Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 12/12/2015 - 19/12/2015

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  1. "Correnti"...di pensiero
  2. Diffusori omnidirezionali e DAC
  3. Re: Un po' di sana confusione
  4. Upgrade diffusori
  5. Upgrade con 3000€
  6. Ampli, Giradischi e Pre-Phono e la pace...per i prossimi anni!
  7. Requiem per il mio ampli
  8. Mc Intosh MA6500 & Chario Pegasus
  9. Aria di cambiamento
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

"Correnti"...di pensiero
Salve direttore, questa è la mia quarta mail in 3 anni circa, la prima sulla modifica felice alle Pure Acoustic 838, la seconda su consulenza per bassi mancanti a delle kef xq30, l'ultima entusiastica sulle mie rf 7 mkII e consulenza su un finale (per la cronaca ho un provvisorio finalino autocostruito con ucd180hg hypex di cui sono molto soddisfatto, in attesa di trovare usati dei monofonici nc 400 sempre hypex) .
Vorrei portare il mio contributo su una vecchia e consolidata disputa in campo audiofilo, tra chi nega o minimizza l'influenza della corrente elettrica sulle componenti stereo e chi invece ritiene che essa sia determinante per la resa ottimale degli stessi.
Fino a ieri facevo parte della prima schiera, ma dopo una mia esperienza con essa mi sono dovuto ricredere. Da qualche mese ho cominciato ad ascoltare sempre meno il mio impianto composto da klipsch rf 7 mkII, nad m51 e computer mac come dac e sorgente, e finalino minimalista hypex prima citato che ha felicemente sostituito un marantz pm 17 mkII; nelle ultime settimane addirittura lo accendevo solo per guardare la tv.
Ho pensato "ecco il solito destino triste di ogni audiofilo, l'assuefazione ad un certo suono te lo fa percepire sempre più come normale, piatto, poco emozionale, è solo una questione di tempo", insomma una questione di psicoacustica. A dire la verità percepivo queste impressioni anche prima ma in poche occasioni, imputando sempre alla mia predisposizione all'ascolto quel suono duro, impastato, meno dinamico, meno definito, imsomma l'opposto di quello che era l'idea del suono che la mia mente si era costruita nel tempo nelle diverse sessioni d'ascolto.
Di solito la sera sul tardi il suono era di nuovo fluente, naturale, raffinato (per me) , e anche qui imputavo il fatto ad un mio stato d'animo più disteso nelle ore serali. Qualche giorno fa preso dalla voglia di upgradare mi viene l'idea, vedendo un altro audiofilo, di acquistare un condizionatore di rete; contratto su subito per un Nightingale cz 3000 per 450 euro, rassicurato da un riscontro positivo su alcuni forum. Dopo un giorno cambio idea, purtroppo sempre su altre esperienza di forumer, pensando di investire quella cifra in altro modo, ma mi accade questo che descriverò.
Un temporale con fulmini e tuoni, scatta una volta il salvavita, lo riattacco, poi scatta di nuovo, poi non riesco più a rimetterlo in posizione on. Per farla breve ho scoperto che il collegamento della massa a terra della pompa dell'acqua aveva la 230!
Scollego questo filo dopo avere fatto un lavoro enorme per sostituire la pompa pensando fosse bruciata. Dopo un oretta dalla fine dell'estenuante lavoro mi accendo lo stereo e cosa sento? L 'impianto che mi aveva fatto scrivere la lettera entusiastica un anno fa a TNT: definizione, bassi secchi e cavernosi, tutti gli strumenti separati, microdettaglio impressionante, scena larghissima e molto piu profonda, un suono vellutato e dolce, eufonico, anche se le rf7 non dovrebbero ispirare tali aggettivi. Stava suonando veramente un altro impianto, questa non è psicoacustica.
Ora un audiofilo con un po' di malizia potrebbe pensare: "il solito malato di upgradite che modifica le proprie percezioni per giustificare i propri acquisti" ed effettivamente ho subito contattato il tipo del nightingale cz 3000, con la nuova convinzione che la rete elettrica è un elemento fondamentale della catena, il quale purtroppo era andato a ruba. Anche io mi sono posto questo dubbio ma quando ho acceso lo stereo ero veramente sgombro da qualsiasi volontà di sentire differenze sonore, tuttavvia esse erano talmente palesi.
Premesso che non so cosa abbia il mio impianto elettrico per avere la corrente anche nella massa della presa che alimentava la pompa, so solo che è stato messo in opera dal precedente proprietario di casa senza rispettare molte prerogative, non so nemmeno come è possibile che quella massa che prima non faceva scattare il salvavita, da quel momento abbia cominciato a farlo, ma è probabile che le sue influenze deleterie sulla rete elettrica si siano progressivamente amplificate fino all'evento finale.
Ora ho due domande, la prima è che anche se sono sicuro degli effetti della corrente sull'ottimizzazione delle elettroniche, non so come potrei scegliere degli apparecchi per contrastare eventuali disfunzionalità; cioè ci sono filtri, filtri condizionatori, stabilizzatori, isolatori, alcuni con trasformatori, alcuni forumer poi riferiscono di penalizzazioni nella dinamica, altri che hanno miglioramenti sostanziali.
Insomma non so come muovermi, e vorrei che Lei o qualcuno che legga questo messaggio abbia perlomeno una strada tracciata da seguire. In secondo luogo una domanda che esula dai problemi discussi. Quando spengo il dac nad m51 prima dell'ampli si sente un forte strappo provenire dalle casse. Potrebbe creare danni ai driver?
Grazie per tutti i vostri contributi, vi leggo ogni settimana con sempre molto piacere.
Nicola - E-mail: nicozurru (at) live.it

LC
Caro Nicola,
la prima cosa che devi fare, per il tuo impianto HiFi e per la tua stessa incolumità, è smontare e verificare da cima a fondo l'impianto elettrico di casa! Sulla terra non ci deve essere tensione, a parte - talvolta - quella indotta da cavi vicini. Controlla che la terra sia collegata a un vero impianto di terra e che il salvavita sia efficiente. Già che ci sei, fai realizzare una linea dedicata e isolata per il solo impianto HiFi, sentirai che differenza!
Devi fare questo prima di qualunque acquisto di filtri, isolatori, stabilizzatori e quant'altro. Questi, semmai, potranno arrivare in un secondo momento! Anche lo schiocco forte che senti sui diffusori allo spegnimento del DAC potrebbe essere dovuto a qualcosa che non va nell'alimentazione dell'impianto. Nel caso non potessi intervenire così radicalmente nell'impianto elettrico, prova un trasformatore d'isolamento 1:1 di buona potenza e qualità. Dovrebbe risolvere - almeno temporaneamente - un certo numero di problemi.
Per quanto riguarda invece la variabilità del suono dell'impianto a seconda delle ore del giorno non è che si possa fare moltissimo: quasi tutto dipende dalla qualità della tensione che arriva in casa. I filtri qualcosa possono fare ma non sono miracolosi. Aggiungi il fatto che normalmente di sera il livello del rumore ambientale è più basso, pertanto aumenta la dinamica e la percezione di particolari altrimenti nascosti dal tappeto di rumore di sottofondo. Noi ci possiamo abituare e non sentirlo più ma se ti capita di sentire un impianto installato in una casa di campagna...capirai che cosa intendo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori omnidirezionali e DAC
Gentile Lucio,
Possiedo un impiantino formato da:

Entrando in casa nuova, mansarda con pareti a spiovente, e considerando che ascolto musica mentre faccio altro e mi muovo a casa, nonché per poter posizionare più facilmente i diffusori, avrei pensato di cambiare i diffusori per dei Duevel Planets che avrei trovato usati a circa 300€. Le sembra una buona idea?
In più stavo pensando di digitalizzare i miei cd e utilizzare un dac per ascoltare la musica in wireless dal NAS. Non avendo esperienza sui dac e considerando una spesa intorno ai 250€, crede che possa valer la pena (e avrebbe eventualmente dei consigli) fare questo passo? O meglio eventualmente spendere i soldi per un upgrade lato CD/Ampli?
Un cordiale saluto,
Francesco - E-mail: francesco.cuzzola (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
le Planets, a 300€, sarebbero da prendere al volo! A mio parere rappresenteranno un consistente upgrade rispetto alle tue attuali Heybrook HB2 e di sicuro consentiranno una migliore integrazione con l'ambiente mansardato, per via della emissione omnidirezionale. Certo, abbinate al 3020 potrebbero dar luogo a un suono tendenzialmente molto morbido e caldo, magari però questo può essere benefico se l'acustica della sala è riflettente (se la stanza è vuota, ad esempio). Qualora il tutto dovesse rivelarsi troppo mieloso, potresti valutare la possibilità di sostituire il vecchio NAD 3020 con qualcosa di più recente, magari in Classe D. In ogni caso il NAD 3020 ha sempre il suo mercato e un elevato numero di appassionati disposti a pagarlo bene, spesso ben oltre il suo valore intrinseco.
Per quanto riguarda il digitale, mi sembra ottima l'idea di rippare tutto, tanto più che il tuo lettore CD non è esattamente irresistibile. Possiede tuttavia un'uscita digitale coassiale che si potrebbe sfruttare benissimo. Un DAC esterno, che avesse anche l'ingresso coassiale oltre che quello USB, potrebbe in un colpo solo migliorare la qualità di riproduzione dei CD suonati con il Teac e consentirti di ascoltare i file rippati dal NAS o dal PC. Un buon DAC per quella cifra potrebbe essere il Cambridge Audio DacMagic 100, qualche modello Arcam, SuperPro e altri che abbiamo recensito qui su TNT-Audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Un po' di sana confusione
[Pioneer PL 520] Gentile Lucio buongiorno...
In effetti ho fatto un po' di casino! ho appena letto la tua risposta sul sito di TNT alla mia precedente mail che riporto sotto (
Lettere 752 se non sbaglio) e ti sono molto grato della considerazione; hai ragione sul tenere i piedi per terra e la "sana confusione" ma c'è un equivoco di cui devo chiederti umilmente scusa...in effetti non sarebbero i "Bella-Luna" i diffusori a cui mi riferivo nella mail - che al loro prezzo potrebbero essere per me al max un miraggio...- ma i ben più terrestri "Planets" che tu giustamente mi consigli: quando ti scrissi avevo letto da poco e in batteria tutte le vostre recensioni sui tre diffusori Duevel (Planets, Enterprise e Bella Luna) ed è facile che pur volendomi riferire ai Planets, nel profondo del mio inconscio brami talmente le "Bella Luna" da averle addirittura citate in luogo delle sorelle minori nel più classico dei lapsus freudiani.
Comunque sia, sui diffusori concordo con te, ottime le Planets (che peraltro mi sono appena sfilate sotto il naso - usate - a un prezzo molto decente...peccato!) abbinate ad amplificazioni "terrestri" come quelle che mi interessano. Per quanto riguarda il tuo consiglio di vendere il surplus delle elettroniche - il NAD 302, il Marantz cd46 e le B&W dm302 - per rinvestire tutto su un nuovo giradischi ed eventualmente un pre-phono, mi hai fatto venire in mente una alternativa che ti vorrei sottoporre: potrebbe avere un senso mantenere il Pioneer pl520 e abbinargli magari un pre-phono un po' meno entry-level, tipo il Pro-ject Tube Box S o un Lehmann Black Cube? In fondo a rifletterci meglio il Pioneer non è per nulla messo male, tutt'altro: anche se datato ha buone caratteristiche di partenza (cavo con vaschetta IEC, costruzione massiccia, stabile e pesante quasi 9 kg, motore diretto silenziosissimo e preciso, braccio molto articolato e interessante nella sua "complessità"...ti allego alcune foto per tua visione) , e magari con una buona ricablata dei cavi e un buon cavo di segnale potrebbe a mio parere anche riuscire a reggere il confronto e oltre con un entry-level Rega o Pro-ject, quindi liberarmi risorse utili per un pre-phono di maggior pregio...anche perchè ho parallelamente sempre aperta la caccia a un Lector cdp 7 mk3 a prezzi umani e le risorse devo amministrarle molto saggiamente...coi piedi per terra, appunto.
Che ne pensi? A latere: siccome col Lector vorrei costruire il nuovo impianto attorno alle Planets, tu che le hai provate cosa ci attaccheresti in classe T per pilotarle? Prendo ovviamente in considerazione di cambiare lo SMSL Sa60 con un altro apparecchio, magari con qualche ingresso in più e/o che gestisca anche la musica liquida via usb.
Grazie per l'attenzione e di nuovo complimenti per tutto, ciao
Lucio - E-mail: archigraf (at) hotmail.it

LC
Caro omonimo,
adesso il discorso assume contorni più realistici! Era un lapsus freudiano :-)
Peccato per le Planets usate, chissà...magari potevano essere le stesse citate da chi ti ha preceduto nella posta di questa settimana. Capiterà un'altra occasione, è più facile trovarle in Germania, comunque. La spedizione non inciderebbe più di tanto, sono diffusori abbastanza piccoli e leggeri.
Le amplificazioni ideali, come già scritto nella mia recensione, devono essere sufficientemente potenti (le Planets sono ingorde di watt) e non troppo morbidose o calde. Un Classe D di buona potenza (tipo Dayton o simili) potrebbe essere un'ottima scelta. Altrimenti un integrato NuForce IA7 usato, qualcosa si trova a prezzi assolutamente ragionevoli.
Per quanto riguarda l'upgrade analogico, puoi anche momentaneamente tenere il vecchio Pioneer e abbinarci una testina e un pre fono di qualità più elevata, da tenere da parte quando effettuerai l'upgrade anche del giradischi stesso.
Nel frattempo intervieni su quest'ultimo con gli upgrade e i tweak che hai già individuato, cui aggiungerei magari un bel tappetino in sughero. Qualcosa dovrebbe cambiare, in meglio, ma non mi aspetterei di veder trasformato un anatroccolo in cigno. Controlla bene che tutto il set-up sia corretto: peso di lettura, antiskating, messa in bolla e dimatura della testina. Questi aspetti, da soli, possono fare un'enorme differenza.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori
Carissimo Direttore, dopo qualche decennio trascorso lontano dal mondo hifi improvvisamente il mio interesse per la buona musica si è risvegliato ed altrettanto improvvisamente ho dovuto accettare il fatto che per il mio modestissimo impiantino anni 70 era giunto il momento di passare a vita migliore e così, grazie alla rete, ho potuto raccogliere informazioni e conoscere prodotti nuovi di Marche per me sconosciute e, ultimo ma non ultimo, conoscere questo splendido sito che tanto ha fatto e continua a fare per noi appassionati.
Per farla breve, ho messo assieme una piccola cosa che tutto sommato mi aggrada moltissimo, però c'è sempre quel certo non so chè di voler scoprire e trovare quel suono, quella timbrica e spazialità che ti colpiscono ulteriormente.

Tutto in ambiente unico di m. 7x4 in cui in una metà di m. 3x4 si trova la musica: pavimento in legno, mobili, librerie, quadri, 2 divani e diversi tappeti completano l'arredamento. Diffusori posizionati sul lato corto, distanti tra loro 2 metri e circa 2, 5 dal punto d'ascolto mentre per problemi fisici purtroppo distano al massimo 30 cm dalla parete posteriore e non potendo fare di meglio il reflex anteriore probabilmente mi aiuta e fortunatamente non ho rimbombi od enfatizzazioni ai bassi.
Quello che ne esce mi piace molto, però come ti dicevo inizialmente, vorrei provare qualcos'altro per vedere se riesco a raggiungere un piccolo mio personale Nirvana musicale; in particolare trovo che le tonalità più alte tendano ad essere un pelo metalliche ed appena sibilanti e, dopo aver fatto l'orecchio a questa impostazione, ho anche l'impressione che gli artisti suonino "seduti" assieme a me e non a tutto palco.
Sarei propenso a valutare una sostituzione dei diffusori, sempre che siano loro i diretti interessati e comunque rimettendomi ai tuoi consigli, e la scelta non mi è facile perchè non ho possibilità di ascolto, soprattutto nel mio ambiente; avevo pensato ad Aliante Spazio, Chario academy, Sonus Faber, paragon jubilee, Proac, gamut phi3 ... eventualmente da cercare sull'usato sia a torre che da stand anche se alcune di questi, con una impedenza di 4 ohm ed una sensibilità non molto alta, non vorrei creassero una sorta di affaticamento all'ampli.
Ascolto un po' di tutto tranne jazz e classica, specialmente su CD.
anche se le mie preferenze restano sul progressive anni 70 et similia.
Un cordiale saluto ed un augurio di Buone Feste,
Stefano - E-mail: stevenl (at) infinito.it

LC
Caro Stefano,
hai messo in piedi un bell'impianto, direi! Peccato per quel posizionamento a ridosso della parete posteriore! Non è il reflex il problema, ma proprio la parete, che rinforza le basse e le medio-basse frequenze e sporca un po' le medie. Il reflex potrebbe persino non esserci, non cambierebbe niente.
Non c'è alcun componente nel tuo impianto che possa essere dichiarato responsabile per questo suono che definisci a tratti metallico e ricco di sibilanti. I diffusori sono aperti, ma non metallici. Le elettroniche e le sorgenti, invece, sono persino tendenzialmente calde e scure (in particolare l'ampli) .
Puoi, in effetti, provare a cambiare impostazione scegliendo diffusori più morbidi e caldi, tipo Sonus Faber, Chario, Opera, ProAC, KEF etc e non preoccuparti per inesistenti problemi di pilotaggio, il tuo ECI2 non dovrebbe avere problema alcuno neppure col più ostico dei diffusori. Ha potenza e capacità di pilotaggio assolutamente adeguate per ogni esigenza.
Quindi scegli pure diffusori da 8 Ohm o da 4 e magari anche di sensibilità non elevata. Un bookshelf, d'altra parte, difficilmente potrà essere molto sensibile, senza ricorrere a caricamenti a tromba.
Per quanto riguarda il palcoscenico virtuale, forse dovresti sperimentare diverse posizioni dei diffusori, magari angolandoli verso il punto d'ascolto e/o spostandoli in posizione più consona quando ascolti in maniera attenta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 3000€
Buongiorno Direttore,
Prima di tutto grazie per tutto quello pubblicato su TNT, ho passato molte ore fruttuose nella lettura su consigli e spiegazioni ed alcune le ho messe in pratica ( pulizia, disossidamento circuiti, plattorello per cd, posizionamento ecc.), altre sono in cantiere (costruzione porta elettroniche). Da parecchi anni e per motivi svariati non ho avuto una residenza stabile, ma amante della musica, mi portavo nei miei pellegrinaggi i miei cd (5 bei scatoloni) la piccola radio Tivoli (mono) e un lettore marantz siglato 57. Nei momenti peggiori (di ascolto) collegavo la radio con il mio iphone pieno di musica compressa. Ora sono un felice stabilizzato e nell'abitazione dove risiedo ho trovato un bell'impianto e quando ho collegato il mio cd ...WOW! Si è aperto un mondo. Ho iniziato le mie ricerche e ho scovato questo fantastico sito che è TNT. L'impianto è così composto:

Tutto datato ma rispetto alle mie abitudini un gioiello! Quando ho provato il tutto, a volte, il canale destro smetteva di suonare e gracchiava, come da consigli ho provato altre linee di connessione e funzionavano correttamente, quindi ho aperto l'ampli (dentro è bellissimo) tolto la polvere con spray aria compressa e disossidato con un prodotto apposito, ora funziona! Poi ho stretto le brugole degli altoparlanti e disossidato i filamenti degli acuti e le connessioni posteriori (cavo compreso). Il suono mi sembra migliorato, più fermo mi vien da dire. Ora il tutto è stato riposto poiché devo pitturare i muri e costruire le porta elettroniche.
La stanza è un cubetto di 4,25 x 3 x 3m di altezza. Sui lati più corti si aprono una porta e la porta finestra. Inoltre si sente un ronzio dovuto da un impianto antenne/ circuiti elettrici proveniente dal solaio. Battendo le mani si sente l'eco, al centro stanza cupo e smorzato, mentre all'angolo è persistente metallico e vibrante.
Ascolto musica classica e prediligo concerti per pianoforte, violoncello non ascolto lirica.Jazz, Miles Davis e piccole formazioni anni 50&60 ma anche Dire Straits, Ry Cooder, JJ Cale, Rolling, Marley, Peter Gabriel, Hendrix, Renbourn, blues e musica etnica (?) De Andre ecc.
Ho disponibilità di circa 3mila € e vorrei infilarmi in questa avventura per costruirmi un buon impianto, mi sono guardato in giro (non mi piace il suono Naim, il ritmo si però, nemmeno mi piacciono le amplificazioni Marantz, Denon e le casse Indiana Line, Klipsch, mentre Mission si, solo per indicare i miei gusti non per denigrare) pensavo di acquistare un Marantz 17 III per circa 400€ oppure un Oppo 105 (un tocco di modernità up gradabile con valvole) e sostituire le casse (anche se mi piacciono molto) con delle più stabili da pavimento. Ho visto delle Contour Dynaudio di bel legno 1.8 mk2, Contour2 mk2 a 3 vie, oppure delle Facette. Poi delle Linn Ninka e Sonus Faber Gran Piano. Oppure Sonus Faber Monitor con stands dedicati. Tutte fra i 1000 & 1500€.
Non mi dispiacciono nemmeno le Duevel Planets e la omnidirezionalità del suono mi è piaciuta, forse il mio ampli è troppo potente? (l'aspetto estetico per me conta ma anche la resa sonora, l'oppo è allimite inferiore della mia valutazione estetica). Fare una pazzia e prendere delle Duevel Venus a 3000€ o Am Audio Rossini???? Ma la stanza mi sembra piccola...? E poi il lettore non sarebbe inadeguato? Ma anche l'ampli? Forse lo sopravvaluto per inesperienza? O magari mi spendo tutto in un fantastico lettore? L'oppo non potrei collegarlo con le uscite bilanciate l'ampli ne è sprovvisto, ma forse con terminazioni rca potrei collegarlo? Potrebbe darmi dei consigli su come orientarmi nelle ricerche?
La ringrazio veramente tanto, lei e tutti i collaboratori di TNT per competenza e pazienza nei confronti di tutti noi fruitori che non sempre siamo dei simpaticoni.
Fausto - E-mail: fausto.zaffanella (at) ao-sanpaolo.it

LC
Caro Fausto,
quanta confusione e quante domande! :-O Provo a fare un po' di ordine: come sorgente molto meglio l'Oppo del vecchio Marantz 17. Mi risulta che possieda sia le uscite bilanciate che quelle sbilanciate RCA tradizionali, puoi usare proprio queste ultime per collegarlo all'amplificazione. L'amplificatore può ancora essere il buon vecchio Accuphase E205, visto che l'hai rimesso in condizioni di funzionare bene. Data la sua timbrica e i problemi acustici della stanza, potrebbe essere un buon compromesso. Per quanto riguarda i diffusori, mi sembra strano ti possano piacere i Dynaudio e i tuoi Chario allo stesso tempo, si tratta di due impostazioni sonore antipodali! Meglio orientarsi su modelli da pavimento tipo le Linn che hai citato, qualche ProAC e anche Sonus Faber o, perché no?, ancora Chario. Anche le già citate Duevel Planets vanno bene, il problema della potenza non si pone, basta abbassare il volume ai primi segnali di compressione dinamica e indurimento del suono. In una stanza di poco più di 12 mq ti garantisco che le Planets fanno un bel po' di baccano, prima di arrivare ai loro limiti fisici. Credo che al limite di sopportazione ci arriverano prima le tue orecchie o quelli dei tuoi vicini di casa!
Le Chario Hiper 2 hanno decisamente fatto il loro tempo e se gli stand sono pure ballerini...meglio pensionarle e puntare su solidi e stabili modelli floorstanding.
Se il budget complessivo è di 3000€ mi sembra assolutamente insensato investirlo completamente nei soli diffusori, visto che una sorgente adeguata al resto è obbligatoria.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli, Giradischi e Pre-Phono e la pace...per i prossimi anni!
Caro Lucio,
Due settimane fa ho acquistato per 2700€ un CDX2 della Naim (il modello attuale MKII, anno 2010), usato ma in perfetto stato. Visto che nuovo costa 6400 € ho preso la palla al balzo...e spero di non aver compiuto un atto di pura follia ;)
Adesso rimane la scelta dell'amplificatore. Fino a poco tempo fa i due contendenti erano il Naim Supernait2 e l'Unison Research Unico 100 o 150. Ora, considerando il lettore cd nuovo arrivato, mi pare che il Naim sia la scelta più adeguata (l'Unison, a differenza del Naim, non ho ancora avuto modo di ascoltarlo). Tu che ne dici? Ti ricordo che le mie casse sono una coppia di
Duevel Bella Luna.
Per quanto riguarda l'analogico: mi piacerebbe un Rega RP6 con testina Exact ma non so decidermi sul pre. Sto considerando quattro possibilità: Naim Stageline (498 €), Rega Fono-R (350 €), Rega Aria-R (1200 €) e Lehmann Black Cube SE (679 €). Il negoziante dal quale comprerei il tutto, compreso il Supernait, mi consiglia o un Rega (per via della sinergia con piatto e testina) o il Lehmann. Sul Naim-Forum, invece, pare che lo Stageline sia molto amato. Un altro consiglio che mi è stato dato è investire più sul giradischi, per cui prendere un RP8, e risparmiare piuttosto sul pre-phono. Tu cosa mi consigli? Considera che, mentre in cd ascolto moltissima classica (dal barocco al '900), in vinile ascolto quasi esclusivamente Rock anni '60 e '70 (in particolare Prog) e Jazz su stampe o ristampe d'epoca.
Un'ultima domanda in margine: è vero, come mi è stato detto dal negoziante di cui sopra, che le apparecchiature Naim danno il meglio quando vengono lasciate sempre accese, 24 ore su 24?? Ho un po' paura a pensarci!
Un caro saluto e, come sempre, grazie!
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de

LC
Caro Marco,
prenderei il Supernait e il pre fono Lehmann. Anche le altre scelte sono ottime, ma la mia preferenza personale va verso questi apparecchi. Per quanto riguarda la scelta del giradischi, francamente starei sul Rega RP6 (o equivalente), curando con attenzione la scelta della testina. Meglio un RP6 con un'ottima testina che un RP8 con una testina base. So che non è il credo Flat Earth ma...pazienza!
Infine due parole sull'accensione degli apparecchi. Naim consiglia, è vero, di tenere i suoi apparecchi sempre accesi e questo per due ordini di ragioni: i circuiti raggiungono una stabilità termica perfetta e quindi funzionano sempre in condizioni di lavoro ottimali. In più, si evitano gli shock di accensione/spegnimento continui.
Se è vero che gli apparecchi caldi suonano meglio di quelli appena accesi, è altrettanto vero che non è necessario essere così radicali. Un apparecchio a stato solido raggiunge la temperatura ideale d'esercizio dopo poche decine di minuti al massimo. Lasciare tutto sempre acceso è, a mio parere, un inutile spreco di energia elettrica. In più, espone gli apparecchi a eventuali problemi, ad esempio sono ovviamente più esposti a interruzioni improvvise di energia, spike di tensione etc. Tenendoli accesi solo il tempo necessario per l'ascolto la probabilità di eventi infausti si riduce notevolmente.
Se la tua paura è quella che si possano bruciare perché sempre accesi stai tranquillo, sono stati pensati esattamente per funzionare così, non correresti alcun rischio. Comunque sia, fai tu stesso la prova: lasciali accesi per qualche settimana e vedi se il suono effettivamente migliora in maniera sensibile rispetto a un pre-riscaldamento di mezz'ora. Se non sentissi alcuna differenza (possibile) accendili solo lo stretto necessario.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Requiem per il mio ampli
Buongiorno direttore,
sono passati molti anni dall'ultima volta che ti ho scritto, seppur abbia continuato a seguire con vivo interesse la tua rivista. Da allora è passata molta acqua sotto i ponti e molta musica nel mio impianto, ne è passata talmente tanta che alla fine l'amplificatore mi ha abbandonato...
Il mio equipaggiamento è il seguente:

Come sorgente digitale utilizzo un Mac con una scheda audio esterna M-Audio, che prima o poi sostituirò con un buon DAC. Ora, come accennavo in partenza, al centro della questione c'è l'amplificatore, che acquistai usato a un buon prezzo più di sei anni fa, e che ora ha iniziato ad avere diversi problemi elettrici, che per essere risolti richiederebbero più del valore commerciale dell'intero ampli. In tutto questo tempo ha certamente fatto il suo onesto lavoro, ma non mi ha mai soddisfatto al cento per cento. Probabilmente l'accoppiata con le Klipsch rende il tutto un po' troppo asciutto, aggressivo ma poco passionale', se mi spiego, motivo per cui vorrei sperimentare una nuova timbrica, più calda, anche perché nel frattempo i miei gusti musicali sono un po' cambiati, e accanto ai classici pop-rock (e alla musica contemporanea) nella mia libreria si sono fatti largo molti artisti jazz.
Ho un budget di 5-600 euro, e vorrei restare sul nuovo per evitare nuovi problemi di affidabilità. Per le ragioni che ho appena spiegato ho scartato i Rotel (che però avrebbero il vantaggio dello stadio phono integrato), e mi sto guardando attorno, ma temo di prendere cantonate. Mi piace il timbro dei NAD, ma non ho idea di cos'altro cercare... In questa fascia di prezzo ci sono anche i Cambridge Audio, ma li conosco meno.
L'altra questione è che nella stessa cifra dovrei farci stare anche un pre phono separato, sempre che non riesca a trovare una soluzione unica di buona qualità. In questo caso potrei considerare un Cambridge Audio Azur 551p, che mi sembra goda di buona fama.
Il tema principale comunque è la scelta dell'amplificatore, certamente molto delicata. Confido nei tuoi preziosi suggerimenti e continuerò a leggerti su queste pagine.
Grazie e buoni ascolti,
Marco - E-mail: signorelli.marco (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
in effetti l'accoppiata Rotel & Klipsch può risultare, specie in contesti ambientali molto riflettenti, un po' affaticante e, come tu la definisci, asciutta. Pertanto voto a favore per un'amplificazione più calda e tranquilla. Esistono vari amplificatori con queste caratteristiche, pure dotati di ingresso phono. Ad esempio, gli Arcam e gli Audio Analogue rientrano tra questi. Purtroppo con quel budget credo tu possa solo ambire a un usato recente, che non è detto che sia rischioso come pensi tu.
Tuttavia se non te la sentissi di rischiare, non saresti da biasimare. Per fortuna esistono comunque delle alternative. Non molto tempo fa, infatti, ho recensito un Audio Analogue sotto mentite spoglie (nel senso che il produttore è lo stesso), sto parlando dell'integrato
Vela Audio: 500€, tanta buona potenza solida e non strillata, più un ingresso phono di buona qualità. C'è pure il telecomando! A mio parere si sposerebbe bene con le tue Klipsch. In alternativa un NAD cui affiancare un pre fono separato, magari ancora NAD. Il NAD C316 costa circa 430€ e il “suo” pre fono PP2 costa circa 170€ ma potresti risparmiare molto prendendo un classico TCC o ProJect Phonobox. A dire il vero ci sarebbero anche gli amplificatori Cambridge Audio che sono anch'essi dotati di ingresso phono, ma l'impostazione timbrica mi pare meno adatta. A mio parere, in ordine di preferenza, andrei con il Vela Amp e a seguire la coppia NAD, integrato + pre phono separato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Mc Intosh MA6500 & Chario Pegasus
Gentile direttore, per una serie di motivi mi ritrovo ad avere la seguente catena, amplificatore Mc Intosh MA 6500, casse Chario Pegasus, cavi Supra classic 4, lettore cd Marantz cd10, giradischi Technics sl 2000. Il suono che ne esce è chiuso, acuti per nulla cristallini, quasi nasale.
Mi pare di aver capito a mie spese che l'accoppiata non sia delle più felici, dapprima ho pensato ad un problema di diffusori, cosa smentita dal fatto che in negozio ho un altro paio di Chario che con un Aura 100 va e un misero dsd usb che ogni volta che lo sento mi strappa un sorriso.
Il dubbio, adesso, rimanendo su una cifra ragionevole, calcolando il ricavo di uno dei due pezzi, cosa tenere e cosa abbandonare, ho sentito persone che hanno un ma 6500 (purtroppo tutte lontane) che non lo cambierebbero mai e altre che dicono esattamente l'opposto e tutte le solite affermazioni oramai note sui Mc Intosh.
la ringrazio per il tempo che vorrà concedermi.
Antonio - E-mail: adonedli166 (at) yahoo.it

LC
Caro Antonio,
innanzitutto bisognerebbe escludere un eventuale fattore ambientale, ovvero di acustica della sala o di errato posizionamento dei diffusori. Se la stanza fosse troppo assorbente e se i diffusori fossero posizionati in maniera non ideale il risultato potrebbe essere esattamente quello che descrivi.
Se è vero che quella coppia ampli + casse possa dar luogo a un suono tendenzialmente caldo e arrotondato, non posso credere che si arrivi a tanto. Da come lo descrivi sembra un suono privo di alte frequenze. Controllerei anche lo stato di salute dei tweeter. Proverei, ad esempio, a portare a casa quell'integrato Aura 100 che fa andare bene le altre Chario in negozio e farei la prova del nove: suonerà altrettanto bene come in saletta? Se sì, il problema sarebbe l'amplificatore. La decisione spetta a quel punto a te: se volessi tenere il Mc Intosh dovrai abbinarlo a diffusori più vivaci e aperti, altrimenti vendilo e cerca un'amplificazione più vivace per le tue Chario. Se fossi in te terrei il Mc Intosh e mi darei da fare per trovare dei partners più adatti (Focal, Cabasse, Triangle, B&W, Monitor Audio etc.). Per non sbagliare, prova a portartelo appresso per scegliere i nuovi diffusori, altrimenti saresti al punto di partenza, meglio scegliere a ragion veduta.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Aria di cambiamento
Caro direttore, le sono vicino per la scomparsa di suo fratello, so cosa significa perdere chi si vuole bene.
Sono in possesso di due impianti, la casa dove abitavo me lo permetteva averne due, questa no, ma non ho nessuna intenzione di vendermene uno. Come in oggetto vorrei cambiare nel primo il giradischi nel secondo i diffusori. Il mio amplificatore Accuphase E460 è abbinato ad un giradischi Yamaha pf 1000 e a delle casse Carnica modello Piccola ed un pre phono Aria 1. Il giradischi ormai è datato e vorrei sostituirlo con uno più performante (budget 2000-3000 euro).
Il secondo impianto è composto da cd Teac dvd-50, pre AM Audio a1 Reference, finali AM Audio a80 Reference s3, i diffusori AM Audio Rossini improved, essendo grandi non trovano una giusta collocazione nell'ambiente. Vorrei un diffusore che si possa adattare in un ambiente piccolo e che possa stare vicino alle pareti (budget 2000 euro anche usato). Ascolto tutto meno che la classica. Spero che le mie indicazioni possano essere state sufficienti. La ringrazio e mi complimento per l'impegno che dedica a TNT-Audio.
Distinti saluti,
Marco - E-mail: marco.david (at) telecomitalia.it

LC
Caro Marco,
grazie per le parole sulla perdita di mio fratello. Per quanto riguarda il primo impianto potresti optare per un giradischi Clearaudio o ProJect, sono disponibili in quella fascia di prezzo delle ottime soluzioni in bundle, come si dice, cioè già complete di braccio e talvolta anche di testina, ottimizzate e persino pretarate in fabbrica. Di Clearaudio potresti valutare l'Emotion + braccio Satisfy, che abbiamo ottimamente recensito, cui abbinare una testina Clearaudio fino a saturare il budget a tua disposizione. Di ProJect potresti sceglire l'RPM10.1. Anche Rega ha delle soluzioni bundle molto interessanti.
Per quanto riguarda invece il secondo impianto purtroppo non sono molti i bookshelf di lusso che possono stare vicini alle pareti. Potresti prendere in considerazione le italiane Aliante, Diapason e Sonus Faber, consapevole però che più staranno lontane dalla parete posteriore e meglio suoneranno. Non disdegnare soluzioni fortemente alternative come un diffusore planare (tipo Magnepan) o omnidirezionale (tipo Duevel). Se la stanza non è minuscola potrebbero darti delle soddisfazioni e causarti meno problemi di posizionamento.
Dei mini (ma proprio mini) che mi hanno affascinato in maniera particolare sono stati i
Trenner & Friedl ART. Se ti capita, prova ad ascoltarli. Per me sono semplicemente magici. Visto che la stanza è piccola e lo saranno anche i diffusori forse quel dispiegamento bellico di elettroniche oversize (parlo dell'amplificazione) potrebbe risultare assolutamente sovradimensionato. Penserei, in futuro, a una soluzione integrata più semplice e raffinata, magari.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buon giorno
al momento l'impianto per ascoltare file lossless è composto da un "thin client fanless" HP con processore AMD a 1Mhz, preso usato su ebay per 50 euro, nel quale ho messo un SSD da 30 GB che contiene il sistema operativo Linux Xubuntu, player DeadBeef, gestore audio ALSA; alla presa USB è attaccato il dac M2TECH Hiface DAC che manda il segnale analogico all'ampli Topping TP-22 e da qui alle Mission 70 mkII.
In questi giorni sto provando, con successo a sostituire l'HP e relativa tastiera, mouse e monitor, con un tablet Asus Zenpad con lettore USB Audio Player PRO. Il risultato è positivo per quanto la praticità e l'ingombro è ridottissimo senza apparente perdita di qualità ... il tablet riproduce anche i file ad alta risoluzione...
Provo ad immaginare alla combinazione tablet+dac+casse amplificate e alla versatilità che può esprimere... senza tenere conto del costo contenuto di tali sosluzioni.
Saluti
Renzo - E-mail: ipietri (at) gmail.com

LC
Caro Renzo,
grazie per il prezioso contributo, sono le esperienze positive dei lettori che rendono questa rivista così ricca di stimoli e di spunti di discussione e di esperimenti. Sono sempre stato favorevole alla non proliferazione degli apparecchi all'interno di un sistema HiFi, la soluzione tablet + DAC + casse attive mi sembra ottima! Buon ascolto!
Questa settimana il tormentone del momento (“Hello” di Adele) in versione piano e voce...e che voce!!! Non è la prima volta che Luciana Zogbi appare su queste pagine ma...ascoltate e capirete perché. Io ne sono sempre rapito, qualunque cosa canti.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su
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