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LC
Caro Sergio,
sostituire i diffusori solo per cambiarne l'impedenza mi pare, francamente, inutile e, consentimi, persino un bel po' bizzarro. L'impedenza di un diffusore è una questione privata tra esso e l'amplificatore, lascia che se la vedano loro! A te che importa se dietro c'è scritto 8 Ohm, 6 Ohm o 4 Ohm? Fintanto che l'amplificatore gradisce il carico offerto dal diffusore non vedo perché porsi problemi. Il tuo Rega, tra l'altro, pilota senza problemi carichi di qualsivoglia natura, quindi lascerei tutto così com'è. Per chiarirti meglio le idee ti consiglio di leggere questo articolo delle nostre FAQ.
Ho poi dato un'occhiata alla curva di impedenza delle tue Epos e diciamo che il dato dichiarato di 4 Ohm è abbastanza curioso, visto che solo in due punti l'impedenza tocca quel valore e altrove si mantiene molto al di sopra. Probabilmente il Costruttore ha preferito dichiarare un dato nominale così basso per evitare che amplificatori poco “dotati” si trovassero in difficoltà con i due minimi di 3.6 Ohm (a 250 Hz e 6500 Hz). Praticamente qualunque amplificatore moderno riesce a pilotare senza problemi un carico di questo tipo, soprattutto se si tiene conto che i due punti più bassi sono posti in gamme di frequenza non troppo esigenti dal punto di vista energetico.
Discorso diverso farei se, invece, la tua scelta fosse motivata da un desiderio di upgrade, per ottenere un suono migliore o anche soltanto diverso da quello attuale. I tuoi Epos sono degli ottimi diffusori ancora oggi e, visto anche il posizionamento che intuisco essere sacrificato, io forse lascerei tutto così com'è. Mi concentrerei, semmai, sull'installazione, sull'acustica ambientale e, se non ci avessi già pensato, sull'interfaccia tra diffusore e piano d'appoggio (immagino libreria o parete attrezzata). Potresti sperimentare con punte più sottopunte oppure con piedini morbidi antivibrazioni (scelta ottimale, secondo me).
Già un intervento in questo senso potrebbe fare non poca differenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Vincenzo,
purtroppo i diffusori posizionati a ridosso della parete posteriore, indipendentemente dalla posizione dello sbocco reflex, soffrono quasi tutti del problema che hai segnalato: basso e medio-basso gonfio e spesso impastato e confuso. Una soluzione sarebbe quella di allontanarli dalla parete posteriore o, se ciò fosse impraticabile, venderli e acquistare diffusori che si trovino più a loro agio in quella posizione. Non ho capito a che altezza siano disposti i diffusori, perché se fossero vicini al pavimento il problema sarebbe ulteriormente accentuato. Potresti provare, ma è una soluzione di compromesso che non è detto produca i risultati sperati, a occludere parzialmente o totalmente lo sbocco reflex, procedendo per chiusure successive (stracci, carta, cotone...) in maniera tale da trovare un equilibrio ottimale. D'altra parte stiamo parlando di diffusori molto generosi in gamma bassa, se ci metti le pareti vicine è estremamente facile ottenere il risultato che lamenti.
Il resto dell'impianto è incolpevole e lo lascerei così com'è. Inutile tentare di porre rimedio sostituendo elettroniche o cavi, quando il limite principale è quello segnalato.
Esiste, infine, una soluzione più radicale ma che, in casi come questo, non mi sento di consigliare, sia per il costo che per la logica (carente). Acquistare un processore di campo sonoro come il DSpeaker Antimode 2.0 che in qualche modo potrebbe correggere gli errori in gamma bassa dovuti ai diffusori e all'ambiente. A mio parere spendi meno e fai prima a sostituire i diffusori. Marchi che realizzano diffusori che si trovano a loro agio con la parete posteriore vicina sono i soliti che cito sempre: Rega, Linn e Naim.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alberto,
non c'è dubbio alcuno che a dover abbandonare l'impianto debbano essere i diffusori, certamente di classe molto inferiore al resto! Il finale, in particolare, meriterebbe di dar voce a ben altri componenti. Quindi sono assolutamente d'accordo con la tua decisione di partire dai diffusori e certamente non toccherei niente di tutto il resto dell'impianto che, tra l'altro, secondo me merita persino qualcosa di meglio delle Indiana Line Diva che hai individuato.
Immagino che il budget da te prefissato sia intorno ai 600-700€, pertanto potresti anche provare ad ascoltare, ove possibile, qualche alternativa, giusto per capire quale tipo di impostazione sonora tendi a prediligere. Di certo ti servirà, almeno inizialmente, un po' di disintossicazione dal suono molto particolare cui ti hanno abituato le Bose. Cerca di ascoltare il più possibile e non provare a cercare un suono troppo simile a quello cui sei abituato. Valide alternative alle ottime Indiana Line che hai individuato potrebbero essere le seguenti: Mission VX4, Tannoy Mercury V4, Wharfedale Diamond 230 o 10.6, Monitor Audio Bronze 5 o MR6, Cabasse Jersey MT360, tutte da cercare e, se possibile, ascoltare almeno con la tua amplificazione.
Cura con attenzione il posizionamento, alla ricerca del compromesso ideale, sempre difficile da trovare in un locale mansardato, pure piuttosto ampio come il tuo. Tieni conto che, naturalmente, dei diffusori tradizionali come quelli citati hanno esigenze molto diverse, per quanto riguarda il posizionamento, rispetto ai cubetti Bose che utilizzi ora. Questi ultimi, comunque, potranno trovare facile collocazione nel mercato dell'usato, sono sempre molto amati e ricercati per la loro presunta invisibilità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Parere su upgrade
Gentile direttore, mi trovo a riscriverle dopo la mia prima lettera (vol.692, mamma mia son già passati 3 anni!!!) in quanto mi trovo nel mezzo di un percorso iniziato seguendo in parte il suo consiglio per chi vuole tenere il piede in due staffe (musica e film) "La soluzione migliore, a mio parere, è sempre quella di costruire il migliore impianto HiFi due canali che ci si possa permettere..." lasciamo perdere che con qualche aggiunta gli stessi pezzi mi servano anche per godere dei film, ma concentrandoci sulla musica ho cercato ed ascoltato e alla fine una occasione ha fatto l'uomo ladro e ho cambiato le mie Definitive Technology con due ProAc D38; altre traversie mi hanno portato in possesso del finale Primare A32 e di un Oppo 105.
La stanza è taverna dedicata (7mx4,5m) con trattamento passivo e i diffusori con sufficiente aria di lato e dietro. Per proseguire nel percorso, le chiedo il suo parere su opportunità di tenere Oppo 105 come sorgente (vale la pena sostituirlo con un lettore cd dedicato alla musica?) e soprattutto un indirizzo per il tassello preamplificazione dal quale cerco capacità di riprodurre ampia scena e una credibilità nella riproduzione degli strumenti. Un primo test con Primare pre 30 è stato deludente, in quanto non aggiungeva molto alla sezione pre del mio onesto sintoampli a/v, e quindi immagino debba alzare la fascia alla quale rivolgere le mie ricerche (nel mondo dell'usato).
Qui la questione può diventare filosofica, ci sono "esperti" che dicono che il pre è il cuore dell'impianto e ne determina il carattere, altri dicono che più che alzare il volume altro non fa...certo solo le mie orecchie mi potrebbero rispondere, ma le prove che posso fare non sono certo facili da organizzare e data la sua conoscenza di tutti i componenti sopra citati speravo in suo aiuto.
Cordialmente,
Matteo - E-mail: m.marchetto (at) forcellini.it
LC
Caro Matteo,
consentimi di esprimere una forte perplessità sull'esito della prova che hai effettuato con il pre Primare Pre30, confrontato con la sezione pre di un amplificatore HT. Te lo dico senza mezzi termini: non può essere. Se così ti sembra, evidentemente qualcosa limita le potenzialità dell'impianto (posizionamento, acustica ambientale, software...) oppure la tua esperienza d'ascolto non è sufficiente per cogliere le giuste differenze. A questo punto non so se valga la pena alzare ancora l'asticella, potrebbero essere soldi spesi inutilmente. Io farei un'altra cosa, più semplice: userei il tuo Oppo 105 per regolare il volume. La qualità di questo dispositivo è sufficientemente alta per non compromettere il suono in uscita (alcuni potenziometri degradano la qualità sonora). È una soluzione semplice ed efficace. Ricordati di porre il volume basso ogni volta che lo accendi, onde evitare che si regoli automaticamente sul livello più alto, con conseguenze ben immaginabili.
Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di vendere il finale Primare e acquistare un ampli integrato di qualità superiore, ma è un'operazione costosa e dall'esito a mio parere troppo aleatorio. Usa il volume dell'ottimo Oppo 105 e stai sereno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Consiglio sostituzione diffusori
Gentile Direttore,
torno a scriverla a distanza di pochi mesi (vol. 803 - HiFi ritrovata) per chiedere un consiglio, in cerca dei diffusori (seguendo la sua rivista, pensavo agli ELAC DEBUT F5 oppure TANNOY ECLIPSE 3), tramite un amico mi è stata offerta una coppia di diffusori che io non conoscevo, ma che a suo dire sono molto buoni, si tratta dei HECO ASCADA 600 TOWER; li ha mai ascoltati? Navigando su internet ho trovato poche recensioni, il prezzo presso venditori italiani è di cira 1.700-1.800€, ma io li avrei ad un prezzo di circa 1.200€ (sono dei demo o qualcosa del genere, comunque con garanzia).
Da quello che leggo sul sito sono dei diffusori attivi (ognuno di essi è amplificato), possono essere collegati tra di loro e con le sorgenti, sia con cavi che wireless (bluetooth aptx)... ecc. Cosa ne pensa?
Con una fava prenderi due piccioni (vedi mia mail vol. 803), sostituirei i diffusori e l'ampli. Non ho la possibiltà di ascoltarli. Chiedo aiuto anche ai lettori di TNT-Audio, qualcuno li conosce? Li ha mai ascoltati?
Ringraziandola anticipatamente, cordiali saluti.
Matteo - E-mail: dibamatteo (at) tiscali.it
LC
Caro Matteo,
non li ho mai ascoltati, purtroppo. Sarebbe un acquisto praticamente al buio, magari qualche lettore di TNT-Audio ha avuto modo di sentirli. Non essendo molto diffusi non credo sarà facile trovare qualcuno che li conosce bene. Ci sono, però, numerose ottime recensioni su riviste specializzate, sia tedesche che di altri Paesi, che depongono molto a favore della qualità di questi diffusori. Leggi ad esempio questa di Stereoplay. Da quel che leggo nella recensione, l'impostazione del diffusore sembra molto più orientata verso la musica moderna e ritmata piuttosto che verso classica/impegnata/acustica. Valuta tu se questo possa essere qualcosa che si adatta ai tuoi ascolti oppure no. Certo è che i controlli di tono incorporati possono comunque risolvere più di un problema.
La comodità d'uso è indubbia, di fatto si eliminano cavi e tanti passaggi fastidiosi, per contro si tratta di un sistema praticamente chiuso, da prendere come un pacchetto all-inclusive. Se ti piace va benissimo, non dovesse piacerti abbastanza o ti venisse voglia di upgrade saresti costretto a rivedere tutta l'impostazione. In un sistema passivo, per migliorare o anche solo cambiare l'impostazione, basta sostituire l'amplificazione, i cavi o i diffusori, in questo caso no.
Non solo, ma trattandosi di un prodotto ancora abbastanza atipico per caratteristiche e features, oltre che di un marchio non particolarmente noto nel nostro Paese, la rivendibilità eventuale futura sarebbe molto a rischio.
Se questi vincoli non ti frenano, puoi anche procedere all'acquisto, conscio di pro e contro come ti sono stati elencati. Mi chiedo, semmai, se l'amico che te li ha offerti te li possa anche far sentire nel tuo ambiente. Sarebbe la prova del nove che ti serve per dirimere la questione!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Nuovo amplificatore integrato a valvole
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Re: Diffusori attivi
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Dietro segnalazione di un nostro lettore questa settimana proponiamo il brano “Life time” della Paris Jazz Big Band, ogni tanto un po' di jazz fa capolino da queste pagine...
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Buonasera sig. Cadeddu,
la seguo da tanti anni e trovo questa rubrica sempre molto interessante. Avrei intenzione di cambiare l'ampli del mio impianto e purtroppo dove
vivo non ho modo di ascoltare apparecchi consoni alle mie finanze, pertanto devo fidarmi di recenzioni o prove d'ascolto fatte da altri
audiofili. Il mio impianto è così costituito:
L'impostazione timbrica del mio impianto mi piace molto, solo che i 2
watt dell'ampli, anche se collegate alle Klipsch ad alta efficienza, in
particolari passaggi musicali va in sofferenza e il clipping fa la sua
comparsa.
Avevo pensato di sostituire l'ampli con un altro valvolare ed
esattamente con il Jolida JD102B, ma non potendolo provare e non avendo
mai ascoltato prodotti Jolida le chiedo un suo parere circa l'ipotetico
acquisto.
La ringrazio tanto per il tempo dedicatomi.
La saluto
Giuseppe - E-mail: gmongioi (at) inwind.it
Caro Giuseppe,
la potenza del nostro progetto Insulto, in effetti, non può fare molto, nonostante la buona sensibilità delle tue Klipsch. A mio parere ti serve almeno una decina di watt per far fronte a tutte le richieste dinamiche della musica che ascolti. Andrebbe benissimo un altro valvolare come lo Jolida che hai citato ma per una cifra analoga ti porti a casa un MingDa MD300A che ho provato da poco, un piccolo ampli con le “grandi” 300B che ogni audiofilo dovrebbe ascoltare una volta nella vita. La potenza è sui 9-10 watt, quindi meno dello Jolida, ma le 300B sono imbattibili per magia e musicalità.
Per contro, accontentandoti di un usato (facile da trovare) con lo Jolida potresti spendere la metà, mentre non è semplice trovare il MingDa MD300A già nel mercato del seconda mano.
Un'alternativa alle valvole, che io prenderei in serissima considerazione, e che ti costerebbe una frazione della cifra necessaria per i valvolari citati, è rappresentata dai piccoli classe D, dal mitico Trends TA10 da circa 10 watt, passando per i vari Dayton e simili, di potenza più che doppia. Le valvole avranno pur la loro magia ma i chip Tripath non sono da meno. E un Trends TA10 è - anch'esso - da ascoltare, ben interfacciato, almeno una volta nella vita, esattamente come un buon integrato con le 300B.
In ogni caso, valvole o classe D, il salto qualitativo rispetto all'attuale amplificazione sarà sensibilissimo, quindi è davvero difficile che tu possa sbagliare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Mario, per il tuo problema esistono, per fortuna, diverse soluzioni. Una, drastica ma efficacissima, è quella di cambiare moglie. Va bene sposarsi e accettare compromessi ma cerchiamo di non farci evirare, cari miei amici audiofili. Vorrei vedere la signora se tu posizionassi la scarpiera in scantinato ;-) Come? Non sarebbe un compromesso accettabile? La vita è tutta un compromesso, mia cara signora!!!
Soluzione meno drastica, cambiare arredamento e studiare una soluzione che preveda i diffusori in un'installazione più consona, magari liberandosi della solita (e noiosa, dico io) parete attrezzata che, immagino, sia la colpevole della prigionia delle innocenti Minima.
Terza possibilità, cambiare diffusori e prendere qualcosa che gradisca la presenza della parete posteriore così vicina, ad esempio delle bellissime Rega RS1 o modello successivo.
Altra possibilità, praticata con un certo successo da qualche audiofilo che ne inviò le foto qui sulla Rubrica della Posta, è quella di costruire delle slitte estraibili, fissate alla libreria, che consentano di estrarre letteralmente i diffusori dal piano d'appoggio quando si deve ascoltare. Come al solito, nelle nostre FAQ si trova tutto, ecco il link diretto all'articolo che ti serve, con tanto di foto esplicativa.
Non servirà assolutamente a niente forare la schiena della libreria, il problema non è l'aria (ma quante volte lo dovrò scrivere ancora?) ma la vicinanza della parete posteriore e delle “pareti” della libreria stessa. A uno sbocco reflex bastano pochi cm per funzionare senza problemi.
Ultima soluzione, vendi le casse e il sub e acquista un bel paio di cuffie. Tua moglie sarà contenta (forse!) e almeno potrai ascoltare quando e quanto vorrai, al volume che preferisci. In più, non la sentirai quando ti urlerà di asciugare il lavandino in bagno o di abbassare la tavoletta. Vuoi mettere la soddisfazione? :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Giuseppe,
per quanto riguarda gli Spendor io non mi preoccuperei troppo. Sono diffusori abbastanza tradizionali che, pertanto, seguono le regole standard: pareti non troppo vicine e poi via di esperimenti avanti/indietro e di toe-in fino a trovare il compromesso ideale tra presenza della gamma bassa e immagine profonda e stabile.
Non capisco, invece, il tuo desiderio di pensare già alla nuova amplificazione quando non hai ancora sentito come vanno i nuovi diffusori nel tuo impianto. E se l'amplificatore Beard fosse completamente a suo agio nel piotarle? Secondo me lo sarà, non capisco (e non capirò MAI) questa insana e autolesionista voglia tutta audiofila di fasciarsi la testa e correre ai ripari prima ancora che il problema si verifichi. Una volta sistemate a dovere le casse (e ti servirà qualche mese per trovare la posizione ideale) ascolta come suona l'impianto, valuta pregi e difetti e, quando avrai individuato le aree di miglioramento, intervieni di conseguenza. Ti servirà più potenza, più dinamica? Una timbrica più aperta? Lo deciderai a ragion veduta, non adesso sulla carta. Potrebbe anche essere che il tuo buon finale Beard se la cavi complessivamente meglio di alcuni degli ampli che hai elencato. Quindi: respiro profondo, qualche mese di pazienza per capire come suona l'impianto coi nuovi diffusori sistemati a dovere e poi ne riparliamo, va bene?
Rilassarsi e godersi le cose pian piano è così dannatamente difficile per gli audiofili? Sempre perplesso.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Gentile direttore,
innanzitutto vorrei ringraziarla per la gentile ed utilissima risposta al mio quesito, risposta che è stata tanto franca quanto utile a farmi aprire gli occhi sul giradischi che posseggo. Proprio in merito a ciò mi ha colpito negativamente la possibilità che il meccanismo del mio Sony possa danneggiare il vinile che legge, e poiché la mia discoteca comincia a contare qualche buon pezzo (sia dal punto di vista prettamente di gusto che da quello di valore di mercato) sto entrando nell'ordine di idee di restituire ad Amazon il Sony e di prenderne un altro mettendoci la differenza.
In particolare, sotto suo suggerimento, ho cercato i modelli Pro-Ject, soffermandomi sull'Elemental. Ho notato però che la struttura di questo pezzo sia abbastanza "scheletrica" e mi pare molto facile da danneggiare; inoltre non essendo preamplificato avrei bisogno di un amplificatore per collegarlo alle casse. La mia domanda è: al netto di un aumento di budget conviene comprare questo giradischi trovando anche un amplificatorino (tipo questo) da pochi euro?
La ringrazio per la pazienza, buon lavoro.
Nunzio - E-mail: nunziomele (at) aol.com
Caro Nunzio,
sono felice di averti fatto ripensare al modo con il quale ascolti il tuo vinile, la decisione di restituire il giradischi Sony e rimpiazzarlo con qualcosa di superiore mi trova assolutamente d'accordo. Tieni conto che il ProJect Elemental esiste anche in versione USB, esattamente come il tuo Sony attuale. Costa 60€ in più (260 su Amazon) e qualora l'uscita USB ti fosse davvero indispensabile opterei senz'altro per questa soluzione. In alternativa, un Elemental privo di pre phono USB affiancato a un pre fono ProJect Phonobox che costa 60€. Lascerei perdere il pre fono Behringer da 20€. Per 40€ di differenza meglio prendere il ProJect Phonobox.
Per quanto riguarda i tuoi dubbi circa la struttura dell'Elemental, tieni conto che tutto quello che non c'è non si rompe e non vedo come tu possa in qualche modo danneggiarlo. Le parti delicate di un giradischi sono braccio e testina, con queste bisogna essere sempre e comunque molto attenti e delicati. Naturalmente in tutto ciò non vedo alcuna differenza col tuo giradischi attuale. Ovviamente, cautela sempre, sia per il giradischi che per gli stessi vinili. Quindi acquista pure con tranquillità l'Elemental, vedrai che è molto più robusto del tuo giradischi attuale e ti farà sentire suoni che non credevi fossero presenti sui tuoi dischi, diffusori permettendo.
Tuttavia, se la sua struttura “nuda” dovesse preoccuparti molto, puoi sempre cercare un ProJect Essential o Debut USB, magari usati, per rientrare nel budget che ti sei prefissato. Nuovo, l'Essential USB costa 280€ su Amazon e ha una struttura più tradizionale e meno scheletrica rispetto all'Elemental. Ancora, per qualche decina di euro in meno, potresti trovare il modello Primary, che vedo ora su Ebay a 255€ compresa spedizione. Il Debut USB, invece, dovrai necessariamente cercarlo usato ma, trattandosi di un modello molto diffuso, non ti sarà impossibile trovarne uno per meno di 200€. Da verificare, naturalmente, lo stato d'uso della puntina!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Luigi,
grazie per la segnalazione, mi procurerò il disco in questione! Nel frattempo, segnalo che si può ascoltare, almeno parzialmente, anche online su Allmusic e scelgo il brano “Life time” da YouTube come suggerimento musicale della settimana. Probabilmente l'audio non rende l'idea di ciò che scrivi tu, ma è un buon inizio, il potenziale si sente tutto, anche dall'mp3 di YouTube o di Allmusic.
Per quanto riguarda il Biscione ho abbandonato da tempo il suo abbraccio, che stava per diventare mortale suo malgrado, la mia Alfa GTV6 d'epoca prese fuoco, esplodendo, mentre ero fermo a un semaforo qualche anno fa, avrebbe potuto essere la fine di TNT-Audio :-) e ho esplorato altri territori. L'ultimo, in ordine di tempo, ha a che fare con un cavallino rampante, nero, simbolo della città di Stoccarda :-)
Le vecchie Alfa restano comunque nel cuore.
Suggerimento musicale della settimana
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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