LC
Caro Marco,
io prenderei in considerazione qualcosa da pavimento di ProAC o ancora Sonus Faber, per non allontanarti troppo da un'impostazione sonora che apprezzi già. Con il budget a disposizione prova a cercare qualcosa nel mercato dell'usato. Le Totem Sttaf del tuo amico sono molto belle, ma forse stai cercando qualcosa con un basso ancora più evidente e profondo. In ogni caso, visto che sono diffusori “a portata di mano” non lasciarti sfuggire l'occasione di ascoltarli nel tuo impianto e ambiente.
Per quanto riguarda il secondo impianto, non credo di aver capito bene. Se ti fai valutare e poi vendi le Minima a 1000€ come fai a metterle nel secondo impianto? A mio parere senza la vendita delle Minima non riesci ad acquistare qualcosa che sia contemporaneamente più generosa di queste e altrettanto raffiata. Pertanto la vendita delle Minima è, secondo me, obbligatoria. Ovviamente starebbero bene anche nel secondo impianto, ma io punterei ad avere il massimo dal primo impianto, che ritengo essere quello principale.
Infine, sai bene come la pensi sui secondi impianti: o sei un recensore, e allora ti potrebbe essere utile, altrimenti sono tutte risorse in meno per godersi al meglio l'impianto principale. Pensaci.
Spero di esserti stato utile, Lucio Cadeddu
LC
Caro Davide,
nelle tue parole rivivo le mie stesse sensazioni di un anno fa, motivo per il quale le mie frequentazioni alle mostre HiFi si sono via via sempre più diradate. È un mondo chiuso in sé stesso, che ascolta ancora musica degli anni '70 o, come dici tu, improbabili cover jazzate di classici degli anni che furono. L'estinzione mi pare prevedibile, dati questi presupposti. Mi fa piacere che sia rimasto impressionato da Elac, la stessa cosa che accadde al sottoscritto due anni fa.
Per quanto riguarda i prezzi, se ci pensi, è tutto secondo logica. Chi ascolta musica degli anni '70 oggi allora aveva 20 anni. Oggi ha superato i 50/60 e, tipicamente, ha buone capacità di spesa. Tutto è confezionato su questa tipologia di acquirenti. Fra 10 anni si ascolterà musica anni '80? Mi immagino le fiere a suon di Wild boys, Like a virgin e Only when you leave :-D
Temo che, invece, si ascolteranno ancora i Pink Floyd e De Andrè. Perché qualcosa cambi temo occorra aspettare che il cupo mietitore si occupi di eliminare tutta una generazione di vecchi nostalgici dei propri 20 anni che non tornano più.
Grazie per il feedback e le tristi conferme delle mie sensazioni! Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
se hai già sostituito la cinghia, con una delle stessa lunghezza, e il problema persiste, temo si tratti di qualcosa riconducibile al motore o all'elettronica che lo controlla o gestisce (dipende da come è realizzato il giradischi). Se mi avessi scritto che tipo di giradischi utilizzi avrei potuto essere più preciso. La testina, ovviamente, è incolpevole.
Hai controllato se il problema si presenta solo mentre il giradischi sta suonando, ovvero con la puntina sui solchi, o anche a piatto libero? Scaricati uno stroboscopio dalla rete, stampalo e prova a fare questa verifica.
L'ultima cosa che mi viene in mente è che, per qualche motivo, il piatto non sia libero di girare senza attriti, per una questione di lubrificazione del perno o perché c'è qualche parte che striscia. Hai provato a eliminare la cinghia e far girare il piatto, a mano, per verificare se ci siano attriti o rumori?
Fai queste prove e sentiamoci di nuovo, Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
quando le domande sono tante occorre fare una selezione. Sei un avvocato, mi pare, dovresti sapere che affinché l'attenzione del nostro interlocutore sia massima occorre dire poche cose, ben chiare, non sommergerlo di punti di domanda. La selezione non l'hai fatta tu, la faccio io.
Capisci bene che per me sia materialmente impossibile giudicare il suono del tuo impianto e della tua stanza. Sembri molto soddisfatto, e allora perché non pensare a goderti la musica? Siamo qui per questo, divertirci, non masturbarci mentalmente.
In sintesi: lascerei il divano al suo posto. Se fossi in vena di esperimenti prova con due sedie Poang di Ikea, che sono ottime dal punto di vista acustico e come posizione d'ascolto. Sono quelle che uso anch'io nella mia sala prove.
Per quanto riguarda l'ambiente non ho molto da dire, ti consiglierei di aggiungere una tenda pesante nella finestra dietro ai diffusori. Lascerei in pace le porte, francamente. Qualche quadro in tela, senza vetro, sulle pareti laterali potrebbe aiutare a correggere un po' le prime riflessioni.
L'abitare in un posto silenzioso aiuta moltissimo la buona riproduzione: un tappeto di rumore molto basso aumenta la sensazione di dinamica percepita, perché i suoni deboli fanno meno fatica a emergere dal rumore ambientale. Un ambiente rumoroso costringe ad ascoltare a volumi elevati e, comunque, la resa dinamica non è mai pari a quella di un ambiente silenzioso.
Spero di esserti stato utile, Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
con 2000€ potresti prendere in considerazione qualcosa di questo breve elenco: B&W 704S2, Triangle Gaia EZ, Monitor Audio Silver 8, Focal Aria 926, Rega RX3/RX5 (più neutre). Naturalmente spero sia conscio del fatto che già il tuo amplificatore abbia un carattere abbastanza aperto e che abbinarci diffusori con le stesse caratteristiche potrebbe essere un passo eccessivo, che porterebbe ad esasperare alcuni parametri a scapito di altri. Per fortuna la stanza sembra acusticamente adatta, altrimenti non mi sentirei tranquillo nel consigliarti diffusori come quelli elencati.
A scanso di equivoci, se puoi, porta il tuo amplificatore presso i negozi dove potrai ascoltare i diffusori in questione. Meglio limitare eventuali sorprese per quanto possibile. Anche un ascolto in negozio, senza il tuo amplificatore, potrebbe darti un'indicazione su cosa aspettarti, specie se fosse possibile confrontare almeno due modelli diversi. Non è semplice, per me, intuire il giusto peso e il contesto nel quale tu utilizzi l'espressione suono aperto e chiaro. In genere, con questi aggettivi, si intende un suono con una gamma medio-alta ben presente, ricca di dettagli. Cosa intenda tu, e con quale livello di intensità, non è dato sapere.
Spero di esserti stato utile, Lucio Cadeddu
LC
Caro Carmine,
per quanto riguarda l'analogico non penserei a uno step-up ma, meglio, a un pre fono esterno, che possa migliorare le caratteristiche dell'ingresso phono attualmente in uso. I nomi sono più o meno sempre gli stessi, con il classico Lehmann Black Cube Statement a comandare il gruppo (oppure qualche modello Clearaudio, Graham Slee etc, tra i tanti che abbiamo recensito). Cerca anche un Black Cube standard, usato. Sentirai come suona la tua AT-F7!
Per i diffusori, vista la stanza non esattamente piccola, lascerei perdere le LS3/5A, praticamente inesistenti in gamma bassa, e punterei su delle snelle torri da pavimento, tipo Totem, ad esempio. Belle, affascinanti ed esotiche le Spica TC50, sì, ma cosa faresti se avessi necessità di ricambi?
Infine, per quanto riguarda il lettore CD, non avrei dubbi nel cercare un Rega Apollo usato, o un Planet recente. Lascerei perdere le macchine anziane che hai citato, francamente. Problemi di ricambi a parte (laser, cinghie e meccaniche), anche il suono ha fatto un po' il suo tempo.
Spero di essserti stato utile, Lucio Cadeddu
LC
Caro Dario,
su un giradischi come il tuo io non farei mai interventi così radicali che, tra l'altro, rischiano di essere costosi e non necessariamente produttivi. Un po' di sano tweaking qua e là sarà più che sufficiente, e mi riferisco a piedini antivibrazioni, trattamento insonorizzante del mobile, tappetino in sughero (o altro), clamp premidisco, ricablatura del braccio o sostituzione dei cavi phono e di alimentazione. A proposito di tappetino, non vedo perché dovresti poi verificare il motore! L'unico problema, se il tappetino fosse un po' più pesante di quello di serie, sarebbe quello di un tempo di avvio leggermente più lungo, tutto qui. Una volta raggiunta la velocità nominale questa resterebbe persino più stabile, se la massa rotante fosse più elevata (entro certi limiti, naturalmente).
Ovviamente, alla fine di tutto, ci metterei una buona testina ben regolata, senza spenderci chissà quanto. Ogni altro intervento sarebbe un overkill, meglio tenere da parte quei soldi e provare a cercare qualcosa di meglio, magari nell'usato. Oppure tenere il giradischi e investire in un buon pre fono, che fa veramente una grande differenza, rispetto all'ingresso phono di un amplificatore integrato.
Spero di esserti stato utile, Lucio Cadeddu
LC
Caro Charlie,
a mio parere la vivacità che ti manca è in larga parte “colpa” dell'amplificazione Accuphase, raffinata ma tendenzialmente calda e sorniona. Anche il lettore CD non aiuta in questo senso. La sorgente analogica, inoltre, a parte qualche pezzo “notevole”, basa la sua forza su una testina assolutamente inadeguata al resto dell'impianto. In altre parole, anche le due sorgenti hanno le loro belle responsabilità.
Proverei - per ora - con un'amplificazione più vivace, dinamica e aperta. Sto pensando a un bell'integrato di casa Naim, ad esempio, senza trascurare Norma, Musical Fidelity, Rega e, perché no, un buon classe D di casa NuForce, eventualmente da cercare usati. C'è anche da dire, naturalmente, che il confronto Totem con Tannoy è improponibile, perché hanno filosofie sonore completamente diverse. Le Totem sono agili, veloci, dinamiche, meentre le grosse Tannoy hanno un'impostazione più da “grande diffusore”. Potresti, è vero, tentare con delle Totem di più alto livello, ma prima proverei a far rendere al meglio le tue Tannoy. Intervenire sulle sorgenti è più complesso, ma di sicuro un nuovo lettore CD (magari ancora Naim o Rega) e una nuova testina di classe più elevata potrebbero dare un'ulteriore spinta nella direzione da te cercata.
Spero di esserti stato utile, Lucio Cadeddu
LC
Caro Roberto,
se tutto suona esattamente come prima, realisticamente non c'è stato alcun danno! I diffusori sono molto più robusti di quel che pensano gli audiofili e non è per via dei watt massimi sopportati, come erroneamente hai scritto tu. Paradossalmente si può bruciare un tweeter di una cassa data per 200 watt con un amplificatore da 10 watt spremuto al limite. È la distorsione e la corrente continua prodotta da un ampli al limite che può bruciare un altoparlante, la musica indistorta ad alto volume non ha mai fatto male a nessuno, a parte i vicini di casa.
Ho ascoltato diffusori piccoli fino al loro limite fisico, cioè fino al punto che il woofer arrivava a fondo corsa e...non si è mai rotto niente. Perché? Per il motivo di cui sopra: se il segnale arriva pulito e indistorto non cuoce le bobine degli altoparlanti. Certo, se si insiste troppo nel portare gli altoparlanti al limite questi si rompono ma ti garantisco che serve molto di più che qualche secondo ad alto volume. È la potenza continua elevata a fare danni, gli altoparlanti reggono picchi di potenza istantanea che non ci si immagina :-)
Per quanto riguarda altri danni (alle elettroniche) secondo me puoi stare ancora più tranquillo. Un circuito elettronico o funziona o non funziona, non è che si ammala...;-) Se non si è bruciato niente (e NON può essersi bruciato alcunché) credo che possa dormire sonni tranquilli.
Nel frattempo, magari, una lettura alle nostre FAQ può essere utile, sezione “Le paranoie degli audiofili”.
Spero di esserti stato utile, Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio, ti ho scritto alcuni mesi fa (vol. 818 - diffusori per Supernait) a seguito dell'acquisto, quanto mai affrettato e inopportuno, di un Naim Supernait, al quale avrei dovuto abbinare una coppia di diffusori che sarebbero stati fuori dalla portata delle mie tasche. Mi hai cazziato per bene e, aggiungo, a ragione, riportandomi sulla terra.
Ho ripensato agli acquisti fatti. Principalmente i diffusori, una coppia di System audio Saxo 30 e al perchè non ne fossi soddisfatto. Capisco che in un ambiente diverso dalla sala ascolto di un negozio abbiano un suono differente. Ma possibile che la differenza sia così marcata? Il suono così diverso da quello che mi era piaciuto, sebbene ad un ascolto non particolarmente attento?
Il mio è un orecchio molto inesperto e "ineducato", ma qualcosa non quagliava. Pertanto li ho portati in assistenza tecnica e, nel frattempo, ho visitato un po' di negozi hi fi (in Lombardia, fortunatamente, ce n'è in abbondanza) e ho ascoltato tanto.
La faccio breve: ho rivenduto il Supernait, i diffusori sono rientrati dall'assistenza con i crossover e un tweeter nuovi e hanno radicalmente cambiato suono, più aperti, precisi e con i bassi finalmente presenti, nonostante le piccole dimensioni del woofer.
Alla fine, li ho tenuti, cambiando l'amplificatore.
Dopo un sacco di ascolti mi è piaciuta molto l'accoppiata Yamaha 801/Saxo 30; ho acquistato un nuovo lettore e uno smart box con Spotify da colelgare alla TV e questa all'ingresso ottico dell'amplificatore e devo dire che il DAC dello Yamaha, per il mio orecchio, fa un lavoro davvero egregio.
Il problema grosso era l'ascolto a basso volume, soprattutto di sera (abito in condominio e inoltre la mia signora ha un orecchio assai sensibile al volume alto), ma giocando un po' con i controlli di tono e con la manopola del loudness, si riesce a ottenere un suono bello e con i bassi ben presenti. Nella mia ignoranza in materia, poi, trovo favolosa la scelta Yamaha di non agire sugli estremi della gamma sonora, esaltandoli, smorzando invece la gamma media.
Mi restava da fare ancora un ascolto: l'801 con una coppia di Indiana Line Diva (non ricordo il modello), ma per ora mi ritengo soddisfatto e ho deciso di soprassedere e godermi il piacere ritrovato dell'ascolto.
Nel ringraziarti ancora una volta per la passione e la pazienza che ci dedichi, ti illustro il mio impianto attuale (tralascio i cavi da pochi euro al metro. Mi ci dedicherò, prima o poi)
amplificatore Yamaha A-S801
diffusori System Audio Saxo30
lettore multifunzione Yamaha BD-A1060
sintonizzatore DAB+ Rotel T11
TV Samsung UE32 con smart box android per la musica liquida
Ciao e grazie,
Mariano - E-mail: tempusfrangit (at) alice.it
LC
Caro Mariano,
sono felice che alla fine tu abbia trovato una soluzione più economica e appagante. Evidentemente le casse che avevi sentito in negozio non erano le tue, che a quanto ho capito necessitavano di un intervento tecnico sui tweeter e sul crossover.
Per ora goditi il tuo impianto così com'è, ci sarà tempo per altri esperimenti, non avere fretta. Buon ascolto!
Suggerimento musicale della settimana
All'età di soli 28 anni, si suicida Avicii, artista poliedrico, DJ, produttore e tanto altro ancora, che vantava collaborazioni con star del calibro di Madonna e Chris Martin. Questa sua Levels è solo un esempio del suo talento, che spaziava in generi anche molto diversi.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!