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Caro Luca,
grazie per le belle parole di apprezzamento! Cerca di stare tranquillo con il tuo nuovo acquisto analogico, è meno delicato di quanto tu possa pensare. I dischi molto sporchi si possono lavare, certo, e la Knosti è un ottimo accessorio, efficace e facile da usare. Anche il rullo Nagaoka fa il suo splendido dovere. Il panno in microfibra mi convince meno, perché dovrebbe essere sempre pulito, onde evitare che la polvere su di esso vada a finire dentro i solchi!
I dischi molto rovinati, ma che non presentano salti o non producono rumoracci all'ascolto non dovrebbero comunque rovinare la puntina la quale, però, potrebbe non gradire l'utilizzo dell'alcool per la pulizia, e per due motivi: intanto potrebbe essere che la colla che la fissa al cantilever sia sensibile a questo particolare solvente e in secondo luogo i vapori possono finire sul motore della testina, con danni non facilmente prevedibili. Io utilizzerei un liquido specifico per la pulizia dello stilo o una semplice spazzolina ad hoc.
Infine, per quanto riguarda lo scricchiolio in partenza, potresti provare a pulire la cinghia con un po' di liquido spray per mobili (tipo Pronto e simili). In questo modo la gomma diventa più morbida e magari il rumore diminuisce. In alternativa puoi cospargerla di borotalco. Si tratta di due scuole di pensiero che hanno estimatori e detrattori entrambe. Molto del risultato dipende dai materiali in questione (gomma, puleggia e contropiatto).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Ciao Lorenzo,
quello che chiami amabilmente materiale “vintage” è semplicemente - perdona la sincerità - roba vecchia, niente di più, in particolar modo i lettori CD! Questi non hanno alcun vantaggio rispetto a degli economici modelli recenti, che suonano meglio, sono più affidabili e comodi da usare. Perché farsi del male a ogni costo? :-)
Mai avrei creduto che un giorno qualcuno avrebbe pensato a un misero e triste Marantz CD42 come ad un vero lettore CD “vintage”! Era poco più che onesto a suo tempo, ora è decisamente superato! Persino il più blasonato CD63 ha decisamente fatto il suo tempo. In più, è veramente difficile trovare lettori CD di quegli anni che abbiano ancora abbastanza vita residua nel laser e nella meccanica di lettura. I soldi che risparmieresti nell'acquisto li spenderesti subito in riparazioni. Accidenti, non stiamo parando di macchine “top” che hanno fatto la storia dell'HiFi, ma di apparecchi mediocri che devono assolutamente finire nel dimenticatoio.
Va benissimo invece l'amplificatore NAD, se ha ancora dei buoni condensatori d'alimentazione, mentre per i diffusori da utilizzare con rock e metal io lascerei perdere Canton e Grundig e andrei direttamente su Klipsch, JBL, Altec e Cerwin-Vega. E prenderei modelli usati ma RECENTI, non roba di 30 o 40 anni fa, a meno che tu non sia volutamente a caccia di guai (come sembra!) visto che le sospensioni degli altoparlanti o sono rovinate o sono state già sostituite chissà con quale ricambio non originale.
Per quanto riguarda la sistemazione, posto che la libreria non è MAI il posto ideale dove posizionare dei diffusori, assicurati almeno che i tweeter risultino ad altezza d'orecchio quando ti siedi ad ascoltare e che la parete posteriore non sia troppo vicina. Qualora avessi la possibilità di utilizzare degli stand usali o, meglio, pianifica l'acquisto di piccole torri da pavimento, che occuperebbero, in pianta, lo stesso spazio di tali stand.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gianluca,
son d'accordo con te circa la necessità e l'opportunità di ripartire con dei nuovi diffusori. Non è strettamente necessario investire 1500€ per fare un salto qualitativo sensibile e soddisfacente. Io direi che anche 1000€ possono essere sufficienti. Niente da dire sui Tannoy da te citati ma mi permetto di segnalarti anche altre soluzioni intorno al migliaio di euro, partendo dalle Aliante Nova, passando per le Cabasse Jersey e per le Duevel Planets, senza dimenticare Focal Chorus 714 o 716, KEF Q500, B&W 684 S2, Monitor Audio BX6 o i pannelli Magnepan MG-MC1. Tutti questi diffusori sarebbero un bel passo avanti rispetto alle oneste ma economiche Indiana Line.
Non è facile consigliarti una rosa più ristretta perché non ho capito bene cosa stia cercando. Forse, tenendo conto delle elettroniche in tuo possesso, potresti valutare diffusori tendenzialmente non troppo vivaci in gamma medio alta, ad esempio Duevel e Magneplanar, che sono anche le alternative più insolite. Poi Aliante e KEF. A seguire gli altri ma, comunque, non esimerti dall'ascoltarli tutti, se ti riesce, magari abbinati al tuo amplificatore.
In futuro, dopo i nuovi diffusori, ci sarà tempo per la sostituzione dell'ampli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Paolo,
è rassicurante leggere di percorsi di upgrade andati a buon fine, anche grazie al nostro piccolo contributo. Hai scelto degli ottimi apparecchi! Sei stato anche molto fortunato nel trovare un rivenditore che ti ha permesso di effettuare le prove direttamente a domicilio nel tuo impianto. Questa è veramente una rarità e meriterebbe di essere segnalata, perché questo è uno dei modi per combattere la crisi e la concorrenza spietata delle vendite online. Offrire un servizio al cliente, per aiutarlo e supportarlo in una scelta altrimenti difficile e da eseguire quasi sempre “sulla carta”.
Grazie anche per la conferma di ciò che vado “predicando” da tempo ossia che un buon impianto stereo due canali rende più giustizia a film e colonne sonore ben più di quanto possa fare un mediocre impianto HT. Hai fatto bene, inoltre, a tenere il NAD 3020 per un utilizzo “parentale” :-) Anch'io ho riservato alcuni apparecchi vintage per fornire l'audio ai videogiochi di mia figlia.
Ottima, infine, l'idea di acquistare un Cocktail Audio per passare alla musica liquida. Io però proverei a collegarlo direttamente all'amplificatore, perché far passare il segnale attraverso un altro apparecchio? Il collegamento diretto, magari, ha qualche beneficio in termini di trasparenza e pulizia. Prova entrambe le soluzioni e poi decidi a orecchio!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Max,
parto dal fondo della tua cortese missiva. Spesso si indicano Klipsch, JBL, Cerwin-Vega etc. come diffusori per la musica rock perché hanno, in genere, un suono di grande impatto e dinamica. Il rock, in generale, passa molto male attraverso diffusori morbidi e caldi, perché perde di vigore e ritmo, due elementi essenziali per mantenere alto il coinvolgimento emotivo. Talvolta, con gli abbinamenti sbagliati, è vero che i diffusori citati possono enfatizzare la gamma medio-alta e questo non è un bene specie con molte incisioni rock, spesso carenti di una gamma bassa e medio-bassa adeguate. Nell'ambiente e coi partner giusti, invece, tutto si riequilibra e il suono ha quel piglio giusto, vivace ma non fastidioso, che con il rock va a nozze.
Analizzando la lista di diffusori che hai ascoltato mi ritrovo abbastanza vicino alle tue valutazioni, eccezion fatta per le Sonus Faber. Se suonavano così forse non erano sistemate a dovere o interfacciate in maniera adeguata.
Visto che ti è piaciuto il suono un po' British di ProAC e Spendor prova a sentire anche qualcosa di Rega oppure Opera. In ogni caso, se il budget fosse un problema, valuta la possibilità di cercare nell'usato. I diffusori ProAC, ad esempio, sono facilmente reperibili nel mercato dell'usato sia qui in Italia che, soprattutto, in Germania e in UK.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
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Nessuno acquista più CD, dunque è facile imbattersi in svendite molto interessanti. Da MediaWorld, ad esempio, c'è un'intera sezione di CD recenti a 5€ l'uno (occorre acquistarne almeno 5). Così, oltre ad altri titoli recenti, ho preso Delta Machine, ultimo album in studio dei Depeche Mode (2013, in attesa che esca il nuovo Spirit) dal quale estraggo questa bellissima “Secret to the end”.
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Egregio Direttore,
innanzitutto mi volevo complimentare per l'ottima rivista che è un punto di riferimento per me e per molti in questo splendido ambiente.
Sono un ragazzo di diciotto anni e da un anno sono possessore di un semplice ma funzionale impianto hi fi composto dall'accoppiata Denon 720ae, diffusori Klipsch rp160-m e cavi diy. Ammetto che non sarà molto ma per iniziare credo vada più che bene e sono abbastanza soddisfatto del suono vista anche la spesa non esosa. La domanda che le volevo porre è che da poco ho comprato al mercatino dell'usato vicino casa un vecchio giradischi Technics modello SL-D303 e ho sostituito la vecchia testina con un Audio Tecnica At95e, purtroppo però il braccio e la testina non sono compatibili e generano le spiacevoli frequenze subsoniche...insomma i coni delle mie Klipsch ballano per la stanza quando sento un lp.
Online avevo visto i filtri da lei raccomandati "Mcmanton" e quello che volevo chiedere è se potevo inserire i suddetti filtri tra il giradischi e il mio ampli denon pma720ae senza passare per un pre-phono, che non ho. Devo comprare un pre-phono e inserirli tra pre e ampli oppure posso direttamente collegarli all'entrata phono del Denon?
Grazie mille in anticipo
Stefano - E-mail: stefanetor.v (at) gmail.com
Caro Stefano,
non ricordo più quante volte abbiamo affrontato su questa stessa Rubrica il problema dei woofer che oscillano selvaggiamente quando si suona un vinile con un set-up analogico non ottimale. Comunque sì, i filtri subsonici citati risolvono i problemi lato amplificatore e diffusori ma serve un pre fono esterno, non lavorano su segnali di livello così basso come quelli in uscita da una testina. Un'altra possibilità è quella di inserirli tra sezione pre e finale dell'amplificatore, a patto che questo disponga di uscite PRE OUT e ingressi MAIN IN. Questa soluzione dei filtri subsonici esterni è, per quanto efficace, un po' una pezza, in quanto comunque non risolve il problema alla radice.
L'accoppiamento braccio-testina è e resta sbagliato, e probabilmente questo inficia le prestazioni della testina stessa. Sarebbe forse più opportuno cambiare direttamente giradischi, magari acquistando un economico entry-level di ProJect, che senz'altro suonerà meglio del vecchio ed economico Technics. Con 200€ dovresti risolvere egregiamente, magari scoprendo anche che la testina montata di serie è già perfettamente interfacciata con il braccio ProJect (in genere sono Ortofon onestissime).
Tieni anche conto che alcuni dischi generano frequenze subsoniche più intense di altri, ad esempio quelli con ondulazioni evidenti sono molto più pericolosi in questo senso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Maurizio,
ti posso chiedere se i consigli di questi “amici” fossero davvero del tutto disinteressati? Non vedo motivo per eliminare le tue Chario e sostituirle con diffusori ancora più piccoli! Se la parete posteriore è vicina, un diffusore piccolo reagisce comunque male, allo stesso modo di un diffusore più grande. Esistono diffusori pensati per stare vicini alla parete di fondo (Rega, Naim, Linn e pochi altri) ma l'immagine tridimensionale ne è comunque compromessa. Le Leema Xen ti faranno comunque rimpiangere le Chario in gamma bassa, temo, quindi forse non è l'acquisto che fa per te. Il tuo ambiente non è particolarmente piccolo e, a mio parere, potresti posizionarci anche dei diffusori da pavimento, tipo delle snelle torri a sviluppo verticale, eventualmente facili da spostare avanti e indietro al bisogno.
Al di là di questi ragionamenti, però, faccio fatica a capire il senso di tutta questa agitazione: vuoi cambiare i diffusori perché non ti piacciono o solo perché un amico ti ha detto che non vanno bene nel tuo ambiente? Devono piacere a te o a lui? Sai cosa farei? Terrei le Chario e lascerei cantare gli amici, disinteressati e non. Alla peggio, se proprio sentissi la necessità di migliorare, pianificherei l'acquisto di diffusori da pavimento. Da quel che scrivi non mi sembri un patito per il suono dei diffusori piccoli.
Infine il rodaggio: sì, diciamo che 40-50 ore possono essere utili, ma non è che un anatroccolo si trasforma in cigno. Migliora un po' tutto, ma l'impostazione resta quella che hai sentito, in buona sostanza.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Buonasera, innanzi tutto saluti da un mezzo sardo ascoltatore di Radio Rock, ti
ricordo dai tempi di Prince Faster... Purtroppo quelle trasmissioni non ci sono più
...
Non so se ti disturbo nella sede giusta...
Ho letto la recensione del T-Amp e mi hai convinto... Mi ha convinto anche il prezzo
visto che sto ristrutturando casa e non ho più una lira!!!!
È possibile accoppiarlo a fonti di musica liquida? Vorrei metterlo in terrazzo
(quindi con rumori di sottofondo) con dei diffusori da esterno (con poca spesa cosa
consigli?) e all'interno con giradischi e un paio di Chario in massello anno 80.
Che ne pensi? Sono fuori strada?
Grazie e complimenti per le tue attività,
Saluti,
Emiliano - E-mail: emiliano.fini77 (at) gmail.com
Caro Emiliano,
non sapevo che le trasmissioni di Prince Faster su Radio Rock si fossero interrotte, ricordo con piacere l'essere stato ospite più volte, grazie alla gentilizza del conduttore. Peccato!
Per quanto riguarda il T-Amp ti devo purtroppo dare una piccola delusione: esso è sostanzialmente inadatto agli scopi cui pensavi tu. Intanto la potenza è bassa, pertanto richiede diffusori abbastanza facili da pilotare e sensibili. Dubito che delle Chario degli anni '80 soddisfino questi criteri. Per uso esterno, se non sono richiesti volumi elevati magari se ne può ancora parlare. Immagino che la qualità non sia prioritaria per quest'ultimo utilizzo, pertanto prenderei dei diffusori da esterno che siano abbastanza robusti e poco più. Potresti anche optare per dei piccoli diffusori attivi.
All'interno, invece, problema delle Chario a parte, avresti anche da affrontare la questione del giradischi. A un T-Amp puoi collegare qualunque sorgente con uscita linea (quindi anche sorgenti “liquide”) ma certamente non un giradischi, a meno che non interponga tra quest'ultimo e il T-Amp un pre fono. Mi sembra, francamente, tutto un po' troppo laborioso. Prenderei invece un ampli integrato dotato di ingresso phono, da ricercare nel mercato dell'usato recente, con 100€ dovresti cavartela (Rotel, Cambridge, Denon etc.). Non avresti problemi di potenza e di compatibilità coi diffusori e con il giradischi. Il T-Amp è un piccolo amplificatore dalle grandi prestazioni ma richiede partners adeguati e non è particolarmente flessibile dal punto di vista dei collegamenti. Viste le tue esigenze diverse temo ci debba rinunciare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Marcello,
a mio parere con un budget di 500€ puoi puntare a ben altro! Non che il Kingrex non sia ottimo ma oggi ci sono alternative eccellenti. Per quella cifra, ad esempio, trovi l'ampli interamente digitale Nuforce DDA-120, ha solo ingressi digitali e amplifica in questo dominio. Sarebbe un bel passo avanti rispetto al T-Amp! Ovviamente, non puoi collegarci sorgenti linea tradizionali, ma solo macchine ad uscita digitale. Ancora, valuta il NAD D3020 o anche qualche vecchio integrato (usato) nuforce DDA-100 o IA-7, ormai facilmente reperibili per cifre comprese all'interno del tuo budget.
Potresti anche provare a risparmiare qualcosa andando a cercare amplificatori integrati in classe D dotati di chipset Tripath più potenti, come i Virtue Audio e tanti altri che abbiamo recensito. L'impostazione sonora è sostanzialmente simile, forse un po' più scura di quella del T-Amp ma il peso e la sostanza in gamma bassa e medio-bassa sono di ben altro livello. Anche i tuoi monovia, per quanto sensibili, potrebbero trarne giovamento.
Un appunto sulla tua frase conclusiva “vista l'età avanzata ascolto musica a volume da condominio”. E perché mai? Siamo praticamente coetanei ma ti garantisco che quando posso i volumi d'ascolto sono esattamente gli stessi di 30 anni fa :-)
Certi generi musicali non possono essere ascoltati a volumi condominiali!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
Ho letto con molto interesse la tua recensione delle Elac Debut B5, che avevo ascoltato in occasione del Milano hi-fidelity, ricavandone le medesime buone impressioni. Tuttavia mi sento in dovere di segnalarti un diffusore a mio avviso migliore, a fronte di un prezzo molto più basso. Si tratta dei
Pioneer SP-BS22-LR. Ho avuto occasione di provarli oggi con diversi generi musicali, in presenza di due amici musicisti (uno dei quali è anche direttore d'orchestra) che hanno confermato le mie ottime impressioni.
Davvero sorprendenti e anche ben costruiti ;-)
Necessitano di un po' di potenza per esprimersi a dovere e, mantenendoci sulla stessa fascia di prezzo, un ottimo partner è sicuramente questo nuovo integratino italiano Audio Fenice 50 1SG che, a differenza del Dayton Audio DTA-100a, monta il chip Tripath TK2051 (versione più moderna del TK2050), viene già fornito con alimentatore dedicato e (per me molto importante, soprattutto in questo periodo) è interamente made in Italy (dalla progettazione all'assemblaggio).
Buone vacanze e a presto!
Andrea - E-mail: andrea_gianelli (at) libero.it
Caro Andrea,
grazie per le segnalazioni, ma a me risulta che il TK2050 sia successivo al TK2051 (vedi qui cosa dice il datasheet ufficiale) e che comunque le differenze siano minime. L'alimentatore è fornito anche col Dayton DTA120 il quale, tra l'altro, si compra ora ad appena 78 dollari su Partsexpress, mentre il Fenice che citi tu costa ben 140€ (a conti fatti, più del doppio). Tutto ciò premesso, non dubito che possa suonare benissimo, in fondo il chipset è lo stesso.
Per quanto riguarda i diffusori Pioneer che citi, per dire che suonino meglio degli Elac bisognerebbe ascoltarli a confronto gli uni contro gli altri, una prova che né tu né io abbiamo fatto. Si tratta comunque di diffusori progettati dallo stesso Andrew Jones, già diversi anni fa, pure con un budget più basso. Vien difficile credere che Jones abbia oggi realizzato diffusori analoghi, più costosi, che suonino peggio del suo progetto precedente! Fin qui arriva la logica, poi ci sono i giudizi sugli Elac B5, che sono ben più lusinghieri di quelli raccolti dai piccoli Pioneer. Non sarà un caso che i B5 abbiano ricevuto il premio “The Absolute Sound Product of the Year 2015!”. Non “diffusore dell'anno” ma addirittura “prodotto HiFi dell'anno”, è un riconoscimento straordinario per un prodotto, credimi, altrettanto straordinario. Ti invito pertanto a confrontarli, nello stesso impianto, coi Pioneer e a riferire le tue impressioni. Comunque sia, è un buon periodo per gli audiofili con ristrette capacità di spesa: tanti bellissimi prodotti a prezzi molto interessanti.
Suggerimento musicale della settimana
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