Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 18/6/2016 - 25/6/2016

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  1. Downgrade
  2. Dac o ampli con dac integrato?
  3. Giradischi con 500€
  4. Diffusori: vintage o moderni?
  5. Amplificatori per tipo di cassa
  6. Re: Primo impianto
  7. Un impianto intorno alle Thiel
  8. Consigli per upgrade
  9. Accoppiamenti per due impianti
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Downgrade
Buongiorno direttore, come da sua richiesta la aggiorno sulla mia "situazione". Il trittico Naim hicap, 32 e 250, purtroppo sono stato costretto a venderlo e come le anticipavo nella mia precedente, ho preso l'Atoll IN30 a 150 euro completo di telecomando e in ottimo stato...come nuovo.
Vorrei ancora tenere il mio lettore Marantz 56 mkII a cui circa 2 anni fa, ho cambiato la lente e che da allora, le assicuro ha suonato davvero poco. La mia indecisione, è sui diffusori Chario Delphinus Constellation che forse, mi sembrerebbero "grandi" per la mia piccola stanza. Tenga conto che riesco a posizionarli a soli 30/40 cm circa di distanza dalla parete. Alle Chario, sembrerebbe interessata una persona che qualora le acquistasse, mi darebbe la possibilità di avere come budget circa 800 euro da poter "investire" per una coppia di minidiffusori nuovo/usato. Con questo importo a disposizione, pensavo a delle LEEMA XEN di cui ho letto molto bene e che usate si trovano a 700 euro circa. Ebbene, le chiedo: qualora la mia vendita andasse in porto, varrebbe la pena dal punto di vista "sonoro" cambiare le Chario per le Leema Xeen o per un altro diffusore da lei suggerito?
Ribadisco che effettuerei questa "operazione" solo perchè le Delphinus le ritengo non adatte al mio ambiente e alla potenza del mio ampli...è chiaro che potrei anche sbagliarmi e per questo, le chiedo un suo sauggerimento che come sempre ritengo biblico.
Grazie,
Maurizio - E-mail: prcmaurizio (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
non vedo alcuna ragione per sostituire le tue Chario, se ti piacciono. In fondo non sono diffusori particolarmente ingombranti o che richiedono chissà quali spazi per suonare al meglio. I 30/40 cm dalla parete posteriore sarebbero pochi anche per diffusori più piccoli, quindi non risolveresti il problema. E, in ogni caso, aspetterei di vedere come si comportano nel nuovo ambiente, magari suonano meglio di quanto ti aspetti o di quanto suonassero prima!
Per quanto riguarda la potenza, poi, non vedo davvero come questo possa diventare un problema. Le Chario mi pare abbiano una sensibilità di 90 dB, bastano pochi watt per farle suonare abbastanza forte, tanto più che la stanza dovrebbe essere non enorme. Non sono mai riuscito a comprendere fino in fondo come sia possibile che gli audiofili abbiano questo problema psicologico insormontabile riguardo alla potenza degli amplificatori: se è tanta, nessuno ci obbliga a usarla tutta, se è poca...si sente, perché il volume sonoro che riusciamo a ottenere non è sufficiente. L'Atoll IN30, con le tue casse, è in grado di riprodurre pressioni sonore da feste da ballo private, quindi di cosa ti preoccupi esattamente?
Siccome prima c'era il NAP250 pensi che una potenza inferiore debba essere insufficiente per forza? Vedrai che non è così! Certo, la qualità sonora non sarà la stessa, ma questo non ha niente a che vedere con il mero e semplice dato della potenza continua. Ascolta senza pregiudizi e non potrai che darmi ragione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dac o ampli con dac integrato?
Direttore buongiorno vorrei un suo consiglio, non so se sia meglio spendere 2000€ per dac naim v1 o se permutare il mio impianto e passare ad un cyrus dac8 (dac6) + cyrus cdT in modo da non avere un conflitto (che mi dicono possibile) tra il cd5 e l'eventuale dac che acquisterei!

Non mi dispiace neppure l'accoppiata Belcanto cd3t + Belcanto c5i. Lei cosa farebbe?
Grazie per l'attenzione.
Flavio - E-mail: bagugu (at) alice.it

LC
Caro Flavio,
prima di tutto devi chiederti che cosa stai cercando nel tuo impianto! Ti serve un DAC per passare alla musica liquida o solo per migliorare la qualità della sorgente digitale? Nel primo caso sei fuori strada, perché non mi pare che il tuo Naim CD5 disponga di uscita digitale cui collegare un DAC esterno! Qualora volessi un DAC esterno saresti costretto a sostituire anche il lettore CD, optando per un modello con uscita digitale o addirittura acquistando una semplice meccanica di lettura.
Mi sembra una complicazione inutile. Qualora la musica liquida non ti interessasse ritengo che sarebbe molto meglio, se avessi necessità di upgrade, acquistare un lettore CD di qualità più elevata, magari stando in casa Naim o Rega, vista la composizione del tuo impianto. L'ampli dotato di DAC interno potrebbe risolvere il problema della mancanza dell'uscita digitale nel tuo CD player, che andrebbe però collegato in analogico, senza trarre alcun beneficio dal DAC integrato nell'ampli, che servirebbe, a quel punto, solo per la musica liquida eventuale (PC etc.).
Vedi di fare un po' di chiarezza tra le tue diverse esigenze e orienta di conseguenza le tue decisioni. Cambiare tutto si può, ma dovrai farlo a ragion veduta, sia che la scelta ricada sulla coppia Cyrus che su quella BelCanto. In ambedue i casi si tratterebbe di un cambio di prospettiva abbastanza radicale, meglio ascoltare con molta attenzione prima!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Giradischi con 500€
Buona sera direttore, mi chiamo Devis e innanzitutto volevo farle i miei complimenti sulla professionalità delle prove effettuate senza per forza essere "fuorviati" nei giudizi dalle grandi marche del settore. Penso che il successo di questo sito derivi proprio dalla sua obiettività. Sono alcuni mesi che vi seguo e devo dire che sono davvero ancora in alto mare con le mie idee... ovvero mi sto preparando a fare il grande passo cioè passare dal cd al vinile (sì lo so era ora).
Ora sono a chiederle consiglio sulla scelta di un giradischi, tenendo conto che al momento dispongono di amplificatore Denon pma 700ae e due casse che mi hanno regalato Celestion eo5 da 70 watt. Mi manca solo il giradischi. Ora, cercherei un giradischi con queste caratteristiche in ordine di importanza:

  1. La qualità di ascolto in primis (eventualmente in futuro facendo anche upgrade della puntina, ecc. )
  2. Solidità del prodotto (essendo alle prime esperienze non vorrei un prodotto troppo delicato da settare e mantenere per questo nelle miei preferenze c'è anche Audio-Technica AT-LP1240)
  3. Mi piacerebbe ci fosse attacco USB ma ho letto alcuni casi che con questa opzione danno dei problemi.
  4. Ascolto molto colonne sonore, rock progressive e musica con prevalenza voci femminili
  5. La mia stanza misura circa mq 20
  6. Vorrei stare su un budget di € 500 (non guardo ai 100 se il prodotto ne vale la pena)
I modelli che mi ero soffermato sono: Chiaramente accetto consigli anche su altri prodotti/modelli che non ho elencato. Chiedo scusa in anticipo se ho scritto delle cose inesatte o poco consoni a tutti gli esperti che seguono questo forum e un grosso grazie va a Lucio Cadeddu anche se mi risponderà tra qualche mese capisco gli impegni!
Buon ascolto a tutti!
Devis - E-mail: devis.free (at) libero.it

LC
Caro Devis,
fortunatamente riesco a risponderti in tempi molto più brevi di quanto da te previsto, perché il pesantissimo pregresso di mail accumulate si è smaltito! Con l'avvicinarsi della bella stagione le richieste di consulenza diminuiscono drasticamente e pertanto riusciamo a essere più tempestivi.
Grazie per l'apprezzamento e le belle parole circa il nostro operato. Non concordo con te sul fatto che fosse ora di passare al vinile...mica è obbligatorio! Se uno possiede già una discoteca abbastanza fornita di buoni LP allora un investimento nell'analogico ha il suo senso, altrimenti si può andare tranquillamente avanti con il digitale (CD o liquido).
Comunque, visto che una decisione sembra sia stata presa, vediamo come potresti orientare la tua scelta. Io, fossi stato in te, avrei preferito spalmare il budget sul resto dell'impianto.
Tra i giradischi che hai scelto, e anche tenendo conto delle tue esigenze, la mia preferenza va verso il ProJect, che non necessariamente deve avere l'uscita USB, a meno che tu non voglia passare i vinili in digitale sul PC...ma allora a che ti serve l'analogico??? Vorrei capire meglio: acquisti il vinile per poi sentirlo dal PC? Non ne capisco il senso.
Comunque, se davvero ti servisse l'uscita USB opta pure per il modello di giradischi che la offre. Non ci sono, in generale, problemi di sorta, ma con la USB sei vincolato a usare il pre phono integrato nel giradischi, anziché quello del tuo amplificatore. Potresti comunque utilizzare lo stadio phono del tuo ampli quando il giradischi non è collegato al PC, ammesso che la qualità di tale stadio sia superiore a quello del pre interno al giradischi (ne dubito).
Lascerei perdere i giradischi AudioTechnica perché si tratta di prodotti pensati per scopi “pro”, quindi inutili nel tuo caso specifico. Meglio pagare soltanto per ciò che ci serve realmente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori: vintage o moderni?
Gentile direttore buongiorno.
Le scrivo per chiederle un parere in merito all' eventuale acquisto di diffusori AR, in particolare le AR 10 pigreco. Sono sempre rimasto affascinato dal suono delle AR ed in modo particolare a quello delle AR3a. Non vorrei però farmi prendere troppo da una moda che sta prendendo sempre più piede che è quella del vintage. Si tratta di diffusori dal litraggio non indifferente e dal prezzo, nonostante gli anni, non proprio abbordabile: ben 900 euro circa. Avrebbe senso secondo lei investire su una cifra del genere o forse e meglio impegnare quei soldini in qualcosa di nuovo?
Ci sono diffusori che hanno caratteristiche simili a quelli che ho citato senza dover spendere un capitale? Proac è secondo lei una valida alternativa?....... Potrei fermarmi solo alle studio 118.
La ringrazio per l'attenzione e la saluto.
Rocco - E-mail: 59c.rocco (at) gmail.com

LC
Caro Rocco,
ancora una volta noi audiofili siamo totalmente incapaci di vedere le cose in altra prospettiva. Se si trattasse di automobili, di arredamento, macchine fotografiche o altri beni di consumo una domanda come la tua apparirebbe come totalmente insensata. Chi mai chiederebbe pareri se acquistare un'auto d'epoca o una berlina moderna? Un mobile d'antiquariato al posto di uno moderno? Una vecchia reflex meccanica al posto di una macchina moderna completamente digitale? Eppure questi beni di consumo svolgono le stesse funzioni!
Per l'HiFi, stranamente, sembra che il vintage o il moderno possano essere confrontabili, pensabili e valutabili in alternativa. Non è così!!! Se desideri le AR di quell'epoca non ci sarà alcun diffusore moderno che potrà soddisfarti, perché, ancor prima del tipo di suono (che non esiste più) non potrebbe offrire il requisito principe che rende il vintage così attraente: l'aspetto, l'alone di leggenda, il fascino. Acquisteresti un clone delle AR o, invece, preferiresti avere l'originale?
Fatta questa premessa, la decisione è tutta nelle tue mani: se ti piacciono le AR, prendi le AR, con tutte le dovute cautele. Immagino conosca BENE il loro suono. Altrimenti passa a qualcosa di moderno e dimentica il fascino del vintage. Potresti anche prendere le AR, giocarci un po', vedere se effettivamente ti soddisfano come immagini, sia come suono che come emozione, e poi magari rivenderle, senza perderci un centesimo, a patto di pagarle il giusto prezzo di mercato. Quel che ti posso dire è che il suono preciso, trasparente e tridimensionale di un buon diffusore moderno non lo troverai nelle vecchie AR.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificatori per tipo di cassa
Caro Direttore,
Le scrivo riallacciandomi ad una lettera inviata precedentemente nella quale le chiedevo come orientarmi per comperare delle casse a sospensione pneumatica. Dopo aver guardato lo splendido catalogo delle Opera (che mi suggeriva) ed il catalogo Eminent, purtroppo al momento per motivi economici ho optato per la realizzazione del progetto TNT NUES con qualche variante.
Ho realizzato il progetto e penso di aver ottenuto un ottimo risultato...la configurazione d'Appolito è stata veramente una sorpresa. Adesso però volevo chiederle un aiuto nel chiarirmi questo fenomeno relativo al comportamento dei woofer con diversi amplificatori.
Applicando il pre e finale Advance Acoustic Mpp206/MAA406 o il Technics SU8080 l'escursione dei woofer risulta "a vista" equilibrato, lineare ed il suono limpido, chiaro e preciso.
Poi, ho provato queste casse con un Saba VS80 che invece provoca una escursione dei woofer esagerata, quasi come volessero uscire dalle "orbite" con una conseguente coda in alcuni passaggi musicali. Normalmente il Saba lo utilizzo come secondo impianto accoppiato a casse bass-reflex e restituisce un suono caldo, corposo anche a volumi bassi mentre gli altri due amplificatori non hanno la stessa corposità accoppiati con casse basse reflex.
A questo punto ho cercato un po' di capire dalle sezioni del sito TNT Audio relativa agli amplificatori e alle casse, ed ho letto di "amplificatori muscolosi che non vuol dire potenti", di verificare "la sinergia tra casse e amplificatore" per poi, giusto per confondermi meglio, domandare a qualche amico ma mi sono perso tra termini tipo "amplificatori correntosi", "amplificatori con bassa efficienza amplificatrice ma grande resa sonora e bassa distorsione", "watt puri" dei vecchi amplificatori (ma perchè il Technics SU8080 è moderno?).
A questo punto volevo chiederle se può aiutarmi a capire il fenomeno (scusandomi se l'avrò mal descritto) o se può dirmi se si possono individuare categorie di amplificatori che prediligono casse in sospensione pneumatica o bass-reflex.
La ringrazio sempre per la sua disponibilità a questo appuntamento settimanale con la posta.
Gianpaolo - E-mail: rossomina (at) email.it

LC
Caro Giampaolo,
per nostra fortuna gli amplificatori non sono senzienti, per cui non si accorgono se la cassa ad essi collegata è in sospensione pneumatica o bass reflex. L'unica cosa che sentono è il carico, ovvero l'impedenza che la cassa oppone all'amplificatore (sto semplificando molto). Il fatto che l'amplificatore Saba faccia oscillare molto i woofer è di semplice spiegazione: probabilmente riproduce, per qualche guasto o mancanza di progetto, frequenze subsoniche a un livello molto elevato: i woofer si muovono molto nel vano tentativo di riprodurre le frequenze subsoniche. Il risultato è solo tanto rumore e distorsione. Arrivo a dirti che sarebbe meglio smettere di utilizzare un tale amplificatore, per salvaguardare la salute degli altoparlanti. Il fatto poi che il suono ti sembri più caldo non ha niente a che vedere con questo fenomeno, probabilmente il timbro dell'amplificatore ha questa caratteristica.
Secondo me dovresti basarti sulla qualità del suono che senti, qualità che, secondo me, è indiscutibilmente a favore della coppia pre-finale Advance Acoustic. Il fatto che poi a te possa piacere un suono più gonfio e ruffiano ci può stare, ma l'alta fedeltà è un'altra cosa. Per fare un confronto sensato, tra l'altro, devi mettere tutti gli amplifificatori nelle stesse condizioni operative ovvero: tasto loudness disinserito e controlli di tono a zero. Sono abbastanza sicuro che, in queste condizioni, quei due vecchi ampli integrati non reggeranno minimamente il confronto con la moderna coppia pre+finale Advance Acoustic.
Infine, ti consiglio di ascoltare di più e di leggere di meno, il rischio di fare una grande confusione, specie se si è privi delle basi tecniche per capire bene certe cose, è altissimo. Non bisogna essere ingegneri elettronici per riconoscere se un suono è corretto oppure no, basta un po' di orecchio e di esperienza nel suono “vero” degli strumenti musicali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Primo impianto
[Sala d'ascolto]
Ho seguito in parte qualche suo consiglio e ho provato a ragionare un po' di testa mia (questi giovani...). Mi sono innamorato dopo averle ascoltate, pilotate da un Marantz PM6005, delle Dali Zensor 1 e 5, un suono dettagliato che ho di gran lunga preferito ad altri diffusori di cui mi ero fatto un'idea in rete e che è stata smentita dall'ascolto in confronto: B&W 685, 686 s2, Monitor Audio Bronze 2, IL 560 (però pilotate da un piccolo Denon).
Ho finito per ordinare pur senza averle ascoltate le Dali Zensor 3 che ho collegato (e qui ho fatto di testa mia) al sinto AV Marantz NR1506. Non sono riuscito a resistere alla comodità di utilizzo di questo apparecchio che spremo in tutte le sue funzioni da Spotify Connect alla porta USB con cui riproduco FLAC 44Hz (e qui la ringrazio molto) estratti da una decina dei miei ultimi dischi preferiti che mi sono procurato nel giro di pochi giorni. Il tutto controllato comodamente dal divano e proiettato su TV.
Ho preferito lasciar perdere l'impianto Vintage (che ricordo essere composto da Ampli Pioneer SA608, diffusori Pioneer CS-535, DVD Sony DVP-NS-330) ormai appeso ad un filo. Le spiego meglio: l'amplificatore dopo che ci siamo sentiti soffre un po' di più, ci mette circa più di 5 minuti a partire ed è accompagnato da un leggero brusio di fondo. Ho curato però di quell'impianto l'acustica ambientale allontanando i diffusori dalle pareti e degli angoli e costruendomi dei supporti palesemente copiati dalle Klipsch Heresy.
Mi rendo conto solo ora switchando le Zensor3 tra i due amplificatori nello stesso ambiente (salotto mansardato di circa 40-45m2 con punto di ascolto a 3,5m) di questo divario che la spinge a dire che l'amplificatore HT non è fatto per ascoltare la musica. Il mio orecchio mi fa sentire sull'HT in pure audio una mancanza di dinamica e “separazione” tra le frequenze, il Pioneer coinvolge di più ma è meno preciso sulle voci (e ricordo che sono gli alti che mi hanno fatto innamorare di questi diffusori) che diventano a tratti fastidiose quando restano invece fantastiche sul Marantz.
Adesso venendo a noi, vedo sul Marantz un'uscita pre-OUT e notando la differenza con l'integrato stereo ho in mente un upgrade con appunto un integrato stereo con esclusione PRE. Mi sono informato un po' e restando su Marantz il primo prezzo è il PM7005.. troppo caro circa come anche guardando ad altre marche con la stessa caratteristica. Potrei quindi spingermi sull'usato ma sarei curioso di avere un'opinione sull'unico che nuovo ha un prezzo accessibile: Pioneer A30 con il suo bel tastino anteriore Power amp Direct, al quale potrei collegare un CD usandolo come impianto a se oppure come finale per il mio Marantz.
Come si inserirebbe nelle mia catena questo componente? Le prestazioni sarebbero confrontabile a quelle dell'SA-608 o superiori? Pensa che sia un'idea ragionevole o che varrebbe la pena slegarsi dall'home theatre e switchare ogni volta i cavi con delle banane costruendo una nuova catena con Amplificatore e Lettore CD che vada d'accordo con questi diffusori così “eclettici”. Ci vedrebbe bene qualche marca in particolare?
La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato oggi e la scorsa volta. Mi permetto di allegare una foto delle prove che ho fatto prima di scriverle e di segnalarle un cantautore che ha appena pubblicato un album e che ho avuto l'occasione di ascoltare dal vivo all'appena trascorso MI AMI Festival di Milano: Motta - Del tempo che passa la felicità:
www.youtube.com/watch?v=raEbWnNRwso
PS: Le Zensor 3 hanno sbocco reflex posteriore ma la casa consiglia comunque un posizionamento a 5-20cm dalla parete di fondo.
Marco - E-mail: marcomaria.basaglia (at) studenti.unimi.it

LC
Caro Marco,
temo che collegare un finale di potenza alle uscite pre del tuo sintoampli HT possa curare solo in parte il problema che lamenti. Il suono che senti, infatti, dipende in buona parte dalla sezione pre del tuo sintoampli, pertanto la sezione finale migliore potrà - forse - curare solo parzialmente il tuo problema. La soluzione è sdoppiare il segnale in uscita dalle sorgenti e inviarlo a un amplificatore integrato di maggiore qualità, quando desideri ascoltare senza tutte le features del tuo Marantz. Questo, ovviamente, impone, ogni volta, l'attacca e stacca dei cavi dei diffusori, per non dover ricorrere a delle centraline di commutazione che sarebbe meglio evitare.
Non è certo una soluzione comoda e, alla fine, ti stancherai di tutto questo attacca/stacca. Se davvero volessi sentire meglio l'audio due canali temo che dovrai rinunciare a tutte le features dell'ampli HT, oppure realizzare due impianti. Non ci sono scorciatoie.
Comunque sia, un tentativo lo puoi sempre fare, magari investendo una cifra modesta: cerca un qualunque finale di potenza usato, di marchi di stirpe audiophile (Rotel, NAD e simili), da spenderci 250/300€, e fai l'esperimento. Qualcosa migliorerà di sicuro ma non so se sarà sufficiente. Volendo spendere ancora meno, cerca un finale in Classe D (o anche un integrato, sul quale mettere il volume al max) per 100/150€ al massimo. È questo il modo più economico per fare un passo avanti senza investire e rischiare grossi capitali.
Una nota a margine sul posizionamento dei diffusori: posti su quel mobile probabilmente lo fanno risuonare non poco, specie se è vuoto all'interno. Non è una buona sistemazione.
Infine, grazie per la segnalazione musicale, che facciamo nostra proprio questa settimana!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un impianto intorno alle Thiel
Carissimo Lucio,
dopo aver fatto passare un po' di tempo vedi mia prima e unica lettera (
vol.535) per provvedere ad alcuni cambiamenti nel mio attuale impianto ho atteso di traslocare in quella che potrei forse considerare la mia casa “definitiva” per considerare delle scelte che a loro volta non devono essere oggetto di continui “scambi”. Gli apparecchi attuali mi hanno accompagnato per parecchi anni e ho da moltissimo tempo perduto l'amore compulsivo per il compro/vendo hi-fi.
La passione però continua, al punto che per pura curiosità per l'ascolto di musica riprodotta al meglio sono due anni di fila che me ne vado in quel di Monaco di Baviera per l'Hi-End proprio per ascoltare tanti modi di proporre alta fedeltà. Ciò detto, anche per il mio mestiere di architetto, sono curioso di come posizionare l'hi-fi in casa dei clienti, per lo più inizialmente disinteressati alla cosa ma che poi mi ringraziano per aver alzato la qualità dei loro (pochi o tanti) ascolti.
Tornando al punto che mi riguarda, a suo tempo ti scrissi principalmente per chiederti lumi su un cambio di diffusori dato che gli attuali, bellissimi Sonus Faber Grand Piano II serie non mi soddisfano scrivendoti che, amante come sono stato delle elettrostatiche, avevo necessità di sentire nuovamente “le voci” con diffusori meno cupi dei miei.
Mi consigliasti le Maggies ma io, nel frattempo, in attesa di nuovo appartamento ho avuto svariate occasioni di ascoltare sistemi vari concludendo che il suono delle Vandersteen (serie 5, fuori prezzo per me) e delle Thiel è quello che sento più giusto per me. Sto concludendo l'acquisto di una coppia di 3.6 usate (del 2001) per meno di 2.000 euro e francamente sono felice di avere questa opportunità.
Ho anche acquistato oggi stesso un giradischi Clearaudio Compact nuovo per 1.000 euro che va a sostituire un 146 della Thorens che ha fatto il suo onesto lavoro ma che tu stesso mi hai suggerito di sostituire. Inoltre, qualche mese fa ho comperato “demo” per 100 euro un Rotel RCD 06 SE che mi pare non eccezionale ma onesto che ha sostituito un Quad 66 con il laser andato.
Ora ti chiedo lumi su due altri elementi: ho un integrato Mc Intosh MC6400 che tu stesso mi dicesti probabilmente inadeguato a una scelta Thiel. Comunque lo proverò insieme ai diffusori acquistati e, nel caso l'abbinata non sortisse grandi risultati penso che andrei, potendololi acquistare a prezzi vantaggiosi, su un Electrocompaniet però vorrei tu mi dicessi non solo se li ritieni adeguati ma se il 3 potrebbe bastare o sarebbe meglio un 4 o un 5.
Dulcis in fundo un suggerimento su un DAC pre completare il tutto, che faccia però anche da amplificatore per cuffia e rimanga possibilmente sotto i 1.000 euro. Per la cuffia avrei pensato alla 500a della Grado per me è ottima, ne ho ascoltate diverse e non costa moltissimo. Cosa ne pensi?
A questo punto tu mi dirai, ma la cosa più importante, cioè l'ambiente, com'è? Mi permetto di inviarti una planimetria con la collocazione degli elementi d'arredo e un paio di fotografie per capire un po' di più.
Proprio su questo argomento vorrei che tu mi consigliassi qualcosa. Oggi è un po' rimbombante ma posso intervenire. A tale proposito vedrai che ho introdotto a chiusura dell'ambiente sulla sx un tendaggio spesso che ora non c'è (al suo posto un'altra porta vetrata) che spero possa aiutare il confort acustico. Nell'eventualità che le 3.6 avessero necessità di allontanarsi dalla parete di fondo potrei ipotizzare delle basi in marmo con le outine sotto per spostarli avanti e indietro ma si accettano ovviamente altri suggerimenti.
Nelle foto vedrai sopra l'impianto un quadro scuro che è solo tela ma non vetrato che potrebbe essere “imbottito” come mi pare tu avessi suggerito in altra occasione.
Ti ringrazio anticipatamente per i suggerimenti che mi potrai dare!
Cordialmente,
Maurizio - E-mail: archmauriziotomazzoni (at) gmail.com

[Sala d'ascolto][Sala d'ascolto][Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Maurizio,
ottima idea quella di prendere le Thiel CS 3.6, eccellenti diffusori sotto tantissimi aspetti, pur se abbastanza esigenti in termini di partners a monte di essi, amplificazione in primis. Continuo a pensare che il McIntosh da te indicato non sia particolarmente adatto, meglio uno degli ElectroCompaniet indicati. Valuta anche altre amplificazioni simili per capacità di pilotaggio, tipo Naim, Norma, Musical Fidelity, Krell etc.
Il lettore CD, invece, è assolutamente fuori luogo, posto a monte di diffusori così raffinati e rivelatori. Prima o poi dovrai pensare a qualcosa di più serio (hai voluto la bicicletta?) :-)
Il DAC esterno potrebbe essere una soluzione, certo, visto che potrai utilizzarlo anche come ampli per cuffia. Ci sono tanti prodotti validi, da Burson a Cambridge Audio, passando per i soliti marchi noti. Per le cuffie purtoppo non so aiutarti molto, non sono esattamente un esperto nel campo. Magari affidati a qualche recensione che abbiamo pubblicato qui su TNT-Audio.
Per quanto riguarda l'ambiente non mi pare ci sia molto da osservare, a parte le mie solite preoccupazioni: lo spazio importante alle spalle del punto d'ascolto (le riflessioni potrebbero arrivare con eccessivo ritardo) e lo spazio tra i diffusori, che io preferisco tenere completamente sgombro, fatto quasi irrealizzabile in ambiente domestico adibito anche ad altri usi.
Le 3.6 sono in grado di ricreare un suono molto grande, con un'immagine molto profonda, pertanto sarebbe bene poter dar loro ampia distanza dalla parete posteriore, sperimentando fino a trovare il giusto compromesso.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Consigli per upgrade
Salve, mi chiamo Claudio, è la prima volta che scrivo e le chiederei un consiglio per uno sviluppo del mio impianto rimasto a 25 anni fa. Innanzitutto le dico che la mia stanza è abbastanza ridotta, 4x3, con un punto di ascolto a 1,5 / 2 mt dai diffusori per poterli tenere almeno 30 cm da parete, quindi la spesa deve essere relativa al risultato finale visto l'ambiente.
Sono in appartamento, quindi non ho bisogno di volume ma di suono pieno e caldo. Ascolto rock in generale, prog, southern, hard e country. In base all'ambiente ed all'impianto attuale e volendo cambiare solo un componente per volta quale mi consiglia di sostituire per primo e con cosa? Ampli o casse? Con una spesa dai 300 ai 500 euro posso fare un salto di qualità? Consiglierebbe anche qualche usato recente? Il mio impianto è composto da:

La ringrazio per il tempo dedicatomi e per il servizio svolto.
Claudio - E-mail: rooswelt72 (at) gmail.com

LC
Caro Claudio,
il tuo impianto ha una curiosa duplice natura: ottima la parte ampli + casse, decisamente scadente la sezione sorgenti. Inizierei a pensare a delle sorgenti di maggiore qualità. Non c'è bisogno di spendere grandi cifre, già quelle che hai preventivato, se pensate per singolo pezzo, sono più che sufficienti per fare un salto di qualità sensibile. Come lettore CD anche un entry-level di Cambridge Audio, di Denon, NAD o Rotel possono già fare molto meglio dell'attuale Technics. Stesso discorso si può fare per il giradischi, che potrà essere un entry-level di ProJect, tipo Elemental, Essential o Debut, già dotati di dignitose testine Ortofon, eventualmente da upgradare in futuro.
In seguito sarà la volta dei diffusori e, per ultimo, l'amplificatore. Le tue RCF possono certamente essere migliorate con un bookshelf moderno, ma anche con una piccola torre da pavimento di Indiana Line, Cambridge o Wharfedale. Qualora volessi optare per un salto di qualità più evidente e rimandare l'acquisto delle nuove sorgenti, potresti investire tutto sui nuovi diffusori, sarebbe comunque un bel passo avanti. Tieni conto che in una stanza 4x3 delle torri da pavimento potrebbero darti un bel po' di basse frequenze in più, rispetto ai tuoi attuali piccoli monitor.
Ti dico questo perché non mi è chiarissimo se il budget stanziato sia da destinare a ogni singolo pezzo o se sia complessivo e finale. In tal caso, allora, tornerei sulla prima opzione, ovvero giradischi e lettore CD, da cercare magari nell'usato recente (non il giradischi, però!).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Accoppiamenti per due impianti
Buongiorno direttore,
come primo impianto uno degli appartamenti un'accoppiata Ampli Rotel 1520 + RCD 1520. Attualmente ascolto questa accoppiata con delle Totem Arro con buona soddisfazione. La scelta di questi diffusori è stata imposta dallo spazio esiguo della stanza di ascolto e dalla necessità di posizionarli quasi attaccati alla parete di fondo. Tuttavia vorrei spostare le Arro in un secondo impianto in un secondo piccolo appartamento e alimentarle con un Creek 5350SE e un lettore CD Cambridge 651 C che già possiedo. Vorrei quindi acquistare delle Sonus Faber Grand Piano usate in sostituzione delle Arro da accoppiare quindi all'ampli Rotel 1520 + RCD 1520. Come vedete le due soluzioni? Ripeto che ascolto praticamente solo musica classica.
Un cordiale saluto dalla Svizzera dove, per motivi di lavoro, mi sono felicemente trasferito.
Luca - E-mail: luca.merlo1961 (at) libero.it

LC
Caro Luca,
non vedrei benissimo le Sonus Faber in sostituzione delle Totem. Secondo me il primo impianto, in questa configurazione, peggiorerà. Tra l'altro, non ne vedo il senso: se già le Arro ti sembrano non adatte al primo ambiente, le Gran Piano lo sarebbero ancor meno, secondo me. Vedrei meglio, semmai, le Arro al loro posto e le Sonus Faber nel secondo impianto, con Cambridge e Creek. Non è facile, per me, capire le motivazioni che ti spingono a questo strano mix & match di componenti.
In ogni caso, il secondo impianto è privo di diffusori, mi sembra di capire, pertanto qualcosa la dovrai comunque prendere. Per la musica che ascolti tu vanno bene le Sonus Faber, ma lo stesso si può dire per le Totem. Nella prima stanza potresti valutare, vista l'esigenza di avvicinare i diffusori alla parete di fondo, di acquistare dei diffusori da pavimento Rega o Linn, che nell'usato non sono impossibili da reperire a cifre contenute. D'altra parte, se ti piace, come mi sembra di capire, il suono Totem, perché non pensare a una seconda coppia di diffusori da pavimento di questo Costruttore? Talvolta lasciare una strada conosciuta e apprezzata può essere un vero salto nel buio.
Valuta bene il da farsi, magari anche mediante qualche ascolto mirato, ove possibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Carissimo Lucio,
alla fine ho preso le R-15M, abbastanza equivalenti al modello indicato sotto (RB 61 MKII) che è andato fuori produzione. Ti ringrazio ancora una volta per il suggerimento in quanto il risultato è stato assolutamente soddisfacente :-)
Volevo anche segnalarti che sono stato contattato da un amico audiofilo che ha letto il nostro scambio di email sull'Icon 2. E' la prima volta che mi capita di essere contattato per qualcosa che ho inviato a TNT Audio e ci tenevo a farti sapere la soddisfazione che ho provato nell'aver chiarito qualche dubbio ad un'altra persona, con la stessa nostra passione.
Oltre ai tuoi preziosi consigli, grazie anche per l'opportunità che dai (e date) alla gente di confrontarsi e scambiarsi le rispettive esperienze.
Un caro saluto e buona domenica!
Domenico - E-mail: domenico279 (at) yahoo.it

LC
Caro Domenico,
sono contento che l'acquisto delle Klipsch abbia soddisfatto le tue aspettative! E grazie per la conferma dell'utilità di questa piccola Rubrica: tanti audiofili sono entrati in contatto tra loro grazie alle lettere qui pubblicate, con utili e fruttuosi scambi di esperienze e consigli. Per questo motivo faccio sempre fatica a capire chi si ostina a chiedere di restare completamente anonimo. Abbiamo sviluppato una sensibilità alla riservatezza che va oltre ogni ragionevole logica. Pensiamo (pensano, perché non è certo il mio caso) di essere così “importanti” che tutti non aspettano altro che avere un indirizzo e-mail associato a un nome senza neppure un cognome. Mah.
Ti auguro di goderti il nuovo acquisto, trascorrendo tante ore di buon ascolto!

Anche questa settimana facciamo nostra la proposta musicale di un lettore, si tratta di un cantuatore italiano al suo disco d'esordio. Lui è Motta e questa è la sua “Del tempo che passa la felicità”, dal suo album d'esordio, datato Marzo 2016, “La fine dei vent'anni”. Echi di Verdena e di Afterhours per una proposta musicale nuova e decisamente convincente!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

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