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LC
Caro Gianluigi,
grazie per l'attestato di stima. Purtroppo il legame commerciale tra aziende e riviste è indissolubile, in un mercato con questi numeri. Le riviste non hanno la forza contrattuale per fare e scrivere tutto ciò che vogliono. E non mi vengano a dire, i recensori cartacei, che sono liberi di giudicare un prodotto senza vincoli, perché a questo ci potrei persino credere. Sono le scelte su cosa recensire e cosa no a non essere libere. Altrimenti, in tutti questi anni, le riviste si sarebbero occupate di trattare in maniera approfondita tutta la fascia di mercato di prodotti di bassissimo costo. Le poche volte nelle quali l'hanno fatto non hanno resistito al tentativo di cercare di ridimensionare l'impatto di questi prodotti sul mercato (ricordo la triste e patetica crociata contro il T-Amp, poi sappiamo come è finita) per non scontentare chi, evidentemente gli inserzionisti, avevano tutto l'interesse a promuovere la vendita di prodotti dal rapporto qualità prezzo scandalosamente basso. Non ne farei loro una colpa, però credo si possano evitare alcuni eccessi.
Per quanto riguarda la questione della scelta delle valvole, in buona sostanza concordo con le osservazioni che facevi tu relativamente alla differenza sonora tra le 6550 e le KT 120. La KT120 ha un suono più completo agli estremi della gamma audio rispetto alla 6550, mentre quest'ultima potrebbe avere una gamma media leggermente più musicale. Tutto quindi dipende da tre fattori: il tuo gusto personale, ovvero il tipo di suono che vorresti ottenere, l'equilibrio del tuo impianto e la possibilità di ascoltare a confronto le due tipologie di valvole nel tuo amplificatore all'interno del tuo sistema. Credo che questa seconda possibilità risolverebbe del tutto il dilemma e non penso che sia qualcosa di assolutamente non fattibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Mario,
perdonami ma non riesco a vedere le proposte indicate come alternative l'una all'altra: un conto è acquistare un dac e collegarlo al computer (immagino), un altro è acquistare un RaspBerry e ancora diverso pensare a un network player commerciale. Di sicuro quest'ultima soluzione è quella più pratica e di semplice utilizzo. La mia preferenza personale andrebbe proprio a quest'ultima soluzione, puntando verso un buon usato o anche nel nuovo, come l'ottimo Audiolab 6000N Play. Si trova per un budget leggermente superiore al tuo. Valuta eventualmente se un all-in-one come uno dei tanti music server Cocktail Audio non possa essere una soluzione ancora più pratica. Potrebbe sostituire in toto la tua attuale sorgente digitale (che non citi). Alcuni modelli Cocktail Audio iniziano a essere reperibili nel mercato dell'usato per la cifra che intendevi spendere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luca,
trovo sempre estremamente affascinante come gli appassionati riescano a isolare, in un contesto sconosciuto, la qualità e il tipo di impostazione sonora di un componente di un impianto. Sostieni che l'Audio Analogue Fortissimo ti abbia colpito dal punto di vista sonoro. Sei sicuro che ad averti colpito non sia invece tutto il resto dell'impianto, in primis i diffusori? In ogni caso, per fortuna, l'amplificatore in questione è un ottimo prodotto. Il prezzo richiesto mi sembra adeguato, visto che nel 2016 costava circa 1800€, ma tieni conto che si trova in giro anche per poco meno di 900€. La seconda cosa che non capisco è cosa tu intenda con il termine alta fedeltà in HD. Non stiamo parlando di video ma di audio, e il concetto di alta definizione è già compreso nell'idea stessa di alta fedeltà. Probabilmente ti stai riferendo alla musica liquida, visto che il Fortissimo è dotato di ingressi digitali. Per quanto riguarda i diffusori da scaffale, le alternative nella fascia di prezzo che hai individuato sono veramente tante. Qualora volessi assecondare le caratteristiche musicali del Fortissimo potresti andare a valutare dei buoni diffusori di casa Opera, Sonus Faber, ProAC. Come probabilmente sai, in generale, sono contrario a spendere cifre importanti nel caso in cui i diffusori siano effettivamente inseriti all'interno di uno scaffale o di una parete attrezzata. La qualità sonora ne sarebbe pesantemente compromessa. Ha senso, a mio parere, pensare a diffusori da scaffale di livello abbastanza impegnativo soltanto a condizione che li si possa installare su dei supporti di qualità adeguata e rispettando un minimo di distanza dalle pareti circostanti.
Se hai la possibilità, fai delle prove e tienici aggiornati!
Lucio Cadeddu
Cavi UBYTE2
Salve Lucio, spero di non infastidirla, in quanto so che TNT non risponde riguardo ai cavi, quindi cercherò di essere breve.
Mi chiamo Fabio, e dopo aver letto e realizzato quasi tutte le varianti dei cavi con CAT5, finalmente mi sono deciso ad iniziare il vostro cavo UBYTE-2.
La ringrazio molto per i suoi articoli e in questo periodo, a causa del corona virus faccio passare il tempo anche arrotolando i cavi, mentre ascolto buona musica. Io non sono un tecnico ma ho molta fantasia, quindi mi stavo chiedendo, realizzando l'originale UBYTE-2, a come si potrebbe migliorarne la sezione e fare un cavo "definitivo" e dall'aspetto "esotico".
Quindi, cercando nei vari siti italiani, il che mi piace molto, ho incontrato questi prodotti:
www.audioselection.it/ e
www.audioteka.it/cavi-di-potenza/audioquest-type-4.html.
Volevo chiederle se questi cavi messi insieme come ho disegnato nello schema allegato, possano rappresentare un UBYTE-2 a sezione aumentata? I cavi sopraccitati rappresentano le particolarità del cavo satellitare usato nel progetto originale (solid core+lamina rame), ma hanno sezioni che più si avvicinano a quelle dello standard dei vari cavi audio di alto livello.
Potrebbe dirmi se posso procedere o nel caso contrario, quale problema potrei incontrare nell'adottare tale schema e i materiali descritti???
Le porgo i miei più distinti saluti.
Fabio - E-mail: fabio79g (at) gmail.com
LC
Caro Fabio,
felice di sapere che i nostri progetti di autocostruzione ti tengano compagnia durante questi momenti difficili. In tutta sincerità, non so dirti che risultati aspettarti dall'utilizzo di questi due cavi che hai segnalato, prevedere il risultato è impossibile, perché troppe sono le variabili elettriche e geometriche in gioco. Tutto quel che ti posso onestamente dire è di...provare e riferirci del risultato. Tieni conto solo di una cosa: le sezioni in gioco non sono necessariamente rilevanti, nel senso che più un cavo è grosso e meglio è. Anzi, talvolta è il contrario. I parametri di capacità, resistenza e induttanza, oltre alla schermatura e alla geometria, sono molto più influenti della quantità di rame utilizzata.
Purtroppo il buon Thorsten Loesch, autore di tanti nostri progetti di cavi autocostruiti, da tanti anni non scrive più di HiFi, essendo passato al lato oscuro della forza, ovvero alla progettazione e “produzione”. Ora è nientemeno che chief technology officer (CTO, ossia direttore tecnico) della iFi Audio. In caso contrario avresti potuto chiedere consiglio a lui ma, conoscendolo, credo che ti avrebbe consigliato di attenerti al progetto originale, che è stato studiato così proprio per ottenere un certo risultato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Raffaele,
intanto complimenti per l'upgrade, auguri a te e tua moglie per il nuovo felice evento! Non faccio fatica a credere che il tuo impianto, in questa sistemazione, tenuto conto dell'ambiente che descrivi come riflettente, possa suonare abbastanza intollerabile. Temo di aver capito che questa disposizione per l'impianto sia obbligata. A questo punto potresti almeno provare a migliorare la situazione attuale con qualche piccolo intervento riguardante l'isolamento dei diffusori dalla base d'appoggio. Basterebbero dei piedini smorzanti di qualunque tipologia, anche quelli che abbiamo sempre consigliato, Ovvero dei classici fermaporta. L'unico tentativo che potresti fare per migliorare la situazione è quello cui accennavi tu, ovvero sostituire l'amplificatore con un piccolo classe D di basso costo. Questo va a scontrarsi con la necessità di acquistare un pre fono separato, visto che il tuo giradischi Pro-Ject mi sembra ne sia sprovvisto. Per queste ragioni non sono sicurissimo che, stante la situazione ambientale e logistica, questa sia ancora una buona opzione. Tenendo conto di queste osservazioni forse sarebbe un'idea migliore quella di investire il budget previsto nell'acquisto di una buona cuffia e di un ampli per cuffia. Miglioreresti la qualità globale del suono e ti libereresti dell'influenza nefasta dell'acustica dell'ambiente. Per quanto riguarda i cavi di potenza non è soltanto una questione di sezione tuttavia, stante questa situazione così compromessa, i cavi attuali sono assolutamente sovradimensionati. Vendili e sostituiscili con un qualunque cavo di buona sezione o, in alternativa, con uno dei tanti progetti fai da te della nostra rivista.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Considerazioni sull'audio 8D
Buonasera Sig.Lucio,
dopo la mia mail di alcuni giorni fa sui cavi schermati non prevedevo di scriverle ancora, ma ieri, dopo aver letto il suo editoriale sull'audio 8D, non ho saputo resistere alla tentazione. Casomai la consideri una mail fra me e lei. Ho provato a sentire il brano linkato sul suo sito: le aspettative erano alte, ma si sono rapidamente ridimensionate. Si figuri che non sono riuscito nemmeno ad ascoltare completamente "Comfortably Numb", che ritengo una delle esecuzioni fra le migliori dei Pink Floyd: se è vero che il suono sembra effettivamente ruotare intorno, ciò che è invece certo è il fatto che dopo poco è la testa che inizia realmente a "girare", alla ricerca di riferimenti certi della provenienza del suono.
Sicuramente lei si ricorderà dello "stereo wide" comparso intorno agli anni '90 su alcuni apparecchi, ebbene... era a mio avviso ben più piacevole di questo stordente ping-pong fra i canali! In definitiva condivido in pieno la necessità di "sfrondare il processo", e la frase di sua figlia: "non ascolterei mai la musica così". Varrebbe la pena di lanciare un sondaggio per vedere se c'è qualcuno meno vintage di me che la pensa diversamente.
Rinnovo il ringraziamento per il vostro sforzo di mantenere un contatto con gli appassionati di musica, e auguro a lei e tutto lo staff di TNT una Buona Pasqua, nonostante la situazione.
Cordiali saluti,
P.S.: in merito alle "AEG" LB 4711 cinesi ha ragione, non c'è più traccia, come è successo per le Lonpoo LP 42!
E dire che ben prima di mandarle la mail avevo dato uno sguardo, tanto per non scrivere delle eresie, ed erano ancora disponibili su "Conrad.DE" (dove le avevo acquistate nel 2015), a meno di 100 euro la coppia (mi sembra 89). Siccome appoggio in pieno la teoria del "downgrade" (anzi si può dire che il mio impianto non è mai salito oltre tale livello), ho trovato queste "AEG" abbastanza piacevoli, e certo sarei stato ben curioso di vederle messe alla prova in modo più serio di quanto posso fare io, da TNT!
Giovanni - E-mail riservato
LC
Caro Giovanni,
è chiaro che per un ascolto tradizionale l'audio 8D sia fastidioso, stordente, innaturale. Però ci sono delle potenzialità, e mi chiedo se ci sarà qualcuno che voglia sfruttarle per svincolare effettivamente l'ascolto in cuffia dalla sua limitazione più importante, quella del suono confinato principalmente dentro la testa.
Non credo che sia una questione relativa all'età di chi ascolta, pertanto il sondaggio tra audiofili temo sia superfluo: tutti risponderanno la stessa cosa e cioè che l'audio 8D è fastidioso e inutile nell'ascolto tradizionale. Neppure i giovani lo trovano particolarmente attraente e non vanno oltre il livello della pura curiosità. Diverso è il discorso per i brani musicali nati espressamente per sfruttare questa tecnica, dove la diversa provenienza delle sorgenti sonore può essere messa al servizio di un effetto artistico voluto e ricercato dal compositore. Segnalo tuttavia che, non più tardi di una settimana fa, su questa rubrica, un lettore sosteneva di aver trovato - a suo dire - la migliore immagine sonora coi diffusori posti agli angoli opposti della stanza, e chiedeva consigli su come collegarne altri due negli angoli restanti. Quindi, per qualcuno, questo effetto di “circondamento” sembrerebbe essere gradito.
Grazie anche per il feedback sui diffusori AEG, mi auguro di riuscire a trovare il tempo e il modo di eseguire una prova a confronto tra diffusori da pavimento di primo prezzo esattamente come questi che hai segnalato tu.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro lettore,
purtroppo quando comincia a servire il loudness, o non si riesce più a farne a meno, i casi sono due: siamo troppo abituati al suono gonfio soprattutto in gamma bassa oppure semplicemente l'impianto non ci soddisfa più per evidenti raggiunti limiti oggettivi o aumentate nostre esigenze soggettive. Non è facile consigliarti una strada unica per risolvere questo problema, visto che tutto l'impianto è costituito da componenti di qualità modesta, soprattutto sorgenti e amplificazione. I diffusori in effetti potrebbero ancora stare al loro posto, tenendo conto del fatto che almeno l'amplificazione può essere migliorabile con una spesa contenuta. A mio parere, per esempio, già un amplificatore Nobsound con chip TPA3116 può essere un passo significativo avanti rispetto all'amplificatore JVC attuale. Il problema però è che questa tipologia di amplificatori è sprovvista di ingresso fono, quindi o acquisti un pre fono separato oppure rivolgi la tua attenzione a un integrato di qualità superiore ma nel mercato dell'usato. Per capirci, un qualunque Rotel della serie 800, 900 o anche più recente sarebbe un passo avanti molto sensibile rispetto all'amplificazione attuale. Potresti anche migliorare le sorgenti dotando il giradischi di una testina di qualità superiore e affiancando al lettore CD un DAC esterno visto che il tuo Technics ha uscita digitale ottica. Ancora meglio sarebbe acquistare un amplificatore integrato moderno dotato sia di ingresso fono che di stadio digitale integrato. Anche i moderni modelli entry-level di Rotel (e alcuni NAD) offrono questa duplice possibilità. In ogni caso, visto che lamenti un suono che sembra necessitare dell'aiuto del loudness potresti anche considerare la possibilità di sostituire i diffusori. Sono sicuro che una coppia di Elac Debut B5 o B6 ti possa dare quel suono completo e corposo che stai cercando di ottenere dal tuo attuale impianto. Fai le tue valutazioni in base a queste considerazioni che ho espresso, soprattutto in relazione al budget a tua disposizione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gianluigi,
sì, a mio parere un moderno Cocktail Audio suona meglio del tuo vecchio Marantz CD17. Qualora invece optassi per tenere il CD17 e rippassi i tuoi CD con il computer, poi dovrai certamente far sì che questi file si possano suonare e quindi devi passare per il PC nuovamente, magari dotato di librerie e player di tipo audiophile. In alternativa, dovresti dotarti di un DAC che riesca a riconoscere l'hard disk esterno come sorgente di file musicali. A mio parere la soluzione migliore è liberarti del Marantz CD17 (che ha oltre 20 anni, probabilmente) e passare direttamente a una macchina moderna che ti consenta anche il ripping su hard disk, con tanto di software che gestisce titoli e copertine, ovvero uno dei tanti Cocktail audio. Qualora la qualità sonora di uno di questi music server non dovesse essere soddisfacente, tieni conto che puoi sempre migliorarlo con un DAC esterno. Secondo me, per migliorare la qualità sonora di un CD 17, è sufficiente un dac moderno da poche centinaia di euro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Filippo,
grazie per il vibrante e apprezzatissimo attestato di stima per il nostro lavoro. La tua fedeltà ultra ventennale è ulteriore motivo di soddisfazione per noi, significa in tutti questi anni abbiamo saputo mantenere il timone nella direzione giusta, mantenendo fede alla nostra mission iniziale. Relativamente alle domande che mi poni provo a rispondere in ordine. I pre fono che hai elencato sono tutti ottimi, francamente io non ci vedrei niente di male nell'inserire all'interno del tuo impianto il Naim Stageline che dovrebbe essere un ottimo abbinamento con il carattere del tuo integrato Nait XS. Anche gli altri due pre fono indicati sarebbero comunque un bel passo avanti rispetto al tuo Rega Mini attualmente in uso. Relativamente all'upgrade del front end analogico potresti passare a un Rega di classe superiore, per non discostarti troppo dall'impostazione alla quale sei sicuramente abituato. Potresti completare il tutto con una testina Rega di buon livello. Infine, per quanto riguarda il secondo impianto, è strano che tu ritenga il lettore Cambridge colpevole di un suono scuro e poco dettagliato. In ogni caso puoi provare a sostituirlo con un buon usato recente come ad esempio il Rega Apollo o il Naim CD5, entrambi dovrebbero essere facilmente reperibili per il budget che hai stanziato. Non solo, ma entrambi questi lettori CD dovrebbero essere un passo avanti significativo rispetto al Cambridge attualmente in uso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giovanni,
mi spiace per la tua disavventura! Faccio i miei complimenti al tuo amico e nostro lettore per il materiale che ha reperito, ottimo e a prezzi assolutamente irresistibili! Non ho alcun dubbio che questo tuo nuovo sistema suoni in maniera così convincente. Questa tua esperienza non fa altro che confermare quanto vado affermando da tempo, ovvero che per ascoltare buona musica in maniera soddisfacente non sia necessario spendere cifre elevate, soprattutto se ci si rivolge al mercato dell'usato.
Grazie per il feedback e buon ascolto!
È appena uscito il nuovo disco di Lucinda Williams, talentuosa cantautrice statunitense, in attività dal lontano 1978. Il nuovo lavoro si intitola “Good Souls Better Angels”, dal quale ascoltiamo questa intensissima “Man Without a Soul”, pare velenosamente dedicata a Trump. Alla faccia degli audiofili che continuano ad ascoltare sempre e soltanto i soliti quattro dischi di 40 anni fa ;-)
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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