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Nuovo ampli integrato con 300/400€
Ciao Direttore!
È la terza volta che ci sentiamo e le mie esigenze audiofile stanno venendo fuori!
L'ultima volta è stata la prima lettera del redazionale Vol. 733 dal titolo: "Migliorare il Trends Audio". Ora ti ricordo il mio modesto impiantino e poi vengo alle domande.
LC
Caro Gabriele,
la prova che avete eseguito è abbastanza priva di significato. I confronti di volume sonoro si fanno col fonometro, non guardando la posizione della manopola del volume. È chiaro che un diffusore più sensibile suonerà più forte per posizioni della manopola del volume inferiori. Quindi è assolutamente normale che le Canton consentissero di portare la manopola del volume più avanti rispetto a quanto facessero le Klipsch. Ma siete sicuri che la pressione sonora fosse la stessa? Credo di no. In ogni caso, probabilmente le Klipsch sono un carico più difficile delle Canton, e il piccolo Trends potrebbe andare in difficoltà più facilmente e a livelli d'ascolto inferiori.
Il fatto che il suono con le Klipsch vi sia sembrato meno dinamico è probabilmente dovuto, ancora, alla maggiore difficoltà di pilotaggio del Trends, se la prova è stata effettuata con questo amplificatore. Comunque sia, l'importante è che la tua scelta sia stata fatta a ragion veduta e che tu sia soddisfatto. Il problema vero, semmai, è la scelta dell'amplificazione perché con il tuo budget molto difficilmente riuscirai ad acquistare un amplificatore più potente e della stessa elevatissima raffinatezza del Trends TA 10. Di sicuro il pur buon Pioneer A400 non è alla sua altezza. È più potente, certo, ma la qualità del suono è altra cosa. Prova a cercare un Nuforce IA-7 usato, dovrebbe darti quel che ti serve.
Per quella cifra, andando a guardare l'usato degli amplificatori tradizionali, prova a valutare Rotel e Cambridge Audio.
Se posso darti un consiglio, ti suggerirei di portarti appresso il Trends da usare come confronto per gli eventuali suoi sostituti. Io credo che farai molta difficoltà a sostituirlo.
Lucio Cadeddu
LC
Caro A.S.,
non dici a quali amplificatori ti riferisci quindi non è facile dare un giudizio. Così, a naso, penserei tu abbia ascoltato degli Audio Analogue. Le elettroniche di questo marchio italiano sono tutte dotate di un'impostazione sonora particolare, ovvero tendenzialmente calda, dolce e poco aggressiva. Il nome stesso del brand suggerisce che ci sia qualcosa di analogico nel suono di questi prodotti, dove tipicamente con questo aggettivo si va a sottintendere una tipologia di suono carezzevole e poco aggressivo. Noi sappiamo bene che l'analogico (il vinile) può essere sia molto dinamico che facile da ascoltare, se è di qualità, ma nell'immaginario comune ci sta che questo aggettivo analogico abbia una connotazione più tranquilla.
Tanti audiofili preferiscono un tipo di suono con questa impostazione, perché facile da ascoltare, anche a lungo termine e, soprattutto, ben interfacciabile con diffusori vivaci (ormai la maggior parte) e/o stanze riflettenti (quasi tutte). Tu hai trovato il suono moscio ma è pur sempre una questione di gusti. Non a caso hai preferito NAD e Denon. Oppure posso immaginare tu abbia ascoltato e ti riferisca ad amplificatori a valvole, magari di bassa potenza. Allora il risultato potrebbe essere persino più caratterizzato nel senso specificato sopra.
Tu mi sembra ami un suono dinamico ed esplosivo, a tanti un suono così stanca dopo pochi minuti. Non è necessario spendere cifre importanti, già hai notato che un piccolo NAD fa il suo dannato dovere nel gestire come si deve la dinamica musicale. Altri marchi che potresti provare sono Rotel, Rega e Naim, magari nell'usato. Si tratta di amplificatori tutt'altro che pigri! In alternativa, potresti trovare abbastanza vivaci anche degli amplificatori in Classe D, di buona potenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fiorello,
per un ambiente di 63 mq temo che la potenza del TA2024 sia largamente insufficiente, anche con diffusori di sensibilità elevata. O ritagli uno spazio più piccolo dove ascoltare in maniera raccolta oppure devi rassegnarti ad utilizzare diffusori ingombranti e amplificatori potenti :-)
Potresti, è vero, utilizzare altri chip in Classe D ma di potenza più alta, ad esempio ci sono schede che fanno uso del Tripath TA 2022, capace di erogare circa 90 watt per canale su 4 Ohm. Lo trovi montato sulle schede Fenice 100, oppure utilizzato nell'amplificatore Topping TA60 e in una quantità di altri apparecchi simili. Il suono, sostanzialmente, resta quello che ha reso famoso il 2024, magari non ne possiede tutta la magia, ma ha più corpo e impatto. In una stanza così ampia non puoi pensare ad altro.
Con una potenza di questo tipo la scelta sui diffusori non è troppo vincolante, almeno in termini di sensibilità, che potrà essere assolutamente “media” (88-90 dB). Semmai, la discriminante sarà il budget a tua disposizione. Considererei dei diffusori da pavimento di buone dimensioni, ma non posso andare oltre senza conoscere le tue possibilità di spesa. Fissa un budget e guardati un po' di lettere alla redazione, cercando con il motore di ricerca “diffusori con xxxx €”, più o meno i consigli si ripetono sempre uguali tutte le settimane.
Per quanto riguarda le sorgenti direi che per ora possono tranquillamente stare al loro posto, concentrati su amplificazione e diffusori (e disposizione degli stessi).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimo,
la stanza piccola e probabilmente inadatta dal punto di vista dell'acustica potrebbe giustificare la tua insoddisfazione all'ascolto, che tu erroneamente attribuisci alle amplificazioni. Infatti: se va bene la gamma bassa, quella alta diventa eccessiva o viceversa. Sarei curioso di vedere come hai sistemato i diffusori in ambiente, quanto spazio hanno a disposizione e come è arredata la stanza, prima di spendere altri soldi nella improbabile ricerca dell'amplificatore “magico” che risolva tutti i problemi.
In mancanza di queste informazioni posso solo osservare che il carico delle Dynaudio potrebbe non essere gradito agli amplificatori con pochi muscoli, preferirei pertanto un generoso amplificatore a transistors, come il Mark Levinson che hai citato o un finale Naim/Pass/Krell o simili. Lascerei perdere gli integrati Accuphase che hai citato. Il fatto che il Krell KAV250 non sia stato di tuo gradimento è probabilmente dovuto all'impostazione sonora di tutta la serie KAV, proverei magari con altre amplificazioni di casa Krell.
Prima di affrontare altre spese inutili pensa alla stanza e se proprio non dovessi riuscire a modificare niente da questo punto di vista, prova a riconsiderare la possibilità di cambiare diffusori, con qualcosa di più adatto all'ambiente.
Non si capisce, infatti, come tu possa definirti “soddisfatto” dai diffusori se non li hai mai sentiti suonare come si deve. Valuta anche la possibilità che, forse, l'impostazione di questi Dynaudio non faccia al caso tuo o al tuo ambiente. È curioso, ancora una volta, osservare come gli audiofili si dichiarino soddisfatti di un singolo componente di una catena HiFi, ma complessvamente insoddisfatti dell'impianto. Come facciate ad attribuire le colpe a un singolo componente e a “salvarne” sempre un altro (che magari è il vero colpevole!) è qualcosa che non riuscirò MAI a capire.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Beppe,
io credo che i due DAC siano abbastanza diversi tra loro e che sia difficile fare un confronto diretto. La mia sensazione è che si tratterebbe di un sidegrade, più che un vero upgrade: ossia, qualcosa cambia in meglio, qualcos'altro in peggio ma il bilancio finale resta invariato. Un DAC non-oversampling suona in maniera abbastanza diversa da uno tradizionale, qualora avessi la possibilità di confrontarli entrambi nel tuo impianto potresti trarre delle conclusioni più sensate.
Visto che pre e finale sono di casa ElectroCompaniet deduco che il suono di questo marchio incontri il tuo gusto. Questa potrebbe essere una freccia in più nell'arco del DAC ECD1, perché conserverebbe il “family sound” cui sei abituato, ciò farebbe pendere l'ago della bilancia più verso il DAC “tradizionale”. In questi casi, però, bisogna valutare con attenzione se sia il caso di rafforzare una certa impostazione abbastanza caratterizzata (quella EC) o se, invece, evitare di assecondarla utilizzando un componente di impostazione molto diversa. Queste considerazioni, ovviamente, le puoi fare soltanto tu alla luce del tipo di miglioramento che vorresti ottenere.
Al momento non vedo che altro upgrade potresti fare se non quello, semplificativo, di eliminare la coppia pre+finale e di sostituirla con un integrato, magari ancora EC, di livello più elevato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Dubbio analogico
LC
LC
Consiglio per acquisto nuovo ampli per diffusori Naim
LC
Upgrade T-Amp
LC
Ho visto anche degli audiofili felici
Buonasera direttore, sono un lettore fedele della rivista e devo dire che in questi anni ogni volta che ho avuto un dubbio, bisogno di un consiglio, o voglia di costruire qualcosa, ho sempre trovato le risposte nelle varie pagine, e anche grazie all'utilissimo comando di ricerca sulle pagine di tnt ho evitato di disturbarla.
Quindi prima di tutto i miei complimenti per il grande impegno e passione che mette in questo progetto.
Dunque, le scrivo perché ho da poco ricambiato il giradischi, un Rega rp3 con braccio rb303 e testina Rega elys II. Essendo il braccio e il peso sprovvisto di ghiera con i riferimenti per i grammi, mi sono deciso a comprare una bilancina di precisione per una migliore messa a punto; dunque, seguo tutti i passaggi della guida qui su TNT, ... metto , con antiskating a zero, il peso del braccio in modo tale che il braccio sia “libero” e resti in posizione orizzontale, fermo il braccio, e inizio a spostare il peso fino ad arrivare a 1,75gr (peso consigliato da Rega per la Elys II).
Ci siamo, faccio 3 pesate in modo da essere sicuro e poi ruoto la rotellina antiskating fino a 1,75.
Di solito, col mio vecchio giradischi, provvisto della ghiera con le “tacche” del peso, il discorso finiva qui.
Ovviamente parlo solo della fase peso e antiskating, perchè ho sempre seguito con attenzione tutti gli altri punti, dalla messa in dima, al mettere tutto perfettamente in bolla e così via..!
Questa volta, invece, armato della mia nuova bilancina, decido di fare un'altra pesata dopo aver regolato l'antiskating e con sorpresa noto che il peso è aumentato fino a 2,20gr. A questo punto mi chiedo: ma è normale? E se si, per arrivare a 1,75 gr, devo ridiminuire il peso sul braccio o quello di forza dell'antiskating? Oppure il peso di 1,75gr consigliato si riferisce al peso senza tenere conto della regolazione antiskating?
In tutta onestà le dico che solitamente a parte il riferimento sulla rotellina dell'antiskating, mi aiutavo ad occhio e orecchio per capire il giusto punto di settaggio. Beh, spero di essermi spiegato bene perchè questa piccola cosuccia mi ha creato un po' di confusione... spero, se vorrà, che troverà il tempo per rispondermi.
Nel ringraziarla ancora per tutto, le auguro una buona serata.
Cordialmente,
Leonardo - E-mail: landolcetti (at) yahoo.com
Caro Leonardo,
la prima domanda è quella ovvia, anche se credo di conoscere già la risposta: sei sicuro che impostando l'antiskating non abbia inavvertitamente spostato anche il contrappeso? Immagino di no, ma fai una verifica. Seconda osservazione, un po' meno banale: tieni conto che l'antiskating impone una forza che tira il braccio verso l'esterno. Potrebbe essere che una parte di questa forza vada a scaricarsi in senso verticale sulla puntina. Potresti provare ad effettuare delle “pesate” con antiskating ridotto rispetto al valore ideale e vedere cosa accade. In generale, comunque, sarebbe sempre meglio verificare il peso d'appoggio con antiskating a zero, per la ragione di cui sopra. Non è un caso che la prassi sia questa.
Procurati eventualmente il disco test HiFi News & Record Review per un'impostazione ancor più fine, sul “campo”, del valore dell'antiskating.
Tieni anche conto che un peso leggermente superiore al consigliato non è praticamente mai dannoso, mentre il viceversa potrebbe esserlo. Non mi preoccuperei troppo di differenze vicine al decino di grammo. Certo, in questo caso la differenza è ben più sensibile, per questo motivo devi fare qualche esperimento in più fino a trovare il compromesso ideale, soprattutto all'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Daniele,
il pre fono esterno NAD PP2 non sarà una meraviglia, trattandosi di prodotto entry-level, ma da qui a dire che neppure si sente ce ne passa! Controlla che abbia usato tutto in maniera corretta: se utilizzi una testina MC a bassa uscita, ad esempio, devi settare il pre in in modalità MC, come MM è chiaro che il guadagno sarebbe troppo basso, col risultato ovvio che “non si sente”, come sostieni tu. Controlla nel retro che il selettore sia nella posizione corretta. Per sentirsi si dovrebbe sentire, magari non suonerà raffinatissimo ma bisogna anche vedere che testina ci hai collegato! Magari è vecchia o danneggiata...visto che il giradischi è vintage, non mi stupirei se anche la testina lo fosse.
Ciò premesso, temo che la tua richiesta di reperire una scheda phono per il tuo preamplificatore NAD S100 sia destinata a fallire: queste schede erano già rare all'epoca, oggi non sono più prodotte e da una rapida ricerca in rete sembra che neppure la NAD ne possieda come surplus di magazzino. Chi possiede un S100 dotato di tale scheda difficilmente la venderà separatamente. Quindi mettiti l'anima in pace e cerca un pre fono esterno di migliore qualità, se proprio il PP2 dovesse essere così disastroso come dici (io ne dubito).
Pre fono esterni che non siano causa di divorzio ce ne sono tanti, bisogna vedere qual è la soglia impostata da tua moglie. Nei cataloghi Cambridge Audio, ProJect, Clearaudio e Lehmann trovi eccellenti pre fono in ogni fascia di prezzo. Se il budget fosse un problema un bel Lehmann Black Cube Statement potrebbe essere la soluzione, costa circa 300€, con un po' di fortuna pure qualcosa in meno. Ovviamente la testina dovrà essere all'altezza della situazione, con tutte le regolazioni effettuate con cura.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Gentile Lucio, a distanza di alcuni mesi dalla mia ultima email ti scrivo di nuovo per comunicarti che ho seguito i tuoi consigli circa i problemi di rimbombi sui bassi causati dalle dimensioni della stanza (3,30x2,90) comprando una coppia di Naim intro2 usate (che ho addossato al muro) + il DSPeaker ANTI-MODE 2.0 DUALCORE, devo dirti che ho quasi risolto del tutto i problemi anche se ancora mi resta qualche leggera coda su certi Cd/Vinili che risolvo in parte diminuendo i bassi dal settaggio del DSPeaker; ora vorrei sostituire il vecchio ampli (Rotel RA930ax) con un Naim (usato)della serie Nait 5 o qualche altro ampli che tu pensi possa andare bene, per cercare di far lavorare meglio i diffusori, ho visto un po' sul web e qualcosa ho trovato (anche se i prezzi sono un po' altini per il mio budget!) solo che sono andato in confusione per il discorso ingressi in quanto ho bisogno degli ingressi Phono+Cd+Dac e ho visto che non tutti ce l'hanno, potresti cortesemente darmi tu un consiglio in modo da non fare qualche fesseria acquistando l'apparecchio sbagliato?
Ringraziandoti in anticipo per la tua sempre cordiale disponibilità ti saluto molto cordialmente.
Nino - E-mail: vinipizzo (at) alice.it
Caro Nino,
sono felice che il consiglio sui diffusori Naim e la mia recensione del correttore di acustica ambientale DSpeaker abbiano sortito effetti così benefici sul tuo impianto e sul modo di ascoltare musica.
In effetti il DSpeaker è una soluzione molto intelligente, che tanti audiofili alle prese con ambienti non ottimali sul lato basse frequenze dovrebbero provare.
Per quanto riguarda il consiglio che mi chiedi sull'amplificazione, la mia prima scelta, considerati i diffusori in tuo possesso, è ovviamente un integrato Naim. Tieni conto che sia in UK che in Germania i prezzi dell'usato di prodotti di questo marchio sono nettamente più favorevoli. Tra l'altro, ora la sterlina si è pure fortemente svalutata sull'euro, quindi è questo il momento per far man bassa di usato HiFi in UK!
In alternativa cerca qualche integrato Rega, che è il marchio che più si avvicina all'impostazione sonora di Naim. Valuta anche Exposure e Primare.
Per quanto riguarda l'ingresso phono non puoi pensare di trovarlo su tutti gli integrati, purtroppo è abbastanza raro. Rega lo mette quasi sempre, ma altri Costruttori no. Potresti, in un primo momento, concentrare le tue ricerche sugli integrati Rega dotati di phono. In ogni caso, potrai sempre abbinare al tuo nuovo integrato un pre fono esterno. Certo, la cifra da spendere aumenta ma talvolta non c'è alternativa.
Infine, non mi è chiaro cosa tu intenda per ingresso DAC. Se ti riferisci ad amplificatori dotati anche di ingresso digitale allora la rosa si restringe ancora di più. In pratica solo Rotel e pochi altri realizzano integrati di prezzo umano dotati di ingresso phono e di DAC integrato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Buonasera professore,
Le faccio i complimenti per la rivista e la sua attività. Spero possiate chiarire un mio dubbio riguardo il mio impianto. Posseggo un amplificatore T-Amp della Sonic Impact, abbinato a delle B&W 685 s2 e un semplice lettore cd DVD Lexdium. Il punto è che all'ascolto è come se mancasse di pienezza. È forse dovuto alla sensibilità dei diffusori o alla scarsa potenza dell'ampli?
Eppure mi piaceva il suono delle casse in negozio o quando l'ho collegato a un vecchio jvc 30w di mio padre. I diffusori sono su un mobile alto 1.10m distanziati di circa 1.5m, e 25 cm dalla parete sul lato corto di una sala di 5x4m. Ho pensato di cambiare il t amp con qualcosa di più potente. Può consigliarmi qualcosa?
Ascolto ogni genere, soprattutto jazz e fusion. Budget per ora ristretto visto che in futuro avrei intenzione di prendere l'accoppiata Copland cta 405 con Proac d18. Finora è quella che mi ha piu convinto per un futuro (definitivo) impianto, forse solo il suono delle Tannoy Stirling superava le d18 tra quelle che ho ascoltato. La ringrazio per la eventuale gradita risposta, e spero continui sempre a fornire a noi lettori i suoi preziosi consigli.
Salvatore - E-mail: sacaiazzo (at) tiscali.it
Caro Salvatore,
è probabile che il T-Amp, vista la sua bassa potenza, sia un po' in difficoltà coi tuoi diffusori, peraltro posizionati in maniera tutt'altro che corretta. La soluzione potrebbe essere un piccolo amplificatore economico ma più potente. Sto pensando ai vari integrati in Classe D più potenti, spesso citati su questa stessa Rubrica (es. Dayton DTA120) oppure un amplificatore tradizionale molto più versatile, come l'Auna da me recensito qualche tempo fa. Per 100€ hai tante caratteristiche utili, buona potenza per pilotare carichi anche difficili e un suono di tutto rispetto, ben oltre quello che il prezzo lascerebbe intuire.
In alternativa, qualche piccolo integrato tradizionale usato (recente) da cercare tra NAD, Rotel e Cambridge Audio. Sono amplificazioni che non hanno la magia del T-Amp, ma che di sicuro potranno far suonare meglio le tue B&W. Il T-Amp è un piccolo meraviglioso gioiellino che però necessita di diffusori adatti, sia come sensibilità che come carico. Forzato in un compito che non gli è proprio si vede costretto a fornire un suono che della magia del chip TA2024 non ha quasi più niente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Carissimo Lucio,
iniziai a seguirti pochi giorni prima di scoprire il T-Amp e la tua storica recensione dell'8 Gennaio 2005. Eravamo a cena con le famiglie in Abruzzo in un posto magico e il mio Collega e amico Renato mi parlò improvvisamente di TNT-Audio e di questo magico amplificatore da 25 €.
Da quel momento la mia ancestrale passione per l'HI-FI si risvegliò. Ho comprato quattro t-amp, 2 Scythe sda-1100 e fatto una marea di esperimenti sulla base dei consigli di TNT, oltre a seguire tutti gli appuntamenti settimanali con te e i tuoi aggiornamenti.
Poi fu la volta delle Cizek One, che ritrovai nel 2006 negli USA, dopo 30 anni, anche grazie ai tuoi consigli e che ancora oggi ascolto con grande stupore (Vol. 374).
Attualmente, ma questa è la cosa meno importante, il mio impianto si è stabilizzato con tre giradischi (Garrard 401, Thorens TD 160 e AT 1240 USB con una marea di testine MC ed MM con cui giocare, tra cui 2 Supex 900/901 e 2 trasformatori, Supex SDT 77 e Tamura Tamradio), un buon pre fono Perreaux Audiant vp-3, un CDP/DAC CEC 3800, Ampli Jungson AT 200, iMac 27" (per la liquida e l'audio recording/editing) e Diffusori KEF 104/2.
Il resto, che è ben più importante, è la passione smisurata per la musica, tanto che ho persino ripreso a suonare con la mia storica rock- band che ha recentemente pubblicato il quinto album. Proprio per questo motivo sono rimasto incuriosito dalla tua recente prova delle casse ELAC Debut 5. Le ho ascoltate da Di Prinzio lo scorso Sabato e ti ho immediatamente inviato un messaggio: diffusori semplicemente sorprendenti! Le migliori bookshelf da me ascoltate, IMHO, fino a 2000 Euro (nella stessa sala un paio di Harbeth Monitor 30 non hanno retto minimamente al confronto, mentre Kudos Cardea 1 e Proac Studio 115 pur suonando piacevoli ed equilibrate non hanno raggiunto la performance spettacolare nelle frequenze basse delle piccole Elac).
Insomma, ho deciso di acquistarle ed utilizzarle come monitor per i mixaggi dei prossimi lavori in studio, tanto mi hanno impressionato. Non vedo l'ora di provarle nel mio ambiente che è anche diventata la nostra sala prove e di cui ti invio una foto recente.
Non mancherò di aggiornarti sugli ascolti delle mie nuove Elac B5, che naturalmente ascolterò non solo come monitor, ma anche come diffusori HIFI. E non è detto che non possano competere con le KEF...vedremo...
Un caro saluto.
Paolo - E-mail: paolippe (at) gmail.com
LC
Pochi giorni fa, all'età di 82 anni, si è spento il grande cantautore Leonard Cohen, che ricordiamo con il suo classico Hallelujah.
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Caro Paolo,
grazie per il positivo feedback sulla mia prova delle ELAC Debut 5. Si tratta, in effetti, di diffusori fuori dalla norma, con un rapporto qualità/prezzo davvero imbarazzante per la concorrenza. Tu sostieni che possono competere con bookshelf fino a 2000€, io non sarei così drastico ma di sicuro si battono ad armi pari con diffusori che costano il triplo e già questo è un fatto assolutamente al di fuori del comune. Ho sempre sostenuto che il mercato sia abbastanza livellato, ovvero che nessuno regali niente, in ogni fascia di prezzo. Di tanto in tanto, fa piacere essere smentiti. Il Sig. Jones e la Elac credo meritino tutta l'esposizione mediatica della quale stanno godendo, grazie a queste splendide e insolite “creature”. Speriamo che questa rondine riesca a sbloccare un po' il mercato, riportando a più miti consigli i listini dei prodotti HiFi.
Suggerimento musicale della settimana
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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