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LC
Caro Giulio,
mi fa piacere che la stirpe dei piccoli e super-economici chip-amp, inaugurata più di 10 anni fa dal T-Amp, continui a mietere successi e consensi. Come ho sempre sostenuto, occorre ascoltare senza pregiudizi, sempre, ma gli audiofili, si sa, hanno più pregiudizi che paranoie, il che è tutto dire! :-)
Non ho ancora ascoltato il Breeze Audio ma ne ho letto meraviglie e non faccio fatica a credere che sia davvero così buono. Per quel che costa, è già un miracolo che funzioni! :-)
E non conosco neppure i finali Bantam, immagino non siano molto diversi dall'integrato che abbiamo recensito qualche tempo fa. Se potessi ascoltarlo di persona, sarebbe meglio. Alternative valide ce ne sono tante, partendo da NuForce (e successive incarnazioni) fino ad arrivare a BelCanto.
Non capisco però la necessità di mettere un pre valvolare a monte di tutto. Prendi un integrato, semmai. Aggiungere valvole a monte di un amplificatore che hai apprezzato per la precisione e la trasparenza non mi pare un'idea sensata. Valuta invece ampli integrati in classe D, potranno svolgere più che egregiamente la loro funzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Adolfo,
sull'impianto vintage, e in particolare sulla sostituzione di un NAD 3020 con un Marantz 1030 (!!!) non mi pronuncio per amor di quieto vivere.
Il secondo impianto veramente non lo capisco. Intanto c'è un grosso, insormontabile problema alla base, ossia i diffusori posizionati su pareti diverse e perpendicolari tra loro anziché lungo la stessa parete, cioè quella di fronte al punto d'ascolto. Provare anche solo a parlare di equilibrio o di HiFi in questa situazione è quantomeno velleitario. Non sorprende, quindi, che abbia dovuto ricorrere a equalizzatore e a una specie di biamping strampalato per porre rimedio a una situazione profondamente sbagliata in partenza.
Tra l'altro non ha alcun senso mettere un amplificatore più potente sulla gamma medio-alta nella speranza di attenuare quella bassa con un amplificatore meno potente. Non è così che funziona!!! Prima di qualunque altro acquisto o intervento ti consiglio di leggere e studiare con attenzione le nostre FAQ, troverai qualche indicazione utile su come ripartire in modo ordinato. Riprendi dai fondamentali e poi sentiamoci nuovamente, magari.
Nelle more di acquisire un minimo di “normalità” potresti vendere entrambi gli integrati per acquistarne uno migliore. Temo però che con il budget che hai preventivato ciò non sia possibile. Infine, non sostituirei, per ora, i diffusori, non potresti apprezzare i vantaggi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Dario,
quei diffusori Wharfedale nascevano dal classico progetto Diamond con qualche piccola modifica pensata per un utilizzo in ambito “pro”. Una di queste modifiche riguarda esattamente la morsettiera d'ingresso, in qualche maniera duplicata per consentire il collegamento in serie o in parallelo di più coppie di diffusori identici. Questo, ovviamente, ha senso nell'ambito di una sonorizzazione pro dove magari è necessario coprire un'area vasta senza ambizioni di tipo stereofonico.
Nel tuo caso credo sia sufficiente utilizzare i morsetti classici rosso/nero, lasciando la coppia verde inutilizzata. Infatti questi diffusori non sono stati pensati per il biwiring, come erroneamente hai pensato tu. Si tratta di un monoworing classico, affiancato da una seconda coppia per il collegamento di più unità (in serie o in parallelo).
Altre differenze rispetto alla classica serie HiFi denominata Diamond dovrebbe riguardare il trattamento degli altoparlanti. In particolare il midwoofer ha un trattamento particolare sulla membrana e ha la sospensione in gomma per una maggiore durata nel tempo, mentre il tweeter è protetto da sovraccarichi dal cosidetto TOP™ ovvero Tweeter Overload Protection. In pratica si tratta di un sistema che aumenta l'impedenza oltre un certo voltaggio, onde evitare che un sovraccarico bruci la bobina del tweeter, tipico inconveniente che si verifica quando si usano diffusori HiFi per fare le feste in casa :-)
Con queste modifiche, dubito che questa versione “pro” possa suonare meglio della progenitrice Diamond di stirpe audiophile. Comunque si tratta di sicuro di un diffusore ben suonante che mi auguro tu abbia pagato poco.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Progettazione HiFi - canoni
Spett.le ditta TNT-Audio,
sono Roberto di Ancona, da diverso tempo sto pensando, senza presunzione, alla realizzazione di un dual mono a valvole secondo i canoni Hi-Fi. Prima di scrivere queste righe, ho impiegato alcune settimane a documentarmi su alcuni aspetti tecnici, spero quindi che nelle mie richieste di consigli non ci siano assurdità...
Prevedendo di far suonare file non compressi, tipo flac, osservo: la tensione d'uscita di un DAC Arcam è di circa 2 Volt. Considerazioni: potrebbe essere sufficiente a pilotare altoparlanti? Oppure, può essere una tensione troppo elevata e mandare in saturazione il triodo? Inoltre l'impedenza d'uscita del DAC è compatibile con l'impedenza d'ingresso di un finale a valvole?
Per il purista Hi-Fi, l'amplificatore a valvole deve essere rigorosamente un triodo S.E. oppure sono contemplati più triodi in serie o parallelo? Il super lineare com'è considerato? Dove posso reperire lo schema elettrico con le relative caratteristiche tipiche (risp. frequenza, distorsione, etc)? O meglio esistono dei kit di fascia alta, cioè con buone prestazioni?
Trasformatori d'uscita: ho notato che la maggior parte dei costruttori di fascia alta (Opera Audio, Audio Note etc) non impiegano trasformatori toroidali, che in teoria dovrebbero avere meno dispersione elettromagnetica. Al tal riguardo alcuni sostengono che i toroidali producano spurie...
C'è della verità? Che parametri consigliate per sovradimensionare i trasformatori, compreso quello di alimentazione, al fine di non farli surriscaldare?
Praticamente quasi nesssun produttore di casse acustiche e nessun costruttore di altoparlanti fornisce la potenza minima applicabile; sarebbe un dato interessante per accoppiarle ad un valvolare.
Ho notato:
http://oem.ciare.com/it/296/341/prodotti.php Dicono 20 _ 3 Khz, 97 dB
http://oem.ciare.com/it/294/465/prodotti.php Dicono 600 _ 20 Khz, 110 dB.
Cosa ne pensate? Ci sono woofer più sensibili?
Ed ora un ultimo consiglio sulla realizzazione dei diffusori: dato che internamente la forma ideale è in teoria una sfera, rispettando il volume interno, si potrebbe utilizzare una barrique di rovere che ha stagionato vini particolari o brandy?
Scusate per le troppe richieste di consigli,
Per ora, anticipatamente ringrazio per la Vostra cortese risposta
Roberto - E-mail: robertogrilliancona (at) gmail.com
LC
Caro Roberto,
intanto non siamo una “ditta”!!! Solo una rivista gratuita e senza pubblicità, non produciamo né vendiamo alcunché.
Ciò premesso, mi sembra che la confusione regni sovrana. Hai letto molto, forse troppo, e probabilmente ti manca l'esperienza diretta, anche d'ascolto.
Intanto quasi tutte le sorgenti HiFi (lettori CD, DAC etc.) hanno una tensione d'uscita intorno ai 2 volt ma nessuno si sogna di collegarci direttamente gli altoparlanti!!! L'impedenza che uno stadio linea di questo tipo si aspetta di “vedere” non è certo quella dei miseri 8 Ohm di un altoparlante, ma i 47.000 Ohm dei classici ingressi linea dei pre e degli amplificatori! Quindi no, non si fa.
In certi casi si potrebbe collegare un DAC o un lettore CD direttamente a un finale di potenza (a valvole o no) a patto che siano verificate due condizioni: si possa regolare il volume della sorgente e l'impedenza d'uscita della sorgente stessa e quella d'ingresso dell'amplificatore stiano tra loro in rapporto 1:50 almeno. Funziona sia per rapporti inferiori che superiori (qualcuno consiglia 1:100) ma si tratta sempre di provare l'interfacciamento ideale, sulla carta non è facile prevedere.
L'amplificazione a valvole non deve per forza essere un triodo single ended, esistono tante topologie circuitali diverse, a seconda degli scopi che si desidera raggiungere. Certo, il triodo S.E. ha i suoi vataggi in termini di trasparenza e precisione (rispetto a un push-pull, ad esempio) ma ha limitate capacità di pilotaggio e, in genere, una potenza d'uscita molto bassa. Nel mondo reale, alla fine, si utilizzano tranquillamente anche pentodi e push-pull.
I trasformatori d'uscita in genere non sono toroidali, perché lo scopo finale è differente. I toroidali vanno bene nell'alimentazione, meno bene nell'uscita altoparlanti, dove devono semplicemente realizzare una sorta d'accoppiamento d'impedenza, ovvero far sì che le valvole vedano sempre lo stesso carico.
La potenza “minima” che tu vorresti vedere indicata dai costruttori di altoparlanti è un dato assolutamente inutile. Quel che serve è la sensibilità: più è alta e più forte suona il driver a parità di watt applicati. A naso, in una stanza di medie dimensioni, i classici 10 watt di una valvola 300B potrebbero necessitare di sensibilità di almeno 93/94 dB per poter raggiungere elevate pressioni sonore nel punto d'ascolto con una riserva dinamica soddisfacente.
Infine sì, in teoria potresti usare una barrique in rovere come cabinet degli altoparlanti, l'unica precauzione è quella di non scolarsi il contenuto tutto in una volta prima di iniziare a progettare ampli e diffusori ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Tommaso,
è quasi certamente un problema di potenziometro ossidato. Dovresti essere in grado di aprire la scatolina nera dell'ALPS, ma qualora non riuscissi porta pure il pre in assistenza, sia per verificare che effettivamente sia la fonte del problema, sia per intervenire in maniera professionale all'eventuale pulizia o sostituzione del componente in questione. Potrebbe anche essere sufficiente un'azione “meccanica” decisa da parte tua, ovvero continue rotazioni avanti e indietro (ad apparecchio spento!) per vedere se riesci a eliminare per attrito l'ossido che si è formato negli anni. Puoi comunque fare una prova con altri apparecchi privi di connessioni DIN, è sufficiente utilizzare dei semplici adattatori DIN/RCA. Ne trovi di tutte le tipologie maschio/femmina e costano pochi euro. Basta mettere “adattatore din rca” su Google. Esistono persino cavi già terminati in questo modo, proprio per collegare - ad esempio - sorgenti non Naim ad amplificazioni Naim. Gli adattatori di cui ti parlo utilizzano un brevissimo spezzone di cavo, giusto da rendere comodo il collegamento volante. In questo modo potrai sincerarti del fatto che sia davvero il pre il vero colpevole. L'alternativa è che sia in qualche modo malato un canale del NAP250, ma ne dubito, si tratta di un progetto semplice e mirabilmente solido :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Diffusori per piccolo ambiente
Buongiorno Sig. Lucio, è da un po' di anni che la seguo. Ora le scrivo per un problema che non so come risolvere.
Sono andato a vivere su un appartamento, le dimensioni sono piccole, ho deciso di ritagliarmi una piccola stanza per l'ascolto hi-fi.
Quello che sono riuscito a tenere dell'impianto vecchio è un cd della Copland e un integrato autocostruito Bartolomeo Aloia GY50.
Ascolto anche musica dal pc in flac con un dac Fiio e10 (con modifica alimentazione separata con il cavo usb) e 2 cassettine autocostruite con altoparlanti car. Non sono efficenti, le voglio sostituire.
La stanza misura 1,50 x 2,50 metri, lato diffusori dalla parte corta. Purtoppo il volume di ascolto è medio/basso, e l'ascolto è ravvicinato. Stavo pensando di autocostruirmi altre 2 casse con gli altoparlanti TangBand, oppure un monovia con sistema dccav per enfatizzare i bassi...
Poi leggendo sono rimasto colpito dalla recensione delle Rega RS1, per ascolto ravvicinato e a basso volume dovrebbero andare bene... (anche se vanno un po' fuori dal budget).
La ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti.
Luciano - E-mail: lucianohd (at) hotmail.it
LC
Caro Luciano,
la stanza è piccola, ma non per questo devi per forza rinunciare alla qualità. La strada dell'autocostruzione può essere affascinante ma eviterei il monovia. Vista la stanza e gli ascolti a basso volume avrei paura che il risultato finale possa essere troppo asciutto e privo di corpo. Meglio un vero progetto a due vie, con woofer di dimensioni ragionevoli. Sul mercato però si trovano due vie dignitosi a prezzi che rendono l'autocostruzione ormai poco conveniente. Non è neppure necessario arrivare alle Rega RS1 per ascoltare bene in campo vicino. Qualunque piccolo bookshelf moderno andrà benissimo (Indiana Line, Wharfedale etc.). Certo, le RS1 sono state pensate per essere addossate alla parete posteriore e questo in un ambiente molto piccolo è un vantaggio non trascurabile. Potresti cercarle usate, in UK non dovrebbe essere impossibile reperirle a prezzi veramente molto bassi. Essendo piccole e leggere anche la spedizione dovrebbe incidere poco.
Potresti anche pensare a una soluzione più drastica, eliminando l'amplificatore e utilizzando dei monitor attivi (tipo M-Audio) anch'essi pensati per un ascolto prettamente near-field.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Andrea,
secondo me avresti fatto meglio a riparare il Rotel, anziché acquistare l'amplificatore Marantz, a mio parere qualitativamente inferiore. Non a caso, anche tu non sei stato entusiasta del cambio. Sostituire l'amplificatore ora non ha molto senso, perderesti buona parte dei soldi che ci hai speso. La cosa più sensata sarebbe quella di far riparare comunque il Rotel e/o cercare dei diffusori che si abbinino bene al Marantz. Mi sembra di capire che ti lamenti di un suono troppo ovattato e povero di alte frequenze. Potresti allora valutare l'acquisto di una coppia di diffusori Klipsch come quelli che hai messo in elenco. Prima di fare questo passo, però, accertati di poterle ascoltare, meglio ancora se collegate con il tuo amplificatore. Spesso accade che ciò che per me può essere brillante non sia percepito come tale da un altro ascoltatore, tutto dipende dall'esperienza e, ovviamente, dal gusto personale.
Potresti anche valutare qualche modello di B&W, Focal e Triangle, magari da cercare anche nell'usato, visto il budget a disposizione non certo illimitato. La stanza è grande, credo proprio che il passaggio a un più generoso diffusore da pavimento sarà più che benefico. Ovviamente, visto che aumenterà la potenza, la presenza e l'estensione delle basse frequenze, cura con attenzione in posizionamento e l'acustica della sala che potrebbe soffrire di risonanze o rimbombi che, magari, un piccolo bookshelf non poteva mettere in evidenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gianni,
certamente i tuoi diffusori, di tipologia in wall, non possono ricreare un suono completo e avvolgente come quello di un diffusore HiFi tradizionale. La stessa immagine tridimensionale ne risulta ovviamente compromessa, anzi direi che non può che essere del tutto inesistente. Per questa ragione non investirei cifre importanti a monte di essi. Certo, un amplificatore stereofonico di qualità superiore potrà farti sentire un po' meglio, in termini di pulizia e di raffinatezza, ma non mi aspetterei miracoli e soprattutto non vedrei sensato investirci cifre importanti. Per migliorare il tuo sintoampli attuale basta veramente pochissimo.
Logica vorebbe che siano i diffusori a costare più dell'amplificatore e non viceversa. Pertanto, tenendo conto che il tuo Yamaha costava meno di 300€, a mio parere basterebbe un classico integrato stereo da 500/700€ per migliorare in maniera sensibile, seppur non drammatica, la qualità globale del suono. Basta guardare cosa offrono marchi come NAD, Cambridge e Rotel in questa fascia di prezzo per scegliere qualcosa di sicuramente adatto allo scopo.
L'Hegel che ti hanno proposto è assolutamente fuori da ogni logica (circa 2000€), vorrei capire chi abbia il coraggio di fare certe proposte ai suoi clienti. Semmai, qualora desiderassi anche ingressi digitali, valuta il Rotel RA12, che costa meno, molto meno e che è ragionevolmente flessibile grazie al suo DAC interno.
Visto che hai il Cocktail X12 io farei anche la prova di collegarlo direttamente ai diffusori, non si sa mai. L'amplificazione interna non è poi così malvagia.
Per quanto riguarda il subwoofer non saprei che dirti, dipende dalle tue esigenze. Certo che un diffusore in wall più di tanto non può scendere e magari un piccolo aiuto potrebbe essere benefico, ma sei tu che ne devi sentire l'esigenza! Quasi certamente è utile con le colonne sonore, sempre ricche di bassi profondi, meno con l'ascolto della musica.
Eventualmente guarda qualcosa che si integri bene con quei diffusori, magari della stessa Monitor Audio.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Diffusori per Auna AV2 CD508
Buona sera direttore.
Spinto dalla sua recensione per l'articolo in oggetto e considerato che volevo farmi il mio primo impianto hi-fi senza spendere somme eccessive ho acquistato l'amplificatore Auna av2 cd508. Gli ho abbinato momentaneamente delle casse comprate al mercatino dell'usato, delle Technics SB 3010, con almeno 25 anni di vita ma funzionanti (€ 15,00), come sorgente utilizzo un lettore Samsung dvd blue ray tramite cavo coassiale e dac Fiio d03k taishan oppure tramite hdmi ed il dac del televisore.
Il problema è che il suono non mi appaga. Certe canzoni (soprattutto quelle heavy metal) ad un certo volume si sentono come "impastate", inoltre a volte il suono diventa stancante e devo abbassare il volume. Non sto ad indicarle la collocazione dell'impianto perchè per ora sto in una casa provvisoria.
Volevo chiederle un consiglio riguardo le casse (torri da pavimento) che posso abbinare all'amplificatore (budget max € 500,00 nuovo o usato). Vorrei delle casse che siano un punto di partenza per un futuro upgrade dell'amplificatore. Pensavo alle indiana tesi 560 però sono a tre vie e nella sua rivista mi pare di aver letto che a parità di prezzo, soprattutto se il prezzo è basso, sono da preferire quelle a due vie in quanto sarebbero di qualità superiore.
Già che c'è può indicarmi, in base ai diffusori che mi consiglierà, il prossimo amplificatore? (budget massimo sempre € 500,00 ma se meno è meglio).
Vorrei un impianto che malgrado il prezzo complessivo possa definirsi veramente Hi-Fi. Ascolto rock, blues, R&B, raramente heavy metal.
Grazie e complimenti per la rivista,
Cordiali saluti,
Angelo - E-mail: angelomannone (at) gmail.com
LC
Caro Angelo,
non ti consiglierò il “prossimo” amplificatore perché non ne hai affatto bisogno. Ho ascoltato l'Auna con diffusori di livello elevatissimo e ti posso garantire che ha sempre fatto la sua bella figura. Quindi lascialo al suo posto, perché la colpa del suono che descrivi non è certamente sua. I diffusori in primis e, in secondo luogo, la collocazione in ambiente (che immagino sia di fortuna) influiscono ben più pesantemente. Non solo, ma sperare di far suonare non impastati certi dischi di heavy metal è veramente una mission impossible. Moltissimi dischi di questo genere musicale suonano così, basti pensare alle ultime release dei Metallica, affette da una compressione dinamica semplicemente spaventosa.
Quindi: puntiamo tutto su diffusori e collocazione in ambiente, mettendo contemporaneamente una pietra sopra su certi dischi, suonano e suoneranno sempre male.
I diffusori potranno essere delle torri Indiana Line (anche la serie Tesi che citi andrà benissimo), Cambridge Audio, Wharfedale e magari valuta anche Klipsch, che con il rock ci vanno veramente a nozze. Pensa anche all'usato, talvolta si possono fare ottimi acquisti, in genere il prezzo di vendità è il 50% di quello di listino.
Visto che l'ambiente definitivo sarà un altro, cura con attenzione acustica della stanza e posizionamento dei diffusori, altrimenti rimbombi e suoni impastati saranno inevitabili anche con dischi al di sopra di ogni sospetto!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio, ti scrivo per condividere con te la mia soddisfazione nell'acquisto di un diffusore "importante" e storico che mi sta facendo letteralmente GODERE nell'ascolto della mia musica: le Snell Type A. Ci sono arrivato dopo un lungo itinere durato circa tre anni (da quando i pannelli delle mie amate ML Ascent si sono deteriorati ed ho ritenuto il prezzo dei ricambi+montaggio immorale...circa 2800 euro!). Ho "vagabondato" tra diversi marchi; Maggies (1.6qr), Aliante One Zeta più sub Rel, Vandersteen 3, fino ad approdare alle Snell Tipe D che mi hanno allietato per un anno e mezzo pilotate da un delizioso ampli a valvole Primaluna.
Questa estate per puro caso passeggiando in una località balneare sono stato attratto da un bellissimo suono che usciva dalle finestre aperte di una villetta...ho suonato e sono stato accolto da un simpatico audiofilo (grazie Massimo!) e con lui ho passato un bellissimo pomeriggio musicale...suonavano proprio le Type A prima serie pilotate da elettroniche Ml e sorgente Micromega. Un suono BELLO, BELLISSIMO che mi ha portato a prendere la decisione: dovevano essere mie!
Non è stato facile, spuntano tutt'ora prezzi alti (intorno ai 3500/4000) e se ne trovano poche ma alla fine ce l'ho fatta. Le ho da qualche mese e nonostante un setup in divenire (sto aspettando che la Aurion Audio mi termini il loro pre Hdp Reference) pilotate da un finale Am Audio Am3a, Sacd/cdp Pioneer Pdd9j con la massima modifica Aurion ed...un mixer Pro in attesa dell'Hdp R, cavi Jps Superconducor 2, alim. TNT TTS in una sala dedicata e trattata parzialmente di circa 30mq.
Lo dico piano, visto che non amo gli assolutismi e l'impianto non è al massimo delle sue possibilità vista la presenza del modesto mixer ma...non riesco a spegnerlo, c'è SOLO la musica, coesa, potente, introspettiva fino alle lacrime, un fluire che proprio ti fa dimenticare TUTTE le fisime da audiofilo e ti costringe a mettere (e comprare...) musica su musica.
Non importa il genere perchè questi "monoliti" dall'alto di una neutralità e musicalità notevoli sembrano "conoscere" cosa sta suonando (è una bestialità, lo so ma...) ponendo sempre in primo piano la musica nella sua totalità pur in un contesto quasi da elettrostatica per la quantità di dettagli ed una ricostruzione della scena...immensa, soprattutto sul piano verticale. Orbene, dirai tu, ti piacciono e te le sei comprate...embeh? Embeh...la mia considerazione è: HANNO 40 ANNI, PER LA MISERIA!
Sono sempre stato scettico sul vintage, a parte l'innegabile valore storico ho sempre pensato che un componente con più di una ventina d'anni sia semplicemente tecnicamente obsoleto. Evidentemente mi sbagliavo...una rondine non fa primavera dirai tu (che hai più volte stigmatizzato la moda del vintage a tutti i costi) ma la mia domanda è: se quarant'anni fa c'erano già diffusori capaci di suonare a questi livelli (oggettivamente molto, molto alti; in vent'anni e passa di passione di sistemi ne ho ascoltati e posseduti una quantità) l'evoluzione in hifi in che direzione è andata?
E' stata vera innovazione o ha prevalso il marketing ed il fumo negli occhi soprattutto nella cosiddetta "Hi End" (che mi pare comunque godere di discreta salute, al contrario dell'hifi "umana", la cosiddetta classe media, che naviga in cattive acque). Ha dunque ragione quella parte di appassionati che dice che (a parte l'evoluzione delle sorgenti digitali, legate al mercato informatico) che da trent'anni si riciclano (male) progetti del passato senza vera innovazione se non nei materiali, sempre più hitech. Mi chiedo se non sia questa la causa di suoni sempre più surreali, più veri del vero, in una rincorsa ingegneristica alle misure perfette...ma è l'approccio corretto?
Ultima considerazione, i prezzi: le mie Type A (che vengono direttamente dalla Audio Research, comperate per una demo in un CES di fine anni settanta :-) ) costavano in Italia tanto, una decina di stipendi dell'epoca, negli States molto meno comunque nell'ordine dei 5/6 stipendi statunitensi. Ad oggi quanto costano i diffusori Top? 40/50mila Euro direi, tralasciando le follie da centinaia di migliaia. Cioè...nonostante l'evoluzione tecnologica nei materiali e nelle lavorazioni (nell'automazione per esempio) la stessa tipologia di prodotto costa se va bene il 400% in più...e non sono del tutto certo (non ho abbastanza esperienza di sistemi Top in ascolti controllati) che suonino MEGLIO...magari solo diverse.
Che ne pensi?
Mi scuso per la lunga lettera, ma quando ti scrivo è un po' come scrivere ad un vecchio amico, mi perdo un po' :-) . Ti auguro un anno pieno di felicità e tanta buona musica...grazie per quello che tu e lo staff fate per la Musica...un vero servizio sociale a mio modo di vedere.
A presto!
Ivan - E-mail: arupsureela (at) gmail.com
LC
Torno a segnalare novità discografiche interessanti, in barba a chi dice che non ci sia mai nulla di nuovo nel panorama musicale attuale. È appena uscito il nuovo singolo, che anticipa l'uscita del nuovo album, di Richard Ashcroft (ex-Verve), genietto plasmatore di melodie pop con contaminazioni sinfoniche. Tutti conoscono la sua celeberrima “Bittersweet Symphony”, questa “This Is How It Feels” è un tentativo (riuscito, secondo me) di rispolverare quella magica formula che ha reso i Verve un fenomeno del pop britannico di qualche anno fa.
ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM
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Caro Ivan,
sono felice che le vecchie Snell ti piacciano così tanto! Ho sempre sostenuto che componenti HiFi di livello top, anche di tanti anni fa, possano ancora dire la loro. Ciò premesso, temo che le tue Snell, che possano anche globalmente suonare gradevolissime, perdano punti importanti in termini di dettaglio, trasparenza, precisione e bassa distorsione se paragonate ai diffusori top di oggi. Il progresso fatto nei materiali e nelle simulazioni ha un peso abbastanza importante sul risultato finale. Poi, certo, può starci che l'equilibrio globale possa essere persino migliore con un diffusore vintage ma per la prestazione “assoluta” non c'è davvero partita. I nuovi componenti HiFi, grazie ai nuovi materiali e alle tecniche di realizzazione e progettazione, sono tipicamente capaci di estrarre una enorme quantità di informazioni e di dettagli dai dischi o dai files ed è proprio questo - paradossalmente - il problema principale: tanta spietata analisi, in presenza di incisioni normali, si trasforma in fatica d'ascolto e perdita di naturalezza. È il prezzo da pagare per la massima fedeltà. Non sempre siamo pronti per questo.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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