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Diffusori più sensibili
Ciao,
grazie per la risposta al mio problema Chario/Rogers Cadet;
ti volevo chiedere (so che queste domande sono sempre un poco generiche) se mi puoi consigliare delle casse a più alta sensibilità (per i pochi watt del Rogers) rispetto alle Chario Hyper 1 che siano più o meno con le caratteristiche delle Chario (che non mi danno noia sui pieni orchestrali di ottoni acuti tipo trombe e corni). La volta scorsa dimenticai di dirti che la mia stanza è tipo 16 metri quadri. È stato illuminante leggere la tua risposta alla domanda “potenza amplificatore” n 6 settimana dal 3/2 al 10/2; può darsi che per la mia stanza, fermo restando che le Chario vorrebbero più corrente, 85 dB siano sufficienti?
Per quanto riguarda le casse cercherei nell'usato; il budget, nell'attesa di avere soldi per migliorare tutta la catena, sarebbe 300-400 euro.
Grazie ancora.
Buone cose,
Lorenzo - E-mail: lorenzo.giannettiuno (at) gmail.com
LC
Caro Lorenzo,
non posso sapere se 85 dB siano o no sufficienti nel tuo ambiente. Di sicuro bastano a tante, tantissime persone con problemi di vicinato. Già con 10 watt sei a 95 dB di pressione sonora a circa un metro di distanza e questa pressione sonora è decisamente eccessiva in tante situazioni. Tuttavia, solo tu lo puoi sapere se ti basta questa sensibilità o se ti serve di più: il tuo amplificatore lo spremi a fondo o c'è ancora del margine? Purtroppo temo che con la cifra a disposizione (300/400€) tu non possa fare chissà quale salto di qualità rispetto alle attuali Chario Hyper 1. Se ti piace il suono di questi diffusori, io proverei a tenerli, collegandoci un amplificatore più potente, se avessi necessità di potenza più elevata.
Comunque, qualcosa che potresti valutare, in questa fascia di prezzo, di carattere non troppo diverso rispetto alle tue Chario ma con una sensibilità più elevata, è Indiana Line. Ci sono diversi modelli, nel nuovo o meglio ancora nell'usato, che potresti prendere in considerazione.
Prima di acquisti al buio, comunque, prova a vedere se ti riesce di ascoltare qualcosa, di questo o di altri marchi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
non ricordo il tuo giradischi come memorabile. Una cosa è certa: se avessi 500-700€, ovvero il budget che tu indichi, non ci penserei due volte a investirlo in un giradischi nuovo, già equipaggiato di braccio e testina. Ci sono ottime offerte nel cataloghi di ProJect e Rega, ad esempio. Di sicuro non spenderei questa cifra per equipaggiare il tuo Akai di una nuova testina. Secondo me il limite superiore di spesa per una testina da installare su questo giradischi potrebbe essere un centinaio di euro. Vedi qualcosa tra le offerte di Grado, Rega e Sumiko.
Una precisazione: testina e puntina non sono due entità che si possano acquistare separatamente: ogni testina ha la “sua” puntina e tipicamente accetta solo questa. Talvolta si possono adattare stili diversi ma deve esserci grandissima somiglianza tra i corpi testina, come abbiamo raccontato nella prova della testina Linn K5 equipaggiata con lo stilo dell'AudioTechnica AT95. Ciò è stato possibile perché, di fatto, la K5 è una AT95!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
belle le Sara! Quanti ricordi...Hai ragione a dire che siano difficili da pilotare e infatti non dovresti accettare altro che un bel Naim NAP 250, il finale certamente più adatto a governare le riottose ragazzine di Glasgow. Io addirittura andrei a cercare un chrome bumper, cioè un NAP 250 prima serie, coevo delle tue Sara, per andare a costruire un'accoppiata British filologicamente corretta. Anzi, io cercherei anche un preamplificatore Naim dello stesso periodo, per chiudere brillantemente il cerchio. Capisco la tua voglia di affiancare alle tue Sara un'amplificazione meno vecchia, ma un NAP 250 coi condensatori nuovi potrà suonare alla grande (e moderno!) ancora per tanti, tanti anni. Poi, certo, anche il Classé che citi andrebbe benissimo, ma non lo vedrei una scelta logica. Potresti anche optare per una coppia pre+finale Naim più recente, se l'età per te fosse fonte di preoccupazione. Anche un integrato Nait recente potrebbe essere in grado di far suonare al meglio le tue Sara.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Stefano,
conosco bene gli Aliante CNM Tower, sia la prima che la seconda serie, sono degli ottimi diffusori ma, se devo essere sincero, molto inferiori ad alcuni dei modelli moderni che hai ascoltato e che, stranamente, non ti hanno entusiasmato. Chissà in quali condizioni tu hai effettuato questi ascolti! Comunque sia, non vedo alcuna controindicazione ad acquistare le CNM Tower e anzi se posso darti un consiglio cerca le Aliante Nova, sorelline delle Tower ma molto, molto più raffinate. Se ti sono piaciute le CNM Tower non potrai non innamorarti delle Nova, che sono decisamente di un altro livello.
Le elettroniche in tuo possesso potranno pilotarle adeguatamente, quindi non porti problemi di sorta. Semmai, eliminerei (e metterei in vendita) l'equalizzatore parametrico SAE, oggetto fondamentalmente inutile se non dannoso, quando usato in maniera inadeguata. Cura con attenzione il collocamento in ambiente, si tratta di diffusori abbastanza semplici ma per dare il massimo un po' di attenzione è necessaria. Eventualmente rileggiti la recensione per qualche consiglio più preciso e mirato.
Per le Allison One, se vuoi, io sono interessato a dar loro assistenza e rifugio :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Impianto intorno alle Elac Debut B5
Egregio Direttore buongiorno,
le riscrivo dopo un bel po' di tempo (ho l'impianto principale con elettroniche Primare e casse ESS amt1d) per un consiglio su un impiantino basato sulle Elac Debut B5 che ho già preso in superofferta :-) basandomi sulla recensione di TNT-Audio.
L'impiantino verrà usato in una stanza non grande e a volumi non alti solo per ascoltare Deezer flac o Tidal flac attraverso lo streamer Sonos Connect oppure con Macbook pro più dac usb (HRT music streamer II al momento). Volevo un suo consiglio su un amplificatore da abbinarci.
Ho letto che consiglia il Dayton in classe d. Ho letto in giro che anche il Mission Cyrus two che si trova usato a 200 euro (senza alimentatore separato) sarebbe adatto. Essendo abituato abbastanza bene con l'impianto principale, e consapevole che il confronto è comunque improponibile, vorrei comunque abbinare un ampli che non si configuri solo come una soluzione low cost, ma possa far esprimere al meglio le Elac.
Budget sui 250 sia nuovo che usato.
Grazie!
Franco - E-mail: 18fran64 (at) gmail.com
LC
Caro Franco,
le Elac Debut B5 sono delle casse dalle notevolissime potenzialità, che si esprimono bene anche con piccoli ed economici amplificatori come il Dayton ma che possono “volare” quando messe nelle condizioni di farlo, a valle di impianti al di sopra di ogni sospetto. Ho consigliato il Dayton solo perché costa poco e va bene, in maniera da formare un'accoppiata semplice ed economica dall'ottimo rapporto qualità/prezzo. Il Cyrus che citi è un amplificatore molto vecchio, buonissimo certamente, ma dall'impronta sonora molto diversa rispetto al Dayton. Vista l'età, però, potrebbe aver bisogno di una revisione, almeno i condensatori d'alimentazione andrebbero sostituiti.
Io, tenendo conto della gamma alta delle Dayton che resta sempre molto educata, ci vedrei meglio un ampli integrato più recente e vivace, tipo Rotel o Cambridge. Il primo, nuovo, non si trova per 250€ ma il secondo sì. A mio parere la scelta migliore sarebbe cercare un Rotel recente, di pochi anni fa, darebbe lo sprint giusto alle belle Elac. Partirei da un RA10 e via a salire su modelli più impegnativi. Con la cifra a disposizione, nell'usato, non dovrebbe essere impossibile reperirne uno in ottime condizioni.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Upgrade per musica liquida e Tidal
Gentile Direttore,
Torno a domandare consiglio dopo una più generica domanda sull'invecchiamento dei progetti dei diffusori acustici. Alla fine ho scelto per un progetto...nuovissimo!!
Grazie anche alla Vostra ottima recensione ho acquistato delle Duevel Planet
di cui sono contentissimo. Il suono si diffonde nella stanza con grande piacevolezza e il basso tante volte stupisce per presenza e profondità. Certo, per la loro stessa progettualità alle volte mi manca il punto magico da cui sentire i musicisti esattamente al loro posto, ma poi penso che, tolti i concerti classici, questo comunque avviene raramente nell'ascolto dal vivo.
Inoltre le Duevel Planet hanno un altissimo fattore di gradimento WAF e persino GMAF (gran mother!) che di recente è venuta a trovarci e le ha molto apprezzate. E veniamo al punto (nel caso tagli pure quanto sopra).
Ho scoperto da qualche mese il servizio in alta risoluzione di Tidal che per la vastità del catalogo ho preferito ad altri servizi in streaming.
Uso un notebook con Foobar e Fidelizer collegato a un Cambridge Dac Magic 100 (e siamo al terzo meritato grazie a TNT!) e quindi a un amplificatore Aeron A2 (l'avevo scelto per l'uscita subwoofer utilizzato prima delle Planet).
Prima domanda: a causa di un cavo che impiccerebbe in diagonale il tappeto del soggiorno, il notebook con Tidal è connesso in wifi al router (fibra ultraveloce). Questa connessione inficia la qualità del suono rispetto al cavo?
Seconda domanda: volendo guadagnare in qualità del suono (rock, classica, elettronica, italiana, insomma di tutto tranne il jazz troppo...jazz!), con circa 1.000/1.400 euro di budget secondo lei è meglio un cambio di amplificatore (Nad/Rega/Rotel/AudioAnalogue usato) oppure mantenere l'Aeron A2 e acquistare un Cocktail Audio X30 senza amplificazione al posto del notebook/foobar/Dac Magic?
In quest'ultimo caso, visto il visore estremamente piccolo, però come faccio a navigare su Tidal?
Possibile infine che facendo un test comparativo immediato le musiche in ascolto su Tidal siano più ariose, vivide e presenti risetto ad analoga musica riprodotta dal CD Player (sempre un Aeron DA-05)?
Grazie infinite per l'attenzione e buona musica.
P.S. allego foto: tenga presente che per ascolti più impegnati porto avanti le casse di 50 cm (80cm dalla parete di fondo) e le giro di 90° coi tweeter all'esterno. Ci ho messo di più a scriverlo che a farlo! Ah, dimenticavo: i cavi sono dei TNT Triple T che ho commissionato a un amico smanettone (io sono un po' negato..). E con questo mi accorgo di avere un impianto molto TNT dipendente...Aeron a parte che infatti avevo acquistato PRIMA di conoscervi!
Paolo - E-mail: mugnoli (at) yahoo.it
LC
Caro Paolo,
sono felice che le Duevel Planets ti soddisfino così tanto, sono in effetti dei gran bei diffusori! E di sicuro meritano un'amplificazione migliore rispetto all'attuale Aeron A2. Quindi: per migliorare la qualità globale dell'ascolto dovresti sostituire l'amplificatore con uno qualunque di quelli citati, con una leggera predilezione per Rotel e Rega, onde controbilanciare la tendenza un po' calda delle Duevel. Il Cocktail Audio potrebbe essere una soluzione più semplice e compatta, ma credo che la qualità dei circuiti di uno di questi amplificatori integrati che abbiamo citato, alla fine, faccia la differenza. Per la liquida puoi continuare a utilizzare il DacMagic e il notebook senza problemi. Per quanto riguarda invece la connessione di quest'ultimo alla rete credo possa tenere tranquillamente il collegamento in WiFi. L'unica cosa che cambia realmente in WiFi è la banda a disposizione, con il cavo si naviga sempre un po' più veloci, ma questo è tutto. Nell'ottica del tuo impianto non mi sembra sia questo un problema da porsi.
Fai bene, infine, ad allontanare le Planets dalla parete di fondo quando ascolti, il sistema di emissione omnidirezionale ne trae senz'altro giovamento. Tieni anche conto che andrebbero ascoltate sempre ruotate e non così come sono ora, in posizione di riposo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gioele,
se il problema fossero le casse tutti i dischi presenterebbero lo stesso problema, non ti pare? E invece no, le casse fanno il loro dovere, ovvero ti fanno sentire le differenze tra un disco e l'altro, che esistono e sono macroscopiche! Talvolta tali differenze esistono anche tra edizioni diverse dello stesso disco, tra un CD e una sua versione rimasterizzata più recente e, ovvio, anche tra CD e vinile. Quindi stai pure tranquillo, le tue casse non hanno niente di sbagliato, anzi. Fanno esattamente ciò che devono fare.
Mi chiedi consiglio su come fare per ovviare al problema. Ebbene, non c'è modo di sentire i dischi suonare tutti uguali! Suonano e DEVONO suonare molto diversi gli uni dagli altri. Più l'impianto è buono e più si sentiranno queste differenze. Per non sentirle più basterebbe ascoltare con una radiolina, ma forse non sarebbe la soluzione più sensata ;-)
Mettiti l'anima in pace: molti dischi sono letteralmente inascoltabili. E lo sono di sicuro quasi tutti i dischi di musica italiana incisa tra gli anni '60 e gli anni '70. Mancava la cultura del buon suono e il risultato, oggi, viene messo spietatamente in evidenza da ogni impianto HiFi degno di questo nome.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro lettore,
io, per esperienze pregresse, eviterei quel lettore Auna e penserei a un lettore CD o DVD di primo prezzo e di marchio noto, cui eventualmente abbinare un sintonizzatore usato. Come cifra, alla fine, siamo là, ma evitiamo sorprese. Benissimo i diffusori attivi M-Audio. La soluzione non è comodissima, perché dovresti usare una centralina per commutare tra lettore CD/DVD e sintonizzatore.
La soluzione forse meno rigida prevederebbe un integratino tipo il Dayton cui abbinare non gli Scythe ma uno dei diffusori entry-level che hai anche citato tu. Come sorgente potresti usare il notebook, magari ottimizzato per l'audio, che ti permetterebbe anche di ascoltare un po' di web radio. Tieni conto che il notebook potrebbe anche essere collegato alle casse attive, e potresti migliorarne molto la qualità audio collegandoci un piccolo DAC USB, magari anche usato.
Per ottimizzare le prestazioni del notebook ad uso audio segui qualche consiglio che trovi qui su TNT-Audio, in merito ai migliori player da utilizzare, ai driver e alle diverse configurazioni di sistema.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Maurizio,
sono felice di sapere che abbia risolto i problemi di bilanciamento del suono del tuo impianto. In effetti sentire sempre più forte un canale è molto fastidioso, ricordo che fu un cosa che mi fece impazzire tanti, tanti anni fa quando stavo iniziando con questa passione. Era, ovviamente, l'ambiente.
Per quanto riguarda l'o-ring del tuo braccio ProJect non mi sembra una buona cosa che sia deteriorato anche perché è in una posizione critica dell'articolazione. Non proverei con il fai da te perché il rischio di combinare pasticci è alto. Sentirei l'assistenza ufficiale ProJect e chiederei un loro intervento. Non vale la pena, ora come ora, sostituire il braccio. Non ho avuto modo di valutare questi nuovi giradischi Made in Italy, per cui non credo di poterti dare un parere sensato. Mi viene difficile credere che, a parità di prezzo, possano essere profondamente diversi, come prestazioni, dal tuo buon ProJect. Ritengo che qualora dovessi sostituire il tuo attuale giradischi dovresti farlo con uno di livello di impegno economico nettamente superiore. Il rischio di sidegrade, in questi casi, è altissimo. Poi, può darsi che a te vada bene anche un sidegrade, visto che ti piacerebbe anche soltanto l'idea di possedere un giradischi fatto tutto in Italia. Nel caso...procedi pure! Dal poco che posso capire dalla filosofia costruttiva e dalle foto sembrano dei buoni prodotti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Fa piacere segnalare una buona causa! Il budget, circa 1.000.000€, per il video di un rapper (Drake) interamente devoluto a persone in difficoltà, scuole e istituzioni benefiche. Questa è God's plan, un video che riempie il cuore.
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Buongiorno direttore,
rieccomi dopo avere compiuto svariate prove. Ho rimosso il famigerato magnete e regolato l'antiskating manualmente. Per il corretto setup mi sono servito di un disco test, l'Hi-fi news Analogue Test LP. In particolare mi sono soffermato sulle tracce 6 7 8 9 Bias setting con tono a 300Hz rispettivamente a + 12 14 16 18 dB. Ho notato che la Elys2 a malapena sorpassava la seconda traccia senza andare in saturazione, la Carbon cadeva inesorabilmente invece sulla terza. Ho deciso allora di offrirmi un terzo termine di paragone, senza pensarci molto ho acquistato una Nagaoka mp 110 ed un distanziale della Rega. Quest'ultima non ha dato problemi di distorsione nelle prime tre tracce e solo un filo con la quarta traccia, reputata però una tortura per la testina.
Paradossalmente pur costando molto meno della Elys 2 riesce a suonare perfino meglio, soprattutto in termini di dinamica. Giunto a questo punto, grazie al suo aiuto ed al continuo confronto, mi ritengo soddisfatto e pronto ad ascoltare, senza fastidi e ansie, tutti i miei cari vinili.
Grazie ancora!
Fabio - E-mail: benni.fabio (at) gmail.com
Caro Fabio,
tutto è bene ciò che finisce bene. Non è una sorpresa che la testina Nagaoka sia un ottimo acquisto. Recensimmo positivamente la piccola MP 11 nel lontano 2007, testina progenitrice del modello 110 che hai acquistato. Ora puoi goderti la tua musica preferita!
Suggerimento musicale della settimana
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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