Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 1/10/2016 - 7/10/2016

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  1. Nuovi diffusori con 400/500€
  2. Pre a valvole
  3. British HiFi
  4. Consigli analogici
  5. Amplificatore integrato con 500€
  6. Scelta ampli per sinergia con ProAc
  7. Nuovo amplificatore con 1000€
  8. Richiesta di parere
  9. Gatti e analogico
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovi diffusori con 400/500€
Salve,
da poco ho iniziato a rinnovare il mio impianto approfittando del fatto che il mio lettore cd (un Onkyo 7333 con ampli Yamaha ax 396) si è guastato dopo una decina di anni di vita. Ho sostituito i due pezzi con lettore Pioneer PD-50 e amplificatore corrispondente. il Pioneer A-50. Ora vorrei passare ai diffusori, eliminando i vecchi e decisamente qualità base Tannoy Mercury mx1 m (come del resto ampli e lettore).
L'impianto lo uso nella mia camera personale di circa 25 mq, a pianta rettangolare quasi quadrata, ma tagliata a metà di uno dei lati corti in diagonale, dove è situata la finestra. I vecchi Tannoy li collocai vicini alle estremità di uno dei lati lunghi, la postazione di ascolto sull'altro.
Considerando la qualità non esattamente stratosferica dei due componenti Pioneer (ho vari cd ibridi SACD che mi hanno spinto alla scelta) ho fissato un budget massimo di circa 400-500 euro. Ascolto in gran prevalenza musica classica, sinfonica e particolarmente sacra, barocca e rinascimentale.
Ringrazio in anticipo, sperando che vorrà darmi un consiglio.
Saluti cordiali,
Massimiliano - E-mail: massi.cacia (at) libero.it

LC
Caro Massimiliano,
le elettroniche che hai acquistato non sono così male, credo tu possa affiancar loro dei diffusori di qualità persino più elevata. Comunque sia, per il budget che ti sei prefissato io ci vedrei benissimo delle
Elac Debut B5 da me recensite prima dell'estate. Si tratta di diffusori dal rapporto qualità/prezzo assolutamente fuori dal comune. Poiché conosco anche i Tannoy in tuo possesso non ho alcun dubbio nell'assicurarti che il salto qualitativo sarebbe sensibilissimo, nonostante i 350€ necessari per acquistare le piccole Elac. Qualora volessi un diffusore un po' più grande, potresti valutare il modello immediatamente superiore, di fatto analogo, ma con woofer un po' più grande, si tratta del modello Debut B6.
Se, invece, desiderassi qualcosa di altra tipologa, come una snella torre da pavimento, potresti guardare tra le proposte di Indiana Line, Cambridge Audio e Wharfedale. Con 500€ dovresti riuscire a fare un salto qualitativo comunque sensibile. Sarà difficile, però, trovare lo stesso rapporto qualità/prezzo delle piccole Elac che, per me, sono diventate il mio nuovo riferimento tra i diffusori economici.
Spero soltanto che il posizionamento che vorrai dar loro sia consono alle enormi potenzialità di questi piccoli gioielli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pre a valvole
Buongiorno Direttore,
Mi scuso per l'intrusione ma talvolta bisogna chiedere un Suo aiuto quando le proprie conoscenze non bastano...
Le sarei grato se mi potesse aiutare su un mio prossimo acquisto. Attualmente ho un cd Rotel che pilota attraverso un pre passivo Promitheus tvc un finale Sun Audio SV 300 BE e una coppia di Sequerra Met 7.7 con circa 90 dB di efficenza.
L'ascolto è piacevole ma volevo sostituire il passivo con uno degno del Sun Audio che è noto sia un po' ostico per la sua alta sensibilità di ingresso. Tempo fa ho provato un Antique Sound Lab Flora e mi ricordo si accoppiava piuttosto bene malgrado il suo prezzo non proprio alla mia portata. Ora mi sarebbe capitato due possibili scelte più appetibili... un Antique Sound Lab AQ 2001 e un Primaluna Prologue Three che sulla carta hanno un guadagno di 12 dB.
Mi può aiutare?
Cordialmente,
Valter - E-mail: valter.battini (at) alice.it

LC
Caro Valter,
non mi è chiaro il perché tu desideri aumentare il guadagno del preamplificatore. La potenza a disposizione dei diffusori resterà comunque la stessa, nella migliore delle ipotesi cambierà la posizione della manopola del volume: rotazione inferiore per ottenere lo stesso volume d'ascolto. Serve davvero?
Purtroppo, i watt delle 300B del finale Sun Audio resteranno tali e quali, cioè 8. Per questa ragione sarebbe bene capire cosa ti aspetti da un eventuale upgrade. Una qualità d'ascolto superiore? Se questo fosse lo scopo potrebbe valer la pena tentare ma non sarà facile ottenere la stessa trasparenza di un buon pre a passivo a trasformatori da un pre a valvole.
Per queste ragioni è assolutamente necessario che tu esegua queste prove nel tuo impianto o, almeno, a diretto confronto con il tuo pre a trasformatori. Potresti restare sorpreso. Ovviamente, se non è la trasparenza che cerchi ma una ulteriore valvolizzazione del suono allora quella di un pre a valvole potrebbe essere la strada giusta. Fai attenzione e pesare bene pro e contro perché secondo me, alla lunga, un suono più corretto e fedele stanca meno di uno artificialmente ruffiano che può colpire al primo ascolto e risultare noioso nel lungo periodo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

British HiFi
Spett.le Dott Cadeddu, innanzi tutto complimenti per la sua professione e la sua attività su TNT. Mi rivolgo a lei perchè, come di consueto, sono tra quelli che vuole fare un upgrade dell'impianto e ho letto molte sue recensioni senz'altro obiettive e competenti. Il mio impiantino musicale è attualmente composto da:

Premetto che credo nella elettroacustica, nella psicoacustica e nell'impianto "ragionato" ed equilibrato. A breve cambierò l'ampli con un Linn Majik da 40 w. La mia stanza è piccola circa 12/14 mq con libreria, armadio, letto. Le mie preferenze sono per un suono trasparente, arioso e dolce e una buona gamma bassa. Ascolto musica Classica, Acustica, Jazz e Pop -Rock. Naturalmente visto l'ambiente e il mio budget non alto non posso pretendere di avere un impianto che risponda bene con ogni tipo di musica, questo nella logica dell'elettroacustica.
Per questo le chiedo cortesemente se può aiutarmi. Ho preferenza per il suono inglese e scozzese ma considero anche altri produttori. Mi piacerebbe abbinare al Majik (vorrei poi aggiungere un finale più potente) due diffusori tower tipo Linn Keilidh o Proac (non inglesi). E' da considerare che il Majik è un buon amplificatore ma poco potente che potrebbe avere problemi con carichi difficili. Ci sono differenze da considerare in fatto di timbrica tra le ultime generazioni e le passate e in particolare non è più facile reperire componentistica per diffusori anni '80/90.
Le chiedo consigli anche per migliorare il lettore CD.
Aspetto una sua risposta.
Cordiali saluti,
Silvano - E-mail: silvano.dicorato (at) libero.it

LC
Caro Silvano,
concordo con te sulla scelta di un nuovo amplificatore per il tuo impianto. Sia il Majik che un Naim Nait sarebbero un buon upgrade che andrebbe esattamente nella direzione da te auspicata. La stanza piccola non ti creerà alcun problema con il Majik, che ha potenza sufficiente per far suonare forte anche diffusori più difficili. Non devi già programmare l'acquisto di un finale più potente, realisticamente non ti servirà e sarebbe una complicazione inutile. Meglio, semmai, puntare sin da subito, nel caso servisse, a un integrato più muscoloso. Con eventuali nuovi diffusori tipo i Keilidh, secondo me, il Majik ci andrebbe a nozze. È chiaro che diffusori degli anni '90 potrebbero, a lungo termine, crearti qualche problema di reperibilità dei ricambi ma sia Linn che Naim hanno sempre avuto una politica molto incline a tutelare i propri clienti, tenendo ottime scorte di ricambi anche tanti anni dopo l'uscita di produzione di un dato prodotto o componente.
Anche acquistare amplificatori molto vecchi presenta determinati rischi, ad esempio quello di dover mettere in conto, prima o poi, di dover sostituire i condensatori d'alimentazione, un'operazione comunque non particolarmente costosa né difficile.
Valuta anche la possibilità di ascoltare amplificatori e diffusori di casa Rega, che non sono particolarmente distanti dalla filosofia Flat Earth cui mi pare ti voglia ispirare. In generale, i prodotti Rega hanno quotazioni più basse di Linn e Naim, nell'usato, pertanto potresti acquistare componenti più recenti a costi inferiori. Considerazioni anaoghe possono essere fatte per amplificatori Cyrus e Musical Fidelity.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consigli analogici
Gentile direttore,
prima di tutto la ringrazio a nome di mio padre per gli ottimi consigli a lui forniti alcuni anni fa in merito all'acquisto dell'impianto hi-fi che attualmente intendiamo migliorare.
L'impianto in questione è costituito da:

L'impianto in questione viene utilizzato per ascoltare prevalentemente Jazz, Blues e Rock anni 60/70. Tutto a parte le casse è contenuto in un mobile in legno multistrato (non massello), la stanza è ampia circa 30mq, con 4 aperture, solaio controsoffittato a diverse altezze (altezza max circa 5m) e pavimento in parquet. Avremmo (io e mio padre) intenzione di isolare il giradischi dai disturbi esterni, inserendo una mensola opportuna all'interno del mobile.
Abbiamo provveduto a costruire una mensola in legno lamellare di 2cm sostenuta da punte coniche regolabili in altezza. Al momento abbiamo realizzato delle sottopunte con piedini in gomma incollati su piccoli dischetti di sughero (ma abbiamo intenzione di acquistare delle sottopunte metalliche). Siamo indecisi se acquistare una base di vetro a spessore o vetro multistrato di 2cm da poggiare sulla mensola in legno lamellare e sul quale venga poggiato il giradischi. Le sembra una soluzione buona o avrebbe consigli in merito? Conviene cambiare i piedini del giradischi per ottenere un risultato migliore (anche perché quelli originali iniziano ad essere un po' ballerini)?
Vorremmo inoltre cambiare la testina e, avendo un budget di circa 200 euro, siamo orientati per la Grado Gold1 (oppure Silver) e l'Ortofon 2mBlue. Quale consiglierebbe date le caratteristiche dell'impianto e delle testine in questione?
Avrebbe alternative valide che rientrano nel nostro budget?
Mi scuso se mi sono dilungato.
Grazie anticipate per l'attenzione.
Cordiali saluti,
Riccardo - E-mail: riccardo.iacobacci92 (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
temo che la mensola all'interno del mobile non sortirà chissà quali effetti positivi sul suono della tua sorgente analogica! L'ideale sarebbe una mensola ad hoc (tipo Rega) da fissare a parete. In alternativa dovreste provare a isolare il più possibile il giradischi dal mobile, con elementi smorzanti, tipo Vibrapods, Isonodes e prodotti analoghi. Le punte su materiali rigidi come il vetro o, in parte, il legno lamellare potrebbero non apportare alcun beneficio sensibile. I piedini di serie, se stanchi, possono essere anch'essi sostituiti con piedini specifici come quelli citati. Ne abbiamo recensiti a confronto veramente tanti (si veda la saga infinita di Mark Wheeler su questi dispositivi).
Per quanto riguarda la testina io opterei per la Grado, che mi sembra ricalchi un po' le caratteristiche timbriche di alcuni componenti dell'impianto, caratteristiche che, quindi, immagino ti siano gradite.
Tuttavia, non ci spenderei un euro di più, ogni ulteriore upgrade della sorgente analogica, a questo punto, dovrebbe per forza prevedere una sostituzione del giradischi. Un modello recente a cinghia e, magari, a controtelaio sospeso, potrebbe essere la soluzione ideale anche per minimizzare i problemi dell'isolamento acustico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificatore integrato con 500€
Carissimo Direttore,
Mi chiamo Nino ho 51 anni avevo un vecchio impianto Vintage, ma subito dopo il mio matrimonio, per questioni di spazio e non di moglie, sono stato costretto a regalarlo ad un mio collega. Ed ora a distanza di quasi 16 anni "buttati" ad ascoltare musica tramite lettori mp3 o dolby surround, mi sono finalmente deciso di ritornare ad ascoltare un po' di buona musica. Fortuna ha voluto che tramite ho ereditato da un mio amico (causa suo trasloco lavorativo) questi elementi.

Ora veniamo al mio grosso dubbio Amletico che mi sta perseguitando da diversi mesi.....quale amplificatore abbinare? Sulla base della Sua grande esperienza e professionalità può indicarmi quale amplificatore abbinare a questi prodotti che le ho appena elencato. Come budget non vorrei superare i 500 euro. Leggendo un po' le Vostre risposte ad altre lettere e un po' leggendo le varie caratteristiche avevo preso in considerazione questi prodotti Attualmente sto usando un vecchio amplificatore Pioneer A676 prestatomi da un amico. Dimenticavo il salone è di circa 35-40 metri quadri.
Grazie in anticipo per la risposta, ripongo tanta fiducia in lei.
Nino - E-amil: nino.savinelli (at) yahoo.it

LC
Caro Nino,
qualora intendessi rimettere in funzione il giradischi Technics dovresti tenere in considerazione solo amplificatori dotati di ingresso phono, onde evitare la spesa aggiuntiva di un pre fono esterno. Le alternative che hai elencato sono tutte valide ma io provo a uscire un po' da questa rosa di candidati e ti propongo Rotel RA10 e Vela Audio amp, entrambi dotati di ottimo ingresso phono e comunque reperibili all'interno del budget che hai stabilito.
L'impostazione timbrica è dfferente, più aperto e vivace il Rotel, più caldo e corposo il Vela. Vedrei bene entrambi abbinati ai tuoi diffusori Monitor Audio Bronze 5. La scelta finale dipende un po' da te e dal tuo gusto personale, oltre che dall'acustica della stanza d'ascolto. Se non ottimizzata, forse sarebbe meglio correre meno rischi e puntare all'amplificatore meno frizzante dei due e cioè al Vela Audio. Non so se la cosa possa fare una qualche differenza ma col Rotel potresti, invece, risparmiare un centinaio di euro rispetto al budget prefissato.
Tuttavia, qualora l'ambiente o la sistemazione dei diffusori non fossero adeguati per un ascolto di qualità, potresti trovare abbastanza piccola la differenza tra uno dei due amplificatori consigliati e il tuo attuale Pioneer A676, che non è proprio da buttar via, se ancora in buone condizioni operative.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta ampli per sinergia con ProAc
Caro Lucio,
Mi chiamo Alberto e ti scrivo per avere un tuo parere relativo ad un upgrade. Il mio impianto è composto dalla seguente catena audio:

Premessa: il suono ProAc mi piace parecchio, l'amplificazione precedente è stata venduta perchè, nonostante avesse caratteristiche pregevoli di immagine tridimensionale e raffinatezza della gamma alta, quando era il momento di alzare il volume per divertirmi veramente dovevo riabbassare in fretta perchè il tutto diventava inascoltabile. Sento la mancanza di autorevolezza sul basso e di una scena più musicale, con più contrasto, che non vada però a discapito della raffinatezza e del bilanciamento tonale.
Recentemente ho potuto collegare all'impianto una amplificazione Nuforce p8 + finali ref 8.5 e alcuni parametri sono risultati vincenti rispetto al mio valvolare. Una piacevole sorpresa è stata la raffinatezza della gamma alta che invece il mio precedente ampli, un Krell kav 300i che tu conosci bene, non aveva.
I nuforce mi hanno convinto a tal punto che orienterei la scelta in questa direzione, ma non vorrei che fosse l'unica! Ed ecco che arrivo alla domanda: vorrei da te qualche consiglio per orientare meglio le mie scelte. Se avessi qualche alternativa a nuforce/nuprime avrei la certezza di realizzare un miglioramento sostanziale. Mi puoi indicare, se possibile, potenziali partner ideali per i miei diffusori?
Il budget a disposizione si aggira intorno 2000-2500€, al massimo 3000€ considerando anche di aggiungere un DAC, che potrebbe essere interno al pre, per me non sarebbe un problema. Così per parlare, ho avuto modo di ascoltare in due occasioni le
Duevel Bellaluna Diamante e... wow! Sottoscrivo quanto da te recensito, peccato solo per il prezzo.
Inizialmente avevo anche pensato di puntare tutto sulla valorizzazione del mio ambiente acquistando un paio di diffusori ad alta efficienza, dato che dispongo di un finale SET 2A3 ormai inutilizzato da anni, ma che prezzi. L'unica marca è Klipsch, i cui diffusori usati (La scala e Belle) hanno prezzi abbordabili. L'idea è stata presto scartata per problemi logistici e per il rischio oggettivamente elevato di acquistare un articolo con componenti degradati. Volevo chiederti un parere anche su questo aspetto: dato che dispongo di ambiente adeguato, tu andresti verso una catena di tipo alta efficienza? La tecnologia odierna offre sistemi con caratteristiche sonore comparabili, ma alternativi, a parità di prezzo?
Infine, scriverò una cosa banale, ma ci tengo a chiarire che associo a questo hobby un valore STRUMENTALE perché il fine ultimo é la fruizione della Musica. Non ti nascondo che periodicamente mi chiedo se ha senso spendere tutti questi soldi, cosi faticosamente risparmiati, per l'hifi; me lo chiedo soprattutto quando ascolto le mie Response 1.5 da 89dB con il Trends audio 10.1, che se non ricordo male eroga 6W... e qui ritorna il tarlo dell'alta efficienza: vendendo le ProAc avrei a disposizione una somma di circa 4000 € per preampli e diffusori.
Ti saluto e non ti ringrazierò mai abbastanza per l'impegno profuso che alimenta la passione che ci accomuna.
Alberto - E-mail: hifialberto (at) gmail.com

LC
Caro Alberto,
ti vedo un po' confuso: l'alta sensibilità in stile Klipsch non può essere un'alternativa al suono ProAC. Se ti piace questo suono non è affatto certo che ti possa piacere l'altro. Prima di tutto dovresti capire che suono stai cercando. L'alta sensibilità in sè non è necessariamente un pregio: semplicemente diffusori di questo tipo richiedono meno watt per generare pressioni sonore adeguate. Non ti seguo quando dici di voler “valorizzare” il tuo ambiente con diffusori ad alta efficienza. Non so, forse pensi alle basse frequenze? Non necessariamente dovrebbero migliorare, magari ti creano più problemi in ambiente. In ogni caso spesso si tratta di avere a che fare con volumi e ingombri importanti, bisogna esserne consci e tenerne conto. Stiamo parlando di una stanza di poco oltre 20 mq, due diffusori importanti occuperebbero tanto spazio vitale e abitativo, valuta bene la libertà di movimento a tua disposizione.
Dici poi che ti piace il suono ProAC, perché cambiare quindi? Cerca di far rendere al meglio i tuoi diffusori e vivi tranquillo. Un'amplificazione Nuforce ce la vedo benissimo, ha le doti di trasparenza del Trends Audio con tanta potenza e impatto in più. Cerca magari una coppia usata P9 + REF9 e vedrai che ti passerà la voglia di cambiare diffusori e amplificazione per tanto, tanto tempo. In futuro potrai pensare a fare un passo avanti coi diffusori, magari ancora scalando la gerarchia ProAC.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore con 1000€
Caro Lucio, ti ringrazio per il lavoro che svolgi sul sito gratuitamente, molto utile per chiunque sia appassionato di hifi e passo al motivo di questa mail.
il mio impianto è così composto:

Purtroppo l'ampli ha già avuto un problema, risolto a dicembre scorso con la sostituzione dell'alimentazione. Oggi si è guastato nuovamente (non si riesce ad alzare il volume che rimane molto basso) e sto ascoltando musica con un Trends TA10.1 che mi piace molto come suona, ma a cui purtroppo manca qualche CV quando si alza il volume!
A questo punto ti chiedo se vale la pena di riparare il nuforce (portato a Pandino CR dall'importatore ufficiale) o sostituirlo con un altro che abbia un suono simile...
Il nuforce l'avevo preso usato in Francia, ha funzionato benissimo per 5 anni e mi piaceva molto come suonava. Posso spendere una cifra di circa 1000 euro o anche qualcosa in più, in previsione un domani di portare qualche ulteriore miglioramento al mio impianto, di cui comunque sono molto soddisfatto, un consiglio l'apprezzerò molto!
Ti saluto con affetto.
Dario - E-mail: dario.pompilli (at) gmail.com

LC
Caro Dario,
io farei riparare il Nuforce, eventualmente considererei, in futuro, la possibilità di rivenderlo per acquistare ancora nuforce/nuprime, ma nuovi. Ci sono alternative? Certamente ce ne sono, ma vanno valutate attentamente all'interno del tuo impianto. Visto che possiedi un preamplificatore valvolare, perché non pensare a un finale di potenza puro? Ci sono tante possibilità, anche a stato solido, che potresti valutare. Intanto ancora Nuforce e poi Naim, Musical Fidelity, Bel Canto, Rotel etc. eventualmente da cercare nel mercato dell'usato.
Il suono dei Nuforce non sarà facile da trovare in un'amplificazione tradizionale ma si può tentare. Potresti anche valutare la possibilità di eliminare il pre valvolare e sostituire la coppia pre+ampli con un amplificatore integrato dotato di un buon ingresso phono. Il percorso del segnale si semplificherebbe molto e tutto il sistema diventerebbe più snello e immediato. Ad esempio, non dimenticare che Rega produce degli ottimi integrati dotati di buon stadio phono e così anche Rotel, Cambridge e Arcam. In alternativa una soluzione un po' più articolata vedrebbe un ampli integrato solo linea abbinato a un semplice pre fono, si tratterebbe comunque di una sistemazione più semplice e diretta di quella attuale, che vede due stadi di preamplificazione in serie uno con l'altro, non certo un approccio ottimale.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Richiesta di parere
Buongiorno, leggo la vostra rivista da alcuni anni, e vorrei chiederle un parere e/o magari qualche consiglio sul mio impianto che allego:

Premetto che ne sono estremamente soddisfatto, ma apprezzerei la sua opinione in merito.
Grazie,
Francesco - E-mail: tama1989 (at) hotmail.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Francesco,
il fatto che ti ritenga molto soddisfatto è un ottimo punto di partenza, se pensi che dalla situazione attuale puoi solo migliorare ancora. Non ho niente da dire sui componenti dell'impianto, tutti di ottimo rapporto qualità/prezzo, ma ho qualche perplessità che vado a esporti. Intanto l'abbinamento Rotel-B&W è tendenzialmente vivace e brillante, in certi contesti potrebbe risultare eccessivo. È vero che si tratta di un Rotel della prima ora, quindi meno esasperato delle generazioni successive, però l'indole è più o meno sempre stata la stessa.
Più grave, però, è il contorno, ovvero la sistemazione dei diffusori e del giradischi. Intanto i primi sono troppo vicini tra loro e, quel che è peggio, troppo addossati alla parete posteriore. Poi sono troppo vicini al giradischi, temo ci possano essere problemi di feedback ad alto volume: il suono dei woofer viene ripreso dalla testina e amplificato nuovamente. Anche i supporti dove sono posizionati i diffusori non mi piacciono, ci vedrei meglio degli stand ah hoc, rigidi e leggeri. Quelle cavità, seppur parzialmente occupate da dischi, tendono certamente ad amplificare e sporcare la gamma bassa proveniente dai diffusori.
Infine, lo spazio tra i diffusori sarebbe meglio se fosse completamente libero: in questa situazione parlare di immagine sonora tridimensionale è ovviamente pura utopia.
Valuta tu se hai i margini di manovra tali da consentirti di agire in queste direzioni che ti ho indicato. In caso contrario, goditi la musica e non pensarci! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Gatti e analogico
Ciao Direttore,
Tutto bene? Spero tu abbia passato una buona pausa estiva. Ti scrivo solamente per mandarti una foto del mio preziosissimo JA Michell Focus restaurato (ti avevo scritto in proposito mille mila anni fa, da qualche parte dovrebbe esserci la lettera pubblicata).
Come vedi lo tengo sempre al caldo grazie al nuovissimo accessorio preso a prezzo irrisorio da una Charity (gratis). Ci ridiamo sopra... qualche suggerimento per evitare che il micio Charlie (a.k.a Godzilla) finisca per costringermi a ri-restaurare il mio amato Focus One?
Altra domandina, adesso ho una normale Grado Gold Prestige, mi sarebbe piaciuto fare un upgrade della testina per il mio 50mo che arriva a fine anno, per il braccio unipivot cosa consiglieresti? Budget 350-500EU o dintorni.
Salutoni dalla Perfida Albione,
Angelo - E-mail: angelix (at) excellence-international.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Angelo,
è un piacere risentirti! Molto bello il micione, ma immagino che unghie e peli non siano esattamente i partner ideali per il tuo giradischi. In tutta sincerità, non biasimarmi per questo, spruzzerei sul coperchio uno spray repellente per gatti :-)
Altrimenti, realizza una copertura con un foglio di sughero che almeno ti eviterebbe i graffi. Potresti fissarlo con quattro gocce di blutac onde evitare che scivoli via o che, con altri sistemi adesivi, si possa rovinare il plexiglass del coperchio. Il problema peli però, permarrebbe!
Amo i gatti, fintanto che non invadono troppo il mio spazio vitale.
Per quanto riguarda la testina, visto che già possiedi una Grado, non vedrei niente di meglio di un upgrade restando fedele al glorioso marchio. Con quel budget a disposizione prendi una Grado di assoluto rispetto! Sto pensando a una Statement Platinum 2 o una Reference Platinum 2 ma persino una più modesta Gold 1 sarebbe un piccolo passo avanti.
Non ricordo il tuo impianto ma valuta se non sia il caso, invece, di utilizzare un buon pre fono tipo Lehmann Black Cube. Sia nel nuovo che nell'usato si potrebbe trovare qualche modello estremamente interessante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Questa lettera in realtà è la sintesi di due che ho scritto al direttore di TNT, che ringrazio per avermi dato la possibilità di comunicare la mia esperienza. Ed ecco la storia... La mia catena era così composta: Klipsch rf7 mkII, Nuforce IA-18, NAD M51, Mac Book Pro con amarra. I miei progetti di miglioramento della catena audio prevedevano la sostituzione dei diffusori con qualche progetto che già avevo individuato tra quelli del danese Troels Gravesen. Ma essendomi nel mentre capitata una buona occasione con un Nuprime IDA-16 a 1450 euro ho pensato in questo modo: innanzitutto che vendendo IA-18 e dac M51 mi sarebbero avanzate quasi 1000 euro dalla differenza di acquisto del nuprime e che queste spese nel versante diffusori avrebbero fruttato più consistenti vantaggi; poi ho pensato che comunque al massimo sarebbe stato un leggero downgrade visto che la soluzione integrata avrebbe potuto compensare almeno in parte una minore qualità dei singoli componenti. Da un breve calcolo emerge una differenza di prezzo molto consistente tra le due soluzioni: Ia-18 3500 euro + M51 1800 euro = 5300 euro, contro le 2700 euro dell'IDA 16 venduto da audiograffiti, stiamo parlando della metà esatta.
SCIROPPO PER LA TOSSE- "Quando ieri ho ritirato il pacco, inaspettatamente perchè in 4 giorni lavorativi è giunto dalla Svezia, mi si è stretta un po' la gola all'idea che in quella piccola scatola potesse esserci qualcosa in grado di rimpiazzare i miei due apparecchi, insomma la sensazione di avere fatto una fesseria. L'ho messa in funzione in pochi minuti e l'ho lasciata andare un po' ascoltando a basso volume... Poi ho alzato il volume e tutte le mie preoccupazioni si sono sciolte: il controllo del basso veramente inaspettato e la sensazione che la musica fluisse in un modo sconosciuto, come se l'evento sonoro che conoscevo prima fosse al confronto congestionato e duro. E questa percezione di fluidità era doppia nel senso che riguardava tanto il singolo strumento in se quanto la trama sonora composta da più strumenti".
NON ACCALCATEVI, C'E' SPAZIO PER TUTTI- "La seconda sensazione positiva è stata quella che vi fosse un direttore d'orchestra a dirigere la comparsa sulla scena dei singoli strumenti con eccezzionale rigore esecutivo. In alcune registrazioni tipo quelle dei Tears for Fears, conosciute per il famoso wall of sound, capita spesso di sentirsi a disagio nel tentativo di dipanare la matassa degli energici segnali sonori di sintetizzatori, chitarre e basso che sembra facciano poco elegantemente a gara per prevalere uno sull'altro. L'Ida-16 sembra restituire a ciascuno il suo spazio, e che spazio! Cioè non solo lo strumento si separa fisicamente ma sembra stagliarsi in maniera più precisa su un vuoto quasi cosmico che contribuisce a leggerne i contorni alleggerendo lo sforzo del mio cervello a ricostruire. Inertia Creeps dei Massive Attack ha una dinamica spaventosa e un basso elettronico che risuonava fastidiosamente nel mio ambiente ma ora è più esteso, controllato e articolato. Mi piace ascoltare la linea del basso di molta musica pop, elettronica e jazz: Can you hear what ìm saying dei Toto è un classico esempio di basso energico e complesso nella sua costruzione ed è stato molto più semplice seguirne i passaggi. Il bassista di Pat Metheny in So may it secretly begin, e in Have you heard in versione live esegue una complessa scrittura musicale che ora è incredibilmente intelligibile".
LESS IS MORE- "In tutti i sensi anche quello fisico del minore ingombro della soluzione tutta integrata rispetto all'altra. Ma soprattutto è incredibile come ora gli strumenti e tutto l'insieme risulti più asciutto e, solo apparentemente per paradosso, al contempo più corposo. Ogni strumento possiede maggiore ricchezza armonica. La voce di Mango pensavo fosse un marmo dalla superficie lucida e invece ora presenta leggere e affascinanti increspature. Le stesse che pensavo possedesse la voce di Barry White, ma mi sbagliavo perchè essa possiede delle corrugazioni talmente profonde da indurmi a credere che ci si possa infilarsi dentro come tra le coperte di un bel letto".
Altri aspetti sono: l'immagine cresciuta molto in altezza e altrettanto in profondità, almeno in quelle tracce che possedevano questo tipo di informazione; contorni degli strumenti molto più precisi; la localizzazione dei suoni è diventata più agevole e questi sembrano essere più stabili. La quantità di dettagli è stata per me sbalorditiva: tracce che ho ascoltato centinaia di volte hanno rivelato particolari sconosciuti: dove pensavo ci fosse una chitarra ora ce ne sono due. Anche le informazioni ambientali sono molto maggiori. Un altro aspetto è che le registrazioni buone hanno avuto un margine di miglioramento molto maggiore in tutti i parametri rispetto a quelle normali o mediocri e che rispetto a prima si nota la differenza tra un buon mp3 di itunes in 256kbps e la stessa traccia non compressa.
Diverse prove hanno rivelato come il maggiore responsabile fosse l'IA 18. A parte i dettagli della comparazione è importante sottolineare come quanto detto dal dott. Lucio Cadeddu riguardo i vantaggi delle soluzioni integrate sono confermati anche in questo caso: ossia entro budget anche importanti ma ancora "umani" le soluzioni integrate rispetto a quelle composte da più apparecchi separati sono in grado di offrire due vantaggi che spesso si rivelano decisivi; avendo innanzitutto un percorso segnale molto più corto rispetto alle connessioni di cavi, spesso due o tre, e anche una sinergia delle componenti interne che non è mai scontata quando l'accoppiamento dei vari partner viene fatto da noi audiofili con limitate possibilità di sperimentazione.
Il mio unico dubbio è questo: potrebbe essere che il nuforce, che acquistai usato di due anni, avesse talmente tante ore di utilizzo da avere perso qualcosa in qualità? Eppure quando sostituii un finale autocostruito hypex ucd 180 col nuforce, la sua prestazione mi parve tanto migliorativa o quasi quanto quella che ho qui descritto rispetto all'IDA 16.
Un saluto e un ringraziamento a tutto lo staff di TNT.
Nicola - E-mail: nicozurru (at) live.it

LC
Caro Nicola,
grazie per aver condiviso le tue esperenze d'ascolto, che possono essere utili per qualche altro lettore di TNT-Audio. Non è facile capire per me cosa e quanto possa aver influito sul risultato finale, certo è che la soluzione integrata, con meno passaggi e cavi di segnale tra i piedi, è spesso vincente, almeno fino a certi livelli di spesa.
Non pensarci più e goditi la musica!

Tornano le “nuove proposte” della settimana. È la volta dei Twenty One Pilots, nuovo duo statunitense di alternative rock/elettronica, vincitore di una quantità impressionante di premi e nominations tra cui i Billboard Music Awards come miglior artista rock (2016) e miglior album rock per Blurryface (2016), album dal quale è tratta questa ipnotica Fairly local. È rassicurante sentire che anche nel 2016 esistono artisti in grado di proporre qualcosa di innovativo, nonostante molti audiofili parrucconi ritengano che dopo gli anni '70 non sia più stata prodotta musica interessante.
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