Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 23/4/2016 - 30/4/2016

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  1. Upgrade analogico e consiglio sui diffusori
  2. Ricomincio da Opera
  3. Consiglio per acquisto DAC
  4. Timido avvio all'audiofilia
  5. Primo impianto con 3000€
  6. JBL4312A ed elettroniche Technics degli anni 90
  7. Impianto T-AMP / Google Chromecast Audio / Dac/ Indiana Line Nota 240
  8. Amplificazione per Klipsch
  9. Impianto intorno al Trends Audio
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade analogico e consiglio sui diffusori
Ciao Lucio,
innanzitutto ti voglio esprimere, non avendolo potuto fare prima, il mio sincero cordoglio per la perdita di tuo fratello. Sono ormai passati alcuni mesi e spero che il tempo cominci a lenire la tua sofferenza anche se so, per esperienza diretta, che non è mai così semplice, purtroppo.
Passando a cose più futili...ti disturbo per un paio di domande sulle quali volevo il tuo parere, innanzitutto il mio impianto:

L'impianto mi soddisfa molto, in particolare il DAC, che pochi conoscono, trovo che sia veramente un prodotto eccellente. Molto validi, anche se con qualche anno sulle spalle, il lettore OPPO e le Arro che nel mio ambiente così piccolo credo siano veramente a proprio agio. Mi dirai, allora perché mi scrivi se sei contento? Per due motivi:
  1. Proprio le Arro, io sono innamorato del suono Totem e mi piacerebbe salire ancora di livello (Sttaf o Hawk ad esempio e sempre usate), credo che l'impianto nel suo insieme lo meriterebbe. Però ho il dubbio che alla fine una cassa più prestante verrebbe soffocata dalle dimensioni dell'ambiente che non le consentirebbero di esprimersi al meglio, sbaglio?
  2. Nonostante i lavori diy che gli hanno dato uno sprint in più, il Project è ormai alla massima spremitura ed il suono, specialmente dopo l'upgrade digitale (Oppo e Dac) al confronto è, per così dire, un poco compresso e poco dinamico. Mi chiedo però se questo non dipenda anche dallo stadio phono del Copland che ormai ha i suoi annetti e potrebbe essere scoppiatello. La Denon la escluderei dai colpevoli così come il settaggio, ho usato dima, bilancina, bolla e disco test e direi che è tutto a posto. Cosa ne pensi?
Ecco, questi sono i miei dubbi che volevo condividere.
Aspetto con ansia le tue considerazioni.
Un caro saluto.
Raffaello - E-mail: r.allegretti (at) simbroker.it

LC
Caro Raffaello,
per salire ancora di livello con il tuo set-up analogico hai bisogno di un pre fono esterno, da scegliere tra i tanti che abbiamo recensito e che ogni settimana consigliamo. Ricordati che il suono non sarà MAI come quello della sorgente digitale, delle differenze resteranno, sono fisiologiche, e si tratta di differenze nel bene e nel male, naturalmente.
Per quanto riguarda invece l'upgrade generale, credo che i diffusori possano e debbano stare al loro posto, sia perché li ritengo in grado di reggere catene audio ancora più raffinate, sia perché in 6mq non è che puoi miracoli!!! Sì, potresti prendere delle Totem più grosse ma poi sarebbe tutto da verificare il controllo delle basse frequenze. In questa situazione, forse, sarebbe più opportuno puntare a dei diffusori compatti di grande qualità.
Molto dipende da ciò che stai cercando, se maggiore raffinatezza, un'immagine più grande e credibile, maggiore impatto e dinamica o altro. Da queste considerazioni può discendere un'indicazione più precisa e mirata. Certo è che il limite dei 6mq non può essere trascurato, specie se abbinato a un soffitto di 2,2 m. In altre parole, la cubatura a disposizione è veramente minima e persino l'immagine tridimensionale, più di tanto, non può svilupparsi nelle tre dimensioni.
Lo stesso dicasi per le basse frequenze che, se molto profonde o potenti, potrebbero generare problemi in uno spazio così angusto, specie ad alto volume. Se puoi, prova dei bookshelf di elevata qualità (Dynaudio, ProAC, Trenner & Friedl, Diapason, Aliante, Sonus Faber etc.) e vedi un po' se qualcosa cambia in maniera sostanziale. Senza una prova diretta, non azzardare acquisti che potrebbero rivelarsi deludenti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ricomincio da Opera
Salve Direttore,
le cose sono molto cambiate dalla mia ultima dove ti chiedevo un consiglio per un impianto entry level. Dopo varie considerazioni ho deciso di alzare decisamente il budget (prima delle prove d'ascolto). Ho cominciato dalle casse.
Dopo un paio di sessioni d'ascolto alternando varie casse e amplificatori il negoziante ha giocato la carta Opera Quinta (demo a prezzo scontato, sono le 2011 pneumatiche) e non ho avuto più dubbi: le ho comprate scalando in permuta parte del mio vecchio impianto. Ora bisogna farle suonare. Come ampli ho provato UR Unico Primo (non mi ha convinto), Fortissimo (no), Moon 250i (no), Rega Elex-R (ni), Naim Nait 5si (si) ed infine (assolutamente fuori budget!) Supernait2: fantastico, un altro mondo.
Tutte prove con le mie Opera nella saletta d'ascolto. Mi sto orientando decisamente sul suono Naim e visto che utilizzerò musica liquida pensavo ad un'accoppiata UnitiQute (ne sto seguendo un paio usati), o Qute2 (nuovo) + NAP 100 (usato o nuovo). Sto seguendo anche un Supernait usato e non scarto l'ipotesi 5si.
Ho un Mac Book Pro di qualche anno che (una volta svuotato) dedicherò alla musica. Il budget max è di 3000€. Vorrei una tua opinione sui componenti e su una accoppiata insolita come Opera+Naim. Non potendo ancora usufruire dell'ambiente definitivo (casa nuova) pensi sia meglio aspettare?
Ti ringrazio per la cortesia e per la possibilità di leggere recensioni e risposte (ne ho consultate decine), inoltre ho potuto riscontrare spesso nelle prove d'ascolto l'attendibilità di ciò che avevo letto.
Complimenti. Saluti,
Paolo - E-mail: palobar (at) yahoo.it

LC
Caro Paolo,
non vedo perché tu consideri l'accoppiata Naim + Opera come inusuale. Io credo invece che questo abbinamento sia molto sinergico. Ti consiglierei di cercare un Supernait usato, o un Nait XS, magari. Se già il 5si ti ha convinto, il Nait XS sarà un gradino sopra, pur non essendo un SuperNait.
Visto che hai un buon PC, utilizza questo come sorgente e abbandona - a meno che non ti serva la comodità di un all-in-one - l'idea dell'UnitiQute o Qute2. Meglio un integrato cui collegare un PC dotato di un buon DAC, magari ancora Naim, sempre da cercare nell'usato.
Mi chiedi se sia più opportuno aspettare per la casa nuova. Io direi di no, visto che i diffusori li hai già acquistati. Avrebbe avuto un senso attendere per la scelta dei diffusori ma, a questo punto, l'ampli può essere deciso senza grandi problemi.
Semmai avresti dovuto aspettare per la scelta delle casse, questo sì.
Consentimi un'ultima osservazione generale: dai giudizi che hai dato sugli amplificatori provati si evince chiaramente che ti piaccia il suono British, molto di “sostanza”. Nonostante ciò non capisco come possa aver trovato così tanto sgradevoli gli altri amplificatori provati, non erano affatto male e, comunque, non è che tra ampli della stessa categoria ci siano differenze così eclatanti. Non è che siano stati degli ascolti un po' frettolosi? Non è facile capire le differenze “vere” ascoltando a confronto così tante elettroniche! È già difficile capire tutto con due soli ampli a confronto! Se poi li si ascolta tutti nello stesso momento, la possibilità di prendere granchi è elevata :-)
Tienimi aggiornato sul risultato finale,
Lucio Cadeddu

Consiglio per acquisto DAC
Buongiorno Lucio,
Da un po' di tempo sto ascoltando parecchia musica liquida; per questioni di praticità, ho collegato un HD esterno al televisore, e il televisore all'ampli (NAD C326) tramite l'uscita cuffie; il televisore ha anche un'uscita Toslink, ma l'ampli no, e quindi mi son dovuto accontentare, ma come potrai immaginare, la qualità audio è davvero scadente. La mia idea era quella di inserire un DAC fra TV e ampli, con un budget di ca. 200 Euro; ho letto praticamente tutte le recensioni presenti su TNT, e non so davvero cosa scegliere.
Veniamo alle domande:

Grazie mille per l'attenzione,
Cordiali saluti,
Stefano - E-mail: vitastex (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
nell'ottica di una futura espandibilità dell'impianto, prenderei un DAC con vari ingressi, sia coassiali elettrici, sia ottici che USB. In questo modo, qualunque componente vorrai collegare sarai sicuro di poterlo utilizzare con lo stesso DAC, il che ti darebbe come vantaggio il poter avere sempre la stessa impostazione sonora, che non è cosa da poco.
Il tuo lettore CD Marantz, ad esempio, potrebbe trarre vantaggio dal collegamento con un DAC di buona qualità. Certo che, però, non sto pensando a un Arcam MiniBlink, che non potrà migliorare il DAC interno al tuo lettore integrato Marantz. Bisognerebbe, per questo, investire qualcosa di più (almeno 250/300€ secondo me).
Per rispondere alle altre tue domande ti dirò che sì, in generale una qualunque sorgente non propriamente HiFi (TV, PC etc.) può trarre vantaggio dal collegamento in digitale con un DAC esterno di buona qualità. E, sempre di norma, è di gran lunga preferibile l'uscita digitale (ottica, elettrica o USB che sia) a una qualunque uscita minijack (linea o cuffie) perché il segnale che esce non è stato ancora manipolato. Nel caso dell'uscita cuffie, invece, il segnale è già passato attraverso un DAC, in genere scadente, e uno stadio di amplificazione di norma realizzato con operazionali dalla qualità infima.
Al momento non vedrei sensato sostituire l'amplificatore con un altro che sia dotato di DAC integrato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Timido avvio all'audiofilia
Buongiorno direttore,
Ho 42 anni e sono appassionato di musica sin da quando ero bambino. Ho iniziato ad ascoltare i miei primi 45 e 33 giri su un giradischi in legno massello richiudibile a valigia; se non sbaglio la marca era Lesa, ma potrei sbagliarmi. Poi nei primi anni ottanta è entrato in casa mia il primo vero impianto hi fi. Era un Marantz con tutti i componenti al tempo disponibili, ad eccezione dell'equalizzatore e del cd player che allora o non esisteva o aveva prezzi proibitivi. Le casse erano delle mastodontiche Harmony blue note che, almeno nei miei ricordi, mi regalavano emozioni mai più provate. Non so se fosse davvero un impianto di qualità ma almeno a quei tempi cosi mi sembrava. In realtà esiste ancora ma non più funzionante e dubito che valga la pena spendere soldi per aggiustarlo. Ma veniamo ad un passato più recente.
Da sposato, sempre per il famoso "WAF" ovvero wife acceptance factor, ho investito (malamente col senno di poi) in un sintoamplificatore Yamaha rxv440 pieno di funzioni di cui non so che farmene in quanto l'home teather non mi interessa, e in un sistema Acoustimass 5 della Bose. Il tutto per una cifra superiore ai mille euro. Inizialmente ne ero soddisfatto e anche orgoglioso, nella convinzione che il marchio Bose fosse capace di miracoli vincendo le leggi della fisica con quelle minuscole scatolette e con un modulo bassi occultabile anche in cantina (tanto i bassi l'orecchio non capisce da dove vengono e baggianate simili). Come lettore cd un vecchio Technics slpg 200 a. Oggi defunto.
Dopo qualche anno, ascoltando delle torri b&w di un mio amico, credo fossero il modello meno costoso, e bazzicando un po' su internet, il dubbio di aver sprecato soldi comprando le Bose si è insinuato. La conferma l'ho avuta quando ho deciso di sostituirle con un paio di Indiana Line Musa 205. Anche malamente piazzate sulle mensole di una parete attrezzata suonavano decisamente meglio delle Bose. Cambiando casa ho potuto dedicare una zona di ascolto in mansarda. So che non è l'ideale ma non ho avuto scelta, e con l'acquisto di appositi supporti da pavimento ho raggiunto un risultato che per le mie orecchie è soddisfacente.
Nel frattempo ho lasciato le Bose in salotto con l'amplificatore Yamaha per l'ascolto della radio e del televisore e alle musa ho affiancato un ampli Denon pma 520 ae e un lettore Denon dcd 520 ae. Il tutto, musa 205, ampli e lettore per meno di 700 euro. In questo periodo ascolto prevalentemente Beatles, Pink Floyd e progressive vario, Genesis e Yes in particolare.
Qualche giorno fa mi sono deciso ad acquistare dei diffusori a torre, che avrei voluto in realtà comprare da tempo, le musa 205 in realtà furono un po' un ripiego, ma la mancanza di spazio me lo impediva. Alla fine mi sono deciso e sono in attesa che mi arrivi un paio di Diva 655. Non le ho mai ascoltate, vivo a Messina e da queste parti si ha a che fare con euronics e similari quindi una prova d'ascolto non avrei saputo dove farla, ma ho deciso di dare fiducia ad un marchio che già conosco e alle recensioni positive su internet sulle diva.
Non vedo l'ora che mi arrivino e di poterle mettere alla prova ma al tempo stesso ho il timore che l'amplificatore non sia di potenza adeguata a farle suonare come si deve. Intanto mi basterebbe che suonassero meglio delle piccole musa.
Per un nuovo amplificatore c'è sempre tempo (sono i soldi che mancano!). Che ne pensa?
La saluto e la ringrazio per il tempo che avrà dedicato alla lettura della mia mail, indipendentemente dal fatto che deciderà di rispondermi o meno.
Marco - E-mail: mardarrigo (at) libero.it

LC
Caro Marco,
intanto scrivimi nuovamente dettagliando l'elenco dei componenti del vecchio impianto Marantz, potrebbe essere che ci sia qualche pezzo molto interessante. Se così fosse, sarebbe altamente probabile che valga assolutamente la pena rimetterlo in sesto. Dubito abbia subito chissà quali danni irreparabili, magari si tratta solo di un po' di ossido nei contatti, nei selettori e nel potenziometro del volume, oltre alle sospensioni dei woofer che saranno certamente sbriciolate.
Per quanto riguarda il resto della tua epopea sonora, mi spiace ti sia lasciato convincere da fattori esterni che niente hanno a che vedere con il buon ascolto domestico. In genere, alle donne di come “si sente” non importa molto, quel che conta è che non si veda o che abbia un colore che non faccia a pugni col resto dell'arredo. Peccato che la funzione di un sistema audio sia quella di suonare!
Hai rimediato bene a questa situazione, e con l'ultimo acquisto hai certamente fatto un passo avanti notevole, a patto di sistemare i nuovi diffusori come si deve. Ormai, ora che leggi questa mia tardiva risposta, i diffusori ti saranno già arrivati, visto che questa lettera è vecchia di più di un mese (sì, abbiamo ancora tantissimo arretrato).
Io credo che l'amplificatore Denon possa far suonare le tue Indiana Line in maniera adeguata ma è ovvio che con qualcosa di meglio alle spalle le Diva possono fare molto, molto di più. Non parlo ovviamente in termini di pressione sonora, visto che la potenza del Denon è più che sufficiente in ambiente domestico, quanto in termini di qualità generale, raffinatezza e quantità di informazioni estratte dai dischi.
Quindi stai pure sereno e goditi il nuovo acquisto! Per migliorare c'è sempre tempo!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 3000€
Buongiorno redazione di TNT-AUDIO! Mi chiamo Alessandro, parto con il dire che non so a chi rivolgere questa domanda, al sig. Lucio o al sig. Giorgio? Premetto che sono nuovo di questo mondo e il mio intento e quello di creare un sistema hi fi in una stanza di 4x4, una camera da letto...non intendendomi ho deciso di scrivere a voi esperti nella speranza di avere qualche consiglio utile per non fare spese insensate.
Ho intenzione di prendere un amplificatore, un giradischi e dei diffusori da pavimento...non ho gusti musicali prevalenti, mi piace ascoltare un po' di tutto, sempre musica che trasmetta senzazioni, calore...penso di aver bisogno di un impianto che non ecceda in bassi alti o medi, ma che sia tutto ben equilibrato.
Il mio budget si aggira intorno ai 3000 euro, sono stato in un centro specializzato dove mi hanno consigliato questi due marchi REGA e NAIM?
Spero di ricevere qualche vostro ottimo consiglio....grazie
Alessandro - E-mail: alessandro.zan (at) hotmail.it

LC
Caro Alessandro,
con 3000€, nel nuovo, riesci ad acquistare un impianto base (CD - ampli - casse) di tutto rispetto! Se il negozio dove hai chiesto ti ha proposto Rega o Naim questo significa che si tratta di un negozio specializzato che tratta questi marchi, pertanto ti puoi anche affidare a loro. Ad esempio, io non vedrei male una catena full-Rega. Con 3000€ riesci a mettere insieme lettore CD Rega Apollo, ampli Rega Brio e casse da pavimento Rega RS3 o da scaffale
RS1, da noi recensite qualche mese fa. Dovresti stare tranquillamente all'interno dei 3000€ preventivati.
Con Naim invece la vedo difficile, a meno che il negozio non tratti anche del materiale usato. Potrebbero esserci alternative diverse, ma occorre verificare la disponibilità del materiale nei negozi da te facilmente raggiungibili. Ad esempio, potresti prendere in considerazione un'accoppiata monomarca (CD + ampli) di Rotel, NAD, Cambridge, Vela, Audio Analogue, cui abbinare dei diffusori da pavimento che potrebbero essere ancora i Rega citati o altri di Indiana Line, KEF, Wharfedale etc.
Cerca di ascoltare qualche combinazione e valuta personalmente, secondo il tuo gradimento, magari lasciandoti guidare anche dal venditore, se ti sembra una persona onesta.
Fai attenzione alla stanza 4x4, che in fuoristrada può anche essere l'ideale, ma per l'ascolto della musica è un piccolo disastro. Cerca di curare bene la disposizione dei diffusori e dell'arredo, magari dando un'occhiata alle nostre FAQ sull'argomento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

JBL4312A ed elettroniche Technics degli anni 90
[JBL 4312A]
Egr. Direttore,
durante il recente trasloco di casa sono riemerse le elettroniche è la coppia di monitor JBL 4312A che hanno caratterizzato il mio ingresso nel mondo HiFi da ragazzo fino ad oggi 40enne.
Queste le apparecchiature tutte Technics:

Tutto pilota le già citate JBL 4312A. Le casse sono in perfetto stato, mentre l'amplificatore integrato ha dei problemi sul canale sinistro di fruscii e livelli audio. Anche il lettore CD ormai ha la testina laser esaurita e non legge i dischi.
A questo punto stavo pensando di ripristinare l'impianto partendo dalle ottime JBL che hanno sempre avuto una sonorità a me congeniale ed il dilemma è se conviene riparare il SU V90D oppure orientarmi su un nuovo amplificatore integrato attuale che abbia la capacità di pilotare adeguatamente le JBL (nel forum ho letto parlar bene dei NAD in fatto di corrente e calore sonoro).
Altra idea che mi era venuta era di sperimentare i famosi T-AMP con le JBL. Quali modelli potrei testare che si adattano al tipo di casse? ci sono "marche" di TAMP meglio di altre?
Le chiedo un consiglio in merito. Vale la pena restaurare il vecchio glorioso Technics SU-V90D oppure investire nel panorama delle elettroniche di attuale produzione? Su quali prodotti potrei porre attenzione? Ascolto in prevalenza musica Pop, Jazz, R&B.
La ringrazio anticipatamente,
Enrico - E-mail: enrico.tiraboschi (at) gmail.com

LC
Caro Enrico,
ritengo le elettroniche in tuo possesso assolutamente inadeguate al pilotaggio e alla classe dei diffusori JBL 4312A, che sono un vero monumento alla riproduzione audio di qualità. Di conseguenza, cercherei di riparare il riparabile e di metterlo in vendita al più presto possibile. Tutte le elettroniche Technics dovranno lasciare il posto a componenti di ben altro livello. Puoi tenere il sintonizzatore, se lo usi e funziona ancora, certamente non l'equalizzatore, né il lettore CD o l'ampli. Per quanto riguarda quest'ultimo, credo si possa sistemare con poco, magari con una spruzzata di disossidante spray su selettori e potenziometri. È un intervento che puoi fare anche tu da solo, con pochissima spesa, controlla le nostre
FAQ per maggiori informazioni.
Fatto questo, scegli delle elettroniche ad hoc, ad esempio lettore CD e amplificatore NAD, Arcam, oppure anche la coppia italiana Vela CD + Vela amp, per 1000€ totali. Avresti un suono corposo, caldo e di sostanza, come mi pare tu prediliga. Attenzione però: se con il vecchio impianto eri abituato ad ascoltare con il loudness inserito, coi controlli di tono e persino con l'equalizzatore, farai fatica a riconoscere il suono dei tuoi diffusori ascoltati lisci ovvero senza alcuna manipolazione sonora a monte di essi. Ti ci dovrai abituare un po'.
Per quanto riguarda le amplificazioni in classe D, la scelta è molto ampia ma, data la loro essenzialità (non hanno neppure i controlli di tono!) te ne sconsiglio l'acquisto. Ovviamente, il tutto andrebbe ridiscusso se il tuo budget non ti consentisse di acquistare le elettroniche che ho citato sopra, per le quali ti servono, nel nuovo, circa 1000€.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Impianto T-AMP / Google Chromecast Audio / Dac/ Indiana Line Nota 240
Caro direttore di TNT-Audio,
Come tanti neofiti in campo audio mi accingo al mio primo acquisto e assemblaggio di diffusori/amplificatore/DAC/cavetteria. Visto che sono alle prime armi mi scuso fin da subito per eventuali errori, ho letto di tutto ma sono davvero all'inizio. Mi sarei prefissato un budget limitato a 400/450 Euro e avrei già individuato una serie di componenti. Premetto che ascolto per la maggiore musica elettronica e rock ma ogni tanto spazio anche con altri generi tipo reggae e classica: 40% elettronica, 30% rock, 20% reggae, 10% classica + altro. La mia camera è lunga 5 mt e larga 4 e all'interno ci sono diversi mobili.

Queste sono le componenti che vorrei assemblare ma ho diversi dubbi e sono consapevole che della vastità della materia e delle componenti disponibili. Sarebbe così gentile da aiutarmi ad orientarmi nell'acquisto?
Grazie in anticipo e cordiali saluti
Riccardo - E-mail: pisani.riccardo (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
Google Chromecast ha sia un DAC interno di buona qualità che un'uscita digitale, cui connettere un DAC esterno, eventualmente. Però il DAC interno non è male, pertanto potresti tranquillamente fare a meno del DAC esterno, così risparmi un po', visto il budget ristretto. Concentrati su ampli e, soprattutto, sui diffusori. Al massimo aggiungi un piccolo DAC USB per il PC. Per quanto riguarda l'ampli, proverei a stare sui 100€ degli integratini in classe D che hai citato (bene il Dayton DTA120), cui aggiungerei, come possibile alternativa qualora volessi una flessibilità operativa superiore, l'
Auna CD508AV che costa 100€ e offre moltissimo per questo prezzo, oltre a suonare in maniera assolutamente dignitosa (e sorprendente per il prezzo!). L'Onkyo che citi è interessante, ma costa il doppio!
Meglio investire il più possibile sui diffusori. Bene le Nota 260 ma, forse, risparmiando su DAC e ampli, potresti prendere anche qualche modello un po' superiore. Ad esempio le Nota 550 (370€, da pavimento) o Monitor Audio Bronze 1 (300€, da stand) o ancora Elac B5 (da stand, 350€, presto in prova su TNT). Visto che la stanza non è piccola l'idea di un piccolo diffusore da pavimento non mi dispiace affatto, valuta tu lo spazio a disposizione e la libertà di posizionamento.
Infine, una considerazione sull'analogico: se possiedi già un giradischi, hai necessità di un pre fono o di un amplificatore dotato di ingresso phono (quelli citati ne sono spovvisti). Un pre fono di qualità accettabile, comunque, lo acquisti con 50€ circa, ad esempio un qualunque modello TCC oppure un classico ProJect PhonoBox per 70€.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazione per Klipsch
Egregio Direttore,
Sono Maurizio ho 43 anni, sono appassionato di musica e hifi da quando ero piccolo. La seguo su TNT-Audio da molto tempo, grazie a lei ho acquisito nozioni in merito di cui faccio tesoro.
Ascolto vari generi musicali Pink Floyd, Tangerine Dream, Jimi Hendrix, Mike Oldfield ecc, parecchio Blues. Con sacrifici ho acquistato:

Non avendo fatto un primo ascolto fidandomi dei "nomi", il suono è risultato ovattato, chiuso, privo di emozioni. Scopro che il suono B&W, in generale non rientra nei miei gusti. Demoralizzato ma determinato, decido di sostituire i diffusori, quindi inizio un'attenta ricerca sull'argomento su TNT-Audio dove vengono alla luce ottime recensioni sui diffusori Klipsch RF 82 i quali riproducono un suono aperto, pieno di dettagli, ma difficili da posizionare con alte frequenze a volte fastidiose in particolare con lunghi ascolti.
Non avendo la possibilità di provarle con il mio amplificatore, decido di acqistarle. Collegato l'amplificatore alle mie nuove Klipsch, "dal muro 35 cm, tra loro 2.40m, dal punto ascolto 3.70m" il suono risulta finalmente aperto, i bassi e in particolare gli alti in rare occasioni un pochino invadenti.
Su TNT-Audio molti usano amplificatori valvolari oppure integrati NAD "suoni caldi" per cercare di addolcire le Klipsch, ho cercato in rete qualcuno che avesse abbinato Marantz pm 17 mkll e Klipsch RF82 ma non sono riuscito a trovare nessuno... Chiedo a lei un parere.
Fiducioso aspetto una sua risposta.
Maurizio - E-mail: maurizio.calignano (at) alice.it

LC
Caro Maurizio,
sulla carta già il tuo primo impianto (Marantz + B&W) avrebbe dovuto darto il suono che cerchi! Curioso come le esigenze possano essere così diverse! Tanti appassionati (me compreso) troverebbero l'abbinamento Marantz + B&W troppo aperto. Il mondo è bello perché vario, quindi ben vengano le Klipsch!
Ora però forse hai esagerato in termini di apertura e magari vorresti “domare” le Klipsch con l'aiuto di un'amplificazione più tranquilla e morbida. Le alternative che dovresti valutare potrebbero essere NAD, Arcam, Audio Analogue, Vela. Stabilisci un budget di massima e vedi quali apparecchi di questi marchi possono essere appetibili. Di Vela c'è solo un integrato, che costa 500€ e che secondo me potrebbe già migliorare la situazione attuale. Attenzione però a non cadere nell'eccesso opposto: cercando di curare le talvolta invadenti alte frequenze potresti addolcire troppo! Infatti la quantità di alte frequenze varia moltissimo da un disco all'altro. Quel che potrebbe andare bene per un certo disco potrebbe essere eccessivo per un altro. Devi pertanto cercare un equilibrio e un compromesso: alcuni dischi suoneranno bene e altri meno bene, non riuscirai mai a rendere tutto ugualmente godibile.
Più in generale, i 35 cm di distanza dalla parete posteriore, per dei diffusori come i tuoi RF82, sono davvero pochini, vedi se riesci a fare di meglio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto intorno al Trends Audio
Buonasera e complimenti!
Sono appena entrato nel mondo hi-fi in punta di piedi ed ho bisogno di un consiglio. Ho appena acquistato usato un Trends Audio 10.2 e sto per accingermi a comprare un lettore CD e dei diffusori da scaffale. La prima perplessità è sul lettore: dato il budget di circa 200 €., lei pensa che sia meglio un nuovo prodotto stile Cambridge Topaz cd5 o al massimo Marantz 5005 oppure andare su un prodotto vecchia guardia del tipo Sony CDP 227 esd e similari?
Cerco emozione nella riproduzione anche a leggero scapito del dettaglio più nascosto. Mentre per i diffusori sono abbastanza confuso: oggi ho provato da un mio amico il Trends appena acquistato con un lettore CD Sony CDP 250 e delle Tannoy Reveal Passive e la musicalità della catena mi è piaciuta molto, se non fosse che appena dopo metà volume del Trends si andava in distorsione.
Quindi la mia domanda è: con un budget anche per le casse di 200 €., quali potrebbero essere le migliori soluzioni per far rendere al massimo il Trends? Io nel frattempo mi ero dato un po' di soluzioni, anche di diverse grandezze (la cosa che più mi importa ripeto è la sinergia musicalità-equilibrio-resa catena audio) tra cui:

Detto questo, sarà tutto posizionato nella mia camera da letto, quindi spazio abbastanza contenuto.
La ringrazio in anticipo per l'attenzione!
Gabriele - E-mail: gabrielebarnabei (at) yahoo.it

LC
Caro Gabriele,
Il Trends Audio TA 10 è un piccolo, straordinario gioiello che permette l'accesso a sonorità high-end a un prezzo molto basso. Purtroppo, però, la potenza è quella che è e senza diffusori abbastanza sensibili non si riesce ad ascoltare ad alto volume. Ora, potrebbe essere che la prova fatta con l'impianto del tuo amico sia stata fuorviante, se l'ambiente fosse molto grande, ad esempio. Tu dici di dover ascoltare in camera da letto, in un ambiente piccolo, e questo potrebbe cambiare tutto. Comunque sia, meglio andare sul sicuro e puntare sui diffusori più sensibili che puoi acquistare con il tuo budget e quindi Klipsch! Quelli da te individuati sono un po' piccoli, visto che cerchi l'emozione, proverei con qualche modello di dimensioni maggiori, magari da cercare anche nell'usato. Un diffusore usato è molto meno rischioso di un CD player o un giradischi, ad esempio. Prova a vedere cosa si trova di bookshelf grossi della serie RB, ad esempio. Tra l'altro, diffusori più grandi, nel catalogo Klipsch, offrono anche una sensibilità superiore.
Per quanto riguarda invece il CD player, visto che sei un neofita e non vorrei farti correre rischi, ti consiglierei di acquistare un componente nuovo o, al massimo, un usato recente. Quindi va benissimo il Cambridge che hai individuato ma altrettanto bene qualche NAD, Cambridge, Marantz o Rotel con qualche anno alle spalle. E dico qualche anno, non i quasi 30 anni del Sony che hai indicato tu!!! Si tratta di un apparecchio commercializzato a partire dal 1987, non mi sentirei tranquillo a inserirlo nella catena di una persona alle prime armi che dovrà, prima o poi, fare i conti con cinghie da sostituire, laser esaurito e chissà cos'altro. No, quando mi riferisco ad usato recente parlo di macchine di 5, massimo 10 anni e che non siano state troppo sfruttate.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
mi è sovvenuto non aver corrisposto alla tua gentilissima richiesta di tenerti informato sugli sviluppi. Me ne scuso ma, ho avuto un lutto hi-fi e mi sono trovato a navigare in territori inesplorati. Potrei raccontare, ma divagherei.
Ebbene una volta ri-sospesi i woofer, invece di usare il classico mastice ho utilizzato una guarnizione autoadesiva per porte piuttosto compatta. Molto semplice da piazzare e, secondo me, di eccellente tenuta agli spifferi... audio e non solo.
Ho anche riempito i fori in eccesso con uno stucco per riparazioni chitarristiche, ripassando poi il diverso colore con un pennarello ad acqua colore nero opaco.
Altro problema, la rete posteriore di protezione. Anche qui la guarnizione autoadesiva è stata di aiuto. Ho raddoppiato i punti di fissaggio a vite: adesso la rete non sballonzola più. Invece l'ebanistica vera stalla. Ho un amico che restaura mobili ed è molto attento e scrupoloso. Penso gli affiderò gli oggetti, ma ancora fra un po'. Non riesco a separarmene. Non ho sostituito i condensatori, perché secondo me i diffusori suonano ancora bene. Anzi, molto bene.
Li ho fatti suonare con un Acoustat Twin200 (clone militarizzato), SAE2600 (originale), SAE 2200 (originale) ed un incredibile Classe D cinese (SURE Electronics) da 70 Euro e circa 100 W/canale che alle mie orecchie è un mostro di trasparenza e definizione.
Sono entrato in DQ-10 dipendenza. Il resto alla prossima.
Grazie per avermi letto.
Alberto - E-mail: Alberto.Compagnone (at) edison.it

LC
Caro Alberto,
grazie per l'aggiornamento e sono felice di sentirti così soddisfatto, i DQ10 sono dei bei diffusori anche secondo gli standards attuali. Mi fa piacere che ti abbiano consentito di capire come il mondo dell'amplificazione abbia fatto passi da gigante, vista la soddisfazione che ti ha generato l'ascolto di un piccolo Classe D da 70€ della Sure...
Buon ascolto e buoni esperimenti!

E anche Prince, genio del pop, se ne va troppo presto. Avevamo già proposto su queste pagine una delle sue canzoni più belle, non possiamo fare altro che riproporla, anche perché non è certo una di quelle che si sentirà suonare in questi giorni. Si tratta di The Holy River, tratta dall'album Emancipation, monumento immortale alla sua creatività artistica. Alla scomparsa di Prince abbiamo dedicato anche un breve articolo.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su MTVbase. Buon ascolto!

The Holy River

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