Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 20/6/2015 - 27/6/2015

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  1. Insoddisfazione dall'analogico
  2. Squilibrio...ma solo in analogico
  3. Ambiophonics
  4. Re: Questioni sulla corrente
  5. Open source network player
  6. Re: Due impianti
  7. Progetto Solo 206
  8. Cuffie wireless
  9. The Open Well-Tempered Clavier, 96K/24bit multi-track masters
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Insoddisfazione dall'analogico
Gent.mo direttore, buongiorno. Torno a scriverti per una informazione relativa il mio giradischi Rega Planar P25 Anniversary. Rileggendo un po' di posta in arrivo di qualche tempo fa, mi sono imbattuto in un articolo dove l'utente lamentava un suono un po' cupo durante la riproduzione dei vinili, un po' quello che succede nel mio impianto paragonando il suono di un titolo che possiedo in formato LP rispetto allo stesso in formato cd o compresso (iTunes su Mac tipo aac). In tutto questo tempo però non ne avevo fatto un problema, pensando che fosse normale che un LP suonasse con meno dinamica e un po' più "chiuso" rispetto ad un file digitale o su cd.
Rispondevi che il problema poteva essere legato al tipo di cavo usato, che in quel caso era stato modificato dal utente con uno di più grande dimensione e capacità, rispetto a quello che originariamente era montato e, se non ricordo male, spiegavi che non era detto che un cavo più "grosso" potesse essere migliore, per un discorso di impedenza, eccetera. Parliamo del cavo che esce dal giradischi e che va collegato al pre phono. Infatti poi l'utente ringraziava perché aveva risolto montando un cavo più semplice. Perdonami se non riesco a spiegarmi in termini tecnici, non sono ferrato in materia.
Ti chiedo se tale problematica possa essere riconducibile anche al mio caso. Il mio giradischi monta una testina Rega Exact, pre phono Graham Slee Communicator. Il cavo nel mio caso non sembra essere originale, e credo sia più grande di quello montato all'origine (il giradischi l'avevo preso usato). Se può servire, l'amplificatore è un Nad c350, il giracd Nad c541i, diffusori Scythe Kro Kraft. Ti chiedo anche che tipo e marca potrei usare per la eventuale sostituzione del cavo.
Ti ringrazio molto per la tua disponibilità e pazienza.
Saluti,
Maurizio - E-mail: maurizio.zanoncelli (at) icloud.com

LC
Caro Maurizio,
il cavo phono può influire sul segnale ma non così tanto da trasformare un suono cupo in uno brillante. Che un LP, mediamente, possa suonare più caldo e morbido, ossia meno vivace del corrispondente CD, è assolutamente normale, a tanti questa caratteristica dell'analogico piace così tanto da farlo preferire al digitale. Considera anche che se gli LP sono molto usati le prime frequenze ad andar perse sono proprio quelle medio-alte.
Certo è che i diffusori che tu utilizzi sono assolutamente inadeguati a evidenziare differenze o a farti capire cosa c'è che non va nell'impianto. Tu dirai che, restando fissi i diffusori, tu le differenze tra CD e LP le senti comunque. Quel che voglio farti capire è che potrebbe essere che con dei diffusori diversi i tuoi giudizi possano anche ribaltarsi a favore del vinile. Ora, tu questi diffusori hai e con questi devi ascoltare, quindi cerchiamo di fare un passo avanti in qualche modo. Sei sicuro di aver regolato tutto alla perfezione? Il peso di lettura, invece, potresti provare a diminuirlo un po', giusto quache decimo di grammo, per vedere se il suono si apre un pochino in gamma alta.
Per quanto riguarda il cavo, non sapendo cosa ci sia montato al momento non saprei come poterti aiutare. Prima di cambiarlo, farei gli esperimenti che ti ho indicato. Per sorridere un po', prova a leggere la lettera seguente: un collega audiofilo con il problema...opposto! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Squilibrio...ma solo in analogico
Caro direttore,
prima di tutto grazie per questo appuntamemto settimanale con la posta, rubrica che divoro in fretta.
Un po' di tempo fa, dalla casa di infanzia ho ripreso un Thorens TD318 ormai inutilizzato, ultimo pezzo rimasto del primo stereo comprato negli anni novanta. Insieme ad esso una quarantina di vinili, da Banana Republic di De Gregori&Dalla a Guilty di Barbara Streisand, Suzanne Vega, Dire Straits.... che bello riscoprire questi vecchi album che si sono mantenuti anche in ottimo stato.
Ed allora dopo aver cambiato la cinghietta e montato una testina Ortofon OM3E (consigliata da un negozio di hi fi), il Thorens TD318 è entrato nella catena composta da un pre Advance Acoustic MPP206, un finale Advance Acoustic MAA406 e un lettore CD Denon S-5BD; il tutto in un ambiente di ascolto di 4x7 metri con pavimento di marmo, pochi mobili e tende sottili di cui allego una foto.
L'impianto si completa con due diffusori da pavimento autocostruiti (3 vie 90*30*24 in cassa chiusa con woofer Ciare da 20cm, midrange da 10cm Gme Electroacoustic e tweeter Philips da 2,5). Le dico subito che ho autocostruito perchè non amando le colorazioni del bass reflex ho avuto un po' di difficoltà a trovare delle casse da pavimento in configurazione cassa chiusa, ed infatti volevo anche chiederle se mi suggerisce qualche marchio o modello delle casse con questa tipologia di accordo.
Da queste casse autocostruite (esperimento accompagnato anche da una bella dose di fortuna per la compatibilità degli altoparlanti....) ho avuto un ottimo impatto d'ascolto ed ho sostituito due buone Chario Silhouette 200 che nel confronto non restituivano la stessa timbrica realistica degli strumenti.
Ma vengo al problemino che rilevo sull'analogico.... ho notato che nell'ascolto degli LP il suono risulta un po' più squillante e asprino (tipo come se avessi girato una manopola immaginaria del treble) rispetto a quando ascolto i CD. Questa apertura verso gli alti, questa tendenza al freddo è ancora più accentuata quando ascolto vinili di cantautori tanto da pensare che il tutto va oltre il fatto che sto confrontando sorgenti e registrazioni diverse.
Vorrei perciò effettuare degli accorgimenti. Ma da dove inizio? Dall'ambiente con un tappeto davanti alle casse a copertura del pavimento di marmo? Una probabile causa potrebbe essere la Ortofon OM3E? Potrebbe consigliarmi una testina (budget 100/200€) con caratterististiche diverse che riesca a riequilibrare questo tono brillante/freddo (se può servire il Thorens TD318 leggo dal manuale monta un braccio TP21). Oppure l'unica cosa che veramente cambia l'impostazione è lo stadio phono per cui dovrei passare da quello integrato nel pre ad uno esterno?
La ringrazio cordialmente per i suggerimenti,
Gianpaolo - E-mail: rossomina (at) email.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giampaolo,
curiosa coincidenza quella di questa settimana, con due appassionati di analogico con un problema opposto rispetto all'altro: il primo lamenta un suono troppo chiuso e cupo, tu invece lamenti un suono troppo squillante! Sentitevi e scambiatevi i giradischi!!!
Prima bisogna escludere le cose ovvie: regolazioni di testina e braccio, geometria e peso di lettura, antiskating. Nel tuo caso proverei ad aumentare leggermente il peso di lettura. In più verificherei una cosa ovvia e cioè che il tuo pre non sia regolato per testine MC, mi sembra possa gestire anche queste, oltre alle MM come la tua Ortofon. Infine, considera lo stato dei vinili: specie i dischi dei cantautori italiani non sono passati alla storia per avere un suono di chissà quale grande qualità. Anzi. Quelli dei Dire Straits che citi, però, DEVONO suonare benissimo! Se tutti i controlli che ti ho detto non dovessero sortire effetto alcuno, proverei a sostitire la testina con una Grado Black o superiore, che ha un'impostazione un po' più calda e morbida della Ortofon.
Infine sì, l'ambiente non mi sembra acusticamente impeccabile, un tappeto davanti ai diffusori, almeno, dovresti programmarlo. Questo intervento, però, andrà ad influire sul suono complessivo dell'impianto, non solo su quello del front end analogico.
Per quanto riguarda i diffusori a sospensione penumatica, mi spiace deluderti ma c'è molto poco in circolazione e francamente ti esorto a non fissarti con una tipologia di caricamento così rara. Non tutti i bass reflex suonano uguali! Comunque, qualcosa da pavimento in sospensione pneumatica la fa l'italiana Opera (es. il modello Quinta).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ambiophonics
Salve Direttore,
intanto complimenti per la rivista. Magari è un argomento di cui vi siete già occupati. Diversamente segnalo questo sito:
www.ambiophonics.org. L'idea è alternativa allo "stereo" col classico triangolo equilatero e si basa sulla cancellazione via software (gratis) o hardware del cosidetto crosstalk. Sarebbe interessante un vostro punto di vista o prova in merito, a vantaggio di tutti. Io l'ho provato (masterizzando un CD ambiophonizzato ottenuto con la suite gratuita presente sul sito partendo da Giles wav) e i risultati sono a dir poco notevoli (a patto di tenere vicini i diffusori e, vai a capire perché, con le tele acustiche agganciate).
Buon week end!
Giuseppe - E-mail: giusrafaddamo (at) libero.it

LC
Caro Giuseppe,
grazie per la segnalazione! Giro volentieri al resto dello staff, per vedere se si riesce a organizzare una sorta di test group. Magari anche alcuni lettori potrebbero provare e riferire dei risultati ottenuti sui propri impianti.
Il fatto che ti sembra debba tenere le tele parapolvere agganciate può dipendere da un eccesso di alte frequenze, che le tele provvedono a filtrare e riequilibrare. Non so se questo sia un effetto del software.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Re: Questioni sulla corrente
Egregio, avendomi
sconsigliato l'acquisto delle Martin Logan elettrostatiche causa fumo ed umidità, ho continuato la mia ricerca per le nuove casse. Sebbene sia difficile ascoltarne un buon numero e quelle da te consigliate, la mia scelta è caduta sulle Monitor Audio PL 200. A me sembrano pulite nella riproduzione (intendo analitiche, il suono non è mai confuso, è sempre possibile ascoltare uno strumento senza che venga confuso con gli altri), dinamiche, adatte a tuti i generi (mia moglie ascolta la musica classica mentre io preferisco il jazz ed il blues). Poiché con le sole casse ho praticamente esaurito il budget, ho il problema di amplificarle adeguatamente perché penso realisticamente, ma non ho provato, che il mio Cambridge azur 650A non ce la faccia. Allora ho bisogno di un ampli muscolare, ben suonante ed economico. Utopia? Forse, ma per questo ricorro alla sua ben nota esperienza e competenza! Diciamo che altri max 2000 euroni potrei anche trovarli (purtroppo devo fare di necessità virtù....ho voluto la bici...e ora devo pedalare!).
Avevo pensato ad un Audio Analogue Fortissimo oppure ad un Naim 5i. E poiché quando la mente comincia a fantasticare non c'è limite, ho pensato anche a un solo finale stereo da collegare all'uscita pre del mio ed utilizzare la biamplificazione, magari cercando sempre in casa Cambridge. A me il suono piace brillante sugli acuti, caldo e realistico sulle voci, secco e presente sui bassi. Questo per darti dei parametri, benchè gli aggettivi siano sempre soggettivi e limitati e se li ritieni utili, nell'indirizzare la scelta del consiglio più adatto.
Ti saluto e ti ringrazio,
Renato - E-mail: r.iacuzio (at) libero.it

LC
Caro Renato,
hai acquistato dei buoni diffusori, non particolarmente ostici da pilotare. Intanto sono sensibili, ben 90 dB/w/m, questo significa che i 75 watt per canale del tuo Cambridge saranno più che sovrabbondanti. L'impedenza, poi, ha il suo minimo a 3.6 Ohm, un valore assolutamente accettabile per il tuo amplificatore. Quindi, a mio parere, dal punto di vista elettrico non ci sarà problema alcuno. Possiamo, se vuoi, farne una questione di opportunità, vista la enorme differenza di classe tra ampli e diffusori, ma ho visto nanerottoli (per prezzo e potenza) non farsi troppi problemi a fare la voce grossa con diffusori blasonatissimi. Tutta questa premessa per dire che puoi tranquillamente pilotare i tuoi Monitor Audio con il Cambridge, ma magari hai già provato.
L'unica mia perplessità è...timbrica, nel senso che entrambi i componenti hanno un'impostazione vivace in gamma medio-alta e il loro accoppiamento potrebbe generare un eccesso di questo tipo di caratterizzazione. D'altra parte, dici chiaramente di prediligere questo tipo di impostazione, quindi magari a te va benissimo anche così. Certo, un amplificatore dai 2000€ in su sarebbe un partner migliore (penso al Naim che hai citato, ad esempio) ma ti consiglierei di prenderti un bel po' di tempo, per ascoltare diverse alternative e ragionare. L'acquisto delle casse forse è stato un po' avventato e frettoloso, visto che hai esaurito tutto il budget a disposizione, cerca di non essere altrettanto avventato per la scelta dell'amplificatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Open source network player
[Open source network player]
Buongiorno Lucio,
scrivo per segnalarvi un interessante prodotto che mi è capitato di incontrare grazie agli "smanettoni" con cui ho occasione di lavorare e che non ho visto menzionare nella vostra rubrica della posta che seguo da qualche tempo. Il prodotto in questione è un network player basato su componenti open source. Il cuore del sistema è un Raspberry (un mini computer, un fratello dell'italiano Arduino per capirci) sul quale si può montare delle scheda audio di alta qualità ottenendo un network player al costo di circa 100 euro!! Il sito da consultare è quello di HiFiBerry (
www.hifiberry.com), su questo sito si può acquistare il kit completo o i componenti separati. Le schede audio sono sia con uscita ottica (ottimali per chi come me possiede già un dac di qualità) o con uscita RCA supportate da un DAC Burr-Brown 192kHz/24bit. Il Raspberry ha poi 4 porte USB, e una presa di rete. Supporta anche il dongle wifi.
Una volta composta la scatoletta, che risulta essere di piccole dimensioni, bisogna montare uno dei software consigliati sul sito. Mi permetto di segnalare Volumio che oltre essere di produzione italiana è anche quello che ho trovato più interessante. Questo tipo di software permette di fare stream via Airplay, web radio, Spotify, e file di tutti i formati (ovviamente flac HD inclusi) sia da hard disk connessi direttamente via usb che via UPNP DLNA. Può essere controllato tramite una interfaccia web locale di molto migliore delle applicazioni dei big del mercato dei network player, e da alcune applicazioni per cellulare di terze parti.
Costruire l'hardware è semplicissimo, installare il software un attimo meno, sebbene mi sia capitato di fare una prova e seguendo le dettagliate istruzioni sul sito ci sono riuscito al secondo tentativo (e non son un programmatore!). Ammetto che per quanto mi riguarda l'unica vera pecca che trovo in questo e in sistemi similari che si trovano sul mercato, per cui questi prodotti non sono ancora presenti nel mio impianto, è la gestione della libreria.
Senza la possibilità di avere una gestione visuale della libreria tramite le copertine degli album è veramente difficile gestire librerie di musica liquida che nel mio caso si avvicina al migliaio di elementi.
Vorrei sapere la tua opinione a riguardo.
Grazie,
Guido - E-mail: guido (at) higui.it

LC
Caro Guido,
le applicazioni audio di Raspberry sono molto interessanti e questa che segnali lo è ancora di più, per flessibilità d'uso e per l'idea di open source. Vediamo se si riesce a farne una prova. Condivido la tua perplessità circa la mancanza di una navigazione visuale della libreria, che rende la gestione di tutto il software un bel po' più complicata. Certo, per questi livelli di spesa non si può neppure pretendere troppo! :-)
Grazie della segnalazione! Ci attiviamo immediatamente.
Lucio Cadeddu

Re: Due impianti
Buonasera Direttore,
ringraziandoLa per la sua
risposta precedente in riferimento al mio impianto composto da ampli PM17MK2 Marantz/lettore cd 6400 Marantz/diffusori B&W684 che non soddisfaceva in pieno le mie esigenze, visto il Suo parere riguardante una incompatibilità fra Marantz e B&W, ho deciso di sostituire i diffusori B&W con dei nuovi Klipsch mod.RF82MK2. In rete ho letto che i diffusori da me acquistati alla lunga "stancano" essendo alquanto "pirotecnici", personalmente non mi danno questa impressione: le B&W, in confronti alle Klipsch producevano un suono "ovattato" ed i bassi erano insignificanti. Lei cosa ne pensa?
L'abbinamento Marantz/Klipsch può essere valido, considerando i 60watt del Marantz? L'unico difetto è un lieve rimbombo in album con bassi rimarcati, i diffusori distanziano circa 17 cm dal muretto (che è alto cm 100 ed i diffusori cm 110) e non penso di poter distanziare di più; fra i due si trova un mobile lungo circa 170 cm, alto cm 105 su cui si trovano ampli e lettore cd...come poter ovviare al problema?
RingraziandoLa per il tempo dedicatomi le invio i mie distinti saluti.
Maurizio - E-mail: maurizio.calignano (at) alice.it

LC
Caro Maurizio, come vedi, il mondo dell'HiFi è bello perché vario: quel che per altri è eccessivo e stancante, per te invece è giusto! Evidentemente era questo il suono che stavi cercando! Di sicuro il carattere sonoro delle Klipsch è spettacolare, vivace, potente, dinamico. A me piace molto, ma capisco che altri audiofili possano trovarlo poco audiophile e troppo rock, se mi si passa il termine.
L'abbinamento delle Klipsch col Marantz non lo vedo male, certamente la potenza a disposizione è persino eccessiva, visto quanto possono suonare forte le tue Klipsch anche con pochissimi watt. D'altra parte, nessuno ci obbliga a usare tutti i watt a disposizione.
Il rimbombo che lamenti è dovuto in parte alla generosità delle Klipsch e in parte alla vicinanza del muretto posteriore. Visto che non puoi aumentare tale distanza potresti provare a chiudere, totalmente o parzialmente, lo sbocco del reflex. Vai per tentativi successivi, fino a trovare il giusto equilibrio. Tieni conto che il compromesso perfetto non si trova mai: alcuni dischi avranno troppi bassi e altri ne avranno troppo pochi, bisogna rassegnarsi.
Può anche darsi che a risuonare sia il mobile posto tra i diffusori, se possibile sarebbe meglio eliminarlo o, se avesse zone vuote e potenzialmente risonanti, riempirlo con materiale smorzante, libri, dischi, cuscini etc.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Progetto Solo 206
Gentilissimo Direttore,
mi chiamo Enrico e Le scrivo dal pittoresco paesino di Collodi, nella campagna toscana. Son felice possessore di un impianto che mi sta regalando enormi soddisfazioni, composto da lettore a valvole MHZS CD88E, pre a valvole autocostruito (Triopre), finale Audio Research D70, cavi artigianali, diffusori Magneplanar mg12. Suono spettacolare, specialmente per quanto riguarda la scena sonora in 3D. Molto lo si deve - con orgoglio e soddisfazione mia e soprattutto Vostra - al notevole miglioramento acustico dopo aver costruito due
TNT Stylos: sembrano magici! Ascolto musica classica sinfonica, jazz, rock, musica leggera, insomma un po' di tutto ad eccezione della lirica, della disco e del rap. Grazie, quei due cilindri mi han tolto davvero un sacco di problemi. LeggerVi insegna tantissimo.
Vorrei farmi il secondo impianto per la taverna, che misura 3,5x4,5 H2,2. Ho a mia disposizione un altro Triopre e come finale un Triodino 300B entrambi progetto Megahertz. Per la potenza esigua avevo notato con interesse il TNT BFB con altoparlante Audio Nirvana, ma dopo tanto cercare online ho avuto paura che non ci sia l'impatto in basso come amo. Non voglio un basso esagerato, adoro quello naturale delle Magneplanar (ma per queste il Triodino non basta)...e ho visto commenti positivi riguardo a ciò da chi si è costruito le Solo 206 con Fostex FE206N. Prima di fare un'inutile domanda ho cercato col Vostro motore di ricerca se c'era già stato un commento riguardo a questo progetto di Tony Gee ma non trovandolo mi son fatto coraggio e Vi ho scritto.
Eccoci al punto: nella mia taverna, cosa mi consiglia come diffusore da abbinare al Triodino? Dapprima pensavo al BFB, ma sarei curioso di provare a costruirmi una tromba per aver più bassi del BFB, come il progetto Solo 206 (magari sostituendo il Fostex con il Nirvana Audio). Lei ha mai avuto esperienza di ascoltare un tale progetto?
Perdoni se mi son dilungato, e non voglio rubarLe altro tempo. La ringrazio in anticipo se potrà rispondermi, e la ringrazio comunque per avermi dedicato un po' del suo tempo.
Con stima e passione...
Saluti termoionici.
Enrico - E-mail: buonamicienrico (at) libero.it

LC
Caro Enrico,
sono felice che il trattamento acustico da noi suggerito abbia dato risultati così buoni. Non ci stancheremo mai di ripetere che curare l'acustica della stanza è il primo step per la realizzazione di un impianto ben suonante. Complimenti anche per l'impianto, veramente ben assortito. Per quanto riguarda il sistema per la taverna è chiaro che i diffusori debbano essere ad alta sensibilità, pertanto vedo bene l'idea di un progetto full-range, abbinato a delle belle 300B. Il suono che otterrai, ti avviso, sarà abbastanza diverso da quello cui sei abituato con le Magneplanar, per certi aspetti antitetico. Ti consiglierei, qualora non l'avessi già fatto, di provare ad ascoltare qualche progetto analogo a quello che ti accingi a realizzare, per capire se sia sufficientemente vicino al tuo ideale di suono riprodotto.
Non conosco in particolare il progetto Solo 206 ma sono sempre stato favorevole ai caricamenti a tromba posteriore per i largabanda, in genere riescono a conferire a questi altoparlanti il peso in gamma bassa che talvolta può essere insufficiente. Ti sconsiglierei, però, di fare esperimenti coi driver: quel progetto è, diciamo così, nato intorno al Fostex 206 e non me la sentirei di discostarmi troppo da una strada già nota e apprezzata.
La realizzazione è abbastanza complessa, non vanificherei tutto con l'altoparlante inadatto. Magari suonerà benissimo anche con l'Audio Nirvana ma, almeno in un primo memento, eviterei di azzardare modifiche così radicali.
Ovviamente, ma lo sai già, un'alternativa valida a quel progetto sarebbe una coppia, magari usata, di diffusori Klipsch. Basso e impatto non difetteranno di certo. Ovviamente ti perderesti il piacere dell'autocostruzione.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Cuffie wireless
Buonasera Direttore, vorrei avere un suo nutrito giudizio nel merito delle cuffie in quanto, causa "condominio" risulta per me, praticamente impossibile usare a medio volume intelligibile le casse acustiche. Ho provato delle cuffie wireless ma....il suono risulta distorto, poco profondo, senza bassi esaurendosi distorcendo dopo un po' di tempo (batterie...che si scaricano facilmente). Essendo fastidiosissimo pensare a delle cuffie con i classici cavi, vorrei sapere, a suo giudizio quale potrebbe essere una soluzione molto audiofila nonché di lunga durata (batterie).
Ringraziandola, cordiali saluti.
Luigimassimo - E-mail: luigimassimo49 (at) gmail.com d anna

LC
Caro Luigimassimo,
non specifichi né il contesto nel quale le cuffie siano state usate (impianto?) né marca e modello delle cuffie stesse, non è facile capire cosa possa essere successo. Esistono però in commercio delle ottime cuffie wireless che utilizzano la tecnologia Bluetooth, ma bisognerebbe capire come e a quale dispositivo tu intenda collegarle. Ad esempio, le
AKG K-830 sono eccellenti, ma il dispositivo cui collegarle deve avere uscita Bluetooth oppure deve essere collegato a un ripetitore/decoder Bluetooth che, connesso a un impianto tradizionale, lo dota di trasmissione senza fili. Alcuni modelli di cuffie wireless includono già un tale convertitore. L'autonomia delle batterie è dichiarata essere di 8 ore. È evidente che autonomie maggiori richiederebbero batterie più grosse e pesanti...o più costose. L'aumento di peso per una cuffia, concorderai con me, non è mai una buona idea. Le costose Sennheiser Momentum 2.0 dichiarano un'autonomia di 22 ore, ma siamo vicini ai 500€ di budget. Sennheiser, comunque, ha in catalogo diversi modelli molto meno costosi.
Personalmente, onde evitare i fastidiosi problemi con la durata delle batterie, preferirei usare cuffie tradizionali coi cavi, non credo ci sia necessità di camminare per casa mentre si ascolta musica :-)
O, ancora, convincerei i vicini a rispettare anche le mie esigenze di poter ascoltare musica almeno in certe ore del giorno! Dovrebbe essere consentito dal regolamento condominale (controlla).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

The Open Well-Tempered Clavier, 96K/24bit multi-track masters
Caro Direttore,
volevo portare all'attenzione tua e di tutti i lettori la fantastica iniziativa, ottima per alimentare le nostre elucubrazioni mental-audiofile, di rendere disponibili gratuitamente i master originali multitraccia di una esecuzione pianistica. Si ha la possibilità di poter realizzare un mix secondo i propri gusti, a partire dalle singole registrazioni dei singoli microfoni. Possiamo quindi realizzare un mix con enfasi sui microfoni ambientali, diretti, stereo o surround. L'ultima frontiera audiofila. Credo.
Colgo l'occasione per informarti che sto per abbinare alle mie Cornwall III un Firstwatt F6 Diyaudio. Spero di poter fare una piccola recensione, anche perchè l'interesse intorno all'autocostruzione è sempre molto alto e, se posso dare un suggerimento, non sarebbe male che prendessi in considerazione anche questo tipo di macchine. Certo, l'autocostruzione non va d'accordo con l'uniformità di risultati, ma si può sicuramente dare un giudizio di massima.
Con grande affetto
Sergio - E-mail: sergiodelpopolo (at) teletu.it

LC
Caro Sergio,
grazie per l'interessante segnalazione, il
progetto è molto interessante, anche se poi tutto si scontra con i grossi compromessi che si affrontano una volta che il suono lascia la sorgente e si dirige verso le nostre orecchie. Sono infatti convinto del fatto che al giorno d'oggi la sorgente sia uno degli elementi meno influenti nell'economia di un impianto HiFi. Il software è importante, certo, ma è sufficiente una buona registrazione stereofonica per mettere in crisi molti impianti HiFi e tanti, tantissimi ambienti inadeguati. Noi continuiamo a cercare la pagliuzza quando davanti agli occhi abbiamo la biblica trave :-)
Per quanto riguarda i progetti di autocostruzione non solo ne abbiamo proposti tanti (di nostri) ma ne abbiamo già recensito diversi, sia elettroniche che diffusori. Recensiamo (quasi) tutto ciò che ci capita o che ci viene gentilmente offerto, non sempre abbiamo il tempo per andare a caccia di altri prodotti o progetti. Non è facile, soprattutto quando non si ha il tempo per accontentare tutte le richieste che riceviamo.
Tieni anche conto che recensire un progetto DIY significa, spesso, investire denaro e, soprattutto, tempo per la realizzazione. Sono due lussi (soprattutto il secondo) che la maggior parte di noi redattori non può permettersi. Nel lasso di tempo che realizzi un apparecchio DIY riesci a recensirne almeno cinque commerciali. Mi dirai che non ha molto senso...può essere, ma quando il tempo scarseggia proviamo sempre a ottimizzarlo.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio. Dopo un anno e mezzo di ricerche, visite e prove presso rivenditori, pause e ripensamenti, 2 precedenti mail inviate alla tua attenzione (
vol. 684 e vol. 698), sono arrivato al traguardo. (Premetto che non ho ricevuto regali né da zii, né da moglie e/o altri in riferimento alle lettere ricevute nelle scorse settimane....).
Bene. Sono tornato nel primo negozio visitato e là ho comprato il mio "tesoro", tenendomi al di sotto del budget previsto inizialmente (4000€) contro i 2950€ spesi. Di seguito la mia formazione:

Mi hanno regalato i cavi e il pre phono (karma). Ho messo tutti i componenti su un mobile "Norstone esse" bianco. Sono arrivato alla scelta definitiva di questi componenti dopo ulteriori ascolti e col parere dell'orecchio sia mio che di mia moglie. Mi sento orgoglioso e soddisfatto di queste scelte. Resta da completare l'ambiente (in questa settimana concludo) con una libreria e un armadio a muro oltre che un tappeto tra divano e impianto. Per il resto sono a posto così. Per come è iniziata sono felicissimo. Grazie per i tuoi consigli precedenti e per il tuo prezioso lavoro.
Giuseppe - E-mail: peple75 (at) hotmail.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giuseppe,
hai fatto degli ottimi acquisti e la tua soddisfazione non fa altro che confermare come non siano necessarie per forza cifre folli per ascoltare - e bene - la nostra musica. Eri addirittura partito con un budget più alto e sei riuscito a spendere meno, in genere leggo di audiofili che fanno il percorso inverso: stabiliscono un bdget, vanno ad ascoltare cose di qualità superiore e, inevitabilmente, finiscono per sforare la cifra iniziale alla grande!
Per quel che si vede dalla foto l'ambiente sembrerebbe un po' spoglio. Mi auguro che la libreria non vada ad occupare il già troppo affollato spazio tra i diffusori! Ti auguro buon ascolto!

Ancora musica tradizionale dall'Africa, uno strumento come il kora incontra un violoncello occidentale. Ecco un'ora di insolita musica da camera multietnica da parte del duo Ballaké Sissoko e Vincent Segal.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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