sostituire per migliorare gli aspetti dell' impianto che le ho evidenziato? O forse dovrei ripensare completamente il tutto? La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità e le rinnovo i complimenti per l'attività che svolgete ed il sito TNT che è ormai un riferimento importante per tutti gli appassionati del settore.
Maurizio - E-mail: maurizioracco (at) libero.it
Caro Maurizio,
nove mesi dopo aver completato un buon impianto sono decisamente pochi per pensare subito a un upgrade! O ti stai ammalando di upgradite oppure sta nascendo una forte passione. Nel dubbio, proverei a fare qualche respiro profondo e a riflettere serenamente. Ampli e diffusori sono componenti di tutto rispetto che non dovrebbero assolutamente farti sentire il desiderio di esaltazioni particolari di certi strumenti. Può darsi, invece, che tu non abbia ancora ben chiaro quale sia il reale contenuto delle incisioni che ascolti. Perché vuoi sentire gli ottoni più esaltati? E se fossero stati registrati così? Possibile che in tutte le incisioni tu desideri sentire di più gli ottoni? Mi sembra molto improbabile, tenendo conto delle enormi differenze tra un'incisione e l'altra! Inoltre, un impianto che va a mettere in evidenza le frequenze dove agiscono principalmente gli ottoni diventerebbe affaticante a lungo termine. Sarebbe magari entusiasmante per 10 minuti ma intollerabile dopo un'ora ad alto volume.
Potrebbe essere, invece, che i diffusori o l'ambiente non siano sistemati al meglio delle possibilità e questo sì che farebbe una grande differenza! Prova a spostare i diffusori di 5 cm in 5 cm, prova a orientarli verso il punto d'ascolto o a cambiare la postazione d'ascolto stessa. Fra qualche mese, se vuoi, sentiamoci di nuovo, per ora mi sembra francamente presto per trarre conclusioni.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Antonio,
grazie per la dritta, magari attendiamo il feedback di qualche lettore in vena di esperimenti! Anche i miei dischi sono sufficentemente piatti, li tengo anch'io, come tutti spero, in verticale! Il problema è quando si acquistano dischi nuovi che sono già ondulati e, purtroppo, questo può capitare!
Nella maggior parte dei casi un buon clamp pressadischi è sufficiente a risolvere il problema.
Per quanto riguarda il tuo presunto tradimento...non ti preoccupare, è invece salutare confrontare opinioni e fonti diverse, solo così si sviluppa il necessario senso critico per poter poi decidere con la propria testa. È molto pericoloso ascoltare sempre e soltanto una campana, si rischia di diventarne schiavi mentre dovrebbe essere un obbiettivo di tutti riuscire a sviluppare un buon senso critico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ciao, ho appena finito di leggere (e di ridere!) il tuo articolo La follia del cosiddetto vintage: mi ritrovo in tutto, dalla libidine di rivedere oggetti che da ragazzino (sono del 1965) erano stratosferici (purtroppo alcuni lo sono ancora...) alla ricerca del "soprammobile"!
Nnon so perché ma sono in pricinto di acquistare un vecchio sintoampli Yamaha e allora cercando di qua e di là mi sono imbatutto nel tuo sito e nell'articolo e vorrei ringrazierti per 3 motivi:
Grazie ancora e scusa l'intrusione.
Ciao,
Andrea - E-mail: ca.pattacini (at) gmail.com
Caro Andrea,
grazie a te per l'apprezzamento! Di tanto in tanto mi faccio un giro nei siti di annunci di HiFi usato e vedo che il delirio non accenna a diminuire. Apparecchi che fino a 10-15 anni fa non avremmo considerato neppure se regalati, oggi diventano improvvisamente vintage, dotati di quel suono caldo e corposo di quegli anni. Che gli apparecchi HiFi acquistino corpo e struttura col tempo, esattamente come i vini? :-) O semplice e becera speculazione? Propendo decisamente per la seconda ipotesi. La cosa più folle la si incontra quando l'oggetto vintage è un CD player. Dovremmo sapere bene tutti quanti come i primi CD player suonassero sterili e aspri, freddi e taglienti (quasi tutti). Eppure, il tempo li deve avere incredibilmente migliorati, perché, stando agli annunci, hanno acquistato anche loro quel suono caldo e ambrato degli apparecchi...vintage, appunto. Non c'è limite al ridicolo.
Per quanto riguarda i Dukes of the Stratosphear...il brano era questo...Vanishing girl, con l'incipit che ricorda The lions sleeps tonight. Geniale.