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Caro Alessandro,
grazie per il feedback sul percorso che hai seguito nella composizione del tuo impianto. Hai fatto benissimo a seguire un unico mio consiglio, che è poi quello più importante: ascoltare quanto più possibile e, in seguito, lasciarsi guidare dal proprio gusto personale. Per un perfetto principiante non è certo facile, per questo motivo bisogna ascoltare il più possibile. E, comunque, va benissimo non seguire i miei consigli, mica sono verità rivelate! Anzi, pensare “diversamente” è segno di indipendenza intellettuale e prova che le strade per raggiungere dei risultati soddisfacenti non sono per forza uniche.
Sul Sonos Connect stiamo ricevendo molti feedback positivi! Io non ho avuto modo di ascoltarlo ma sembra un prodotto molto valido, comodo e versatile. Il problema del DAC interno, ammesso che esista, si può aggirare con un eventuale DAC esterno, ma questo complicherebbe il sistema, che invece tu sembri gradire esattamente per la sua semplicità. Tra l'altro, non mi è chiarissimo quando parli di cavo ottico coassiale. O è ottico o è coassiale :-)
Io credo che il Sonos Connect possa far fronte egregiamente alle tue esigenze. Un altro componente del quale si dice un gran bene, altrettanto pratico e versatile, è il BlueAudio Node. Funziona con tutti i servizi di streaming oggi disponibili e gestisce file in alta risoluzione (24/192). Noi abbiamo recensito altri lettori di rete, puoi trovare le prove qui su TNT-Audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
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Caro Vito,
con 500€, anche a voler cercare nel mercato dell'usato, non credo sia possibile realizzare un upgrade davvero signifcativo della tua coppia pre+finale Rotel. Si tratta di elettroniche di tutto rispetto, l'unica cosa che potresti fare è sostituirle con un integrato di livello più elevato ma quelli che hai citato non sarebbero un vero upgrade, ma un semplice cambio di impostazione sonora. Anche altri integrati usati che potresti reperire per circa 500€ non sarebbero risolutivi. Parli di upgrade in termini di raffinatezza e di dinamica. Sulla prima possiamo forse ragionare un po' ma sulla seconda temo che sarai in grande difficoltà a fare di meglio investendo cifre così contenute.
Il Musical Fidelity A1 è probabilmente più caldo e raffinato, ma non possiede l'energia della tua coppia Rotel.
La mia sensazione è che faresti meglio a soprassedere per quanto riguarda la sostituzione dell'amplificazione, puntando magari a dei nuovi diffusori, usati, da ricercare tra i modelli da pavimento, visto che la stanza non è piccola. In alternativa anche la sorgente digitale potrebbe essere migliorata o acquistando un lettore CD di qualità superiore, da cercare nell'usato recente, oppure tramite un DAC moderno.
Valuta bene queste idee che ti ho proposto oppure aspetta di avere a disposizione un budget un po' più consistente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
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Caro Vincenzo,
sono felice di sapere che la lettura delle nostre pagine ti abbia portato verso un impianto che ti soddisfa così tanto. Per quanto riguarda gli eventuali passi futuri, premettendo che comunque devi stabilire un budget di massima, io propenderei verso un upgrade del lettore CD. A mio parere, infatti, è questo componente che potrebbe beneficiare maggiormente, essendo l'amplificatore Proton AM452 assolutamente valido anche secondo standards odierni. Inoltre, lo trovo un ottimo partner per le Triangle Comete.
Quindi...che nuovo lettore CD sia! Potresti considerare qualche prodotto di seconda mano, con pochi anni di vita, da cercare tra i vari Rega, Naim o NAD. Molto dipende, naturalmente, dalla cifra che pensi di poter investire. Non è sufficiente dire che il budget debba essere commisurato alla spesa per i diffusori, purtroppo. Solo tu sai di quali cifre puoi disporre. Io direi che sotto i 500€, nell'usato, non valga la pena scendere.
Qualora volessi invece aprire alla musica liquida, valuta la possibilità di aggiungere un DAC esterno. Il tuo lettore CD Yamaha, seppur non recentissimo, dispone di uscita digitale coassiale, ottima per il collegamento a un DAC esterno.
Questa seconda opzione presuppone, naturalmente, che il tuo attuale lettore CD non abbia mostrato segni dovuti all'età, e cioè che legga ancora bene e senza esitazioni tutti i CD.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
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Caro Gianni,
grazie per le belle parole sul nostro umile operato. Non ricordo di averti consigliato la sostituzione del lettore CD ma se l'ho fatto probabilmente ignoravo il modo col quale avevi sistemato i diffusori! Eh già, perché se il cambio di lettore CD fosse motivato da un guasto lo capirei ma se fosse soltanto voglia di upgrade mi porrei ben prima il problema dei diffusori appesi alla parete...
Spero solo che almeno l'altezza del tweeter rispetto alla posizione d'ascolto sia stata rispettata! Ti dico questo perché l'upgrade che speri di effettuare potrebbe essere in larga parte vanificato da una sistemazione così “castrante” come quella descritta. Le differenze tra macchine digitali di classe non troppo diversa, come detto più volte, sono piccole e si assottigliano ancora di più se tutte le condizioni al contorno non sono ottimali. Vorrei evitarti una spesa che potrebbe essere deludente.
Tra l'altro, sarebbe semplicemente folle, anche all'interno di un impianto come il tuo, pure ben installato, spendere 1500€ (come per il Cambridge citato) per la sola sorgente digitale, vista la classe di diffusori e amplificatore. No, se cambio dovrà essere - senza aspettarsi miracoli - allora mi sembra che il Rotel RCD12 sia la scelta meno pericolosa e più sensata, anche perché andresti a costituire una coppia di elettroniche (RA12+RCD12) assolutamente sinergica. Resta il piccolo dubbio se sia il caso di aggiungere un altro componente vivace a un sistema già costituito da prodotti con tale impostazione. Qualora volessi addomesticare un po' il suono del tuo impianto, che non mi è chiaro se ti piaccia così oppure no, forse potresti valutare un lettore CD di casa NAD.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Andrea,
sono felice che il mio consiglio sulla ricerca di un nuovo lettore CD abbia sortito un effetto così positivo! Per l'upgrade dei diffusori sottolinei che prediligi un suono solido e caldo e questo automaticamente esclude le Klipsch che hai messo in lista. Hanno il basso che cerchi, ma quanto a calore direi che proprio non ci siamo.
Più adeguate allo scopo sarebbero le Spendor SP100 e anche le Harbeth. Dynaudio e Totem sarebbero una via di mezzo. Io avrei aggiunto alla lista una coppia di ProAC Response, con 5000€ nell'usato dovresti riuscire a metter le mani su un modello abbastanza grosso, e avrei anche preso in considerazione una coppia di Tannoy della serie Dual Concentric. Naturalmente, esistono alternative meno classiche e sto pensando, ad esempio, a una coppia usata di Duevel Bellaluna. L'impostazione non è esattamente “calda” ma la sostanza c'è tutta, ottima gamma bassa, grande spessore, dinamica e correttezza. Coi generi musicali da te preferiti ci vanno a nozze e forse sono persino più facili da inserire in ambiente rispetto ad alcune alternative citate sopra. Non sono facilissime da reperire nell'usato, le trovi più facilmente in Germania, su audio-markt o posti analoghi.
Cerca comunque di ascoltare il più possibile perché le tue attuali ProAC Studio 140 sono tutto tranne che avare in gamma bassa, specie se pilotate a dovere dal Naim Nait XS. Sicuro di averle posizionate adeguatamente? Fai qualche esperimento in questo senso e rivaluta bene l'acustica della stanza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Equilibri precari
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Nuovi diffusori polivalenti
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Ho visto anche degli audiofili felici
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Questa settimana le notizie della cronaca internazionale si intrecciano tristemente con la musica: in Pakistan è stato ucciso Amjad Sabri, uno degli esponenti di spicco della musica popolare Qawwali, di tradizione culturale sufi, l'omicidio è stato rivendicato dai talebani. La musica dovrebbe unire i popoli, non dividerli.
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Carissimo direttore, sono un audiofilo felice e questa felicità deriva dal fatto che nonostante una serie di vincoli (impossibilità di distanziare i diffusori che sono posizionati a circa 1m e 70 cm l'uno dall'altro, ciascuno distando circa 40 cm dalla parete; stanza con colonna allineata alla cassa di sinistra) credo di aver messo su un buon impianto. Suona bene e anche i miei amici quando vengono a casa lo notano perché poco abituati all'alta fedeltà.
La catena è composta da un accoppiata NAD ampli 355BEE + NAD lettore cd 542 (quest'ultimo ormai in disuso a vantaggio di un lettore di rete Pioneer N50A) e diffusori Monitor Audio Silver 8 (completano il tutto cavi Mit avt 1, Z-Cord II e tavolino Flexy).
Ho intenzione di creare un secondo impianto in stanza delle bambine acquistando delle Monitor audio da scaffale Bronze 2 e prelevando i due elementi più vecchi della catena principale, vale a dire il lettore e l'ampli NAD.
Dovrei pertanto trovare un valido sostituto dell'ampli NAD per l'impianto principale. Le sembra una scelta saggia? Ho un po' paura di guastare un equilibrio raggiunto. Cosa mi consiglierebbe per sostituire il NAD 355BEE? Rimanere in casa NAD, oppure rivolgermi ad altri marchi (Rotel Arcam)? Diciamo che non ho esigenze particolari di ampli integrato con DAC perché il Pioneer N50A ha al momento tutto quello che mi occorre per la musica liquida.
Io ascolto quasi esclusivamente jazz periodo anni 55/65 ma anche molto jazz contemporaneo Meldhau Jarrett Holland etc.
Ringraziandola come sempre, molti cari saluti.
Alessandro - E-mail: aColella (at) KStudioassociato.IT
Caro Alessandro,
starei attento a non alterare l'equilibrio timbrico di un impianto, quello “principale”, che mi pare ti soddisfi completamente. Pertanto, qualora volessi sostituire l'amplificazione, onde poter usare quella attuale nell'impianto “secondario”, ti consiglierei di stare ancora in casa NAD, per non discostarti troppo dall'equilibrio raggiunto. Certo che un NAD C355 usato in un impianto per la camera delle bambine è un po' eccessivo. Io ci vedrei meglio un Auna (100€) o anche uno dei tanti integratini in classe D da 50€, più o meno. Il NAD C355 potresti rivenderlo facilmente e col ricavato finanziare meglio l'upgrade nell'impianto principale.
Il lettore CD, visto che non lo utilizzi, va benissimo nell'impianto secondario, non sarebbe troppo sprecato anche se, a mio parere, potresti rivendere anche questo e acquistare al suo posto un lettore DVD da meno di 100€, che fa benissimo il suo dovere. Ancora meglio se le tue bambine avessero una Playstation, che si potrebbe usare come lettore CD.
Come sostituti per il tuo NAD, infine, boccio decisamente Rotel, troppo distante dall'impostazione cui sei abituato, e potrei valutare con attenzione Arcam, cui aggiungere l'italiano Audio Analogue.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Buongiorno.
Innanzitutto grazie per l'attività sua, e del gruppo di esperti che la coadiuvano, che così autorevolmente promuove un ascolto cosciente, in tutte le declinazioni del mercato, dall'entry all'end.
Passo subito a sottoporle un mio dilemma di questi mesi. Il cambio di abitazione (e forse anche il cambio fattodamé delle guarnizioni dei woofer) ha messo fuori uso le mie JBL L19. In breve non riesco a collocarle in modo soddisfacente nell'ambiente; non sono più loro, e non voglio arrischiare spese (stands diversi o rinnovo dei componenti del cross-over, o altro...) in un incerto "recupero".
DacMagic 100B, Yamaha AX596 ed un lettore dvd costituiscono attualmente la catena, attendendo un'idea per posizionare (forse su mensola?) un giradischi entry level a cui affidare un cospicuo numero di vinili, di tutti o quasi i generi musicali, che sono venuto accumulando dagli anni settanta.
Mancanza di spazio da dedicare esclusivamente all'impianto è un altra componente essenziale della questione che mi arrovella.
Chiedo il suo consiglio su due tracce che mi suggestionano maggiormente, o altri suggerimenti: mi chiedo in particolare se le omnidirezionali possano ragionevolmente essere meno influenzabili dall'ambiente, ed eventualmente se si possano di conseguenza spostare e ricollocare, anche in sedi non esattamente precise, ottenendo una certa qual costanza di rendimento (potrei arrivare economicamente alle Duevel Planets, in tal caso); oppure se ricorrendo a delle amplificate (pensavo alla versione "carbon" delle M-Audio BX8 recensite su TNT, che mi pare aggiungano delle regolazioni per ottimizzare l'emissione basate sulla tipologia di collocazione in ambiente), potrei ugualmente assecondare le caratteristiche fisiche della stanza e le esigenze familiari (guardare un film collocando un monitor sui tavolini al centro della stanza, per esempio, o farla diventare una piccola discoteca per dodicenni rilassati collegandole al computer fisso che sta sul tavolo 1 o ad un portatile/tablet sul 2).
Il mobile 2 è una credenza con un piano all'altezza di 1 mt profondo 50 cm. ed un piano sovrastante (h. 1.40m) e meno profondo 30cm.; il mobile 3 è identico al 2 ma con una vetrinetta che sovrasta il piano.
La ringrazio sin d'ora dell'attenzione che mi potrà dedicare e dell'eventuale risposta.
Continuando a seguirvi saluto cordialmente.
Andrea - E-mail: andreatomasi33 (at) yahoo.it
Caro Andrea,
non so cosa possa essere successo alle tue JBL ma temo che il cambio di stanza sia il responsabile maggiore. Poiché sono dei diffusori bookshelf, considerando che ora sembra tu non riesca a sistemarli a dovere, temo che qualunque altro bookshelf possa soffrire allo stesso modo. Per questo motivo vedo particolarmente bene l'idea delle Duevel Planets, diffusori facili da integrare in ambiente, carini da vedere e certamente anni luce superiori alle tue attuali JBL.
L'abbinamento con il vivace amplificatore Yamaha, poi, potrebbe regalar loro quello sprint in più in gamma alta che certamente non farebbe male. Di sicuro soffrono meno del posizionamento poco ortodosso, ma non bisogna dimenticare che si tratta pur sempre di diffusori acustici e non di lampade di Aladino, cui chiedere di esaudire ogni nostro desiderio. Pertanto, ad esempio, addossarle alla parete posteriore produrrà un rinforzo della gamma medio-bassa, rinforzo a mio parere assolutamente non necessario nelle Planets. E anche l'immagine tridimensionale ne soffre, perché l'emissione omnidirezionale, comunque, ha bisogno di un po' di aria intorno. Non pensare dunque che le possa buttare a caso nella stanza e queste continueranno a suonare bene e senza problemi, non è così. Sono meno isteriche di un diffusore tradizionale, questo è certo, ma meritano comunque un certo rispetto anche perché le prestazioni che possono offrire sono di livello molto, molto alto, direi insospettabile per la fascia di prezzo cui appartengono.
I bookshelf attivi che hai indicato potrebber essere una soluzione alternativa ma soffrirebbero degli stessi problemi che affliggono ora le tue JBL, temo.
La stanza ha una geometria molto interessante, con gli arredi giusti dovrebbe “suonare” molto bene. Per quanto riguarda il giradischi, infine, sì, una mensola a muro andrebbe benissimo.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Giuliano,
fa piacere sentire che ci siano tante persone disponibili e gentili nel condividere la passione comune! Non ti sgrido per l'acquisto fatto, sicuramente è un ottimo amplificatore ma, di norma, sconsiglio acquisti vintage ad audiofili alle prime armi, mi sentirei responsabile in caso di problemi. L'acquisto del nuovo, in questi casi, è molto più tranquillo e sicuro.
Per i diffusori da scegliere tutto dipende dal tuo gusto. L'accoppiata Luxman + Klipsch RF82 sulla carta è buona, bisogna capire se è il suono Klipsch quello che tu stai cercando. Si tratta di un'impostazione abbastanza caratterizzata, suono vivace e dinamico, certamente non caldo né morbido. Si tratta di ottimi diffusori venduti a un prezzo molto onesto, tra l'altro. Spero lo spazio a tua disposizione non sia troppo castrante nei confronti delle alte prestazioni che questi diffusori possono offrire.
Non capisco però perché tu chieda consigli su diffusori vintage. Intanto i Klipsch non sono vintage, essendo un modello molto recente, e poi perché dovresti impelagarti con un diffusore di 30 o 40 anni fa, con le sospensioni da rifare, il crossover da rinfrescare e chissà cos'altro? Stai su materiale moderno che è più sicuro (e tipicamente suona pure meglio).
In definitiva: OK per le Klipsch (con tutte le osservazioni fatte sopra) ma prova a guardarti ancora un po' intorno, cercando di ascoltare il più possibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Roberto,
ti vedo un po' distratto, perché Tidal l'abbiamo recensito già a Marzo dell'anno scorso quindi...arrivi tardissimo :-)
Sono interessanti invece le tue considerazioni sulla proprietà/mancanza di proprietà della musica che ascoltiamo. È vero: possiamo ascoltare di tutto, avere a disposizione un catalogo sconfinato ma non possediamo veramente niente. Non è però diverso da un sistema cui siamo abituati da sempre, i programmi televisivi e i film. Passano e ne possiamo usufruire, ma non li possediamo veramente a meno che non riusciamo a registrarli. A me la cosa non sconvolge più di tanto, non sono un feticista affezionato per forza all'oggetto fisico. Certo, di alcuni vinili acquistati in giovane età conservo ancora il ricordo: quanto li avevo desiderati, la fatica per mettere da parte i soldi per acquistarli, il recarmi in negozio, annusare la copertina, tagliare il cellophan protettivo (un taglio preciso solo dove si apriva la copertina) e così via. Sono bei ricordi, sensazioni che si possono replicare ancora oggi, ma ormai manca il gusto delle cose fatte in giovane età, niente è più lo stesso.
Adeguiamoci all'era moderna e andiamo avanti. L'unico aspetto negativo di questa ampia disponibilità di titoli a portata di click è che si rischia di non ascoltare bene nessun disco, perché presi dalla smania di sentirli tutti. A volte bisognerebbe fermarsi e ascoltare tante volte lo stesso disco fino a conoscerlo a memoria, come si faceva una volta. Solo in questo modo la musica può esprimere tutto il suo potenziale e imprimersi nei nostri ricordi, tatuandosi nella nostra vita in maniera indelebile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ciao Lucio,
mi permetto tono confidenziale, per gli anni di frequentazione, su queste pagine, e per aggiungere testimonianza (semmai c'è ne fosse ancora bisogno), per la missione di questo meraviglioso servizio, gratuito, ma ricchissimo di informazioni, consigli, e, permettimi di Libertà;
Mi scuso fin d'ora per il tempo sottratto ai tuoi impegni e agli altri, per condividere la mia esperienza.
Sono un audiofilo, fin da quando, bambino incosciente e lamentoso, per farmi stare zitto, i miei genitori, mi lasciavano seduto con una radio accesa, e la musica è diventata, un po' come l'acqua, devi almeno berne un po', tutti i giorni, in un modo o nell'altro, ho ascoltato di tutto, e in tutti i modi possibili. Il mio impianto negli ultimi 40 anni è cresciuto, stabilizzandosi da qualche anno, e credo di aver raggiunto, il massimo ottenibile, per budget a disposizione:
Ero soddisfatto del suono complessivo, anche se mi mancava qualcosa, sopratutto con l'ascolto dei CD fin quando non ho deciso di costruire un cavo dedicato, The TNT - TTS (The Twisted Snake) per l'alimentazione del CD (il componente più vecchio, 15 anni, con meccanica sostituita a metà della sua vita). Io e il saldatore non siamo mi stati “amici”, ma avevo tutto in casa presa filtrata, cavi schermati e appunto saldatore, cosi mi sono fatto coraggio, ed ho staccato il cavo di alimentazione originale, saldato uno spezzone, ai terminali interni, con all'altro capo una presa filtrata, e costruito un cavo secondo il vostro progetto.
Sono ormai diverse settimane, ma la mia espressione ogni volta che inserisco un CD nel lettore, è di totale meraviglia, la musica che esce dall'impianto è totalmente diversa, ho praticamente acquistato un nuovo lettore: immagine, profondità, estremi gamma, strumenti e contenuto del messaggio musicale, che in molti casi, al mio cervello, sembrava solo lontanamente immaginare, sono lì nella mia stanza, alcuni dischi, che non incontravano le mie preferenze, sono diventati realizzazioni artistiche complete, cosi come l'autore le aveva realizzate.
Ho, poi, realizzato un secondo cavo, per l'ampli, anche se qui i miglioramenti sono stati meno evidenti, migliore alimentazione del Verdi 70;
A questo punto, sto pensando di impiegare i soldi risparmiati per la sostituzione del lettore, con un DAC per la musica liquida dal mio Mac, anche se qui l'indecisione regna sovrana, e di aggiungere l'alimentatore dedicato al mio Rega P3.
Tutto questo per dire, magari, ad altre persone, che, prima di sostituire un componente, spesso con uno analogo, di curare l'ultimo metro dell'alimentazione, ci possono essere notevoli sorprese.
Mi scuso ancora per la lunghezza della lettera e per il tempo sottratto, un in bocca al lupo a te e tutti i collaboratori di di TNT-Audio.com
Salvatore - E-mail: vsalvio (at) gmail.com
Caro Salvatore,
grazie per il feedback positivo sia sul nostro progetto TNT-TTS che sul fatto, che ricordiamo spesso, di quanto sia necessario sempre curare tutti i dettagli, cavi di alimentazione compresi. Soprattutto su impianti di un certo livello qualitativo ne vale sempre la pena. Per i futuri upgrade, vedrei bene un DAC esterno (fissa un budget e vedi qualche recensione), da usare sia per il PC che per lo stesso lettore Marantz. Bene anche l'alimentatore per il Rega.
Buon ascolto!
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