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LC
Caro Matteo,
mi spiace per l'abbandono della passione da parte di tuo padre. La vita però è così, le passioni vanno e vengono, le esigenze e le possibilità cambiano, gli interessi mutano. Non lo colpevolizzare per questo.
Comunque sia, non mi pare che ti abbia poi lasciato tutto materiale inutile. Non capisco perché ti sia fissato con l'amplificazione, quando l'anello debole del materiale audio a tua dispsozione è proprio l'ultimo e cioè i diffusori. Passerei immediatamente a programmare una loro sostituzione, dedicandoci tutto il budget a tua disposizione.
Hai già sia un T-Amp che un Arcam Delta 90, possono essere degli eccellenti punti di partenza, specie il primo se sceglierai dei diffusori abbastanza sensibili. Vendi tutto il resto, quel materiale vintage dovrebbe fruttarti, con un po' di pazienza, qualche centinaio di euro. Ti serve anche una sorgente digitale, che al momento potrebbe essere il PC, affiancato da un DAC USB entry-level, oppure un lettore CD base da scegliere tra le offerte di Denon e Yamaha.
Concentra tutti i tuoi sforzi sui diffusori, che secondo me dovranno essere da pavimento, visti i 25 mq della stanza d'ascolto. Visto che ora tieni i diffusori in posizone errata, mi auguro tu voglia impegnarti a trovare lo spazio sufficiente sul pavimento. Altrimenti partiresti davvero malissimo. Altro che ampli valvolare!!! Coi diffusori appollaiati in posizioni improbabili le valvole sarebbero l'ultimo dei tuoi problemi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Matteo,
mi spiace per i problemi che si sono veriificati con questa alimentazione condivisa. Probabilmente c'è stato qualche errore perché io avevo provato e tutto era filato liscio. Il voltaggio era corretto per entrambi gli apparecchi? Hai controllato con un tester? Non vedo come l'alimentazione di un secondo apparecchio possa interferire con il funzionamento del primo, se i voltaggi e le fasi sono corrette. Comunque, visto che è accaduto, non posso che prenderne atto e mettere in guardia a mia volta i lettori su eventuali problemi causati da questa operazione. Verificare sempre con il tester tensioni in gioco e fase prima di procedere. Nel dubbio, meglio usare due alimentatori separati di migliore qualità.
In generale, è SEMPRE sconsigliabile staccare al volo una sorgente mentre un apparecchio è acceso. I rumoracci sono sempre in agguato e i tweeter sempre in pericolo! :-(
Grazie per la segnalazione,
Lucio Cadeddu
Braccio di lettura
Buongiorno Lucio,
come va, spero tutto bene. E' da un po' che non disturbo, continuo a leggervi ma gli ultimi anni sono stati poco piacevoli dal punto di vista del lavoro e quando non si ha la testa leggera si ha meno voglia di dedicarsi a cose divertenti.
Diciamo che, se c'è stato un aspetto positivo della minore disponibilità economica è che sono tornato alle origini quando il tweaking era un sistema per migliorare l'impianto a costi ragionevoli e compatibili con le proprie finanze. Poi le cose sono cresciute e ho iniziato a cercare di fare pezzi completi partendo da parti ragionevolmente economiche. Ho quindi fatto varie basi per un Denon DP 5000 e poi una rivisitazione completa di un Lenco L75 con ottimi risultati. A quel punto ammetto che stavo cercando un braccio da 12" ma tutto quanto c'era sul mercato costava almeno 3000€ che non potevo permettermi e così ho detto perchè non farmi io il braccio.
Sono partito con un unipivot classico ma poi volevo cercare qualcosa di differente a livello di articolazione e così prova e sbaglia sono arrivato a fare un braccio con una articolazione su un punto per il movimento orizzontale e due punti sul verticale. Poi mi sono spinto fino ai 15", con una colonna separata per sostenere il braccio. Ho utilizzato vari materiali come alluminio aeronautico, acciaio, ottone, fibre di carbonio lunghe, rubini per le articolazioni, ecc.
Lo ho fatto sentire ad alcuni amici in confronto con il mio Schroeder 2 che è rimasto come riferimento e tutti mi hanno detto che andava almeno bene uguale e di fare loro qualche pezzo. Poi uno di questi amici ha iniziato a fare i disegni a CAD dei pezzi per avere una certa ripetitività e poi abbiamo fatto un sito web dove raccontiamo un po' di cose del nostro braccio.
Ovvio, a questo punto mi piacerebbe molto che lo ascoltassi. Se poi vorrete recensirlo sarebbe splendido ma mi accontenterei anche del tuo parere di ascolto. Pensi si possa fare? Ti allego un paio di foto recenti del braccio con la versione con antiskating magnetico.
Grazie ancora e buona domenica.
Piero - E-mail: piero.canova1 (at) tin.it
LC
Caro Piero,
complimenti per l'impegno e la realizzazione! Un braccio di lettura è certamente un oggetto impegnativo da progettare e “autocostruire”. Per quanto riguarda la possibilità di provarlo se ne potrà parlare quando il tutto sarà avviato e disponibile sul mercato come un prodotto commerciale. In tal caso credo che il nostro Geoff Husband potrà essere contattato e messo al corrente degli sviluppi, essendo lui il nostro guru dei bracci di lettura. Io, al momento, non ho certo la possibilità materiale e logistica di allestire una prova così impegnativa. È già tanto se riesco a dedicarmi ad oggetti semplici e veloci da ascoltare e recensire, un braccio richiede molto tempo e impegno.
Sentiti libero di contattare il nostro Geoff quando sarai pronto e operativo, preferiamo non recensire prodotti che non hanno ancora un minimo di struttura commerciale estesa su cui poggiarsi. Sul tuo sito vedo che la struttura di e-commerce sembra pronta e avviata ma, come sai, le nostre recensioni hanno un target internazionale, per cui dobbiamo essere sicuri che il prodotto possa anche essere acquistato dall'estero, con garanzia.
Grazie e ancora complimenti!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luca,
non mi sorprende che il vecchio DAC, confrontato col nuovo, non abbia sfigurato, anzi. Nel digitale, in questi ultimi anni, c'è stata una progressiva tendenza all'aumento delle informazioni riprodotte, un incremento del dettaglio e della trasparenza. I nuovi circuiti e chip di conversione sono più precisi e rivelatori. Il rovescio dela medaglia è che, alle orecchie di alcuni appassionati abituati a suoni meno precisi, questo aumento di dettaglio sembri eccessivo e innaturale. Non a caso fai riferimento al fatto che il vecchio Mission suoni più caldo. E infatti è così, suona in questo modo perché estrae meno informazioni, smussa e arrotonda di più. Può essere più gradevole, certo, ma il fine ultimo dell'HiFi è quello di avvicinarsi il più possibile a ciò che è contenuto nei dischi e, si spera, nella realtà.
Per quanto riguarda il tuo Onkyo, visto il budget a disposizione, ti consiglierei di farlo riparare, ma è una cosa che puoi fare anche da solo con 5€. Recati in un ferramenta/brico/negozio di elettronica, acquista uno spray disossidante per contatti elettrici, meglio ancora se specifico per potenziometri, stacchi l'ampli dalla rete elettrica, lo apri e spruzzi sul potenziometro del volume un po' di questo prodotto. Lasci agire qualche istante (segui le istruzioni) e poi ruoti più volte il potenziometro fino a fine corsa, per fare in modo che l'attrito insieme all'azione del prodotto eliminino le ossidazioni, causa dei problemi che lamenti.
Questo dovrebbe risolvere per un bel po' di tempo il malfunzionamento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Matteo,
faccio moltissima fatica a credere che le RF35 lascino le frequenze medio-alte e in particolare le chitarre...indietro! Suonano esattamente al contrario di come descrivi tu! Se un difetto è sempre stato addebitato ai diffusori Klipsch è una eccessiva vivacità in gamma medio-alta, figlia del caricamento a tromba. Certo, se il confronto lo facessi con le cuffie Grado, la battaglia sarebbe persa in partenza, e per ben due motivi: innanzitutto una buona cuffia ha un livello di dettaglio e di trasparenza che un diffusore, tipicamente, si sogna, a meno che non si tratti di un prodotto di livello molto elevato. In secondo luogo la cuffia elimina la variabile ambientale che, nel tuo caso - a mio parere - influenza molto il risultato finale.
L'ambiente sembra quasi vuoto, dubito che l'acustica possa essere ottimale. Non a caso dici che tutto va bene con pochi strumenti ma il quadretto si rovina in presenza di molti strumenti. È il tipico indicatore di un'acustica ambientale che va in crisi in presenza di segnali complessi. Il basso e il medio-basso, probabilmente, vanno a sporcare e mascherare le frequenze medie. I consigli sono sempre gli stessi, li trovi anche nelle nostre FAQ. Proverei anche a modificare la posizione dei diffusori rispetto alle pareti e rispetto al punto d'ascolto (con più o meno toe-in e distanza dalla pareti).
La soluzione non è, a mio parere, un DAC esterno, anche se si potrebbe pure provare. Nel caso prendi, tra quelli citati, il Cambridge Audio. Proverei anche a valutare un'amplificazione più nervosa e vivace come un integrato Rotel ma, ripeto, fintanto che la stanza è così hai poche speranze di riuscire nel miracolo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Migliorie a impianto entry level
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Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Un interessante progetto crossover tra musiche di Chopin e composizioni moderne originali. Si tratta dello Chopin project di Ólafur Arnalds e Alice Sara Ott. Buon ascolto!
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© Copyright 2016 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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Gent.le Sig. Cadeddu,
avrei bisogno di qualche illuminazione su come procedere per migliorare il mio impianto stereo.
E' collocato in una stanza di 5mt x 3mt più o meno. Ascolto maggiormente Jazz, anche se magari nelle ore diurne vivacizzo un poco i generi passando da Pino Daniele a Richie Hawtin. Ho un impianto basico Rotel RA 04 con casse B&W 686, la musica la ascolto dal MAC collegato al Rotel.
Sempre più spesso mi capita di usare anche l'iphone o l'ipad collegato tramite bluetooth per mettere i brani.
In primis vorrei capire come migliorare il segnale che invio all'ampli dai vari devices. Devo mettere un DAC? Se si cosa mi consiglia?
Al momento collego il mac con un semplice cavo R/C con mini jack.
E' il caso forse di cambiare decisamente l'ampli prendendone uno un po' più attuale che riesca a rispondere alle mie esigenze?
Il mercato cosa offre di buono? Rotel RA 012 hai il dac incorporato o no? Cambridge cxa 60 forse è meglio? Leggo però che non ha il bluetooth.
Si tratta già di ampli più costosi perchè intorno agli 800/900 €. da 60 w, date le dimensioni della mia stanza ha senso?
A parte questa premessa sul segnale audio stavo pensando di cambiare le casse, per due motivi:
Ha senso pensare a delle casse da pavimento oppure la stanza è troppo piccola? Certo impegnerebbero tutto il budget.
Forse vorrei spostare la zona ascolto e metterla in una porzione larga 2,5 mt x 3,40 dove ho la possibilità di mettermi centrale.
Come budget totale vorrei spendere 600/800. Forse troppo poco per quello che vorrei fare? Le che dice?
Io ho poche idee confuse ommeglio quando la coperta è troppo piccola si fà sempre fatica a decidere ;-)
La ringrazio in anticipo e spero di ricevere presto una sua risposta.
Grazie,
Walter - E-mail: walter.ricciardi (at) moviemagicint.com
Caro Walter,
se ami tonalità più morbide e calde, l'accoppiata Rotel / B&W non è certo la scelta migliore possibile. Proverei magari con le Tannoy che hai citato, ma anche con qualche modello KEF oppure Opera e Sonus Faber (serie Toy). In questo modo riequilibri le caratteristiche dell'attuale coppia ampli e casse. La stanza non è piccola e può tranquillamente ospitare dei diffusori da pavimento.
Non mi è chiarissimo invece il passaggio finale dove parli di sfruttare una porzione dello spazio a disposizione per ascoltare in posizione centrale. Adesso non ascolti in posizione simmetrica rispetto ai due diffusori? Come sono posizionati? Se non potessi posizionare diffusori e postazione d'ascolto in maniera simmetrica e ottimale forse non avrebbe neppure tanto senso programmare chissà quali upgrade.
Comunque sia, io terrei ancora l'integratino Rotel, che è tutt'altro che malvagio. Potresti abbinare alle tue sorgenti un DAC con possibilità bluetooth come l'Arcam Miniblink che abbiamo recensito poco tempo fa. In questo modo puoi eliminare la fastidiosa dipendenza dai cavi di collegamento.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Luca,
ora, che le Klipsch siano prive di medie frequenze e che l'Arcam sia freddo sono due affermazioni che non si possono sentire, tanto sono lontane dalla realtà. Anzi, direi che è vero esattamente il contrario. In questi casi comincio a pensare che l'idea di suono “corretto” sia spesso molto lontana da quella che alberga nella testa degli appassionati, specie quelli con meno esperienza. Davvero, faccio veramente tanta fatica a dare dei consigli sensati perché ciò che per me è corretto potrà certamente sembrare poco corretto alle orecchie del mio interlocutore. Comunque sia, consiglio anche a te di ascoltare qualcosa di Rotel o anche Cambridge Audio, parlo di amplificatori integrati naturalmente. Dovrebbero dare alle Klipsch ancora più sprint.
Se anche così non dovesse andare allora potresti pensare alle Klipsch della serie RF, in effetti più vivaci e dinamiche. Inserisci tra le papabili anche JM Lab e Triangle, magari pure Cabasse. Per diffusori come questi, tutti sufficientemente sensibili, anche un integratino come quello citato, basato sul chip TK2050, potrebbe essere una soluzione. In pratica, in questo modo, potresti investire quasi tutto il budget sui diffusori.
Ovviamente, a costo di risultare noioso, molto dipende dalla sistemazione dei diffusori e dall'acustica dell'ambiente. Se anche solo uno di questi due parametri fosse sbagliato ci sarebbe ben poco da inventarsi con cambi di componenti alla cieca...
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Alessandro,
direi che la seconda proposta (l'usato del negozio) batte la prima a mani basse, non c'è davvero partita! Non avrei alcun dubbio a scegliere la coppia Norma e Celestion. Ascolta anche le KEF, naturalmente.
Come sorgente puoi usare anche solo l'Oppo per leggere tutti i formati, è una macchina molto versatile che suona molto bene.
Per quanto riguarda gli ascolti nei negozi sono solo parzialmente d'accordo: intanto una variabile si può eliminare alla radice e cioè quella dei dischi proposti dal negoziante. Basta portarsi i propri, quelli che si ritiene siano più significativi e ben suonanti, in grado di mettere in evidenza le caratteristiche dell'impianto. Evitare dischi mal incisi, non servono a niente e possono persino far optare per un sistema oggettivamente peggiore di un altro (solo perché magari maschera meglio i difetti dell'incisione).
Comunque sia, in negozio si possono fare confronti e, se è vero che difficilmente le cose suoneranno a casa allo stesso modo (se la saletta fosse trattata acusticamente, ad esempio, e la nostra sala d'ascolto no), è altrettanto vero che le differenze tra un componente e l'altro si possono percepire abbastanza facilmente. Si potrebbe persino chiedere di poter ascoltare i prodotti in casa propria, con l'usato in genere i negozianti sono più flessibili e disponibili.
La sala d'ascolto sembra affollata e sufficientemente arredata in maniera assorbente, non dovrebbe suonare male se riuscissi a curare bene l'installazione dei diffusori che, immagino, andranno ai lati del mobile TV.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Giacomo,
non ricordo di amplificatori che abbiano l'ingresso direct in selezionabile da telecomando. Esistono sicuramente ma non saprei dirti quali siano. Il fatto è che questa feature aggiuntiva non ti serve, è sufficiente mettere il volume dell'amplificatore al max e regolare tutto dall'ampli/pre HT. L'importante è ricordarsi di rimettere il volume in posizione normale quando si passa all'ascolto in stereo.
Per quanto riguarda i diffusori, la scelta delle Heresy è molto particolare (o si amano o si odiano) e l'amplificazione da abbinare sarebbe da scegliere in funzione del risultato che si desidera ottenere. In altre parole, se volessi addolcire un po' il caratterino delle americane dovresti pensare a un'amplificazione più morbida, tipo Arcam, Audio Analogue e NAD. Potresti anche valutare un integrato a valvole. Viceversa, qualora volessi sottolineare il carattere dei diffusori, forse dovresti prendere in considerazione amplificatori più vivaci, ad esempio Rotel o Cambridge Audio.
Vedrei bene, come via di mezzo, anche Naim e Rega. Proprio il Brio-R che hai individuato potrebbe essere un buon partner, però dovresti provarlo con attenzione nel tuo ambiente, anche perché molto del suono delle Heresy dipende da come sono posizionate, rispetto alle pareti e al pavimento. In genere si consiglia di sollevarle leggermente e di angolarle all'indietro per ottenere i migliori risultati.
Voto contro, ovviamente, all'utilizzo di altri diffusori aggiuntivi: come dico sempre, un buon impianto 2 canali dovrebbe andar benissimo anche per l'audio della TV.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Direttore,
per ringraziarla della gentilezza e della professionalità che la contraddistingue da sempre voglio consigliarle e condividere il mio ultimo acquisto musicale, che è al momento l'unica maniera che conosco per ricambiare in qualche modo la sua disponibilità.
Nella speranza d'incontrare i suoi gusti musicali, posso da subito confermare l'ottima registrazione del CD, etichetta Decca (UMO) oltre alla pregevole esecuzione degli musicisti, interessante anche fattura dello stesso: www.alicesaraott.com/news/alice-stars-chopin-project/.
Vittorio - E-mail: vittorio.tondelli (at) gmail.com
Caro Vittorio,
grazie per la bella segnalazione che giro immediatamente e ben volentieri a tutti i lettori di TNT-Audio...
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!