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LC
Caro Sergio,
dubito fortemente che tu abbia davvero letto quelle che chiami “indicazioni molto utili” su questo sito. Se l'avessi fatto, difficilmente avresti messo insieme quella lista di candidati e, di più, quasi certamente non avresti pensato a dei giradischi da DJ per ascoltare i tuoi vinili.
Un consiglio o anzi una gentile richiesta per tutti: se non avete tempo o voglia di leggere le nostre FAQ su questo sito o qualche volume di lettere alla redazione...scrivete e richiedete consulenza senza far finta di aver letto qualcosa sul sito. Non abbiamo bisogno di alcuna captatio benevolentiae per fornire una risposta. Rispondiamo sempre e a tutti, comunque.
Tornando a noi, l'amplificatore potrebbe anche essere lo Yamaha che hai individuato, ma quei diffusori purtroppo non li conosco! Per quel che costano è difficile trovare qualcosa di paragonabile. In ogni caso resterebbe il problema del giradischi. Faresti molto meglio a optare per un ProJect Essential, già dotato di testina Ortofon e pre fono incorporato (anche con uscita USB). La fascia di prezzo è simile ai modelli da DJ che avresti individuato tu...e questo però sarebbe un giradischi per ascoltare i vinili, non per fare scratch.
Visto che è dotato di stadio phono incorporato potresti evitare di acquistare un amplificatore con tale ingresso. Andrebbe pertanto benissimo un qualunque integratino in classe D (tipo Dayton DTA120 o simili), scelta che libererebbe un po' di budget che potresti destinare a dei diffusori migliori (Cambridge Audio, Indiana Line etc.). La qualità complessiva dell'impianto così composto sarebbe enormemente superiore a quella di quello che hai proposto tu. Non solo, ma il sistema sarebbe composto da apparecchi che in futuro potresti rivendere con una certa facilità, nel caso ti venisse voglia di migliorare la qualità complessiva del suono che ascolti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Pierpaolo,
abbiamo trattato tante, tantissime volte il tuo stesso problema. Se il suono a basso volume appare asciutto e ad alto volume prende corpo i motivi sono sempre gli stessi e non c'entrano niente con i componenti HiFi dell'impianto:
Per il fattore 1) non possiamo far nulla, solo imparare a conviverci. Possibile che sia così difficile? Alla peggio si rimedia con un amplificatore dotato di tasto loudness :-)
Per il fattore 2) si può fare moltissimo. Nel tuo caso inizierei ad aggiungere un tappeto a pelo lungo tra diffusori e punto d'ascolto, poi tratterei le pareti e aggiungerei elementi d'arredo assorbenti (cuscini, libri, arazzi etc.). Certo, forse l'accoppiata Rotel + Dynaudio non è tra le più calde e corpose ma sono sicuro che le cose miglioreranno molto intervenendo sull'acustica ambientale. Qualora non potessi far nulla per migliorare la situazone ambientale, prova a cambiare ampli, scegliendo un qualunque integrato, nuovo o usato, tra le proposte di Audio Analogue, NAD e Arcam.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Riccardo,
il problema del subwoofer non è tanto quello dello spazio a disposizione per installarlo quanto dell'effetto che desideri ottenere. Non sono sicuro che un qualunque sub possa integrarsi facilmente con dei bookshelf posti in quella sistemazione così sacrificata. Realisticamente a te manca il basso del punch, quello intorno ai 100 Hz, ma su questo il subwoofer può fare abbastanza poco. Potresti provare, certo, ma non so dirti molto circa l'efficacia dell'intervento.
Perché non realizzare invece dei diffusori da pavimento a torre, in maniera tale da risolvere in un colpo solo entrambi i problemi? Avresti basse frequenze più potenti e profonde e i tweeter ad altezza corretta. Potresti anche valutare qualcosa di già finito, ormai per cifre molto contenute si trovano, meglio ancora nell'usato, diffusori a torre assolutamente interessanti. In alternatva, pensa a un sistemino satelliti (tipo cubetti) e subwoofer dedicato. Ce ne sono tanti modelli sul mercato, in tutte le fasce di przzo. Dei piccoli cubetti, di norma, sono facilissimi da sistemare alla giusta altezza e, tra l'altro, interagiscono abbastanza poco con pareti vicine e mobili circostanti. Non pensare che la qualità sonora sia bassa, perché nel tempo questi sistemi si sono evoluti fino a raggiungere prestazioni che un tempo - quando apparvero sul mercato la prima volta - erano impensabili. Pensaci!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
L'uovo di Colombo
Gentile Lucio,
ti scrivo per conoscere la tua onesta opinione relativamente ad un'idea che sto rimuginando da quando ho letto la tua recensione delle Duevel Bella Luna.
Il mio impianto attuale è così formato:
LC
Caro Lorenzo,
il passaggio dai tuoi attuali diffusori ai Bella Luna è un salto...quantico!!! Devi essere ben conscio di cosa aspettarti. Quella raffinatezza un po' audiophil-chic (e tanto, ma tanto finta!!!) dei minidiffusori non è facile da trovare in diffusori importanti come le Bella Luna. Tra l'altro, prendere dei diffusori così di sostanza e ascoltarli a basso volume è un crimine, come prendere una Dodge Viper e andare sempre a passeggio con un filo di gas :-)
Se ti piace ascoltare il messaggio sonoro in modo “intimo e introspettivo”, come scrivi tu, meglio stare su minidiffusori, al massimo piccole torri o bookshelf di medie dimensioni. Diffusori come i Bella Luna possono certamente essere ascoltati a basso volume, ma sono stati pensati per gestire messaggi musicali importanti e complessi, ricchi di basse frequenze, velocità e impatto viscerali. Non sono, insomma, diffusori per audiofili fighetti :-)
In più, devi essere sicuro che l'ambiente possa reggere la strabordante quantità di basse frequenze che le Bella Luna riproducono. Se già ti sei trovato male col basso delle piccole Planets...posso solo immaginare cosa accadrebbe con le esuberanti Bella Luna!
Potresti trovare più adatte le Duevel Enterprise o, forse, ancora meglio, qualche bel pannello Magneplanar, che ti consiglio caldamente di ascoltare. I planari uniscono delicatezza, precisione e trasparenza a una certa capacità di sparire della stanza, più o meno come i migliori minidiffusori. Un amico sta passando da delle Magnepalanar alle Bella Luna, comunque :-)
Leggi anche la lettera degli audiofili felici di questa settimana...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Upgrade per giradischi Thorens
Buongiorno direttore,
sono un ex adolescente della fine anni 70 (classe 1965) che nel tempo aveva praticamente smesso di ascoltare musica, poi anni fa, ho scoperto la sua rivista on line e pian piano la passione è tornata. Ora ho composto un impianto (vintage) che, tutto sommato mi soddisfa (ovviamente migliorabile).
Ho trovato d'occasione un Thorens TD 166MkII funzionante e lì purtroppo...mi è scattato il tarlo del tweaking e dell'upgrade.
Il giradischi è uno degli esemplari (fortunati) con ha il perno da 10mm come il 160 ed è privo di trasformatore esterno, il cavo di alimentazione entra e va ad una specie di "mammut" e da lì al motore....non capisco dove sia l'alimentatore/trasformatore..comunque vorrei cambiare:
Per la lubrificazione del perno ho letto che molti consigliano olio Castrol, ma sul vostro sito c'è un articolo col restauro di un TD125 in cui l'autore consiglia l'uso di grasso al molibdeno (che ho in casa), lei che dice? Il braccio è un TP11 MkII...so che è scarsino ma in attesa di sostituirlo..ho letto che c'è chi consiglia di lubrificarne i cuscinetti con WD40, secondo lei? Ho trovato una Shure V15IV (usata) e uno stilo Jico (nuovo) entrambi a buon prezzo e li ho presi..dovrebbero interfacciarsi bene col braccio, lo stadio Phono del Nad è adatto o limitante?
Concludo salutandola e facendole ancora i complimenti per la sua iniziativa, la ringrazio per l'attenzione e per le risposte.
Mi scusi se sono stato prolisso.
Cesare - E-mail: cesare.zan (at) inwind.it
LC
Caro Cesare,
cercare di migliorare il TD166 mi sembra un buon proposito, magari cerca di non stravolgerlo. In quest'ottica ritengo il cambio di base un po' eccessivo e dall'esito tutt'altro che sicuro. Benissimo invece il tappetino Janus by TNT e la Shure V15 con stilo Jico. Certo, questa testina meriterebbe qualcosa di più del vecchio stadio phono del NAD 3020 ma anche il resto dell'impianto è al di sotto, ampiamente, della classe della testina. Quindi, per ora lascia pure tutto così.
Per quanto riguarda l'olio nel perno va bene il sintetico per motori tipo il Castrol del quale hai già letto, ma anche un qualunque sinetico andrà benissimo. Il grasso al molibdeno che hai visto consigliato per il TD125 è un po' diverso, perché si tratta di un giradischi profondamente diverso dal 166. Benissimo anche il WD40 per le articolazioni del braccio. Io ricablerei anche il braccio o, almeno, l'ultima porzione. Potresti usare uno Shield di buona qualità e bassa capacità. Anche il cavo d'alimentazione sarebbe da sostituire ma non aspettarti chissà quali vantaggi.
Relativamente all'alimentatore, in tutta sincerità non ricordo più come fosse su quella serie di TD166, io comunque non ci metterei mano. Semmai concentrerei tutti gli sforzi sul braccio, da sostituire, e sulla corretta regolazione/installazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Impiantino da 300€ per l'audio del video
Ciao Lucio,
volevo condividere con te ed i lettori di TNT la mia piccola esperienza: un giorno un mio caro amico mi confessa la sua insoddisfazione per l'audio emesso dal suo tv led 40 pollici... e come dargli torto, con 2 altoparlantini grandi come quelli di un citofono che cosa vuoi sentire!?!?
Mi "ingaggia" perché vorrebbe migliorare in qualche modo l'audio del suo televisore e del lettore blu-ray ivi collegato, inoltre, il lettore in questione dovrebbe diventare una sorgente per ascoltare cd audio e chiavette usb, tutto con un budget di soli 300 euro!
Io accetto la sfida ed inizio a cercare su internet gli apparecchi che possono soddisfare queste diverse esigenze: per i diffusori ho selezionato le CambridgeAudio sx50, un modello da scaffale dal costo di circa 190 euro; per l'amplificatore, memore di una sua recensione, la mia scelta è ricaduta sull'ampli Auna cd 508 dal costo di circa 100 euro; infine ho trovato un Dac della FIIO che arriva a convertire segnali digitali fino a 24bit/192Khz con ingresso sia ottico (per il TV) che digitale coassiale (per il lettore blu-ray) e con la classica uscita rca analogica dal costo di 32 euro circa; ho cablato il tutto e... suona che è una meraviglia!
Complice anche la felice sistemazione dei diffusori, posizionati con il tweeter ad altezza orecchi e ad una trentina di centimetri dalla parete di fondo, un perfetto triangolo d'ascolto, una discreta acustica ambientale!
Il Dac è piccolo ma dal rapporto qualità-prezzo spaventoso, gestisce le 2 sorgenti in maniera impeccabile, la conversione è naturale e precisa, l'ampli spinge come un ossesso senza incertezze e i diffusori si lasciano pilotare splendidamente!
Il basso è notevole, profondo e articolato, mai in crisi, le voci e le frequenze medie sono piacevoli e vive, forse c'è una leggera enfasi sulle alte frequenze che appaiono a volte un po' troppo "elettroniche", ma per 330 euro suona perfino troppo bene!!!
Un caro saluto ai lettori, a te e a tuo fratello che ci legge da lassù!
Fabrizio - E-mail: FabrizioOrielli (at) libero.it
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Caro Fabrizio,
grazie per questa testimonianza, che conferma ancora una volta che un impiantino di vera HiFi, sistemato a dovere, va benissimo anche per l'audio di film e video in generale. Chiedo scusa per la doppia razione di audiofili felici di questa settimana, ma si avvicinano le vacanze (e la nostra consueta pausa festiva), c'era bisogno di una iniezione extra di ottimimismo! :-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fabio,
per sfruttare appieno il tuo sistema digitale dovresti poter uscire dal PC con un segnale digitale. Se il tuo PC non possiede uscita ottica (qualcuno ce l'ha) devi per forza utilizzare la USB, ma a quel punto ti serve un DAC con ingresso USB e di conseguenza non potresti il DAC interno al tuo lettore CD. Oppure, e forse è la soluzione più comoda ed economica, dovresti cercare un convertitore da USB a ottico, se ne trovano tanti a cifre anche molto basse. Basta che cerchi con paola chiave "USB optical adapter". Purtroppo non conosco modelli specifici, affidati a quelli realizzati da Aziende del campo audio...è più sicuro che si sia maggiormente curato l'aspetto qualitativo.
In questo modo, avendo a disposizone l'uscita digitale dal tuo PC, potresti sfruttare la OPT digital IN del tuo lettore e selezionare la modalità DAC. Mi auguro non ci siano incompatibilità di adattamento tra ingresso nel Marantz e uscita dell'adattatore. Tutto dovrebbe essere standard ma non si sa mai.
Per quanto riguarda invece l'upgrade dei diffusori, dovresti ascoltarle le Spendor, perché hanno un'impostazione leggermente diversa rispetto alle tue Liuto. Perché non pensare a un upgrade restando ancora in casa Sonus Faber? Correresti meno rischi. In ogni caso, se puoi, ascolta anche le Spendor, se ti è possibile, e aggiungi ProAC e Opera alla lista dei possibili desideri.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Consigli su possibile miglioramento impianto
Buon giorno direttore, prima di tutto ringrazio per i continui spunti e consigli che ogni settimana mi ispirano per ulteriori miglioramenti.
Vorrei sottoporle il mio lavoro finora per avere ulteriori eventuali suggerimenti/stravolgimenti per migliorare l'impianto. Devo dire che sono abbastanza soddisfatto, nonostante tutte le limitazioni date dalla disposizione dell'impianto stesso (per cause di forza maggiore). Altresì ho notato che i suggerimenti letti anche su TNT mi hanno portato a migliorare fattori come presenza scenica, bassi e precisione degli strumenti/voce.
Dalla foto prima di tutto non si evince che la stanza è molto più lunga: alle spalle del divano c'è un altro bel tocco di stanza (in tutto sono circa 7,30 metri e 4,30 di larghezza). Alle spalle del divano c'è una credenza, tavolo da pranzo e cucina lungo tutta la parete ed oltre (fa ad angolo). Le finestre sono 3 e tutte con tende. Quadri il giusto. L'impianto è composto da:
Uno degli ultimi miglioramenti sono stati i cavi di alimentazione: autocostruiti da me partendo da progetti come il TNT Merlino o comunque comprando al metro il Supra Lorad 2.5. A titolo informativo ho provato come cavi di potenza sia i Qed xt40 che i Wireworld luna 7 bi-wire e personalmente questi ultimi li ho trovati molto più piacevoli in quanto a scena e bassi, magari meno precisi. Ma sono mie impressioni evidentemente.
Grazie mille per suggerimenti o quant'altro possa dirmi,
Paolo - E-mail: paoloboccardi (at) gmail.com
LC
Caro Paolo,
l'unico upgrade che vedrei bene nel tuo impianto riguarda l'amplificazione. Visto che già utilizzi un pre di buona qualità (l'iFi iTube da noi ottimamente recensito) perché non eliminare l'integrato Cambridge Audio 651 e mettere invece al suo posto un finale di potenza più raffinato? Avresti solo l'imbarazzo della scelta! Ci sono anche ottimi finalini in Classe D che potrebbero fare al caso tuo (Flying Mole, Lehmann etc.) o anche qualcosa di più tradizionale (Cyrus, Audiolab) e, forse, persino qualcosa a valvole.
Certo è che con i diffusori così posizionati una buona parte degli sforzi di upgrade saranno assolutamente vanificati: lo scaffale, la TV e il canale centrale in mezzo ai diffusori principali remano contro tanti parametri essenziali nell'ascolto musicale di qualità. Penso anche solo al parametro della scena sonora, che così ne risulta gravemente compromessa. Mi sembra persino strano che tu sia riuscito a percepire delle differenze tra cavi di alimentazione, differenze normalmente sensibili solo in impianti ottimizzati sotto tutti i punti di vista. Comunque, meglio così, significa che l'introduzone di un finale di qualità superiore porterà ancora degli ulteriori benefici sonori.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Stand...sospesi
Ciao Lucio, dopo molti anni di passione hi-fi sono giunto alla conclusione che il mondo degli audiofili si divide in due categorie: chi accoppia e chi disaccoppia. La rete è piena di discussioni (più o meno accese...) sull'argomento. Almeno per quanto riguarda i diffusori io mi sono sempre schierato tra gli "accoppiatori". Almeno finchè non ho letto i commenti di importanti costruttori professionisti nazionali che sostenevano i benefici del disaccoppiamento.
Non amo fare lunghe e noiose prove (spesso per me inconcludenti), ma quando ho iniziato a disegnare, e poi costruire, il tavolino con ripiani sospesi (descritto in un'altra lettera) ho cominciato a riflettere su come applicare lo stesso principio ai miei minidiffusori (KEF LS50) stabilmente seduti su stand pesanti (Diapason).
Dopo aver scartato l'idea di costruire ex novo gli stand ho pensato che forse avrei potuto modificare quelli già in mio possesso. Questi infatti hanno, sulla base di appoggio della cassa, 4 fori ai rispettivi vertici (diametro adatto a bulloni M6). Sono quindi andato dal solito ferramenta e ho cercato qualcosa di utile allo scopo. Alla fine, per ciascuno stand, ho comprato: 4 staffe a L (cm. 10x7) con fori M6 alle estremità, 8 bulloni, 8 dadi autobloccanti, un metro di catena a maglie saldate (le maglie devono permettere il passaggio della parte filettata dei bulloni, ma non della testa), 4 ganci ad uncino autofilettanti. Dal falegname invece ho fatto tagliare 2 tavole di MDF grandi come la base di appoggio dello stand. Come spesa totale dovremmo essere intorno ai 30 euro.
Montare il tutto è stato veloce. Per ogni stand ho iniziato avvitando i ganci ad uncino ai 4 vertici della tavoletta di MDF. Poi con i bulloni e i dadi ho fissato l'estremità del lato lungo delle staffe ad L ai vertici della base superiore dello stand (lato corto rivolto verso l'alto), ma senza stringere troppo (in modo da poter ruotare le staffe a piacere senza graffiare lo stand).
Ho quindi tagliato 4 spezzoni di catena (inizialmente abbondanti) con delle tronchesi e per ogni vertice ho bloccato un capo della catena all'estremità del lato corto della staffa (con dado e bullone) e ho agganciato l'altro capo all'uncino della tavola di mdf che avevo appoggiato sopra lo stand (uncini rivolti verso il basso). Qui lo scopo è trovare la giusta lunghezza delle catene necessaria a far sì che la tavola di MDF venga tirata verso l'alto e non tocchi più lo stand. La tensione giusta l'ho ottenuta non solo modificando la lunghezza delle catene, ma anche ruotando leggermente le staffe. Sempre giocando con la rotazione della staffe è possibile cambiare la planarità della tavola (perfettamente orizzontale o leggermente inclinata all'indietro a seconda di come si preferisce sistemare i diffusori). Una volta trovata la lunghezza giusta ho eliminato gli anelli delle catene in eccesso. Infine ho appoggiato i diffusori sulla nuova base interponendo uno strato di materiale antiscivolo.
In queste condizioni urtando leggermente il diffusore questo oscilla in tutte le direzioni, ma non si stacca dalla tavola. L'azione della gravità poi riporta il diffusore in posizione di riposo. Allego alcune foto ed un filmato che dovrebbero aiutare a chiarire quanto ho scritto sopra.
Come ultimo tocco ho verniciato di nero le due tavole di MDF per "nasconderle" meglio.
In quanto agli effetti acustici prodotti per me è difficile dare un parere univoco: un confronto A/B è difficile a causa dei tempi necessari per montare e smontare le tavole sospese. Inoltre nello stesso periodo in cui ho fatto la modifica è arrivato un nuovo amplificatore finale nel mio sistema. Troppe variabili quindi. Quello che posso dire è che di sicuro non ho riscontrato peggioramenti. Credo poi che eventuali differenze dipendano dal tipo di diffusori e stand che si vanno a modificare.
Buona musica a tutti.
Massimiliano - E-mail: garre1968 (at) gmail.com
LC
Caro Massimiliano,
non posso che rinnovarti i complimenti per le tue fantasiose ed intelligenti realizzazioni! In questo caso l'unica mia perplessità riguarda la forse eccessiva libertà di movimento dei diffusori. Non vorrei infatti che il movimento in avanti dell'altoparlante (ad esempio per una botta di grancassa) consentisse un movimento analogo ed opposto del diffusore all'indietro, vanificando un po' la correttezza dei transienti. Visto che tale movimento non è smorzato ma quasi perfettamente elastico (vi veda il video), potrebbe crearsi un pericoloso effetto pendolo (non necessariamente visibile!). Tutto dipende, ovviamente, dalla violenza del movimento del woofer e dalla tensione delle catene. Il piccolo video che hai messo su Youtube un po' mi preoccupa in questo senso.
In ogni caso, se ad orecchio non ti sei accorto di decadimenti anomali o di rallentamenti in gamma bassa i miei timori sono probabilmente infondati. Ti auguro buon ascolto e ti ringrazio ancora per la condivisione delle tue idee con la nostra comunità di appassionati!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Per salutarci in tema natalizio abbiamo scelto questa “Shake up Christmas” dei Train, oggi reinterpretata da Tony Hadley, ex-cantante degli Spandau Ballet. Il brano è appena uscito e fa parte del suo nuovo album dal titolo, guarda un po', Christmas Album.
Come consuetudine, TNT-Audio va in vacanza a ridosso delle festività, augurando a voi e alle vostre famiglie serenità e tanta buona musica, vi ricordiamo che i nostri consueti aggiornamenti settimanali saranno nuovamente online sabato 16 Gennaio 2015. Buon Natale e Buon Anno Nuovo, continuate a seguirci sul nostro sito Facebook che terremo aggiornato con suggerimenti musicali e altre notizie dal mondo della musica e dell'audio.
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Caro Renato,
grazie per la bellissima testimonianza che hai voluto condividere. Sono felice che, anche grazie ai nostri piccoli consigli, tu sia arrivato a un livello di soddisfazione all'ascolto così elevato. La felicità è palpabile da ciò che scrivi. Bene così, goditi la musica e continua a giocare coi piccoli upgrade che hai programmato. Per quanto riguarda la connessione digitale, in genere si preferisce quella coassiale ma sentiti libero di sperimentare anche quella ottica. Buon ascolto!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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