Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 11/3/2017 - 18/3/2017

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  1. Organo e valvole
  2. Up grade. Ma quando mai!
  3. Cambio casa...cambio impianto??
  4. Upgrade per Planar 3
  5. Analogico "near-field"
  6. Nuovo ampli T-Amp o finale "normale"?
  7. Migliorare l'ascolto del vinile
  8. Suono deludente
  9. Richiesta consigli su DAC
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Organo e valvole
Buongiorno carissimo,
Nella
posta del 18/2/2017 rispondevi a Gianluca:

__________ ...omissis----- Dato che ascolti anche tanta musica per organo, non mi sento di consigliarti un integrato a valvole, visto che sarebbe un terno al lotto trovare il giusto abbinamento tra il basso da sospensione pneumatica dei tuoi diffusori, le note profonde dell'organo a canne e l'erogazione in corrente di un ampli a valvole di costo tutto sommato contenuto. .. fine citazione..... --------------------
Consentimi di dissentire amabilmente :-) Forse io il terno al lotto l'ho vinto (può darsi che io sia un audiofilo di Schrodinger?)
Anch'io amo la musica dell'organo a canne e specialmente il sommo J.S.Bach. Quanto dirò è relativo all'edizione Decca London (17 cd!) dell'opera omnia per organo solista del Maestro, con Peter Hurford. Ma vale anche per altri. Sono abbastanza certo che il mio sia un caso particolare; mi spiego: Ebbene, io riesco a sentirmi certi bassi delle canne (non da fumare :-)) fin nella pancia, al limite degli infrasuoni. La risposta era generosissima anche quando (defunto il vecchio Marantz 1200), prima dell'acquisto del MingDa, feci una prova di pilotaggio con il piccolo Jarland da 12Wpc, recensito anche su TNT. Riusciva anche il piccolino a fare un notevole fracasso, e a esprimere bassi generosi. Col MingDa già a ore 11.30 di volume devo uscire dalla stanza.
E' ovvio a questo punto supporre che l'invariante siano i diffusori, e secondo me il fatto sta nella loro alta sensibilità (97dB) e la notevole massa d'aria spostata dai woofer da 38 cm. (sono delle 4 vie da pavimento, trovi facilmente loro foto sul web). Nonostante i loro 40 anni, e svariate ribordature, funzionano ancora alla grande.
Naturalmente anche la collocazione in ambiente aiuta, e ci ho messo un bel po' a farle rendere al meglio, ma ho la fortuna di non soffrire della sindrome WAF (spesso incurabile, e fatale per gli impianti) e una sala dedicata. La cosa mi incuriosisce e farò prima o poi un'analisi spettrale.
Ti senti di darmi un'opinione? NB il mio NON è un problema, sono molto soddisfatto del mio sistema e ho il suono che mi piace (MyFi ?? : :-) ), ma mi piacerebbe un tuo parere, se la mia ipotesi secondo te è corretta o no. Per amor di approfondimento.
Non ritengo che questa mia sia di interesse generale per la rubrica, ma se ti pare il caso sei libero di pubblicare.
Un abbraccio, a rileggerci. Senza fretta.
Raffaello - E-mail: raffaello.valesio (at) yahoo.it

LC
Caro Raffaello,
woofer da 38 cm e 97 dB di sensibilità svelano tutto l'apparente mistero! Ci credo che bastino pochi watt a valvole per sentire la profondità e la potenza delle canne d'organo! Fai conto che già con appena 10 watt sei a 107 dB a un metro di distanza, cioè ben oltre 100 dB nel punto d'ascolto. Tantissimi audiofili ascoltano a poco più di 90 dB di picco. Immagina cosa potrebbe uscir fuori da quei woofer se a spingerli ci fosse qualcosa di ancora più muscoloso. In più, disposizione e ambiente “dedicati” rendono tutto ancora più facile. Di conseguenza...nessun mistero! Anzi, è tutto molto logico.
Goditi il tuo sistema!
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Up grade. Ma quando mai!
Caro Direttore,
a fine gennaio Le ho inviato la lettera sotto riportata, alla quale lei ha risposto nel recente numero di TNT-Audio. Volendo seguire il suo consiglio, peraltro più che razionale e condivisibile, mi sono recato in un negozio della mia città ad ascoltare le Elac Debut B6. Fissato l'appuntamento vengo introdotto in una saletta di ascolto con le B6 collegate ad un amplificatore mi pare Musical Fidelity da 150 W da alcune migliaia di Euro. Suono fantastico. Anche con l'ausilio di cd per prove di ascolto.
Ho chiesto di poter ascoltare le B6 con un integrato come il mio. Sguardo di commiserazione (mentre vicino qualcuno ordinava di preparare un'altra sala con un impiantino da circa 25000 euro) e ricerca di un Denon 520.
Collegato questo con le B6 e selezionato con un IPhone un cd normale, un vero disastro. Alti fastidiosi, bassi con code persino sulle voci maschili. Chiedo allora che amplificatore inserire, che non sia il MF da un milione di Euro. Pensavo ad un banale Nad 326 (non ho osato parlare del 316). Ma per carità non lo tengono più perché più della metà tornavano rotti. Ora sulla gamma entry loro hanno Onkyo, molto performante. O altrimenti saliamo subito a 800/1000 euro. Ergo: al netto dell'imbarazzo nel sottopormi a simili situazioni, ho verificato che le B6 inserite nel mio impianto peggiorerebbero notevolmente il tutto.
Quindi sono al punto di partenza, ed allora per adesso non faccio niente.
Mi tengo il mio impianto. Alla fine le prove servono anche per quello!
Grazie e buon lavoro.
Gigi - E-mail: luigiclaudio (at) icloud.com

LC
Caro Gigi,
siamo abbastanza cresciuti per non credere alle favole, direi, o no? È ovvio che se colleghi un amplificatore da 200 euro al posto di uno che costa più di 10 volte tanto e se, inoltre, usi come sorgente un telefono che suona file mp3 supercompressi...che ti aspetti? Nessuna differenza? Io mi aspetterei che dei buoni diffusori mettano invece in evidenza tutto il ciarpame che ci è collegato a monte! Che è esattamente ciò che è successo. Se pensi che una coppia di buoni diffusori possa trasformare l'MP3 suonato da un telefono e da un amplifiatore da 200€ in qualcosa di assolutamente meraviglioso, forse sarebbe il caso di ridimensionare le tue aspettative. Per capirci, sarebbe come se dessi in mano una Ferrari a una nonnina ultraottentenne. Diresti che è la Ferrari che non va? O daresti la colpa alla nonnina? :-)
Davvero, a volte faccio fatica a capire il senso e la misura di certe aspettative. L'ho detto e ripetuto tante volte: le recensioni si devono leggere con un po' di buon senso! Quei diffusori suonano così come ho scritto perché a monte c'erano delle condizioni minime per render loro giustizia. E per condizioni minime non intendo un impianto da migliaia di euro ma, nel caso della mia recensione delle Debut B5, un ampli in classe D, il Dayton DTA100 da 100€ (ma che suona come amplificatori di ben altro costo), un lettore CD dignitoso e, soprattutto, dei CD con incisioni almeno accettabili.
Ovviamente questi diffusori si esaltano se a monte c'è materiale ancora migliore (e non tutti i diffusori economici lo sanno fare), ma per suonare come scritto nella recensione basta davvero molto poco. Poco però non significa...niente. Tu non hai ascoltato quelle casse, hai ascoltato il misero suono di un file MP3 suonato da un telefono. Si può? E, naturalmente, il confronto con il set up precedente è e doveva essere improponibile.
Per fare una cosa sensata avresti dovuto chiedere di poter provare le tue casse nel tuo impianto casalingo, magari senza usare il telefono come sorgente. No, proprio non ci siamo, continuano a mancare i fondamentali.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Cambio casa...cambio impianto??
[Sala d'ascolto]
Caro Lucio,
Dopo quasi 18 anni passati in Germania, in estate tornerò a vivere in Italia (sì, forse sono pazzo!). Il mio impianto, che comprende una coppia di Duevel Bella Luna e un Supernait2, dovrà stare in un ampio soggiorno di 7,50 x 5 m. L’alternativa, uno studio di 5 x 2,80 m (con pianoforte a muro, scrivania e libreria), credo converrai con me che sia decisamente da scartare.
Come puoi vedere dalle immagini, mi troverò ad affrontare alcuni problemi. Il pavimento del soggiorno è in marmo (o granito), quindi dovrò procurarmi tappeti e materiali assorbenti in abbondanza. La tv fra le casse, purtroppo, non posso evitarla (la coprirò quando ascolterò musica). Inoltre la disposizione dell’impianto sul lato lungo comporterà grandi distanze fra diffusori e pareti laterali. D’altro canto, se scegliessi il lato corto, avrei circa 3 metri di spazio dietro il punto d’ascolto…insomma, un brodo sonoro garantito!
Ma il mio vero dubbio è se 37,5 mq non siano troppi per le Bella Luna, soprattutto quando suoneranno musica con organici grandi e articolati come la classica (che ascolto spessissimo). Credi che dovrò arrendermi all’idea di sostituire Bella Luna e/o Supernait2 con componenti più adatti a questi spazi? Immagino che il tuo primo consiglio sarà di ascoltare prima e poi prendere una decisione. Il punto è che preferirei, in caso di sostituzione, vendere le Bella Luna prima di fare il trasloco…tanto per non dover farle trasportare per poi rispedirle.
Le immagini in allegato sono due varianti per l’arredamento del soggiorno (gli scaffali per i CD e quelli per libri & LP saranno ovviamente pieni, le due poltrone sono in giacinto d’acqua, il divano in stoffa).
Grazie infinite e un caro saluto,
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de

LC
Caro Marco,
le Bella Luna neppure si accorgeranno di dover sonorizzare un ambiente da 37mq, possono fare molto, molto di più! Come ti viene in mente che diffusori così importanti possano essere in imbarazzo in un ambiente così? Non è certamente la cubatura il problema. Semmai, bisognerà valutare bene acustica e sistemazione ma, proprio da quest'ultimo punto di vista, essendo omnidirezionali, credo che si troveranno facilmente a loro agio nella loro nuova casa.
Discorso analogo per il Supernait, che ha potenza sufficiente per far cantare a dovere le Bella Luna anche in un ambiente più grande.
Tra le due disposizioni che proponi, invece, mi piace di più la prima, perché il punto d'ascolto ha meno spazio alle spalle. Si tratta però di provare e tentare qualche esperimento in un senso e nell'altro. Per esperienza diretta posso dirti che le Bella Luna suonano molto bene anche buttate a caso dentro l'ambiente, senza troppe paranoie, posto che sia rispettata una certa simmetria e che l'ambiente sia acusticamente accettabile. Traduco per chi crede ancora alle favole: questo non significa che potete acquistare dei diffusori da 8000€, collegarli a un impiantino da supermercato, buttarli come capita dentro a qualunque stanza purché sia e poi godere delle sensazioni descritte nella mia
recensione. Per tutti: perdonatemi se talvolta sconfino e indulgo nelle ovvietà, ma evidentemente non sono ripetute mai abbastanza.
Quindi, per capirci: porta con te queste splendide casse e dormi sonni tranquilli. Probabilmente suoneranno ancora meglio di quanto non facciano già ora. Il loro limite è, infatti, elevatissimo.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Upgrade per Planar 3
Caro Lucio,
non voglio essere melanconico ma spero un po' simpatico nell'asserire che io e il mio Planar 3, anche se non siamo proprio cresciuti insieme, perlomeno insieme stiamo avviandoci verso un'età più che matura. Difatti avevo poco più di 20 anni quando ci incontrammo però ora che ne ho poco più di 50 ventilo talvolta l'idea di qualche scappatella. E' vero che insieme ne abbiamo passate tante: svariate testine, un ricablaggio con cavi di litz da me eseguito e di recente per l'ultimo nostro anniversario l'arrivo di una Sumiko BPS evo III con uscita LOW, per la quale si è allora pensato di dare una mano all'UNICO SE regalandoci un bel CLEARAUDIO BASIC PLUS.
Tutti questi passaggi hanno dato i loro risultati e da un mio umile controllo, il Planar sembra apparire sempre bello silenzioso e ben suonante, nel silenzio sento sempre come unico rumore lo scorrere della cinghia e nient'altro e agendo con le dita sia sul piatto che sul braccio non mi pare di avvertire giuochi delle parti o altre anomalie, nonostante il notevole utilizzo dell'apparecchio, ma questi solo sono semplici controlli che potrebbero non evidenziare eventuali altri problemi.
Tra l'altro, complice anche un'avvicinarsi delle case verso il vinile che ha portato alla produzione e ristampa di dischi, alcuni dei quali per scelte tecniche suonanti a 45 giri, ho preso in considerazione l'upgrade del mio Planar 3 che per raggiungere gli obbiettivi voluti dovrebbe passare sia dal Kit del motore 24v della Rega e poi dall'unità di alimentazione esterna per il cambio elettronico della veocità 33/45 per un totale di circa 450/500 euro.
Tra l'altro nel "coro" qualcuno non proprio contento di questo nuovo motore ci sarebbe, in quanto quest'ultimo verrebbe letteramente incollato tramite biadesivo alla base del giradischi, anzichè fluttuare tramite i sostegni in gomma come faceva quello vecchio, il che porterebbe a pensare che l'installazione originaria possa isolare meglio la base dalle vibrazioni rispetto a quella attuale.
Inoltre anche se parrebbe non mostrare gli anni (del resto neanch'io ahimè calvizie a parte) il piatto e il suo perno tuttavia ne hanno fatti di giri e il braccio ne ha tracciati di solchi...............quindi che fare!?
Eventualmente se il braccio (RB 300) come elemento dovesse secondo te aver risentito meno dell'uso negli anni, potrei applicarlo ad una nuova base di qualità superiore? Per terminare la catena posso dire che i diffusori in possesso sono delle Lyrr della TRIANGLE, la stanza è trattata acusticamente coi DAAD e che solitamente ho sempre cercato di acquistare elettroniche con un buon rapporto qualità/prezzo, ed anche se potrei essere abbastanza ben disposto se è preferibile passare all'acquisto di un nuovo giradischi, qualora tu me lo consigliassi, comunicami per favore le tue importanti opinioni e consigli sugli acquisti, dei quali io e non penso solo io, ma anche tutti gli audiofili che ti seguono, non possiamo che ringraziarti col cuore.
Tante buone cose.
Marco - E-mail: audio1964 (at) libero.it

LC
Caro Marco,
se davvero ti servissero i 45 giri vai pure di upgrade del motore e dell'alimentazione, saranno soldi ben spesi e coi quali, peraltro, non potresti acquistare chissà cos'altro, di equivalente e tantomeno di superiore. Io non credo che un giradischi solido e semplice come un Planar 3 possa risentire chissà quanto degli anni che passano o dell'uso. Anzi, credo proprio che suoni oggi né più né meno come suonava da nuovo. È d'altra parte vero che il braccio possa stare anche su basi di qualità superiore ma il gioco non varrebbe la candela, a quel punto sarebbe meglio passare direttamente a un insieme di più alto livello, vendendo il Planar 3 così com'è.
In altre parole: o disponi di un budget sufficiente a fare un vero salto di qualità (facciamo 1500/2000€ per un trittico completo) oppure è meglio non abbandonare la vecchia, buona strada.
Quanto alle critiche che hai letto sull'upgrade che ti accingi a fare: dubito fortemente che alla Rega abbiano pensato a una soluzione che possa peggiorare le prestazioni originarie di questo giradischi, pertanto io acquisterei il kit 45 giri senza alcun timore. Troverai sempre chi, per eccesso di zelo o perché non ha niente di meglio per passare le sue giornate, scriverà che questa soluzione è potenzialmente dannosa dal punto di vista sonoro.
Infine, il tuo incipit è troppo romantico per poterti suggerire di porre la parola fine a questa storia di musica e d'amore tra te e il Planar 3 :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Analogico "near-field"
Gentile Direttore,
essendo anche musicista, ho deciso di ottimizzare le sorgenti di ascolto e di utilizzare i miei monitor attivi GENELEC M030, anche come output di un giradischi CLEARAUDIO Emotion SE con pre-phono SYNTHESIS Brio e testina GOLDRING 1042.
L'ascolto è prettamente "near-field" simil da banco mixer (e che va bene causa spazio) ed è abbastanza soddisfacente, se non per una mancanza di bassi, assolutamente non riscontrabile nell'ascolto da fonti digitale scheda audio+PC (non penso quindi sia colpa dei monitor...).
Al di là di avere, cortesemente, qualche spunto di indagine per risolvere, mi interessava conoscere una sua opinione circa un ascolto così essenziale epurato, per così dire, del classico amplificatore.
Grazie e La saluto cordialmente.
Fausto - E-mail: fausto.federici (at) libero.it

LC
Caro Fausto,
in via del tutto teorica non vedo alcun problema a collegare una sorgente analogica provvista di pre fono a una coppia di diffusori attivi, purché ci sia un modo per regolare il volume, naturalmente. Non ci sono vincoli o restrizioni elettriche che possano far pensare a problemi di sorta all'ascolto. Tu lamenti un suono povero di bassi, può darsi che la tua sorgente analogica suoni così, rispetto al digitale in tuo possesso.
Immagino, naturalmente, che la fonte digitale non subisca una qualche forma di equalizzazione/adattamento. Potrebbe essere che la disposizione del giradischi non sia ottimale? O che i diffusori siano troppo vicini ad esso? Hai sperimentato che accade ascoltando lo stesso giradischi con un sistema diverso? I bassi latitano ancora?
Sulla carta, né il giradischi, né la testina o il pre fono sono responsabili, se ben regolati, della mancanza che lamenti. Fai tutti i controlli del caso (forza d'appoggio, skating, dimatura etc.) e prova lo stesso giradischi in altro contesto. Qualcosa dovrà pur scaturire da queste analisi, visto che la sorgente analogica è incolpevole! Ovviamente, sto anche immaginando che i vinili che utilizzi siano ben incisi e non siano stati maltrattati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli T-Amp o finale "normale"?
Caro direttore,
approfitto ancora una volta della sua gentilezza per sottoporle un piccolo quesito. Leggendo da molto tempo la sua rivista, a suo tempo ho comprato un
preamp TC-754 ed un alimentatore della ZETAGI mod. Hp 145. Avevo anche un T-Amp, "sequestratomi" da mio figlio che se l'è portato con sè all'estero. Vorrei ora abbinare a questi apparecchi un piccolo finale per adoperare il tutto sulla mia scrivania. Le casse sono delle Altec 915. Ho letto tempo fa delle belle cose su un ampli della Scythe, l'Sda 1100 ma sembra introvabile (ora trovo solo un SDAR - 2100 con due v-meter blu che sembra davvero bruttino). Che dice mi compro il Sure TA 2024, che voi avete considerato molto valido, o ci sono alternative altrettanto valide, in quell'ordine di prezzo? Oppure dovrei optare per un finale non t-amp?
Ho anche un vecchio piatto Pioneer il PL-200, riscoperto in soffitta, ma che mi sta facendo riascoltare un sacco di vecchi lp (ne ho un migliaio), mentre lavoro. Attualmente monta una vecchia Stanton 500-II che voglio sostituire con una Audiotechnica AT 95 oppure con una Rega Carbon, anche qui vorrei un suo parere, (prediligo gli alti ben definiti).
Tutti i miei impianti sono dotati di cavi TNT Star. A proposito, avevo il problema delle punte sotto le casse acustiche, l'ho risolto con dei...tappi di sughero, comperati in un negozio cinese al prezzo di 50 centesimi lo coppia, in pratica 1 € a cassa !!!
Grazie per la sua gentilezza, cordiali saluti,
Roberto - E-mail: roberto.laus (at) hotmail.it

LC
Caro Roberto,
visto che possiedi già un preamplificatore potrebbe essere una buona idea quella di abbinargli un finale di potenza. Qualora non ti facesse difetto la manualità, potresti acquistare una delle tante schede preassemblate coi Tripath di potenza elevata o coi Texas, cui abbinare l'alimentatore (che hai già) e un cabinet in metallo. In alternativa considera un qualunque integratino in classe D di buona potenza, ponendo il volume del pre al massimo, così da sfruttare la regolazione del livello dell'ampli integrato. Dayton, SMSL, Topping, Sure, Fenice...sono tanti i marchi che offrono ottime soluzioni a prezzi molto bassi. I Fenice, ad esempio, essendo italiani, potrebbero essere un'ottima soluzione a portata di mano. Magari potresti anche chiedere di realizzare per te uno dei loro integrati di buona potenza ma in una più semplice configurazione “finale di potenza”, cioè senza controllo di volume, vista la presenza del T-Preamp a monte. Potresti provare a chiedere, magari risparmi pure qualcosa.
Esiste anche una versione “finale di potenza” del classico best-seller Trends Audio TA10, lo trovi recensito anche qui su TNT-Audio. Volendo risparmiare potresti cercarlo usato. La potenza però è la stessa del T-Amp, forse un po' troppo bassa per i tuoi diffusori.
Per quanto riguarda la scelta della testina, sia la Rega Carbon che la AT95 di AudioTechnica sono delle ottime scelte, con una leggera preferenza per la prima, che abbiamo recensito da poco. La Carbon è di fatto una AudioTechnica AT91 con diverse migliorie sostanziali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Migliorare l'ascolto del vinile
[Sala d'ascolto]
Gentilissimo direttore, innanzitutto grazie di esistere a te e al gruppo di TNT-Audio. Grazie per l'etica che sostiene la vostra scelta di porvi fuori da legami commerciali. Grazie per il tempo e la passione che mettete a disposizione di tutti.
Vi ho scoperto ai tempi del T-Amp, che abbinai a fasi alterne ad una coppia di Tannoy Reveal e di Canton Carat 100, e ad un lettore CD CDJ 500 Pioneer, sopravvissuto ad una precedente esperienza di DJ assieme ad un Technics 1200 mkII che ne vide di tutti i colori. Per anni ho però smesso di ascoltare i miei dischi, qualche centinaio di vinili e altrettanti CD: dal primo 45 giri, Shandi dei Kiss e il primo LP, Back in Black degli AC/DC, acquistati nel 1980 quando avevo 10 anni. Poi Punk e Hardcore anni '70 e '80; elettronica negli anni '90 (Orbital, Prodigy, Chemical Brothers, Underworld &Co.); e poi tanto jazz, classica e opera e modernità variamente alternative che ho continuato ad acquistare. Anche qualche vinile, pur non avendo ancora installato un giradischi!
Da qualche mese mi è tornata la voglia di ascoltare musica come fosse leggere un buon libro, e ho assemblato, senza troppi criteri, l'impianto che ora le spiego: ampli Musical Fidelity A1 (la bistecchiera) trovato usato a 100 euro e una coppia di diffusori Alon Lotus Elite (o Nola Viper IIa) che un amico ha dismesso e connesse con un cavo autocostruito doppio ritorto e in single wiring. Lettore CD Marantz 6004 usato, giradischi Rega P3 con RB 300 usato e testina Ortofon Bronze. Il tutto su un
TNT Flexy.
La sala d'ascolto è maledettamente quadrata, 4.30 x 4.30m circa (allego una piantina). Ho quindi costruito e appeso diverse tele da 100x50cm ripiene di lana di roccia (ero tappezziere). Il test del battimani rivela ancora qualche reverbero che forse necessiterebbe di un intervento agli angoli della stanza. È anche mia intenzione spostare l'impianto sotto la finestra modificando il Flexy per allargarlo e abbassarlo (per evitare che arrivi sole diretto) e spostare il divano accanto alla porta.
Il suono in ogni caso non mi dispiace, ma immagino che possa essere di molto migliorato. Forse un ampli da 20W con le Alon non si abbina nel migliore dei modi. Vorrei chiederle come migliorare con una spesa possibile di 1000 euro sicuri, forse 2000 se riesco a vendere un paio di strumenti. Non disdegno affatto l'usato. Giradischi e testina al momento mi soddisfano, così come il lettore CD. Al momento preferirei migliorare l'ascolto del vinile, con un pre phono, o un integrato o altro. Non ho pregiudizi di sorta ma un desiderio di passeggiare con calma verso Naim e Linn. Leggerò comunque con piacere ogni tua critica e suggerimento.
Grazie per il tuo tempo e un caro saluto.
Antonio - E-mail: toni.virgadamo (at) gmail.com

LC
Caro Antonio,
la stanza, al di là del fatto che è geometricamente un po' sfortunata, non sembra malaccio, gli arredi sufficienti sembrano esserci e i tuoi interventi per migliorare l'acustica dell'ambiente mi paiono corretti e indirizzati nella giusta prospettiva. Fai altri esperimenti in questo senso e vedrai che sarà il tempo meglio speso per migliorare il suono del tuo impianto.
Vorresti far fare un salto di qualità all'ascolto del vinile, che già può contare su un ottimo sistema giradischi + bracco + testina. Un pre fono esterno di buona qualità, diciamo proporzionata all'attuale front-end, lo vedrei come un upgrade molto sensato e raccomandabile. Un Lehmann Black Cube Statement, un Rega Fono o un qualunque Cambridge Audio di pari prezzo saranno certamente un bel passo avanti rispetto allo stadio phono interno al tuo Musical Fidelity.
Quest'ultimo, a proposito, è tutt'altro che malvagio e io lo terrei tranquillamente al suo posto, in attesa di tempi migliori. I tuoi diffusori sono molto belli e di sensibilità adeguata alla potenza del tuo amplificatore, non dovresti avere necessità di potenza extra. Non ci potrai organizzare feste da ballo ma per un ascolto domestico a volumi sostenuti di birra ce ne dovrebbe essere a sufficienza. In futuro, se vorrai, potrai valutare qualche muscolo in più di Naim, ad esempio.
Infine, complimenti per la varietà di gusti musicali, troppo spesso gli audiofili sono monotematici e dannatamente ancorati ai dischi della loro adolescenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono deludente
Buonasera le scrivo in quanto ho bisogno di un consiglio, ho un piccolo studio nella mia casa 12 mq dove ho installato due B&W 684 s2. Ho installato un amplificatore Onix A55 mki e il risultato è stato assolutamente deludente. Pochi alti, bassi fastidiosi, lunghi diciamo che rumoreggiava e quando il suono dà fastidio l'unica cosa che puoi fare è spegnere.
Per assurdo avevo a casa due amplificatori base commerciali e adesso sto usando uno di quelli e andiamo meglio. Volevo chiederle se accoppiandolo con un Rotel a10 il risultato può essere migliore, non ho bisogno di potenza ma di un suono pulito e con la regolazione dei toni. Se possibile mi faccia sapere. Grazie e saluti.
Piergiorgio - E-mail: pgsebas (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Piergiorgio,
purtroppo il suono che lamenti è causato dal supplizio cui hai sottoposto i tuoi bei diffusori. Che ti è saltato in mente di costruire intorno a loro delle nicchie come queste? Non sono stati pensati per funzionare così, è ovvio che si ribellino! Mi sembra che siano persino a ridosso degli angoli, che è quanto di peggio di possa fare. Temo proprio che nessun amplificatore possa porre rimedio a un'installazione così compromettente (nel senso che compromette il risultato finale). L'unica cosa che si può sperare di fare, ma non è HiFi, è rimediare tramite i controlli di tono. A questo punto un qualunque amplificatore integrato dotato di tali controlli andrà benissimo. Inutile spenderci cifre elevate, non sentiresti la differenza.
Anzi, se esistesse, ci vedrei bene un amplificatore dotato di equalizzatore, così potresti avere una soglia di intervento più ampia e selettiva.
Il Rotel che hai individuato non va bene, perché secondo me non si adatta ai tuoi diffusori, rischi di esaltarne ancora di più le caratteristiche che non gradisci. Proverei qualcosa di NAD, Cambridge, Denon, Marantz, i modelli base sono dotati di controlli di tono che dovrebbero aiutare un po'. Una scelta più raffinata sarebbe quella di utilizzare un processore digitale di segnale tra sorgente e amplificatore ma si corre il rischio serissimo di complicarsi la vita e non uscirne comunque con le ossa intatte, vista la criticità della situazione. Con un piccolo ampli integrato coi controlli di tono almeno spendi poco e qualcosa riesci a tenerla a bada.
Una possibile soluzione, pur discutibile, potrebbe essere quella di un vecchio ampli integrato degli anni '80, dotato di equalizzatore a cinque bande o più. Li realizzava Marantz, JVC e qualche altro marchio consumer. Rabbrividisco all'idea di vedere quei diffusori maltrattati da un amplificatore non alla loro altezza ma quando si sacrifica il suono sull'altare dell'arredamento è questo il prezzo da pagare. Un biglietto salatissimo per uno spettacolo difficilmente gradevole. Perdona la franchezza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Richiesta consigli su DAC
Gentile Direttore,
ho da poco acquistato un amplificatore Rotel RA-1592 e i diffusori B&W CM10 S2 - in sostituzione del mio vecchio "impiantino" Aeron A4 + Indiana Line serie Arbour - che suonano in una sala di 40 mq ca.
Dopo quasi un mese di rodaggio devo dire di essere soddisfatto dell'acquisto... E di aver anche tirato un sospiro di sollievo perché soltanto dopo l'ordine (e non avendo ascoltato prima i componenti) avevo letto, con preoccupazione, le Sue recensioni - non proprio positive - sull'accoppiata Rotel/B&W.
Premetto di non essere esperto (mi sto "affacciando" solo ora sul complesso mondo dell'hi fi e dell'audio digitale) e, perciò, Le sarei molto grato se volesse darmi un consiglio sulla necessità/opportunità o meno di acquistare un DAC (ed eventualmente di che tipo o marca) benché il mio Rotel ne sia già dotato.
Sono molto interessato alla musica liquida (ascolto - tramite PC collegato via USB all'ampli - iMusic e Tidal e sto "tastando" il formato DSD nei siti dedicati; come lettore sto utilizzando da pochi giorni la versione in prova di JRiver) ma non so se un DAC esterno possa migliorare l'ascolto e, soprattutto, in quale misura (e, quindi, se valga la pena di affrontare un'altra spesa).
Peraltro, attualmente, la resa delle cuffie collegate all'amplificatore non è soddisfacente. Ciò può dipendere dal fatto che le mie cuffie sono le B&W P7 wireless (usate col cavo naturalmente)? Oppure la resa è "normale" e un DAC esterno con uscita appositamente dedicata può, invece, migliorare l'ascolto?
Nel caso di Sua cortese risposta (e per l'eventuale consiglio di acquisto del DAC) Le comunico che il budget è fra i 700-1.000 €.
Cordiali saluti, e grazie mille per le Sue gradevoli e utilissime recensioni.
Paolo - E-mail: paolcoss (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
sono felice che l'accoppiata Rotel-B&W ti soddisfi. Come scrivo sempre, molto dipende dai gusti personali e dall'ambiente d'ascolto. Siccome la maggior parte degli ambienti moderni è semi-vuota e quindi riflettente, la somma di due impostazioni abbastanza aperte come quelle citate può dar luogo a qualche eccesso. Quindi, come al solito, bisogna sempre prendere le cose per il verso giusto e leggere bene il contesto nel quale vengono lette.
Per quanto riguarda il DAC, io direi che al momento non c'è alcuna necessità di acquistarne uno separato. Ottimizza il tuo sistema per la musica liquida, prima, e acquista semmai un amplificatore separato dedicato alle cuffie, questo farà una bella differenza. Ne abbiamo recensito diversi, ma io sono la persona meno indicata per fornirti una lista di opzioni, non essendo esperto di ascolto in cuffia. Magari scrivi ai nostri recensori che hanno testato sia cuffie che ampli dedicati.
L'unica cosa certa è che anche un ampli per cuffia non troppo costoso è molto superiore all'uscita cuffia di un qualunque pre o amplificatore integrato.
Per il DAC ci sarà tempo e modo una volta che avrai familiarizzato meglio con la musica liquida e i vari settaggi del PC. A questo proposito trovi tante informazioni anche qui su TNT-Audio, sia riguardo ai sistemi operativi che ai software per suonare i file.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Grazie della
risposta (“Ampli vintage”), immaginavo di farla rabbrividire e la capisco ma purtroppo il limite piu grande ossia l'altezza del posizionamento è obbligata. Le rispondo perché nel tempo che è passato sono riuscito a "risolvere" in questo modo: ho messo le casse inclinate verso il basso in modo da essere in asse con l'orecchio dalla posizione d'ascolto, ho preso un Onkyo a-45 dopo aver provato altri ampli e scoprire che un suono rotondo o morbido non per forza sia da associare a un ampli "vintage" come ha giustamente detto lei, ho avvicinato le casse circa 1.30 una dall'altra dopo numerose prove.
Ora sono soddisfatto, consapevole che potrebbe essere meglio se ci fossero altre alternative ma ora mi sto godendo molto i miei album preferiti e se non ne capisco tanto di amplificatori e casse mi ritengo un buon conoscitore di musica e resa sonora degli strumenti.
Le casse ho scoperto che sono una serie limitata e il woofer è da 32 cm e non da 20. Grazie della schiettezza.
Allego le foto del posizionamento cosi può rabbrividire ulteriormente ma le assicuro che il suono ora non è niente male.
La ringrazio e le faccio i miei complimenti,
Sergio - E-mail: sergio.fossati76 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Sergio,
grazie per il feedback e per aver accettato di buon grado le mie critiche, segno di maturità e intelligenza. Capisco che non si possa fare di più, ma comunque anche così la situazione è molto, molto lontana non dico dall'ideale ma persino dalla sufficienza :-)
In ogni caso quel che conta è godersi la musica, quando le condizioni dovessero migliorare la passione ti porterà verso soluzioni migliori. L'importante è continuare a coltivare il gusto per il buon ascolto, senza arrendersi a causa di situazioni logistiche men che ideali.

Suggerimento musicale della settimana

In uscita il 17 marzo il nuovo album dei Depeche Mode, anticipato da questo singolo “Where's the revolution”. Gli anni passano, il talento resta immutato.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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