Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 4/6/2016 - 11/6/2016

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  1. Migliorare il Trends Audio
  2. Sala d'ascolto inadeguata?
  3. Ampli in classe D
  4. Downgrade
  5. Trasloco, adattamento dei mobili e nuove elettroniche
  6. Upgrade analogico
  7. DAC sì o no?
  8. Vecchio giradischi da riparare?
  9. Miglioramenti catena entry level: problemi con le medio alte
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Migliorare il Trends Audio
Ciao Lucio!
Grazie per la risposta! Nel frattempo che arrivasse però io mi sono portato avanti dato che da un rivenditore famoso delle mie parti ho trovato le Klipsch (R15M) sottocosto e un lettore Philips (CD614) molto ben messo e con un anno di garanzia.
L'accoppiata ascoltata in negozio amplificata con il mio Trends mi ha convinto subito (ho provato anche con il Topaz CD5 ma, che dirti? Il suono del Philips secondo me si avvicina molto di più a come dovrebbe essere la riproduzione naturale del timbro dei vari strumenti, voce compresa).
Non ti dico la delusione del Marantz CD6005! Assolutamente tutta la scena sembrava passare attraverso un filtro "elettronico" che snaturava l'inclinazione hi-fi del Trends!
Possono anche essere le mie orecchie. Comunque: sono molto contento del risultato soprattutto in rapporto all'investimento fatto. Capisco perfettamente (però per upgrade vari c'è tempo!) che un diffusore un po' più grande poteva sicuramente darmi qualcosa in più, ma è straordinario ciò che esce fuori già così!
L'unica cosa che devo curare un po' ora è l'insonorizzazione, dato che ho i diffusori piazzati per forza di cose in una posizione non delle migliori: dietro è un angolo formato da due pareti, quindi ho cercato di tenere un po' a bada l'esuberanza dei reflex sfalsando di qualche cm. la distanza dei rispettivi dal punto in cui dovrebbe riflettere il suono del reflex.
Se uno volesse mantenere la qualità del Trends con una potenza maggiore (non però gli altri T-amp famosi che non si basano sul 2024) su che tipo di prodotti bisognerebbe andare? Senza badare a fasce di prezzo, con un occhio però al rapporto più giusto diciamo.
Un paio di nomi giusto per andarmi a fare un po' di cultura per il futuro.
Grazie ancora, ci sentiamo appena riuscirò ad "evolvermi"!
Gabriele - E-mail: gabrielebarnabei (at) yahoo.it

LC
Caro Gabriele,
sono contento che sia soddisfatto dei tuoi nuovi acquisti! Non mi sorprende che abbia trovato il Marantz CD6005 più elettronico rispetto a un vecchio CD player come il Philips CD614. Il suono del digitale, specie in questi ultimi anni, grazie ai (o per colpa dei) nuovi chip di conversione, è diventato via via sempre più preciso e analitico e questo, specie con alcune registrazioni e a seconda del “gusto” personale, può certamente risultare eccessivo, freddo e poco musicale. Probabilmente il vecchio Philips si perde per strada molti particolari e dettagli che non sfuggono al nuovo Marantz, ma tu pobabilmente sei più interessato a una visione d'insieme più plastica e godibile. Va benissimo anche così.
Per quanto riguarda il futuro del Trends, armati di pazienza perché non sarà facile trovare un amplificatore con la sua magia ma con una potenza maggiore. Potresti valutare gli integrati di NuForce, ad esempio, o qualche ampli digitale tipo Wadia. Naturalmente, visto che il Trends può “reggere” catene audio di ben altro livello il consiglio è quello di pensare ad affiancargli i diffusori migliori che ti puoi permettere, purché di sensibilità adeguata. Una volta trovati potresti non avere alcun bisogno di un nuovo amplificatore. Certo, la potenza è poca, ma con la sensibilità giusta (diciamo oltre 94/95 dB/w/m) riesci a sonorizzare in maniera assolutamente sufficiente anche sale di dimensioni medie.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sala d'ascolto inadeguata?
Carissimo Lucio,
ti scrivo perché gradirei molto una tua opinione sulla mia sala di ascolto. Tutto bene, anzi benissimo fino a che la manopola del mio Nad S300 non supera ore 11, poi tutto diventa confuso e meno gradevole: la mia saletta è troppo piccola?
Le mie Dynaudio DM 3/7 non gradiscono alti volumi? Come e dove potrei portare dei miglioramenti? I Bass Trap sono quelli di TNT e sono riempiti di ovatta, quella che si usa all'interno dei diffusori, il tavolo porta elettroniche, non posso metterlo altrove. Ti invio una piantina e delle foto.
Grazie di cuore.
Virgilio - E-mail: virgilio.basso (at) virgilio.it

[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Virgilio,
sulla carta non c'è niente di particolarmente sbagliato, ma mi chiedo se tutti gli elementi che hai inserito, che avrebbero dovuto correggere l'acustica della stanza, l'abbiano fatto per davvero, ossia andando a lavorare sulle frequenze che potevano creare problemi. Andare a curare un male dove non esiste può peggiorare le cose...
L'unico aspetto che mi lascia perplesso osservando la piantina e le foto è lo spazio vuoto alle spalle della poltrona dove ascolti. A parte il mobile coi dischi non mi sembra ci sia altro e questo potrebbe causare qualche riflessione di troppo che arriva con eccessivo ritardo alle tue orecchie. Specie ad alto volume questo potrebbe causare confusione. Né i diffusori né l'amplificatore possono essere colpevoli di questo fenomeno che descrivi, certamente.
Un sistema del genere è in grado di riprodurre pressioni sonore elevatissime, indistorte e comunque intollerabili in un condominio. Non so cosa tu intenda per alto volume, ma secondo me a 100 dB nel punto d'ascolto dovresti arrivarci senza problemi e ti garantisco che è una pressione sonora elevatissima, tanto da non riuscire a parlare facilmente con chi fosse con te nella stanza. Tra l'altro, il punto d'ascolto è pure vicino ai diffusori, bastano veramente pochi watt per fare un gran “baccano”.
Proverei a trattare un po' la zona dietro il punto d'ascolto e a giocare con il posizionamento dei diffusori, spostandoli in avanti o indietro, angolandoli di più o di meno verso la tua poltrona.
Non dimenticare che alcuni dischi suonano comunque male e suonano peggio all'aumentare del volume. Spero che questa tua lamentela sia riferita a tutti i dischi, altrimenti l'unica colpevole sarebbe davvero la qualità del “software”.
Fai questi esperimenti e fammi sapere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli in classe D
Salve sono un vostro assiduo consultatore, volevo chiedervi un'opinione: dato che vorrei comprare un amplificatore di classe d per provare questa tecnologia, sono indeciso tra i Virtue audio one.1 ed il Topping tp 60 che monta il chip ta2022 ed ha l'alimentazione a 220v (ahimé di questo non si trovano ancora recensioni esaustive) lei cosa mi consiglia?
L'amplificatore dovrebbe pilotare delle B&W DM 602, pensavo di utilizzarli in combinazione con lo stadio pre del NAD 3020, cosi da avere a disposizione più entrate per le sorgenti (Thorens td 160, scheda audio pc, lettore cd Pioneer pd x540). Lei cosa ne pensa dell'esperimento?
Cordiali saluti,
Milan - E-mail: milanota90 (at) gmail.com

LC
Caro Milan,
diciamo che il cuore di queste amplificazioni è il chip Tripath, il contorno ha il suo peso ma la sostanza è tutta merito del chipset, altrimenti l'originale T-Amp non avrebbe potuto suonare così bene, visto che la realizzazione del contorno era minimale. Puoi anche prendere il Topping, dovrebbe costare un bel po' meno del Virtue Audio. Tra i due tieni conto che sarebbe più facile rivendere il Virtue, senza perderci troppo, in caso volessi fare un ulteriore upgrade.
La tua idea di usare lo stadio preamplificatore del NAD 3020 non è malvagia, almeno così utilizzi un buon ingresso phono. Però, in tutta sincerità, io forse avrei optato per una soluzione più drastica: un buon pre fono e un selettore di ingressi passivo. In questo modo utilizzeresti soltanto un potenziometro del volume - quello del Virtue o del Topping - anziché due, e i segnali linea dal PC e dal lettore CD farebbero un percorso nettamente meno tortuoso. In più, la timbrica del Classe D non sarebbe alterata dalla personalità calda della sezione pre del NAD. Quest'ultimo potresti venderlo bene (sono sempre molto ricercati) e con la vendita finanziare l'acquisto di un buon pre fono e di un selettore ingressi passivo molto economico tipo quelli della TCC. Tutta l'operazione potrebbe essere a costo zero. Tieni conto che un pre fono moderno dal costo intorno ai 150€ (NAD, ProJect, Rega, Musical Fidelity) suona certamente meglio dell'ingresso phono del NAD 3020. Il selettore degli ingressi lo prendi con 40€, ad esempio il TCC TC-716 al quale puoi collegare fino a sei ingressi diversi. In definitiva, con meno di 200€ te la cavi e questa cifra, se il tuo 3020 fosse in ottime condizioni, dovresti recuperarla senza problemi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Downgrade
Buongiorno, è un tempo di magra e per questo, vorrei vendere la mia amplificazione Naim: hi-cap, 32, finale 250 ...impianto di metà anni '80 per prendere l'Atoll IN 30 a 150 euro condizioni eccellenti e completo di telecomando. Se facessi questa operazione, dal punto dell'ascolto perderei molto? Attualmente, con i Naim, ho come cd ho un Marantz 56 mkII e come casse le Chario Delphinus Constellation....andrebbero bene con l'Atoll o per ottimizzare le prestazioni dello stesso dovrei cambiare qualcosa?
Qualora per l'Atoll dovessi sostituire il cd il budget è di 300/400 euro usato e per le casse, qualora dovessi vendere le Chario, un qualcosa sugli 800/900 euro che conterei di prendere dalla vendita delle stesse che sono complete di stand...sono in perfetto stato.
Oppure, secondo Lei, potrei mantenere lo stesso cd, le stesse casse e operare sui cavi?
Grazie resto in attesa di una sua risposta.
Maurizio - E-mail: prcmaurizio (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
mi piange il cuore nell'apprendere che ti devi separare tra un trittico così nobile e storico come il Naim NAC32/HiCap/NAP250, trittico cui sono molto legato. Vorrei poterti dire che il suono non peggiorerà ma mentirei spudoratamente. E non c'è niente che tu possa fare, intervenendo sugli altri componenti, per porre rimedio. Tra l'altro, sarebbe insensato, visto che per sostituire il lettore CD e i diffusori, anche ammettendo che la vendita ti vada bene, dovresti comunque stanziare un certo budget extra. A quel punto il vantaggio di aver monetizzato il trittico Naim sarebbe azzerato!
Pur con tutto l'apprezzamento che posso avere nei confronti dell'Atoll IN30 io ti consiglierei di cercare un Naim Nait usato. Non lo troverai per 150€, viste le quotazioni folli che hanno raggiunto questi integrati, ma considerando che avresti preventivato un budget extra per migliorare il resto...
Certo, la soluzione più economica è quella prospettata da te, ma solo se poi non vai a spendere soldi sugli altri componenti. Con l'Atoll cambierà un po' l'impronta timbrica, in quanto è più aperto del trittico Naim, magari potrebbe persino soddisfarti di più, sotto questo particolare aspetto. Tuttavia, dal punto di vista della dinamica e delle basse frequenze il NAP250 si farà rimpiangere non poco.
D'altra parte bisogna pur saper accettare dei compromessi, quando il budget da recuperare è consistente.
Non mancare di tenermi aggiornato sulle tue decisioni e sull'esito dell'operazione di downgrading.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Trasloco, adattamento dei mobili e nuove elettroniche
Buongiorno,
non le scrivo da tempo per chiederle consigli in quanto soddisfatto dal mio impianto e quindi insensibile all'upgradite. Forse è perché le mie orecchie solo sino ad un certo punto sono in grado di apprezzare le differenze: non sono andato oltre il completamento delle orecchie "d'argento" nella "golden ears challenge della Philips di qualche anno fa ed ho avuto bisogno di usare le cuffie in alternativa ai diffusori per passare alcuni dei test.
Purtroppo ho recentemente traslocato e questo comporta che non possa più collocare convenientemente in soggiorno il mio attuale sistema (RB980BX + RC03 + RCD02) per un problema di profondità eccessiva rispetto al mobile riadattato. Pensavo di vendere gli apparecchi attuali (cosa è ragionevole aspettarsi dalla vendita?) e acquistare qualcosa di profondità minore: ho massimo 30 centimetri tutto incluso (cavi, connettori, alimentazione).
Come ingressi direi che due di linea sono tutto quello che mi mi è necessario, come sorgenti vorrei avere comunque un CD (almeno uno in casa con alcune centinaia di dischetti argentati lo ritengo opportuno) e poi un riproduttore di musica liquida, eventualmente in un solo apparecchio. Un telecomando che permetta di mettere in muto (quindi eventualmente anche solo per la sorgente) sarebbe una cosa molto utile.
Per ragionare della potenza necessaria tenga conto che come casse terrei una delle coppie attuali (Indiana Line Arbour 5.10 o i monovia in bass reflex con altoparlanti Audio Nirvana da 8 pollici) e che vivo in un contesto condominiale poco favorevole ai rave party.
Per quanto riguarda la spesa: l'impianto in sala non è quello dove ascolto maggiormente, ma quello dove ascolto con maggior comfort: per questa ragione vorrei fare un passaggio senza aggiungere capitale.
Il sistema che più utilizzo è quello sulla scrivania nel mio studio (DTA100a+Arbour 5.04 con foobar2000 su un notebook e file .wav come sorgente) e credo resterà così sino alla mia lontanissima pensione. Dovessi risparmiare qualcosa dalla sala lo potrei mettere in un DAC USB decente da usare al posto di quello interno del portatile.
Grazie anticipatamente dei consigli.
Marco - E-mail: marco.ullasci (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
mi spiace debba rinunciare, anche tu come il lettore precedente, al tuo impianto HiFi. Sento spesso di audiofili che, per ragioni diverse (crisi economica, separazione o traslochi forzati) devono rinunciare a spazi adeguati o a componenti che li soddisfavano completamente. Non è certamente facile ma, come dico sempre, ogni ripartenza può essere foriera di nuove emozioni. Talvolta anche un downgrade o una stanza più piccola possono riservare delle inaspettate e bellissime sorprese. Come in ogni situazione, bisogna lasciare la mente aperta a nuovi sviluppi.
Il tuo sistema full-Rotel è certamente rivendibile senza troppa difficoltà e potresti ricavarci tranquillamente una cifra intorno al migliaio di euro, se non avessi una fretta eccessiva nel voler monetizzare.
Fatto questo, la soluzione per le tue esigenze logistiche esiste e si chiama Cocktail Audio (il vecchio X10 o l'X12, vedi recensioni qui su TNT-Audio), un fact-totum piccolo e versatilissimo, che si permette pure di suonare bene. Puoi collegarlo direttamente ai diffusori o, se la sua sezione di amplificazione interna dovesse non soddisfarti appieno, potresti abbinargli un piccolo ampli integrato di qualità, da scegliere tra i tanti digitali in circolazione.
Dal punto di vista delle sorgenti, il Cocktail fa tutto ciò che vuoi e persino di più: suona i CD come un lettore tradizionale, li rippa in automatico su hard disk, legge da supporti esterni, fa da streamer dal PC o da rete, fa da sinto digitale su Internet, insomma in un sol colpo risolve tutto. Ah, e ha un telecomando comodo e completissimo.
L'operazione dovrebbe persino lasciarti un budget residuo che potrai spendere diversamente o mettere da parte per upgrade futuri. Come vedi, non tutti i mali vengono per nuocere, vedrai che alla fine i tuoi apparecchi non ti mancheranno più di tanto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico
Mitica redazione di TNT, dopo un veloce ma utilissimo aiuto tramite la mail di Facebook, vi ricontatto tramite la mia rubrica preferita, riguardo la parte analogica del mio impianto, considerando che grazie a voi ho comprato un Rega Brio R (bassi potentissimi), mentre il resto dell'impianto è composto da Monitor Audio Silver 10, Marantz SA8005, Rega RP1.
Il giradischi l'ho comprato nel 2012 dopo aver usato sempre dei plasticosi Kenwood e Pioneer, ed anche qua feci un bel salto di qualità, però a distanza di qualche anno sento che manca ancora qualcosa nella parte analogica, ho cambiato in questo arco di tempo 2 testine, quella che montava di serie, una Ortofon, non ricordo il codice, ma si starava sempre, infatti Rega non la usa più per quel braccio, e poi una AT95e molto più economica della Ortofon, ma molto più adatta, però non era ancora OK per le mie orecchie e sono passato alla Sumiko PEARL, notando pochi progressi.
Adesso la domanda è la seguente, la scelta migliore secondo voi qual è? Una testina molto superiore? Un prephono? anche se sapevo che quello del Brio R non è malaccio, oppure passare proprio ad un giradischi superiore.
Nell'attesa di una risposta vi mando i miei migliori saluti,
N.B. musica preferita, Pink Floyd, Blues, Metal, Dark etc
Alessio - E-mail: chopper77 (at) tin.it

LC
Caro Alessio,
a mio parere non devi sostituire né il giradischi né devi acquistare un pre fono separato. Almeno, non devi farlo ora. Prima devi mettere il tuo giradischi Rega in condizioni di dare il meglio che può, con una testina di qualità superiore e, magari, facendo molta attenzione al set-up di tutto il sistema di lettura (braccio, posizione del giradischi etc.).
Io ci vedrei benissimo una testina Rega, interfaccia ideale per i bracci del Costruttore inglese. Ad esempio potresti pensare a una Bias 2, se non addirittura a una Elys 2. In ogni caso la testina buona potrai continuare a utilizzarla in caso di futuro upgrade del giradischi. I vantaggi nell'utilizzare una testina Rega in questo contesto sono numerosi: innanzitutto avresti una testina che è stata pensata per il braccio in tuo possesso e questa non è una questione trascurabile! In secondo luogo anche lo stadio phono del tuo amplificatore Rega “vedrebbe” una testina adatta alle sue caratteristiche elettriche e viceversa la testina potrebbe contare su un carico ottimizzato dallo stadio phono dell'amplificatore.
Se fossi in vena di esperimenti e ti avanzassero 40€ per giocare un po', non privarti del gusto di provare la
Rega Carbon, una testina estremamente economica ma sorprendente, come evidenziato dalla nostra recensione di qualche settimana fa.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

DAC sì o no?
Salve direttore, mi sto decidendo ad acquistare un dac per il mio impianto, composto da Klipsch Cornwall III, Firstwatt F6 e pc. In una piccola stanza di 15 mq ascolto prog, jazz, indie e classica. Sono soddisfatto già così ma un dac credo sia d'obbligo.
Avevo pensato ad un udsd ma sempre in casa Nuprime ci sarebbe l'amp Ida-8 che integra anche un dac, il che mi farebbe ridurre i componenti. Cosa ne pensa? Purtroppo non posso fare confronti.
Inoltre i miei amici mi dicono che le Cornwall oltre a non essere un gran che sono pure sacrificate in una stanzetta così piccola.
Consigli please.
Sergio - E-mail: sergiodelpopolo (at) teletu.it

LC
Caro Sergio,
sono d'accordo con te, un DAC, integrato in un amplificatore oppure no, è d'obbligo. Per quanto riguarda le Cornwall e i tuoi amici esperti non so che dire se non chiederti...ma a te piacciono i tuoi diffusori nel tuo ambiente? Se la risposta fosse sì, dovresti già sapere dove indirizzare i tuoi amici ;-)
Quindici mq non sono moltissimi, ma non è la prima volta che vedo diffusori molto grandi posizionati in ambienti non enormi. Il risultato non è necessariamente un disastro, l'importante è che la stanza suoni bene e non sia troppo soggetta a stazionarie importanti. I grandi woofer sollecitano molto in questo senso, meglio essere sicuri di non solleticare troppo i rimbombi.
Ora, sostituire il tuo amplificatore Firstwatt, che immagino ti soddisfi, con un altro apparecchio solo perché dotato di DAC integrato, mi parrebbe un azzardo inutile. Meglio dotare il tuo PC di un DAC come si deve, adeguato alla classe del resto dell'impianto. Molto dipende dal budget a tua disposizione, vedi di fissare un po' l'asticella e poi valuta i prodotti che, magari, ti è possibile inserire nel tuo impianto.
In ogni caso, rispetto alla situazione attuale, il cambiamento sarà sensibilissimo, qualunque apparecchio tu andrai a scegliere.
Il DAC/ampli per cuffie NuPrime uDSD costa circa 150/200€, io preferirei andare su un DAC più minimale, per non pagare ciò che magari non ti serve (la sezione dedicata alla cuffia). Sto pensando ai DAC di Cambridge Audio, Rega, Arcam, Musical Fidelity...vedi cosa riesci ad ascoltare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Vecchio giradischi da riparare?
Salve.
Ho letto un suo interessante articolo sui giradischi e volevo porle un quesito. Io compro vinili da quando son bambino e pur non essendo un vero e proprio feticista per me è una gioia toccare e aprire il vinile, specie se doppio, sentirlo in qualche modo parte dell'ascolto, metter su la puntina etc... altrimenti difficilmente riesco ad ascoltare davvero la musica...
Da ragazzetto avevo il classico giradischi in cima al compattone stereo della pioneer che andava di moda in quegli anni, con ampli, lettore mc, equalizzatore e radio tutti in un blocco. Poi ci ho aggiunto un lettore cd portatile esterno finché, diventato "un uomo", l'ho buttato, ormai distrutto, e mi son comprato (ormai son parecchi anni fa) tutti pezzi singoli da assemblare. Già a quel tempo però di giradischi ne giravano pochi... anzi, meno di ora probabilmente, visto che son tornati di moda. Trovai, mi pare sulle 100.000 lire o forse sui 100 euro (non ricordo l'anno esatto) quello che mi parve una giusta opzione qualità-prezzo per ascoltare i miei bei vinili...o almeno così mi dissero (non essendo io un intenditore al riguardo...o meglio....la musica era ed è in parte senza dubbio la mia passione maggiore, ma non è che di elementi tecnico-meccanici ne capisca così tanto): è un TECHNICS SL BD 22 D.
Il suono...mah...a me sembra buono...o normale...anche se non so se le casse (erano in super offerta) e l' ampli comprati a quel tempo siano granché e quanto influiscano (in realtà quando uso il piatto sento sempre, alla fine, nel silenzio, un fruscio di fondo....ascoltando di solito la musica a volume piuttosto alto....).
Comunque, l'ampli è uno Yamaha AX-392 e le casse delle EGO 515 in legno di ciliegio (così mi dissero) alte e strette. In realtà io ci ho aggiunto, per farne 4 e metterle attorno alla stanza, le 2 stravecchie del compattone della Pioneer anni '80 (compatto si, ma le casse erano esterne) di forma più classica e un po' sciupate dal tempo anche nel suono...ma mi danno più bassi delle ego (non so perché) anche se ovviamente hanno un suono terribilmente peggiore. Magari lei mi saprà delucidare anche su ampli e casse...
Ora, in tutti questi anni l'ho portato ad aggiustare credo solo una volta (il piatto) per un problema che saltuariamente continua a darmi (roba di peso ..la puntina non va giù o non torna su...ma insomma...aggiustabile). Solo che, recentemente, dal nulla, un giorno la puntina mi scivola sul disco e arriva alla fine strusciandoci sopra col terribile rumore che può immaginare..... provo un altro vinile... e comincia fare piccoli rumori e saltelli...ne provo un altro e di nuovo scivola un po' o di nuovo fino in fondo strusciando su tutto il disco in 2 secondi...
Convinto fosse un problema di puntina ne ordino subito un paio così non ci penso più per un bel po' (mi dico). D'altronde, considerando i miei e tutti quelli che mi hanno lasciato qua amici e vicini di casa passati a cd ed mp3...mi ritrovo con circa 1200 vinili che ascolto più o meno quotidianamente...e quindi magari era ora di cambiare puntina....e in effetti per qualche giorno o forse addirittura settimana il tutto torna a funzionare...ma poi il problema riparte da capo...
E allora lo porto ad aggiustare (convinto fossero puntine difettose) tanto così avrei aggiustato anche il problema dell'abbassamento del braccio (anche su quello comunque mi piacerebbe capirne di più e riuscire a sistemarlo bene da solo).
Ma alla fine di una lunga odissea mi dicono che il problema non sono le puntine ma una cosa più grave ...tipo un perno interno che fa vibrare il disco e per questo la puntina scivola in un secondo dall'inizio della prima canzone alla fine dell'ultima...
Per aggiustarlo mi chiedono 75 euro (oltre ai 20 per il peso) sempre che trovino il pezzo. Ora, io essendo anche più o meno disoccupato al momento, mi chiedo....e soprattutto le chiedo...MERITA?
Nel senso.... ho sempre sentito parlare bene dei Technics, ma il mio mi sa che non sia dei migliori modelli.... quindi...bo....io non scratcho (o come si dice non lo so), ma amo il buon ascolto, ovviamente, e ascolto tante ore di vinili, come avrà capito.... e allora....che fare? Dal suo articolo mi pare di aver capito che se devo ricomprarlo meglio ricomprarlo usato.... ma allora forse è meglio aggiustare il technics a quel prezzo? Oppure c'è qualcosa di meglio che trovo...e magari meno datato?
Scusi per la lunghezza, ma la sintesi, come avrà notato, non è il mio forte... e poi per me scrivere è sempre un piacere (odio chat e scritture "mutilate") specie se si tratta di musica...
Grazie per tutte le risposte e i suggerimenti che saprà darmi, se avrà la voglia e la pazienza...
E spero in qualche modo di poter contraccambiare, anche se al momento non saprei come.
Saluti,
Nicola - E-mail: kialamj (at) gmail.com

LC
Caro Nicola,
visto che ti piace scrivere, sforzarti di usare la punteggiatura in modo corretto. Hai messo così tanti puntini di sospensione che non riuscivo a far stare fermo il tuo testo sull'editor del PC, fluttuava in continuazione ;-)
Mi spiace per l'odissea con il tuo Technics, in tutta franchezza ti dico che forse è il momento di lasciarlo andare. Non era niente di memorabile neppure quando nuovo e funzionante, figuriamoci ora, con una riparazione costosa da fare sul cui esito nutro pure qualche dubbio! No, meglio dimenticarselo e sostituirlo. Il problema è che bisogna stanziare un budget di qualche tipo. Essendo senza lavoro, immagino sia difficile pianificare cifre importanti. Ti dico che, nel nuovo, ti servirebbero almeno 180/190€ per un ProJect Elemental giù dotato di testina. Nell'usato è quasi sempre un terno al lotto, con un po' di fortuna qualcosa di accettabile si trova intorno ai 100€. Una nuona testina da utilizzare ce la dovresti avere già, se non si fosse rovinata a causa dei problemi che hai avuto col giradischi.
Nell'usato qualcosa di decente, ma da valutare lo stato d'uso caso per caso, si trova intorno ai 100€. Certo che per poco meno del doppio acquisti un ottimo giradischi nuovo, completo di testina. Tutto dipende, a questo punto, dal budget che puoi riuscire a mettere da parte. Potresti persino pensare di sacrificare una parte dei 1200 LP per finanziare l'acquisto di un giradischi decente. Almeno la parte restante della tua discoteca suonerà come si deve. A mali estremi, estremi rimedi!
Per quanto riguarda i diffusori, purtroppo non li conosco e non mi posso esprimere in merito. Di sicuro non terrei quattro casse nella stanza e collegato allo stesso impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Miglioramenti catena entry level: problemi con le medio alte
Egregio direttore,
mi chiamo Stefania e sono una totale neofita di impianti Hi-Fi. Innanzitutto complimenti per la rivista/sito in generale che solo da qualche mese ho scoperto a forza di navigare e cercare recensioni di qua e di là. Sono cresciuta col vinile anni '70 '80 e i classici impianti stereo a torre di quegli anni (un Teac, e Un Philips di quelli che hanno tutti i collegamenti proprietari e che quindi sono impossibili da interfacciare a qualunque altra cosa).
Dopo aver messo la musica nel dimenticatoio per quasi trent'anni c'è stato il mitico ritorno di fiamma (il perché è troppo complicato da spiegarsi) solo ed esclusivamente vinilico, non ammetto altro, per i miei gusti non c'è storia, le origini sono le origini. Ho bisogno assolutamente di un aiuto, anche se a giochi quasi fatti.
Le vorrei chiedere un parere sull'impianto entry level che mi sono fatta, con l'aiuto di un paio di persone tecnicamente più preparate di me, poco prima di conoscervi (purtroppo). Ho cominciato cambiando i diffusori, poi l'amplificatore, pre phono, giradischi con testina compresa, per ultimo il sub (mi piacciono molto le frequenze basse). Il mio impianto attualmente è composto da:

Ovviamente avrei il piacere di avere un suo parere sulla catena così com'è considerando che non posso cambiare nulla se non:
  1. primo il pre phono, vorrei metterne uno con filtro subsonico, anche se avendo il sub forse è più il danno che il vantaggio (lo taglio fuori giusto?), e lo switch MM/MC per sviluppi futuri;
  2. seconda potrebbe essere la testina per un motivo molto preciso ed è il principale per cui chiedo aiuto: ho i medio alti che mi trapanano le orecchie, metallici, acidi, li percepisco quasi distorti. Non so se sono io ad avere questa sensibilità, sia solo una questione di tipo di dischi, o c'è effettivamente qualcosa che si può migliorare, suppongo e spero nella testina.
Ascolto prevalentemente rock, prog, che mi risulta non siano famosi per la qualità delle registrazioni, e musica anni 80. Saltuariamente qualche altro genere. L'ascolto è faticosissimo, mi stanco le orecchie, ascolto a volumi medio bassi ma dopo un po' mi viene la tendenza ad abbassare, attualmente direi che lo utilizzo almeno un paio di ore al giorno. In questo momento sto ascoltando Peter Gabriel e ho le orecchie massacrate.
Io stavo per comprare il pre phono 651p della Cambridge ma mi è stato suggerito il nuovo, il CP2, perché sembra migliore come costruzione e, ovviamente, prestazioni. Mi sono fermata, non vorrei fare un altro danno, e per le testine non mi so orientare su altre MM oltre che essere curiosa eventualmente su una MC. Troppi modelli e pareri fra cui districarsi. Cosa mi suggerisce?
So che bisogna prestare attenzione anche all'ambiente in cui il sistema viene inserito: sono in un appartamento, posizionata in sala 4x5, punto di ascolto quasi di fronte ad uno dei due diffusori (non posso fare diversamente) diversi mobili in alluminio e vetro ma anche divano ad angolo con diversi cuscini (punto di ascolto lato più corto del divano), sulle pareti canvas imbottiti di materiale fonoassorbente, e pure i cubi poggiapiedi; portafinestra a tutta parete con tenda leggera, pavimento in ceramica. Magari prossimamente se è possibile le invio una piantina/foto.
Non è poi vero che non potrei mettere le mani anche sull'amplificatore, ma vorrei non toccare i diffusori dei quali sono letteralmente innamorata, (ascoltati in negozio con musiche diverse) e che in casa mia ci stanno pure di misura, oltre che essere stati comprati nuovi. D'altronde il mio budget per eventuali modifiche è modesto quindi dovrei tenerne conto.
Non le ho specificato quanto mi è costato: A prove fatte temo purtroppo che il mio problema di stanchezza con le medio alte non si limiti ai dischi ma anche con i cd o pc in molti casi ho lo stesso problema. Il lettore cd è in realtà un dvd combo con le videocassette della Philips ma su questo non vorrei spenderci nemmeno una lira figurarsi un euro... e la musica dal mac la mando via bluetooth utilizzando fondamentalmente i files .flac.
Non so se ho rispettato le regole della vostra rubrica, spero di sì.
La ringrazio ancora per l'attenzione che vorrà dedicarmi.
Stefania - E-mail: stefania.mengoli (at) gmail.com

LC
Cara Stefania,
è un vero piacere ospitare una richiesta di consulenza così cortese, circostanziata, ben redatta e provienente da una novella audiofila! Una vera rarità.
Nel tuo impianto non c'è niente di sbagliato, tantomeno niente che possa far prevedere un eccesso di frequenze medio-alte così fastidiose e distorte. Siccome il fenomeno sembra presentarsi con tutte le sorgenti, escluderei del tutto il giradischi dalla lista dei colpevoli e così pure il lettore DVD e il PC. Concentriamoci sul resto. Non conosco i diffusori, ma a te che li hai ascoltati in altra sistemazione son piaciuti molto, quindi tenderei ad escluderli. Il sub non può avere colpa e, a mio parere, neppure l'amplificatore può averla. Restano tre possibilità: acustica ambientale disastrosa, sistemazione sbagliata dei diffusori, collegamenti elettrici errati. Gli arredi in vetro e alluminio di sicuro non aiutano, la posizione non simmetrica dei diffusori rispetto al punto d'ascolto neppure.
Controlla bene i collegamenti, non vorrei ci fosse la polarità sbagliata nel collegamento tra ampli e diffusori.
Se tutto dovesse fallire e se non avessi possibilità di intervento sull'arredo e sulla disposizione dei diffusori, potresti valutare la possibilità di un amplificatore dalla timbrica più morbida. Sto pensando a NAD, Arcam, Vela Audio, Audio Analogue. Dubito però che un tale eccesso di frequenze medio-alte possa essere correggibile con un semplice cambio di amplificatore.
Per quanto riguarda il pre fono con filtro subsonico puoi certamente acquistarlo se credi ce ne sia la necessità. Il sub vibra molto nell'ascolto col vinile? In ogni caso tranquilla, il subsonico non esclude il sub, interviene a frequenze molto più basse rispetto a quelle tipiche di emissione di un sub normale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
è sufficiente una tua citazione, sia pure di passaggio come quella relativa alle app. per lo streaming musicale, e la mia fruizione acustica della musica fa un bel passo avanti. Dall'alto dei miei 77 anni, sessanta dei quali trascorsi a badare anche a come suonano gli apparecchi, non posso prescindere dai tuoi contributi: la tua onestà, la tua competenza e l'evoluzione tecnica del settore fanno di te un punto di riferimento imprescindibile anche per i vecchi audiofili.
Grazie.
Alessandro - E-mail: alessandro.barnaba (at) alice.it

LC
Caro Alessandro,
grazie per l'apprezzamento e le belle parole. Sentirle da un appassionato di lunga data, poi, è un plus impagabile! Ti auguro buon ascolto e buona lettura di TNT-Audio per almeno i prossimi 20 anni, visto che i primi 20 li abbiamo già superati...

Ancora nuova musica nelle nostre proposte settimanali! Dopo tanta attesa, ben cinque anni, è uscito il nuovo album dei Radiohead: “A moon shaped pool” dal quale ho scelto questa ipnotica Daydreaming. Per una recensione dell'album visitate la nostra rivista gemella dedicata alla musica!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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