Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 5/11/2016 - 12/11/2016

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  1. Quel maledetto punto d'ascolto!
  2. Crossover Philips in configurazione d'Appolito
  3. Tower da abbinare a Lector VFI 70
  4. Nuovo lettore CD o nuovo amplificatore?
  5. Upgrade con 500€
  6. Upgrade amplificatore
  7. Nuova amplificazione per le Totem
  8. Sostituzione diffusori
  9. Ritorno all'analogico
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Quel maledetto punto d'ascolto!
Caro Lucio,
desideravo raccontare brevemente questa mia recente esperienza, sperando possa essere utile a qualcuno – ovviamente, decidi Tu se possa risultare abbastanza curiosa, interessante o (esagero) istruttiva da meritare la pubblicazione.
Allora: per soddisfare esigenze familiari di ordine superiore, lo scorso inverno stabilisco che è arrivato il momento di cambiar casa; devo quindi dire addio - per ovvii motivi - alla mia esperienza d'ascolto quale l'avevo conosciuta, sviluppata ed apprezzata negli ultimi anni.
Il budget è tutt'altro che illimitato (niente stanza dedicata, nemmeno a pensarci), ma fortunatamente impatto in un appartamento che mi posso permettere, che va bene per coniuge e discendenza e che sembra pure consentire, a una prima valutazione, una migliore sistemazione per l'impianto – salotto un po' più grande del precedente, con più aria da lasciare intorno ai diffusori ed una forma quasi quadrata (ma non cubica: altezza ben inferiore alle altre dimensioni) riscattata da un grossissimo varco lato ingresso (metà parete, praticamente), atto a scongiurare le ricadute fonoammaloranti (TNT docet) di un quadrilatero altrimenti un po' troppo simmetrico.
Ho anche fortuna – scoprirò poi - coi vicini: quella di sotto, è anziana ma sorda; quello di fianco, è anziano ma audiofilo – parlandogli sulla porta, scorgo nel suo salotto un bel Densen identico al mio, mentre le casse mi sembrano delle Totem Hawk; quelli di sopra, sono giovani e con bambini un po' più piccoli dei miei – e lui è un cantante lirico.
Tornando a noi, mi premunisco al meglio delle mie possibilità: controsoffitto fonoimpedente per abbattere le immissioni verso l'immobile superiore; tende a pannello – ma belle spesse – per contenere le riflessioni dalla porta/finestra; fonoassorbente “come se piovesse” da collocare a tergo dei dipinti su tela (zero cornici con vetro); eliminazione di tutte le ante dalla libreria/parete attrezzata, che continuerà ad ospitare elettroniche e giradischi, ma che da aperta al 70-75% diventa aperta al 90%, e forse anche più (sopravvive solo qualche piccolo cassetto), libri e vinili a doverosamente riempirne, tappeto foltissimo di dimensioni adeguate a coprire l'intera zona da dedicarsi all'ascolto; ciliegina sulla torta, dietro il sospetto che i miei gloriosi, quasi ventennali bookshelf, per quanto correttamente montati su stand attentamente ottimizzati, possano andare in debito d'ossigeno una volta trapiantati dalla cella acustica in cui avevano sempre, egregiamente lavorato (sul punto ha comunque, di sicuro scavato anche la curiosità di provare, dopo tanto tempo, qualcosa di diverso: upgradite) cambio pure i diffusori – per inciso: ho preso delle Dali Opticon 6, e suonano che è una meraviglia.
In tutto questo, non penso minimamente al futuro punto d'ascolto – divano quattro posti e con due cuscinoni come seduta, da collocarsi (come nella soluzione precedente) contro il muro frontistante alla parete attrezzata, ma (a differenza che nel passato) con perdita di simmetria (prima era perfettamente centrato, ora no) rispetto alla parete stessa; e qui commetto – ma per capirla, ce n'è voluto - un grosso errore.
Cosa è successo? Superate le prime 10/15 ore di rodaggio, in cui avevo ascoltato praticamente solo in sottofondo, mi avvedo che le voci - specialmente quelle maschili, specialmente se riprodotte dal vinile (con i CD, il fenomeno è più sfumato [meno armoniche, meno interazioni con l'ambiente, spiegherà il mio pusher]) – sono nettamente spostate a sinistra, di una quindicina/ventina di gradi, rispetto al punto d'ascolto (quasi fossero “calamitate” dalla semiparete che affaccia sulla zona d'ingresso), ma questo, si badi, non proprio sempre, e non sempre allo stesso modo (a volte un po' di più, a volte un po' di meno): com'è possibile? Ingresso e corridoio son sempre lì, mica si spostano! Se mi sbilanciano il suono verso sinistra – mi dico – cosa determina l'incostanza del fenomeno?
Facendola brevissima (perchè ho pensato a mille e più cose), era il divano/punto d'ascolto – in due modi: prima che mi decidessi a lasciar perdere i suggerimenti della Dali in ordine al posizionamento delle torri parallelamente alle pareti (perchè il plurimenzionato varco lato ingresso, comunque, ci metteva del suo: per operare come da manuale, alla fin fine, mi mancava mezzo muro) e iniziare a sperimentare sull'orientamento dei diffusori, perchè mi sedevo, sì, in posizione centrale tra l'uno e l'altro, ma (giusta l'asimmetria rispetto alla parete attrezzata cui accennavo prima), sul bordo di uno dei due cuscinoni che forniscono la seduta (e non più, come nella casa vecchia, sulla mediana tra i due), sì che lo stesso cedeva sotto il mio peso e mi faceva inavvertitamente “pendere” col corpo (e con l'orecchio...) a sinistra, deformando il soundstage; dopo, quando mi son fatto una ragione del fatto di dovèr mettermi a lavorare sul toe-in per escludere le interazioni con la zona d'ingresso/corridoio (riportare l'orecchio in asse con un cuscino dietro le reni aveva attenuato, ma non eliminato il problema), perchè inquinava comunque le operazioni di aggiustamento: ne avevo bene da usare ogni scrupolo nell'“agganciarmi” alla parete attrezzata che mi stava davanti per angolare le torri allo stesso modo (il metodo che avevo sempre usato senza problemi presso la precedente sistemazione), il dato incostante – ossia la seduta, che ad ogni esperimento, non avendo badato rigorosamente alla cosa, non era mai perfettamente uguale da un tentativo all'altro (posizionavo, e mi sedevo ad ascoltare su quello che CREDEVO fosse il vertice esatto di un triangolo isoscele) – ce l'avevo alle spalle, ed ero io stesso, con la mia disattenzione, che suscitavo il fenomeno, sempre flottante, sempre un po' variabile, ogni volta che mi mettevo comodo.
Stavo per scriverTi, da tanto non ci stavo capendo più niente. Quando finalmente ho intuito cosa mi stava fregando, ne sono venuto a capo in due minuti d'orologio: adesso, prima sposto il divano in maniera tale da sedermi esattamente nel mezzo del cuscinone prescelto, in modo da “sprofondare” comunque in asse rispetto a quello che dovrà essere il centro della proiezione sonora (la libreria frontistante è conformata in maniera tale da fornire un riferimento sicuro), e solo dopo attivo i miei “protocolli”, già ben sperimentati in passato, per la sistemazione e angolazione simmetrica dei diffusori rispetto al punto d'ascolto (la parete attrezzata, di nuovo, mi dà i riferimenti necessari).
Funziona tutto alla grande, mi godo la musica ancòr meglio di prima e resto – salvo una parentesi di quaranta giorni scarsi - un audiofilo felice.
Condivido questa esperienza perchè nelle settimane scorse, scorrendo la Rubrica della Posta in cerca di confronti e di idee che mi aiutassero a raccapezzarmi, ho notato che altri appassionati, in passato, Ti hanno chiesto lumi accusando vicende in qualche modo simili: soundstage che pendeva sempre, inspiegabilmente, da una parte o dall'altra, vano ogni tentativo di aggiustarne intervenendo su questo o quell'aspetto del setup; so che ogni situazione fa storia a sè, ma volevo egualmente dire – potesse servire d'ispirazione a qualche altro lettore - che uno pensa gli stia succedendo chissà che cosa alle elettroniche o ai diffusori (io per primo, a un certo punto, mi son munito di fonometro per una verifica sulle Opticon, benchè nuove di pacca), oppure immagina di doversi adattare, con un piccolo sospiro nell'anima, ad ascoltare storto (W.A.F. e correzione acustica non vanno certo a braccetto...), e poi magari è soltanto sotto lo scacco di un'assoluta, magnifica banalità, che purtuttavia gli sfugge, e tanto più gli sfugge, in quanto non tecnicamente audiofila – nel mio caso: un cuscino più o meno cedevole.
Non so se deciderai di pubblicare o meno la presente; nel primo caso, sarò lieto di avèr offerto un contributo minimamente interessante per la Rubrica; nel secondo, vorrà dire che questo scritto sarà almeno servito per dirTi, con tutto il cuore, GRAZIE: senza di Te - senza T.N.T., senza i milioni di parole che Tu hai steso per lustri e lustri per aiutare gli amanti della musica a godersela al meglio, ragionando innanzitutto sul posto dove sta suonando il loro impianto - non ce l'avrei mai fatta a capire da solo cosa cavolo mi stava succedendo nel nuovo appartamento.
E' la Tua Rivista, caro Lucio, la fabbrica degli audiofili felici.
Un abbraccio forte.
Luca - E-mail: lucagarbarino (at) virgilio.it

LC
Caro Luca,
grazie per il preziosissimo feedback, certamente sarà utile a tanti altri che combattono contro le asimmetrie della propria sala d'ascolto. Solo un appunto: è vero che la simmetria sia importante per il perfetto bilanciamento dei canali ma non occorre esagerare! Non dovrebbero bastare pochi cm per far spostare tutto il fronte sonoro. In ogni caso, sono sempre più convinto che per tanti audiofili alle prese con ambienti non ideali, una coppia di diffusori ad emissione omnidirezionale (tipo Duevel) sia LA soluzione. Almeno si può ascoltare bene anche spostandosi un po' da quel maledetto vertice del triangolo d'ascolto!
Grazie per le belle parole e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Crossover Philips in configurazione d'Appolito
Caro Direttore,
come sempre la ringrazio per questo appuntamento settimanale che secondo me contiene la giusta “quantità” di informazioni che permette ad un appassionato di memorizzare ed elaborare ciò che legge. Quando leggo TNT non si perde nulla, sono tutti argomenti "masticabili" a portata di mano e di portafoglio!!!
Ma vengo al motivo della richiesta di aiuto e premetto che mi scuso se sono fuori tema trattandosi di una consulenza tecnica.
Dato che la rete offre ormai buone opportunità di acquisto e scambio specialmente di apparecchi un po' datati, ho assemblato nella stanza di mio figlio un secondo impianto con:

Come può intuire mancano i diffusori, o meglio, deluso da un paio di Tannoy Titan frutto di uno scambio (ma che probabilmente essendo inglesi non gradivano l'impianto nippo-germanico !!!) ero indeciso se acquistare altri diffusori o autocostruirli. Così mentre cercavo in rete dei diffusori della Philips modello F9434 o FB825 e simili, ho trovato un paio di crossover Philips che mi hanno incuriosito perché mi sembra che siano per una configurazione d'Appolito ma il tizio che li aveva non conosceva il modello di provenienza. Così al prezzo di 10 euro ho comprato questi crossover e pensavo che facilmente sarei risalito al modello e perciò al taglio. Purtroppo tramite il codice del crossover (3104 203 30374) non sono riuscito a risalire al modello di casse e ricercando nelle vecchie brochure e alcune dispense di autocostruzione Philips l'unica cosa che sono riuscito a trovare sono due tipi di casse con configurazione d'Appolito: le Philips FB670, un due vie con taglio a 5000 Hz e non penso sia questo, e le Philips B862 di cui non specificano i dati del taglio.
A questo punto ho provato con vari programmi gratuiti in rete ma non riesco a risalire al taglio perché non coincidono i valori dei componenti. A questo punto le volevo chiedere, cortesemente, se lei conosce un modo o qualche software più sofisticato che mi consenta di trovare il taglio. L'accanimento deriva dal fatto che già sono in possesso di alcuni altoparlanti Philips e vedo che in rete c'è possibilità di recuperare altoparlanti Philips per autocostruire casse.
La ringrazio cordialmente per i suggerimenti,
Gianpaolo - E-mail: rossomina (at) email.it
[Crossover Philips]
[Crossover Philips]

LC
Caro Giampaolo,
senza conoscere le impedenze degli altoparlanti utilizzati con questo crossover non è banale ricavare valori precisi. Potresti fare dei tentativi coi vari calcolatori di crossover, come questo della
V-Cap. In tutta sincerità, però, non capisco perché intestardirsi con driver e diffusori Philips, considerato che non hanno mai riscosso chissà quale consenso in ambito audiophile! Il rischio di impegnarsi in un progetto dai risultati mediocri è altissimo, sei sicuro ne valga la pena? Non faresti molto meglio a scegliere un qualunque progetto d'autocostruzione di diffusori in configurazione d'Appolito, se è questa che ti interessa, e lasciar perdere imprese di dubbia riuscita? Considera, tra l'altro, che conoscere i tagli e gli altoparlanti non ti basterebbe comunque per costruire un diffusore, ti servirebbe riuscire a progettare anche il cabinet, l'accordo etc. A mio parere mancano troppe informazioni per imbarcarsi in quest'avventura. Pubblico su questa Rubrica nella speranza che qualcuno sappia esserti più utile di me, comunque!
Lucio Cadeddu

Tower da abbinare a Lector VFI 70
Gentile direttore,
Sono da poco entrato in possesso di una coppia di Sonus Faber Concertino Home pilotati da un amplificatore vintage ibrido made in Italy, un Lector VFI 70 con pre valvolare e finale a transistor da 30W per canale, a cui ho collegato un Rotel RCD 1070 con cavo di segnale Audioquest Red River.
Dopo alcuni problemi di posizionamento dei Concertino in ambiente di 22mq e soffitto di quasi 3m probabilmente non idoneo, ho trasferito l'impianto in camera da letto dove con stesso soffitto ma metà spazio e più mobilia sembrano esprimere meglio il loro potenziale anche per quanto riguarda le basse frequenze. I diffusori sono riposti su un ripiano ad un metro da terra, a 30cm dalle pareti e poco più di un metro tra di loro, ma mi sembrano un po' "scuri", con una leggera confusione sui medi ed alti non molto aperti. Per un uso più versatile potrei valutare di sostituirli un domani con dei diffusori altrettanto raffinati ma di maggiore presenza sulla gamma bassa ed attualmente tra quelli che mi hanno attualmente offerto in permuta ho preso in considerazione dei tower come Klipsch Heresy 1 serie, Klipsch Reference 25, Tannoy 637, Monitor Audio RX8, Triangle Zephyr 2.
Sono attratto dall'abbinamento tra le Klipsch RF 25 col mio ibrido, considerato il dettaglio sugli alti che ha reso famosi quei diffusori, ma non ho modo di provarli sul campo e temo che alla lunga pecchino di eccessiva presenza su quelle frequenze, mentre io sono in cerca di profondità sui bassi senza perdere in raffinatezza: un suono pieno e rotondo sulle note basse, con voci fedeli, che dia giustizia anche alle percussioni, con rullanti e piatti molto nitidi ma non fastidiosi.
Non sono in cerca di una configurazione pirotecnica da videogioco o home theatre, ma alta definizione di ascolto musicale. Come si può intuire i miei scaffali sono popolati da dischi di jazz, world, elettronica, funk, cantautorato, rock alternativo ma anche classica. Mi rimetto alla sua grande esperienza per la scelta di diffusori di qualità, con un budget di 1.000 euro considerando anche il mercato dell'usato, che possa meglio sfruttare il potenziale della coppia Lector-Rotel.
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti,
Valerio - E-mail: valerio.derosa (at) gmail.com

LC
Caro Valerio,
potrebbe essere che le Concertino non siano ancora state messe in condizioni di esprimere il loro potenziale. Già la distanza reciproca di appena un metro la dice lunga su quanto sia castigata l'attuale sistemazione. Non solo, ma anche l'altezza da terra è eccessiva, i tweeter quasi certamente non si trovano ad altezza delle orecchie dell'ascoltatore seduto. Aggiungiamo infine i 30 cm di distanza dalle pareti laterali ed il gioco - anzi il disastro - è fatto! :-)
Quel suono che descrivi tu e al quale ambisci temo sia lontano anni luce dalle tue possibilità, fermo restando questo tipo di posizionamento, e questo INDIPENDENTEMENTE dai diffusori che acquisterai, perdona la sincerità. Due torri da pavimento, posizionate allo stesso modo, probabilmente suoneranno persino peggio.
Tutto ciò premesso, è possibile che un diffusore più aperto e vivace degli accomodanti Concertino possa darti un po' di presenza e di impatto in più. Non punterei subito su Klipsch - tantomeno sulle difficili Heresy! - troppo distanti dal tuo sound attuale, rischieresti di non riuscire a conviverci facilmente. Meglio qualcosa che si trovi a metà strada, tipo Focal, Cabasse, Triangle, B&W e Monitor Audio.
Mi auguro che due eventuali torri da pavimento possano trovare una sistemazione appena più adeguata e meno castrante di questa attuale! Altrimenti, come detto, saresti punto e a capo. Comporre un impianto HiFi ben suonante non è semplicemente trovare l'alchimia giusta tra i componenti! Prima di tutto serve un ambiente adeguato e un MINIMO di spazio per disporre come si deve i diffusori. Senza questi due presupposti ogni spesa è assolutamente superflua. A questo punto meglio, molto meglio un sistema monocomponente come il
Geneva Lab che recensii qualche anno fa. Si sistema con facilità, suona molto bene (quanto non lo si immagina!) e non richiede acrobazie in sala d'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD o nuovo amplificatore?
Spett. Lucio, dopo aver letto molte recensioni in specie le tue mi sono orientato nel mercato dell'usato ed attraverso un negozio di Modena ho acquistato dalla vetrina dell'usato un paio di Diffusori Linn Keilidh.
Attualmente il muio impianto è composto da:

In effetti come dalla tua risposta precedente tra l'ampli Majik e le Keilidh sono avvenute le "nozze". Ho cambiato i cavi di segnale (ampli-lettore) che hanno migliorato la scena acustica e dando una migliore dolcezza agli acuti. I diffusori sono collocati a 10 cm dalla parete di fondo e a 1.70 met tra il loro asse.
Nella prospettiva di continuare l'upgrade pensavo ad un prossimo Lettore CD ed a un ampli o finale.
Lettore CD. In questo senso chiedo lumi. L'attuale lettore marantz CD 6003 è dignitosamente musicale e discretamente veloce nei transienti e dalla buona dinamica. Le mie preferenze sono per un suono "rilassato" non frizzante e neanche troppo "mollo" in modo da avere una dinamica accettabile Guardando il mercato e le recensioni e ben vedere sembra quasi ci sia un "buco" nella fascia di prezzo tra 800/1000 euro. Il mio budget è limitato quindi non posso pretendere di acquistare un prodotto con tutti i crismi audiophile come, ad esempio, il Primare CD 32 da te ben rencensito e molto raccomandato. Ho letto del Vela Audio (tutt'altra fascia) ma è un po' meno versatile. Insomma diciamo che alcuni marchi danno una maggior versatilità ma forse non la timbrica che si desidera per il proprio impianto. Non mi dispiacerebbe un lettore a cui fosse possibile collegare un HD esterno. C'è sempre l'opzione lettore CD usato (magari recente) ma quanto dura in genere la vita di un laser? E per quali marchi?
Integrato o finale. La Linn consigliava di pilotare le Keilidh con un finale LK 85 o LK 140. Devo dire che il Majik si comporta egregiamente e tra l'altro si scalda meno che con la kef Q300 pur essendo le Linn da 4 Ohm. Tuttavia la tecnologia è cambiata pur essendo questi amplificatori di tutto rispetto. Capita anche che durante un ascolto sento proprio il bisogno di un pochino di potenza in più come se non guastasse. Ho notato che al contrario dei Lettori CD il mercato delle amplificazioni è più ampio, nella lettera precedente mi avevi scritto dei Rega. Ti chiedo anche in questo senso un consiglio (se un integrato o un buon finalino) anche perchè cambiare componenti in continuazione a mio parere, oltre la spesa, rivela poca razionalità nel comprendere le proprie esigenze e l'impianto, nel senso che l'obiettivo è l'ascolto della musica!
Sempre congratulazioni per la rivista,
Silvano - E-mail: silvano.dicorato (at) libero.it

LC
Caro Silvano,
sono felice di sapere che il mio consiglio sull'accoppiata Majik/Keilidh sia andato a buon fine! Per quanto riguarda un eventuale upgrade dell'amplificatore occorre fare qualche considerazione. Lamenti che manca un po' di potenza ma io non ci credo che il Majik non riesca a far suonare le Keilidh abbastanza forte da causare l'inserimento di un punto all'ordine del giorno della prossima riunione condominiale, relativo al condomino che pensa di poter tenere delle feste private in casa. A mio parere, infatti, la potenza a disposizione è più che sufficiente per ascolti a volumi condominialmente poco adatti. Qualora desiderassi un po' di verve in più potresti pensare a un integrato Rega o, meglio ancora, a un Naim Nait recente, da cercare nel mercato dell'usato.
Per quanto riguarda invece la sorgente digitale, non restringerei la scelta a quelle estremamente versatili, perché rischieresti di perderti tante buone alternative. Io ci vedrei bene un lettore CD di casa - ancora! - Rega o Naim, da cercare nell'usato recente. Diciamo che se stai sotto i dieci anni di vita non dovresti correre grossi rischi dal punto di vista dell'affidabilità e della durata.
Qualora desiderassi collegare un hard disk o un computer sarà sufficiente acquistare un piccolo DAC esterno, ormai si trovano apparecchi decenti per cifre estremamente contenute.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 500€
Buongiorno direttore,
innanzitutto grazie per le Sue risposte (
Vol. 774 e Vol. 776); volevo condividere con Lei alcuni fatti e impressioni sul mondo dell'hi-fi.
Purtroppo le Klipsch RF62 non erano più disponibili, così ho preso le RF52 MKII. Sono andato in alcuni negozi di hi-fi ad ascoltare gli amplificatori per scegliere quello che secondo me suona meglio con le suddette casse. Ho trovato persone molto disponibili ed altre meno. Purtroppo, non potendo ascoltare il Dayton o l'Auna e ricevendo informazioni negative da parte dei negozianti che avevano anche venduto qualche amplificatore in classe D (o T-amp: suonano come gli entry-level, poca potenza e dinamica), li ho messi da parte per ora (chissà, forse un domani, avendo più denaro e più tempo, li ascolterò...ma con un budget così risicato non posso permettermi errori!). Ho ascoltato gli entry-level di Rotel, Cambridge Audio e Marantz (quest'ultimo consigliato da un negoziante) con delle Klipsch R 24F: il primo presenta bassi potenti e dettagliati, mentre gli alti e soprattutto i medi sono un po' più indietro; il secondo (Topaz AM10) è, secondo me, il più equilibrato, con bassi dettagliati, e soprattutto i medio-alti stupefacenti per dettaglio e potenza; il terzo ha un suono molto pulito, piuttosto “freddo”, con i bassi indietro e gli alti molto dettagliati. Quest'ultimo mi ha molto stupito, perché la maggior parte dei commenti su riviste e web presentano il suono Marantz come caldo e delicato!
Un altro negoziante mi ha consigliato i prodotti Exposure, Yba e Marantz, anche usati, secondo lui più delicati e dolci, meno “legnosi” di C. A. Ma con la musica che ascolto, non si perde un po' di energia, di impatto?
Discorso Nad: l'unico negoziante che lo vende mi ha descritto il suono come “di un altro mondo” rispetto a C. A. (che poi vende anche questo brand), più analitico, corretto e dinamico (cosa vuol dire? Io volevo solo sapere come suona: caldo, aperto, bassi in evidenza o meno, ecc.). Per una prova d'ascolto voleva essere pagato (mi dava anche il tempo, perché è molto impegnato in fiere...). Quindi mi sono rassegnato a non sapere come suona veramente un ampli Nad con le Klipsch! Ma è possibile che il suono venga recepito con così tante differenze? Una cosa è come a uno piace sentire la musica e un'altra cosa è com'è effettivamente! Oppure mi sbaglio?
Consiglio: un amico mi darebbe per pochissimo un lettore Cd Pioneer PD-10K; secondo Lei suona meglio, ha più dettaglio rispetto al lettore cd Pioneer PD-106 ora in mio possesso?
Non so se avrà la pazienza di leggere questa mail e di esprimere la Sua opinione, comunque la ringrazio ancora per i Suoi consigli.
Massimiliano - E-mail: mmvonz (at) virgilio.it

LC
Caro Massimiliano,
mettersi d'accordo sui termini da utilizzare per descrivere un componente HiFi è abbastanza difficile, perché la maggior parte delle persone li usa a sproposito. Così, ad esempio, fa chi descrive il suono degli ultimi Marantz come delicato e caldo. Tutt'altro! L'impostazione è quasi diametralmente opposta.
Il negoziante che ti ha consigliato Exposure e YBA (meno Marantz) sa il fatto suo e ti ha dato un buon consiglio, in particolare per quanto riguarda Exposure abbinato alle Klipsch. Certo, la classe è diversa, e lo è anche il prezzo, per questo motivo ti consigliava di cercare nell'usato. Per quanto riguarda NAD, ritengo anch'io che si tratti di un sound che si sposerebbe bene con le Klipsch, ma da qui a definirlo di “un altro mondo” ce ne passa. In ogni caso, non potrai toccare con mano questa differenza abissale perché il negoziante è disponibile solo a pagamento. Mi chiedo che gli costi attaccare un amplificatore NAD alle tue casse e lasciarti là ad ascoltare musica per un'ora, mentre lui fa altro (se avesse altro da fare!).
Per quanto riguarda lo scambio di lettori CD Pioneer a mio parere non percepiresti alcuna differenza sostanziale. O si cambia in maniera drastica oppure è meglio lasciare tutto così com'è.
Nota dolente, infine, sulle opinioni dei negozianti circa la classe D: molti di questi giocattoli si fanno beffe degli amplificatori che ti hanno consigliato, pur costando meno della metà. Il fatto che ne parlino male è assolutamente sensato: sono prodotti pericolosi dal punto di vista commerciale, perché scardinano il senso dell'attuale percezione del rapporto qualità/prezzo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade amplificatore
[ATD]
Gentilissimo Direttore,
mi rivolgo a lei per chiederle un consiglio. Vorrei sostituire l'amplificatore del mio impianto secondario collegato al PC e così costituito:

Ascolto prevalentemente rock e new wave, utilizzo i diffusori come monitor sulla scrivania del PC. Ho da poco sostituito il mio vecchio Luxman A-311, che avrebbe meritato una leggera revisione, soprattutto per motivi di spazio. Mi sono così rivolto con curiosità al mondo degli amplificatori in classe D. Colpito dalle recensioni positive sul Dayton-Audio-DTA-100a, ho deciso di acquistare il successore DTA-120, che prometteva maggiore potenza. Purtroppo non sono molto contento. C'è un marcato effetto loudness che gonfia le basse frequenze, le voci sono molto... troppo arretrate. Non pretendo la perfetta correttezza audiofila da un apparecchio da poco più di 100€, sono molto più interessato al coinvolgimento dinamico, ma mi sembra che non ci sia nemmeno quello, oltre al fatto che a tutto c'è un limite! Anche impatto e potenza non mi hanno per nulla convinto.
Ho provato a sostituire diffusori, sorgente, cavi... tutto resta pressoché uguale. Stavo così pensando di sostituire il Dayton con altra unità che possegga la dinamica che cerco, potenza sufficiente e un minimo di correttezza sonora. Le elenco alcuni eventuali candidati che ho selezionato, anche per via del costo (possibilmente sotto i 300€) e delle dimensioni: La ringrazio anticipatamente per l'attenzione e per le risposte che vorrà fornirmi.
Cordiali saluti.
Maurizio - E-mail: xgothix (at) yahoo.it

LC
Caro Maurizio,
non riesco a capire come tu possa trovare così inadeguato il Dayton, sei il primo che sento lamentarsi del suo suono che è invece dinamico, d'impatto e pure abbastanza raffinato. L'effetto loudness, francamente, io non l'ho sentito così marcato. Non so a cosa tu sia abituato, ma io l'ho confrontato con alcune amplificazioni top e, fatte le dovute proporzioni, il suo suono è tutt'altro che “sbagliato”. Può essere che il carico offerto dai tuoi diffusori autocostruiti sia troppo difficile per il chip Tripath, che non gradisce carichi al di sotto dei 6 Ohm, ad esempio. Se i tuoi diffusori avessero un'impedenza media molto bassa, sui 4 Ohm, o avessero dei minimi di impedenza al di sotto di questo valore, il Dayton potrebbe trovarsi in grossa difficoltà. Oppure, forse, abbiamo un ideale sonoro, nella nostra testa, molto diverso. Per questo motivo faccio fatica a consigliarti un'alternativa.
Certamente non potrà esserlo il Topping, che monta lo stesso chip Tripath mentre sembra più interessante l'SMSL, che utilizza tutt'altro tipo di tecnologia, quella del chip
STA350BW se non ho capito male. Io non l'ho ascoltato, ma se ne parla bene. Gli altri due non li conosco affatto.
Non avendo idea di come suonino e che carico siano i tuoi diffusori non saprei bene cosa consigliarti, forse un'amplificazione tradizionale robusta sarebbe più adegata, penso a un vecchio Rotel o NAD, per capirci, amplificatori che non si troverebbero in difficoltà di fronte a carichi difficili.
Con il tuo budget sotto ai 300€ non dovresti faticare a reperire un buon integrato di questi due marchi, usato recente, con una buona riserva di potenza e grandi capacità di pilotaggio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione per le Totem
Caro Lucio,
perdonami se torno a disturbarti per un'altra richiesta di consulenza. Dopo aver sostituito, oltre due anni fa, naturalmente dietro tuo consiglio, le oneste Aliante Cnm Tower con le fantastiche Totem Sttaf, il mio impianto ha fatto un salto di qualità notevole. Dopo un altro upgrade riuscito, il pre fono Graham Slee Era Gold, trovato nuovo ad un ottimo prezzo, in luogo dello stadio fono interno del mio Arcam A65, credo che ora sia proprio quest'ultimo l'anello debole della catena.
A mio avviso le sorgenti, giradischi Clearaudio Emotion Satisfy con testina Grado Gold e Lettore Arcam CD73, oltre al Dac Arcam Mini Blink, possono per il momento restare al loro posto (ma sono graditissimi tuoi suggerimenti). Gli altri componenti sono cavi di segnale VandenHul (d102 e d502), di potenza e alimentazione Supra (Ply 3.4 s e Lorad 3x2.5), tavolino Quadraspire Evo, Piedini Brightstar Isonodes, Vibrapods e Glisdome).
Intendiamoci, l'Arcam, acquistato nuovo dieci anni fa, fa ancora pienamente il suo dovere: amo le sue tonalità, ma forse passando ad un ampli più performante , potrei aumentare il livello di soddisfazione, già decisamente elevato, del mio impianto. Quello che cerco (desiderio forse irrealizzabile) è un'elettronica che non mi faccia perdere troppi dettagli e impatto in gamma bassa, anche ascoltando a volumi condominiali, naturalmente fatti salvi i limiti fisiologici, ma che non enfatizzi troppo la gamma alta, causando fatica d'ascolto, al momento di alzare il volume, anche se l'ambiente di ascolto (tappeto spesso, cuscini, arazzi, quadri, divano e poltrone in tessuto, libri e vinili) dovrebbe scongiurare il pericolo.
Al recente Milano hi fidelity ho parlato con il gentilissimo e competente ing. Rossi di Norma Audio che riteneva l'entry level della casa, il nuovo HS IPA 1 (un IPA 70 più compatto e dal suono del tutto simile, solo con una grana leggermente meno fine) particolarmente adatto. La tentazione è forte, ma il più economico dei due supera comunque i 2000 euro (potrei spenderli, ma non è eccessivo per i miei diffusori, che sono ora sui 2600/2700 euro? Forse ? sufficiente un budget inferiore).
Inoltre, leggendo le tue risposte alle richieste di consulenza (ho oltre 10 anni di militanza nella posta di TNT Audio), mi viene il dubbio che il suono del Norma evidenzi troppo le note alte a discapito di quelle basse. Tu che ne pensi? Temo di correre lo stesso rischio con Exposure 2010 S2: ho anche pensato ad un ibrido come l'Unison Research Primo o di rimanere in casa Arcam (mi tenta molto l'A19 da voi recensito, che oltretutto mi consentirebbe l'alimentazione interna del Blink, evitando così l'economica PSU), ma temo si tratti di un side grade.
Tenterò di fare qualche ascolto, ma non so quanto servirα (nel caso dei diffusori, ricordo di essermi portato dietro l'ampli e comunque parliamo di un componente più caratterizzante) e mi piacerebbe avere un tuo parere.
Grazie per l'attenzione e per il servizio costante e gratuito (ricordiamolo sempre, please) che rendi a noi appassionati.
Massimo - E-mail: massimogast (at) yahoo.it

LC
Caro Massimo,
non conosco l'amplificatore Norma che hai citato ma certamente non è difficile immaginare possa essere un passo avanti rispetto all'onestissimo Arcam in tuo possesso. La cifra richiesta non è bassa, rispetto al valore degli altri componenti del tuo impianto, ma molto dipende da te e dalla tua voglia di eventuali upgrade successivi. Potresti, ad esempio, tenere fermo l'amplificatore per diversi anni e magari migliorare ancora diffusori e sorgenti.
Vedi se ti è possibile ascoltarlo, naturalmente, magari all'interno del tuo sistema o almeno a confronto col tuo Arcam.
Le alternative, anche più economiche, di certo non mancano, ma non scenderei sotto ai 1000€, onde evitare un sidegrade. Da evitare il nuovo Arcam che hai citato, ad esempio, mentre da mettere nel mirino sarebbero Primare, Exposure, Naim e Musical Fidelity. Non pensare che un amplificatore migliore ti possa far sentire i bassi a volumi d'ascolto moderati: quello dipende in massima parte dalle tue orecchie che, come quelle di tutti, attenuano basse e alte frequenze quando il segnale è di livello sonoro molto basso, onde prediligere la gamma media. In più, anche l'acustica ambientale potrebbe metterci del suo.
Potresti tuttavia guadagnare su tanti altri fronti: dinamica, raffinatezza, precisione, pulizia e vivacità, tutti parametri che non sono esattamente i punti di forza del tuo Arcam attuale.
Quindi: portati pure appresso il tuo ampli per fare qualche confronto mirato, vedrai che ti aiuterà molto a capire in che direzione muoverti. Se poi trovassi qualche negoziante così disponibile da lasciarti provare l'amplificatore a casa tua nel tuo impianto non esimerti dal farlo!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Sostituzione diffusori
Gentile Direttore,
Le scrivo per avere un consiglio riguardo al miglioramento del mio impianto d'ascolto di musica liquida. Attualmente esso è composto da 2 diffusori Indiana Line Tesi 260 e da un amplificatore Denon PMA-720AE, collegato tramite Airplay al mio Macbook Pro su cui gira Spotify Premium.
Utilizzo ogni tanto anche il T-Amp al posto del Denon ma preferisco decisamente quest'ultimo quando ho a che fare con la musica elettronica perché mi consente di aumentare il volume senza andare in difficoltà, inoltre avverto molta più spinta sui bassi (ed il source direct è sempre attivo). Il suono mi sembra comunque abbastanza equilibrato con quest'impianto anche se avverto la necessità di cambiare e sono quasi sicuro che potrei ottenere di più con dei diffusori di caratura superiore (sempre da scaffale, per mancanza di spazio).
Sono rimasto abbastanza affascinato dalla recensione delle
Elac Debut B5 ma mi domando se realmente otterrei un miglioramento evidente all'impianto semplicemente sostituendo le Tesi con le Elac Debut B5 o addirittura le B6 (da quello che leggo sono superiori alle B5 sotto diversi aspetti). Lei cosa mi consiglia? Che cambiamenti avvertirei rispetto al suono delle Tesi? Basterebbero le Debut B5 o meglio le B6?
La ringrazio e La saluto cordialmente,
Roberto - E-mail: cff.roberto (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
sono assolutamente sicuro che le Elac sarebbero un bel passo avanti rispetto alle Tesi, magari il modello B6, per avere anche una gamma bassa ancora più profonda e convincente. L'importante è, però, che la sistemazione sia adeguata, meglio se su supporti ad hoc e abbastanza aria intorno. Già sacrificandole all'interno di uno scaffale (come mi sembra di capire) i vantaggi sarebbero tutti da verificare e certamente molto, molto attenuati. Non si può pensare di ottenere le stesse prestazioni descritte in una recensione - dove i diffusori sono stati sistemati in condizioni più o meno ideali - infilando gli stessi alla meno meggio dentro una nicchia di una parete attrezzata! O, meglio, lo si può fare, basta che poi non ci si lamenti con il recensore perché le prestazioni sonore non sono quelle descritte.
Il tuo amplificatore Denon piloterebbe le Elac senza problemi, certo è che le potenziaità molto elevate di questi diffusori meriterebbero ben altra amplificazione a loro supporto. E, magari, una sorgente liquida che suona file non compressi, da decodificare con un DAC all'altezza del compito.
Mi rendo conto di quanto sia pericoloso pubblicare recensioni estremamente positive di prodotti molto economici: si alimentano facilmente false speranze lasciando forse credere che in qualunque contesto, anche con partners sbagliati e sistemazioni non ideali, si potrà godere del suono descritto nella recensione. Credimi, non è così che funziona. Più i prodotti sono in possesso di potenzialità molto elevate (come le Elac B5) e più tutto il contorno deve essere perfetto. Altrimenti la magia fatica ad esprimersi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ritorno all'analogico
Buongiorno direttore,
seguo con molto piacere da un po' di tempo la Rubrica della Posta per carpire quante più informazioni possibili e per rifarmi un po' di cultura audiofila. Come da titolo, sono da poco tornato all'analogico grazie ad un amico che mi ha passato un giradischi AKAI AP-100 e un ampli SCOTT A436. Ho avuto così il ripiacere di ascoltare alcuni vecchi vinili che ancora possedevo e che non avevo venduto ai tempi della nascente era (allora) dei CD. Ho collegato il tutto inizialmente a dei diffusori Polkaudio R15, e da pochissimo a dei Monitor Audio Gold 7 MKII. C'è da dire che le Monitor Audio le avevo acquistate moltissimi anni fa, fine anni 90 inizio 2000. Le avevo completamente dimenticate in una panca sotto a coltri e vecchi maglioni quando dismisi un piccolo impianto HiFi anni fa. Mi si sono ripresentate giorni fa quando ho risistemato casa con lavori di ristrutturazione e con mio stupore e gioia le ho subito collegate.
Non è un granchè come sistema, ma per riiniziare a prendere confidenza con l'analogico, mi basta per il momento. Vorrei però chiedere consigli e avere qualche indicazione per poter migliorare un domani l'impianto con qualcosa di più performante e di qualità senza però svenarmi, il budget di questi tempi non è molto ampio purtroppo. L'ampli è vintage e funziona ancora egregiamente, ma penso che sia il primo step da fare per cambiare con qualcosa di meglio. Sono totalmente ignorante in materia, ma so che sulla resa sonora dei sistemi audio tutto dipende dal connubio diffusori e amplificatori. Certi si sposano meglio con altri e viceversa.
Per il discorso giradischi è un entry level che però mi piace moltissimo e oltre alla Stanton 680II ho altre 2 shell libere a cui poter abbinare testine e puntine diverse, e qui chiedo aiuto ancora a voi.
Ricapitolando:

La stanza è più o meno grande 4,5x5,5 metri, le casse sono posizionate su un mobile all'altezza di circa 50 cm e distanti dal muro 10 cm, a circa 3 metri di fronte ai diffusori è posizionato un divano.
Grazie infinite per l'attenzione e per la pazienza nel leggermi.
Michele - E-mail: mik007 (at) alice.it

LC
Caro Michele,
la prima cosa da fare è sostituire l'amplificatore con qualcosa di più degno per le tue Monitor Audio. Ti serve un modello dotato di ingresso phono, pertanto un Rotel RA10 o un Cambridge AM10 saranno più che adatti e rappresenteranno certamente un passo avanti rispetto al vecchio Scott che è bellissimo da vedere, ma niente più di questo. Tra l'altro, qualora volessi venderlo per finanziare l'acquisto del nuovo amplificatore, considera che sarei disponibile a offrirgli una dimora consona, insieme a diversi altri suoi coetanei. Mi è sempre piaciuto ed è stato uno dei miei sogni da ragazzino, per quanto non fosse niente di straordinario, ma quei VUmeters e le levette esercitavano su di me un fascino irresistibile.
Questo upgrade, volendo acquistare materiale nuovo, ti costerebbe circa 300/400€. Il giradischi Akai non è al livello delle realizzazioni moderne, ma è onesto e fa il suo dovere, lo puoi tenere, magari dotandolo di una testina migliore. Questa potrebbe essere ricercata nel catalogo Grado, Goldring oppure Ortofon, per un budget non superiore ai 200€. Una testina di qualità superiore, per quanto forse fuori luogo su quel giradischi, potrà ancora equipaggiare un nuovo giradischi quando deciderai di sostituirlo.
Per ora fai affidamento alle nostre
FAQ su come riportare in vita, migliorare e regolare alla perfezione un qualunque giradischi.
Infine due parole sulla disposizione dei diffusori: 10 cm di distanza dalla parete posteriore sono veramente troppo pochi, dovresti provare ad aumentare di qualche altra decina di cm questo spazio: la pulizia e la precisione delle gamme media e medio-bassa ne trarranno senz'altro un grande vantaggio, magari a leggero scapito della presenza della gamma bassa, ora quasi certamente gonfia e slabbrata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buonasera Lucio,
E' passato parecchio tempo ma non mi ero dimenticato di mandarle alcune foto del vecchio GARRARD: è che fra una cosa e l'altra le ho scattate solo da poco. L'ho inserito nell'impianto “vintage” in abbinamento con un altrettanto anziano ALTEC ROYALE e casse JENSEN System 500; non sarà il top dell'altissima fedeltà e della definizione dei diversi strumenti ma nel complesso ha un suono che mi piace molto e mi emoziona.
Trovo che il ROYALE enfatizzi le frequenze medio-alte e sia un po' scarso di bassi mentre invece il GARRARD + GRADO enfatizzano la gamma medio-bassa mancando un po' di alti, così il tutto si fonde piuttosto bene.
Poi c'è il fascino del sound anni '70, ovvero quelli della mia iniziazione alla musica ed al Hi-Fi. Avevo provato ad abbinare il GARRARD + GRADO con un CYRUS 2 ma mi piaceva molto meno.
Grazie ancora per i suoi preziosi consigli, e tanti buoni ascolti.
Giovanni - E-mail: gsabattini (at) fastwebnet.it

[Garrard Zero 100]
[Garrard Zero 100]
[Garrard Zero 100]

LC
Caro Giovanni,
felice di esserti stato utile col ripristino del tuo Garrard, che sembra veramente tornato a nuova vita. Complimenti, è molto bello! E complimenti anche per l'amplificatore Altec, raro e molto interessante anch'esso. L'importante è essere, e tu mi pare che lo sia, consci di cosa aspettarsi da materiale audio di questo tipo e pertanto godersi il suono complessivo senza troppe paranoie audiofile. Buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Preoccupati e rattristati dalle notizie del recente nuovo terremoto in Centro Italia non possiamo che provare a lanciare un messaggio di speranza, che in “tempi come questi” non può non essere utile. Questa è, appunto, “Times like these” dei Foo Fighters, in una splendida versione unplugged.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su
YouTube. Buon ascolto!

I am a one way motorway
I'm the road that drives away
then follows you back home
I am a street light shining
I'm a white light blinding bright
burning off and on

it's times like these you learn to live again
it's times like these you give and give again
it's times like these you learn to love again
it's times like these time and time again

I am a new day rising
I'm a brand new sky
to hang the stars upon tonight
I am a little divided
do I stay or run away
and leave it all behind?

it's times like these you learn to live again
it's times like these you give and give again
it's times like these you learn to love again
it's times like these time and time again

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