Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 13/10/2017 - 20/10/2017

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  1. Interruttori aggiuntivi
  2. Aggiornamento situazione: Puccini da abbinare a casse
  3. Saturazione canale sinistro
  4. Qualche domanda sull'analogico
  5. Nuovi diffusori per lo Jolida
  6. Consiglio upgrade diffusori
  7. Upgrade analogico
  8. Equilibrio impianto
  9. Richiesta di recensione di un amplificatore valvolare
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Interruttori aggiuntivi
Ciao Lucio,
ho solo una breve domanda che spero porti via poco del tuo tempo. Ho un Alientek D8 di cui posso elogiare la qualità dell'audio, ma meno la costruzione. Premetto che col D8, l'unico modo per escludere l'audio dalle casse durante l'ascolto con le cuffie non avviene in automatico con il solo inserimento del jack, bensì è necessario interagire col telecomando e pigiare su Mute. Così facendo le casse si ammutoliscono e l'audio si sente solo dalle cuffie appena collegate. Credo però che il mio modello sia difettoso. Purtroppo, dopo oltre un mese dall'acquisto, mi sono accorto che il comando Mute per silenziare le casse smette di funzionare a intervalli irregolari. Quindi dopo un tot variabile di minuti, sento l'audio sia dalle cuffie che dalle casse contemporaneamente. Per ovviare a questo problema ed evitare di mandare indietro il prodotto, sto pensando di aggiungere un interruttore bipolare per cassa, tra l'Alientek e il diffusore, in modo da escludere definitivamente l'audio dalle casse schiacciando i due pulsanti.
Ecco la domanda: questo tipo di provvedimento andrebbe a degradare la qualità audio del mio impianto? Il D8 è collegato via USB al PC, le casse sono le Scythe kro kraft rev.B, il tutto cablato da un cavo DCSk da 2,5 mm e connettori a banana della marca Ugreen.
Grazie mille,
Riccardo - E-mail: ricky.g (at) email.it

LC
Caro Riccardo,
prima di tutto accertati di aver eseguito la procedura corretta per silenziare l'uscita diffusori:

Se questa procedura non fornisse un risultato duraturo (così sembra da come descrivi il problema) allora forse la prima cosa che farei è portare il prodotto in assistenza, sarebbe meglio far sistemare tutto affinché funzioni al meglio. Non vorrei che fosse la prima avvisaglia di un'altra possibile serie di problemi. Ti suggerisco questo anche in ragione del fatto che non gradisco molto la tua soluzione. Non è detto che la circuitazione finale del tuo amplificatore gradisca stare accesa su un carico che non c'è, visto che questo farebbe l'interruttore bipolare che intenderesti installare. Molti amplificatori possono stare accesi senza carico collegato, altri non gradiscono. Dirai che il carico c'è ed è quello delle cuffie ma se l'amplificatore continua a inviare segnale ai morsetti dei diffusori, di fatto, non silenzia o disattiva l'uscita (e quindi l'amplificazione) dei diffusori.
L'alternativa, forse qualche qualitativamente migliore, specie se ascolti spesso in cuffia, sarebbe quella di utilizzare un ampli dedicato (per cuffie, appunto).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Aggiornamento situazione: Puccini da abbinare a casse
Buongiorno direttore,
grazie per aver pubblicato la lettera ed aver risposto in modo esaustivo nell'ultimo giro di lettere alla redazione. Come avrà capito sono quello del PUCCINI che ha provato un po' di cosine e deve collocare i diffusori in libreria. Un piccolo aggiornamento: dopo le prove già citate nella newsletter ho acquistato da un cordialissimo appassionato delle Triangle Titus EX, in quanto consigliatomi da più di una persona come marchio di riferimento per Audio analogue nei rodaggi e abbinata vincente.
Non voglio fare l'eterno scontento ma questo mio avvicinamento al mondo audiofilo sembra dover ritardare ancora un po'. Aldilà della collocazione delle casse, che chiaramente risentono di spostamenti il bilancio è questo: casse brillantissime, veloci, sensibili, con un tweeter spietato che non lascia da parte nemmeno un dettaglio, anche i medi non sono male. Il basso è un problema: preciso che non sono un fan sfegatato dei bassi, odio i bassi gonfi e finti, ma questo basso è davvero troppo poco esteso, lo definirei puntiforme ed episodico, non riesce a creare un suono complessivamente accettabile.
Questo è quanto tecnicamente ho provato a spiegare. Ora passiamo al commento umano e sensibile: sono casse brillantissime, precisissime e stupefacenti, ci posso ascoltare (cosa che non è che mi capiti spesso ad essere onesto) dei live unplugged, delle chitarre acustiche, forse del leggero soul con delle voci pazzesche, forse della classica. Ma manca completamente la gamma bassa, manca l'emozione, il trascinamento, gli alti trascorsi i primi venti minuti di ascolto iniziano ad essere davvero molesti e stancanti, non arriva alla pancia e nemmeno al cuore, il mal di testa poi si fa sentire. Ho risolto vagamente aumentando l'angolo ed evitando l'invasività del tweeter, ma a questo punto la questione si fa anche più astratta. Vengo al punto.
Sono un giovane ascoltatore, ho sentito per la prima volta cosa può fare il mio AA Puccini, perchè queste casse nonostante tutto le fa suonare davvero bene. Mi ero convinto fosse un ampli troppo gonfio (e invece era colpa della precedente prova Chario). Ora però queste Triangle, con cui si può ascoltare qualcosa di cui non mi nutro così spesso devo dire che non resistono alla prova che va oltre la settimana, non prendono al cuore. Ho quindi capito come un ampli possa suonare in due modi radicalmente opposti sotto ogni punto di vista. E' una questione di casse.
Voglio una cassa che riesca a suonare bene anche il rock, che abbia emozione, sostanza, non voglio credere che il mondo dell'audiofilia sia entrare in un circolo vizioso arrivando sempre al difetto e all'upgrade, perchè a quel punto mi prendo un vecchio integrato Yamaha di serie e sono più sereno. Se ascolto la musica, e ne ascolto tanta, è in particolare per nutrirmi ed emozionarmi, e mi sto frustrando non poco.
Piccolo inciso: ho un amico con un vecchio NAD 90 e delle Chario (quelle Syntar 1 che provai): sono un piacere da sentire, con tutti i loro limiti ma suonano credibili e sincere. Ora vorrei anche delle rassicurazioni prima che dei consigli tecnici, ma penso che finirò per provare direttamente delle Sonus Faber Concertino una volta per tutte, per fugare ogni dubbio, in più di un'occasione (anche da lei) mi sono state consigliate.
Buona giornata e buon lavoro,
Grazie della disponibilità,
Pietro - E-mail: pietroldi (at) gmail.com

LC
Caro Pietro,
i Triangle Titus sono dei diffusori particolari, probabilmente anche il posizionamento e l'ambiente non hanno aiutato molto. Non sei comunque obbligato a farteli piacere solo perché si tratta di diffusori molto ben considerati. Il basso, inutile negarlo, è un fattore importante e spesso distingue un buon impianto, piacevole e coinvolgente, da una radiolina che suona solo molto forte (ci siamo capiti).
Il tuo Puccini, evidentemente e come hai capito, non ha alcuna colpa. Io lo ascoltai con delle Klipsch RF3 e i bassi facevano tremare letteralmente il divano. Servono dunque, dei diffusori con dei buoni bassi. Potresti provare le Elac Debut B5 o B6, il basso non manca di certo e la qualità della gamma medio-alta non ti farà rimpiangere affatto quella delle Titus. L'impostazione generale è più rotonda e calda, più gradevole e “facile” sul lungo periodo.
Delle Sonus Faber Concertino (o Concerto, se lo spazio lo consentisse) potrebbero essere dei bei diffusori da provare, come ti ho già scritto, e di sicuro si tratta di un abbinamento “noto” e molto equilibrato.
Prova anche, se ti capita, qualche bookshelf della italiana Opera, nell'usato dovresti riuscire a trovare qualcosa di buono a prezzi accettabili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Saturazione canale sinistro
Buongiorno Direttore,
ti disturbo per la terza volta approfittandone della tua proverbiale pazienza. Nel frattempo il mio impianto entry-level si è espanso ancora un po'. Ho acquistato infatti l'X12 e ne vado fiero per la qualità e l'eccellente gestione dei file digitali.
Recentemente, per potere ascoltare la mia piccola collezione di vinili, ho acquistato un Rega Planar 2 su cui ho montato, dopo poche settimane, una testina Elys 2. Il suono è pregevole se non fosse che il canale sinistro (e solo il sinistro) si satura facilmente quando la dinamica del brano si fa un po' più forte.
Questo succede solamente con i vinili (tutti, vecchi, nuovi, lavati con Knosti e non) e da quando ho la Elys 2. Il tutto si intensifica ancora di più nell'area centrale e finale del disco.
Ho provato anche con una phono-box della Project, ma il problema persiste. Mi è stato assicurato, da un gentile negoziante, che la testina è montata correttamente (non c'è molto da fare con 3 alloggiamenti) ed il peso è corretto (verificato con bilancia).
Anche il test all'oscilloscopio non ha dato problemi. Il braccio RB220 non ha regolazioni e non so, di fatto, come intervenire. Mi è venuto il dubbio che la Elys2 non sia la testina adatta.
Cosa mi consigli di fare?
Allego una immagine del mio impianto.
Grazie, come sempre, per la tua disponibilità.
Fabio - E-mail: benni.fabio (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Fabio,
evidentemente la testina ha qualche problema, non vedo a cos'altro si possa attribuire questo strano fenomeno. Se la testina fosse nuova, chiederei la sua sostituzione in garanzia, previo un tentativo su un altro giradischi, onde fugare ogni possibile dubbio. Potrebbe essere che sia nata male o che lo stilo sia stato danneggiato in fase di trasporto o montaggio. Problemi di skating, in genere, non generano distorsioni solo su un canale o, almeno, non in maniera così evidente e con tutti i dischi. Per eliminare ogni piccolo dubbio, prova a controllare lo stato dei collegamenti e dei cablaggi, magari invertendo i canali all'ingresso phono.
Ancora, se proprio volessi avere la certezza al 100%, investi una piccola somma per una testina da battaglia (anche una Rega Carbon o un Ortofon OM5, che potranno tornare utili in altre occasioni) e verifica se il problema si ripresenta oppure no.
Infine, non vedo alcuna ragione tecnica per la quale la testina Elys 2 non sia compatibile con un giradischi Rega Planar 2 equipaggiato con braccio RB220. Direi, anzi, che si tratti della situazione ideale.
In ogni caso, e premetto che sono convinto non cambierà molto, prova ad allontanare il giradischi dal diffusore destro, posizionandolo al posto dell'amplificatore, così da sistemarlo al centro dello spazio tra i diffusori. Non farà miracoli, ma meno una testina resta vicina a un altoparlante e meglio è.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Qualche domanda sull'analogico
Caro direttore, dopo un po' di tempo chiedo ancora qualche tuo prezioso consiglio. Ho un pre TCC TC-754 da voi così ben recensito tempo fa, vorrei abbinarci un finale Sure TA 2024, ma li vorrei usare con un piatto Technics sl-1200 mk2, che monta una testina Denon DL-103. L'uscita phono del pre è adatta alla testina (non vorrei dover comprare un ampli phono)? E' un impianto secondario che però mi darebbe la possibilità di riascoltare la mia collezione di circa 1000 vinili.
Un'altra domanda, mi capita di notare che dopo la metà della facciata di qualche disco, anche l'ultimo di Van Morrison, appena acquistato, la voce e gli strumenti diventano "granulosi"; la testina è praticamente nuova, il piatto è in bolla, ed ho usato la vostra dima per la regolazione della testina stessa, quindi non so più che fare...puoi darmi un consiglio?
Grazie in anticipo e complimenti per il sito.
Roberto - E-mail: roberto.laus (at) hotmail.it

LC
Caro Roberto,
come già scritto la settimana scorsa, la testina Denon DL103 è una MC a bassa uscita mentre il pre TCC 754 accetta solo testine MM. Per la Denon avresti bisogno di un pre MC, come il TCC TC-760. Il problema relativo alla distorsione verso la fine della facciata di un LP è tristemente ben noto, si sa che gli ultimi solchi siano quelli più difficili da tracciare. Si tratta di trovare un buon compromesso tra dimatura (ponendo il secondo punto nullo abbastanza vicino alla fine del disco) e forza di skating, da regolare con il disco HFN&RR, ad esempio. Qualcosa si riesce a migliorare, ma gli ultimi solchi suoneranno sempre leggermente peggio degli altri.
Non so cosa tu intenda esattamente per suono “granuloso”, un suono leggermente meno buono ci può stare ma se è vera e propria distorsione allora bisogna controllare di nuovo per bene tutto il set-up, skating in particolare. Proverei ad aumentare leggermente la forza di lettura di qualche decimo di grammo, dovrebbe aiutare un po' il tracciamento dei solchi più difficili.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori per lo Jolida
Gentile Direttore e redazione tutta, gli immancabili complimenti sono più che doverosi e meritati, siete una preziosissima fonte di conoscenza per districarsi nel mondo tecno-mistico dell' HI FI.
Vi scrivo per sottoporvi un quesito riguardante il prossimo upgrade del mio impianto. Attualmente è composto da un ampli integrato ibrido Jolida modello JD 1502 (spero lo conosciate). Lettore cd sacd Marantz SA 7001. Diffusori Kef iQ3. Cavi di segnale in dotazione all'acquisto delle elettroniche e classico filo rosso nero come cavo di potenza.
La stanza dove suona è di 25 mq quadrata ma potrei disporre di una più grande 40 mq rettangolare, entrambe arredate con tende e tappeti. Ascolto tutti i generi musicali spesso anche per più di due ore consecutive, sia a volume molto sostenuto che a range minimi prima di dormire. Ho sempre desiderato possedere una coppia di B&W da pavimento e sarei intenzionato verso la serie 600, precisamente le 683 s2.
Accoppiandole allo Jolida cosa ne verrebbe fuori? Rischio di affossare entrambi o di fare la scoperta del secolo?
Vi ringrazio per il tempo che potrete dedicarmi.
Distinti saluti,
Alberto - E-mail: albazara (at) tiscali.it

LC
Caro Alberto,
come mai ti sei orientato verso le B&W? Le hai ascoltate? Non vedo controindicazioni particolari per l'abbinamento con il tuo amplificatore Jolida, anzi. Certamente l'impostazione sonora, rispetto alle tue KEF attuali, cambiarà un pochino, virando verso tinte più vivaci e chiare. Se puoi, vedi di ascoltarle insieme con il tuo amplificatore. Hai pensato, invece, a delle KEF da pavimento, per non discostarti troppo dall'equilibrio timbrico cui sei abituato?
Per quanto riguarda la stanza, proverei senz'altro quella rettangolare da 40 mq, posto che sia adeguatamente arredata e che ci sia sufficiente libertà di manovra per il posizionamento dei diffusori. Tieni conto che la parete posteriore e quelle laterali dovranno essere abbastanza distanti dai diffusori.
Infine, pur non trattando più l'argomento cavi di collegamento, non riesco a tacere sul fatto che un cavetto di potenza rosso e nero, su un impianto del genere, è veramente un grosso collo di bottiglia. Proverei, almeno, la strada dell'autocostruzione, sul nostro sito trovi tante
ricette a costo quasi zero, e alla portata di tutti, anche ai meno esperti di autocostruzione.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Consiglio upgrade diffusori
Buongiorno Direttore,
sono un lettore da alcuni anni del vostro interessantissimo sito, che mi ha molto insegnato sul mondo dell'alta fedeltà. Il mio sistema è così composto:

I diffusori sono posizionati su un mobiletto a circa 50-60 cm da terra, 20 cm dalla parete di fondo, 40 cm da parete laterale (il sinistro) e 40 cm da mobile di legno (il destro) e circa 1.8 metri tra di loro. La stanza è circa 4x6 metri.
Mi può consigliare, alla luce del mio sistema, della posizione e della stanza, i migliori diffusori che potrei acquistare, entro i 500 Euro, per migliorare rispetto agli attuali Tesi 260? Grazie infinite,
Cordialmente,
Andrea - E-mail: martinoli.andrea (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
la disposizione non è forse ottimale, ma ho sicuramente visto di peggio. Certamente si può migliorare la qualità complessiva del suono del tuo impianto sostituendo gli economici Indiana Line con qualcosa di meglio. Per la cifra che hai stanziato io punterei alle Elac Debut B5 o B6, qualche modello Indiana Line delle serie più raffinate, poi ancora KEF, Wharfedale e Monitor Audio. Ovviamente, per poter beneficiare di tutta la differenza qualitativa che questi diffusori potrebbero farti percepire, sarebbe meglio se fossero disposti su supporti adeguati, anziché sul mobile.
Recentemente ho fatto una prova proprio con le Elac Debut B5, da me in precedenza recensite su supporti di ottima qualità, posizionandole sul ripiano basso di una parete attrezzata, in una stanza non esattamente pensata per l'audio, più o meno una situazione analoga alla tua. Ebbene, pur essendo ben conscio di quanto questa disposizione sia in genere molto limitante, mi sono stupito dell'entità del cambiamento (in peggio, naturalmente). Non che le B5 suonassero male, ma coi supporti hanno decisamente dato il meglio, con un suono più pulito, raffinato, stabile e un bel basso potente, teso e articolato. Sul mobile, invece, il basso tendeva un po' a gonfiarsi e sporcarsi e anche le voci apparivano meno nitide.
La scoperta dell'acqua calda, direte voi. E invece no, perché pur essendo ben conscio dei vantaggi nell'utilizzo di supporti ad hoc, ho potuto appurare che anche un diffusore economico è sempre pesantemente penalizzato nell'utilizzo “su mobile” anziché su piedistallo. Persino un diffusore che perdona moltissimo, come il Debut B5, si è esaltato quando posto nelle condizioni migliori. Ciò che mi ha sorpreso è stata l'entità del peggioramento. Me lo aspettavo, sì, ma non così evidente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico
Buongiorno,
innanzitutto complimenti per il suo lavoro. A tal proposito volevo chiederle un consiglio. Ascolto la musica in una stanza di 28mq, e ascolto principalmente vinili. Ho una coppia di AR 3a, un Rotel RC945 come pre, e un Rotel RB991 come finale. Il mio giradischi è un technics SL D1.
Le scrivo per chiederle informazioni riguardo un'upgrade della mia puntina. Attualmente ho la Audio Technica 95e, che per il rapporto qualità/prezzo è molto valida. Volevo chiederle se avesse informazioni riguardo la puntina Audio Technica 440mlb. Ho letto diversi forum e ne parlano molto bene.
Il mio impianto ha un suono caldo ma se dovessi dirle una caratterista importante è la seguente. Secondo il mio orecchio, il mio impianto tende ad enfatizzare le medio alte, dando quel leggero effetto radiolina, vintage. Ecco, se proprio dovessi scegliere su due piedi una puntina, a questo punto preferirei una puntina che in quel punto (purtroppo non so esattamente il preciso taglio di frequenze) fosse scavata.
Volevo chiederle se sapesse come si comportasse l'Audio Tecnica 440 sulle medio-alte e se se la sentisse di consigliarmela. il mio budget è di 200 euro circa.
Grazie mille e spero di essere stato chiaro nella mia semplice descrizione.
Complimenti per il suo sito e le sue pronte risposte.
Cordiali saluti,
Alessandro - E-mail: alessandrodivirgilio (at) hotmail.it

LC
Caro Alessandro,
non so se la colpa di questo suono da “radiolina”, come lo definisci tu, sia tutto da attribuire alla testina. Tra l'altro, l'AudioTechnica AT95 è una vera campionessa nel rapporto qualità/prezzo e base solidissima per testine ben più blasonate, molte basate proprio sul suo “motore”.
Potrebbe essere che il giradischi (e le sue regolazioni) ci mettano lo zampino nel conferire al suono questo carattere così sgradevole. Le elettroniche, certamente, non sono colpevoli e neppure dovrebbero esserlo i diffusori, se in buone condizioni e ben posizionati. Dell'ambiente non dici molto - dimensioni a parte - quindi non posso immaginare come suoni. Certamente se fosse vuoto o pieno di superfici riflettenti (vetri etc.) parte della colpa sarebbe proprio da attribuire ad esso.
Tutto ciò premesso, se proprio dovessi sostituire la testina e andassi alla ricerca di un suono più morbido e meno enfatizzato in gamma medio-alta, io punterei sulle testine Grado. Con 200€ acquisti già una bella e classica
Gold1, da noi ottimamente recensita qualche tempo fa. Cura bene l'installazione e la regolazione e, prima o poi, pensa a un upgrade del giradischi, una testina di questo livello merita ben altro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Equilibrio impianto
Buongiorno Direttore, il mio impianto:

Volevo un suo parere sui componenti: c'è un anello debole? Forse il lettore cd non è all'altezza degli altri elementi? Secondo Lei comprando, per esempio, un Nad C546bee si avrebbe un miglioramento in qualità complessiva del suono? Oppure basterebbe inserire un DAC anche usato (massimo 300,00 euro)? La musica che ascolto è principalmente rock e heavy metal; mi piace un suono dettagliato, potente, dinamico, aperto, corposo. Rispetto al mio ampli un Nad C368 o un C356bee suonerebbero più dettagliati o raffinati? E pensare a un Rega, Exposure o Cambridge Audio è troppo per la musica che ascolto e rispetto all'equilibrio dell'impianto?
Inoltre avrei un lettore di musicassette Pioneer CT-W404R da sistemare; in questo sito non si parla mai delle musicassette: erano e sono tanto scarse rispetto alla riproduzione sonora? Vale la pena rimetterlo a posto o come qualità sonora sono meglio gli Mp3? C'è almeno un lettore tape decks che vale la pena comprare nell'usato?
Mi scuso per le molte domande, ma Lei è una persona competente e professionale e un Suo giudizio/parere/consiglio è molto utile e soprattutto indispensabile per persone come me che non hanno possibilità di ascolto diretto e non hanno finòora trovato operatori spassionati ed esperti come Lei.
La ringrazio per una eventuale risposta e La saluto cordialmente.
Max - E-mail: mmvonz (at) libero.it

LC
Caro Max,
credo che la sostituzione del tuo attuale lettore CD Marantz CD6006 con un NAD C546BEE sarebbe un piccolo, marginale, passo avanti. Più che altro sarebbe un cambio di impostazione timbrica generale e poco più. Sarebbe forse più sensibile, a parità di spesa, l'inserimento di un DAC esterno! Per la cifra che hai stanziato trovi, sia nel nuovo che nell'usato, delle ottime soluzioni.
Lascerei l'amplificatore NAD al suo posto, invece, non avresti un migioramento sostanziale, tenendo conto dei diffusori e dei generi musicali ascoltati.
Per quanto riguarda le musicassette, ti confesso che non mi sono mai state troppo simpatiche e un buon file MP3, estratto da CD e compresso “poco”, realisticamente suona meglio di una qualsiasi vecchia musicassetta, magari registrata dieci o venti anni fa. Qualora fossi in possesso di una nastroteca sostanziosa, tanto da giustificare l'utilizzo di un deck a cassette, allora potrei proporti o di acquistare una macchina usata ricondizionata, ma di buona qualità, oppure di far riparare il tuo deck Pioneer. Tuttavia, con la sconfinata offerta di musica “liquida” praticamente a costo zero mi chiedo che senso abbia oggi investire in deck a cassette, a meno che non si tratti di dover riprodurre nastri ormai introvabili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Richiesta di recensione di un amplificatore valvolare
Buon giorno Lucio, la seguo spesso e trovo TNT-Audio molto istruttiva, competente, piena di buonsenso e, a differenza delle grandi riviste di settore, anche indipendente dai produttori di elettroniche.
Sono un appassionato, "squattrinato", di apparecchi a valvole e giradischi. Mi riferisco in particolare allo splendido suono delle vecchie radio degli anni '50/'60 ed ai "brividi a fior di pelle" che mi procurava il Philips GA 212 anni '70 di mio zio, oggetti che mi sono entrati letteralmente nel sangue fin dall'infanzia.
D'altro canto non amo le apparecchiature commerciali, di qualsiasi livello esse siano, né i prezzi elevati indotti dal blasone del marchio. Prova ne sia il fatto che grazie a lei ho conosciuto e acquistato immediatamente il T-Amp, un apparecchio semplicemente incredibile!
Mi chiedevo, quindi, se potesse considerare di recensire con più frequenza prodotti molto poco blasonati, ovvero dal prezzo basso, o comunque relativamente basso, ma dal grande potenziale, si tratti di amplificatori, sorgenti, o diffusori.
In particolare la mia attenzione è ricaduta su un'azienda artigianale veneta, la Gabrìs Amp, che un tempo pare producesse amplificatori per chitarra e oggi si concentra in campo solo audio. Infatti sarei molto interessato all'acquisto di un loro integrato valvolare, denominato "Vegas". Si tratta di un push-pull in classe AB, completamente equipaggiato con valvole NOS, di cui le finali sono delle insolite PL36 giapponesi, e proposto con potenze che vanno dai 28 ai 50 Watt per canale. Il tutto per un prezzo che va da "soli" 890,00 a 990,00 euro (fino a pochi mesi fa però era proposto a 490,00 euro, evidentemente l'aumento delle vendite ha avuto i suoi effetti...).
Non avendo trovato alcuna recensione sul web, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi eventualmente TNT-Audio di un tale apparecchio, che oltretutto vedo essere privo di costosi "ninnoli estetici", seppure, almeno sulla carta e dalle foto, sembri bello, buono e tutta sostanza, come un semplice piatto di spaghetti al pomodoro!
Ah, dimenticavo, naturalmente la produzione comprende anche i modelli molto più costosi e pregiati (purtroppo assolutamente fuori dalla mia portata), come gli integrati e i finali single-ended, ma sapere qualcosa anche solo riguardo l'integratino di base, per me, e immagino non solo per me, sarebbe cosa davvero gradita. La ringrazio molto anticipatamente.
Andrea - E-mail: pierandreapiras (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
sono a conoscenza di questi prodotti, diversi lettori di TNT-Audio li hanno citati su questa stessa Rubrica della Posta, se fai una ricerca all'interno del sito con il motore di Google trovi tutti i riferimenti. Purtroppo non li abbiamo mai ascoltati, anche perché nessuno ce li ha mai proposti! :-)
Recensiamo sempre volentieri prodotti di basso costo, per quanto non sia facile definire tale un amplificatore integrato da 1000€! Non molto tempo fa (Luglio 2016) ho recensito io stesso un valvolare, con le 300B, che costava un migliaio di euro (il
MingDa MD300). Abbiamo recensito diffusori da “primo prezzo” (le Elac Debut) e tanti altri componenti entry-level, forse non segui TNT abbastanza assiduamente per averlo notato.
Ciò detto, siamo ovviamente a disposizione, compatibilmente con la mole di apparecchi che dobbiamo recensire, per provare qualche prodotto interessante, ancor più se si tratta di qualcosa di Made in Italy.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno,
Volevo ringraziarla per la risposta alla mia e-mail pubblicata nel
vol. 810 delle Lettere alla Redazione. Ho provato in un negozio Hi-Fi i diffusori che lei mi consigliò, in particolare le Mission VX-4, le Elac Debut F5 e le Monitor Audio Bronze 5. Provati con le mie elettroniche (Lettore CD Cambridge Audio Topaz CD10 e ampli Topaz AM-10), alla fine sono rimasto ad ascoltare le Elac e le Mission. Le ho trovate quasi complementari: molto presenti nella gamma medio alta le Elac, che ho trovato molto proiettata in avanti, più "profonde" le Mission, con un impatto più forte nella gamma bassa. Definirei le Mission più "rock" rispetto alle Elac. Purtroppo non avevo con me i miei cd di riferimento, che ascolto da anni da ogni tipo di impianto, ma alla fine ho scelto le Mission che, fortunatamente, hanno continuato a darmi le stesse sensazioni anche nel salotto di casa mia (anzi, suonano pure meglio, anche se ancora manca un po' alla fine del rodaggio).
Non riesco a farle una disamina dettagliata di come suonano i diffusori, non ho le competenze e mi manca il linguaggio specifico necessario, ma penso che questo set-up mi accompagnerà per molto tempo.
Continuo a seguirvi con interesse.
Saluti.
Paolo - E-mail: paolobarre (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
grazie per il preziosissimo feedback e per l'aggiornamento sulle tue decisioni. Sono felice che la scelta effettuata sia di tuo gradimento! Ancor più, visto che le casse sentite in negozio suonano persino meglio a casa tua, in genere accade il contrario. Benissimo così, goditi la tua musica preferita!

Suggerimento musicale della settimana

Ogni tanto ci divertiamo a controllare cosa sia successo a certi artisti a tanti anni dal loro grande successo. Ecco i Prodigy, a 20 anni (!!!) dal loro devastante “The fat of the land”, in questa versione live (del 2010, però) di “Smack my bitch up” che tanti apparecchi ha rodato nei nostri impianti. Disco audiophile nel senso più ampio del termine, dal contenuto dinamico ed energetico semplicemente devastante. Questa esplosiva versione live rende vagamente l'idea di cosa hanno dovuto subire woofer e stadi finali degli amplificatori passati in redazione...
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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