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LC
Caro Nicola,
grazie per la tua esperienza e per aver condiviso con noi la tua realizzazione che, conoscendo il contrappeso Roksan, mi pare tutt'altro che campata in aria. Il risultato finale, poi, mi sembra ti dia ragione all'ascolto. Non posso esserti molto utile perché il contrappeso del mio braccio Artemiz sembra assolutamente libero di oscillare, privo di attrito, così come dovrebbe. Può darsi che nel tuo Tabriz ci sia qualche imperfezione o deformazione dovuta al tempo, non so. Di sicuro i due contrappesi - pur basati sullo stesso principio - sono diversi, il mio è cilindrico, mi pare di ricordare che sia una versione successiva a quella in tuo possesso. Dalla foto sembra però che il tuo Tabriz abbia visto giorni migliori (eufemismo), quindi ci sta che abbia un movimento meno “libero” di quello che dovrebbe avere. Comunque complimenti per l'idea e la coraggiosa intraprendenza! :-)
E buon divertimento con il tuo GTV! Io ancora ricordo con nostalgia il mio GTV6...:-|
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
posto che il tuo lettore CD ha già diversi anni sulle spalle e che sin da allora si trattava di un modello entry-level una sua sostituzione potrebbe essere assolutamente benefica, nell'equilibrio del tuo impianto. Tuttavia, se la meccanica funziona ancora bene, potresti pensare - in alternativa - ad affiancargli un DAC esterno, magari già pronto per la “liquida”. Con il budget a tua disposizione, nell'usato, potresti prendere delle macchine recenti molto, molto interessanti. Tuttavia, qualora la complicazione della “scatola in più” ti disturbasse e la musica liquida non dovesse essere tra le tue priorità, allora anche un lettore CD integrato di livello superiore potrebbe essere un'ottima scelta. I marchi su cui puntare potrebbero essere Rega, come tu stesso hai citato, ma anche Cyrus (per analogia con il tuo amplificatore), Arcam, Audio Analogue o qualche modello più recente di NAD.
Non aspettarti stravolgimenti, il cambio di sorgente digitale è un upgrade mai “drammatico”, come dicono gli inglesi, ma con 500€ nell'usato metti mano su lettori che nuovi costavano circa 1000€, dovrebbe migliorare un po' tutto: raffinatezza, dinamica, quantità di informazioni e, soprattutto, immagine 3D.
Qualora avessi trovato - e magari potessi anche ascoltare a confronto - un Rega Apollo R, non avere troppe esitazioni. Il passo avanti lo sentirai, sensibile. Prova anche a cercare un Naim CD5, si trova, anche in Italia, intorno ai 500€ ed è un signor lettore CD.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Salvo,
una linea elettrica dedicata all'impianto è sempre una buona idea, se l'intervento non fosse troppo complicato ti consiglierei di prenderlo in seria considerazione. L'impianto è già di buon livello, gli upgrade lato alimentazione dovresti riuscire a sentirli.
Per quanto riguarda gli acuti da “asciugare” c'è da fare il solito discorso, trito e ritrito: i dischi incisi male suonano male, non possono migliorare sostituendo i cavi. Suonano male anche su impianti da decine di migliaia di euro, bisogna farsene una ragione. Sia i dischi dei Guns'n'Roses che quelli dei Foo Fighters non sono certi degli esempi di “buona registrazione”. Il tuo impianto, sulla carta, non dovrebbe neppure esaltare gli acuti, anzi. Io proverei a convivere con il fatto che tanti dischi rock siano incisi malissimo. E, tra l'altro, mal si sposano con impianti un po' fighetti - passami il termine - come il tuo. Già con un sistema più ruspante tutto passerebbe in secondo piano, perché magari la riproduzione si concentra maggiormente su altri aspetti: impatto, dinamica, basse frequenze. Per ascoltare rock a volume alto, come sostieni di fare tu, forse Audio Analogue e Sonus Faber non erano esattamente le scelte più adeguate. Meglio Klipsch, Cerwin Vega, Rotel etc. Gli acuti sarebbero stati ancor più fastidiosi ma tutto sarebbe passato in secondo piano grazie alla maggiore “brutalità” del suono complessivo. Alla lunga, certo, un suono così è anche stancante, ma anche molto più divertente e adrenalinico nel breve periodo :-)
Sei mai stato a un concerto dei gruppi citati? Puoi star certo che non staresti lì a sindacare sulla gamma alta trapanante, dopo un'ora ne avresti decisamente abbastanza di tutto :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gabriele,
posso essere sincero? Non farlo :-) Soprattutto se il budget da investire nell'analogico è questo che stavi pianificando. Potresti restare molto deluso e, comunque, dovresti anche mettere in conto la spesa per costruire da zero una discoteca di vinili. A 10/15 euro a pezzo (a esser buoni) sono necessari 1000/1500€ per arrivare a 100 album. A mio parere, con molto meno, potresti portare il suono del tuo digitale a livelli impensabili per un giradischi entry-level. Già con 500€, nel nuovo, fai un salto di qualità notevolissimo. Ti cito solo qualche esempio di DAC che potrebbe far rinascere il suono dei tuoi CD: NAD D1050, Cambridge Audio DAC MAGIC PLUS, M2Tech Evo Dac Two, Audiolab QDAC, Wyred 4 Sound MicroDACHD. Nell'usato recente, poi, le alternative di qualità si sprecano.
Chi ha detto, poi, che il vinile sia del tutto privo di “conversioni”? E tutti gli LP estratti da master digitali? La conversione c'è stata in origine, che facciamo? Buttiamo via tutto? Tra l'altro, molti degli LP che suonano meglio nel mio impianto provengono proprio da master digitali. In altre parole: se vuoi il vinile perché ha fascino e “fa figo” non sarò io a distoglierti da questa idea, ma non mascheriamola con motivazioni audiophile perché proprio non è il caso :-)
Dovessi optare per un giradischi, comunque, evita il vintage (non hai l'esperienza sufficiente) e punta verso un entry-level come il Rega che hai citato o uno dei vari ProJect sotto ai 300€.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giuseppe,
non vedo problemi particolari nella disposizione dell'impianto all'interno della nuova stanza, a patto che sia inserito qualche elemento assorbente (tappeti, quadri in tela, etc.) e che la distanza dei diffusori dalla parete posteriore sia scelta dopo attenta valutazione costi/benefici. Dal disegno sintetico sembra che la parete posteriore sarà molto vicina, sarebbe bene pianificare uno spazio maggiore, onde evitare il rinforzo eccessivo della gamma bassa.
Concordo sulla necessità di sostituire il lettore CD con qualcosa di più consono al resto dell'impianto. Andrebbe benissimo il NAD che hai citato, magari anche il modello inferiore, se questo ti sembra fuori budget. In alternativa, anche un Vela CD fungerà allo scopo. Il salto di qualità rispetto al vecchio ed economico Philips dovrebbe essere sensibile.
Infine, per quanto riguarda il vinile, posso copiare e incollare quanto scritto nella risposta precedente. Valuta per bene se ne valga la pena oppure no. Qualora avessi già una buona collezione di LP l'operazione potrebbe avere un senso, altrimenti sarebbe tutto da valutare in base a budget e aspettative.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Pre fono per MC
Caro direttore, ogni tanto ti disturbo con domande forse stupide, ma le tue risposte mi risolvono sempre il problema.
Ho da tempo un pre TCC TC 754, che avete recensito in maniera estremamente positiva, ed avevo pensato di abbinarci un Sure TA 2024 come finale (spero che l'accoppiata funzioni), ero lì per ordinarlo, quando sono stato folgorato da un dubbio. Il piatto che dovrei usare per l'impianto ha come testina una MC!, la Denon DL-103, quindi dubbio, lo stadio phono del pre è adatto ? Ascolto quasi esclusivamente vinili, (ne ho un migliaio, che vanno dal blues al rock anni 70), e prediligo la chiarezza nelle note alte, non mi interessano bassi eccessivi. Piatto Technics SL-1200 MK2, casse Jbl LX-44.
Non vorrei spendere soldi per uno stadio phono esterno. Ti ringrazio per la risposta ...e, a proposito, complimenti per la rubrica!!
Roberto - E-mail: roberto.laus (at) hotmail.it
LC
Caro Roberto,
il tuo dubbio è assolutamente legittimo, infatti il TCC 754 ha l'ingresso phono compatibile con le sole testine MM! Quindi temo dovrai rinunciarci, visto che la DL103 è una MC a bassa uscita. Ti serve un pre fono che abbia l'ingresso anche per MC. Per fortuna la stessa azienda ne commercializza uno, il modello TC-760LC, anch'esso dotato di regolatore di livello. Non l'abbiamo testato ma immagino sia identico al modello solo MM, con in più lo stadio per MC. Comunque imbattibile per ciò che offre e per quanto costi (73$ + spedizione). In Italia, su Playstereo, lo paghi 79€ più spedizione e non devi neppure preoccuparti della dogana.
L'alternativa potrebbe essere un pre fono tradizionale, come il NAD PP2, privo di regolazione del livello, cui affiancare un integratino in classe D dotato della regolazione del volume (magari ancora Fenice). Tutto dipende dalle tue necessità e se prevedi di utilizzare anche gli altri ingressi linea offerti dal TCC oppure no.
Alla fine la scelta dipende da te. Se usi solo il phono, prendi il NAD o altro pre fono equivalente altrimenti vai di TCC (e risparmi!).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Davide,
sono felice che il mio consiglio per ripristinare le tue ESS sia andato a buon fine e abbia prodotto un buon risultato all'ascolto. I tuoi diffusori meritavano una seconda chance. Per migliorare il tuo impianto prenderei una nuova testina per il giradischi: nel catalogo Ortofon, per non sbagliare, trovi diversi modelli nell'intorno della cifra che hai stabilito. In questo modo non ti discosti troppo dal suono cui sei probabilmente abituato.
Sostituirei anche l'amplificatore e il lettore CD. Per quest'ultimo ti consiglio di leggere la risposta alle lettere precedenti, visto che - per coincidenza - le richieste e le esigenze sono analoghe (sostituzione di un vecchio lettore CD Philips o NAD). Concentriamoci dunque sull'amplificatore. Con 1000€ acquisti un ottimo sostituto per il tuo Denon, che magari ti farà scoprire doti nascoste e insospettabili dei tuoi diffusori. Una piccola lista non esaustiva di diversi apparecchi che potrebbero fare al caso tuo: Rega Brio R, Creek Evolution 50A, Arcam FMJ A19, Musical Fidelity A 5.5, Rotel A-14, Primare I22. Valuta anche un Naim Nait serie 5 usato recente e qualche NAD. La differenza rispetto all'attuale Denon PMA 720 sarà molto sensibile in ogni caso. Controlla bene perché alcuni di questi integrati sono sprovvisti di ingresso phono, nel caso preventiva almeno 100/150€ per un pre fono esterno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Elac Debut B5
Salve direttore,
ti scrivo per avere un consiglio per l'esecuzione di un “downgrade” delle mie casse Monitor Audio S8 acquistate nuove nel 2005; fino al 2013 ho vissuto in un appartamento con un salone di 50 mq circa che ben si adattava ad una coppia di diffusori con doppio woofer. Il mio impianto era composto da:
Recentemente però mi sono trasferito in un appartamento più piccolo con una sala di ascolto di dimensioni inferiori ?(4 x 4 m) e, come prevedevo, le casse e soffrono in un ambiente così piccolo, bassi troppo potenti che tendono a sovrastare le voci e sicuramente anche l'amplificatore faceva la sua parte. Così, come primo tentativo per ottenere un suono meno spinto sulla gamma bassa ho pensato di sostituire il Sansui; dopo aver letto una tua recensione, ho acquistato un ampli in classe D (con soli € 35 valeva la pena fare un tentativo): il Sure Electronics TA2024 e, con mia grande sorpresa e soddisfazione, già dal primo ascolto ho notato un suono più dettagliato, finalmente ho ricominciato a sentire come per magia le voci in maniera limpida, gamme medie/alte molto pulite. La nota negativa è che alzando un po' il volume i bassi sovrastano irrimediabilmente la gamma media.
Per ottenere un basso pulito devo tenerle abbastanza distanti dalle pareti posteriori e laterali ingombrando il mio già piccolo spazio a disposizione. Ho quindi deciso di acquistare un paio di diffusori bookshelf, ovviamente su supporti di buon livello (pensavo di auto costruire i TNT Stubby), che non soffrano troppo la vicinanza dalle pareti (non più di 50 cm, budget massimo circa € 500).
Recentemente mi sono così ritrovato a leggere la tua recensione sulle Elac Debut B5 e sono fortemente tentato ad acquistarle. Il mio dubbio però è: riuscirà il mio ampli Sure a pilotare delle casse con sensibilità di soli 85 dB? Su qualche forum si parla molto bene anche delle Monitor Audio Bronze 2 (sensibilità 90 dB), oppure esistono a tuo parere casse bookshelf di uguale livello ma con sensibilità superiore rispetto alle Elac?
Hho visto buone recensioni sulle Dynaudio Emit M10 (anche se la sensibilità è di 86 dB) e sulle Monitor Audio Silver 1, costano un po' di più ma se ne vale la pena...
Per completezza di informazioni ti indico le mie preferenze musicali che vanno dai Pink Floyd ai Genesis, Beatles, Cure, Nirvana, Pearl Jam, Radiohead, Doors, David Bowie, Joy Division; ascolto anche musica più leggera come George Michael, Tears For Fears (album “The seeds of love”), Simple Minds, a volte anche musica classica.
Cordiali saluti,
Richard - E-mail: RSabini (at) bytewise.it
LC
Caro Richard,
la bassa potenza del chip TA2024 non basta per spingere a dovere le Elac, purtroppo, servirebbe almeno un TA2022. Le dimensioni della stanza non sono enormi ma mi sembra di capire che ti piaccia ascoltare a volumi abbastanza elevati. Quindi no, devo sconsigliarti le Elac. Per un TA2024 serve qualcosa di molto sensibile, almeno 90/91 dB reali e, purtroppo, a parte Klipsch, non esistono bookshelf di ridotte dimensioni che possano vantare una tale sensibilità. Devi pertanto cercare qualcosa di Klipsch, serie RB o RP, si trova anche un bel po' di usato. Nel nuovo, vedi i modelli RP150M (92 dB, 450€ circa), RP160M (95dB, 600€ circa) o anche gli RB51 o RB81, più o meno fine serie.. I 50 cm di distanza dalla parete posteriore dovrebbero bastare per non rinforzare troppo la gamma bassa.
Trattandosi di una stanza perfettamente quadrata, però, il pericolo di andare a stimolare onde stazionarie in gamma bassa è elevato, dovresti provare a trattare un po' l'ambiente, con dispositivi assorbenti o con arredi ad hoc.
Chiaramente, la soluzione migliore sarebbe quella di prendere un amplificatore più universale (magari ancora Tripath, ma più potente) e ampliare così la rosa dei possibili diffusori compatibili. Infatti, non è detto che l'impostazione sonora Klipsch ti piaccia, anche se la troverei adatta ai generi musicali da te preferiti. A proposto di amplificazione alternativa, hai mai provato quella interna al tuo Cocktail Audio X10?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Upgrade testina
Ciao Lucio,
ti aggiorno sull'evoluzione del mio impianto: come da tuo ultimo consiglio (vol.
787) sull'ampli da abbinare alle mie Totem Sttaf, ho ascoltato modelli di Exposure,
Primare e Naim e alla fine ho scelto il Naim Nait 5Si, che mi sta ormai
accompagnando felicemente da Natale dello scorso anno.
Ero intenzionato a sostituire anche il mio vecchio Arcam CD73 con il compagno Nait CD5 si, ma quest'estate in
Inghilterra ho avuto modo di ascoltare anche il Rega Apollo R che, alle mie
orecchie, è parso avere lo stesso family sound, dinamico e di sostanza, solo un po'
meno raffinato del Naim. Considerato il tempo dedicato all'ascolto in CD,
nettamente inferiore a quello dedicato al vinile, e la tentazione del prezzo del
Rega, in UK inferiore di oltre il 30% (!!!) di quello in Italia, ho optato per il
piccoletto.
Sono estremamente soddisfatto e ora sto pensando di migliorare il set up
analogico, formato da giradischi Clearaudio Emotion, braccio Satisfy e prefono
Graham Slee Era Gold V, sostituendo la testina Grado Gold. Pensavo di rimanere in
casa Grado con la Platinum, ma sono tentato ad esempio anche dalla Benz Micro, dalla
Ortofon 2M Bronze o dalla Nagaoka MP200. Tu ritieni che una di queste o altre nella
stessa fascia di prezzo possano costituire un serio upgrade rispetto alla mia Gold o
non vale la pena? In caso, quale ritieni la più adatta (oltre alla qualità
complessiva e la sinergia con gli altri componenti, vorrei privilegiare una testina
dal suono corposo)?
Infine, so che gli ultimi Naim risentono meno del carico capacitivo, ma per
eliminare ogni dubbio, pensavo di sostituire i miei Supra Ply 3.4 s di potenza con i
Van den hul Clearwater, che hanno capacità simile a quelli dei Naim Naca e sono
dello stesso brand dei miei attuali cavi di segnale). A suo tempo, dopo aver letto
che Jim Smith su Get Better Sound metteva in dubbio la vecchia teoria sulla stessa
lunghezza dei cavi di potenza, per evitare di ammucchiare il Supra del diffusore
destro, più vicino al tavolino delle elettroniche, avevo tenuto quest'ultimo piú
corto della metà rispetto a quello di sinistra, che misura 5 metri. Ora, però, il
manuale Naim raccomanda cavi di potenza di almeno 3.5 metri e della stessa
lunghezza: a tuo avviso è meglio seguire tale indicazione e, in tal caso, come
avvolgere il cavo in eccesso?
Scusami per i quesiti poco interessanti (l'ultimo anche paranoico) e grazie per il
tempo e la competenza, sempre condita dalla giusta franchezza e ironia, che ci
regali ogni settimana!
Massimo - E-mail: massimogast (at) yahoo.it
LC
Caro Massimo,
per quanto riguarda l'upgrade della testina io starei in casa Grado, con una bella Platinum, sarebbe un passo avanti abbastanza sensibile. Ovviamente, immagino tu sia soddisfatto dell'equilibrio timbrico del tuo sistema analogico e per questo motivo ti sconsiglio di cambiare “troppo”, scegliendo una testina di altro Costruttore.
Per quanto riguarda la lunghezza dei cavi per elettroniche Naim, è vero che una lunghezza minima di 3.5 metri è consigliabile, per far sì che gli stadi finali dell'amplificatore “vedano” il carico ideale. Il fatto è che queste raccomandazioni erano vere e quasi obbligatorie per le vecchie amplificazioni (chrome bumper e olive) ma pian piano questo ordine si è fatto meno restrittivo. Io proverei anche una lunghezza inferiore, il tuo integrato è moderno e non dovrebbe soffrire in alcun modo per colpa di un cavo solo appena più corto del raccomandato.
Se ci pensi, stiamo parlando di un cavo di 2.5 metri al posto di uno da 3.5, un'inezia assolutamente trascurabile dal punto di vista elettrico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Maurizio,
io invece mi permetto di condividere questa tua osservazione con tutti i lettori di TNT-Audio, troppo spesso concentrati sul mezzo e poco sul fine. Senza l'emozione della Musica - e la mia sensazione è che certi audiofili non ne provino - l'impianto HiFi nulla può, resta uno sterile riproduttore di suoni che non toccano l'anima. A giudicare da certe nenie che si ascoltano nelle mostre HiFi, faccio fatica a credere che ci siano audiofili che si emozionano o si divertano ascoltando i loro impianti. Chissà, magari mi sbaglio...io mi emoziono anche ascoltando qualcosa dagli altoparlantini del notebook da dove sto scrivendo ;-)
Buon ascolto!
Questa settimana ci lascia anche Tom Petty, leggenda del rock americano, che ricordiamo qui con “Learning to fly”, sua celebre hit tratta dall'album “Into the Great Wide Open” del 1991.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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