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LC
Caro Stefano,
la prima cosa da fare è decidere la tipologa di diffusori da acquistare. Questa decisione si basa su diverse considerazioni, incentrate soprattutto sulla stanza che si intende sonorizzare e sullo spazio a disposizione. Visto che la stanza attuale è provvisoria, valuta bene se sussistano le condizioni per installare delle piccole torri da pavimento, che potrebbero essere ancora riutilizzabili in caso di ambiente più grande. Per la cifra che hai indicato sono tante le alternative possibili, persino nel nuovo. Sto pensando ai piccoli diffusori da pavimento di Indiana Line, Elac e Wharfedale, tanto per fare tre nomi. Nell'usato, ovviamente, la rosa si amplia notevolmente, fai una ricerca per vedere cosa riesci a trovare al di sotto del budget che ti sei prefissato.
Se, invece, avessi spazio solo per dei bookshelf, andrebbero certamente bene i B&W che avresti individuato, ma valuta anche altre soluzioni (KEF, Sonus Faber, ancora Elac, Opera...) sia nel nuovo che nell'usato. Il tipo di suono che cerchi è quello che vorrebbero tutti, il problema è che la percezione di suono neutro è assolutamente personale e fintanto che non ascolti qualcosa a confronto sarà difficile farti un'idea precisa. Diciamo che i marchi che ti ho indicato non hanno impostazioni particolarmente caratterizzate, ma ognuno ha la sua filosofia sonora.
Per quanto riguarda l'amplificatore, questo andrà scelto solo dopo aver deciso i diffusori, onde evitare abbinamenti troppo orientati in una direzione precisa. Ad esempio, per le B&W che hai individuato, ci vedrei meglio NAD, Vela, Audio Analogue, anziché Rotel o Cambridge. Successivamente potrai scegliere il DAC, il mercato è stracolmo di soluzioni per tutte le tasche. Il budget da destinarci sarà realisticamente contenuto e non dovrai preoccuparti troppo dell'imbarazzo della scelta tra un modello e l'altro, le differenze tra sorgenti digitali economiche sono veramente molto, molto piccole.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
come già spiegato tante volte, sia nelle FAQ che su questa stessa Rubrica, il preamplificatore svolge almeno due funzioni: smistare le sorgenti e adattare le impedenze d'ingresso e d'uscita di sorgente e finale di potenza. La prima funzione può essere inutile se si usa una sola sorgente, mentre la seconda è da verificare sul campo. Talvolta accade che sorgente e finale di potenza siano elettricamente compatibili al 100% e in tali casi il preamplificatore è solo una complicazione inutile o, peggio, un passaggio in più che il segnale deve compiere. Più che fare tante elucubrazioni e calcoli su impedenza d'ingresso e d'uscita e su sensibilità in ingresso e tensione in uscita io farei una o più prove sul campo. Cercherei in prestito un preamplificatore di livello adeguato alle tue elettroniche (magari proprio un Accuphase, per non sbagliare) e farei qualche prova d'ascolto.
Considera anche che talvolta un preamplificatore viene in soccorso per modificare le caratteristiche di sorgente o finale, tanti audiofili - ad esempio - decidono di interporre un pre a valvole dal carattere caldo per stemperare eventuali spigolosità di sorgenti iperdettagliate abbinate a finali molto asciutti. Nel tuo caso specifico, francamente, non mi pare ci possa essere questa esigenza, visto che a un front-end digitale sostanzialmente neutro e preciso hai abbinato un finale e dei diffusori dall'impostazione tenendenzialmente rotonda. In altre parole, credo che il tuo sistema, almeno da un punto di vista timbrico, sia già equilibrato così.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Re: Up grade. Ma quando mai!
Buongiorno, ho appena letto la sua risposta alla mia nota.
Riassumendo: ho inserito il Nad C 350 con Cambridge C 5 e Q Acoustics 2020i. Fin qui
direi bene. Suono più armonico, musicale, leggera attenuazione gamma alta a favore
della bassa. Comunque meglio del Denon 520, anche se francamente mi aspettavo di
più. Quindi cercando sul mio sito di riferimento per l'usato ho visto un lettore cd
Cambridge 351 C. Ottime condizioni, l'ho acquistato ed inserito al posto del C5.
Delusione! Suono attenuato e un po' confuso, taglio delle medio alte, basse sì ma
decisamente poco nitide. A questo punto non so più che fare. È vero che quando un impianto tutto sommato
soddisfa, non bisognerebbe toccare nulla: i piccoli difetti rischiano di essere
sostituiti da problemi più grandi. E soprattutto non bisogna lasciarsi prendere dai
complessi di inferiorità. Comunque visto che sono arrivato fin qui penso di avere due soluzioni:
LC
Caro Gigi,
è sempre difficile pesare correttamente l'entità delle differenze apportate da un singolo componente di un impianto, quando il resto dei partners non è in grado di mettere a nudo in maniera adeguata tali differenze. Infatti, come è successo, a te non sembra che la differenza tra il NAD C350 e il Denon PMA520 sia così grande come in realtà è. Sono certo che con dei diffusori di qualità superiore e in un ambiente un po' più adatto il tuo giudizio sarebe molto, molto diverso.
Per quanto riguarda invece la sostituzione del tuo lettore Cambridge non capisco che cosa dovessi aspettarti, visto che tra le due macchine non c'è grande differenza, né di prezzo né tecnica. Visto che però non ti soddisfa, puoi semplicemente tornare indietro alla vecchia configurazione, se il precedente lettore fosse ancora nelle tue disponibilità, oppure optare per un Cambridge di livello più elevato, come il C10, oppure ancora spostare l'asticella un po' più in alto, con un lettore CD della NAD, ad esempio. Certamente un intervento sull'ambiente o sul posizionamento dei diffusori produrrebbe una differenza ben più evidente, ma non è facile darti consigli in tal senso, mi pare infatti che il tuo range di possibili cambiamenti sia un po' limitato. Sentiti libero comunque di fare qualche esperimento.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Matteo,
d'istinto mi viene da risponderti che quando i suoni fanno fatica a separarsi gli uni dagli altri la colpa è spesso da attribuire all'ambiente e alla sua acustica. Ho sentito impianti inascoltabili in un ambienete suonare benissimo in un altro (non esagero). 32 mq quadri abbinati a un soffitto abbastanza alto come il tuo non sono esattamente semplici da sonorizzare per bene, specie se gli arredi non consentono di riempire in maniera acusticamente adeguata la grande cubatura. Non basta, evidentemente, un tappeto davanti ai diffusori.
Servirebbero forse interventi più radicali che, purtroppo, mal si sposano con le esigenze del WAF che hai citato. Una foto mi avrebbe aiutato a capire in quali condizioni sono costretti a funzionare i tuoi diffusori, quanto spazio vuoto c'è nella stanza e, pertanto, quanti possibili rimbombi e riflessioni possano andare a sporcare il segnale sonoro proveniente dai diffusori.
Proverei quantomeno a muovere questi ultimi in diverse posizioni, anche molto differenti da quella attuale e, allo stesso tempo, spostare il punto d'ascolto per via di esperimenti successivi. Talvolta anche spostamenti di 10-15 cm possono produrre grandi differenze.
Dubito che l'amplificatore possa essere ritenuto colpevole del suono che descrivi: si tratta di un ottimo apparecchio, certamente in grado di pilotare bene i tuoi diffusori e dotato di un suono preciso e aperto, di sicuro non impastato. Si tratta di un apparecchio un po' datato, magari potrebbe trarre giovamento da una sostituzione dei condensatori d'alimentazione e da un trattamento disossidante dei contatti (sia interni che esterni, es. connettori).
Quando tutto dovesse fallire, prova con un buon integrato in Classe D, in generale la capacità di separazione tra le varie porzioni dello spettro audio e dei singoli strumenti non fanno difetto su questa tipologia di amplificazioni. Sto pensando a Nuforce, Wadia, NAD e simili, per capirci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Diffusori da supporto o da pavimento?
Gentile direttore buon giorno, Le ho già scritto un paio di volte per approfittare
dei suoi preziosi consigli, ora Le riscrivo perché finalmente posso seguire il suo
primo consiglio upgrade dei diffusori: la camera dove verrà spostato il mio impianto
ha più o meno le stesse caratteristiche attuali (dimensioni 4x3,70, palchetto legno, armadio, scrivania, una porta vetri che dà su balcone e potrò posizionare i diffusori sia su lato tutto muro oppure su lato con porta vetri, proverò) l'impianto è formato
da:
Quesito: meglio diffusori da pavimento o da stand: vorrei rimanere su B&W perché il suono mi piace e gratifica ora quindi
dovrebbe magari migliorare col cambio; io pensavo a CM6 oppure CM5 da stand oppure
CM8 da pavimento (budget intorno ai 2000 euro). Altro quesito: qual è la differenza di
esempio cm6 abbastanza costose per stand ma addirittura premiate da EISA e diffusori
da pavimento? (possiedo già coppia di stand solid steel, che comunque potrei
rivendere se optassi per pavimento).
Grazie anticipatamente sia del suo tempo che
dedica che per i consigli e grazie per i progetti di autocostruzione dei cavi li ho
seguiti e con orgoglio sono riuscito a costruirmi dei cavi che uso.
Grazie ancora.
Gianni - E-mail: elrond.granburrone (at) gmail.com
LC
Caro Gianni,
prima di ogni altra considerazione io proverei a spostare l'impianto attuale nel nuovo ambiente, disponendo i diffusori come si deve, su supporti adeguati. Farai fatica a credere che a suonare sia ancora lo stesso impianto! I diffusori appesi al muro rendono il 50% del loro potenziale. Hai già dei supporti Solidsteel, mi auguro che siano di altezza adeguata per i tuoi diffusori attuali. Lascia un po' di spazio intorno e sentirai come cambierà il suono, in meglio. Una volta presa familiarità con la nuova stanza e, quindi, con il nuovo suono, potrai chiederti quale direzione intraprendere, se upgradare i diffusori con un modello da supporto o da pavimento. Io da sempre sono un fautore dei diffusori, anche piccoli, da pavimento, per tante ragioni, pratiche e tecniche. La stanza non è piccolissima, secondo me lo spazio per due torri lo trovi senza grandi problemi. È altrettanto chiaro che, a parità di prezzo, un diffusore da supporto suonerà più raffinato di uno da pavimento il quale però, dalla sua, avrà realisticamente maggior peso e impatto in gamma bassa.
Sentiamo come suona l'impianto nel nuovo ambiente e decidiamo in base alle mutate esigenze.
Infine, sono felice che abbia intrapreso la strada dell'autocostruzione per i cavi, spero ti stiano regalando delle belle soddisfazioni! A tal proposito vedi una delle lettere successive di questa settimana...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Scelta ampli per cuffie
Buongiorno Lucio,
mi son trovato a leggere una sua recensione su Maverick Audio Tubemagic A1 e vorrei chiedere un piccolo consiglio vedendo che hai una vasta conoscenza e esperienza riguardo gli amplificatori.
Allora metto subito in chiaro che ho una notevole perdita d'udito ad entrambe le orecchie e sono portatore di apparecchi acustici, da circa 1 anno ho avuto la piacevole scoperta di sentire molto bene con le cuffie (senza apparecchi) e soprattutto con l'aiuto della headphone amp che senza di esso sentirei praticamente quasi niente. Per cominciare l'avventura con l'amplificatore mi sono comprato Fiio e6, essendo molto compatto e relativamente economico e mi ha dato buoni risultati e continua a darmeli, solo che tenendolo sempre connesso alla presa di carica (usb dal Mac o dal muro o dal mixer) mi si è praticamente rovinata la batteria e comunque finché lo tengo sempre connesso non c'è nessun problema, il che mi porta a desiderare una versione da desktop che effettivamente è quello che mi serve visto che la portabilità non ha importanza...
La mia difficoltà di trovare un desktop amp in questo vasto ampio mercato sta nel fatto di non trovare facilmente le caratteristiche dettagliate del suono dalle descrizioni del prodotto o anche dai reviews in generale ... quello che è importante per me, a parte la potenza del volume e la vasta dinamica dei suoni, è la chiarezza sulla gamma media/alta che sono frequenze che percepisco meglio mentre non sono molto portato per i bassi ... quindi come leggo spesso dappertutto è che una delle caratteristiche fondamentali delle amp che offrono sono la bellezza dei bassi, magari sto dicendo una cazzata non essendo un esperto in questo campo e per questo che mi sto rivolgendo a Te chiedendoTi un suggerimento ... non sto cercando il meglio delle qualità bensì budget-wise sufficiente per una buona dose di volume con una chiarezza e piacevolezza praticamente su tutte le frequenze eccetto i bassi ... chiaro che il Maverick Audio Tubemagic non fa per me anche se mi piacerebbe provarlo giusto per scoprire le caratteristiche dei suoni caldi e rilassanti ... se possibile mi piacerebbe sentire cosa mi suggerirebbe?
Ti ringrazio in anticipo aspettando una risposta :)
Saluti dal Giappone ;)
B^^darshan - E-mail: bdasking (at) gmail.com
LC
Caro B^^darshan,
credo che già il Maverick Tubemagic A1 possa essere un bel passo avanti rispetto all'attuale ampli FiiO che stai utilizzando. Comunque sia, io punterei su un amplificatore per cuffie specifico magari anche non dotato di DAC interno se ciò non fosse strettamente necessario. Ci sono tanti apparecchi che fanno al caso tuo, nei cataloghi ProJect, Musical Fidelity, Creek, Lehmann Audio, Rega e tanti altri. Lascia perdere la questione delle frequenze medie/alte/basse visto che mediamente tutti i prodotti hanno un suono equilibrato su tutta la gamma audio e presentano semplicemente delle leggere sfumature e/o preferenze in una direzione o nell'altra. Vedi se ti riesce di ascoltare qualcosa dei marchi citati. Magari stabilisci anche un budget di massima, altrimenti è difficile sia fornire indicazioni precise che decidere. Già partendo da un centinaio di euro si acquista un buon prodotto stand-alone come l'entry-level di ProJect, l'HeadBox S, che esiste in almeno 4 varianti, più raffinate e costose se le tue esigenze dovessero salire.
Alcuni dei marchi citati potrebbero non essere semplici da reperire in Giappone o avere prezzi molto diversi rispetto all'Europa. Valuta anche cosa riesci a trovare localmente, i classici marchi consumer “jap” hanno a catalogo diversi modelli di ampli per cuffia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Penaudio e domanda: i progetti dei diffusori invecchiano?
Buongiorno carissimo Lucio,
grazie per l'eccezionale lavoro che fai e fate (plauso pazzesco anche ai traduttori delle recensioni).
Cercando dei diffusori bookshelf su un sito famoso per l'usato, ho trovato, o meglio scoperto, in vendita i Rebel 1 della Penaudio.
E' una marca svedese di un musicista che sembra averli progettati e costruiti usando più l'orecchio dei software...
Le dimensioni sembrano ricalcare i Trenner & Friedl. Stavo per domandarti se li conoscevi, poi mi sono ricordato di leggere prima di domandare e così ho scoperto che ovviamente non solo li conosci ma sono stati anche oggetto di una prova su TNT-Audio.
Cambio allora la domanda, visto che comunque la prova è del 2001: hai avuto modo di riascoltarli? Pensi che 16 anni ormai trascorsi lo rendano un prodotto obsoleto? Ecco, forse questa è la vera domanda: i progetti dei diffusori invecchiano?
Ciao grazie e allego un link che mostra anche quale livello di prezzo (e spero qualità) offre la Penaudio.
Con stima e affetto,
Paolo - E-mail: mugnoli (at) yahoo.it
LC
Caro Paolo,
premetto che la prova di quei diffusori è stata eseguita dal nostro Geoff Husband e non da me, pertanto non ho voce in capitolo per commentare in maniera precisa. Io non li ho ascoltati e non posso dirti se siano o meno validi ancora oggi. Certo è che 16 anni non sono pochi, in generale, ma il progresso audio per certi versi è lento, talvolta lentissimo. Non mi è capitato di giudicare inadeguati dei diffusori che 10/15 anni fa mi avevano positivamente colpito. Mi chiedo semmai quale possa essere il senso di scegliere dei diffusori così insoliti e poco diffusi senza averli ascoltati. E se non ti dovessero piacere? La rivendibilità sarebbe difficilissima! Stiamo parlando comunque di una spesa superiore ai 1000€, non un acquisto di basso impegno economico che, se non dovesse andar bene, quantomeno non crea troppi problemi! Io se fossi in te proverei ad ascoltarli e non mi limiterei a questi, naturalmente, ma esaminerei anche altri candidati nella stessa fascia di prezzo!
Scrivi di averli trovati in un sito di HiFi usato, immagino quindi si tratti una coppia di seconda mano. In tal caso, certamente, stiamo parlando di un impegno economico ben inferiore, specie se i diffusori non sono recenti ma hanno già alle spalle 15 anni di vita.
Senza altre informazioni di contorno (tuoi gusti, budget a disposizione, ambiente e collocazione) è letteralmente impossibile essere più precisi di cosi o fornire indicazioni di possibili alternative. La palla di cristallo si è rotta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Paolo,
considerato il livello del giradischi, invero abbastanza basso, non investirei più di 100€ per una nuova testina. A mio parere già una Grado Black sarà più che sufficiente per lo scopo. Tieni conto che con 200/250€ oggi acquisti un nuovo giradischi, di ben altro potenziale e con una testina più che dignitosa già montata. Penso naturalmente ai soliti ProJect entry-level come l'Essential o l'Elemental (attualmente quest'ultimo l'ho visto su Amazon per 185€, spedizione compresa!). La qualità sonora che potrebbero darti questi giradischi - pur equipaggiati con testine di primo prezzo (25/30€) - supera di gran lunga quella che potresti ottenere con il tuo Pioneer equipaggiato con una testina da 200€. La qualità costruttiva, un vero braccio di lettura e una realizzazione con criteri strettamente audiophile, pur entro un budget molto ristretto, rendono questi giradischi la soluzione più sensata per chi si riavvicina all'ascolto del vinile.
Se il tuo Pioneer fosse stato un modello di livello più elevato ti avrei detto di investire cifre anche più importanti per una nuova testina ma stando così le cose io temo sarebbero soldi buttati al vento e sensati soltanto in previsione di una futura, molto prossima, sostituzione del giradischi. In tal caso, infatti, la testina “buona” potrebbe essere installata sul nuovo giradischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Esperienze da condividere
Caro Lucio, ti scrivo non per chiederti l'ennesimo consiglio su cosa acquistare, del resto dai tuoi consigli ho attinto a piene mani e perché sono molto soddisfatto dell'impianto che ho, ma per condividere una mia esperienza che può essere utile anche a qualche altro tuo lettore.
Qualche sera fa ero nel negozio di hifi di un mio amico e questi stava con un cliente che doveva scegliere i cavi di potenza per l'impianto che aveva appena acquistato. Impianto di livello medio/alto. So che non parli più di cavi, ma questo che sto per raccontare può aiutare qualche anima in pena (gli audiofili lo sono spesso) che cerca un quid in più dal proprio impianto e che pensa di dover cambiare qualcosa ma deve fare i conti col portafogli.
Durante le prove dei vari cavi notavo anch'io, con le mie stanche orecchie, il prossimo mese LORO iniziano il settantesimo anno di ascolto, delle differenze, a volte notevoli, a volte solo sfumature. Tornato a casa ho rivolto la mia attenzione al mio secondo impiantino creato per migliorare l'audio della tv e per l'ascolto di sottofondo mentre sono impegnato in altre attività. E' composto da un ampli Scythe SDAR 2100, la tv, che avendo una sola uscita audio ottica è collegata all'ampli con un dac da 20 euro, un blu ray Sony economico e decoder per pay tv. Le casse sono autocostruite utilizzando un altoparlante concentrico da 5" della Sony di provenienza car montato in un box progettato "ad capam" (20x25x30) ma ben fatto e con buon assorbente interno.
Comodissimo l'ingresso volante anteriore dell'ampli, un jack da 3,5 mm., che mi permette di collegare un tablet tramite l'uscita cuffia e curiosare tra le radio web di tutto il mondo; ora sto ascoltando una radio cubana. Ma torniamo a noi. Avevo usato i primi cavetti di potenza trovati in casa non ritenendo il tutto degno di particolari attenzioni. Erano cavetti da un cent al metro, tipo cinesi. Così ho tirato fuori tutti gli spezzoni che avevo in casa ed ho cominciato a giocare. Premetto subito che non è e non vuole essere una recensione, non ci sono né i mezzi, dato il livello del tutto, né le capacità. Vuole essere solo il racconto delle mie sensazioni nelle condizioni d'ascolto del mio ambiente, delle apparecchiature usate e dei miei gusti personali e per comunicare che basta poco per notare delle differenze anche notevoli.
Il cavetto iniziale sembrava abbastanza lineare ma con un suono esile, un po' triste. Il secondo, della stessa marca e tipo (multifilare), di sezione maggiore, 2,5mm, aveva più corpo, migliori medi, ma si perdeva un po' agli estremi della gamma. Poi ho usato un cavo della Monster Cable, anch'esso abbastanza economico, che aveva buoni medi ed alti ma gonfiava abbastanza i mediobassi e ancor più i bassi profondi. Ho usato anche un cavo multifilare in alluminio: alti eccellenti ma a partire dai mediobassi in giù....confusione totale. Ho quindi collegato i cavi costruiti su progetto TNT. Lo Star del mio impianto principale era equilibrato e potente, il Triple T, che avevo scartato dal principale perché troppo brillante, su questo impianto dava quel po' di grinta in più sugli acuti che mancava a questi diffusori. Dopo questa sostituzione un amico, ascoltando il tutto, ha detto che il suono gli ricordava molto da vicino quello delle KEF Coda in suo possesso (dopo questa dichiarazione sembra che lo staff dei progettisti della KEF abbia tentato in massa il suicidio).
Quanto detto non vuol essere assolutamente una "captazio benevolentiae", non un lecchinaggio, probabilmente con cavi di maggior pregio si otterranno risultati diversi. Ed è proprio qua il problema, prima di pensare a cambiare qualche pezzo dell'impianto, cosa sempre dolorosa per la tasca, proviamo ad agire su altri fattori come il posizionamento, l'arredo e, perché no, sui cavi. Cavi diversi risultati diversi. Provare costa poco, o almeno meno che cambiare qualche pezzo con risultati dubbi, ci si diverte di più e si può perfino trovare la pace come è capitato ad un mio amico a cui ho regalato un paio di cavi Triple T.
P.S. Ho l'impressione di aver guadagnato anche qualche dB d'efficienza sul sistema.
Cordiali saluti e buon divertimento a tutti.
Renato - E-mail: r.iacuzio (at) libero.it
LC
Caro Renato,
grazie per aver condiviso questa esperienza sui nostri progetti di cavi autocostruiti. È vero, anche piccoli dettagli possono fare delle differenze udibili su impianti modesti ma bisogna sempre usare del buon senso e commisurare gli sforzi in relazione al valore dell'impianto. Da questo punto di vista la facile ed economica autocostruzione che si trova su TNT-Audio aiuta moltissimo: si fa esperienza con poco e magari si ottiene anche qualche beneficio insperato! Ovviamente non si deve credere ai miracoli perché un cavo non può trasformare un impianto, economico o costoso che sia. Continua coi tuoi esperiemnti e buon divertimento!
Grazie per il prezioso feedback!
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio
Intanto ti volevo ringraziare per la cortese e sollecita risposta (vol. 802) in merito al problema da me segnalato e che riguardava il malfunzionamento del giradischi Pro-Ject Debut III Phono. Alla fine ascoltando il tuo consiglio sono stato costretto a rivolgermi al centro di assistenza autorizzato più vicino che mi ha suggerito Audiogamma e precisamente quello di Palermo. Trascrivo alla lettera quanto riportato alla fine nella fattura:
- Riparazione alimentazione con la sostituzione n. 1 IC + Resistenze e controllo generale Totale 146.40 - Trasporto SDA Andata e Ritorno - totale 26,00 - Totale della spesa 172,40A quanto pare avevi fatto una considerazione profetica sul fatto che la riparazione andava fatta a condizione che la spesa non superasse metà del prezzo a suo tempo pagato per l'apparecchio il cui costo era stato di 320,00 euro, quindi un po' meno della metà anche se sinceramente 146,00 euro mi sembrano eccessivi per un integrato (credo), delle resistenze ed un controllo generale. Tra l'altro ti faccio presente che mi hanno comunicato la somma da pagare a riparazione avvenuta. Comunque ciò che importa è che alla fine in dieci giorni circa il giradischi sia stato riparato correttamente e che funzioni come prima.
LC
Esistono i musicisti e i grandi musicisti. Bruce Spingsteen dimostra di appartenere decisamente alla seconda categoria, improvvisando un classico del rock come “You never can tell” (del recentemente scomparso Chuck Berry) su richiesta del pubblico. Dopo qualche tentativo per trovare la tonalità corretta dimostra una professionalità semplicemente stellare.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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Caro Vincenzo,
sono felice di sapere che alla fine tutto si sia sistemato per il meglio. Non è facile quantificare il costo della riparazione, è chiaro che di materiale di consumo e pezzi di ricambio stiamo parlando di pochi euro e che il grosso è tutto manodopera, temo. Magari un riparatore non ufficiale ti avrebbe fatto pagare meno, ma con l'incognita circa la bontà del lavoro eseguito, l'originalità delle parti sostituite e, immagino, la garanzia ufficiale che ti avranno dato su questa riparazione (conserva gelosamente ogni documento allegato alla riparazione). Con un po' di perizia forse avresti potuto tentare una riparazione fai-da-te, ma col rischio di fare danni ancor più costosi da riparare. Alla fine direi che sia andata bene così. Goditi i tuoi vinili adesso!
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