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Sonus Faber Minima fm2 e subwoofer
Ciao Lucio, ti scrissi nel 2014 (Vol. 685 della posta) per chiederti consigli sull'uso degli stand per le Minima FM2 ed eventuale cambio delle Thiel 1.2. Sai come è finita la mia ricerca di altri diffusori in sostituzione delle Thiel? Ti sembrerà strano, ma ora ascolto quasi esclusivamente le Minima perchè sugli stand, ben posizionate e amplificate sono perfette. Non so come spigartelo ma hanno una dolcezza, un equilibrio e una raffinatezza che non riesco a trovare in diffusori più grandi, naturalmente sto parlando di usato a costi umani.
Le Thiel le uso ancora quando ho voglia di potenza e dinamica, naturalmente. Ora mi è venuta un'idea strana, forse: abbinare un sub alle Minima. Secondo te snaturerei il loro suono? E' chiaro che non ho fatto alcuna prova in merito, ma prima vorrei un tuo consiglio su che modello di sub, non troppo ingombrante, sia il più adatto alle FM2 prima serie. Ti ricordo che non so nulla di collegamenti e di uso dei sub, tagliato a tot Hz che significa? Come scopro il "taglio giusto"?
Un saluto e grazie ancora per la tua disponibilità e competenza.
Aldo - E-mail: primodio.one (at) libero.it
LC
Caro Aldo,
sono contento abbia trovato un buon equilibrio con le tue Minima. Aggiungere un subwoofer può essere un'idea, ma temo non darà alle Minima l'impatto che manca. Il subwoofer, infatti, deve lavorare al di sotto della frequenza dove arrivano le Minima, cioè deve estendere la loro risposta verso la prima ottava, ma non può donare corpo dai 100 Hz in su, la regione dove in genere si situa il corpo del diffusore e della gamma bassa. Il rischio è che la gamma bassa abbia lo stesso impatto, e che sia soltanto più estesa in basso. Si può comunque tentare, scegliendo un sub attivo che abbia la frequenza di taglio regolabile, e provare per esperimenti successivi, iniziando da 100 Hz e scendendo via via più in basso. Per il collegamento all'amplificatore ti serve un'uscita “pre out” o “subwoofer” asservita al controllo del volume. Dovrai poi curare con attenzione il posizionamento in ambiente, in modo che il subwoofer sia acusticamente “invisibile”. È un lavoro non proprio semplice ma potrebbe valer la pena tentare. E, ovviamente, dovrai giocare non poco con la regolazione del livello del sub, per non alterare troppo l'equilibrio della risposta in frequenza dei due sistemi che suonano insieme.
Tieni conto che parte della “magia” dei minidiffusori sta proprio nel fatto che la gamma bassa più profonda è inesistente e questo aiuta a concentrarsi sulla gamma medio-alta, che sembra straordinaria proprio perché non disturbata dai bassi profondi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alberto,
i tuoi diffusori sono ad altissima sensibilità, quindi pochi watt, ma buoni, sarebbero più che sufficienti. Prima di decidere per l'amplificazione, però, bisognerebbe vedere se tu abbia messo i Regency in condizioni di funzionare al meglio. Infatti essi sono, come i Klipschorn, dei diffusori da sistemare negli angoli della stanza, onde sfruttare il rinforzo della gamma bassa causato proprio dalle pareti vicine. Qualora non fossero sistemati in questo modo ci sarebbero ben poche speranze di sentire la gamma bassa allineata con il resto dello spettro audio. In ogni caso, è sbagliato l'approccio al problema: non si può usare l'amplificazione per “correggere” un equilibrio timbrico che non ci soddisfa. È anche possibile che a te il suono di questi diffusori non piaccia, ad esempio.
Potresti provare con un integrato a valvole con le 300B, la bassa potenza sarebbe compensata dall'alta sensibilità dei diffusori. Non so che finali Kebshull ti abbiano consigliato, ma ci andrei cauto, anche per la difficile rivendibilità in caso non ti dovessero risolvere il problema.
In definitiva: controlla bene il posizionamento dei diffusori in ambiente, cura l'acustica dello stesso (se è vuoto o riflettente non ci sono speranze possa suonare bene) e solo successivamente pensa alla nuova amplificazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giulio,
hai proprio ragione: senza un ambiente ad hoc devi rassegnarti a un suono sempre carico di pesanti compromessi, in particolare dal punto di vista della resa prospettica. Le elettroniche però andrebbero migliorate comunque, visto che quei diffusori possono suonare molto meglio di così, con partner all'altezza. Eviterei i Cambridge e punterei verso Arcam, Creek, NAD, Naim, da cercare nell'usato. Certo che con 500€ totali di budget non è che possa fare miracoli, pertanto potresti concentrarti solo sull'amplificazione, lasciando il lettore CD al suo posto, per ora. Un all-in-one, come stavi pensando, non credo sia una soluzione adatta, in tutta sincerità, meglio piccoli passi avanti, poco alla volta ma con prodotti di livello più elevato.
Ovviamente l'ipotesi di lasciare tutto così com'è e acquistare tanta nuova musica mi trova assolutamente concorde! :-)
Potresti anche optare per questa soluzione, in attesa di budget più consistenti o di una sala d'ascolto più consona.
Infine grazie per il feedback sulle tue esperienze d'ascolto, in particolare quella sui diffusori Elac Uni-Fi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Upgrade diffusori
Gentile direttore, dopo la tua risposta, amplificazione per Infinity (vol. 821) ho acquistato il Krell KAV 400Xi. Ti confermo che gli riesce benissimo il difficile compito di pilotare le Infinity RS8K, i bassi sono straordinari per estensione e controllo, l'ascolto coinvolgente. Ti ringrazio per il consiglio.
Ho collegato il Krell anche alle Focal Aria 938 che periodicamente utilizzo in alternativa alle RS8K, il basso delle Focal è meno esteso verso le basse frequenze e meno controllato ma la gamma medio alta è più precisa. La posizione in ambiente è stata ottimizzata per entrambe. Penso quindi sia giunto il momento di puntare ad un diffusore che abbini i bassi profondi e controllati delle Infinity con il dettaglio preciso e gentile delle Focal in gamma medio alta. Anche se tu consigli prima di scegliere le casse poi l'amplificazione, ora che l'ho conosciuto, vorrei conservare il Krell. A monte c'è un iMac con Audirvana ed un NAD M51, cavi JPS Lab.
Dovrebbero essere i miei diffusori definitivi, il budget potrebbe arrivare 5k e cercherei fra l'usato. Pensavo, ad esempio, alle Revel Studio 2 oppure ad un modello Infinity serie IRS ma non ho pregiudiziali.
L'ambiente dedicato all'ascolto, misura 5 m x 7 m, le pareti non sono parallele, ha un soffitto in legno a doppio spiovente, tappeti sul pavimento, tende alle finestre, ascolto rock anni '80 e Jazz.
Grazie,
Sergio - E-mail: Sergio.Cicognani (at) libero.it
LC
Caro Sergio,
sono felice che il mio consiglio sull'amplificatore Krell abbia funzionato così bene! Le Infinity RS8K sono diffusori difficili e un amplificatore muscoloso come il Krell kav400xi era certamente uno dei candidati da tenere in debita considerazione.
Ora, giustamente, vorresti eliminare le due coppie di casse e acquistarne una sola che possa darti tutto ciò che danno le Infinity e le Focal senza rinunce o rimpianti.
Sono assolutamente d'accordo con questa decisione, ho sempre pensato che sia assolutamente inutile ascoltare con componenti “multipli”. (due coppie di casse, due amplificatori etc.), si tratta di un'ossessione audiofila da combattere ad ogni costo. Meglio vendere tutto e acquistare un singolo componente di migliore qualità. Nel tuo caso mi viene in mente un'unica risposta, drastica: Duevel Bellaluna, da cercare usate. Ti prego di leggere la mia recensione e provare a immaginare se quel tipo di suono possa incontrare il tuo gusto. Secondo me sì, faccio difficoltà ad immaginare qualcuno che non possa restare rapito dal suono completo di questi diffusori, dinamici ma anche delicati, devastanti ma rispettosi, precisi e al tempo stesso facili da ascoltare e da inserire in ambiente. Non ti consiglio alternative, per una volta, prima devi assolutamente ascoltare una coppia di Bellaluna pilotate a dovere. Sono abbastanza sicuro che ti affascineranno almeno quanto hanno affascinato me. Divertimento allo stato puro.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Matteo,
spero di non arrivare tardi con questa risposta, purtroppo abbiamo molto arretrato da smaltire. Magari il regalo di compleanno è già stato acquistato! Comunque, le tue idee mi trovano sostanzialmente concorde, sia per la scelta del giradischi che per l'amplificazione. Per quanto riguarda i diffusori io andrei sul sicuro e prenderei gli Elac Debut B5. Il passo avanti rispetto alla configurazione attuale, a patto di sistemare a dovere i diffusori, sarà molto, molto sensibile.
Non trascurerei la possibilità di provare a vendere nell'usato l'amplificatore e il giradischi. Sono abbastanza rari e comunque di un certo interesse storico. Perser era uno storico marchio italiano che realizzò alcuni prodotti interessanti e Garrard...è sempre Garrard. A mio parere ci si potrà ricavare facilmente qualche biglietto da 100€, se i componenti fossero in buono stato.
Le casse JVC, invece, temo siano prive di un qualunque valore, musicale e storico.
Nota a margine: è bello sapere che il regalo per un diciottesimo compleanno sia un impianto HiFi per il vinile, anziché il solito smartphone. Complimenti al ragazzo e ai genitori!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Simone,
per il lettore CD Yamaha credo esista un'opzione migliore che risolverebbe il problema e migliorerebbe anche la qualità sonora. Acquista un DAC esterno che abbia l'ingresso digitale ottico, visto il tuo lettore Yamaha ha un'uscita ottica. Basta un qualunque DAC, magari usato, che puoi acquistare per la cifra che probabilmente ti sarebbe necessaria per sistemare lo stadio d'uscita, un'operazione - tra l'altro - dagli esiti incerti. Prova anche a vendere il lettore Pioneer, magari riesci ad aumentare un po' il budget a disposizione (se funzionante forse riesci a piazzarlo sotto i 100€).
Per quanto riguarda i due amplificatori io forse li venderei entrambi e col ricavato andrei a caccia di un integrato migliore, usato, da cercare tra i soliti marchi (NAD, Rotel, Cambridge etc.). Di sicuro devi poi (o prima!) concentrare la tua attenzione sui diffusori che, se provenienti da un compatto, sono di sicuro da sostituire. Senza un'indicazione del budget mi viene difficile suggerire una rosa di possibili candidati, ma molte marchi e modelli li trovi consigliati ogni settimana su questa stessa Rubrica, basta decidere un budget e poi eseguire una ricerca con parole chiave “diffusori con xxx€”. Valuta marchi come Indiana Line, Wharfedale, Elac etc.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gianfranco,
abbiamo parlato di questo problema giusto la settimana scorsa su questa stessa Rubrica, ti consiglio di darci un'occhiata. La soluzione definitiva, anche se forse non bellissima, al problema che lamenti, è una griglia metallica intorno agli oggetti da proteggere. Si potrebbe poi rivestire il tutto con tela fonoassorbente, se l'effetto estetico della griglia metallica non fosse gradito. Dubito che eventuali spray deterrenti siano realmente efficaci e, comunque, con un bimbo in giro per casa forse non sarebbero una buona soluzione.
Il problema dei cavi dei diffusori troppo facilmente raggiungibili dalle manine di tuo figlio si potrebbe risolvere in modo analogo costruendo delle griglie metalliche da applicare tipo parapolvere nel retro dei diffusori, avendo cura di posizionarle abbastanza distanti in maniera tale che non tocchini i connettori dei cavi (pena cortocircuito).
E no, grazie, non mi serve un cane :-) ho già quattro gatti che, però, se ne stanno tranquilli fuori in giardino.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Paolo,
potrebbe essere che nella rete elettrica siano presenti dei disturbi che facciano vibrare il trasformatore d'alimentazione. Il ronzio è proveniente dall'amplificatore o dai diffusori? Se proviene dall'ampli è probabile che sia sufficiente stringere il dado che fissa il trasformatore al telaio, eventualmente frapponendo tra essi una rondella in gomma. Dovesse provenire dai diffusori bisogna prima capire se sia effettivamente colpa dell'amplificatore. Potrebbe essere una sorgente, ad esempio. Potrebero esserci interferenze che vengono captate da qualche altro componente o cavo.
Prova a spostare l'impianto in altra stanza o, se possibile, in altra abitazione. Solo in questo modo si riuscirà a isolare il singolo disturbo.
Nel frattempo, non farà male dotare l'impianto (o ogni singolo componente) di un filtro antidisturbo, tipo anche una semplice vaschetta IEC filtrata o altro dispositivo analogo.
Grazie per il feedback sull'acquisto delle Elac Debut B5, vedo che la schiera di ammiratori di questi sorprendenti diffusori si sta ampliando molto rapidamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ampli a valvole
Gent.mo Lucio,
La lettura di TNT continua ad essere una parte importante della mia passione per l'alta fedeltà, nei momenti in cui non posso ascoltare musica come si deve. Ho iniziato solo da un paio di anni ad assemblare un impianto con componenti entry level ed ora composto da un Pro-ject Debut con OM10E, un pre-phono TCC TC-754 (preferito al Project phono box con cui avevo iniziato e su cui ho collegato anche un Denon già in mio possesso che uso come DAC per musica liquida le rare volte che, senza pretese, non ascolto vinile) e un amplificatore in classe D autocostruito con modulo autocostruire T100 che fa uso del chip TAA4100A (50-60W RMS).
I diffusori sono ora Wharfedale Diamond 225. Ho costruito un TNT Shield per il segnale mentre so di avere accettato un importante compromesso per ragioni estetiche usando un cavo di potenza Monacor piatto da 1.5sqmm, attualmente in monowiring (ritieni che si otterrebbe un miglioramento significativo usando lo stesso cavo in biwiring?). La stanza di ascolto è anche il soggiorno di casa, ampio 6x5 metri, con i diffusori sul lato lungo a circa 3 metri di distanza tra loro. Non posso ottimizzare più di tanto la posizione dei diffusori che sono ora a circa 40cm dalla parete posteriore (uno dei due è a un metro da un angolo della stanza) e questo è uno dei motivi per cui ho optato per le 225 che da quel che ho letto sono considerate meno sensibili al posizionamento data l'uscita reflex sul fondo. Per la mia scarsa esperienza, e forse scarse pretese, la riproduzione è soddisfacente con un palcoscenico ampio, forse non molto profondo. Mentre scrivo mi chiedo cosa penserai di queste scelte e di queste considerazioni.
Ascolto prevalentemente jazz (tutto ma con predilezione per pianisti come Monk), Dylan, Pink Floyd, Dire Straits. Mi piacerebbe ampliare la mia esperienza di ascolto aggiungendo un amplificatore a valvole al posto del mio classe D. Confesso che parte di questo interesse nasce dalla lettura di qualche tua recensione, come quella del Ming-da MD300A, da cui mi pare tu sia rimasto ben impressionato nonostante tu non ti dichiari in generale grande estimatore degli amplificatori a valvole.
Una delle tante domande che mi faccio è se la potenza di un ampli che come questo Ming-da monta valvole 300B è adeguata a pilotare diffusori di sensibilità media come i miei 225. Hai consigli da darmi? Il budget, come avrai capito dal mio attuale impianto è limitato (almeno relativamente agli amplificatori a valvole), e si aggira intorno ai 1000 euro.
Mi piacerebbe capire meglio anche alcuni aspetti tecnici di cui intuisco la complessità ma sono lontano da una buona comprensione. Per esempio vorrei conoscere di più a proposito dell'accoppiamento tra amplificatore e diffusori. Un diffusore di sensibilità media produce intorno a 87dB per watt a un metro di distanza. Il mio punto di ascolto è entro i 3 metri di distanza e credo di non superare mai i 75dB in ascolto. Una conclusione superficiale potrebbe essere che mi basterebbero pochissimi watt per pilotare i diffusori in modo soddisfacente ma mi rendo conto che la realtà è molto più complessa e non colgo l'effetto dell'impedenza.
Vorrei anche capire meglio il ruolo dell'amplificatore nella creazione di un palcoscenico virtuale ampio e realistico (intuisco meglio il ruolo dei diffusori e del loro posizionamento). Non ti chiedo di rispondere direttamente a queste domande, che sono certo risultino ingenue, ma se potessi darmi qualche riferimento per una buona lettura ti sarei grato, anche all'interno di TNT nel caso mi sia perso un articolo su questo.
Grazie dell'attenzione e Cordiali Saluti,
Federico - E-mail: fedementa74 (at) icloud.com
LC
Caro Federico,
la soluzione al tuo problema è semplice: prendi un T-Amp da 9 watt per canale e vedi se la potenza ti basta oppure no. Con poche decine di euro ti togli il pensiero. Un integrato con le 300B, come il Ming Da che ho recensito, produce sostanzialmente la stessa pressione sonora. Se ti basta uno, ti basta anche l'altro. I tuoi diffusori, dichiarati per 87 dB/w/m sono stati misurati a 85 dB, e non è una differenza da poco, credimi. A mio parere i 9 watt di questi amplificatori potrebbero essere troppo pochi, ancor più in un ambiente da 30 mq come il tuo. Tuttavia mi sembra di capire che tu ascolti a basso volume, quindi non ti resta che provare. Il problema vero, però, è un altro: io non spenderei mai 1000€ per pilotare dei piccoli diffusori da 350€. Sarebbe meglio, molto meglio, il contrario: dei diffusori da 1000€ pilotati da un amplificatore da 350€.
Per quanto riguarda invece la ricostruzione dello stage virtuale, ogni componente ha la sua influenza, ma i diffusori hanno, secondo me, un ruolo chiave, così come il loro posizionamento. Non ci sono delle caratteristiche elettriche particolari da prendere in considerazione per capire se un amplificatore riesca o meno a ricreare un palcoscenico virtuale più o meno buono.
Infine, mi chiedi se sia il caso di provare il biwiring oppure no. Secondo me, nell'economia di questo impianto, non farebbe una differenza apprezzabile. Dovesse capitarti una seconda coppia di cavi, non ti resterebbe che provare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luciano,
sono felice di sapere di essere stato parte in causa in questa tua percepibile soddisfazione all'ascolto delle tue belle Sonus Faber. Grazie per il feedback e goditi la tua musica preferita, ora.
Torniamo in tema di cover d'autore. “Purple rain” di Prince è una canzone che è stata ripresa da tanti artisti celebri, da Bruce Springsteen a Madonna, da Stevie Wonder ai Culture Club ma questa cover di Adam Levine dei Maroon Five (insieme con Train) svetta su tutte per intensità, potenza ed energia. I due assoli di chitarra, sempre di un sorprendente e ispiratissimo Levine, possono tranquillamente confrontarsi con quelli originali di Prince. Energia allo stato puro.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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