Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 13/5/2017 - 19/5/2017

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  1. Con una cifra a due zeri, lo miglioro il mio analogico?
  2. Duevel Planets e gamma bassa
  3. Amplificatore Nad
  4. Update impianto per musica liquida
  5. Re: Cambio casa...cambio impianto?
  6. Scelta amplificatore integrato
  7. Tutto scorre
  8. Re: Guasto all'amplificatore
  9. Acquisto amplificatore NAD
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Con una cifra a due zeri, lo miglioro il mio analogico?
Caro Lucio,
dopo aver scritto alla Rubrica per condividere qualche piccola esperienza, stavolta avrei bisogno di un Tuo gentile suggerimento. Il tema è la mia sorgente analogica, così composta:

L'insieme esegue maniera soddisfacente, ma è tutto sommato (direi proprio) un entry level e più spesso di quanto vorrei – anche se non sempre, in verità: le incisioni, faranno sicuramente la loro – mi trovo a desiderare, confrontando col digitale (meccanica di lettura Cambridge CXC, dac North Star Design 192, coassiale QED), un po' di trasparenza in più.
Qui viene il mio quesito: dove e come intervenire, restando – se possibile - su una cifra a due zeri?
Immaginando di poterne venire a capo montando una MM di qualità, ho provato a parlarne col mio pusher, il quale si è tuttavia espresso a favore di ulteriore, individuanda MC (mi ha sconsigliato la “sorella maggiore” Ortofon MC-3 turbo, che a suo parere apporterebbe vantaggi di entità abbastanza piccola, in rapporto al maggior prezzo), con correlato obbligo – però - di riconfigurare da zero la sezione pre: una bella complicazione, a livello di budget (alcune centinaia di euro se ne andrebbero tra pre-phono, cavo di potenza e cavo di segnale, e non credo mi resterebbe alla fine granchè, per migliorare il fonorilevatore...). Tu cosa ne pensi?
La mia idea iniziale - compriamo la miglior MM che possiamo permetterci - non mi pareva tanto malvagia (mantenere la scheda fono del Densen costituirebbe, di per sé, un bel risparmio), ma anche l'ipotesi, ricavata dal confronto col rivenditore (che conosco come persona assai seria e competente), che il miglioramento pur sì attingibile possa alfine uscire avvilito – magari di parecchio - da un'allora sopravveniente inadeguatezza della catena a valle, credo sia meritevole d'ogni attenzione: io, molto semplicemente, non ne so abbastanza, né ho suffficiente esperienza di giradischi, per valutare con cognizione di causa dove potrebbe collocarsi il miglior rapporto spesa/risultato.
In definitiva: si può migliorare il mio analogico con meno di mille euro? Ed eventualmente, spendendoli come?
Ti ringrazio sin d'ora per la cortesia con cui immagino mi risponderai, con assoluta calma – s'intende – e quando ne avrai la possibilità.
Un cordialissimo saluto.
Luca - E-mail: lucagarbarino (at) virgilio.it

LC
Caro Luca,
a mio parere sarebbe da evitare l'ulteriore spesa di un pre fono esterno per venire incontro alle esigenze di una eventuale testina MC a bassa uscita. Molto più sensato sfruttare ancora lo stadio phono integrato nel tuo ampli Densen (che non è affatto male) con una testina MM di buona qualità. Conosco bene la tua testina
Ortofon MC1 Turbo e la ritengo certamente migliorabile, nel senso che già una testina MM sui 300/400€ suonerebbe nettamente meglio. Le alternative sono tante, da cercare ancora in casa Ortofon, se ti piace quella impostazione sonora, ma anche in casa Grado, Goldring, Sumiko, Audiotechnica, Rega, Benz e Clearaudio...
Come vedi ti consiglio una fascia di prezzo molto più bassa di quella cui stavi pensando tu, onde evitare che sia il resto del set-up a trasformarsi in collo di bottiglia per le prestazioni di una testina da 1000€.
Quel che conta è fare un passo avanti sostanziale e questo, credimi, lo fai già per meno della metà di questa cifra. Il passo successivo, per migliorare ancora, sarà quello del pre fono esterno, che oltre un certo livello di qualità diventa praticamente obbligatorio. Non c'è bisogno di spendere cifre molto alte, già con un Lehmann Black Cube Statement si va oltre la qualità media delle schede fono integrate in un amplificatore di classe media.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Duevel Planets e gamma bassa
Caro Direttore,
dopo qualche mese dagli ultimi preziosi suggerimenti “vinilici” (grazie!) eccomi di nuovo a chiedere aiuto, nel mio lento processo di rinnovamento del mio impianto, al momento così composto:

Ascolti: di tutto, con un fatale sdoppiamento tra una preponderante parte “soft” (jazz, cameristica, pop acustico) e un 10-20% di anima rock (mai troppo duro, però). Da tempo ho intenzione di sostituire le mie B&W 601 alla ricerca di un suono meno affaticante in gamma acuta e da tempo, grazie a te, sono incuriosito dalle Duevel Planets.
Due giorni fa ho potuto finalmente cogliere l'occasione di ascoltarne una coppia, mi son fatto 200 km ma ne è davvero valsa la pena. Sono rimasto colpito dall'altezza della scena sonora e dalla sua stabilità al cambiare della posizione d'ascolto, e finalmente ho apprezzato quella raffinatezza in gamma medio-acuta che vado cercando.
Tutto bene quindi...ma c'è un ma. Quel ma è la gamma bassa, che mi ha lasciato perplesso: presente, ma a mio parere poco “fisica”, anche rispetto a quanto sono abituato a sentire dalla mia accoppiata B&W – NAD in una stanza di dimensioni simili (circa 35mq) a quella dove ho ascoltato le Planets. Ad esempio, Tunnel of love suonava “mediosa” e poco d'impatto; ancor di più (in quanto non rock) Turn me on di Norah Jones, che è un mio riferimento per la profondità di cassa e basso, era un po' svuotata...mi mancava qualcosa.
Attenuanti, molte: ad esempio le Duevel erano a 2 metri dalla parete posteriore (io le dovrei tenere molto più vicine), e non le si poteva avvicinare causa altri ingombri a terra; la sala era ovviamente trattata (trappole agli angoli etc...) in modo da essere decisamente più asciutta della mia. Per confronto (e in possibile alternativa alle Planets) abbiamo collegato una coppia di Dali Zensor 7: gamma bassa indubbiamente più presente e “d'impatto” (anche troppo: Joao Gilberto quasi impastato), ma minor raffinatezza e soprattutto gamma medio acuta troppo simile a quella che voglio abbandonare.
Ho portato con me CD, DAC e tablet, solo ora mi accorgo che avrei dovuto portare le mie B&W, non sarebbe stato difficile e sarebbe stato, credo, risolutivo. Ma non ero preparato a questo, mi aspettavo che da un modello da pavimento uscisse - a prescindere - un basso superiore rispetto a quello a cui sono abituato coi miei bookshelf. Oramai è tardi (le Planets - erano già vendute - non sono neanche più disponibili per l'ascolto) e per questo ti giro la "domanda delle domande" che adesso mi ronza in testa, confidando nel tuo parere autorevole: secondo te il basso delle Planets è in assoluto meno presente rispetto a quello delle mie 601?
Sono combattuto, le B&W nella mia stanza e per i miei gusti sono il minimo sindacale in gamma bassa, non vorrei spendere 1000 euro (magari per qualcuno non è molto, ma non ho mai speso così tanto in un componente) per le Planets e restarne deluso. E neanche posso pensare di arrivare alle Enterprise che costano oltre il doppio. E' ovvio che quello che chiedo è solo un parere tecnico, e che alla fine la responsabilità della decisione sarà solo mia...ma prima di decidere mi farebbe davvero piacere avere la tua opinione, della quale ti ringrazio in anticipo, come ovviamente non mi stanco di ringraziarti/vi per il bellissimo regalo che fate agli appassionati con TNT-Audio.
Un cordialissimo saluto, e grazie ancora,
Luca - E-mail: lucastorn (at) tiscali.it

LC
Caro Luca,
non so cosa possa essere accaduto in quella sala d'ascolto, ma posso garantirti che durante la mia prova il basso delle Planets era solido, potente e profondo, molto più di quanto ci si potrebbe aspettare da woofer così piccoli racchiusi in un cabinet anch'esso abbastanza compatto.
Sono state misurate per 30 Hz a -6dB, che è un risultato straordinario per un diffusore di quelle dimensioni! Qualcosa nel posizionamento o nella catena a monte deve essere stato errato, perché non è nella natura delle Planets il suonare esili e vuote in basso, anzi! Il mio amico e collaboratore Mattia, in occasione della prova d'ascolto, mi chiese se per caso avessi nascosto un subwoofer da qualche parte.
L'eccessiva distanza dalla parete posteriore avrà certamente influito, ma non posso azzardare altre ipotesi. Se il basso delle Dali appariva più corposo ma anche più impastato posso pensare che l'ambiente non fosse esattamente ideale, magari troppo assorbente in certe frequenze, non so.
La sala dove sono state ascoltate era abbastanza grande, un po' come la tua, può essere che il suono si sia un po' perso. Di sicuro questi piccoli gioielli danno il meglio di sè in ambienti di dimensioni inferiori.
Non so dirti se abbiano più o meno bassi rispetto alle tue B&W, di sicuro hanno un'impostazione diametralmente opposta. Visto che, però, non ti senti sicuro e che non puoi eseguire altre prove a confronto, ti sconsiglio di acquistarle! Prova anche a leggere la testimonianza di un altro lettore che le ha acquistate al buio, magari la sua esperienza ti potrà essere utile (è l'audiofilo felice di questa settimana). In ogni caso cerca (e magari ascolta) un altro diffusore da pavimento dalla gamma bassa generosa, intorno ai 1000€ le alternative si sprecano. Sonus Faber Principia 5, KEF Q500, Indiana Line Diva 650, Aliante Nova sono solo alcuni dei modelli che mi vengono in mente e che certamente hanno una gamma bassa più completa dei tuoi attuali bookshelf.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Amplificatore Nad
Gentilissimo Direttore, innanzitutto complimenti per il sito e l'attività che vi si svolge. Il mio impianto, di cui sono soddisfatto, è composto da:

Mi trovo benissimo su tutto, tranne che per una distorsione evidente che si manifesta solo ed esclusivamente con la musica di pianoforte solo. La distorsione sembra provenire dal tweeter di un canale. Ho provato anche con altri diffusori e si manifesta ugualmente, ho provato anche a cambiare sorgente ma il problema persiste. Con i dischi di pianoforte in vinile il problema è leggermente attenuato ma persiste. Infine, anche diminuendo drasticamente il volume in uscita del lettore cd il problema rimane. E' come se l'amplificatore non gradisse esclusivamente quel tipo di segnale, è ciò possibile?
Non distorce mai su nessuna frequenza per qualsiasi altro segnale anche molto dinamico come quello dei film ad alto volume.
Inoltre le chiederei un consiglio per un futuro upgrade della sorgente cd: meglio cambiare lettore con un budget massimo di 400 euro o abbinare un dac esterno al lettore in uso?
La ringrazio anticipatamente, cordiali saluti,
Lorenzo - E-mail: lorenzosalotto (at) gmail.com

LC
Caro Lorenzo,
il fenomeno che lamenti è invero molto strano. Sei sicuro che tale distorsione non sia presente nei dischi? Accade con tutte le incisioni di pianoforte? Cerchiamo di eliminare i possibili colpevoli: i diffusori non dovrebbero esserlo, visto che il fenomeno si presenta anche con altri; lettore CD e giradischi neppure, visto che il difetto si presenta con entrambi e sarebbe molto strano se due sorgenti così diverse soffrissero dello stesso problema. Hai controllato che non ci sia qualcosa, vicino al diffusore sinistro, che entra in risonanza causando questa sorta di distorsione?
Non resta altro che pensare all'amplificatore, per questo motivo devi provare a farti prestare un altro apparecchio, anche molto diverso, e verificare la persistenza, o meno, del difetto descritto. Ovviamente, ma immagino l'abbia già fatto, prova a scambiare i canali destro e sinistro e vedi se il difetto si sposta.
Per quanto riguarda l'upgrade della sorgente digitale, vista la cifra in gioco, forse preferirei optare per un DAC esterno: per 400€ ti garantisce una qualità sonora generale più alta di quella che otterresti con un lettore CD della stessa cifra e, in più, potresti aprire i tuoi orizzonti alla musica liquida. Le alternative non mancano di certo, tanti apparecchi li abbiamo anche recensiti qui su TNT-Audio. Prova a valutare Pro-Ject DAC Box DS, Cambridge Audio DacMagic (Plus), Wyred 4 Sound MicroDAC, Musical Fidelity V-90. Tieni conto che il tuo lettore Denon mi pare disponga soltanto dell'uscita digitale ottica, pertanto l'eventuale DAC da affiancargli deve disporre di tale tipologia di ingresso (e quasi tutti ce l'hanno).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Update impianto per musica liquida
Buongiorno Lucio,
anzitutto complimenti per la rubrica che leggo avidamente...
Le scrivo perchè a seguito del mio trasferimento ad Atene ho deciso di rinnovare il mio impianto stereo integrandolo in maniera da poter ascoltare musica da file FLAC. Ho un impianto così costituito:

Il tutto comprato agli inizi degli anni novanta eccetto le casse che in origine erano delle JMReynaud Evolution 1. Vorrei integrare il tutto con un DAC oppure uno streamer oppure altrimenti stavo pensando ad un Airport express da collegare direttamente al MAC.
Ho cercato di districarmi attraverso la letteratura tecnica per farmi una opinione ma non è per nulla scontato riuscire a capire come interfacciare in maniera adeguata il proprio impianto con nuovi componenti senza fare danno alla musica. Ha senso spendere per un DAC oppure conviene andare con soluzioni low cost del tipo Henryaudio? Qual è la differenza tra un DAC da 1000 euro e uno da 100, si percepisce a livello di suono?
Intuitivamente direi che essendo il momento in cui il segnale diventa analogico dovrebbe essere uno degli elementi chiave della catena! I file dei miei CD li sto mettendo tutti su formato FLAC con il programma XLD nel mio Mac Book pro e non so se ha senso tenerli li oppure comprare un NAS dedicato da affiancare al DAC.
Solo per informazione io e mia moglie ascoltiamo un po' di tutto da musica classica a Jazz, rock, etc. L'impianto è in una sala 4x4 con due grandi finestre e comunicante con una sala 7X4. Le casse sono montate su dei supporti senza piedini nella parte di appoggio a terra e neppure sotto le casse. L'ampli è poggiato direttamente sopra il lettore CD.
Vorrei un suo consiglio sia sulla parte della elettronica sia su come allestire al meglio la sala per l'ascolto con un budget max di 1000 euro. Mi scuso in anticipo per la mia ignoranza in materia.
La ringrazio in anticipo per una sua risposta.
Cordiali saluti,
Stefano - E-mail: stefano.orifici (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Stefano,
le differenze tra un DAC da 100 e uno da 1000€ esistono e si sentono, forse meno di quanto ci si potrebbe aspettare, ma ci sono! Diciamo che molto dipende dalle esigenze di chi ascolta e dal resto della catena audio. Su un buon impianto, in ambiente ottimizzato, le differenze saranno sensibili, ma diventeranno quasi elusive in un set-up di bassa qualità sistemato alla meno peggio in un ambiente non idoneo.
Ora, il tuo impianto mi pare di ottimo livello, pertanto avrebbe senso spendere qualcosa in più di 100€ per passare all'ascolto della musica liquida. Secondo me già sotto i 500€ hai qualcosa che suona meglio del tuo attuale lettore CD Pioneer. Un elenco di possibili DAC in questa fascia di prezzo, sotto i 500€, lo trovi nella lettera immediatamente precedente a questa.
La sistemazione dell'impianto non mi pare troppo curata (ampli sopra il lettore CD, lo eviterei se possibile) mentre l'ambiente 4x4 certo non aiuta granché, soprattutto perché è praticamente VUOTO!!! Qualunque diffusore, in un contesto simile, suonerà al 30% delle sue possibilità. Prova a leggere un po' delle nostre
FAQ per qualche idea su come migliorare installazione e ambiente a costo zero.
Per quanto riguarda i file FLAC sarebbe forse più sicuro se ne tenessi una copia di back-up anche su un disco esterno, ma evidentemente puoi anche decidere di tenerli solo nell'hard disk del tuo computer, a livello sonoro non ci sono sostanziali differenze, a patto che il PC sia un po' ottimizzato per l'utilizzo audiophile (vedi le guide anche qui su TNT-Audio).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Cambio casa...cambio impianto?
Caro Lucio,
rispondendo alla mia ultima lettera (
settimana 11/03/17-18/3/17) mi dicesti di tenerti aggiornato...e io ti aggiorno ;-)
All'ultimo momento le padrone di casa ci hanno tirato un pacco micidiale, ma per fortuna sono riuscito a trovare un altro bell'appartamento, che andremo ad abitare in Settembre. La situazione per l'impianto sarà molto diversa. La superficie totale del soggiorno è di 30m quadrati. La libreria che vedi dietro il divano non si può spostare (ma farà il suo per l'acustica perché sarà bella piena, come pure i porta-CD). Le Bella Luna disteranno fra loro circa 2,20m. Il rack con l'impianto è quel quadrato nero che vedi alla destra del divano. Nella parete di destra dietro al divano c'è una porta, quindi quello spazio rimarrà inutilizzabile.
Considerando che dovranno convivere sala da pranzo, soggiorno e impianto hifi, non mi viene in mente una soluzione migliore. Gradirei davvero una tua opinione: vedi problemi seri che penalizzeranno le Bella Luna? A me tre cose fanno un po' paura: 1) la posizione decisamente asimmetrica dei diffusori rispetto alle relative pareti laterali (80cm e 3m), 2) la nicchia dietro il divano e 3) la distanza di 1,50m fra il punto d'ascolto e la parete posteriore, vale a dire la libreria (più indietro col divano, però, preferirei non andare, per non trovarmi incastonato in un ambiente mentre i diffusori suonano in un altro).
Approfitto della tua pazienza e sfrutto il bonus aggiornamento per farti un'altra domanda, completamente diversa ;) Aspettando tempi migliori e soprattutto idee più chiare, ho per il momento accantonato l'idea di prendermi un Rega RP6 per godermi ancora un po' il mio Dual 704 con testina Shure V15 III (a cui ho regalato una nuova puntina Jico Shibata). Il vecchio QED 240 che usavo una volta l'ho sostituito già a suo tempo con un Supernait2, quindi ho bisogno di un pre-phono. Mi incuriosiva il Lehmann Black Cube SE, ma credo non faccia per la Shure che, per dare il massimo, necessita di 400 pF (così, almeno, sta scritto nelle istruzioni originali), mentre il Lehmann ne offre solo 100. Un pre molto flessibile che, fra le altre cose, offre la possibilità di variare la capacitanza è l'iFi iPhono2, sul quale ho sentito pareri molto positivi. Ti senti di consigliarmelo o hai idee migliori? Oppure credi che per stare al passo con il resto dell'impianto dovrei prendere un pre phono di una fascia di prezzo più alta?
Grazie ancora e un caro saluto,
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco,
mi spiace per l'inconveniente con la nuova abitazione! La situazione che ti si prospetta, comunque, non è affatto male e delle tre preoccupazioni quella forse più seria è la distanza di un metro e mezzo tra punto d'ascolto e parete posteriore. Confido nella magia delle Bellaluna per ovviare a eventuali (non è detto, infatti, che ce ne saranno) problemi all'ascolto. Questi diffusori suonano bene, anzi benissimo, e non sono neppure troppo schizzinosi, secondo me sarai contento del risultato, magari dopo qualche affinamento nel posizionamento.
Per quanto riguarda l'upgrade analogico non vedo ragione alcuna per privarti del Lehmann Black Cube, pre fono veramente di riferimento e assolutamente adeguato alla classe del tuo impianto. La questione della capacità di carico è un falso problema, visto che questo parametro elettrico influenza veramente poco la risposta di una testina MM. In ogni caso devi sommare alla capacità dell'ingresso phono quella dei cavi di segnale, quindi alla fine non credo che sarai chissà quanto distante dai 400pF consigliati da Shure per la V15III. Alla peggio si possono aggiungere uno o più condensatori in parallelo (vedi qui le formule per il calcolo) o utilizzare cavi di segnale più lunghi. In ogni caso, credimi, si tratta di differenze davvero impalpabili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta amplificatore integrato
Buongiorno direttore, sono Luciano e le chiedo un parere su un eventuale acquisto di un amplificatore integrato? Ho un HI FI entry level composto da:

Il componente "vecchio" dell'impianto è l'amplificatore integrato Rotel RA 931 (è appena maggiorenne). Nel caso dovessi o volessi sostituirlo avrei valutato questi 4 amplificatori: Rotel RA 10, Cambridge Topaz AM 10, Marantz PM 5005 e Indiana Line Puro 500. In base alle vostra opinione quale sarebbe la scelta migliore per qualità sonora e musicalità? Avendo circa 1000 CD (oltre a circa 100 LP, dei Blu Ray Video e audio, dei DVD e qualche Super Audio CD) dal jazz, al rock, alla classica mi ritengo onnivoro ma dal palato fino e non ho un genere specifico tra i miei ascolti. Attendendo una sua risposta in proposito alla domanda iniziale.
Cordiali saluti,
Luciano - E-mail: lucianocci (at) tiscali.it

LC
Caro Luciano,
la mia sensazione è che acquistando uno degli amplificatori presenti nella tua lista di candidati non otterresti chissà quale beneficio sonoro. Il Rotel RA931 è vecchiotto ma era tutt'altro che malvagio, dubito sia sensibilmente migliorabile spendendo 400/500€ in un amplificatore nuovo. Potresti, semmai, puntare a qualcosa di meglio cercando nel mercato dell'usato. Con questo budget, infatti, riusciresti a entrare in possesso di un amplificatore da circa 1000€ e non troppi anni di servizio sulle spalle.
Questo vale se ragioniamo in termini assoluti, svincolando il discorso dal tuo attuale impianto. Infatti, se ci calassimo nell'esempio concreto, troverei assolutamente insensato spendere queste cifre in un'amplificazione quando a far suonare tutto sono degli economici bookshelf (onesti, ma niente di più) da 250€ la coppia. L'entità dell'upgrade sarebbe ben più sensibile se la cifra in gioco la investissi per sostituire i diffusori, ad esempio con dei bookshelf più performanti (Elac Debut B5 o B6) o con delle piccole torri da pavimento, magari usate. Tieni conto che il tuo attuale amplificatore è in grado di sostenere impianti anche di un certo impegno, il vero collo di bottiglia nel tuo impianto non è il Rotel, ma i diffusori Indiana Line e, forse, il giradischi, se montasse - come immagino - una testina molto economica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tutto scorre
Caro Lucio,
grazie per l'attenzione, seguo TNT da circa 10 anni, la trovo una rivista straordinaria perché gli articoli non si occupano di “impianti monstre” e le tue risposte sono sempre realistiche e misurate all'altezza di un audiofilo “normale” (nel senso anche del reddito). Da qualche anno ho questo impianto:

L'anno scorso compro un nuovo video proiettore e un lettore blu ray Cambridge CXU (un grosso salto di qualità video, grande soddisfazione). Purtroppo dopo qualche mese il cassetto del mio sacd T+A comincia a scorrere male e sono costretto a spingerlo per poterlo chiudere. Ho provato a smontarlo e a pulire e lubrificare, va meglio, ma non è bastato.
Ho provato ad ascoltare la musica con il Cambridge: ha un bellissimo dettaglio, ma il palcoscenico è più piccolo (sia del T+A che del PS audio), il basso meno profondo, la voce meno calda, gli archi meno armoniosi, i pieni orchestrali meno precisi, l'ascolto più faticoso...
In questi giorni di festa decido di fare un esperimento: stacco il cavo digitale dal Mac e lo collego al Cambridge e mi rendo conto che il Cambridge, collegato al DAC, surclassa il T+A.
Il T+A dopo 9 anni di intensa attività, meriterebbe una revisione completa, ma visti i costi dell'assistenza non so se sia conveniente...
Purtroppo il PS Audio ha solo un ingresso coassiale e comunque ha una certa età. Mi piacerebbe fare un po' di spazio e avere solo il CXU collegato a un dac con due ingressi. Il mio budget è sui 2000 €. Nel frattempo altre ipotesi si sono fatte avanti: Quale consiglio mi puoi dare per aumentare la qualità senza sforare il budget? Come vedi ho tanti dubbi, ma fortunatamente una solida speranza nei tuoi consigli.
Ti ringrazio per la disponibilità e per la dedizione alla nobile causa degli ascoltatori di musica (e non di impianti).
Federico - E-mail: federico.and (at) gmail.com

LC
Caro Federico,
a mio parere puoi tranquillamente optare per un ampli integrato dotato di DAC: accorceresti e semplificheresti il percorso del segnale, a tutto beneficio della qualità e della trasparenza. Visto che utilizzi con soddisfazione una coppia pre+finale Exposure, potresti prendere in seria considerazione l'integrato XM5, per circa 1500/1600€, già dotato di due ingressi digitali coassiali BNC, due ottici e persino un USB con DSD. Non solo, ma dispone pure di ingresso phono che magari ti consente un upgrade simultaneo della sezione analogica del tuo impianto. Molto simile come dotazioni è l'italiano Audio Analogue Fortissimo AirTech, per 1800/1900€. Arrivando fino alla soglia dei 3000€ ci sarebbe il Parasound Halo, ma credo che anche le prime due opzioni possano tranquillamente darti ciò che stai cercando. Con una delle due soluzioni più economiche ti avanzerebbe una parte di budget che potrebbe tranquillamente essere destinato a migliorare altri componenti del tuo sistema, ad esempio la testina.
Non mi è chiaro se i 2000€ di budget siano comprensivi del ricavato della vendita di pre, finale e lettore CD. In ogni caso, per quanto riguarda ques'utimo, io credo sia sufficiente portarlo presso un qualunque buon centro assistenza per farlo tornare in perfetta efficienza. Se è il cassettino ad essere divetato lento, basterebbe una buona lubrificazione della meccanica e l'eventuale sostituzione di qualche cinghia, puleggia di trasporto o motorino (sono di provenienza Mabuchi).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Guasto all'amplificatore
Gentile Direttore, replico alla tua gentile risposta alla mia lettera (
vol.759). Come da te suggerito - e di questo ti ringrazio come sempre infinitamente - ho provveduto a portare l'amplificatore Marantz PM 7000 presso l'assistenza ufficiale a Padova. Nel volgere di due settimane mi è stato restituito perfettamente funzionante: sparito quel fastidioso "scoppio" dopo l'accensione e tra il passaggio da un ingresso all'altro. Sostituito un relè incriminato e un condensatore. Tuttavia, la voglia di un upgrade mi è rimasta. Prima di chiedere il tuo prezioso consiglio, lascia che ti ricordi brevemente i componenti del mio impianto:

Premetto che l'impianto mi soddisfa ancora molto, specie per quanto riguarda il suono delle SF Concertino, cui sono molto affezionato (le possiedo da 18 anni e sono in condizioni perfette). Seguendo il tuo suggerimento, vorrei procedere alla sostituzione dell'amplificatore con qualcosa di "stirpe audiophile", per mutuare le tue parole :-)
Ascolto prevalentemente musica classica, molta della quale in vinile (la raccolta continua a crescere da quando ho scoperto il seguente sito on line che desidero condividere a beneficio di tutti gli appassionati: www.33rpm.de). Dopo varie ricerche sono giunto al seguente gruppo di elettroniche: Inoltre, c'è qualcosa di "casa nostra" che possa rivaleggiare con questi mostri inglesi nella stessa fascia di prezzo? Mi ricordo ancora il grosso errore che feci molti anni fa quando rinunciai ad acquistare l' AA Puccini SE preferendo il più economico PM 7000 (sigh). Ora il nuovo Anniversary ha un costo proibitivo!
Per concludere, e mi scuso se mi sono dilungato, mi è stato offerto di provare alcuni dei componenti sopra citati in negozio, portando con me il resto dell'impianto, cosa che farò, ma so che non è la stessa cosa che ascoltarli a casa propria.
Pertanto mi rimetto al tuo prezioso consiglio. Ti ringrazio come sempre per le tue preziose indicazioni e ti invio un caro saluto,
Ezio - E-mail: Ezioamuro (at) gmail.com

LC
Caro Ezio,
sono felice di sapere che il tuo ampli Marantz sia risorto grazie all'assistenza. La sua sostituzione potrebbe darti qualcosa in più, soprattutto un cambio di impostazione abbastanza deciso, dovessi scegliere uno degli ampli inglesi che hai citato o persino un italiano Audio Analogue nella stessa fascia di prezzo. La mia preferenza personale va al Rega Brio R, oppure al Nait 5si, ma da cercare usato. Di sicuro fai benissimo ad andare ad ascoltarne qualcuno portandoti appresso il tuo impianto (bastano i diffusori e una sorgente) perché, anche se l'ambiente sarà molto diverso, capiresti comunque moltissimo delle potenzialità dei candidati. È fondamentale che ti porti appresso anche l'attuale amplificatore, per un confronto senza possibilità di errore. Non aspettarti cambiamenti radicali, quel che sentirai sarà, molto probabilmente, solo un cambio di impostazione generale e poco più. Nessuna visione mistica.
In ogni caso, non andrei oltre queste cifre qualora intendessi tenere come diffusori i Concertino. Questi sono certamente molto ben suonanti ma è chiaro che arrivano fin dove possono. Con amplificazioni troppo buone sarebbero i diffusori a trasformarsi in colli di bottiglia.
Il passo più logico sarebbe quello di sostituirli con qualcosa da pavimento, di qualità più elevata. In pianta avresti lo stesso ingombro degli attuali supporti ma guadagneresti molto in corpo, peso e impatto della gamma bassa (e quindi anche in dinamica).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Acquisto amplificatore NAD
Salve direttore,
fino a poco tempo fa ero un felice possessore di un Hitachi HA-1 collegato alla scheda audio esterna del mio pc. Purtroppo ora funziona un solo canale e sto pensando di sostituirlo. Sono rimasto colpito dalle recensioni fatte sui Nad proprio qui, magari fatte proprio da lei. Facendo una piccola ricerca sui vari store ho visto che ci sono un sacco di modelli che rientrano nella fascia di prezzo che vorrei spendere (sui 200 euro) anche se usati ma in buone condizioni:

Ce ne sono veramente troppi ed io non sono capace a sceglierne uno, lei quale mi consiglierebbe? Per il momento come diffusori uso o delle Bose 151 se o delle JVC SP-D4 anche se potrei pensare di comprare dei diffusori nuovi da abbinare all'amplificatore più avanti.
Vi ringrazio innanzitutto per tutte le recensioni e i consigli che date, e poi anche per un eventuale risposta.
Cordiali saluti,
Ritchie - E-mail: black89more (at) gmail.com

LC
Caro Ritchie,
visto che utilizzi solo il PC come sorgente e considerato che anche i diffusori sarebbero da sostituire perché non prendi in considerazione una soluzione più semplice e certamente più efficace? Una bella coppia di diffusori attivi, come ad esempio gli splendidi
M-Audio BX8 D2, molto positivamente recensiti qui su TNT-Audio, ti darebbe una qualità audio ben superiore rispetto a quella che otterresti con gli attuali diffusori e uno degli amplificatori NAD che hai elencato, il tutto per 350€ la coppia, se acquistati nuovi.
Tra l'altro, non è impossibile trovarli usati, essendo diffusori molto conosciuti e utilizzati in ambito pro. I vantaggi sono evidenti: passaggio del segnale ridotto ai minimi termini, eliminazione dei cavi di potenza, perfetto match tra amplificazione e altoparlanti. L'unico punto a sfavore sarebbe l'impossibilità di collegare più sorgenti e una certa scomodità nella regolazione del volume, due problemi che si possono ovviare facilmente inserendo un semplice pre passivo tra sorgente e diffusori.
Qualora questa opzione non ti convincesse per qualche motivo, opta pure per uno dei NAD che hai elencato, tra i quali io sceglierei, in ordine di preferenza, C320, 310, 302, 3240PE e 3020E. Appena puoi, comunque, sostituisci i diffusori con qualcosa di più degno e adeguato alla classe dell'amplificatore.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio, dopo averti disturbato un po' negli anni con le mie mail alle quali hai sempre avuto la cortesia e premura di rispondere, questa volta ti scrivo per darti testimonianza del passo compiuto (mi sembrava doveroso). L'ultimo contatto, per il quale è stata anche pubblicata la mia mail (dal sito la mail risulta
pubblicata nella settimana del 13-04-2013...caspita vola il tempo e non me ne sono accorto!!!!!) riguardava le Duevel Planets. Ebbene le ho acquistate, una buona occasione al volo, al "buio" senza averle ascoltate ma le ho prese. Lo so un passo da incoscente ma ero riuscito ad ascoltare solo le sorelle maggiori qui a ROMa Hi-end ma in un salone enorme, zeppo espositori e baccano, quindi puoi immaginare la qualità dell'ascolto. Le Klipsch RB35 mi avevano stancato, l'ampli (Trends) l'ho scarificato (venduto il tutto).
Ora il mio impianto è così composto:

Che dire, i diffusori erano nuovi e inizialmente mi è preso un colpo per come si sentivano, poi con il tempo tutto è cambiato. Calde? Neanche più di tanto, dinamica ok, pressione sonora volume testato fino a poco più di un quarto e per la mia stanza basta e avanza, la linea di basso (carente nelle Klipsch) si sente precisa nei brani senza strabordare e, soprattutto, nessun problema di posizionamento. Insomma avevi ragione nella recensione, io me ne sono innamorato.
Non so se è il Virtue o i diffusori, le cattive incisioni non vengono perdonate!
Ho giocato al buio ma la mano l'ho vinta
P.S. Per soddisfare le mie curiosità, non tocco nulla però, proverò il Virtue con altri diffusori a casa di qualche amico per vedere come suona (l'ingombro lo permette) e Duevel con uno Yarland FV34C in prestito (l'ho sentito spingere diffusori poco sensibili con buoni risultati).
Saluti,
Umberto - E-mail: fulf59 (at) hotmail.com

LC
Caro Umberto,
grazie del preziosissimo e tempistamente perfetto feedback sulle Duevel Planets, che hanno lasciato perplesso un nostro lettore poche lettere più sopra. Confermi dunque che il basso c'è, eccome, addirittura persino più presente che sulle Klipsch RB35 (che non difettano certo in gamma bassa!). La poca “diplomazia” con le cattive incisioni non è nel loro carattere, probabilmente è il Virtue Audio a essere un po' troppo precisino ed esigente. Le Duevel suonano tutto senza mai fare troppo le schizzinose...
Ti auguro buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Questa settimana una cantautrice americana che è evidentemente cresciuta immersa nei suoni di certa wave degli anni '80, evidentissimi infatti i richiami ai Cocteau Twins in questo suo primo singolo Ghost del 2014. Lei è Halsey, appena 23enne, e merita senz'altro di essere seguita con attenzione. È di recente stato pubblicato il suo secondo album.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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