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LC
Caro Alberto,
con la cifra che hai a disposizione c'è ben poco da pianificare upgrade! È praticamente la stessa cifra necessaria per acquistare le tue attuali B&W DM303. Difficile immaginare di poter fare molto meglio con un budget simile! In più l'ambiente più grande suggerirebbe un diffusore da pavimento e le cose diventano ancora più difficili. Potresti provare a cercare qualcosa di usato o di fine serie (es. Wharfedale Diamond 10.3) ma saresti comunque leggermente al di sopra dei 300€ stanziati, nel nuovo. Nell'usato, magari con un po' di pazienza e di fortuna, potresti andare a caccia di qualche modello da pavimento di Indiana Line, KEF, Chario e forse anche B&W ma per quanto riguarda queste ultime fai attenzione, perché la stanza nuova mi sembra vuota e dunque particolarmente riflettente. Il carattere vivace di B&W potrebbe non essere a proprio agio in una situazione come questa.
Dovresti, forse, pianificare prima un miglioramento dell'acustica della nuova stanza. In definitiva, per ora, terrei i diffusori attuali, in attesa di capire come suoneranno nel nuovo ambiente. Dopo qualche giorno di ascolti potrai capire come suona la stanza e in che modo intervenire. Dopo esser riuscito a far suonare decentemente i tuoi attuali diffusori (tende, tappeti, cuscini etc. saranno necessari) potrai valutare a ragion veduta i nuovi. Prima di aver fatto questo esperimento, qualunque nuovo acquisto sarebbe assolutamente azzardato e potenzialmente deludente.
Infine, arredi mancanti a parte, mi pare che il nuovo ambiente possa suonare bene, avendo anche diffusori e punto d'ascolto una posizione reciproca abbastanza felice.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Graziano, intanto complimenti per il bellissimo giradischi, che meriterebbe una testina di ben altro livello per potersi esprimere al meglio! Molto belli anche i diffusori, tra i pochi mini ad avermi veramente conquistato. Il resto del materiale mi pare onesto, niente di più e poiché per te la resa è soddisfacente, lascerei tutto così (ma le Micra meritano un amplificatore MOLTO migliore!).
Per posizionare l'impianto, posto che una foto avrebbe aiutato più di mille parole, proverei sia la parete lunga, quella con la finestra da 1.5 m, sia una delle pareti corte. Non utilizzerei lo scaffale però, se davvero volessi sentire tutto ciò di cui sono capaci le favolose Diapason Micra. Dovresti usare dei supporti ad hoc e lasciar loro tanta aria intorno.
Se proprio fossi costretto a posizionarli sullo scaffale, abbi l'accortezza di posizionare i diffusori in maniera tale che i tweeter si pongano ad altezza delle tue orecchie in posizione d'ascolto. Inoltre, isolali dallo scaffale mediante dei piedini morbidi. Infine, non tenere il giradischi sullo stesso scaffale dove posizioni le casse. Per tutto il resto, credo che un'occhiata alle nostre FAQ potrà esserti utile, per consigli sull'arredo e il controllo/miglioramento dell'acustica ambientale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Lorenzo,
e anche questa settimana abbiamo la nostra bella eredità HiFi! Ormai un appuntamento fisso! Speriamo che al governo non venga in mente di tassare i lasciti HiFi, sarebbe un dramma per tanti lettori di TNT-Audio :-)
L'impianto in questione non è malaccio, in particolare i diffusori sono molto buoni, ma probabilmente i bordi degli altoparlanti saranno da rifare. Il resto è invece ordinaria amministrazione, roba onesta ma niente di più. Possono vale 50-100€ a pezzo, se in buone condizioni operative. Vale sicuramente la pena di andare a recuperare il tutto, comunque, foss'anche solo per i diffusori.
Questi ultimi varrebbe la pena anche rimetterli in sesto, se necessitanti di una ribordatura.
Per quanto riguarda la testina da sostituire al PL6, visto che il braccio ha uno standard di montaggio tradizionale a due viti, qualunque testina in commercio andrà benissimo. Potresti partire con una Ortofon entry-level, come la OM3 o la OM5. Per suonare i dischi usati andrà più che bene! Tieni conto che la sostituzione della testina non è mai plug & play ma è necessario ribilanciare il braccio e reimpostare il peso di lettura come da specifiche del produttore della testina (tipicamente 2 grammi). Segui pure le guide all'installazione e al set-up del giradischi nella nostra sezione di FAQ.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
mi pare che tu abbia già deciso tutto e abbia bisogno solo di un placet da parte mia. Questo purtroppo non posso dartelo perché non conosco i diffusori che hai scelto. Immagino che la tua decisione sia stata motivata da una conoscenza diretta del marchio o addirittura del modello che hai individuato. Se così fosse, non avrei niente in contrario. In caso la tua scelta fosse solo dettata da una percezione di qualità, non mediata da confronti diretti con altri prodotti concorrenti, il mio consiglio sarebbe quello di provare ad ascoltare anche altri diffusori in quella fascia di prezzo. Stiamo parlando di 3000€ di spesa, magari qualche ascolto comparativo andrebbe forse messo in preventivo. Parlo di Sonus Faber, ProAC, KEF, Monitor Audio etc, tanto per citare prodotti facilmente reperibili sul mercato.
Per le eletttroniche benissimo la sorgente, mentre l'amplificatore andrebbe scelto in funzione dei diffusori. Tra quelli citati vedrei più universali il Densen e l'Onix. Per quanto riguarda i cavi mi spiace di non poterti aiutare, ti è probabilmente sfuggito il fatto che non forniamo più consulenza su questi accessori, da anni.
Per quanto riguarda la stanza, immagino che i diffusori andranno sistemati di fronte al divano, anche se lo spazio a disposizione non sembra illimitato. Tieni conto che sarebbe meglio se tra punto d'ascolto e diffusori non vi fossero ostacoli, come tavolini o supporti (ignoro la funzione dei due supporti che si vedono in foto). Se possibile, cerca di tenere i diffusori il più distanti possibile dalle pareti vicine.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Sebastiano,
non so se sia storicamente corretto definire vintage il tuo impianto, trattandosi principalmente di componenti degli anni '80, in buona sostanza. Comunque sia, certamente non posso che concordare con te sulla necessità di dare ai diffusori un'amplificazione più consona, non tanto in termini di potenza (inutile) quanto di qualità. Non so da cosa derivi la tua impressione che l'ampli faccia fatica ma certamente molto dipende da un fattore psicologico: sapendo che l'amplificatore è di categoria inferiore ai diffusori hai aspettative più elevate che restano insoddisfatte.
Non so quanto sia colpevole l'amplificatore e quanto invece dipenda dalla stanza quadrata, certo è che un amplificatore di classe più elevata qualche differenza te la dovrebbe far percepire. Non mi è chiaro, però, se tu intenda acquistare un apparecchio ancora vintage oppure qualcosa di moderno, né quanto tu possa investire in questa operazione. Immagino preferisca restare su componenti con qualche anno alle spalle anche se ti devo avvertire che ciò potrebbe obbligarti a una sostituzione dei condensatori di alimentazione, prima o poi.
Potresti puntare a un integrato di categoria più elevata, sto pensando a qualche grosso NAD e Rotel, ma anche ElectroCompaniet o Musical Fidelity. Vedi cosa riesci a reperire e, magari, ascoltare direttamente. Devi capire che tipo di impostazione sonora preferisci, se un suono più morbido e caldo (allora NAD ed ElectroCompaniet) oppure un po' più vivace (Rotel). Musical Fidelity potrebbe essere una via di mezzo.
Se l'ambiente è davvero come lo hai descritto (solo divano e tappeto) temo che ci sia molto da lavorare anche in questa direzione. Una stanza vuota non potrà mai suonare bene. Anzi, consiglio anche a te di provare a intervenire in questa direzione prima di effettuare qualunque upgrade di componenti.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Upgrade con budget limitato
LC
LC
Delusione liquida
Buongiorno Cadeddu,
mi permetto di scriverLe per chiedere un consiglio per un perfetto neofita come me. Qualche parola di introduzione: sono nato nella musica (i miei costruiscono da generazioni strumenti musicali, ho suonato per tanti anni il pianoforte e ora cominciano anche i miei figli) e questa è sempre stata la mia passione. Non ho mai avuto però impianti nemmeno decenti (ad oggi il 90% della mia musica mi arriva da un cellulare e due auricolari).
Da qualche tempo ho cominciato a mettere via dei soldini (pochi, pochini visto che ho 9 figli) per costruire un impianto, senza grandi pretese, ma giusto per non offendere più le mie orecchie. Vengo al punto.
Attualmente ho un Home Theatre (Yamaha RX v595aRDS che ha circa 15 anni e delle casse Polk Audio RM2300 con un subwoofer che la Polk Audio non ha avuto la gentilezza di marchiare) e ascolto i CD tramite un super entry level BD P1500 della Samsung. Ho avuto la velleità di comprare un lettore CD sperando che questo contribuisse ad alzare la qualità del suono (Marantz CD 65, sono stato affascinato dalle descrizioni del TDA1541 e della meccanica CDM2). Non so ancora come suonerà, non so se il selettore "CD" del mio impianto funzionerà bene (in realtà sono abbastanza preoccupato che appiattirà tutto verso il basso rendendo tutto simile al lettore BlueRay di cui sopra) o che le casse faranno il resto del lavoro (in senso negativo).
Quindi sto anche guardando (sempre a bassissimi budget :( purtroppo) un amplificatore (sono affascinato dalle descrizione del NAD 3020, anche se sul vostro sito si parla di poca definizione dei suoni) e delle casse (qui non ho un'idea veramente, se non forse le MS 10 o le 731 per stare sulla torre). L'ambiente di ascolto non è assolutamente ottimizzato: non posso buttar fuori di casa la famiglia per rifare il salotto!!
Ma la domanda è questa: a questo punto vale la pena? Oppure mi tengo quello che ho? Grazie per la pazienza.
PS: In un'altra stanza campeggiano un Philips 408, un Philips 520 e relative casse a 4 ohm. Suonano, ma forse potrebbero fare di più.
Marcello - E-mail: marcello.tamburini (at) gmail.com
Caro Marcello,
intanto complimenti per i nove figli! Non riesco a immaginare quanto debba essere complicato gestire tutto e trovare persino il tempo per ascoltare musica! :-)
Visto il numero elevato di componenti della famiglia, immagino che il salotto sia più o meno perennemente occupato in altre faccende, quindi perché non sfruttare l'altra stanza per mettere in piedi un impiantino coi fiocchi, da ascoltare in santa pace? Ecco cosa farei: venderei TUTTO, tranne il Marantz CD65 appena acquistato, ci abbinerei un integratino in classe D tipo il Dayton DT100/120 (circa 100€, nuovo) e una coppia di snelle torri da pavimento, come ad esempio i modelli entry-level di Indiana Line, Cambridge Audio o Wharfedale. Avresti un signor impianto che suonerà certamente meglio di quello attuale, a patto di disporre i diffusori in maniera accettabile.
Qualora ascoltassi ancora il vinile, potresti allora tenere il giradischi Philips 408, che tanto male non è, e a quel punto l'amplificatore potrebbe essere un Denon PMA520 AE o Cambridge Audio AM10, entrambi dotati di phono, ma che costano il doppio del Dayton (che ne è sprovvisto, però). In alternativa, più economica ma più scomoda, potresti prendere un pre fono separato della TCC per circa 40/50€, da collegare al Dayton tutte le volte che ti serve ascoltare il vinile.
Infine un consiglio: impara a leggere bene le recensioni, non è che se non si scrive che è tutto magnifico allora il componente vada per forza male. Quando ho scritto che il NAD 3020 non fa della definizione la sua arma migliore, non devi pensare “Ah allora suona poco definito, cioè fa schifo”. Si usano certe descrizioni per far capire il carattere di un apparecchio, ma non mettere in bocca al recensore cose che non ha detto :-)
Il NAD 3020 è un fantastico amplificatore, che si fa semplicemente beffe dello Yamaha da HT in tuo possesso, da tutti i punti di vista e, credimi, tutto ti verrà in mente di pensare, dovesse capitarti di ascoltarlo, tranne che suoni “poco definito”. È sempre una questione di termini di paragone, tutto è rapportato alla concorrenza e a quanto componenti analoghi uno ha ascoltato. In ogni caso, non lo ritengo un acquisto adatto alle tue esigenze, è un prodotto vecchio, ormai con quotazioni folli, e potenzialmente foriero di rogne a non finire. Il Dayton DTA100/120 che ho citato è nuovo, costa meno e suona complessivamente meglio. Ecco, l'ho detto.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Nicola,
con 1000€ di budget io opterei per una soluzione che dia più peso ai diffusori e meno all'amplificazione. Quindi, penserei più a qualcosa del tipo 500-300-200 per diffusori-ampli-DAC. Visto che sembri orientato verso la tipologia bookshelf, per un budget di 500€ cominci ad acquistare qualcosa di interessante: Focal Chorus 705/706, Monitor Audio Bronze 2, Dynaudio DM 2/6, B&W 695 S2, KEF Q100, Cabasse Antigua MT31, Sonus Faber Toy Speaker o anche qualche bookshelf Indiana Line di livello più elevato rispetto a quelle che hai indicato (es. Diva 255). I pochi watt di un Tripath 2024 a questo punto potrebbero non essere sufficienti, quindi opterei per qualcosa di più potente, sia ancora in Classe D (Dayton etc.) sia tradizionale, magari dotato di ingresso phono, visto che sembra voglia acquistare in futuro un giradischi (Denon PMA 520 AE o Cambridge Audio AM10, di nuovo).
Per quanto riguarda i DAC, hai solo l'imbarazzo della scelta: diversi modelli Cambridge, SuperPro, TCC etc. Molti li abbiamo recensiti qui su TNT-Audio...
Avendo il DAC e, immagino, utilizzando il PC come sorgente, la spesa per un lettore CD te la puoi tranquillamente risparmiare.
Qualora volessi un lettore CD con DAC integrato che accetti anche segnali esterni da un PC, il budget temo debba essere più elevato. I modelli più economici che mi vengono in mente (Audiolab e NAD) stanno sopra i 500€. Una possibile alternativa è acquistare un ampli integrato dotato anche di DAC e di ingresso per USB da PC. Il primo che mi viene in mente è il Teac AI 101 DA che apparirà presto in prova su queste pagine: un oggettino che fa un sacco di cose (anche via Bluetooth), converte, amplifica e non costa una follia (meno di 300€). La tua idea del network player non è malvagia, anzi forse ti risolverebbe molti problemi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro direttore,
ci eravamo lasciati lo scorso inverno con la sua esortazione a proseguire sulla strada della semplificazione. Ebbene, tenendo d'occhio il web ho acquistato, all'inizio dell'estate, un Cocktail Audio X30 usato (tra l'altro con un bel po' di musica "dentro") e contemporaneamente ho messo in vendita il mio Arcam CD17 (che però non ho ancora venduto). Devo dire che l'X30 è davvero come lo descrisse lei (“questi componenti fanno così tante cose comode che solo utilizzandoli si possono comprendere e apprezzare appieno”).
Però... c'è un però. Ho iniziato a rippare i miei Cd (in formato wav) e ad ascoltare i relativi file e da subito ho avuto una sensazione sgradevole. Il suono che esce dall'X30 non mi piace, è piatto, opaco, scialbo, povero (soprattutto sulle frequenze più basse). Ho pensato che vi fosse anche un problema di rodaggio (la persona da cui l'ho comprato l'aveva acquistato soprattutto per curiosità solo sei o sette mesi prima e l'aveva usato davvero poco) ma non pare, dopo oltre due mesi di utilizzo da parte mia, che sia questo il problema. Siccome il file è sempre lo stesso (cambia solo il suo supporto, Cd/Hard disk), evidentemente è un "problema" di "gestione" di quel file. Cioè di elettronica. Cioè essenzialmente di conversione digitale/analogica (ma non solo). Premesso che il cavo di segnale è identico per entrambi gli apparecchi, possibile che il Wolfson 8741 e l'elettronica Arcam del Cd17 siano così diversi (e alle mie orecchie sensibilmente migliori) rispetto al Burr-Brown PCM1792A (peraltro utilizzato dalla stessa Arcam nel D33) e all'elettronica Cocktail audio dell'X30?
Se solo il Cd17 avesse un ingresso digitale, se, cioè, potessi usare il Cd17 come convertitore per "processare" il file presente sull'Hd del Cocktail audio avrei (forse) risolto il mio problema. Purtroppo l'ingresso digitale non c'è, quindi:
Tendenzialmente sarei orientato a scegliere l'opzione n°3. Qui, però, casca l'asino, nella fattispecie io, che di Dac non so nulla e che, soprattutto, non ho la possibilità di ascoltare e confrontare Dac diversi con le mie elettroniche (ampli Audio Analogue Maestro settanta rev 2.0), con i miei diffusori (Sonus Faber Liuto tower), nel mio ambiente. Insomma, premesso che "invecchiando" mi sono accorto di preferire sempre di più sonorità "morbide" e "calde" al suono brillante che, invece, amavo da giovane e premesso che:
La ringrazio infinitamente se vorrà darmi l'ennesimo consiglio (e anche se non lo farà, visto il tempo, la passione e la competenza che mette comunque a disposizione di noi lettori).
Cordiali saluti,
Carlo - E-mail: tibipandit (at) yahoo.it
LC
Caro Carlo,
è tutto molto strano, l'X30 non suona così. Probabilmente suona più definito e aperto dell'Arcam, che tendenzialmente è morbido e caldo, e tu associ questa caratteristica a un suono ricco di bassi. È psicoacustica: se un componente è molto dettagliato (come è l'X30) automaticamente l'attenzione all'ascolto si sposta su questo aspetto e sembra che i bassi siano meno presenti.
Ovviamente, sto immaginando che tutta la procedura di ripping e quant'altro sia stata eseguita correttamente. Ricontrolla anche i collegamenti, scambia gli ingressi e prova a confrontare ancora. Stento sempre a credere quando sento parlare di differenze eclatanti tra sorgenti digitali di classe di prezzo confrontabile.
In ogni caso, psicoacustica o meno, il fatto è che tu sembri preferire il suono dell'Arcam...a questo punto risolveresti tutto acquistando un DAC Arcam (magari un D33 usato) da collegare all'X-30! Valuta anche qualche DAC di Musical Fidelity e NAD, dovrebbero darti un'impostazione timbrica simile a quella cui sembri abituato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giancarlo,
l'idea non è così blasfema, basta scegliere componenti di qualità adeguata. Mi chiedo però se il subwoofer non sia ancora più fastidioso (dal punto di vista del WAF) rispetto a due eleganti torri come le Chario. Comunque, potresti scegliere un sistema satelliti + sub proprio di Chario, oppure i bellissimi Focal Dome (disponibili in vari colori), Gallo ed Elipson. Volendo spender meno, potresti provare a comporre un sistemino satelliti + subwoofer di Indiana Line.
Per quanto riguarda l'aspetto più generale, mi chiedi se non sia invece meglio resistere, resistere, resistere. Non so, dipende dalle pressioni che si ricevono. In generale, non ritengo che capitolare sulle nostre passioni sia una scelta opportuna, perché oggi sono i diffusori e domani chissà che altro. L'auto divertente lascia il posto alla familiare a gasolio, la moto lascia il posto (e basta), l'HiFi si riduce all'ascolto di musica con PC e cuffiette. Alla fine ci si guarda indietro e ci si accorge di aver, per amor di quieto vivere o per un fantomatico bene superiore, abbandonato la propria vita e le proprie passioni. C'è chi riesce a convivere con questi compromessi e chi no. Fai le tue valutazioni.
Per questo motivo ti consiglierei, se ne avessi la possibilità, di provare a recuperare uno spazio tutto tuo (una piccola stanzetta) dove sistemare l'impianto HiFi come ti pare. A volte è meglio rinunciare a un ambiente grande ma condiviso, optando per un ambiente piccolo ma dedicato. Si ascolta meglio, in relax e senza che altri possano metter becco.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Salutiamo l'arrivo dell'autunno (e che autunno sia, accidenti!) con questa Autumnsong dei Manic Street Preachers, band che altre volte è apparsa su queste pagine. Il brano è tratto dall'album Send away the tigers del 2007 e il video è anche un piccolo omaggio al vinile.
ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM
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Gentile Direttore,
le racconto com'è andata a finire... e le anticipo che la storia è andata a finire bene! Ho ragionato sui suoi consigli, ho visto anche il mio portafogli...i 1900 euro richiesti per l'usato di un nuforce ref 9 non li avevo a disposizione (1500 non bastavano ahimè..)
Sono andato con il mio Audio Research SP16 in un negozio di Roma che aveva tanti finali valvolari, ma anche un anziano "bacarozzo" nero, un Electrocompaniet Limited Anniversary model. Il negoziante me lo ha montato ed immediatamente ho pensato: ok sarà vecchio, ok un giorno dovrò ricapparlo, ne sono consapevole...ma che suono! Che dettaglio! Che scena..l'ho preso al volo tanto mi piaceva quello che sentivo...
Ora l'ulteriore sorpresa finale, che credo però non la sorprenderà affatto...lo scaltro venditore, dopo avermi fatto provare il mio pre Audio Research con il finale in questione e avendo un altro anziano "bacarozzo" in negozio, un Electrocompaniet preampliwire EC-1, mi ha detto "provi questo a casa sua, poi se non le piace me lo riporta". Ne sono scaturiti due giorni di confronto serrato fra i 2 pre, l'esito è stato che l'EC-1 rispetto all'Audio Research avrà pure avuto un suono meno morbido...un palcoscenico più "scuro"... ma il resto....la dinamica, il microdettaglio, l'impatto..eccome se le Adamantes hanno "punch" con quel pre! Dunque il rullante di batteria nello stomaco è nelle "corde" del mio diffusore ...finalmente!!
E le voci? Bellissime ugualmente...forse meno "eufoniche" ma più "definite" e "corpose"! Senza poi il problema di aspettare 30 secondi ad ogni accensione per un soft start delle valvole dell'Audio Research.
Quanto ho speso in totale? 1300 euro, pre e finale ...il prezzo mi pare in linea con il mercato dell'usato. Volevo dunque ringraziarla ancora dei consigli che mi hanno fatto riflettere ed indirizzato verso lo stato solido e mi scuserà se invece non ho seguito quel comprensibilissimo consiglio di non comprare oggetti di una certa età, ma quei vecchietti a quel prezzo e con quel risultato non potevo lasciarli in quel negozio...
Che il tempo preservi il più a lungo possibile i loro condensatori, e se dovrò ricapparli, lo farò con immenso piacere !!!! :-)
Cordialmente,
Riccardo - E-mail: hellwords (at) yahoo.it
Caro Riccardo,
sono felice di sentirti così soddisfatto! E grazie per la conferma che lo stato solido, anche quello più vecchiotto, ha ancora tante cosucce da raccontare! Il prezzo pagato per la coppia mi pare tutto sommato onesto e con la vendita dell'Audio Research SP16 credo che potrai rientrare tranquillamente della spesa, mica male, no? Goditi la tua musica preferita, adesso!
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