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LC
Caro Italo,
secondo me non devi porti alcun problema circa la potenza dell'amplificatore! Se ascolti a volumi così bassi qualunque potenza andrà benissimo. Tieni conto che con appena 10 watt e diffusori da 87 dB (sensibilità media) saresti già a 97 dB a un metro di distanza dai diffusori, un livello sonoro difficilmente tollerabile da vicini così poco elastici!
Come diffusori, però, mi permetto di consigliarti gli Elac Debut B5 o B6, dei piccoli campioncini nel rapporto qualità/prezzo. L'amplificatore può anche restare quello che utilizzi adesso o, meglio, un piccolo Classe D come Fenice o Dayton o analoghi. Se l'area d'ascolto sarà ridotta rispetto ai 36mq attuali non dovresti avere alcun problema né di dinamica né di pressione sonora massima. Con pochi watt, in ascolto “near field” (in campo vicino, cioè) si riesce ad avere un buon impatto e una dinamica sufficientemente realistica. Valuta bene l'installazione dei diffusori che, per quanto siano dichiarati “bookshelf”, preferiscono sempre il posizionamento in aria libera, lontano da pareti o mobili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
E dopo il T-Amp?
Buongiorno Lucio,
Non credo di potermi definire un esperto in Hi-Fi, anzi direi che sono abbastanza scarso in materia. Però da sempre apprezzo la buona musica e apprezzo moltissimo ascoltare degli ottimi impianti ben fatti. Da circa 12 anni ho un T-amp (prima generazione) collegato a delle Indiana Line Arbour 5.40. Sorgente audio principalmente digitale (o il mio mac collegato ad un NAS o il sistema SONOS che trovo pratico e banale come interfaccia).
La stanza di ascolto è un soggiorno con doppia altezza mansardata (duplex). Il tetto è in legno e risuona perfettamente, come una cassa armonica.
Vengo al dunque: vorrei fare un passo in avanti e sostituire il T-Amp che non va più bene da qualche tempo (probabilmente qualche sbalzo di corrente). Spero e penso invece che le due casse della Indiana Line non siano così male data l'età ma possiamo anche rivederle se dovesse servire.
Ho passato l'ultima settimana a leggere diversi forum (tra cui il suo che seguo da quando ho acquistato T-Amp e che mi ha condotto alle Indiana Line). Però devo dire che mi sono un po' perso.
Alla fine della storia ho molti dubbi su un nuovo amplificatore.
Ho visto:
LC
Caro Alex,
i tuoi diffusori li ricordo bene, li recensii qui su TNT-Audio nel lontano 2002! Erano simpatici, equilibrati e corretti. Certo, di acqua sotto i ponti, da allora, ne è passata tanta, e certamente non possono competere coi nuovi bookshelf in circolazione oggi, ma se a te piacciono possono tranquillamente stare al loro posto. Concentriamoci sull'amplificatore, visto che ormai si è guastato. Se fossi in te io regalerei alle Indiana Line un suono un po' più corposo e potente, come quello che potrebbe darti il Dayton DTA-120, ad esempio. Risparmieresti un bel po' di soldi rispetto agli amplificatori che hai segnalato tu, soldi che potrebbero tornare utili nel caso decidessi per dei nuovi diffusori. Tanto per capirci meglio: con lo stesso budget del TBI, ad esempio, acquisti il Dayton e le Elac Debut B5, il risultato finale sarebbe di gran lunga superiore a quello che otterresti con l'accoppiata TBI + Indiana Line attuali.
Potresti cercare un NuForce IA-7 usato, è un amplificatore straordinario che potrebbe stare tranquillamente in impianti di livello molto, molto alto. Questa mossa avrebbe senso se prevedessi di investire un bel po' anche lato diffusori.
Ultima osservazione, non richiesta, ma necessaria: non è mica un pregio che il soffitto in legno risuoni come una cassa armonica! La stanza d'ascolto non è uno strumento musicale (che ha una cassa armonica che contribuisce al timbro), anzi. Deve essere il più neutro e sordo possibile, in modo da limitare risonanze e riflessioni che potrebbero colorare il suono dei diffusori. Quindi no, non va per niente bene! Per fortuna, credo ti sia semplicemente espresso male, e dubito che un soffitto in legno possa risuonare come una cassa armonica.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Valerio,
se il suono delle tue Klipsch RF 82 era di tuo gradimento, considerata l'impostazione “particolare”, non vedo ragione per non ricercarlo nuovamente. Quindi: due grossi diffusori da pavimento di Klipsch andranno più che bene. O le RF82 o altro modello analogo. Per le elettroniche si può naturalmente fare di meglio, ad esempio con un'accoppiata NAD recente, di livello più elevato oppure con una classica accoppiata British come Rega Apollo + Rega Brio R. Da verificare, per l'amplificazione NAD, la disponibilità di ingresso phono, eventualmente si può acquistarne uno esterno. Il Rega Brio R, invece, dispone già di ottimo ingresso phono. Per il giradischi non credo sia necessario prendere nuovamente un Thorens, andrebbe benissimo un Rega P-qualcosa, da decidere in base al budget residuo, già dotato di braccio e testina premontata. L'abbinamento con l'amplificazione Rega sarebbe perfetto.
Infine, per quanto riguarda la sala d'ascolto, 45/50 mq non sono pochi e se lasciati vuoti potrebbero dare certamente dei problemi acustici, tipo rimbombi, risonanze di vario genere etc. È di fondamentale importanza che curi bene l'arredamento e il posizionamento dei diffusori in ambiente. Con le Klipsch e un ampli di buona potenza potrai sonorizzare tutto il salone a volumi molto, molto elevati, se necessario.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fabio,
quanta confusione! Occorre sempre fare molta attenzione a ciò che si legge in giro...tra personaggi dall'etica discutibile che tirano l'acqua al proprio mulino, assoluti incompetenti e puri e semplici idioti “invasati” il rischio di fare un gran minestrone di nozioni confuse è altissimo. Da qui a diventare anti-vaccino, terra-piatta e quant'altro il passo è brevissimo.
I diffusori ad alta sensibilità (tipicamente trombe) hanno degli enormi vantaggi teorici: trasformando buona parte dell'energia elettrica che ricevono dall'amplificatore in energia meccanica, si presuppone che aggiungano poco di “proprio” al suono riprodotto. Sono, in altri termini, più trasparenti. Queste macchine così efficienti, tuttavia, hanno dei limiti pratici. Se così non fosse, tutti i diffusori del mondo sarebbero a tromba. I limiti pratici sono tanti ed è impossibile elencarli tutti ma di sicuro, spesso, si tratta di una soluzione dove l'emissione degli altoparlanti è molto direttiva, ad esempio, quello che gli anglosassoni chiamano beam effect ossia effetto “raggio”. Ancora, non è semplice realizzare un diffusore completamente a tromba di dimensioni contenute. Il grande successo dei piccoli diffusori tradizionali bookshelf è proprio dovuto al fatto che, al di là di alcuni inevitabili compromessi, sono estremamente semplici da occultare e utilizzare in ambito domestico. Infine, proprio per le dimensioni importanti, i sistemi a tromba si discostano maggiormente, rispetto ad altri tradizionali, dall'ideale sonoro di sorgente puntiforme, che invece i minimonitor o i largabanda realizzano molto bene, a tutto vantaggio della ricostruzione sonora tridimensionale.
Ecco, questi sono solo alcuni dei problemi che un diffusore a tromba deve affrontare. Si tratta di scegliere quali aspetti prediligere, in buona sostanza. Ogni scelta è un compromesso.
La questione della pressione sonora invece, è semplice: se tu ascolti a un certo volume, per esigenze tue personali o “condominiali”, utilizzare un diffusore più sensibile ti porterà a un risparmio di potenza nell'amplificatore. Anziché utilizzarne uno da 50 watt, potresti usarne uno da 5 watt. Si dice sia più semplice realizzare un buon amplificatore a bassa potenza piuttosto che uno di alta potenza e, in effetti, un fondo di verità c'è. Le basse potenze, ad esempio, consentono di utilizzare una soluzione semplice e trasparente come il single-ended, in campo valvolare, anziché più complesse soluzioni push-pull.
In definitiva: ci sono pro e contro in ogni soluzione, perché occorre fare i conti con il mondo reale, che impone dei vincoli, talvolta insormontabili, anche solo in termini di ingombri. Se ti capita, vai a sentire un buon sistema a tromba, è un'esperienza interessante. Secondo me, ad esempio, un audiofilo - almeno una volta nella vita - dovrebbe ascoltare le Klipschorn, inserite in un buon ambiente e con un impianto adatto alle spalle.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Ettore,
è curioso come ti sia convinto della necessità o presunta superiorità di alcune soluzioni tecniche rispetto ad altre. È, ovviamente, tutto sbagliato. Non esiste una soluzione migliore di altre, altrimenti sul mercato esisterebbe solo quella e le altre non potrebbero coesistere. Quindi: esistono ottimi due vie e ottimi tre vie, indipendentemente dal genere musicale che si ascolta. Ed esistono ottimi lettori CD con un solo DAC (che poi, non capisco perché e come usarne due!) e un solo trasformatore d'alimentazione. Infine, il peso di un apparecchio non è necessariamente un fattore discriminante.
Quindi, ripartiamo dai fondamentali e dimentichiamoci tutte queste fissazioni che portano lontano e non verso il tuo interesse principale, che è quello di ascoltare meglio la musica.
Purtroppo è proprio questo che non è chiaro: che risultato desideri ottenere? Migliorare quali parametri? Nel tuo impianto, visto che sostituire i diffusori è un passo molto importante e mi pare di capire che tu ne sia in qualche modo soddisfatto, resta da concentrare l'attenzione sulle elettroniche. Visto che il lettore CD è il più vecchio elemento dell'impianto (quasi venti anni!) io partirei proprio da quest'ultimo. Con la cifra che hai stabilito (1000/1500€) il tuo Denon è migliorabile senz'altro. Ti cito alcuni modelli che ti farebbero fare un passo avanti significativo. Niente di miracoloso, ma qualcosa di meglio rispetto alla situazione attuale di sicuro: Audiolab 8300, Arcam FMJ CDS27, Rotel RCD 1572, Rega Apollo R, Audio Analogue Crescendo. Vedi se ti riesce di ascoltarne qualcuno a confronto con il tuo Denon e decidi di conseguenza, dimenticando DAC, trasformatori, SACD e kg.
Tienimi informato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Tonino,
sono felice che il consiglio di acquistare un'amplificazione Naim per le tue ProAC abbia sortito un così buon effetto! Per il tuo secondo impianto i due lettori CD citati mi paiono di classe leggermente inferiore al resto dei componenti, sarebbe forse il caso di pensare a qualcosa di più idoneo. Poi, ovviamente, dipende dalle esigenze. Trattandosi di un secondo impianto anche questi lettori CD in tuo possesso potrebbero andare benissimo, intanto proverei a collegarli e ad ascoltarli entrambi, non si tratta di un'operazione pericolosa ;-) Già che ci sei, potresti anche decidere, potendoli ascoltare a confronto, quale dei due ti piaccia di più.
In ogni caso, un elenco di lettori CD di qualità superiore a questi due, nell'intorno del migliaio di euro, lo trovi in risposta alla lettera precedente a questa. Gli altri due, nel caso, potresti provare a rivenderli nel mercato dell'usato, se in buone condizioni dovresti riuscire a recuperare qualcosa.
Spero di essserti stato utile,
Lucio Cadeddu
MW PRE 02 - Line-Pre-amplifier (Evoluzione naturale)
Esimio Ing. Giorgio Pozzoli,
ho intenzione di autocostruirmi il pre linea in oggetto. Le sarei grato sapere se ci sono state delle modifiche sul progetto originale per quanto riguarda i valori della componentistica. Sulla lista dei componenti Pre-linea non vedo la resistenza da 13.5K a cavallo degli elettrolitici da 220uF (C1, C2). è stata eliminata? Da quanti W è?
L'uscita PSU (LEFT, RIGHT) porta il valore di 180V, mentre l'ingresso sul Pre (C2) porta 240V. Cosa vuol dire?
Il filtro alimentazione che caratteristiche dovrebbe avere? Sul catalogo RS la scelta è varia, dai molto economici a quelli di un certo valore. Se potesse orientarmi sull'acquisto, mi eviterebbe di prendere un componente esageratamente sproporzionato e costoso.
Credo che per il momento non mi sia sfuggito altro. La ringrazio per l'attenzione. In attesa di un Suo cortese riscontro Le invio i miei più distinti saluti.
Renato - E-mail: renato_cavallo (at) alice.it
GP
Caro Renato,
la resistenza R8 da 13,5K in realtà nell'elenco c'è, ben nascosta: infatti è costituita da due resistenze R8A,R8B da 27K e 1W in parallelo; la potenza può essere aumentata a piacere (senza esagerare... la qualità non è detto che migliori).
Il filtro antidisturbo normalmente basta che sia di qualità normale, quindi non esageri nella spesa. Se dovesse avere dei disturmi, può anche darsi che abbia una rete particolarmente sporca, ma è molto più facile che siano ricevuti per irraggiamento...
Cordiali saluti,
Giorgio Pozzoli
LC
Caro Roberto,
non è facile dare un giudizio solo da una foto, sarebbe utile verificare con mano solidità ed eventuale predisposizione a risuonare. In generale, le ante in cristallo non sono esattamente audiophile e neppure le ruote. Non credo si possa modificare molto, ma potresti intanto mettere dei piedini smorzanti (ne abbiamo recensito di ogni materiale e foggia) sotto i componenti HiFi, così da minimizzare eventuali influenze nefaste della struttura.
Tuttavia, consentimi di fare un'osservazione molto schietta: ti stai preoccupando della classica pagliuzza nel tuo impianto quando c'è una trave grossa come una casa che ne limita fortemente le prestazioni: la posizione dei diffusori! Incastrati in questo modo e attaccati agli angoli suoneranno non male, malissimo! Non saranno quattro piedini smorzanti o un rack più “HiFi” a fare la differenza, quando c'è un simile disastro acustico presente. Avresti forse dovuto far realizzare un mobile più stretto (non hai tanti componenti, meglio sfruttare l'altezza) per lasciare più aria intorno ai diffusori. Non solo, ma anche quel grosso quadro alle spalle dei diffusori, mi pare con vetro, è un errore clamoroso. Un'enorme superficie riflettente esattamente alle spalle dei diffusori! Così proprio non va. Stiamo parlando, tranquillamente, di un -50% delle potenzialità dell'impianto che vanno a farsi benedire. Perdona la franchezza. È come la famosa barzelletta di quel signore che si chiama Franco Cacca e decide di fare richiesta di cambio del nome, perché non gli piace. Alla richiesta dell'impiegato su quale cognome avesse preferito la risposta è sorprendente “Carlo, vorrei chiamarmi Carlo, non Franco”. Ecco, è esattamente ciò che vorresti fare tu :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimiliano,
una cosa del genere ancora non l'avevo sentita! Scariche così forti da bruciare i mid-woofer???? Incredibile! Posso capire un po' di rumore, ma questo è francamente troppo. La prima idea che mi viene in mente è un difetto della testina, ne acquisterei una da battaglia (20/30€, tipo Ortofon OM etc.) e la installerei sul giradischi al posto della Sumiko. Chissà se il problema si ripresenterà!
Verificherei anche i cablaggi del braccio, non vorrei fossero leggermente danneggiati e alzare o abbassare il lift possa in qualche modo generare un piccolo cortocircuito che, amplificato dal pre fono e dall'amplificatore, diventi poi malefico per gli altoparlanti. Nel caso, farei un rewiring del braccio.
Ovviamente sto escludendo che ci siano errori nel montaggio della testina, del peso d'appoggio e dello skating. Quando tutto dovesse fallire, procurati un altro giradischi e verifica di nuovo il tutto. Non credo possa essere un problema di compatibilità pre fono/testina o pre fono/amplificatore, anche perché in tal caso i problemi sarebbero altri.
Tienimi aggiornato, sono curioso di sapere come va a finire,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Walter,
sono felice nel sentirti così soddisfatto e di aver contributo al raggiungimento di tale appagamento nell'ascolto del tuo impianto. Hai fatto benissimo a investire più sulla casa che sull'impianto, arriveranno tempi migliori nei quali potrai spendere qualcosa in altre direzioni. Per ora mi pare vada benissimo così. Buon ascolto!
Ancora uno di quelli che chiamamo “nuovi cantautori italiani”, questa è “Mai più”, dall'ultimo disco di Rkomi (“Io in terra”, al primo posto degli album più venduti nella settimana 8-14 settembre 2017). Una sapiente commistione tra diversi generi musicali, con finale a sorpresa. Brano certificato singolo di platino il 4 aprile 2018.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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