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LC
Caro Nicola,
la prima cosa che devi fare, per il tuo impianto HiFi e per la tua stessa incolumità, è smontare e verificare da cima a fondo l'impianto elettrico di casa! Sulla terra non ci deve essere tensione, a parte - talvolta - quella indotta da cavi vicini. Controlla che la terra sia collegata a un vero impianto di terra e che il salvavita sia efficiente. Già che ci sei, fai realizzare una linea dedicata e isolata per il solo impianto HiFi, sentirai che differenza!
Devi fare questo prima di qualunque acquisto di filtri, isolatori, stabilizzatori e quant'altro. Questi, semmai, potranno arrivare in un secondo momento! Anche lo schiocco forte che senti sui diffusori allo spegnimento del DAC potrebbe essere dovuto a qualcosa che non va nell'alimentazione dell'impianto. Nel caso non potessi intervenire così radicalmente nell'impianto elettrico, prova un trasformatore d'isolamento 1:1 di buona potenza e qualità. Dovrebbe risolvere - almeno temporaneamente - un certo numero di problemi.
Per quanto riguarda invece la variabilità del suono dell'impianto a seconda delle ore del giorno non è che si possa fare moltissimo: quasi tutto dipende dalla qualità della tensione che arriva in casa. I filtri qualcosa possono fare ma non sono miracolosi. Aggiungi il fatto che normalmente di sera il livello del rumore ambientale è più basso, pertanto aumenta la dinamica e la percezione di particolari altrimenti nascosti dal tappeto di rumore di sottofondo. Noi ci possiamo abituare e non sentirlo più ma se ti capita di sentire un impianto installato in una casa di campagna...capirai che cosa intendo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Diffusori omnidirezionali e DAC
Gentile Lucio,
Possiedo un impiantino formato da:
Entrando in casa nuova, mansarda con pareti a spiovente, e considerando che ascolto musica mentre faccio altro e mi muovo a casa, nonché per poter posizionare più facilmente i diffusori, avrei pensato di cambiare i diffusori per dei Duevel Planets che avrei trovato usati a circa 300€. Le sembra una buona idea?
In più stavo pensando di digitalizzare i miei cd e utilizzare un dac per ascoltare la musica in wireless dal NAS. Non avendo esperienza sui dac e considerando una spesa intorno ai 250€, crede che possa valer la pena (e avrebbe eventualmente dei consigli) fare questo passo? O meglio eventualmente spendere i soldi per un upgrade lato CD/Ampli?
Un cordiale saluto,
Francesco - E-mail: francesco.cuzzola (at) gmail.com
LC
Caro Francesco,
le Planets, a 300€, sarebbero da prendere al volo! A mio parere rappresenteranno un consistente upgrade rispetto alle tue attuali Heybrook HB2 e di sicuro consentiranno una migliore integrazione con l'ambiente mansardato, per via della emissione omnidirezionale. Certo, abbinate al 3020 potrebbero dar luogo a un suono tendenzialmente molto morbido e caldo, magari però questo può essere benefico se l'acustica della sala è riflettente (se la stanza è vuota, ad esempio). Qualora il tutto dovesse rivelarsi troppo mieloso, potresti valutare la possibilità di sostituire il vecchio NAD 3020 con qualcosa di più recente, magari in Classe D. In ogni caso il NAD 3020 ha sempre il suo mercato e un elevato numero di appassionati disposti a pagarlo bene, spesso ben oltre il suo valore intrinseco.
Per quanto riguarda il digitale, mi sembra ottima l'idea di rippare tutto, tanto più che il tuo lettore CD non è esattamente irresistibile. Possiede tuttavia un'uscita digitale coassiale che si potrebbe sfruttare benissimo. Un DAC esterno, che avesse anche l'ingresso coassiale oltre che quello USB, potrebbe in un colpo solo migliorare la qualità di riproduzione dei CD suonati con il Teac e consentirti di ascoltare i file rippati dal NAS o dal PC. Un buon DAC per quella cifra potrebbe essere il Cambridge Audio DacMagic 100, qualche modello Arcam, SuperPro e altri che abbiamo recensito qui su TNT-Audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Un po' di sana confusione
Gentile Lucio buongiorno...
In effetti ho fatto un po' di casino! ho appena letto la tua risposta sul sito di TNT alla mia precedente mail che riporto sotto (Lettere 752 se non sbaglio) e ti sono molto grato della considerazione; hai ragione sul tenere i piedi per terra e la "sana confusione" ma c'è un equivoco di cui devo chiederti umilmente scusa...in effetti non sarebbero i "Bella-Luna" i diffusori a cui mi riferivo nella mail - che al loro prezzo potrebbero essere per me al max un miraggio...- ma i ben più terrestri "Planets" che tu giustamente mi consigli: quando ti scrissi avevo letto da poco e in batteria tutte le vostre recensioni sui tre diffusori Duevel (Planets, Enterprise e Bella Luna) ed è facile che pur volendomi riferire ai Planets, nel profondo del mio inconscio brami talmente le "Bella Luna" da averle addirittura citate in luogo delle sorelle minori nel più classico dei lapsus freudiani.
Comunque sia, sui diffusori concordo con te, ottime le Planets (che peraltro mi sono appena sfilate sotto il naso - usate - a un prezzo molto decente...peccato!) abbinate ad amplificazioni "terrestri" come quelle che mi interessano. Per quanto riguarda il tuo consiglio di vendere il surplus delle elettroniche - il NAD 302, il Marantz cd46 e le B&W dm302 - per rinvestire tutto su un nuovo giradischi ed eventualmente un pre-phono, mi hai fatto venire in mente una alternativa che ti vorrei sottoporre: potrebbe avere un senso mantenere il Pioneer pl520 e abbinargli magari un pre-phono un po' meno entry-level, tipo il Pro-ject Tube Box S o un Lehmann Black Cube? In fondo a rifletterci meglio il Pioneer non è per nulla messo male, tutt'altro: anche se datato ha buone caratteristiche di partenza (cavo con vaschetta IEC, costruzione massiccia, stabile e pesante quasi 9 kg, motore diretto silenziosissimo e preciso, braccio molto articolato e interessante nella sua "complessità"...ti allego alcune foto per tua visione) , e magari con una buona ricablata dei cavi e un buon cavo di segnale potrebbe a mio parere anche riuscire a reggere il confronto e oltre con un entry-level Rega o Pro-ject, quindi liberarmi risorse utili per un pre-phono di maggior pregio...anche perchè ho parallelamente sempre aperta la caccia a un Lector cdp 7 mk3 a prezzi umani e le risorse devo amministrarle molto saggiamente...coi piedi per terra, appunto.
Che ne pensi? A latere: siccome col Lector vorrei costruire il nuovo impianto attorno alle Planets, tu che le hai provate cosa ci attaccheresti in classe T per pilotarle? Prendo ovviamente in considerazione di cambiare lo SMSL Sa60 con un altro apparecchio, magari con qualche ingresso in più e/o che gestisca anche la musica liquida via usb.
Grazie per l'attenzione e di nuovo complimenti per tutto, ciao
Lucio - E-mail: archigraf (at) hotmail.it
LC
Caro omonimo,
adesso il discorso assume contorni più realistici! Era un lapsus freudiano :-)
Peccato per le Planets usate, chissà...magari potevano essere le stesse citate da chi ti ha preceduto nella posta di questa settimana. Capiterà un'altra occasione, è più facile trovarle in Germania, comunque. La spedizione non inciderebbe più di tanto, sono diffusori abbastanza piccoli e leggeri.
Le amplificazioni ideali, come già scritto nella mia recensione, devono essere sufficientemente potenti (le Planets sono ingorde di watt) e non troppo morbidose o calde. Un Classe D di buona potenza (tipo Dayton o simili) potrebbe essere un'ottima scelta. Altrimenti un integrato NuForce IA7 usato, qualcosa si trova a prezzi assolutamente ragionevoli.
Per quanto riguarda l'upgrade analogico, puoi anche momentaneamente tenere il vecchio Pioneer e abbinarci una testina e un pre fono di qualità più elevata, da tenere da parte quando effettuerai l'upgrade anche del giradischi stesso.
Nel frattempo intervieni su quest'ultimo con gli upgrade e i tweak che hai già individuato, cui aggiungerei magari un bel tappetino in sughero. Qualcosa dovrebbe cambiare, in meglio, ma non mi aspetterei di veder trasformato un anatroccolo in cigno. Controlla bene che tutto il set-up sia corretto: peso di lettura, antiskating, messa in bolla e dimatura della testina. Questi aspetti, da soli, possono fare un'enorme differenza.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Upgrade diffusori
Carissimo Direttore, dopo qualche decennio trascorso lontano dal mondo
hifi improvvisamente il mio interesse per la buona musica si è
risvegliato ed altrettanto improvvisamente ho dovuto accettare il
fatto che per il mio modestissimo impiantino anni 70 era giunto il
momento di passare a vita migliore e così, grazie alla rete, ho potuto
raccogliere informazioni e conoscere prodotti nuovi di Marche per me
sconosciute e, ultimo ma non ultimo, conoscere questo splendido sito
che tanto ha fatto e continua a fare per noi appassionati.
Per farla breve, ho messo assieme una piccola cosa che tutto sommato
mi aggrada moltissimo, però c'è sempre quel certo non so chè di voler
scoprire e trovare quel suono, quella timbrica e spazialità che ti
colpiscono ulteriormente.
Tutto in ambiente unico di m. 7x4 in cui in una metà di m. 3x4 si trova la musica: pavimento in legno, mobili, librerie, quadri, 2
divani e diversi tappeti completano l'arredamento. Diffusori posizionati sul lato corto, distanti tra loro 2 metri e
circa 2, 5 dal punto d'ascolto mentre per problemi fisici purtroppo
distano al massimo 30 cm dalla parete posteriore e non potendo fare di
meglio il reflex anteriore probabilmente mi aiuta e fortunatamente non
ho rimbombi od enfatizzazioni ai bassi.
Quello che ne esce mi piace molto, però come ti dicevo inizialmente, vorrei provare qualcos'altro per vedere se riesco a raggiungere un
piccolo mio personale Nirvana musicale; in particolare trovo che le tonalità più alte tendano ad essere un pelo metalliche ed appena
sibilanti e, dopo aver fatto l'orecchio a questa impostazione, ho anche l'impressione che gli artisti suonino "seduti" assieme a me e
non a tutto palco.
Sarei propenso a valutare una sostituzione dei diffusori, sempre che siano loro i diretti interessati e comunque rimettendomi ai tuoi
consigli, e la scelta non mi è facile perchè non ho possibilità di ascolto, soprattutto nel mio ambiente; avevo pensato ad Aliante
Spazio, Chario academy, Sonus Faber, paragon jubilee, Proac, gamut phi3 ... eventualmente da cercare sull'usato sia a torre che da stand
anche se alcune di questi, con una impedenza di 4 ohm ed una sensibilità non molto alta, non vorrei creassero una sorta di
affaticamento all'ampli.
Ascolto un po' di tutto tranne jazz e classica, specialmente su CD.
anche se le mie preferenze restano sul progressive anni 70 et similia.
Un cordiale saluto ed un augurio di Buone Feste,
Stefano - E-mail: stevenl (at) infinito.it
LC
Caro Stefano,
hai messo in piedi un bell'impianto, direi! Peccato per quel posizionamento a ridosso della parete posteriore! Non è il reflex il problema, ma proprio la parete, che rinforza le basse e le medio-basse frequenze e sporca un po' le medie. Il reflex potrebbe persino non esserci, non cambierebbe niente.
Non c'è alcun componente nel tuo impianto che possa essere dichiarato responsabile per questo suono che definisci a tratti metallico e ricco di sibilanti. I diffusori sono aperti, ma non metallici. Le elettroniche e le sorgenti, invece, sono persino tendenzialmente calde e scure (in particolare l'ampli) .
Puoi, in effetti, provare a cambiare impostazione scegliendo diffusori più morbidi e caldi, tipo Sonus Faber, Chario, Opera, ProAC, KEF etc e non preoccuparti per inesistenti problemi di pilotaggio, il tuo ECI2 non dovrebbe avere problema alcuno neppure col più ostico dei diffusori. Ha potenza e capacità di pilotaggio assolutamente adeguate per ogni esigenza.
Quindi scegli pure diffusori da 8 Ohm o da 4 e magari anche di sensibilità non elevata. Un bookshelf, d'altra parte, difficilmente potrà essere molto sensibile, senza ricorrere a caricamenti a tromba.
Per quanto riguarda il palcoscenico virtuale, forse dovresti sperimentare diverse posizioni dei diffusori, magari angolandoli verso il punto d'ascolto e/o spostandoli in posizione più consona quando ascolti in maniera attenta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fausto,
quanta confusione e quante domande! :-O Provo a fare un po' di ordine: come sorgente molto meglio l'Oppo del vecchio Marantz 17. Mi risulta che possieda sia le uscite bilanciate che quelle sbilanciate RCA tradizionali, puoi usare proprio queste ultime per collegarlo all'amplificazione. L'amplificatore può ancora essere il buon vecchio Accuphase E205, visto che l'hai rimesso in condizioni di funzionare bene. Data la sua timbrica e i problemi acustici della stanza, potrebbe essere un buon compromesso. Per quanto riguarda i diffusori, mi sembra strano ti possano piacere i Dynaudio e i tuoi Chario allo stesso tempo, si tratta di due impostazioni sonore antipodali! Meglio orientarsi su modelli da pavimento tipo le Linn che hai citato, qualche ProAC e anche Sonus Faber o, perché no?, ancora Chario. Anche le già citate Duevel Planets vanno bene, il problema della potenza non si pone, basta abbassare il volume ai primi segnali di compressione dinamica e indurimento del suono. In una stanza di poco più di 12 mq ti garantisco che le Planets fanno un bel po' di baccano, prima di arrivare ai loro limiti fisici. Credo che al limite di sopportazione ci arriverano prima le tue orecchie o quelli dei tuoi vicini di casa!
Le Chario Hiper 2 hanno decisamente fatto il loro tempo e se gli stand sono pure ballerini...meglio pensionarle e puntare su solidi e stabili modelli floorstanding.
Se il budget complessivo è di 3000€ mi sembra assolutamente insensato investirlo completamente nei soli diffusori, visto che una sorgente adeguata al resto è obbligatoria.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ampli, Giradischi e Pre-Phono e la pace...per i prossimi anni!
Caro Lucio,
Due settimane fa ho acquistato per 2700€ un CDX2 della Naim (il modello attuale
MKII, anno 2010), usato ma in perfetto stato. Visto che nuovo costa 6400 € ho preso
la palla al balzo...e spero di non aver compiuto un atto di pura follia ;)
Adesso rimane la scelta dell'amplificatore. Fino a poco tempo fa i due contendenti erano il
Naim Supernait2 e l'Unison Research Unico 100 o 150. Ora, considerando il lettore cd
nuovo arrivato, mi pare che il Naim sia la scelta più adeguata (l'Unison, a
differenza del Naim, non ho ancora avuto modo di ascoltarlo). Tu che ne dici? Ti
ricordo che le mie casse sono una coppia di Duevel Bella Luna.
Per quanto riguarda l'analogico: mi piacerebbe un Rega RP6 con testina Exact ma non
so decidermi sul pre. Sto considerando quattro possibilità: Naim Stageline (498 €),
Rega Fono-R (350 €), Rega Aria-R (1200 €) e Lehmann Black Cube SE (679 €). Il
negoziante dal quale comprerei il tutto, compreso il Supernait, mi consiglia o un
Rega (per via della sinergia con piatto e testina) o il Lehmann. Sul Naim-Forum,
invece, pare che lo Stageline sia molto amato. Un altro consiglio che mi è stato
dato è investire più sul giradischi, per cui prendere un RP8, e risparmiare
piuttosto sul pre-phono. Tu cosa mi consigli? Considera che, mentre in cd ascolto
moltissima classica (dal barocco al '900), in vinile ascolto quasi esclusivamente
Rock anni '60 e '70 (in particolare Prog) e Jazz su stampe o ristampe d'epoca.
Un'ultima domanda in margine: è vero, come mi è stato detto dal negoziante di cui
sopra, che le apparecchiature Naim danno il meglio quando vengono lasciate sempre
accese, 24 ore su 24?? Ho un po' paura a pensarci!
Un caro saluto e, come sempre, grazie!
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de
LC
Caro Marco,
prenderei il Supernait e il pre fono Lehmann. Anche le altre scelte sono ottime, ma la mia preferenza personale va verso questi apparecchi. Per quanto riguarda la scelta del giradischi, francamente starei sul Rega RP6 (o equivalente), curando con attenzione la scelta della testina. Meglio un RP6 con un'ottima testina che un RP8 con una testina base. So che non è il credo Flat Earth ma...pazienza!
Infine due parole sull'accensione degli apparecchi. Naim consiglia, è vero, di tenere i suoi apparecchi sempre accesi e questo per due ordini di ragioni: i circuiti raggiungono una stabilità termica perfetta e quindi funzionano sempre in condizioni di lavoro ottimali. In più, si evitano gli shock di accensione/spegnimento continui.
Se è vero che gli apparecchi caldi suonano meglio di quelli appena accesi, è altrettanto vero che non è necessario essere così radicali. Un apparecchio a stato solido raggiunge la temperatura ideale d'esercizio dopo poche decine di minuti al massimo. Lasciare tutto sempre acceso è, a mio parere, un inutile spreco di energia elettrica. In più, espone gli apparecchi a eventuali problemi, ad esempio sono ovviamente più esposti a interruzioni improvvise di energia, spike di tensione etc. Tenendoli accesi solo il tempo necessario per l'ascolto la probabilità di eventi infausti si riduce notevolmente.
Se la tua paura è quella che si possano bruciare perché sempre accesi stai tranquillo, sono stati pensati esattamente per funzionare così, non correresti alcun rischio. Comunque sia, fai tu stesso la prova: lasciali accesi per qualche settimana e vedi se il suono effettivamente migliora in maniera sensibile rispetto a un pre-riscaldamento di mezz'ora. Se non sentissi alcuna differenza (possibile) accendili solo lo stretto necessario.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
in effetti l'accoppiata Rotel & Klipsch può risultare, specie in contesti ambientali molto riflettenti, un po' affaticante e, come tu la definisci, asciutta. Pertanto voto a favore per un'amplificazione più calda e tranquilla. Esistono vari amplificatori con queste caratteristiche, pure dotati di ingresso phono. Ad esempio, gli Arcam e gli Audio Analogue rientrano tra questi. Purtroppo con quel budget credo tu possa solo ambire a un usato recente, che non è detto che sia rischioso come pensi tu.
Tuttavia se non te la sentissi di rischiare, non saresti da biasimare. Per fortuna esistono comunque delle alternative. Non molto tempo fa, infatti, ho recensito un Audio Analogue sotto mentite spoglie (nel senso che il produttore è lo stesso), sto parlando dell'integrato Vela Audio: 500€, tanta buona potenza solida e non strillata, più un ingresso phono di buona qualità. C'è pure il telecomando! A mio parere si sposerebbe bene con le tue Klipsch. In alternativa un NAD cui affiancare un pre fono separato, magari ancora NAD. Il NAD C316 costa circa 430€ e il “suo” pre fono PP2 costa circa 170€ ma potresti risparmiare molto prendendo un classico TCC o ProJect Phonobox. A dire il vero ci sarebbero anche gli amplificatori Cambridge Audio che sono anch'essi dotati di ingresso phono, ma l'impostazione timbrica mi pare meno adatta. A mio parere, in ordine di preferenza, andrei con il Vela Amp e a seguire la coppia NAD, integrato + pre phono separato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Antonio,
innanzitutto bisognerebbe escludere un eventuale fattore ambientale, ovvero di acustica della sala o di errato posizionamento dei diffusori. Se la stanza fosse troppo assorbente e se i diffusori fossero posizionati in maniera non ideale il risultato potrebbe essere esattamente quello che descrivi.
Se è vero che quella coppia ampli + casse possa dar luogo a un suono tendenzialmente caldo e arrotondato, non posso credere che si arrivi a tanto. Da come lo descrivi sembra un suono privo di alte frequenze. Controllerei anche lo stato di salute dei tweeter. Proverei, ad esempio, a portare a casa quell'integrato Aura 100 che fa andare bene le altre Chario in negozio e farei la prova del nove: suonerà altrettanto bene come in saletta? Se sì, il problema sarebbe l'amplificatore. La decisione spetta a quel punto a te: se volessi tenere il Mc Intosh dovrai abbinarlo a diffusori più vivaci e aperti, altrimenti vendilo e cerca un'amplificazione più vivace per le tue Chario. Se fossi in te terrei il Mc Intosh e mi darei da fare per trovare dei partners più adatti (Focal, Cabasse, Triangle, B&W, Monitor Audio etc.). Per non sbagliare, prova a portartelo appresso per scegliere i nuovi diffusori, altrimenti saresti al punto di partenza, meglio scegliere a ragion veduta.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
grazie per le parole sulla perdita di mio fratello. Per quanto riguarda il primo impianto potresti optare per un giradischi Clearaudio o ProJect, sono disponibili in quella fascia di prezzo delle ottime soluzioni in bundle, come si dice, cioè già complete di braccio e talvolta anche di testina, ottimizzate e persino pretarate in fabbrica. Di Clearaudio potresti valutare l'Emotion + braccio Satisfy, che abbiamo ottimamente recensito, cui abbinare una testina Clearaudio fino a saturare il budget a tua disposizione. Di ProJect potresti sceglire l'RPM10.1. Anche Rega ha delle soluzioni bundle molto interessanti.
Per quanto riguarda invece il secondo impianto purtroppo non sono molti i bookshelf di lusso che possono stare vicini alle pareti. Potresti prendere in considerazione le italiane Aliante, Diapason e Sonus Faber, consapevole però che più staranno lontane dalla parete posteriore e meglio suoneranno. Non disdegnare soluzioni fortemente alternative come un diffusore planare (tipo Magnepan) o omnidirezionale (tipo Duevel). Se la stanza non è minuscola potrebbero darti delle soddisfazioni e causarti meno problemi di posizionamento.
Dei mini (ma proprio mini) che mi hanno affascinato in maniera particolare sono stati i Trenner & Friedl ART. Se ti capita, prova ad ascoltarli. Per me sono semplicemente magici. Visto che la stanza è piccola e lo saranno anche i diffusori forse quel dispiegamento bellico di elettroniche oversize (parlo dell'amplificazione) potrebbe risultare assolutamente sovradimensionato. Penserei, in futuro, a una soluzione integrata più semplice e raffinata, magari.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
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Caro Renzo,
grazie per il prezioso contributo, sono le esperienze positive dei lettori che rendono questa rivista così ricca di stimoli e di spunti di discussione e di esperimenti. Sono sempre stato favorevole alla non proliferazione degli apparecchi all'interno di un sistema HiFi, la soluzione tablet + DAC + casse attive mi sembra ottima! Buon ascolto!
Questa settimana il tormentone del momento (“Hello” di Adele) in versione piano e voce...e che voce!!! Non è la prima volta che Luciana Zogbi appare su queste pagine ma...ascoltate e capirete perché. Io ne sono sempre rapito, qualunque cosa canti.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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