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LC
Caro Jmmanuel,
complimenti per l'impianto, composto da pezzi di indiscussa qualità. Molto interessanti le AR 3A, una vera rarità vintage. Approvo l'idea di sollevarle un po' da terra, in modo che il tweeter sia in linea con le orecchie dell'ascoltatore seduto. Potresti anche provare a inclinarle leggermente all'indietro.
Trattandosi di diffusori con molte primavere sulle spalle, potrebbe essere che i driver siano un po' inchiodati quindi per un po' proverei a farli andare per vedere che succede. I woofer sono senz'altro da ribordare, ma non vorrei che fossero i midrange ad avere qualche problema di troppo. Nel caso, prima di cercare improbabili driver sostitutivi ti consiglierei di spedire il tutto a Canini Altoparlanti (o altro riparatore di fama) per farli controllare ed eventualmente revisionare. Non farli toccare da riparatori improvvisati che non hanno esperienza con driver così particolari e di pregio. In ogni caso, considera che esistono anche degli altoparlanti realizzati appositamente per rimpiazzare i driver originali delle vecchie AR, li trovi da SimplySpeakers. Comprometteresti l'originalità del diffusore ma se non ci fosse altro da fare...
I cavi non sono certamente un problema e pertanto non li riterrei responsabili di alcunché. Puoi certamente provare ad autocostruirti i nostri FFRC, l'amplificatore in tuo possesso non avrà alcun problema a gestirli al meglio.
Per quanto riguarda la sorgente, ritengo il Karik III un ottimo lettore CD anche secondo gli standards attuali, certo è che se volessi migliorarne le prestazioni potresti cercare un DAC Linn Numerik usato. Sarebbe il “suo” DAC e realizzeresti un'accoppiata che all'epoca era un riferimento e che suona molto bene ancora oggi.
Un filtro di rete a monte dell'impianto potrebbe essere benefico, ma non strettamente necessario.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ricomincio da zero
Salve direttore, mi chiamo Diego, da molti anni leggo i suoi articoli e le sue lettere, sempre con molto interesse.
Ho cambiato casa, città e anche continente, sono finito in Canada e con l'impianto sto ricominciando da zero.
La sala d'ascolto ha un'orrenda ma comoda moquette, è 6x7x2.5m, ma ha un tramezzo centrale con cucina (si, c'è il frigo..ho come l'impressione che ogni tanto inciamperò nella presa) che la rende abbastanza irregolare, pareti e stanza da riempire a piacimento e un soffitto sbruzzoloso che promette bene. Non sono un problema i vicini.
Le casse le ho già scelte e le sto autocostruendo, quasi finite. Ho la fortuna di avere vicino casa una specie di falegnameria sociale e un po' di tempo da dedicare all'impianto. Sono a tre vie, con componenti SB Acoustics, il progetto danese, 88 dB, 40 litri di volume. Costo dei componenti + legno sui 1000 euro. Supponiamo per adesso che io riesca a fare un buon lavoro.
Il mio precedente impianto era composto da un NuForce DDA 100 e due Munis, vecchio progetto TNT-audio, costruite da un amico. Vorrei accostare alle due figliuole un ampli e un dac, ovvero un ampli con dac integrato. Probabilmente, in effetti, utilizzerei solo l'ingresso usb come faccio da anni. Se il dac dovesse fermarsi a 24/96.. me ne farei una ragione.
Qui con me ho un Udac3 della Nuforce regalato alla mia fidanzata che potrei usare in partenza, ma posso, e vorrei permettermi un upgrade.
Diciamo che per dac + ampli vorrei spendere intorno ai 1500 euro. Mi dirigerei sull'usato (potrei anche assemblarlo da me l'ampli se ci fossero soluzioni vantaggiose). Più avanti potrei pensare a completare con un filtro di rete.
Generi? Ascolto un po' di tutto.. fondamentamente jazz, rock ed elettronica. Come vorrei che suonasse? Non le so rispondere. Le Munis con il DDA 100 mi stancavano un po' l'orecchio sui medi-alti e la stanza era molto più piccola.
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità e per tutti momenti piacevoli che ho passato leggendo il suo sito.
Diego - E-mail: diegogalletta (at) gmail.com
LC
Caro Diego,
non possiedi più il Nuforce DDA100? Potrebbe essere più adatto, almeno per il momento. Altrimenti prova a stare ancora con la stessa Azienda - potresti valutare il nuovo DDA120 - oppure valuta anche BelCanto. In alternativa, già dotati di DAC, il Cyrus 6 DAC, il Primare i22 DAC, il NAD D7050 o C356BEE DAC. Come vedi le alternative non mancano di certo! La soluzione con il DAC integrato, visto che tu utilizzi solo una sorgente con uscita USB, mi parrebbe la più sensata: inutile aggiungere la complicazione di un DAC esterno. La soluzione separata sarebbe proporzialmente più costosa (sono comunque due apparecchi e non uno!) e non necessariamente più performante.
Fai bene a non fissarti sulla risoluzione massima possibile, ma ormai quasi tutti riescono a gestire flussi di dati da 24/192. La cosa è del tutto irrilevante se si utilizza software a risoluzione più bassa. I file a 24/192 non sono così diffusi e non necessariamente suonano sempre meglio. Anzi, talvolta sono realizzati sulla base di file a risoluzione più bassa, pertanto l'informazione mancante in origine continua a essere tale.
Il progetto del diffusore fai_da_te non lo conosco, certo che 1000€ per un progetto d'autocostruzione sono tanti soldi, spero che il risultato sia all'altezza della spesa. Ho sempre visto l'autocostruzione come modo per spendere poco e ottenere buoni risultati oppure come un modo per realizzare prodotti non presenti sul mercato usuale, progetti particolari con cabinet complicati o driver insoliti, ad esempio.
Tienimi aggiornato sul risultato finale,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Peppino, grazie per le belle parole, innanzitutto. Hai scelto degli ottimi diffusori e credo la tua vecchia coppia pre-finale Technics non sfiguri affatto. Si trattava di un'amplificazione abbastanza costosa e sofisticata per l'epoca. Certo, di tempo ne è passato tanto e sicuramente molte amplificazioni moderne possono fare meglio ma se a te piace e funziona bene non pianificherei alcun cambiamento. Al massimo sostituirei i condensatori d'alimentazione, ormai vecchi. Non ci sono valvole da sostituire.
Il Lehmann Black Cube per il phono sarebbe un gran bel passo avanti, magari il modello base (The Statement) o un BC normale ma usato.
La differenza di livello tra giradischi e lettore CD è abbastanza normale e non deve destare alcun sospetto. Basta ruotare un po' di più la manopola del volume quando si ascolta il giradischi. Magari con il Black Cube l'uscita sarà più elevata e questa differenza di volume col digitale si attenuerà, ma non è detto.
Semmai il grosso problema che vedo è la stanza, grande e, a quanto ho capito, completamente vuota. Questo non va bene ed è un problema che andrebbe affrontato prima di qualunque altro acquisto/intervento. Prevedi arredi assorbenti, arazzi, tende etc. Senza queste piccole ma fondamentali attenzioni non potrai mai ascoltare il tuo impianto come si deve.
Quando scrivi “In generale qualche cosa che non va c'è” non capisco se tu faccia riferimento anche al suono. In una stanza vuota e pure abbastanza grande come quella che descrivi, qualunque impianto avrebbe più di “qualche problema”.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alessandro,
i B&W CM8 non sono diffusori facilissimi, presentando un minimo dell'impedenza a 3 Ohm e una sensibilità di 88 dB. Certamente un amplificatore migliore le farà suonare meglio, ma altrettanto certamente non è una questione di watt e in ogni caso non ci spenderei 2500€! Non dimenticare che i diffusori erano nella fascia dei 1500€! Vedrei meglio delle proporzioni invertite. Un NAP 200 usato a 1800€ però acquista un buon significato e sarebbe certamente un eccellente upgrade rispetto all'unità di amplificazione interna al Qute, nata principalmente per alimentare piccoli diffusori bookshelf.
Ripeto: la potenza non c'entra niente. Diciamo che un amplificatore più grosso riesce a gestire meglio e quindi far esprimere al massimo dei diffusori non facili da pilotare. Aumenta di sicuro la concretezza e la solidità del basso, la dinamica, l'immagine e, in generale, la musicalità. La musica fluisce più naturale e senza sforzi apparenti. Quando nel suono si percepisce qualcosa di forzato (indipendentemente dal volume, naturalmente) è un chiaro segnale di un amplificatore un po' in crisi.
Tuttavia, difficilmente un amplificatore potrà modificare l'equilibrio timbrico di un diffusore. Se l'impostazione generale delle tue B&W non ti convince, non sarà un nuovo amplificatore a cambiare tutto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Andrea,
senza avere alcuna certezza sul tuo futuro, economico e logistico, forse faresti meglio a dotarti di una qualche soluzione che per ora ti permetta di ascoltare bene e senza troppi compromessi. È inutile pensare ai massimi sistemi se non si sa ancora come andrà a sistemarsi tutto il resto. Anche decidere da ora di realizzare un impianto in una sala, in barba a una eventuale (!!!) futura moglie mi pare, francamente, azzardato :-)
Sei giovane, ci può stare fare un certo tipo di programmi. La vita però ci pone di fronte a sfide impreviste, bisogna mantenere un atteggiamento flessibile.
Non conosco i diffusori attivi Edifier, purtroppo, quindi non posso esprimere un parere. In generale, vedo sempre di buon occhio la soluzione attiva, risolve molti problemi e si minimizzano i costi. Puoi tranquillamente valutare le Edifer, magari ascoltarle ove possibile. La spesa è bassa e il rischio contenuto. L'importante è cominciare, in qualche modo, senza aspettare chissà quali eventi. Quando ero studente universitario e non avevo “accesso” al mio impianto HiFi, mi accontentai di soluzioni di fortuna, spesso portatili, come solo i diffusori attivi possono essere. Ben sapevo che non si trattasse di chissà quale livello qualitativo (l'impianto di casa suonava nettamente meglio) ma intanto avevo a disposizione qualcosa di più rispetto a un lettore portatile con le cuffiette o con le cassettine attive da PC. L'orecchio si allena anche così. L'importante è ascoltare e fare esperienza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Scelta amplificatore
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Amplificazione per diffusori autocostruiti
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Invertire la rotta!
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Questa settimana ritorniamo a segnalare dischi appena usciti. Dopo il nuovo di Richard Ashcroft (ex Verve) è la volta dei miei, amatissimi, New Order, con il loro nuovo singolo Singularity, appena pubblicato, tratto dall'ultimo album “Music complete”.
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Buonasera direttore e buon anniversario a TNT-Audio! Se ha tempo (sempre più difficile al giorno d'oggi...) gradirei un ulteriore suo consiglio.
Sono riuscito a fare qualche ascolto:
Vorrei ascoltare anche un Cambridge 651 A che nell'usato si trova intorno ai 400-450 euro.
Mi sono fatto l'idea leggendo TNT che il Cambridge sia per lei più simile ad un Rotel piuttosto che ad un NAD come impostazione generale. Comunque sono curioso e ascolterò. La cosa interessante, almeno per me, è che durante questi brevi ascolti ho preso maggiormente coscienza dei miei gusti, di cosa mi piace e cosa mi piace meno e tutta una serie di riflessioni che hanno sempre interessato in precedenza solo la musica incisa nel disco e non la macchina per riprodurla.
Per esempio nella prima mail le chiedevo qualcosa di muscoloso ed energico per il rock ma ho capito che vorrei sì la dinamica ma senza perdere in musicalità, vorrei sì la chitarra elettrica bella presente ma non un suono glaciale. La solita storia della coperta troppo corta...
Non mi sto ammalando di hi fi, anzi più tardi spero di riuscire a fare un salto al negozio di dischi.
Grazie, mi piacerebbe in qualche modo sdebitarmi con lei e tutto lo staff.
Mirko - E-mail: mirkobad (at) hotmail.it
Caro Mirko,
puoi provare a fidarti delle tue orecchie, intanto. Quel che hai sentito e che hai descritto è sostanzialmente sensato e aderente alla realtà. Non capisco bene cosa intenda quando scrivi che con il NAD gli strumenti ti siano sembrati così staccati l'uno dall'altro, di fatto è così che suona un buon impianto HiFi: ti permette sia di seguire tutta la tessitura musicale nel suo complesso, sia di concentrarti, senza sforzo, nel seguire ogni singolo strumento, staccato dagli altri.
Comunque anche l'Arcam Alpha 9 che hai ascoltato è un'ottima scelta e non vedo controindicazioni all'acquisto, visto anche il prezzo molto basso. Puoi anche ascoltare qualche Cambridge, possibilmente sempre con gli stessi diffusori, se non addirittura coi tuoi! Ciò che ti è sembrato troppo brillante e vivace (Rotel con B&W) potrebbe essere invece il partner ideale per i tuoi diffusori! Quindi fai attenzione a non trarre giudizi universali su apparecchi che magari sono stati abbinati in maniera non ottimale. Mai avrei messo Rotel a pilotare B&W, ad esempio.
Nel frattempo mi sembra che questi ascolti stiano facendo crescere in te una buona consapevolezza di ciò che vorresti. Non dimenticare però che quando le cifre in ballo sono basse non occorre posizionare troppo in alto l'asticella delle proprie aspettative, onde evitare cocenti delusioni. Sii flessibile e pronto ai compromessi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Francesco,
ti ringrazio per le belle parole! Già la Audiotechnica AT95 che hai ordinato - e che ormai avrai già ascoltato - dovrebbe essere un sensibile passo avanti rispetto alla Stanton attuale. Ovviamente la situazione migliorerà ancora con l'utilizzo di un pre fono degno di questo nome. Lascerei per il momento la AT95 al suo posto, perché - pur essendo molto economica - è un'ottima testina e mi concentrerei sul pre fono. Potrai sostituire la testina in un secondo momento. Un buon pre fono, adeguato alla classe dell'impianto, potrebbe essere un classico Lehmann Black Cube The Statement, ma anche ProJect TubeBox S, Rega Fono MM o persino Musical Fidelity V90 LPS. Sono degli ottimi pre fono di prezzo compreso tra i 200€ e i 300€ ma ovviamente puoi anche decidere di investire una cifra più alta. Al momento, secondo me, non sarebbe sensato, perché la testina a monte di tutto è comunque una entry-level.
Per ottenere il meglio anche dalla piccola AT95 dovrai prestare molta attenzione al settaggio e al posizionamento sul braccio, magari dai un'occhiata alle nostre FAQ per eventuali dubbi. Anche il posizionamento del giradischi ha la sua importanza, comunque. È vero che il 1200 è stato pensato per essere abbastanza insensibile a ciò che lo circonda, però un po' di attenzione in più non farebbe male di certo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Salve ancora,
Integro un po la mia mail, visto che questa settimana non mi ha risposto ed ho probabilmente tempo di farlo prima che mi risponda (se vorrà farlo), immagino siano in molti a scriverle, capisco.
Questo è il progetto che sto seguendo, la mia scelta è dovuta al prezzo dei componenti, alla facilità di costruzione, e al fatto che per la terza volta il progettista abbia usato questo cabinet. Ho pensato ci dovesse essere un buon motivo (e, visto che l'estetica non è il suo forte a mio parere, spero lo sia il suono). Sto cercando di fare il pannello frontale un po' più gradevole...
Non ho trovato riferimenti al progettista su TNT-Audio, spero davvero di aver fatto una buona scelta, magari avrei fatto bene a scriverle prima. Non le mando foto per non sovraccaricare il server, quando le avrò finite di costruire lo farò.
Ho provato a chiedere un parere a Troel (il progettista) sull'ampli, ma usa solo vinile-valvole, io sono invece orientato al liquido-solido. (altro motivo per cui potrei aver toppato la scelta? Spero di no).
Immagno sia difficile consigliare un accoppiamento ampli-casse senza aver mai sentito le casse, e so che sarebbe meglio per me fare qualche ascolto.. ma andare il giro con due bestioni in autobus purtroppo è poco pratico. Dovrò correre il rischio ormai.
Ho un po' indagato sulle opzioni all in one che ci sono in giro. Naim fondamentalmente. Visto la facilità di rivendere i prodotti Naim, potrei fare una scelta del genere Uniti o Unitiqute 2. L'idea della connessione ethernet, wifi o aptx è allettante molto più del semplice usb in effetti.
Una domanda che mi pongo per esempio è se i 30 W dell'UQ2 siano sufficienti o no. Non ho mai ascoltato a volume particolarmente alto in effetti. Ho trovato su Canuck Audio Mart sia un UQ2 a 1450 euro che un Uniti (1) a 1700 euro. Non userei il lettore cd però.. I 50 watt mi fanno stare un po più tranquillo, lo ammetto. Per la qualità del suono chiedo a lei.
Rimane in ogni caso l'opzione di un oggetto (o due) più essenziali, senza media server o (lo posso usare comunque da pc), senza fronzoli. Anche assemblati da me (l'estetica non mi interessa). Per cercare di concentrare tutta la spesa sulla qualità audio. Se volesse consigliarmi anche dei cavi di potenza da un centinaio di euro (giusta distribuzione delle spese?), mi farebbe un piacere.
Grazie ancora,
Diego - E-mail: diegogalletta (at) gmail.com
Caro Diego,
ho dato un'occhiata al progetto di Troel Gravesen e mi sembra sanissimo e molto ben studiato, fin nei minimi dettagli. I driver sono di buona fattura, pertanto tutto lascerebbe presupporre un suono di buona qualità, se non ottima. Non dovrebbero, almeno sulla carta, dare problemi particolari di pilotaggio. Di conseguenza anche il piccolo UQ2 della Naim potrebbe farcela senza grossi problemi. I watt in più, come spiegato qualche lettera sopra, se non servono per generare pressione sonora extra, sono sostanzialmente inutili. È la qualità dell'amplificatore che fa la vera differenza, non certo la potenza d'uscita.
L'autocostruzione in questo particolare segmento non aiuta molto, perché gli apparecchi all-in-one sono complessi e difficili da realizzare. Altri all-in-one che potresti considerare sono i Cocktail Audio: poche settimane fa abbiamo recensito il modello X30 che dispone di 50 watt per canale in Classe D. Potrebbe essere un'ottima alternativa ai Naim e costa poco più di un migliaio di euro.
Certo non ha le performance di un amplificatore separato di pari prezzo ma ci mancherebbe, sarebbe scandaloso se così fosse! :-)
Per quanto riguarda il fatto che il progettista dei diffusori utilizzi solo valvole e vinile non ti devi preoccupare, anzi. Intanto è sempre una questione di gusti personali e di abitudini. In secondo luogo, se riesce a pilotarli con un amplificatore a valvole significa che non sono diffusori killer.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Ciao Lucio,
è sabato pomeriggio mentre ti scrivo, ho appena spento l'impianto hi-fi... non ci siamo, non ci siamo proprio...
il suono che esce fuori è troppo affaticante e non è difficile capire il perché:
Basta Lucio, non lo voglio più questo suono, questa impostazione timbrica non la sopporto più!
Pensa che arrivo a preferire ascoltare in cuffia (Sennhaiser HD449) perché posso effettuare lunghe sessioni di ascolto senza il minimo senso di affaticamento!
Questo è il mo obiettivo: configurare il mio impianto per ascoltare musica Rock e leggera senza sforzo! L'ambiente è quello che è, per ascolti seri chiudo la tenda della finestra, copro la grande tv con una coperta di Pile, di più non so che fare.
Ho deciso di cambiare i diffusori, basta con quel tweeter a cupola metallica voglio un diffusore con un tweeter a cupola in seta, foriera spesso di un suono dolce e naturale. Sto valutando anche di sostituire l'amplificatore...
Ho bisogno di un suono caldo, naturale e assolutamente non affaticante! Voglio cambiare rotta!
Accompagnato da un caro collega audiofilo, sono andato quindi in un noto negozio della capitale, dove abbiamo chiesto di ascoltare diffusori con questo tipo d'impostazione timbrica e con un prezzo sotto i 1000 euro: Chario, Mission, Monitor Audio, ed Heco, quest'ultime ci hanno particolarmente colpito, gran bel basso morbido e appagante, gamma media ed alta molto naturali e dolci.
Sono andato poi alla ricerca di informazioni sul web, questi i link del prodotto e della recensione del modello in negozio:
http://www.heco-audio.de/en/downloads/music-style-500
http://www.heco-audio.de/media/articles/detail/MusicStyle500areadvd12_12en.pdf
Le peggiori sono state le Monitor Audio, sembrava mancassero sia l'estremo basso, sia l'estremo alto.
Arrivo al punto: dovrei orientarmi su queste Heco che mi hanno fin da subito colpito, oppure dovrei provare proprio le MonitorAudio che di primo acchitto non mi sono piaciute? Ho sempre associato i prodotti HIFI alle persone, perchè ognuno di essi ha il proprio carattere, la propria impostazione, bisogna poi trovare la giusta "accoppiata", la giusta sinergia, solo che spesso l'amore a prima vista non è quello per la vita!!!
E se quel basso così profondo e rotondo divenisse alla lunga affaticante e rimbombante nel mio ambiente?
E se invece quelle Monitor Audio apparentemente anonime e distaccate, con il loro carattere poco ruffiano, fossero capaci di regalarmi proprio quel suono morbido caldo e non affaticante che sto cercando da tanti anni?
Vorrei trovare il modo di ascoltare anche le Indiana Line spesso da te consigliate e di cui se ne parla un gran bene!
Grazie per l'attenzione!
Fabrizio - E-mail: FabrizioOrielli (at) libero.it
Caro Fabrizio,
se la stanza è abbastanza vuota e riflettente, tanto da essere affetta da eco evidente al battito delle mani vedo impervia la strada del riuscire a trovare il giusto diffusore. È vero che un diffusore tendenzialmente morbido e caldo sarebbe più semplice da inserire, ma c'è comunque il rischio che il basso vada fuori controllo. Si può provare a far qualcosa giocando col posizionamento e con la chiusura parziale/totale dello sbocco reflex ma si tratta di soluzioni un po' da ultima spiaggia.
Se ti sono piaciute così tanto le Heco puoi tranquillamente prenderle in considerazione, certo che scegliere un diffusore che non ci piace, nella speranza che alla lunga possa conquistarci... è il modo migliore per sbagliare acquisto!
Quindi ascolta ancora qualcos'altro, possibilmente portandoti appresso il tuo amplificatore Rotel, che per ora non sostituirei, in attesa di prossimi sviluppi. Si tratta di un ottimo apparecchio, capace di pilotare qualunque diffusore, prima di rottamarlo ci penserei bene!
Non fidarti, inoltre, delle apparenze: non è che i tweeter in seta suonino per forza dolci e morbidi, come se fosse il materiale a conferire le caratteristche al suono. Ho sentito tweeter in seta suonare pungenti e tweeter a cupola metallica suonare caldi e assolutamente poco affaticanti.
Purtroppo non ho mai ascoltato le Heco che mi segnali, pertanto temo di non poterti essere di grande aiuto nella scelta.
Quel che dovresti provare a fare, infine, è intervenire sull'ambiente anche con l'inserimento di pochi, semplici accessori d'arredo: qualche tela senza vetro, qualche arazzo, grandi cuscini...
Con un'acustica ambientale sbagliata aspettarsi grandi prestazioni da un impianto HiFi è velleitario.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Maurizio,
grazie per l'apprezzamento e soprattutto grazie per quel che fai per la “causa” ovvero dare una preziosa mano nello staff dei traduttori e dei proofreader! Senza il vostro prezioso contributo TNT esisterebbe, temo, nella sola versione inglese. Cerchiamo tutti insieme di continuare a coltivare il nostro piccolo, umile disegno folle: realizzare una vera rivista specializzata, autorevole e conosciuta in tutto il mondo, che può permettersi di dire ciò che vuole, senza doversi piegare alle ferree esigenze del mercato. Vent'anni su questa strada sono un traguardo che, quando iniziammo, non avremmo mai pensato di poter tagliare. Grazie a tutti i collaboratori e a tutti i lettori che, settimana dopo settimana, ci hanno premiato con la loro fedeltà e facendoci sentire tutto il loro affetto. È la nostra unica retribuzione, ma ci riempie il cuore di gioia...
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