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Caro Ernesto,
la pratica di cortocircuitare gli ingressi ha effetti variabili a seconda dalla circuitazione dove tali ingressi sono installati. In altre parole, come anche tu hai potuto verificare, il risultato dipende da caso a caso. Ci sono apparecchi che escludono del tutto gli altri ingressi quando ne è stato selezionato uno in particolare. In questo caso, dunque, usare l'RCA cortocircuitato non servirebbe a niente. Ancora, tieni conto che alzare il volume al massimo su un ingresso privo di sorgente, mentre su un altro c'è collegata un'altra sorgente in funzione, comporta quasi sempre la presenza del sottofondo dell'ingresso non selezionato. Sono esercizi abbastanza inutili, ma se si riesce a eliminare anche questa minima sorgente di interferenza, tanto meglio.
Per i lettori CD le uscite digitali coassiali andrebbero cortocircuitate su una resistenza da 75 Ohm. Sul masterizzatore non saprei, potresti fare un tentativo e vedere che succede. La Audioquest realizza dei tappi per chiudere gli ingressi RCA (O XLR o anche USB!) onde prevenire l'ingresso di interferenze di ogni tipo.
Per quanto riguarda invece la parte video temo di non saperti dare alcuna indicazione sensata, mi spiace, non è il mio campo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Miglioramento catena HiFi
Gent. mo Direttore,
in una stanza circa 4x4 ascolto con
La ringrazio della sua risposta (Vol. 800) dalla quale capisco che devo innanzitutto sostituire il mio vecchio lettore – ed è quello che farò come prima cosa.
Lei poi mi dice che l'upgrade passa per i diffusori. A riguardo vorrei chiederle un'indicazione, un suggerimento (la musica che ascolto prevalentemente è classica) per un miglioramento che a questo punto prevederebbe se ben capisco anche la sostituzione dell'amplificatore (sebbene non sia quello l'anello debole): capisco bene? E le ipotesi che facevamo (Rega Elicit, Puccini, ecc.) sono da considerarsi come upgrade in questo senso? Mi faccia fare anche questa ipotesi: affiancare un subwoofer alle Tannoy sarebbe conveniente? Questo glielo dico perché ho provato il suo utilizzo (prestito di un amico, REL s3) e il risultato è stato ovviamente positivo (i bassi non sono il punto forte delle piccole Tannoy...) nel senso che il suono risultava certamente più ricco e completo. Come vede l'unica idea chiara che ho è il cambiamento della “sorgente”, per il resto spero di avere ancora da lei maggiori lumi.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Salvatore - E-mail: stocoremio (at) gmail.com
LC
Caro Salvatore,
mettere tanta carne al fuoco è il modo migliore per cucinarla male tutta, da qualche parte si brucia, da qualche altra resta cruda. Facciamo un passo alla volta: pensa prima alla sorgente, il resto si vedrà. È chiaro che i diffusori influenzano di più il risultato finale, ma a te le Tannoy piacciono molto, sono piccole e suonano bene, migliorarle in maniera consistente richiede ingombri ben diversi, pensa a una Tannoy Dual Concentric vera, per avere un'idea! Aggiungere un subwoofer porta certamente dei benefici ma preferirei costruire un'idea più sensata, che non preveda le Autograph Mini utilizzate come satelliti di un sub per Home Theater. Meglio un diffusore più grande che sappia fare quel che fa il subwoofer (o quasi) e che faccia meglio anche il resto. Con il sub puoi aggiungere estensione nelle prime ottave, ma l'impatto resta sempre quello di un piccolo diffusore. Certo, la stanza di 16mq non è enorme, ma in spazi simili io sono riuscito a utilizzare diffusori anche molto, molto ingombranti, basta che lo spazio sia in qualche modo dedicato.
Anche il discorso amplificazione, per ora, dovrebbe essere sospeso, in attesa di altri sviluppi. Se pensi di cambiare tutto corri veramente il rischio di perdere l'equilibrio raggiunto e di non sapere più in quale direzione andare. Piccoli passi, uno per volta, è questo il segreto.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Donato,
premetto che proverei a far riparare l'Aura, dubito si tratti di qualcosa di irrimediabilmente defunto. Gli amplificatori sono oggetti molto semplici, non dovrebbe essere troppo costoso ripararli. Il tuo ampli merita di non essere mandato in pensione così presto, era bello e abbastanza “raro” da meritare una seconda chance. Chiedi un preventivo per la riparazione e valuta con attenzione la convenienza dell'operazione. A tal proposito, tieni conto che un Aura VA50, usato e funzionante, si trova tra i 200 e i 300€. Quando tutto dovesse fallire, considera che per la cifra che hai stanziato il mercato ti offre diverse, valide alternative. Sto pensando al Vela Amp, che è italiano, costa esattamente 499€ compresa spedizione ed è dotato di un buon phono, un Rotel tipo RA10/11, che dovrebbero essere ancora disponibili come rimanenze oppure un Cambridge Audio Topaz AM10. Questi apparecchi non dovrebbero farti rimpiangere troppo il tuo Aura, anzi. In particolare il primo in elenco rispecchia più fedelmente degli altri due quelle che sembrano essere le tue aspettative in termini di impostazione timbrica.
Per quanto riguarda il giradischi, per iniziare (e non solo) andrà benissimo uno dei tanti ProJect della serie Debut, Elemental o Essential, ma anche un classico Rega RP1. Questi giradischi di solito sono commercializzati come pacchetto unico già completi di braccio e di testina montata e regolata. È veramente difficile sbagliare. Semmai mi auguro che i tuoi vinili abbiano un passato onorevole e che non siano stati arati da una testina mal regolata. In tal caso non basterebbe un buon giradischi per riportarli in vita. In ogni caso, credo che una bella pulizia (ad esempio con lavadischi tipo Knosti) non possa che giovare al risultato finale.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Remo,
non mi è chiarissimo il perché tu voglia migliorare la sezione pre del tuo amplificatore. Dici che non è qualitativamente adeguata alla sezione finale ma che elementi hai per affermare questo? Hai provato a utilizzare un altro pre separato? In mancanza di questo tipo di prova si tratta solo di tue supposizioni che non giustificano affatto l'acquisto di un pre separato. Semmai, acquisterei un pre fono esterno, questo sì, tipo un Rega Fono, che andrebbe a nozze con il giradischi che ti accingi ad acquistare. Alternative possibili le trovi nei cataloghi di ProJect e Cambridge Audio.
Qualora invece il tuo amplificatore non fosse soddisfacente in generale, potresti certamente venderlo (ma non sarà facile) e al suo posto acquistare un integrato dotato di phono. Il Rega che hai individuato andrebbe benissimo (potresti cercarlo usato) ma altrettanto bene andrebbero altri amplificatori dotati di ingresso phono, come i Rotel, gli Audio Analogue, gli Arcam e alcuni Cambridge Audio.
Non disdegnare assolutamente l'usato, un amplificatore è un apparecchio semplice che si usura molto lentamente, se stai su oggetti di 5-10 anni fa sei abbastanza sicuro che suonano come se fossero nuovi. Non dimenticare che risparmieresti almeno il 50% del costo iniziale.
Inoltre, come dico spesso, non è mai una mossa furba sfruttare un amplificatore integrato solo a metà, o solo per la sua sezione finale o per quella preamplificatrice. Sempre meglio venderlo e pensare a un sostituto di qualità globalmente superiore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Upgrade lettore CD
Buongiorno Direttore,
innanzitutto grazie per le Sue risposte (Vol. 774, Vol. 776 e Vol. 787) sempre competenti ed esaustive. Alla fine sono riuscito ad ascoltare un amplificatore Nad (il C350) da un privato che lo vendeva e che pilotava una coppia di Klipsch RB 81. Così ho portato un po' di cd e siamo stati una mezz'oretta buona ad ascoltare. Il suono del Nad mi è sembrato leggermente più “caldo”, più “pieno” del Cambridge che avevo ascoltato, con il medio-basso leggermente più in evidenza. Il Cambridge audio AM 10 ha un suono leggermente più “pulito”, più “arioso” rispetto al Nad (secondo Lei le mie sensazioni sono condivisibili, corrette?). Forse la qualità tridimensionale del suono è più corretta con il Nad, ma alla fine ho comprato il Cambridge. Così il mio impianto è così composto:
LC
Caro Massimiliano,
le tue sensazioni sulle differenze tra i due amplificatori sono sostanzialmente corrette, il NAD è certamente più caldo e corposo, il Cambridge più aperto e trasparente. Per le tue Klipsch forse avrei preferito il NAD, per mio gusto personale, ma certamente hai fatto un buon acquisto che magari ti soddisfa di più. A questo punto per il lettore CD ti consiglierei di puntare al Cambridge, per preservare una certa omogeneità timbrica ormai raggiunta. Di sicuro tutti e tre i lettori CD che hai individuato sono degli upgrade abbastanza sensibili rispetto al tuo vecchio Pioneer entry-level, ma non aspettarti cambiamenti radicali, mi raccomando! Le differenze tra lettori CD sono sempre elusive, specie se l'impianto non è molto rivelatore o se l'ascoltatore non ha abbastanza esperienza di prove a confronto.
Qualora volessi invece stemperare l'impostazione attuale, valuta con attenzione la possibilità di acquistare il lettore NAD, ottima macchina che condivide il carattere dell'amplificatore C350 che hai già ascoltato.
È chiaro che lettori CD di livello ancora più elevato, magari usati, suonerebbero globalmente meglio, ma non bisogna dimenticare di preservare un certo equilibrio tra le varie componenti di un impianto HiFi. Secondo me uno dei tre individuati andrà più che bene!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Consigli su upgrade B&W CM1 s2 e Rotel RA-12
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Diffusori e amplificatore con 2000€
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Echi di Pink Floyd e Depeche Mode, mescolati con il tipico sound e le ritmiche che li contraddistinguono da tre album, questo è “The Forge” brano tratto da Three, terzo e ultimo album dei Blue Man Group.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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© Copyright 2017 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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Gentile Lucio,
vorrei prima di tutto fare i complimenti per tutto ciò che offre TNT-Audio, capisco l'impegno costante che deve esserci "dietro le quinte" per far funzionare per così tanto tempo un sito come questo. Ti prego non mollare mai. Veniamo al dunque. Ti scrivo (posso darti del tu vero?) perchè vorrei un consiglio da te per fare l'upgrade del mio sistema hi-fi in quanto è stato assemblato circa un anno fa e, da completo neofita, ho fatto delle scelte che ad oggi, forse, non rifarei più. Premetto che come generi musicali ascolto un po' di tutto tranne l'hard rock, quindi classica, jazz, blues e qualche volta anche pop e elettronica.
Il mio sistema è composto da:
Disposto nel mio ambiente in questo modo. Le casse si trovano a 30cm dal muro posteriore, in mezzo ho la tv e sotto un mobile.
Con questa configurazione sono soddisfatto dei medio-alti, mentre invece mancano completamente i bassi e l'ascolto dopo un po' di tempo risulta un po' difficoltoso, il suono manca di calore, anche se i dettagli, a mio avviso, sono molto buoni ed è il motivo per cui comprai tutto.
Sono partito dal fatto che l'impostazione delle cm1 mi piaceva e ho poi scelto l'amplificatore adatto. Il Marantz non mi piaceva (e continua a non piacermi) mentre invece il Cambridge Audio aveva un qualcosa in più rispetto al Rotel ma non l'ho comprato per il budget a disposizione.
Vorrei migliorare l'ascolto soprattutto per renderlo meno difficoltoso, lo vorrei un po' più coinvolgente, morbido, lo vorrei più "ruffiano" passami il termine e a questo punto non so se mi conviene vendere tutto e partire da zero come un anno fa oppure tenermi diffusore o amplificatore per cambiare l'altro componente.
Siccome brancolo nel buio vorrei un parere da te che sconsigli l'accoppiamento B&W - Rotel (ma un anno fa non conoscevo questa rubrica) e vorrei porre rimedio. Ho l'occasione di andare all'high end di Monaco, se mi dici cosa cercare posso provare a chiarire i miei dubbi.
Il budget a disposizione è il meno possibile, comunque sono disposto a spendere anche altri 1000euro in più oltre la vendita di parte o tutto l'impianto, mi andrebbe bene anche l'usato. Grazie per il tempo dedicato e se avessi necessità di altri dettagli posso tranquillamente fornirteli al fine di darmi la risposta più adatta possibile.
Saluti,
Alessandro - E-mail: alex87r6 (at) gmail.com
Caro Alessandro,
non è che l'abbinamento Rotel + B&W sia sbagliato per principio! Dico sempre che, a seconda del gusto e, soprattutto, delle caratteristiche dell'ambiente (spesso le stanze dove si ascolta sono molto riflettenti) quell'abbinamento può portare a un suono un po' caratterizzato in gamma medio-alta, come tu stesso hai descritto. Qualche settimana fa, però, abbiamo pubblicato la lettera di un nostro lettore che ha trovato questo abbinamento assolutamente adeguato (per ora). Purtroppo certe caratterizzazioni stancano solo nel lungo periodo.
Nel tuo caso l'ambiente certo non aiuta, per conformazione e per tipo d'arredo, non mi sorprende troppo che manchino un po' le basse frequenze.
Diciamo che io ci avrei visto bene dei diffusori da pavimento, che potrebbero “riempire” meglio quell'ambiente. Terrei pertanto il Rotel e proverei qualche torre da pavimento più corposa e generosa. Sto pensando a diffusori intorno ai 1000€, da cercare tra i vari che abbiamo recensito in quella fascia di prezzo (Aliante, Cabasse, Duevel...) cui aggiungere Elac, Cambridge Audio, Wharfedale, Rega e Indiana Line. Vedi cosa riesci a sentire di questi marchi e, se vuoi, sentiamoci di nuovo. Tra tutti i marchi citati, per varie ragioni, io ci vedrei molto bene i Duevel Planets, diffusori facili da integrare in ambiente, generosi in basso e abbastanza rotondi e caldi in gamma medio-alta. Di sicuro più a loro agio di altri in una situazione non ottimale, grazie alla loro emissione omnidirezionale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Lorenzo,
effettivamente il giradischi, pur molto ben considerato in alcuni circoli snob-audiophile, non è all'altezza del resto dell'impianto, specie se è, come immagino, assolutamente originale e senza alcuna modifica. La testina è molto buona e meriterebbe di meglio. Vista la tua vicinanza al distributore di The Well Tempered Lab potresti effettivamente prendere in seria considerazione questi giradischi, che sono ottimi. Nella tua fascia di prezzo ci sono due modelli, quello base denominato Simplex e quello successivo denominato Amadeus. Con uno di questi credo che la tua testina Audio Note possa figurare benissimo, e certamente ti consentirà di sentire dettagli e suoni finora sconosciuti e che non credevi potessero essere registrati dentro i solchi dei tuoi amati LP! Prova, eventualmente, a prenotare un ascolto portandoti dietro la tua testina, sarebbe un esperimento davvero interessante.
Qualora avessi voglia di un prodotto più semplice e, pertanto, forse anche più rivendibile, dai un'occhiata alle offerte di Rega e ProJect nella stessa fascia di prezzo. Per quanto riguarda invece il tuo Lenco, se in buone condizioni credo sia facilmente rivendibile. Per le quotazioni fai una rapida ricerca in rete. Più o meno, da quel che so, la sua quotazione si aggira intorno ai 250/300€. In alternativa potresti tenerlo e magari upgradarlo con tutte le modifiche che si trovano in rete per questo storico giiradischi. Trovi di tutto e di più su Lenco Heaven, il paradiso degli amanti dei giradischi Lenco.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Gionatan,
mi pare che le tue aspettative siano un po' contradditorie: vuoi un suono ricco di dettagli, ma poi ti lamenti che è affaticante e sei costretto a diminuire il livello della gamma alta. In genere funziona proprio così: più un impianto è in grado di estrarre informazioni dai dischi, più è preciso e aperto e più si corre il rischio di affaticare l'udito durante l'ascolto, specie se prolungato e/o ad alto volume. Non bisogna dimenticare, infatti, che molti dischi sono incisi male e riprodotti da un impianto molto rivelatore presentano il conto, ovvero tutte le magagne che magari restano in secondo piano con un impianto meno rivelatore vengono impietosamente a galla.
Difficile per me consigliarti un lettore CD che sappia fare entrambe le cose: essere molto trasparente e per niente affaticante! Proverei con Naim CD5 XS (ad esempio, vedi la nostra recensione del CD5 X qui su TNT-Audio), Rega (Apollo R o Saturn R), Primare CD32, Densen B-420XS B, Roksan Caspian M2, Electrocompaniet ECC1. Volendo restare in Italia, vedi se ti riesce di valutare direttamente Pathos Digit, Audio Analogue Fortissimo CD AIRTECH, North Star Blue Diamond e Norma REVO CDP-1BR. Sono prodotti che non conosco direttamente, quindi te li segnalo solo per la tua volontà di completare il tuo impianto con qualcosa di italiano. Di North Star conservo un ottimo ricordo delle meccaniche e dei DAC di qualche anno fa. Idem dicasi per il suono analogico dei lettori CD Audio Analogue che ho avuto modo di provare.
Per queste cifre, comunque, una prova direttamente nel tuo impianto deve essere resa possibile, pertanto io restringerei questa ampia cerchia ai soli apparecchi che realisticamente riesci a provare a casa tua, nel tuo ambiente.
Una nota finale sulla disposizione dei diffusori: senza pianta mi viene difficile capire bene, ma cinque metri di distanza tra un diffusore e l'altro mi sembrano veramente tanti...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Gentile Direttore, buonasera, Le scrivo per la prima volta. Vorrei cortesemente chiederle un consiglio, devo acquistare una coppia di diffusori e un nuovo amplificatore, con una somma di circa 2000-2500 euro, ascolto musica, soprattutto rock, blues e italiana, in una stanza di 3.60 m per 3.80 m, da abbinare ad un piatto Project Debut con testina Ortofon om 10 e un lettore di cd Luxman D-357.
Un negoziante mi ha consigliato casse Indiana Line Diva 660 e amplificatore Indiana Line Puro 50 o Rotel r12, cosa ne pensa?
Grazie per il tempo che mi potrà dedicare.
Francesco - E-mail: jmssjc (at) tin.it
Caro Francesco,
con quel budget a disposizione forse riusciresti ad acquistare anche componenti migliori di quelli che ti hanno prospettato. I diffusori costano circa 1300€ e 500/550€ circa ti servono per uno degli amplificatori citati, ma così siamo ben al di sotto dei 2000€ di budget minimo, che hai stabilito tra 2000 e 2500€. Comunque sia, le Indiana Line Diva 660 possono andar benissimo, e così pure il Rotel RA12, augurandomi che il negoziante ti faccia ascoltare questa accoppiata per una tua valutazione diretta. A questo punto ti si aprirebbero due strade: acquistare dei diffusori ancora migliori, ferma restando l'amplificazione, oppure investire una parte del budget su una testina all'altezza del resto dell'impianto. La Ortofon OM5 che equipaggia di serie il ProJect Debut è veramente entry-level, ci vedrei molto meglio una 2M Red o Blue, ma anche Grado Red o Silver, Rega Bias 2 e Goldring Elektra. Siamo sotto i 200€, più o meno, e il salto qualitativo che una testina di questo tipo ti consentirebbe non potrai ottenerlo in altro modo, con questa piccola spesa. Mi spiego: 200€ investiti nell'amplificatore o nei diffusori non sarebbero sensibili come questi investiti nella testina.
Consiglio finale: va bene anche la proposta che ti hanno fatto, purché tu la possa valutare direttamente. In mancanza di questa prova, valuta anche altre soluzioni, per quel budget trovi tantissime alternative, ad esempio su questa stessa Rubrica della Posta o in volumi precedenti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Mauro,
ti ringrazio per la segnalazione! Non ho ancora avuto modo di sentire il nuovo disco, ma lo farò senz'altro. Purtroppo nella scrivania si stanno accatastando i dischi dei quali dovrei scrivere qualcosa e questo non mi piace. Conto, anzi spero, di aumentare la mia produttività al più presto possibile. Nel frattempo godiamoci insieme questa “The Forge” che è, a mio parere, bellissima.
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