Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 3/2/2018 - 10/2/2018

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  1. Ronzio dalle casse
  2. Ampli o casse attive?
  3. Elac Debut b5 vs Monitor Audio Gold
  4. Consigli pre phono
  5. Consiglio nuovo lettore di rete integrato
  6. Potenza amplificatore
  7. Collegamenti corretti
  8. Re: CD rovinati e liquida
  9. Made in TNT
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Ronzio dalle casse
Caro Direttore, buongiorno,
premetto che prima di scrivere ho consultato già le lettere presenti sulla rubrica della posta ed ho provato già, purtroppo con esito negativo, le soluzioni che proponete a chi come me ha il problema in oggetto.
Il mio impianto è così composto:

Tutto andava bene sino a prima dell'acquisto del giradischi. Appena fatto l'acquisto e collegato il tutto, infatti, sento un ronzio fastidioso alle casse (solo quando è selezionato phono sull'ampli), che aumenta all'aumentare del volume dell'amplificatore. Ciò avviene anche a giradischi spento. Altro fenomeno (che per la verità è sempre esistito, piccola vibrazione avvertita allo sfioramento dell'amplificatore).
Tutte le apparecchiature sopra elencate sono a doppio isolamento, per cui non esiste collegamento di massa tra giradischi ed amplificatore (sembra che in effetti esista attraverso il braccio ed uno degli spinotti rca).
Fenomeno del ronzio e della vibrazione che spariscono appena scollego dalla ciabatta il lettore cd.
Ho provato già a collegare il lettore CD ad una presa diversa, addirittura utilizzando una sezione dell'impianto elettrico di casa mia diversa da quella a cui è collegato il resto dell'impianto hi fi con esito negativo.
Avevo pensato di collegare fisicamente la massa dell'amplificatore attraverso l'apposita vite sul retro alla messa a terra della ciabatta, ma mi è stato detto che è vietato dalle nostre norme e probabilmente anche inutile.
A questo punto, Le chiedo: Già che ci siamo, mi permetto di chiederLe, sperando di non approfittare troppo della sua disponibilità, un parere su eventuali miglioramenti che potrei apportare all'impianto senza enormi esborsi ;-)
La ringrazio anticipatamente dell'attenzione che vorrà prestarmi e dell'aiuto che vorrà darmi e le porgo i miei saluti.
Luigi - E-mail: ldiluciano (at) isab.com

LC
Caro Luigi,
sembra che ci sia una qualche interferenza tra giradischi e lettore CD. Quest'ultimo è posizionato vicino al giradischi? Potrebbe essere che la testina capti delle interferenze provenienti dal lettore, da qualche suo circuiito interno o dal trasformatore d'alimentazione. Propendo per quest'ultima spiegazione, visto che, immagino, il ronzio sia presente anche quando il lettore CD è spento (giusto?) e sparisce soltanto se stacchi la spina di rete. Se così fosse è sicuramente un problema di trasformatore e del suo flusso disperso. Che fare? Allontanare il lettore CD dal giradischi, innanzitutto. Provare a schermarlo all'interno di un altro contenitore metallico o, in ultima analisi, sostituirlo!
Una precisazione: il fatto che gli apparecchi siano a doppio isolamento non ha alcuna rilevanza con l'essere il giradischi collegato o meno a massa. Il cavetto che in genere è presente nei giradischi serve da massa per il braccio e la testina, non ha niente a che vedere con le messa a terra degli apparecchi. O, almeno, non in senso stretto. Il tuo giradischi ha una massa che è collegata al negativo del canale sinistro, quindi non c'è da aggiungere alcun altro cavetto volante.
Per quanto riguarda il resto dell'impianto non ho molto da dire, è costituito da ottimi componenti. In un'ottica di un upgrade partirei proprio dal lettore CD e potresti cercare un Rega usato, giusto per non sbagliare, e solo successivamente pensare ai diffusori, magari stabilendo un budget di massima. Lascerei l'ampli al suo posto, per ora.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli o casse attive?
Egregio Direttore buonasera.
Ho una stanza di 25 mq di forma quadrata, per la quale ho intenzione di prendere un Cocktail Audio X12 collegato a una coppia di diffusori System Audio 1010 che facevano parte del mio vecchio sistema. In questo periodo ascolto prevalentemente elettronica, rock psichedelico e musica sinfonica. Ho una buona collezione di CD, ma utilizzerò soprattutto il servizio di Spotify, a cui sono abbonato. Il mio budget totale si aggira intorno ai 900 euro. La mia domanda è la seguente: secondo lei, oltre al Cocktail Audio X12, è meglio comprare un amplificatore (pensavo al Cambridge Audio Topaz AM10) per migliorare la resa dei miei attuali diffusori, oppure invece dell'amplificatore sarebbe meglio acquistare un paio di casse attive tipo le M-Audio BX8 D3?
Grazie mille per l'attenzione e buon lavoro.
Antonello - E-mail: muscau (at) gmail.com

LC
Caro Antonello,
prima di pensare a degli eventuali upgrade ti consiglierei di ascoltare con attenzione il Cocktail X12 collegato ai tuoi diffusori, utilizzando la sua amplificazione interna, che è tutt'altro che malvagia. Non credo che un amplificatore esterno economico come il Cambridge Audio AM10 sia di gran lunga superiore. I 900 euro che hai stanziato forse dovresti investirli in una coppia di diffusori da pavimento di qualità più elevata, visto che l'ambiente d'ascolto è abbatsnza ampio. L'opzione casse attive tipo
M-Audio BX8 è ottima, ma si tratta di diffusori bookshelf che si trovano più a proprio agio in situazioni differenti, ovvero in ambiente più piccolo e ascolto più da monitor. In ogni caso saresti molto lontano dal budget che hai stanziato. Se la cifra a disposizione è quella forse vale la pena puntare a qualcosa di meglio. Diffusori da pavimento sotto i mille euro abitano in un segmento di mercato molto affollato, dove le opzioni abbondano. Seguire le nostre raccomandazioni (basta mettere “diffusori da pavimento da 1000€” nel motore di ricerca interno al sito) ti permetterà di avere a disposizione una rosa di candidati molto ampia. Proverei, se possibile, ad ascoltare almeno qualcuno di questi diffusori, per capire quali incontrano meglio il tuo gusto personale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Elac Debut b5 vs Monitor Audio Gold
Salve direttore
Seguo con interesse da molti anni le recensioni TNT-Audio, vorrei chiedere oggi un consiglio, per valutare la sostituzione delle quasi 25enni Monitor Audio Gold 1 con le
Elac Debut b5. Trovo molto calibrata la vostra recensione del 1997 delle monitor audio, personalmente non mi hanno mai soddisfatto del tutto (ho un nad 302 di pari età), ma leggo toni entusiasti sulle Elac.
Approfitto anche per un consiglio sulla sorgente, avendo rivitalizzato il tutto con un Pioneer n50 pensavo di sostituire il deceduto lettore cd Teac con il transport CXC di Cambridge audio, sfruttando il dac del Pioneer. Non ho moltissimi cd, per cui non so se a questo punto utilizzare la sola sorgente digitale (Mac + Amarra o Audirvana) o provare nuove sensazioni con il Cambridge audio.
Grazie molte,
Alberto - E-mail: albi175 (at) yahoo.com

LC
Caro Alberto,
a mio parere le Elac Debut B5 sono un gradino sopra le tue attuali Monitor Audio, anche e soprattutto in gamma bassa. Se ti riesce, però prova ad ascoltarle prima di acquistarle, l'impostazione sonora è abbastanza differente.
Il NAD 302, comunque, sarebbe un ottimo partner, non prevedo alcun problema di pilotaggio o di abbinamento timbrico. Per quanto riguarda la lettura dei tuoi CD ritengo assolutamente inutile spendere tanti soldi per la meccanica separata Cambridge! Visto che non possiedi molti CD e che comunque ascolti anche o prevalentemente via streaming, secondo me faresti meglio ad acquistare un semplice lettore CD, anche usato e molto economico, purché dotato di uscita digitale.
In questo modo potresti leggere i CD sfruttando il DAC interno al tuo Pioneer N50. In questo contesto ti sarà assolutamente impossibile distinguere differenze tra una meccanica così economica e un componente dedicato come il Cambridge CXC.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consigli pre phono
Caro Direttore,
è sempre un piacere scriverti e leggerti. Di recente ho riletto un tuo editoriale nel quale parlavi di vintage e dintorni e devo dire che condivido in pieno quello che dici, cioè che vista la nuova moda ci stiamo facendo prendere un po' ed i prezzi anche di strumenti economici ed entry level già quando erano a listino, stanno lievitando tantissimo, in particolare per quello che ruota intorno al vinile.
Con questo non voglio dire che disdegno il vintage, anzi, ti scrivo proprio perchè ho reciclato un po' di apparecchi in giro ed ho creato un secondo impianto, per il quale sono alla ricerca di un pre phono. L'impianto è così composto:

La mia idea è quella di sostituire l'Arcam con un The T-Amp (sono indeciso se l'800E o il 400E: il primo mi per la recensione su TNT l'altro perchè ha degli optionals più interessanti) e quindi prendere un pre phono. Stavo valutando i Pro-Ject ed i TCC/TEC, che purtroppo non ho l'opportunità di ascoltare. Quale dei due credi sia una scelta più opportuna considerando il mio attuale impianto?
Ti ringrazio per la risposta,
Giuseppe - E-mail: gruscign (at) yahoo.co.uk

LC
Caro Giuseppe,
se vintage ha da essere, in qualche modo, meglio cercare di restare all'interno di quell'ambito. Cercherei, quindi, un amplificatore integrato di qualche anno fa, dotato di un buon ingresso phono. Già l'Arcam in tuo possesso ha un ingresso phono dignitoso, sicuramente con un pre esterno come un TCC o un ProJect Phonobox non faresti chissà quale salto qualitativo. Mi vengono in mente amplificatori migliori, i soliti NAD e Rotel, tanto per cominciare, che potrebbero darti qualcosa in più, sia come qualità generale che come adeguatezza dell'ingresso phono. Non concordo con la scelta di un T.amp (che non è un T-Amp! Non dimentichiamolo...) cui abbinare un pre fono economico. Coi circa 250€ che ti costerebbe questa soluzione potresti cercare un buon integrato recente, dotato di ingresso phono adeguato.
A onor del vero, se fossi al tuo posto, io mi terrei l'Arcam Alpha e sostituirei i diffusori. Il punto debole sarebbero questi, non certo lo stadio phono integrato dell'onestissimo Arcam.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Consiglio nuovo lettore di rete integrato
Gent.mo Direttore,
La ringrazio innanzitutto per i consigli che ho potuto trarre dai messaggi di risposta agli altri lettori, ma ora devo chiederLe una dritta riguardo a come rimpiazzare il mio vecchio sistema audio. Vorrei un integrato con una potenza non eccessiva (anche sotto i 100W) e con qualche possibilità di avere sorgenti "moderne". L'ideale sarebbe un ricevitore di rete, i requisiti a cui non posso rinunciare sono la possibilità di riprodurre musica liquida attraverso Airplay (ho una serie di dispositivi Apple che vorrei usare) e un ingresso USB in cui mettere una chiavetta con file FLAC. Ciliegina sulla torta sarebbe anche un ingresso phono (ho anche un giradischi ProJect che così non necessiterebbe dell' ingombro di preamp e cavi connessi).
Per ora sono indeciso tra il Marantz M CR 511 (trovato usato in perfette condizioni a 270€) e il Pioneer SX N30 (usato in condizioni buone a 355 euro, ha in più un ingresso phono). Non mi dispiacciono anche altri modelli (es. Yamaha R N402, Denon DRA N4 e alcuni prodotti ONKYO) Purtroppo però di questi non ho ancora trovato offerte rientranti nel mio budget, che non dovrebbe superare i 400€ di ricevitore+eventuale preamp.
Saprebbe darmi qualche consiglio?
Grazie in anticipo e complimenti
Matteo - E-mail: m.teo91 (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
in effetti il Pioneer SX N30 sembra soddisfare tutte le tue esigenze e il prezzo rientra perfettamente nel budget che hai stanziato. L'ho visto in vendita, nuovo, a 370€ su Amazon, quindi usato a 355€ non mi pare esattamente un affare irresistibile! Dovrebbe costare un bel po' meno, altrimenti ti conviene prenderlo nuovo, avresti anche i due anni di garanzia, tra l'altro. Fai notare al venditore questa incongruenza e valuta bene il da farsi.
In generale, non sono particolarmente favorevole a dei receiver così affollati, si rischia di scendere a compromessi sul piano della qualità sonora ma, d'altra parte, se tu desideri tutte queste features a questo prezzo non esistono alternative valide. C'è anche da considerare il resto della catena, che non citi. È chiaro che se il resto dell'impianto fosse economico allo stesso modo l'eventuale compromesso sulla qualità sonora globale sarebbe del tutto inudibile.
Non fissarti sull'aspetto della potenza, ricorda che in ambiente domestico, normalmente, si fatica a utilizzare più di 15/20 watt per canale, con diffusori di sensibilità media e in una stanza di dimensioni “normali”.
A tal proposito è illuminante la lettera che segue, a riprova di quanto vado ripetendo - inutilmente? - da tanto tempo...
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Potenza amplificatore
Carissimo Lucio, come sta? Ho fatto una prova con un integrato valvolare Yaqin 300b per pilotare le mie Linn Kaber, al posto di un pre finale Naim 140. La stanza è di 15 mq, devo dire che non pensavo potesse fare tanto con 10 watt. Mi piace molto, tanto che penso di fare il cambio....che ne pensa? Come mai 10 watt rendono così tanto?
Poi il mio Naim CDX ha dei problemi sul laser....se non si potessero risolvere quale lettore cd potrebbe degnamente sostituirlo, anche non Naim.
Grazie per la sua sempre cortese attenzione.
Sereni orizzonti.
Dino - E-mail: marcugliadino (at) gmail.com

LC
Caro Dino,
è da più di vent'anni che insisto a ripetere che la potenza realmente utilizzabile, in ambito domestico, è molto, molto più bassa di quella che i venditori di amplificatori vorrebbero farci credere. Complice il fatto che le stanze sono sempre più piccole, i vicini di casa sempre meno tolleranti e la sensibilità media dei diffusori sempre più elevata, direi che 10/15 watt possano essere assolutamente sufficienti per ascolti domestici di qualità. Il fatto che tu ti sorprenda di come i 9 watt delle valvole 300B possano suonare così forte è legato all'aver sovrastimato le tue necessità. Questo significa che, per esempio, di tutti i watt del tuo finale Naim NAP140 (circa 40 watt per canale su 8 Ohm) tu ne utilizzi solo una minima parte. Mi pare che la sensibilità delle Kaber si aggiri intorno agli 87 dB/w/m, il che significa che con la potenza delle 300B a un metro dai diffusori dovresti essere sopra i 95 dB di pressione sonora, che è - in effetti - “tanta roba” e più di un vicino di casa potrebbe non gradire ;-)
Se il risultato sonoro ti piace, e non dubito che una coppia di 300B messe in condizioni di rendere al meglio possano farsi beffe di un finale a stato solido come il NAP140, non vedo motivo per non effettuare il cambio. Prima valuta con attenzione il margine di potenza che realmente ti serve: nelle incisioni più dinamiche e con basse frequenze più potenti la 300B potrebbe trovarsi col fiato corto e andare in crisi. Mettila alla prova con qualche traccia “difficile” e prendi la decisione a ragion veduta.
Per quanto riguarda il tuo lettore Naim CDX io direi che merita senz'altro di essere riparato. Contatta l'assistenza ufficiale e chiedi un preventivo per la sostituzione dell'unità di lettura ottica. A seconda della cifra, quindi, decidi che cosa fare. Sarebbe un peccato non rimetterlo in condizioni di funzionare...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Collegamenti corretti
Buongiorno direttore, mi scuso anticipatamente per il disturbo e spero di essere abbastanza esaustivo. Mi sono avvicinato qualche anno fa alla musica liquida (anche se sono cresciuto con il vinile) e devo dire che l'opportunità di avere un computer collegato all'impianto mi da notevoli soddisfazioni. L'Hi-Fi è così composto:

Ho "inventato" una struttura autocostruita (in ferro) per sostenere (ad un muro portante) l'impianto creando uno spazio nascosto per i collegamenti ed il Pc. Il mio quesito è rivolto ai collegamenti che ho realizzato (anche grazie alle sue recensioni) ed è composto in questo modo: Pc normale che utilizzo per tutto (visto che non ho la possibilità di averne uno dedicato solo alla musica liquida), M2TECH (usb dal Pc) con uscita coassiale, DAC Denon DA 300 Usb collegato all'amplificatore con RCA sempre della YBA. Secondo lei così predisposto ha una resa sonora equilibrata o posso migliorare qualcosa.
Premetto che la musica è ricavata dai miei cd originali e conservata in formato Wave (senza compressione utilizzando EAC) e utilizzo JRiver come lettore musicale (settaggio M2Tech wasapi). La ringrazio per la collaborazione e spero che abbia il tempo di rispondermi.
Cordiali saluti e complimenti per la sua rivista.
Elio - E-mail: arletti.parquet (at) gmail.com

LC
Caro Elio,
non vedo niente di concettualmente sbagliato nella configurazione da te utilizzata ma mi sfugge il motivo per il quale tu non colleghi il DAC direttamente al PC, visto che il Denon DA300 ha un ingresso USB. Perché devi trasformare il segnale che esce dal PC in digitale coassiale tramite la pennetta M2Tech e poi farlo entrare dentro il DAC Denon? Si tratta di un passaggio e di una trasformazione in più. Collega il Denon direttamente al PC e vendi la penna M2Tech, è superflua!
Ottima la scelta di JRiver come player per i file musicali non compressi. Potresti provare a comprimerli in FLAC per occupare meno spazio, la qualità sonora resta praticamente inalterata. Il resto dell'impianto è costituito da ottimi elementi (YBA e Triangle) che dovrebbero convivere bene insieme. Affermi che la resa del sistema è equilibrata e questo è più che sufficiente. Poi mi chiedi se si possa migliorare qualcosa...sicuramente tutto è migliorabile!
Certamente l'eliminazione del passaggio aggiuntivo tramite la penna M2Tech non farà male, per migliorare ancora dovresti pensare a cambiamenti più sostanziali, ad esempio lato diffusori. Le Antal sono delle ottime casse, ma l'ampli YBA può reggere diffusori ben più impegnativi e raffinati. Tutto dipende, come al solito, dall'eventuale budget a disposizione per l'upgrade.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: CD rovinati e liquida
Caro Lucio,
ho effettuato il test che mi hai
suggerito (utilizzando però un lettore DVD ed un Blu Ray, spero sia ugualmente dirimente) ed i CD incriminati, che per altro sono solo un 10/15%, suonano senza disturbi...
In questi giorni mi sono quindi messo in contatto con un centro di assistenza del vecchio distributora di MICROMEGA (Suono e Comunicazione) conosciuto per un problema del DUO CD qualche anno dopo l'acquisto, che mi ha confermato l'alta probabilità che il problema sia del laser Philips del lettore che però non è più reperibile in quanto non più prodotto dalla Philips da molti anni.
Mittas Elettronica di Bologna della Tecnofuturo (nuovo distributore) mi conferma che l'originale Philips non si trova più, ci sono dei cloni cinesi di dubbia qualità, e comunque giustamente deve vedere il lettore per una diagnosi certa.
Cercando su ebay ho trovato: “ORIGINALE Philips LENTE LASER PER MICROMEGA DUO CD”. Il lettore a Euro 192,56 ed un DUO CD usato a Euro 800. Che ne pensi? Per adesso faccio attendere la “liquida”.
Tralascio per essere breve i per altro doverosi complimenti, tante grazie.
Alberto - E-mail: albebona57 (at) gmail.com

LC
Caro Alberto,
vedi che avevo ragione? I tuoi CD non avevano niente che non andasse, ma era il laser del tuo lettore Micromega ad essere giunto a fine vita oppure qualche altra sezione dell'unità di lettura ottica. Non è certo, infatti, che sia un problema di laser, o che sia l'unico problema. Prima di acquistare un laser nuovo è necessaria una diagnosi accurata. Quelle meccaniche Philips avevano anche altri problemini che si manifestavano con il tempo, quindi lo sguardo di un riparatore esperto è necessario prima di qualunque decisione. Ovviamente, patti chiari sin da subito sui preventivi di spesa. In questo sito trovi tutti i ricambi ottici per i lettori Micromega, a prezzi estremamente convenienti.
Acquistare un DUO CD usato non ha senso, nel giro di poco tempo ti ritroveresti con qualche problema nell'unità ottica. Tra l'altro, con gli 800€ richiesti potresti acquistare lettori CD nuovi (o usati recenti) che suonano persino meglio, sono coperti da garanzia e ti fanno stare tranquillo per tanti anni. Tanto per citarne qualcuno: Rega Apollo R, Rotel RCD 1570/2, Rotel CD14, Micromega CD10, Audio Analogue Crescendo, tutti modelli molto diffusi e ben suonanti. La mia preferenza personale va al Rega Apollo.
In definitiva: valuterei la riparazione con attenzione, con preventivo certo, tenendo a mente che con 700/800€ oggi acquisti lettori CD nuovi che suonano meglio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Made in TNT
Salve Sig. Direttore, redazione di TNT-Audio e tutti i lettori, sono Pierluigi e vi scrivo dal Friuli, sono un appassionato autocostruttore e vi seguo ormai da più di un decennio. Per me è d'obbligo farvi i complimenti per la vostra rivista che considero ormai praticamente alla stregua di un testo sacro, complimenti per il vostro stupendo lavoro, veramente.
Vi scrivo non per avere una consulenza (ma mi riservo tale possibilità in futuro, non si sa mai), ma per ringraziarvi tutti in quanto attraverso la lettura dei vostri preziosi consigli, delle recensioni, delle altre lettere alla redazione, nel corso degli anni voi mi avete insegnato una cosa che, vedo anche con i miei amici, non viene considerata abbastanza seriamente: voi mi avete insegnato a capire in primo luogo che cosa voglio dal mio impianto stereo! Anche se sembra una banalità devo dire che solo quando ho capito meglio le mie necessità ho potuto fare delle scelte che mi hanno portato all'attuale setup con cui passo ore ad ascoltare senza mai stufarmi.
Grazie a tutti voi! Descrivo brevemente il mio setup che prevede sorgente digitale con la possibilità di ascoltare musica liquida:

Il tutto suona in un ambiente di circa 4 X 3,5 metri con soffitto alto 3 metri che piano piano sto trattando seguendo i vostri consigli.
Ancora grazie a tutti e buona musica!
Pierluigi - E-mail: wigi__ (at) alice.it

LC
Caro Pierluigi,
grazie innanzitutto per le belle parole di apprezzamento, speriamo di esserne sempre degni! Non vorremmo però essere considerati un “testo sacro” perché non dispensiamo verità dogmatiche, da accettare acriticamente. Proponiamo le nostre esperienze, le condividiamo con tutta la comunità audiofila e cerchiamo di dare una mano per quel che possiamo. Soprattutto, però, cerchiamo di formare nel lettore una coscienza critica e una capacità di analisi e di giudizio autonome, svincolate dai nostri gusti personali. Ci piace l'idea di accompagnare per mano i neofiti alla scoperta di un mondo affascinante come quello della riproduzione musicale di qualità, con l'intento che - presto o tardi - il neofita lasci la nostra guida e diventi autonomo, capace di scegliere con le proprie orecchie.
Quando ciò accade significa che il nostro scopo è stato raggiunto! Come dicono i saggi maestri Zen “Triste è quel maestro che non viene superato dal suo allievo!”. Questa è la nostra ambizione: formare persone in grado di ragionare con la propria testa. Purtroppo non è sempre stato questo l'atteggiamento della stampa specializzata, spesso più interessata a “fidelizzare” il lettore in modo da poterlo orientare nelle sue scelte d'acquisto, a tutto vantaggio degli inserzionisti.
Complimenti per il percorso che hai seguito e per il risultato finale!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buon giorno Lucio,
con l'occasione di farti tanti auguri per un sereno anno nuovo, ti volevo dire che la tua recensione delle
Larsen 4.2 ha confermato la mia impressione che ho avuto l'altr'anno al Gran Galà di Roma con un breve ascolto. Finalmente qualcuno si è reso conto che sono pochi i fortunati ad avere "casa Trump" :)
Tanti auguri di nuovo,
Fabio - E-mail: fabers123 (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
grazie per gli auguri che ricambio di cuore! E grazie per il feedback sulle Larsen, si tratta effettivamente di diffusori maledettamente “furbi” e ben suonanti. Non è la prima volta che recensiamo un diffusore pensato per stare a ridosso della parete posteriore, ma è di sicuro la prima volta che un tale componente riesce nella magia di ricostruire un palcoscenico virtuale ancora credibile. Il tutto, tra l'altro, all'interno di un “pacchetto” semplice, elegante, senza fronzoli, ben realizzato e dal prezzo ragionevole. Io spero che questi diffusori abbiano il successo che meritano. I modelli top hanno già avuto un'accoglienza entusiastica nel gotha delle riviste internazionali ma questi “piccoli” meritano il successo del grande pubblico.

Suggerimento musicale della settimana

Questa settimana un po' di musica nuova, scopriamo un altro cantautore italiano di grande talento, si tratta di Maldestro e della sua intensissima “Abbi cura di te”, dall'album “I muri di Berlino” del 2017. La musica italiana d'autore non si è fermata a De Andrè, come tanti audiofili purtroppo pensano... ;-)
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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