Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 20/2/2016 - 27/2/2016

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  1. Nuovo ampli con 1000-1500€
  2. Nuovo ampli e pre phono
  3. DAHLQUIST DQ-10, refurbishment o come caspita può chiamarsi in italiano
  4. Kelvin Labs Pdm e....impianto da ricostruire
  5. Alimentatori per giradischi "ronzanti"
  6. Parere sulla strada imboccata: giusto puntare molto sull'upgrade del DAC?
  7. Nuovo dac, nuova testina o...cena fuori?
  8. Nuova testina e nuovo lettore CD
  9. DAC sì o no?
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovo ampli con 1000-1500€
Gentile Direttore,
Le scrivo per un consiglio. Ho riscoperto da un po' di tempo - in età quasi matura - il piacere dell'ascolto della musica, piacere che nutrivo già da giovane ma senza avere, all'epoca, le possibilità per realizzare questa passione. Adesso un po' alla volta sono alla ricerca di un giusto equilibrio, cercando di aggiornare un impianto che, nel tempo, ho composto grazie ad amici ed occasioni che si sono presentate.
Attualmente utilizzo una catena audio così composta:

Gli ultimi acquisti operati sono stati il lettore CD (acquistato usato) ed il Giradischi. I cavi, anch'essi usati, mi sono stati regalati. Avrei intenzione di sostituire – in tempi diversi – sia l'ampli che i diffusori e ho cominciato a guardarmi intorno, avendo a disposizione per l'ampli un budget di circa 1000/1500 €.
Mi si è posto quindi la possibilità di poter acquisire – ovviamente usato, ma in buone condizioni – un ampli Accuphase E210 ad un prezzo rientrante nella citata cifra. Ciò è accaduto mentre stavo valutando l'acquisto di un ampli più moderno ed a tale fine, avevo l'intenzione di valutare tra l' Audio Analogue Fortissimo e l'Unison Research Unico Nuovo. Ora, mi trovo in difficoltà, perchè al di là del parere soggettivo che scaturisce dall'ascolto degli apparecchi – al momento operato soltanto con l'ampli Accuphase – non avendo esperienza per poter operare una decisione anche sul valore “tecnico” degli amplificatori vorrei chiederLe se per un pari importo, in presenza delle citate case produttrici e per il valore intrinseco che le stesse possono esprimere, come sia possibile operare una scelta; scegliere tra l'opportunità di acquisire un pezzo pregiato, come certamente credo sia l'amplificatore dell'Accuphase, ed un moderno apparecchio, che per quanto assunto tramite la rete, ha buone caratteristiche e risulta senz'altro più versatile.
Il genere di musica che seguo è vario, pertanto ascolto musica Jazz, come anche Rock (preferiti Genesis, Pink Floyd) classica e cantautori italiani. Sono pronto ad accogliere anche una sua diversa e più autorevole indicazione inoltre, gradirei anche una sua indicazione su quali diffosori poter valutare, rappresentandoLe una predilezione per quelli a torre.
La ringrazio per l'attenzione e le auguro buon lavoro.
Gianni - E-mail: giannibossa (at) alice.it

LC
Caro Gianni,
l'Accuphase che hai ascoltato ha certamente un'impostazione timbrica particolare ma non mi è affatto chiaro se ti sia piaciuta o meno. L'Audio Analogue e, in misura minore, l'Unison Research, hanno carattere sonoro non troppo lontano dall'Accuphase ma dovresti essere tu a fare un confronto a ragion veduta. In tutta sincerità io forse punterei su un amplificatore nuovo o quantomeno più recente. L'E210, se non sbaglio, ha quasi 20 anni sul groppone, il che non è certo poco per un amplificatore. Potrebbe rendersi necessaria la sostituzione di almeno i condensatori d'alimentazione. In più, saresti completamente scoperto in termini di garanzia.
Gli altri due candidati dovrebbero essere dotati già di ingresso phono, indispensabile per poter collegare il giradischi. Alternative possibili potrebbero essere rappresentate da un Arcam FMJ A19, un Musical Fidelity M3si o da un Rotel RA-1570, essendo quest'ultimo di impostazione sonora un po' più aperta e vivace rispetto agli altri citati.
Come vedi le alternative non mancano di certo, si tratta solo di trovare quella più adatta alle tue esigenze e ai tuoi gusti.
In generale, preferirei sostituire prima i diffusori e poi l'amplificatore, in maniera tale da scegliere quest'ultimo in funzione dei primi. È molto più facile equilibrare un'accoppiata ampli + diffusori dopo aver scelto questi ultimi, piuttosto che il viceversa. L'impronta sonora, infatti, viene determinata in larga parte dai diffusori e non dall'amplificatore.
Per quanto riguarda una scelta eventuale di diffusori da pavimento, dovresti prima di tutto fissare un budget di massima. Io ti consiglierei almeno 2000€ qualora intendessi spenderne 1000-1500€ nell'amplificazione. Ti basta fare una ricerca all'interno di questa stessa Rubrica (vedi box di Google in alto a sinistra) per trovare dei suggerimenti adatti a scegliere dei diffusori in questo range di prezzo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli e pre phono
Gentilissimo Lucio, carissimo direttore,
la ringrazio molto per l'attenzione che ha voluto dedicarmi e per la risposta che vorrà pubblicare sulla rubrica della posta. In verità ci sono stati alcuni sviluppi sui quali vorrei comunque aggiornarla, indipendentemente dalla risposta che già avrà fornito in merito alla mia mail precedente.
Per ciò che concerne il Pass Int150, ho fatto prova d'ascolto e sono rimasto pesantemente deluso, il suon sembrava impastato, la scena molto piatta e le voci non definite, flebili. Nella stessa prova allora ho chiesto che fosse collegato poi allo stesso impianto (diffusori Focal, cavi, dac Wyred 4sound, con pc), il mio Supernait con Hicap2 a corredo. Nonostante i Naim fossero partiti a freddo, completamente spenti, non c'è stata storia. E non parlo solo di timbrica, palesemente diversa. Tutto sembrava più arioso, la scena allargata, non più compressa, le voci con un certo peso, i bassi ricchissimi e controllatissimi.
La mia impressione è stata confermata da tutti i presenti, che sono chiaramente rimasti colpiti dalla notevole differenza di passaggio da Pass a Naim...
Ho capito allora che il nome, il costo di listino di un'elettronica, non sempre sono sinonimo di corrispondenti differenze di valore e di espressione sonora. Per dirla in breve, molto meglio tenere i Naim piuttosto che andare sull'integrato Pass, spendendo tanto e rendendomi conto di non avere per niente un sistema mediocre, anzi...
Mi starei orientando ora a scegliere una via molto particolare, che si chiama ASR Emitter I Exclusive modello top, tre telai, con batteria e alimentatore che la ricarica. Non so se ha mai avuto la fortuna di poterne ascoltare uno e può dare un suo parere in merito anche in confronto ai miei Naim.
Già che mi trovo a riscriverle se me lo consente e vuole, le chiederei un parere su un setup analogico che mi è stato completamente regalato da una persona straordinaria che neanche conoscevo. Una bellissima storia di passione per la musica e di amicizia, di cui poi un giorno vorrei raccontarle. Se possibile mi consenta per profonda gratitudine di citare almeno qui il nome di questa persona: Vittorio...
Trattasi di un Poject 6.9 con bellissima Goldring 1042. Il pre phono è un Project base (quello di una 60a di euro). Cavi Hidiamond esoteric e SoulCable Partenope. Al momento non posso investir nulla per il giradischi e pensavo di lasciare tutto così a parte il pre phono, sul quale investirei una piccola somma intorno ai 400 euro, appena possibile. Pensavo ad un Lehmann Black Cube o ad uno modello SE se lo trovassi usato. In alternativa avrei visto anche pre phono AM audio M20 con alimentatore Pwx separato che troverei ad un prezzo di favore, o ad un Asr Mini Basis, sempre usato.
Mi scusi se le ho comunicato questi aggiornamenti e per gli altri quesiti.
Indipendentemente dalla risposta che vorrà pubblicare, la ringarzio per la sua grande disponibilità, per l'attenzione e il suo prezioso tempo che ha voluto concedermi.
Cordialmente,
Alessandro - E-mail: alebaax (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
non capisco per quale strano motivo Pass sarebbe un nome migliore di Naim. A dirla tutta, Naim è un'Azienda con una storia alle spalle che Pass può solo immaginare, costruita su un successo planetario che continua dai primi anni settanta e non accenna a diminuire. Il tuo Supernait con alimentatore HiCap è un signor amplificatore che darà filo da torcere a tanti signorini high-end, credimi. Per questo motivo, ascolta pure a confronto, se ti è possibile, l'Emitter. Non ho molta familiarità con questo apparecchio, per cui non saprei dirti se suoni meglio o peggio del Nait. Viste le cifre in ballo, credo che tu debba sforzarti di provarli, di nuovo, a confronto.
Due parole devo spenderle anche in difesa del Pass, però: quella che descrivi è un'esperienza d'ascolto abbastanza strana, il Pass non suona così. Immagino ci sia stato qualche problema di sinergia con gli altri elementi della catena che avete utilizzato, non so. Il divario con il Supernait non avrebbe dovuto essere così evidente, né in un senso né nell'altro.
Per quanto riguarda il giradischi avuto in regalo (e torniamo sul tema delle eredità HiFi, assenti da qualche mese) direi che sia stato un bel colpo di fortuna. Certo, il pre fono non è assolutamente all'altezza e andrà senz'altro sostituito, a meno di non scegliere un integrato già dotato di ingresso phono. Come pre fono separato, ottima idea quella del Lehmann Black Cube, una vera solida certezza in questo particolare settore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

DAHLQUIST DQ-10, refurbishment o come caspita può chiamarsi in italiano
Buongiorno Direttore.
Acquistai la coppia di diffusori in questione qualche anno fa, di seconda mano, da sempre affascinato da quel suono che mi aveva colpito in adolescenza e che ha dovuto attendere 35 anni per poter essere riascoltato (ah, il vile denaro!) con immutato stupore.
Nel frattempo il crossover si è coperto di una trapunta di polvere ed i coni dei woofer hanno vaporizzato le sospensioni. Probabilmente anche i condensatori sono ingrigiti, quanto ai parametri elettrici, non solo io con acufeni e ronzii.
Ed il mobile ha subito qualche violenza colposa: un piedino colpito da un qualche oggetto contundente, graffi e ammaccature da trasporto. E qualche affronto, ehm, doloso: ad es. un montaggio approssimativo di due woofer a 6 fori invece degli originali Advent con 4 fori.
Chissà se aveva prima svolto qualche indagine sulle caratteristiche tecno-acustiche del woofer sostitutivo...
Il baffle riporta comunque ferite varie, procurate da woofer avvitati svirgoli, e piccole contusioni. Bene, mi piacerebbe come dire...ringiovanire e ripristinare il tutto. Per i condensatori del filtro ho trovato tutto, ALCAP e SOLEN. Visto che li usa anche KEF, mi sono fidato ad acquistarli. I woofer sono stati dotati di nuove sospensioni in schiuma. Grazie, Audioconika-Torino!
Mi piacerebbe anche ridonare al mobile il suo splendore originario. Molto relativo, per carità. Che cosa potete suggerirmi in termini ebanistici (decappanti, vernici, stucchi, cere, abrasivi, quant'altro), per favore?
Ritenete possa essere un lavoro svolto da hobbista stagionato? Avevo anche pensato di portare le casse dei woofer a verniciare da un carrozziere, per ottenere maggiore omogeneità...troppo azzardato?
In aggiunta: avete mai testato le DQ-10 con e senza supporto a colonna?
A me sembra vadano alla grande anche senza sollevarle.
Grazie in anticipo.
Cordiali saluti.
Alberto - E-mail: Alberto.Compagnone (at) edison.it

[Dahlquist DQ10]

LC
Caro Alberto,
fai benissimo a ripristinare e donare una seconda gioventù alle belle e immortali Dahlquist. Ottima idea quella di ringiovanire i crossover! Già che ci sei, magari, prova anche un ricablaggio, con cavi di qualità superiore. Per il mobile non saprei consigliarti: se fossi pratico con il fai da te, probabilmente non avresti bisogno di consigli. Pertanto, direi che affidare il tutto a un bravo artigiano dovrebbe essere la scelta migliore, chiedendo esplicitamente di rispettare l'originalità dell'oggetto ed evitando lavori di fantasia “migliorativi” che abbasserebbero il valore del diffusore e magari pure la sua resa acustica.
Infine no, non ho mai provato i tuoi diffusori con o senza i supporti. Diciamo pure che la particolare geometria costruttiva dei DQ10 dovrebbe consentire un ascolto ragionevole anche senza supporti, molto dipende dall'altezza delle orecchie dell'ascoltatore seduto. Potresti provare a sollevarli un po' con una pila di libri o altra soluzione analoga, giusto per sentire l'effetto.
All'epoca non si prestava molta attenzione all'immagine sonora ma le DQ10 erano già avanti rispetto alla concorrenza anche su questo particolare parametro della riproduzione sonora.
Tienimi aggiornato sugli sviluppi!
Lucio Cadeddu

Kelvin Labs Pdm e....impianto da ricostruire
Caro Lucio,
ti scrivo perché vorrei rimettere assieme un impianto hifi degno di questo nome, visto che è da quasi 20 anni che ne sono privo. L'impianto sarà posizionato in una sala di circa 5,5 metri per 6 m, con tendaggi lungo una delle due pareti lunghe e presenza di un mobile di circa 2 metri per 5 dotato di vetratura nell'altra parete lunga.
Ascolto musica classica, strumentale e non disdegno la musica pop, oltre alla mia grande passione per i grandi cantautori italiani, con Fabrizio De André in primis. Sto per acquistare un amplificatore integrato Kelvin Labs Integrated PDM, usato, con modifica e revisione effettuata dal Signor Trifirò, si tratta di abbinarvi un paio di diffusori degni di questo piccolo grande amplificatore e un lettore di compact disc all'altezza della situazione.
Ricerco un suono il più possibile naturale, non colorato, non eufonico o “piacione”, per questo io avrei selezionato come diffusori gli Harbeth M 30.1 o le ProAc Response 1, magari con un colpo di fortuna riesco a trovare un buon usato. Il dubbio è se il pur ottimo Kelvin, con i suoi 22,5 watt per canale in classe A, riesca a muovere e controllare i diffusori citati, se non erro gli Harbeth rappresentano un carico relativamente facile, le ProAc non ho idea. Premesso che la prova sul campo è necessaria, pensi che gli abbinamenti che ti ho presentato siano un azzardo? In alternativa quali altri diffusori abbineresti al Kelvin (dimenticavo di dirti che non pretendo dei bassi viscerali, anche perché metterei in risonanza l'ampia vetratura del mobile......).
Per il lettore Cd ho le idee confusissime, pensavo ad un Cyrus Cdi con alimentazione esterna dedicata, o a un Roksan Caspian M2 o un Rega Saturn 3......sempre con l'intento di abbinare al resto dell'impianto un lettore caratterizzato da un suono non caratterizzato, passami il gioco di parole. Cosa mi consigli?
Grazie in anticipo per l'aiuto.
Roberto - E-mail: roberto.signorati (at) hotmail.it

LC
Caro Roberto,
la stanza d'ascolto non è piccola e purtroppo la potenza dell'amplificatore non è smisurata, anzi. Tuttavia, visto che è presente in sala un mobile con vetri che potrebbe risuonare ad alto volume, deduco che tu non voglia o non possa gestire pressioni sonore elevate. Probabilmente un diffusore con una sensibilità media andrà più che bene. Il Kelvin era stato pensato per essere abbinato a piccoli diffusori di gran classe e quelli che hai individuato tu mi sembrano ottimi. Io aggiungerei anche qualcosa di italiano come Diapason Micra o Prelude, più qualche piccola Sonus Faber.
Per quanto riguarda il lettore CD, per stare nell'ottica di un suono poco caratterizzato e non eufonico, io penserei a Rega o a Naim, magari da cercare anche usato.
Mi preoccupa un po' la descrizione dell'ambiente, che da quel che leggo sembrerebbe quasi del tutto vuoto. Se così fosse, temo che la raffinatezza dei componenti che stai per acquistare risulterà pesantemente compromessa. Prevedi interventi di acustica ambientale se fosse necessario e cura con estrema attenzione il posizionamento dei diffusori: bookshelf di alto livello possono diventare delle primedonne schizzinose e antipatiche se costrette in spazi non consoni. Ovviamente i supporti sono obbligatori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Alimentatori per giradischi "ronzanti"
Caro Direttore,
da un paio di anni possiedo felicemente un giradischi Rega RP6 con una testina Ortofon 2M Black. Per via di un trasloco in un condominio, ho ripreso ad ascoltare musica in cuffia. Dopo i primi ascolti ho subito notato un ronzio provenire dall'ascolto in vinile. Attraverso una rapida ricerca in internet ho subito individuato la causa nell'alimentatore da parete che non ha la messa a terra, sembra che il problema attenagli diversi audiofili sparsi nel nostro pianeta. Un sito suggerisce di mettere a terra lo chassis in alluminio del psu Rega, questo in effetti porta una notevole riduzione del ronzio, tuttavia lo stesso non scompare del tutto ed è abbastanza fastidioso.
Un mio conoscente audiofilo aveva lo stesso problema con un Clearaudio Concept ed ha risolto il tutto acquistando un "audiophile linear power supply upgrade" della ditta britannica MCRU and Longdog Audio dal costo di circa 320 Euro. Ho svolto diverse ricerche in internet e sembra che soltanto poche aziende producano ancora alimentatori - trasformatori con la messa a terra dello chassis. Trova anche che i prezzi siano molto gonfiati rispetto al prodotto offerto. Non riesco a comprendere le politiche dei produttori i quali dotano i giradischi di alimentatori da pochi Euro anche per prodotti che ne costano migliaia. Nello scusarmi per la lunga missiva e nel ringraziarLa per la passione e la professionalità con cui dirige Tnt-Audio, Le chiedo se magari conosce un'azienda che produce tali alimentatori.
Cari saluti dalla Germania (non distante della ditta Clearaudio),
Paolo - E-mail: paolobriganti (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
normalmente non è pratica corretta aggiungere una messa a terra su un apparecchio che ne nasce sprovvisto. In generale, infatti, tali apparecchi funzionano con il cosiddetto sistema del doppio isolamento e aggiungere una terra è concettualmente sbagliato se non addirittura pericoloso. Che poi il ronzio possa diminuire ci può anche stare, ma non mi sembra pratica ortodossa né consigliabile. Io proverei a mettere, intanto, un filtro di rete a monte dell'alimentatore. Mi riferisco ai filtrini tipo Schaffner che si acquistano ovunque per pochi euro.
Poi proverei a rinchiudere l'alimentatore dentro un box metallico completamente chiuso, che realizzi una sorta di gabbia di Faraday. È, infatti, molto probabile che il ronzio sia causato da una sorta di induzione elettromagnetica poi captata dalla testina e amplificata. Se possibile, proverei anche ad allontanare il più possibile l'alimentazione dal giradischi stesso, magari realizzando una sorta di prolunga.
In generale, concordo con te sul fatto che gli alimentatori esterni di tanti apparecchi HiFi, pur blasonati, siano di qualità ridicola e talvolta siano persino pericolosi. All'argomento abbiamo persino dedicato un intero
articolo lo scorso aprile.
Esistono, ovviamente, alimentatori esterni di qualità più elevata ma, come avrai notato, hanno spesso costi esorbitanti. Il tuo RP6 non è già dotato del nuovo Rega TT PSU ovvero dell'alimentatore di qualità superiore? In ogni caso, prova con gli esperimenti che ti ho suggerito e tienimi aggiornato sugli sviluppi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Parere sulla strada imboccata: giusto puntare molto sull'upgrade del DAC?
Caro direttore,
Mi preme innanzitutto fare i complimenti alla redazione, per me TNT-Audio ha rappresentato negli anni sempre un punto di riferimento da cui partire ogniqualvolta volevo effettuare un upgrade sul mio impianto.
Premetto che mi ritengo più appassionato che esperto e negli anni ho cercato di mettere insieme un impianto discreto cercando spesso nell'usato. Ascolto soprattutto Rock/Pop qualcosina di jazz e musica classica. Le scrivo per chiederle principalmente un parere sul mio impianto, se vede nell'insieme dei punti deboli (quantomeno sulla carta), una qualche incoerenza e eventualmente qualche consiglio. Il mio impianto è così composto:

Un'ultima domanda che le volevo porre riguarda l'aggiunta del DAC PS AUDIO Nuwave per cercare di aumentare un po' la qualità dei due lettori, strada che vorrei magari in futuro ripetere sostituendo proprio il Nuwave con un DAC di più elevata qualità, rimanendo magari sempre in casa Primare. Cosa ne pensa del voler puntare tanto su DAC esterno?
Cordialmente,
Salvatore - E-mail: savino_miraglia (at) hotmail.com

LC
Caro Salvatore,
a me sembra che il tuo impianto sia sufficientemente equilibrato e sia già dotato di un DAC di qualità elevata. Migliorarlo ancora, a mio parere, non ha molto senso, continuando a mantenere quei diffusori e quell'amplificazione. Secondo me sarebbe molto meglio investire su questi due componenti e in particolare sui diffusori. Io capisco l'innamoramento ma migliorare si può e io partirei proprio da questi prima di spendere migliaia di euro nel DAC, visto che quello in tuo possesso è già abbastanza costoso. E ti chiedo: collegando il nuovo DAC al tuo lettore CD Primare hai percepito una differenza molto significativa? Hai provato a tornare indietro per capire quanto lo fosse realmente? Si tratta di un esperimento sempre molto interessante e non privo di...sorprese (vedi successiva lettera nr. 9) :-)
Non posso, naturalmente, dirti quali diffusori considerare, visto che non ne prevedi una loro sostituzione né tantomeno posso immaginare il budget eventualmente a disposizione per questo tipo di operazione. Valuta, magari, ove la logistica lo consentisse, la possibilità di un bel diffusore da pavimento. Una volta sentito il basso vero di un buon diffusore da pavimento sarà difficile tornare indietro.
Le Dali Epicon 2 sono diffusori bookshelf molto, molto costosi, credo che per la stessa cifra, magari rinunciando a un pizzico di raffinatezza, ci si potrebbe portare a casa dei diffusori da pavimento di ben altro corpo e spessore. Se ti capita, magari senza impegno, prova ad ascoltare anche diffusori di questo tipo, non si sa mai.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo dac, nuova testina o...cena fuori?
Buongiorno e...rieccoci di nuovo.
Le avevo scritto in passato (ormai qualche annetto fa, e poi un'altra volta per riflessioni varie) e dopo qualche suo parere e tante, tante letture della posta di TnT e delle vostre recensioni ero finalmente riuscito a comprarmi il tanto agognato impianto hi-fi dei miei sogni.
Sono un audiofilo felice e attualmente mi sto godendo il mio impianto ancora composto da:

Ho anche aggiunto, un paio di anni fa, un giradischi Pro-Ject Genie 1.3, trovato ad un ottimo prezzo (nuovo) e con il quale sono riuscito a recuperare qualche decina di ottimi dischi da una vecchia collezione che era in casa ad ammuffire e ad aggiungere qualche disco nuovo e recente, per il “gusto” del vinile più che per vere motivazioni audiofile o economiche.
Fin qui tutto bene, se non fosse che il mio caro fratellino, bisognoso di un dac a buon mercato, stia spudoratamente cercando di convincermi a cedergli il mio SuperPro e ad effettuare un upgrade, visto che mi sono lamentato della mancanza di un ingresso digitale che mi consentirebbe, perché no, di collegare anche il decoder Sky, del quale sto avidamente scoprendo il canale “Classica HD” con un'ottima programmazione per gli amanti del genere. Premesso che sono generalmente soddisfatto dell'impianto e il budget non sarebbe altissimo (diciamo un prodotto con prezzo finale intorno ai 200-250 €) sono piuttosto indeciso.
Vale la pena investire su un DAC solo per aggiungere un ingresso e senza una reale esigenza di miglioramento? Il budget sarebbe sufficiente per un salto di qualità, o spenderei soldi per comprarmi un dac equivalente a quello che ho già? Meglio ingrassare il porcellino per tempi migliori e indirizzare mio fratello verso un Dac economico?
Al momento, dopo una rapida occhiata, ho individuato alcuni prodotti che potrebbero fare al caso mio: Ovviamente i dac in commercio, in quella fascia di prezzo, sono tantissimi e non c'è che l'imbarazzo della scelta. Secondo il suo parere, uno dei due elencati potrebbe rappresentare un buon upgrade o è meglio invece farsi qualche cena fuori o, magari, puntare ad un upgrade per la testina del Pro-ject Genie 1.3, che è ancora quella originale? (ammetto candidamente che non ho la più pallida idea di come si faccia a capire se e quando vada cambiata).
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione e, ovviamente, colgo ancora l'occasione per ringraziarla dell'immenso lavoro di divulgazione che fa attraverso il suo sito.
Giordano - E-mail: giovaneskywalker (at) gmail.com

LC
Caro Giordano,
il mio consiglio è quello di tenere il tuo DAC e far acquistare a tuo fratello uno dei tanti DAC economici che affollano il mercato. Il tuo DAC dovrebbe avere tre ingressi: ottico, USB e coassiale, come mai non ti bastano? Il decoder Sky che tipo di uscita digitale ha? Potresti provare a cercare un adattatore che converta l'uscita digitale del decoder in una USB adatta per il SuperPro, magari te la cavi con poche decine di euro. Per un upgrade sonoro sensibile io attenderei budget più consistenti, le differenze tra DAC non troppo distanti tra loro come classe di prezzo sono, spesso, evanescenti.
Qualora fossi interessato al solo ingresso in più e ti potessi accontentare di una qualità sonora analoga allora potresti prendere in seria considerazione l'acquisto del Cambridge DacMagic che hai segnalato. Non è impossibile trovarlo usato per cifre assolutamente interessanti.
Un upgrade della testina del tuo giradischi sarebbe senz'altro più sensibile ma, anche in questo caso, valuta bene se il gioco valga la candela, visto l'esiguo numero di vinili in tuo possesso.
Non è facile capire se una puntina di lettura sia arrivata a fine vita. Diciamo che il suono e la capacità di tracciamento peggiorano lentamente nel tempo, per cui spesso ci si abitua pian piano e non è facile ricordare come suonasse il sistema da nuovo. Una lente d'ingradimento molto potente o un piccolo microscopio amatoriale possono aiutare a capire lo stato d'usura dello stilo. Generalmente occorre circa un migliaio di ore di utilizzo per consumare uno stilo di media qualità, qualche Costruttore dichiara prudenzialmente 400-500 ore ma molto dipende dallo stato dei solchi, dalla pulizia periodica e dalla mano - se delicata o no - del proprietario. Tieni conto che 500 ore sono circa 600-700 LP suonati per intero. Non è poco.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuova testina e nuovo lettore CD
Buongiorno direttore, questa è la mia prima volta che vi scrivo dopo tanto tempo che vi seguo leggendo le vostre risposte e consigli ricchi di buoni spunti e approfondimenti, di cui faccio sempre tesoro e spunto, nella mia ancora non profonda ricchezza musicale.
Sono un appassionato da tanto tempo di musica, ma solo ultimamente e cioè da circa un anno e mezzo ho sentito il desiderio di approfondire le mie conoscenze e nello stesso tempo di farmi un piccolo impianto. Il tutto è iniziato quando mia zia mi ha regalato un vecchio amplificatore Marantz 1030 praticamente nuovo e usato pochissimo, al quale ho avuto il piacere di abbinare un giradischi Thorens td 166 mk v con Stanton th 500mk 2 -EE MK2, con una coppia di casse B&W DM 302 con cavi atc sk 225 high resolution.
Nel complesso magari anche per la mia poca esperienza mi ritengo soddisfatto di come suona. Volevi chiedervi un consiglio riguardo due cose, la prima è se cambiando puntina e mettendone una più performante potrei guadagnare un po' come qualità sonora mantenendo tutto il resto immutato, e nel caso quale puntina mi consiglierebbe, e la seconda domanda riguarda l'acquisto di un buon lettore cd, con il quale possa sfruttare il mio impianto, ma che un domani volessi migliorare il tutto non mi faccia da tappo perché non buono qualitativamente, a riguardo non mi dispiacerebbe il Marantz cd 6005, lei cosa ne pensa, e nel caso cosa mi consiglierebbe?
Eventualmente anche un prodotto un po' datato usato ma di buona qualità, non mi interessano prese usb o altro, solo lettore cd.
Io prediligo l'ascolto della musica a volume medio-basso, la zona nella quale ascolto la musica è la sala, quadrata di forma e dalle dimensione di 18 mq, il mio budget di spesa si aggira sui 350 euro.
Concludo ringraziandola anticipatamente, sperando di non averla disturbata troppo con i miei quesiti, confidando nella sua attenzione le auguro buona giornata.
Saluti,
Marco - E-mail: marcoattanasio13 (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
ancora regali in tema HiFi questa settimana, che bello! :-) Non mi è chiaro se il budget che hai indicato sia da considerarsi totale per testina e lettore CD oppure soltanto riferito al lettore CD.
In ogni caso, una testina migliore di quella attuale la potresti acquistare con un centinaio di euro, ad esempio Ortofon 2M Red, Sumiko Oyster o Grado Black1. Il passo avanti rispetto all'attuale Stanton, probabilmente anche un po' vecchiotta, sarebbe molto sensibile.
Per quanto riguarda invece il lettore CD potresti prendere in considerazione i modelli entry-level di Yamaha, Cambridge Audio e Denon ovvero il CD-S300, il Topaz CD 10 e il DCD 520 AE, rispettivamente. Si tratta di macchine di prezzo compreso tra i 200 e i 250€, a seconda delle offerte, e certamente in grado di ben figurare nel tuo impianto e di crescere insieme ad esso. Tieni conto che l'anello debole dell'attuale sistema è proprio quel Marantz 1030 che già all'epoca non era chissà che. Oggi, con tanti lustri sulle spalle, suona molto peggio di come suonava allora, per cui non c'è da aspettarsi grandi cose. Si potrebbe pianifcare una sostituzione dei condensatori d'alimentazione, ormai stanchi, il suono complessivo dovrebbe giovarne un po'.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

DAC sì o no?
Buonasera direttore,
tempo fa ho acquistato un dac (Arcam rDac), da integrare al già ottimo Meridian 507...tutto bene fino a questi ultimi giorni...dove più volte ho provato ad ascoltare senza dac...mah, a me pare di sentirlo meglio...insomma il Meridian mi pare più equilibrato senza dac. Ultimamente devo dire però di aver inserito un alimentatore stabilizzato (Diamond antenna) per il dac...all'inizio sembrava un altro suono, pieno, con gamma bassa evidentemente migliorata. Oggi tutto mi sembra un po' tutto tronfio, graffiante a volte, faticoso all'ascolto insomma.
Per dirla tutta, ma ne valeva la pena affiancare l'Arcam al 507?...che di suo non dovrebbe avere un convertitore da quattro soldi poi... mah, magari potrei usarlo per la liquida in futuro...
Il resto dell'impianto è pre Audio Research SP 16/finale VTL st 85/diffusori Tannoy d700/cablaggi Cardas crosslink per il segnale/Sommer cable quadra blue per quanto riguarda la potenza.
Diversamente...sostituire il Meridian con un Rega Saturn usato?
Grazie e buon lavoro.
Demetrio - E-mail: demetrio.cadeddu (at) gmail.com

LC
Caro Demetrio,
questa tua esperienza conferma ciò che vado dicendo da tanto tempo e che ho ribadito anche questa settimana poche lettere più sopra. Le differenze tra sorgenti digitali o tra DAC interni a dei buoni lettori CD integrati e DAC esterni moderni sono dannatamente piccole, persino in impianti di elevata qualità come il tuo.
Spesso ci si riduce a una mera questione di gusto personale, relativamente a un'impostazione sonora o a un'altra. Spesso, tra l'altro, i DAC moderni vengono considerati, un po' come è successo anche a te, sgradevoli, graffianti e faticosi all'ascolto. Questo è, in parte, dovuto al fatto che i DAC attuali fanno della definizione e della massima trasparenza le loro armi migliori. Purtroppo, con certe incisioni, questa iperanalisi si tramuta in fatica d'ascolto, per eccesso di informazione, specie in gamma medio-alta.
Quindi sì, probabilmente nel tuo caso è stato un acquisto inutile. E potrebbe essere altrettanto inutile la sostituzione del tuo Meridian con il Rega Saturn. Diciamo che dovresti assolutamente provarli a confronto, meglio se nella tua catena, onde evitare altre sorprese. Potrebbe essere che tu gradisca un suono digitale un po' più smussato e, per così dire, vintage. Come ho già scritto altre volte, non sempre gli audiofili gradiscono scoprire tutto ciò che si nasconde dentro ai dischi. Talvolta preferiscono un suono meno introspettivo e fedele, ma globalmente più morbido e rilasssato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio,
ti scrivo per ringraziarti e per condividere le emozioni che l'ascolto della musica mi sta dando sul nuovo impianto realizzato grazie ai tuoi consigli e alla lettura di TNT-Audio. A Maggio 2015 ti scrissi (
Vol. 736) chiedendoti un consiglio su come migliorare il suono del mio impianto entry level “andato in crisi” in seguito al trasferimento in Polonia:

Come da te suggerito l'impianto è rimasto al suo posto e per prima cosa il Trends è stato sostituito con un BelCanto C5i acquistato ex demo (1000 EUR) e la catena è stata semplificata utilizzando il Blu-ray Yamaha come meccanica di lettura e il DAC del BelCanto. Il suono ha decisamente preso corpo e le care vecchie Indiana Line sono rinate anche nel nuovo ambiente d'ascolto. Mi sono però reso conto che le stavo sfruttando davvero al massimo delle loro possibilità e il tarlo dell'upgrade si è fatto sempre più insistente!
L'impossibilità di ascoltare le Duevel Planets inizialmente ipotizzate come nuovi diffusori, mi ha fatto decidere di cambiare strategia: prendermi il tempo necessario per ascoltare quanto più possibile e per racimolare un budget più elevato.
Devo dire che la Polonia è sorprendente per quanto riguarda il mercato dell'hi-fi: oltre a un gran numero di piccolo costruttori si trovano negozi hi-fi di ottimo livello in tutti i maggiori centri e ho così scoperto di avere moltissime possibilità di ascolto nel raggio di 100 Km. Facendo tesoro dei suggerimenti letti per anni nelle pagine di TNT, mi sono armato di amplificatore e dischi di riferimento e ho cominciato l'avventura sfruttando ogni occasione che gli impegni lavorativi e famigliari mi concedevano. Ho così scoperto che di tutte le caratteristiche di un diffusore, la velocità e la dinamica sono quelle che più mi facevano sentire a mio agio con la musica.
Nei miei ascolti ho scoperto come spesso queste due caratteristiche fossero associate a diffusori dal suono tendenzialmente aperto (B&W, Audiovector, Dali, ELAC...), e per il mio gusto personale questo costituiva un compromesso difficile da accettare. Per fortuna proprio negli ultimi giorni dell'anno ho avuto il mio primo colpo di fulmine audiofilo e mi sono “perdutamente innamorato” di una coppia di Vienna Acoustics Mozart Grand SE (nuove a 2500 EUR!!!), che da ormai qualche settimana mi stanno deliziando con il loro basso veloce e controllato e con un suono equilibrato e mai invadente, adatto davvero a tutti i generi musicali nonostante il nome che portano (hanno già avuto in pasto la loro dose di heavy metal e ne sono uscite alla grande!).
Quindi che dire: grazie, grazie e ancora grazie perchè è grazie alla passione e all'entusiasmo che TNT mi ha trasmesso che potrò godere di tanta musica come non l'ho mai ascoltata prima!
Luca audiofilo felice in Polonia
P.S. Lucio, ti prego di accettare le mie tardive condoglianze per la tua perdita. Per noi che amiamo la musica essa può essere portatrice di consolazione e conforto nei momenti più difficili. Permettimi di regalarti una canzone, si chiama Estonia, del gruppo inglese Marillion: “No one leaves you
When you live in their heart and mind
And no one dies
They just move to the other side”
Luca - E-mail: luca.bertoli (at) fastwebnet.it

LC
Caro Luca,
grazie per questa iniezione di ottimismo e di “soddisfazione”. È sempre piacevole e rilassante, dopo tante lettere di audiofili mai abbastanza soddisfatti, leggere di una storia andata a buon fine, con una piccola parte del nostro umile contributo. Grazie per la dedica e le belle parole per mio fratello, le apprezzo molto. E grazie per la bellissima “Estonia” dei Marillion, brano che mi permetto di scegliere come proposta musicale della settimana...

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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