Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 19/9/2020 - 26/9/2020

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  1. Esperienze varie
  2. Consiglio acquisto diffusori da pavimento
  3. Musical Fidelity the preamp 8
  4. Re: Speakers attivi o passivi per un home studio
  5. HiFi suonava male
  6. Upgrade analogico
  7. Richiesta suggerimenti per nuova sorgente
  8. Tweaking tprogress cd2
  9. Monovia forever
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Esperienze varie
Egregio Direttore,
periodicamente mi ritrovo a scrivere a Te e a TNT. per chiedere informazioni, consigli e anche per condividere esperienze. Ma analizzando un po' la cosa, scrivo soprattutto perché mi sento tra amici, aspetto ogni settimana la pubblicazione e so (sento è più corretto) che siete onesti e senza peli sulla lingua ma soprattutto senza padrone. Tempo fa mi iscrissi ad un forum di una nota testata diretto da un noto, il più noto tra i noti, giornalista del settore. Ebbene 2 giorni per ricevere l'accesso, 5 minuti per essere bannato con l'accusa di essere un rompiballe che vuole solo polemizzare a vuoto; e pensare che avevo solo accennato alla disputa T-Amp...ma per loro rammarico in favore del T-amp e di chi lo aveva scoperto (ti ricordi chi fu???). Ora, non mi aspettavo che mi rispondesse Enzo Biagi ma...alla faccia della libertà di parola e della deontologia professionale! Caro Lucio Sei anni luce da questi “pezzi grossi” anche solo perché pubblichi e non censuri lettere dai toni discutibili e apri giusti dibattiti dimostrando rispetto innato per tutti, oggi cosa rara; ma qui il pezzo grosso dell'hi-fi italiano oramai rimani solo tu che sicuramente vanti un numero molto più alto di lettori ed estimatori e tanta paura fai ai distributori che non mi pare facciano la fila per chiederti una recensione libera (e chi la vuole, vero?).
Vorrei parlarti di un po' di tutto sempre nell'ambito delle mie esperienze hi-fi poiché ultimamente tra scambi e ri-scambi, vendite e acquisti sempre nell' usato ho costruito un gran bell'impianto direi, e che si può considerare oramai vintage.
Anzi ben due super impianti, a mio avviso.
Ho un impianto nel salone e uno in camera da letto che uso almeno una volta al giorno poiché ascolto qualcosa anche prima di addormentarmi, la musica è davvero terapeutica dopo giornate che diventano sempre più stressanti...ma deve essere ben riprodotta (un po' come un buon vino favorisce la meditazione e altri van bene per tirare la salsiccia in padella).
Gli oggetti Vintage che ho recuperato in questi mesi sono:

Il tutto vendendo o scambiando un Oppo bd105 con modifica Aurion, un Teac ud501 e un ampli cec avuto con i soliti scambi di cui nemmeno ricordo il nome perché nulla mi ha mai regalato negli ascolti.
Partiamo dai Micromega, il DuoPro era un dac “esoterico” a suo tempo (6 milioni di lire o quasi 25 anni fa o più), in entrambe le versioni un chip per canale per cui, anche se la risoluzione effettiva è di 14, qualcosa bit, ognuno deve lavorare per singolo canale e credo che in termini di rischio di compressione e perdita di risoluzione questo conti parecchio.
Ora, che mi siano piaciuti è chiaro data la “ricaduta che mi ha portato ad averne 2” e infatti li trovo entrambi favolosi, hanno alti superiori all'Oppo che a volte in confronto risultava stridente e innaturale e bassi favolosi laddove l'Oppo in realtà non arrivava.
L'Oppo resta comunque un ottimo apparecchio a mio avviso e anche molto concorrenziale rispetto a quanto era di pari costo all'epoca, ma qui si parla di altri pianeti; si gioca in un campionato a parte pur senza i nuovi formati. Eppure avevo letto gran male dei mono-bit bitstream ma ho imparato oramai che sono gli stadi di uscita analogici che possono fare o meno la “magia”, il duo pro ha vinto anche un confronto con un top 3 telai della Lector dal costo esorbitante (piccola nota, il confronto mi pare che abbia convinto anche il padrone del DAC Lector dato il cambio d'umore repentino dopo l'ascolto...).
Mai una sorgente mi aveva tanto appagato, mi chiedo infatti cosa spinga i possessori a sostituirla e lo chiedo anche a te. Cioè, data la mia esperienza positiva per tasche e orecchie, non avendo alcun interesse ai formati hi-res (comunque uso i Micromega con musica liquida con delle ottime interfacce), secondo te, tra i “vecchi scarponi\convertitori, per tua esperienza cosa si posiziona sopra il duo pro? In particolare mi incuriosiscono il Vimak 2000 e i vecchi ML 36 e 360 e vorrei sapere se li hai potuti ascoltare. A proposito che nessuno mi contatti se non per informazione perché i micromega non li vendo...
Passiamo all'amplificatore, il Sony 707ES è per me la dimostrazione che certi marchi che non facevano parte del circuito hi-fi , venivano disprezzati per sentito dire o per convenienza perché confrontando i listini di altri integrati del periodo molto più blasonati e anche di molti, troppo due telai, qui si tratta di qualità/prezzo di rilievo. Ognuno ha il suo orecchio ma nella non piccolissima esperienza, tra pulizia del suono, presenza su tutta la gamma, equilibrio e costruzione...ragazzi!!! In questo caso poi, ho avuto la possibilità di scegliere a mio piacere se prendere usato il Sony o un Marantz pm16 che non mi ha dato le stesse emozioni e che nei miei pensieri era la mia prima scelta. Impari è stato anche il confronto con diversi apparecchi ancora in commercio dal costo non irrisorio. Chiaro che sono tutti giudizi soggettivi. Anche in questo caso mi piacerebbe sentire la Tua opinione, a me il Sony ha ricordato moltissimo un maestro70 v.2 che ho ascoltato a lungo e attentamente e che posiziono tra le scelte migliori si possano fare sull'usato.
Delle rcf non posso che dire gran bene, a 250 euro è una cassa da prendere. Le Rcf con il duo pro e un ampli a valvole di “soli 10 watt di un artigiano emiliano (SB lab) mi appagano totalmente. il tweeter che con l'Oppo sembrava metallico ora lo scopro eccezionale, mai sentiti dei piatti tanto realistici e delle voci tanto belle.
Chiedo scusa delle “vanterie” da malato di hi-fi ma a onor del vero, sono tanto compiaciuto perché i due impianti rendono l'ascolto della musica davvero appagante.
Per ultimo un consiglio: ho acquistato on-line dei quadri fono assorbenti marca Murando precisamente su Amazon ad un buon prezzo considerando quanto siano cari questi oggetti nei negozi specializzati.
Sai, abbiamo deciso di dare tinta nuova nel salone e Patrizia, la mia compagna, fortunatamente molto hi-fi tollerante, guardava delle stampe coordinate da comprare, casualmente ho notato che esistevano le versioni fono assorbenti e le abbiamo scelte assieme, così appena arrivate le abbiamo appese alla parte di fronte all'impianto. La prima impressione di ascolto è stata singolare perché il volume sembrava troppo basso pur essendo lo stesso di sempre, forse l'assorbimento richiede qualche dB in più? Ma alzando un po' il volume per ottenere la pressione acustica equivalente ad un momento prima, mi sono reso conto che il suono era più pulito più pieno, aveva un po' di quel “nero”, quel silenzio tra gli strumenti e le voci che credo si nomini nelle recensioni di amplificatori blasonati.
Alla fin fine quindi un gran risultato; ho notato l'assenza di un rumore che prima si sentiva ma non distinguevo e un suono più rilassante e piacevole. Quindi mi permetto di consigliare questi pannelli a tutti.
Ora basta , ti sarai anche annoiato. Auguro a te e a tutti una buona estate.
P.S. dopo tutta questa letterona devo però ribadire come un Loxjie a 10 a meno di 80 euro, incredibilmente, dia un risultato di gran livello con 20 potenti watt...ti esorto a recensirlo se puoi. Sono convinto che li considererai anche tu soldi ben spesi.
Pietro - E-mail: pietro_surico (at) outlook.it

LC
Caro Pietro,
tanta carne al fuoco, provo a rispondere in sintesi. Sui forum che ti devo dire? Li evito, attentamente. E hanno decisamente fatto il loro tempo, come accadde per le mailing list. La nostra, di fatto, è quasi in disuso. Ora ci sono i gruppi su Facebook, ma la sostanza non cambia molto. Alcune volte sono balconi dai quali il fondatore si affaccia per dar fiato alle (sue) trombe, altre volte raccolgono un campionario di fauna audiofila che se la conosci la eviti. Sono iscritto a qualcuno di questi, ogni tanto dò un'occhiata, ma fugace. Tra l'altro, ricevo già moltissime richieste di consigli e consulenza, ci manca solo di moltiplicarne il numero via forum/gruppi. No, grazie. Devo disintossicarmi, ogni tanto. E gli audiofili, talvolta, sono sgradevoli.
Sui tuoi acquisti non posso che prendere atto perché non ho esperienza diretta recente. Il DAC Micromega era molto bello ai suoi tempi, ma non lo ascolto da tanto. Non faccio fatica a credere che regga ancora il passo rispetto a macchine più moderne. Sull'ampli Sony non so dirti molto, se non che si trattava di un progetto ambizioso, molto ben costruito, della prestigiosa serie ES. Non ricordo di averlo mai ascoltato. Delle RCF invece non ho un ricordo esaltante, magari l'abbinamento con le elettroniche che hai usato si è rivelato particolarmente sinergico.
Il Loxjie lo proverò appena possibile, ho tanta carne al fuoco. Grazie infine per la dritta sui quadri fonoassorbenti. Sì, è normale che rendendo la stanza più assorbente si debba alzare di più il volume, perché una parte dell'energia sonora viene assorbita dagli elementi che hai inserito. Il risultato, però, dovrebbe essere migliore, alla fine, come mi pare che tu stesso confermi.
Grazie del feedback,
Lucio Cadeddu

Consiglio acquisto diffusori da pavimento
Buongiorno Direttore,
Leggo i Vs. Articoli da un annetto e nel mare magnum del web le vostre consulenze rappresentano un'ancora di salvezza, perché davvero sembrano le uniche imparziali e non "interessate". Devo acquistare dei diffusori da pavimento per completare il mio impianto composto da Ampli Marantz pm 8005, Lettore Marantz nd 8006 e giradischi project essential (attualmente ho indiana linee tesi da scaffale).
L'impianto si trova attualmente in una mansarda arredata di circa 40 mq. Il mio budget è intorno ai 1000 euro. Ho individuato alcuni modelli commerciali intorno alla cifra che vorrei spendere, ma non ho possibilità di ascoltare.

Ovviamente potrei, su Vs. consiglio, dirigermi anche verso altri diffusori. Per esempio ho trovato delle canton vento 880 ad un prezzo interessante. Mi farebbe davvero piacere un suo consiglio, considerando che ascolto generi di musica diversi (dalla classica al jazz al rock) e che prediligo bassi profondi. In particolare non ho ben chiaro se un 3 vie sia da preferire, a parità di prezzo, ad un due vie o ad un 2,5 (cosa vuol dire?) e quanto incida la grandezza ed il numero dei woofer per avvertire bene i bassi.
La ringrazio anticipatamente se avrà modo di darmi qualche dritta.
Cordiali saluti,
Francesco - E-mail: francescoettore.bruno (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
tra i diffusori citati la mia preferenza va ai KEF, poi Triangle e Focal, se desiderassi un'impostazione generale più aperta sul medio-alto. Considerando le tue elettroniche, eviterei e starei su KEF. Per la cifra che hai indicato esistono tante alternative, bisogna vedere se tu abbia o meno la possibilità di ascoltare qualcosa, possibilmente a confronto. Io ci vedrei bene anche delle
Duevel Planets, dato anche l'ambiente irregolare, essendo una mansarda. Ancora, potresti valutare delle Larsen 4.2. Entramabi questi diffusori sforano leggermente il budget di 1000€, ma si adattano meglio a stanze non proprio standard.
Per quanto riguarda le basse frequenze non è semplice fornire una risposta unica. Certo che un woofer più grande sposta più aria, ma solo a parità di escursione. Esistono woofer più piccoli ma dotati di un potente motore e capaci di grandi escursioni, che, alla fine, possono fare meglio di woofer più grandi. E ovviamente conta moltissimo la qualità dei driver e del mobile, litraggio, bontà dell'accordo reflex etc. A parità di spesa, nella fascia di prezzo da te individuata, la soluzione a tre vie può essere rischiosa: più altoparlanti allo stesso costo significa qualità inferiore per ciascun altoparlante, rispetto a un progetto a due vie. Due vie e mezzo in genere indica un diffusore con due woofer identici, dove uno funziona solo in gamma bassa mentre l'altro fa anche da midrange. Anche il numero di woofer impiegati non garantisce alcunché. Basta guardare cosa fanno i progettisti in diffusori di classe più elevata: non sempre usano quanti più altoparlanti possibile, anzi. Spesso sono due, ma molto buoni. Tanti altoparlanti allontanano il diffusore dall'ideale sonoro di sorgente puntiforme.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musical Fidelity the preamp 8
Carissimo Lucio,
il mio impianto attuale è composto da giradischi Ariston rd 40 con braccio ariston e testina grado, che ascolto però pochino, giracd Marantz cd 6006, ampli Denon PMA 1500 R e un paio di casse costruite da un amico con tweeter a nastro e medio Infinity, e un basso Ciare.
Questa settimana mi arriverà da un'asta un finale Mitsubishi DA A 10, e stavo valutando qualche pre da abbinare. Dico subito che la mia domanda NON è quale pre abbinare, mi rendo conto che con un paio di casse sconosciute ci vorrebbe un oracolo per indovinare il pezzo. La domanda è un'altra. Cercando in rete mi sono imbattuto in un pre Musical Fidelity The preamp 8 su cui non si trova uno straccio di recensione nel web, e nessun riferimento neanche nel sito MF. Pare sia un pezzo del 95, e veniva proposto in abbinata a due finali monofonici MA65. Altro non sono riuscito a sapere, la cosa mi ha incuriosito come una scimmia e mi chiedevo se lei (o qualche redattore UK, ho spulciato tutte le biografie ma non ne ho cavato niente, se me ne indica uno reinvio in inglese la mail) ne sapesse qualcosa di questo illustre sconosciuto.
Grazie e saluti,
Nicola - E-mail: nicola (at) nicolatessari.it

LC
Caro Nicola,
il The Preamp 8 era della stessa stirpe del The Preamp originale, oggetto interessante dal buon rapporto costo/prestazioni. Si tratta certamente di un pre ben suonante, ma francamente non capisco in pieno la tua operazione. Prendi un finale vintage, pure abbastanza raro, come il Mitsubishi DA-A 10 e ci abbini un pre di tutt'altra epoca, che non ne condivide in alcun modo la filosofia. Se amplificazione vintage ha da essere, che sia filologicamente corretta, perciò io cercherei il suo pre ovvero il DA-P10. Ogni altro abbinamento sarebbe senza senso. Poi, ovviamente, sarebbe da verificare il senso - a parte estetico, immagino - di voler acquistare delle elettroniche Mitsubishi che neppure all'epoca godevano di chissà quale fama, difficili da riparare in caso di guasti e pure difficilmente rivendibili. Acquistare un integratino audiophile moderno che si fa beffe di questa anticaglia non sarebbe forse un'idea migliore? Devi ascoltarlo l'impianto o ti limiti a guardarlo? Perché, belli son belli da vedere i Mitsubishi, ma per quanto riguarda il suono chissà. Senza contare che dovresti sottoporli ad accurata revisione e a un non proprio indolore intervento di recapping. Non so, pensaci bene.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Speakers attivi o passivi per un home studio
Buongiorno,
intanto la ringrazio per la completezza della sua
risposta, praticamente mi ha presentato tutte le opzioni possibili; nello stesso tempo se ha ancora pazienza volevo fare alcune considerazioni in merito, ci metto poco...

  1. se riesco ad avere un 20-30 cm dalla parete di fondo potrei optare per le Lonpoo LP42? Sono più piccole e come ho letto nella sua recensione suonano meglio
  2. Ho sostituito il NAD 3225PE con il Denon 720 pma; ora nelle varie lettere che le inviano mi sembra che lei consigliasse una revisione di alcuni componenti che io non ricordo e di cui non mi intendo; infatti il NAD è stato acquistato nel 1994 e ho notato che quando ho il volume alto c'è un leggero odore di calore (bruciaticcio) che viene dall'apparecchio, anche se questo è avvenuto in modo saltuario...
Può darmi indicazioni in merito o rimandarmi alla corrispondenza di cui sopra?
Grazie
Cordiali Saluti,
Davide - E-mail: davidedegregori (at) libero.it

LC
Caro Davide,
puoi certamente optare per le Lonpoo, se puoi avere almeno 10-15 cm a disposizione per distanziarle dalla parete posteriore. Per quanto riguarda l'amplificatore non ho ben capito: se hai sostituito il NAD con il Denon, perché mi chiedi della revisione del NAD? In ogni caso, un po' di odore, a volumi elevati, in un vecchio amplificatore fermo da molto tempo, potrebbe essere normale. Anche solo lo sporco depositatosi sui dispositivi finali si riscalda e tende a puzzare un po'. Magari aprilo e dai una spolverata, con attenzione, ad apparecchio spento e scollegato dalla rete. Volendo, potresti dare un spruzzata di disossidante per contatti elettrici su potenziometri e selettori vari, in definitiva ovunque ci siano parti in movimento. Un amplificatore vecchio, in genere, trae poi beneficio da un recapping, ovvero sostituzione dei condensatori d'alimentazione. È una spesa contenuta, in genere, e ne vale sempre la pena, ma non è detto sia necessaria. Se ti sembra suoni bene così, lascia pure tutto com'è.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

HiFi suonava male
Buonasera Lucio,
Era da tempo che non davo uno sguardo alle rubriche di TNT-Audio. Con piacere ritrovo tutto come era, comprese le lettere, archiviate con ordine e piene di notizie e racconti.
“Vengo con questa mia addirvi (tutta una parola)” che circa un mese fa ho staccato dal mio impianto hifi il cavo di segnale CD-Ampli. Trattasi di un Xindak AC01. L'ho sostituito con un cavo RCA che ha più di trent'anni e sarà costato poche lire. Devo chiarirmi un dubbio: può un un solo cavo influenzare la catena hifi per intero, sebbene riguardi una singola uscita ed entrata di livello?
Per anni l'impianto ha suonato decisamente male. Suono opaco, piatto, dettagli come persi nel vuoto, immagine stereo non centrata...
Ora il CD suona che è una meraviglia, il giradischi altrettanto. Il cavo Xindak è integro. è di quelli con le frecce che indicano il verso (in uscita dal CD, in entrata lato AMPLI). Non capisco cosa possa essere accaduto. Come si può testare un cavo di segnale che apparentemente non è difettoso? Sarà il contatto dei connettori che non fanno presa come si deve?
Sembra di aver cambiato diffusori, tanto le mie 585B&W si sentono bene, limpide e dettagliate.
Chiedo scusa se ho parlato di cavi, volevo solo riportare la mia esperienza e soprattutto sentire il parere di un esperto.
Grazie per le buone letture audiofile di TNT-Audio.
Un caro saluto.
Corrado - E-mail: neroameta (at) libero.it

LC
Caro Corrado,
ebbene sì, siamo sempre qua, appena rientrati dalla pausa estiva! Non so dirti cosa possa essere successo, ma una controprova la farei: rimetterei al suo posto il vecchio cavo e ascolterei nuovamente. Può essere un problema di contatto o può essere che il cavo che hai inserito, per qualche motivo, suoni meglio dello Xindak. Mi chiedo come mai non ti sia accorto di questo fatto in precedenza, però. Mi spiego: inizialmente immagino avessi dei cavi qualunque e poi hai acquistato il nuovo cavo, diciamo così, audiophile, lo Xindak, appunto. Quando l'hai inserito nell'impianto suonava meglio o peggio? O non ti sei posto il problema? E perché te lo sei posto ora? Talvolta tra spinotto e presa RCA femmina si crea dell'ossido, per cui rimuovendo tutto e reinserendo un altro spinotto quest'ossido viene rimosso. Dubito che questa sia una motivazione sufficiente per trasformare il suono dell'impianto, però. Verificare che un cavo funzioni è facile, basta un tester. Ma è un filo di rame, o funziona o non funziona :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico
Buongiorno Direttore,
posseggo un impianto in salotto (circa 35 mq) avente un arredamento abbastanza in linea (nel limite del possibile) con i principi guida del buon ascolto (tappeti, tende, pannelli acustici e diffusori ben posizionati) e così composto:

Tra questi ascolto, anche se con meno frequenza, dei vinili con un piatto Cambridge audio TT50 (nella sostanza un Project entry level) ed un pre fono Cambridge Audio 640 P. La testina è una Rega Carbon, che insieme al pre fono sono già stati recensiti sul sito molto positivamente.
La domanda molto semplice è questa: potrebbe costituire un miglioramento sostanziale la sostituzione del pre fono o del piatto con qualcosa di superiore (diciamo 600/700 euro di spesa al massimo sul nuovo cadauno), pensavo ad un Lehmann Audio Black Cube e ad un Rega Planar 3 ad esempio) e quale dei due secondo lei può rappresentare l'upgrade più vantaggioso? Visto che non sono un esperto di vinile le chiedo cortesemente il suo parere...
Un saluto caloroso da un audiofilo seguace della rivista, da voi ho imparato molte cose interessanti, infatti posseggo un delizioso Nad 3020 che canta come un usignolo accoppiato a delle Qacoustic 3020 (sarà la sinergia del nome??) con qualche tweaking utile da voi consigliato.
Cordiali saluti,
Massimo - E-mail: massimo.cervellione (at) newfador.it

LC
Caro Massimo,
il tuo piatto non è male, secondo me può ospitare tranquillamente una testina di ben altro livello. Questo dovrebbe essere il primo passo avanti, magari stando ancora in casa Rega. Io penserei, ad esempio, a una Elys 2 (circa 200€). Passo successivo il pre fono, benissimo il Lehmann che hai individuato, ma anche un Rega Fono non sarebbe male. Il passo avanti con queste due sostituzioni sarà sostanziale e ti permetterebbe comunque di risparmiare qualcosa sul budget totale che hai stanziato. Questo surplus lo metterei da parte, incrementandolo nel tempo, fino a quando non sarà possibile pensare a un upgrade importante del piatto giradischi. Vedrai che pian piano il tuo analogico raggiungerà il livello qualitativo del resto dell'impianto.
Ottimo anche il secondo impiantino con l'immortale NAD 3020, ancora oggi un amplificatore che porta benissimo i gloriosi decenni che ha sulle sue spalle.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Richiesta suggerimenti per nuova sorgente
Caro Lucio,
la mia richiesta di aiuto segue un'attenta lettura della Rubrica della Posta passata cosi come una ri-lettura degli articoli su TNT più pertinenti alla mia necessità. Il mio impianto è il seguente: lettore Naim Cd5x con alimentatore supplementare Flatcap2x, amplificazione Naim Nac 202 + Nap 200DR, diffusori Harbeth Compact 7es-3, cablaggio tutto Naim.
Volendo aggiornare e migliorare il mio impianto, sto considerando la sostituzione della sorgente per varie ragioni:

  1. è il componente più datato;
  2. è insieme al flatcap 2x nei fatti un "due telai" (non mi dispiacerebbe semplificare con un solo "pezzo"); e infine
  3. sebbene io ascolto solo cd (non mi interessa al momento nessun formato liquido "scaricabile" ecc), mi piacerebbe avere la possibilità di sfruttare il dac interno del lettore per ascoltare musica da sorgenti esterni quali pc, ipod, ecc...
Pensavo, pertanto, ad un nuovo lettore cd di ultima generazione con "digital input" per usare il dac interno, qualitativamente adatto al mio impianto e superiore al 5x+flatcap 2x, per un ordine di spesa max di circa € 5/6000. Ho fatto delle ricerche e la scelta non è cosi vasta sinceramente (ormai si punta molto a DAC esterni, a lettori streamer, oppure a lettori universali SACD), ho avuto modo di ascoltare per ora solo un prodotto che sembrerebbe l'unico per prezzo e caratteristiche conciliarsi con le mie idee: il nuovo lettore CD (non SACD) Luxman D-03x. Ho confrontato quest'ultimo con il mio "due telai" in una saletta del rivenditore collegati ad integrato Electrocompaniet ECI 6mkII e diffusori da pavimento KEF R7 (ascoltati alcuni miei cd: Coltrane, Prince, Lenny Kravitz, Eryka Badu, Duran Duran) e il Luxman mi "sembra" abbia avuto decisamente la meglio sul Naim per maggiore punch e dinamica, chiarezza e definizione. Ora, ti chiederei gentilmente due cose:
  1. una valutazione innanzitutto sulla correttezza e completezza dei miei ragionamenti e dei passi fatti, o invece se meglio puntare su altro (magari, in ottica futura, su un lettore+ripper per avere tutti i miei cd disponibili anche su file, anche se al momento non sento questa frenetica necessità....oppure per il livello del mio impianto non si può prescindere da un due telai meccanica + dac); e infine
  2. qualora mi sia mosso bene e non ci siano altri lettori da valutare o considerazioni da fare prima di procedere ad un acquisto abbastanza "importante", una indicazione più in termini di "sound" da perseguire: ossia, se il Luxman possa essere, si, un prodotto superiore perché più moderno e aggiornato rispetto al 5x+flatcap2x, ma sconnesso e inadatto al resto del mio impianto e se fosse meglio rimanere su un "sound" più omogeneo e familiare.
Ti ringrazio anticipatamente per le tue eventuali considerazioni e mi scuso per la mia alquanto certa prolissità. :-)
Buon proseguimento e buona Musica,
David - E-mail: david_peretti (at) yahoo.it

LC
Caro David,
io ti consiglio di fare una seconda prova, più approfondita, nel tuo impianto. Ciò che può sembrare più “chiaro e definito”, come scrivi tu, per un'ora nella saletta del rivenditore, potrebbe rivelarsi affaticante e poco musicale nel lungo periodo. Non sottovalutare la tua sorgente Naim. Magari non impressiona a primo ascolto, ma regala ore di musica assolutamente godibile. Un'altra osservazione la farei sull'opportunità di acquistare una macchina chiusa, con un DAC che è e rimarrà quello anche nei prossimi anni, incapace di far fronte ad eventuali novità in campo digitale. Visto che la spesa non è piccola, forse una meccanica con un DAC separato ti consentirebbero non solo una maggiore flessibilità d'uso ma anche la possibilità di upgrade futuri più semplici. Valuta quindi una buona meccanica (es.
NuPrime CDT-8 o Cambridge Audio CXC) da abbinare a un DAC dotato di tanti ingressi e operatività. Magari anche nel catalogo Naim...così non ti allontani dall'impostazione che conosci già e apprezzi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tweaking tprogress cd2
Buongiorno,
ho letto con interesse l'
articolo su questo lettore cd in quanto in quanto ne sono possessore da quando è stato immesso sul mercato e perché, casualmente, proprio in questi giorni sto rispolverando da lunga inattività. È stato il primo lettore cd acquistato, su consiglio di un audiofilo esperto (insieme ad un T-Amp e delle piccole B&W), successivamente messo da parte quando nel 2009 ho acquistato un NAD C521...ed altro. Succede che proprio in questi giorni il NAD mi da problemi e non legge i cd. Nonostante abiti a Roma non è facile trovare un riparatore di componenti Hi Fi (o almeno io non lo trovo), solo uno, che ha delle buone credenziali, mi ha detto di portarglielo, per un controllo, direttamente a metà settembre!
E qui rispunta il T-Progress, dalla panchina entra e suona, pure bene, quindi perché non migliorarlo come suggerisci. E qui le domande da ignorante:

  1. cosa acquistare per lo smorzamento del cabinet
  2. Opamp (sono 2?) Burr-Brown OPA2604 (mi hanno suggerito OPA 627 ma sinceramente non so chi lo produca e se sia effettivamente superiore)
  3. Condensatori: una persona che si diverte con piccoli tweaking ha detto che quelli presenti sono ridicoli. Boh?
Grazie per continuare a tenere viva questa rivista.
Saluti,
Umberto - E-mail: fulf59 (at) hotmail.com

LC
Caro Umberto,
per smorzare il cabinet ci sono tanti sistemi, dal blu-tack a fogli di materiale smorzante, tipo antirombo o sughero adesivo. Trovi un elenco di articoli su diversi materiali nella sezione apposita del nostro sito.
Gli opamp sono un mezzo disastro, uno qualunque di quelli che ho elencato andrà benissimo. Anche i condensatori si possono sostituire, certo. Tutto dipende dalla logica dell'operazione, i condensatori non costano molto (a meno che non si vada su componenti esotici) ma la manodopera per effettuare tutte le sostituzioni sì, specie se non si fa tutto da soli. L'effetto più evidente, però, sarà dato dalla sostituzione degli opamp d'uscita.
Guardati anche un po' di recensioni di piedini smorzanti, ne abbiamo provati moltissimi, trovi quelli fai_da_te elencati e recensiti qui. Quelli commerciali invece li trovi nella sezione apposita dedicata alle prove di accessori. Questa è una soluzione semplice, reversibile e che fa una discreta differenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Monovia forever
Buongiorno Direttore,
ho 64 anni e dopo tanti anni di lettura delle recensioni di TNT e delle lettere e relative tue risposte mi sono deciso di scriverti per avere un tuo consiglio e parlarti della mia...creazione.
Tutto è cominciato fine anni '80, con l'acquisto di un piatto Thorens TD127MK 3, testina Stanton 881S puntina taglio Shibata, seconda testina di riserva una Acutex 412 STR (ottima testina con note alte molto presenti). Amplificazione pre P172 e finale e P180 Musical Fidelity (tutti con alimentazione separata). Il tutto veniva trasformato in musica da una coppia di Chario Hyper1 e relativo sub-woofer, per alcuni anni non sentii la necessità di avere di più. Un giorno un persistente ticchettio proveniente dal sub con relativa perdita di note basse mi allarmò, per farla breve il foam della sospensione dei driver si era sbriciolata. Poco male ascolto solo con i satelliti abbastanza analitici ma privi assolutamente di bassi, dopo qualche mese mi stancai di ascoltare la musica...monca.
Cominciai a interessarmi alle casse monovia dopo attente ricerche dettate più che altro dai costi acquistai due Fostex FE206NV, ci costruii attorno una cassa con caricamento a tromba rifinitura nella parte superiore in pelle nera (recupero di una testiera di letto) verniciata in nero lucido da un carrozziere, totale spesa circa 550€ le ore di lavoro non si contano in quanto sono puro divertimento.
Ascolto: Diana Krall si presenta nel mio soggiorno con la sua voce calda e suadente, Miles Davis suona in modo impeccabile facendomi sentire perfino i tasti della sua tromba, Jan Garbarek mi estasia con i suoi voli pindarici, il basso è presente senza allungamenti manca un po' sulle note alte ma non si sente la mancanza (se un giorno mi riprende la voglia di modifiche applicherò un super tweeter). In poche parole ho raggiunto il KARMA musicale. Dopo questa elucubrazione vengo alle domande.
Attualmente il lettore cd è un Sony (legge laser-disc/dvd/cd/mp3) cosa mi consigli come up-grade per il costo direi adeguato e all'altezza del resto dell'impianto?
Nella speranza di non essere stato noioso ti mando un caldo saluto e un sincero ringraziamento per quello che hai fatto e farai nella divulgazione ragionata della riproduzione musicale.
Spero ti sia gradito l'ascolto di
Jan Garbarek
Antonio - E-mail: bauman7 (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
i monovia sono una soluzione molto buona, a patto di scegliere i giusti driver (ottimi i tuoi Fostex) e di sapere esattamente a cosa si va incontro, in termini di compromessi. La gamma altissima e la prima ottava, in genere, sono abbastanza sacrificate, tutto a vantaggio di trasparenza e coerenza di emissione. In più, la facilità di pilotaggio dovuta all'assenza di crossover rende il pilotaggio estremamente semplice, e pertanto ogni amplificatore può dare il meglio di sé, con evidenti benefici in termini dinamici.
Per essere più coerente con questa scelta, io avrei semplificato ulteriormente il percorso del segnale, eliminando la coppia pre/finale e sostituendola con un integrato di razza, magari anche un monotriodo di 300B, se non hai necessità di tanta potenza.
Per quanto riguarda il nuovo lettore CD, io ci vedrei bene una macchina intorno al migliaio di euro, tipo Rega Apollo R, Musical Fidelity M2 o M3, Rotel RCD 1572, o un usato recente di qualità ancora superiore. Questi sono lettori CD puri, quindi non leggono tutti i formati che legge il tuo attuale lettore Sony. Nel caso ti servisse questa flessibilità d'uso, valuta la possibilità di tenere il tuo Sony e di upgradarlo affiancandogli un DAC separato nella stessa fascia di prezzo (trovi tanti consigli in merito su questa stessa Rubrica).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Tunisi, le 4 del mattino di sabato.
Si rientra dopo settimana lavorativa.
Grazie per esserci,
Music for airports, Brian Eno, oggi più che mai.
Paolo - E-mail: mugnoli (at) yahoo.it

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LC
Caro Paolo,
rieccoci! Siamo tornati anche noi, avevamo bisogno di una pausa, dopo mesi e mesi tiratissimi e senza fermarci mai. Torniamo con rinnovato entusiasmo e voglia di divertirci! Chiediamo solo di avere pazienza perché le richieste di consulenza, quest'anno - colpa lockdown - sono semplicemente lievitate oltre ogni immaginazione, e pertanto i tempi di risposta saranno più lunghi del solito. Abbiamo un arretrato mostruoso...
Buona lettura!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Quest'estate sono stati pubblicati tantissimi nuovi album, dei quali vi daremo conto nelle prossime settimane. Il primo che abbiamo scelto è un live di Suzanne Vega (“An Evening of New York Songs and Stories”), uscito l'undici settembre, dal quale abbiamo scelto questa bellissima cover di Walk on the wild side di Lou Reed. Un azzardo, visto che questo brano di Lou Reed è un monumento, ma questa cover è un capolavoro.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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