Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 19/10/2019 - 26/10/2019

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  1. Nuovo lettore CD
  2. Ambiente sfavorevole: equalizzatore?
  3. Nuovo impianto intorno a sintoampli vintage
  4. Nuovo amplificatore integrato
  5. Impedenza?
  6. Il ritorno delle temutissime
  7. Nuovi diffusori ad alta sensibilità
  8. Upgrade impianto entry level
  9. Re: Rega Apollo R vs Cocktail Audio X12
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovo lettore CD
Buona sera Direttore,
Ti contatto per avere delle informazioni su alcuni lettori cd, uno dei quali andrà a sostituire il Marantz SA 7001 che mi ha accompagnato con soddisfazione per tanti anni. Vorrei sapere che tipo di sonorità li caratterizzano, in modo da poter compiere una scelta avveduta. Sai bene come sia praticamente impossibile effettuare ascolti comparativi da noi in Sardegna ed è per questo che mi affido alla tua competenza.

Ora avendo ascoltato sempre e solo il Marantz non ho preclusioni di sorta, semplicemente vorrei una novità. L'impianto: Ascolto di tutto e di più, tranne l'inascoltabile. So che questa tematica non ti appassiona come altre, ma visto che sarà il mio lettore definitivo, mi permetto di chiederti consiglio.
Distinti saluti,
Alberto - E-mail: albazara79 (at) gmail.com

LC
Caro Alberto,
la mia simpatia personale va decisamente verso l'Audio Research CD3 che, pur avendo circa 10 anni sul groppone, è una bellissima macchina, equipaggiata con la splendida meccanica Philips CDM Pro2 in metallo. Si tratta di un lettore che, probabilmente, sarà rivendibile ancora abbastanza bene a distanza di anni. Controlla se sia la prima versione o la più sofisticata mkII. Si può fare, in fabbrica, l'upgrade da mkI a mkII ma è operazione abbastanza costosa. Vanno bene entrambe, ma la mkII va meglio.
Qualora non ti fidassi di una macchina così “anziana” e preferissi qualcosa di ben più flessibile e recente, aperta anche ad altre applicazioni, visti i suoi ingressi digitali, USB e Bluetooth compresi (comodissimi!), allora l'Unison Research Unico CD Uno sarebbe la scelta migliore, secondo me. Avresti un prodotto moderno, flessibile e coperto da due anni di garanzia. Con sorgenti digitali di questo livello inserite nel tuo impianto, temo che prima o poi diffusori (prima) e amplificatore (poi) debbano seguire la strada dell'upgrade, in quanto palesemente non appartenenti alla stessa classe delle macchine citate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ambiente sfavorevole: equalizzatore?
Caro Cadeddu,
approfitto ancora della tua disponibilità e competenza. Un mio impianto secondario si trova in una veranda, di pianta circa quadrata (4,70 x 4 m, altezza circa 2,70 m, soffitto rivestito in legno) e con due pareti quasi interamente a vetrate, con tende a fasce verticali, piuttosto leggere. I diffusori sono al centro sul lato lungo, distanti 1,90 m tra loro. Di fronte, il punto di ascolto su un divano, con parete dietro, per metà con una scaffalatura in legno a muro; un tappeto al centro occupa lo spazio tra i diffusori e il divano quasi per intero. L'altra parete ha un mobile alto circa 1,20 m pieno di vinili.
Ovviamente il suono è scadente, in particolare per un rimbombo sulle basse frequenze, mi sembra attorno ai 100Hz (si sente anche sul parlato dalla radio), nonostante l'impianto sia di buon livello. Spostamenti dei diffusori sull'altro lato, allontanamento dalle vetrate (attualmente sono a circa 70 cm) non lo hanno migliorato. Non posso certo coprire la veranda con tende di velluto, che sarebbe un controsenso per un ambiente luminoso e "panoramico", e del resto non so con certezza se questo funzionerebbe o se il problema dipenda più dalla forma della stanza.
Mi rendo perfettamente conto che è impossibile ottenere un buon suono in un ambiente del tutto sfavorevole, ma ti chiedo se in casi disperati come questo, dal punto di vista ambientale, possa valer la pena di prendersi, con modica spesa, un equalizzatore per tentare di attenuare la risonanza, facendo eccezione alla regola secondo cui si tratta di strumenti di tortura. Avevo pensato ad un equalizzatore grafico a 31 bande (non ho voglia di spendere più di 150/170 euro, quindi un DSP è escluso), in modo da poter essere (con tutti i limiti che ben sai) più selettivo possibile sulle frequenze da attenuare, facendo delle prove ad orecchio fino a trovare, se possibile, un suono accettabile. Il mio fornitore di fiducia è obiettore di coscienza sugli equalizzatori, quindi ho visto per conto mio in rete un DBX 231S, un Behringer Ultragraph Pro FBQ3102 oppure FBQ6200HD che rientrerebbero nel budget.
Suppongo che siano equivalenti, ma se hai idea di quale preferire, posto che ne valga la pena, dammi un'indicazione. Accludo una foto del locale.
Con molti ringraziamenti e complimenti per il tuo impegno, un cordiale saluto
Massimo - E-mail: mtombesi (at) mclink.it

LC
Caro Massimo,
la pianta quadrata di sicuro non è di grande aiuto per le basse frequenze e anche le vetrate sono comunque di difficile gestione. Io ci vedrei bene un
DSpeaker Antimode 2 che funziona egregiamente. Questo costa circa 700€, magari si trova usato per metà prezzo, ma credo che chi l'abbia acquistato se lo tenga stretto. Se il budget non dovesse consentirtelo allora opta pure per un Behringer, si tratta di apparecchi dall'ottimo rapporto qualità/prezzo. Più che un semplice equalizzatore, io andrei su un processore ambientale come il Behringer DEQ2496 Ultra-Curve Pro, del quale abbiamo parlato in maniera piuttosto estensiva. Ti consiglio questo perché, oltre a essere ANCHE un equalizzatore, fa l'analisi dell'ambiente e l'auto correzione. Neppure a me piace la soluzione dell'equalizzatore classico a più bande, di quelli standard, perché esiste il rischio concreto di usarlo a sproposito. In questo caso particolare, però, viste le limitazioni di budget e l'ambiente un po' “estremo” forse - davvero - non c'è molto altro da fare, qualora non potessi investire i circa 240€ per l'Ultracurve Pro.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto intorno a sintoampli vintage
Carissimo Lucio, grazie infinite per la
risposta. Cercando su Amazon i diffusori Elac Debut 6 che mi consigli trovo queste due versioni: Elac Debut B 5.2 a 279€ con Amazon Prime e Elac Debut 2.0 b6.2 a 340€ venduto e spedito da un rivenditore terzo Quale dei due è quello che consigliavi tu?
Nel frattempo sto cambiando casa e la nuova avrà un soggiorno più ampio e sgombro, di circa 16mq. Se le trovassi usate, le Duevel Planets andrebbero bene con il mio sito ampli Yamaha CR-800?
Per il giradischi, nella stessa fascia di prezzo del Project line che mi hai consigliato, ho visto ottime recensioni anche per il Rega Planar 1. Pensi sia cmq preferibile il primo?
Ancora grazie dell'aiuto prezioso con il quale riuscirò finalmente ad assemblare il mio primo, seppur modesto, HI-FI!
Ti auguro una buona giornata
Fabio - E-mail: fabiobarbati (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
i diffusori che ti consigliavo io erano gli Elac modello Debut B6 ma, visto che stai per cambiare casa, perché non rimandare la decisione a quando avrai a disposizione la nuova sala? In tal caso le Duevel Planets andrebbero benissimo, seppur sia convinto che sentirai meno del 50% di quel che possono dare, se ti ostinerai a utilizzare quel sintoampli. Lo stesso, naturalmente, vale anche per le Elac Debut. Ho scritto le recensioni di questi diffusori utilizzando amplificatori al di là di ogni sospetto - non necessariamente costosi, ma moderni e ben suonanti - sarebbe bene non aspettarsi di ritrovare le stesse emozioni e sensazioni descritte quando a pilotarle c'è un vecchio sintoamplificatore - modesto - degli anni '70.
Per quanto riguarda il giradischi, benissimo il Rega Planar 1, naturalmente, lo consiglio spesso o, meglio ancora un 2 o un 3 da cercare usati.
Affidandoti a rivenditori seri che trattano usato, credo che possa andare abbastanza sul sicuro, anche nel caso di giradischi usati. Con un rivenditore privato, invece, occorre sempre massima attenzione perché un amplificatore è difficile rovinarlo (o funziona o non funziona) ma un giradischi usato male può avere danni invisibili che ne compromettono pesantemente il funzionamento, le prestazioni e pertanto il suono.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore integrato
Preg.mo Direttore, buongiorno.
Cercherò di non sottrarle molto del suo prezioso tempo. Descrivo il mio secondo impianto posizionato in un piccolo studio arredatissimo di 3x4 circa (quadri senza vetro, biblioteca, tappeti, tendaggi pesanti, poltrone ecc.).

Ascolto soprattutto Opera Lirica, Musica Classica, Jazz e poco Rock. Le chiedo un consiglio, poichè intendo sostituire i due ampli succitati con un integrato Rotel usato, con non meno di 60 + 60 Watt (se possibile con uscita cuffia; non importa la presenza del Phono). Intendo non superare la spesa di Euro 150.
Sarei lieto e le sarei grato se mi rispondesse, anche privatamente.
Sempre un plauso per il vostro eccellente lavoro (gratuito!).
Distinti saluti.
Antonio - E-mail: apennas (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
mi chiedo come mai voglia effettuare questo downgrade. Un integrato Rotel da 150€ usato non suonerà mai con la raffinatezza e la grazia del tuo Trends TA10.1. E, probabilmente, neppure come il Dayton DTA100. Immagino desideri un apparecchio più comodo da utilizzare, con più ingressi. Se questa fosse la ragione potrei anche capirti, sebbene io affiancherei un pre passivo al Dayton e dormirei sonni tranquilli. Per l'ascolto in cuffia sarebbe molto meglio un ampli dedicato o un ampli cuffia/DAC come tanti che affollano oggi il mercato.
Comunque, se hai preso questa decisione ci sarà pure un motivo, per cui non proverò a distoglierti ulteriormente. Potresti anche prendere un vecchio RA940, 960 o 980, si dovrebbero trovare esattamente al prezzo che hai indicato, oppure rivolgi la tua attenzione a qualche modello più recente, ad esempio l'RA04 o il più potente RA06. Quest'ultimo, per darti un'indicazione, costava circa 750€ nel 2007, oggi usato non dovrebbe essere impossibile trovarlo per 250/300€. Se il tuo budget massimo fosse però 150€ allora devi cercare le serie più vecchiotte che ti ho indicato. In alternativa, cerca qualche integrato più recente ma meno potente, i 60 watt che stai cercando non ti serviranno assolutamente a niente, resteranno inutilizzati dentro il tuo amplificatore. I tuoi diffusori sono abbastanza senisibili, una 30ina di watt, in un ambiente che non sia una piazza d'armi, credo sia più che sufficiente, a meno che non debba organizzare serate di salsa e reggaeton a casa tua.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impedenza?
Buongiorno direttore, ho collegato un paio di casse Sony (SS A500) con impedenza 6 ohm, dichiarata sul retro delle stesse, ad un ampli Apollon ar 500. Il volume è bassissimo, ciò è dovuto all'impedenza o ad altro? Le stesse collegate ad un NAD 3020i, suonano!!!!!!
Cordialità,
Alfonso - E-mail: halo64 (at) icloud.com

LC
Caro Alfonso,
non conosco l'amplificatore in questione, quindi temo di non potermi esprimere. Può essere abbia un circuito di protezione che escluda la possibilità di pilotare carichi da 6 Ohm, sebbene questo mi sembri molto insolito. Sei sicuro che l'amplificatore sia funzionante? I collegamenti sono corretti? Collegato ad altri diffusori come si comporta? Fai questa prova e vediamo che succede. Non mi sorprende invece che il NAD 3020, dal basso dei suoi 20 watt per canale, facca suonare quelle casse, visto che sa fare ben di più, anche pilotare carichi impossibili per amplificatori più potenti. Una parte della sua leggenda deriva proprio da questa straordinaria capacità, soprattutto per l'epoca, di pilotare diffusori ostici nonostante la sua bassa potenza, laddove concorrenti più blasonati si “sedevano” senza alcuna vergogna.
D'altra parte se puoi usare un NAD 3020i, perché preoccuparti di utilizzare altri amplificatori meno dotati di questo? Usa il NAD e dimenticati il resto. A dirla tutta, darei al NAD dei partner più consoni alla sua fama e alla sua qualità sonora. Questi Sony che stai utilizzando non lo sono.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il ritorno delle temutissime
Direttore buongiorno, non le scrivo la solita lettera per dirle che ho problemi con l'hifi o la stanza...ormai sui 40 diciamo che ho trovato il mio equilibrio audiofilo (se esiste...) il problema è che sui social vedo il ritorno di questi temutissimi accrocchi di plastica dette "audiocassette" o "musicassette", io nato nel 1978 con questi accrocchi di plastica (non so come chiamarli meglio) ci ho avuto a che fare...per lo più come come supporto copia dei costosi CD di allora e dei vinili (come ben sa si faceva la copia del vinile perchè si rovinava ascoltarlo :) ma poi ho scoperto che anch'io ogni volta che respiro un po' "muoio" in qualche modo e li ho cominciati ad ascoltare...forse sotto i 20 anni pensiamo di essere eterni mah!) da qui le cassette originali che avevo erano 1/3 circa di quelle in possesso anche perché quando di una cassetta originale rimaneva impigliato il nastro nel deck era una sorta di funerale depressivo, purtroppo accadeva spesso in auto o con i mangianastri (termine appropriato) di bassa qualità, detto questo semmai un ragazzo/a delle nuova generazione che legge questa missiva sente il bisogno di avere a che fare con questi accrocchi volevo dirgli che siete stati avvisati....le audio cassette sono i genitori dell'mp3 e sono una delle cose peggiori mai inventate per riprodurre l'audio da qui fate come volete e acquistale con corredo deck vintage con vu-meter ed una bella scorta di cinghie da sostituire.
PS: nei Guardiani della Galassia la balla principale del film non è il procione che parla ma la musicassetta che dura tutti questi anni...
Marco - E-mail: geom.chiarinimarco (at) tiscali.it

LC
Caro Marco,
non so se tu abbia letto i miei recenti editoriali sul ritorno delle Compact Cassette, a
gennaio e a febbraio di quest'anno, dove più o meno esprimo tutte le tue (e mie) perplessità su questo ritorno di fiamma del vituperato supporto su nastro. L'unico ritorno di fiamma che ci vedrei bene è quello della fiamma...ossidrica, per farne un bel falò, se non fosse che pure bruciandole si produrrebbero danni, in particolare all'ambiente. Il nostro mondo moderno si nutre di miti del passato, prima il vinile (e va bene) poi le bobine (scomodissime, ma almeno suonano) ora pure le Compact Cassette (e non va bene). Ricicleranno anche i VHS, vedrai che ci proveranno. Si vocifera già di un certo ritorno d'interesse per i CD! Può darsi che dopo l'ubriacatura avvenuta trancannando ettolitri di musica liquida, gli appassionati di musica si renderanno conto che, in fondo, i CD non suonavano neppure troppo male e che, tutto sommato, avere il disco in mano, con la copertina e il libretto, può essere gratificante quanto e più di tenere gli occhi fissi su un accidenti di schermo, come se non ne avessimo già abbastanza di pixel nella nostra giornata e sulle nostre retine...
Grazie per il prezioso feedback,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori ad alta sensibilità
Buongiorno direttore,
Il mio modestissimo impianto è composto da:

Volendo cambiare quest'ultimi e con una cifra disponibile di circa 1.500 euro mi consiglia altri diffusori ad altissima sensibilità?
Grazie,
Salvo - E-mail: sa.zinna (at) libero.it

LC
Caro Salvo,
se i nuovi diffusori dovranno essere ancora dei bookshelf non vedo che altro consigliarti se non un'altra coppia di Klipsch. Purtroppo a catalogo non mi risultano bookshelf nella classe di prezzo da te indicata, pertanto bisogna rivolgersi altrove, per un salto di qualità più deciso. Potresti valutare il catalogo Triangle, da sempre ricco di diffusori dalla sensibilità medio-alta, quali ad esempio i Comete Esprit Ez, oppure ancora i Focal Aria 906 o i Cabasse Minorca MC40. Senza andare su soluzioni particolari, come i diffusori largabanda, temo non ci siano molte alternative. Se posso permettermi un consiglio non richiesto, sarebbe meglio sostituire l'amplificatore con qualcosa di altrettanto raffinato ma più potente, così da ampliare la rosa dei possibili candidati. Nell'ambito dei diffusori da scaffale, poi, la rosa di quelli aventi sensibilità adatta ai pochi watt del tuo amplificatore, si restringe ulteriormente.
Cerca un Nuforce IA7 usato e vivi felice :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade impianto entry level
Buongiorno Direttore,
Leggo le vostre recensioni e le vostre guide ormai da anni e voglio ringraziarvi per gli insegnamenti che ne ho potuto trarre. Nonostante ciò ho un dubbio (e quando mai?) a riguardo di possibili upgrade del mio impianto entry level.
L'impianto è costituito da un amplificatore integrato Rotel RA972 al quale sono collegati un lettore CD/multiformato Oppo BDP93 e un mediaplayer Dvico TVix 6600. I diffusori sono 2 piccole torri Klipsch RP250R. Attualmente ho collegato il mediaplayer all'Oppo via USB poichè (secondo me) il DAC di quest'ultimo risulta migliore. La stanza nel quale risiede l'impianto è di circa 25 mq arredata con librerie.
Sto trasferendo tutta la mia collezione di cd in FLAC e ascolto principalmente musica Rock (dal Progressive all'hard rock e il Metal), Elettronica (Vangelis, Jean Micheal Jarre, Massive Attack), Jazz (Buddy Rich e i grandi batteristi - sono un batterista!) e a volte musica classica. Partendo dal presupposto che adoro il suono delle Klipsch, volendo effettuare un upgrade di questa catena e avendo un budget di 800/1000 euro, sono in dubbio su quale dei seguenti effettuare per primo:

  1. sostituzione dell'amplificatore (avrei individuato nel Rega Brio 2017 l'eventuale successore)
  2. inserimento di un DAC esterno (non saprei quale)
  3. aggiungere il Jolida FOZ SSX del quale ho letto l'entusiastica recensione sul vostro sito.
Da cosa mi consiglierebbe di partire?
La ringrazio anticipatamente per il tempo che mi ha dedicato.
Cordiali saluti,
Matteo - E-mail: xtremexs (at) tiscali.it

LC
Caro Matteo,
qualora desiderassi un passo avanti sostanziale, ti consiglierei di pensare ai diffusori: una nuova coppia, di classe più elevata, scelta nel catalogo Klipsch sarebbe certamente l'upgrade più importante e sensibile. Ovviamente, sarebbe anche quello più costoso. Il passaggio dal Rotel 972 al Rega Brio temo non sia una mossa particolarmente astuta, la differenza tra i due non è sensibile, a mio parere, meglio attendere budget più sostanziosi per un upgrade più importante.
La stessa cosa vale per il DAC esterno: utilizza pure quello dell'Oppo, che è molto buono e difficilmente sentiresti differenze sostanziali inserendo un DAC di alto livello, lasciando il resto dell'impianto così com'è. Resta l'ultima opzione, che è pure la più economica. Il Jolida Foz è davvero uno scatolotto magico, potrebbe valer la pena provarlo. Sia la nostra recensione che, cosa più importante, i tanti feedback positivi che abbiamo ricevuto e pubblicato su questa stessa Rubrica, ne decantano le lodi, difficile credere che così tante persone abbiano preso un abbaglio. In futuro, poi, potrai sempre programmare il cambio dei diffusori ma se il Foz funziona come sembra, probabilmente ti sentirai soddisfatto ancora per lungo tempo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Rega Apollo R vs Cocktail Audio X12
Buongiorno Direttore.
Sono Paolo Barrella, le scrivo da un altro indirizzo di posta elettronica perché sto dismettendo il precedente (barrella (at) me) da cui le scrissi a proposito della lettera a cui mi ha dato risposta nel
vol. 897 delle lettere alla redazione. Le confermo che ho sostituito da pochi giorni il Cocktail Audio X12 con il Rega Apollo (prima di ricevere la sua risposta) poiché sì è presentata un'ottima occasione nell'usato. Le confermo che l'impressione è stata quella che mi ha descritto: un aumento della raffinatezza dei dettagli, proprietà di cui avevo letto in giro da diversi ascoltatori appassionati, ma soprattutto una focalizzazione della scena sonora migliore; non di poco, secondo la mia impressione. Dalla sua, confermo (ed è la prima cosa che mi è balzata all'orecchio) il Cocktail Audio era un pelo più vivace, specialmente dopo che sostituii l'ampli Cambridge Audio AM10 al più "brioso" Rega Brio R.
Sono contento della scelta fatta, anche perché, a dire il vero, mi mancava il piacere di scegliere il CD e di "just push play" (il Cocktail è meraviglioso, lo sto usando nel mio studio con un paio di Indiana Line Nota 106 per adesso, ma un po' macchinoso per l'accensione e la scelta dei brani da usarsi nell'impianto principale, dove non avevo il display sempre vicino... e la app da smartphone faceva un po' le bizze col mio router).
è vero: i Mission VX4 ora sono il collo di bottiglia, lo avevo preventivato. Ma visto che mi è capitata l'occasione di upgradare le elettroniche con una bella coppia essenziale di Rega, non me la sono fatta sfuggire (anche tenendo conto, ma devo fare qualche ascolto di più, del buon stadio phono incorporato nel Brio). A proposito di ciò: potrebbe consigliarmi (previo ascolto, ovviamente) una degna coppia di diffusori da pavimento per i miei Rega? Ci farò un pensierino il prossimo anno. Non mi dispiacerebbe andare sull'usato e credo potrei spendere intorno ai 1500 euro. Impostazione sonora che avalli il carattere dell'ampli, che mi piace molto. Unico vincolo fisico: non vorrei andare su dimensioni superiori a quelle delle attuali Mission VX4.
Grazie di tutto. Continuo a seguirvi.
Paolo - E-mail: paolobarre (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
sono felice che il mio consiglio abbia portato così tanta soddisfazione nell'ascolto del tuo impianto. E capisco perfettamente la semplicità del premere PLAY e dimenticarsi di tutto il resto. Se le features del Cocktail non ci servono, meglio affidarsi a un semplice ed essenziale lettore CD. Ottima scelta!
Per quanto riguarda i dffusori, io ti consiglio di provare ad ascoltare qualche torre Rega, così da mantenere l'impostazione delle elettroniche, che mi pare ti piaccia molto. Ho recensito qualche tempo fa le piccole RS-1 e, come puoi leggere, si tratta di diffusori estremamente divertenti, pur con tutte le limitazioni fisiche del caso. I modelli da pavimento mantengono la stessa impostazione di base ma, ovviamente, regalano una gamma bassa di ben altra “importanza” e una dinamica di tutt'altro livello. Con 1500€, nell'usato, sono sicuro riuscirai a reperire una torre Rega di qualità elevata, eventualmente dando un'occhiata al mercato estero, UK in particolare. Le attuali RX3 e RX5 si trovano, nuove, a 1800 e 2400€ la coppia, rispettivamente. Fai un pensierino anche su queste. Nell'usato, andrà benissimo qualche modello importante della vecchia serie RS.
In alternativa, valuta qualche modello da pavimento, nell'usato, della serie Studio o Response di ProAC.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Direttore,
Ringrazio nuovamente per la precedente risposta. Qualora ritenga di rispondere alle mie elucubrazioni del 16 e del 17 luglio, Le scrivo per avvertirla che può risparmiare un po' del suo tempo prezioso, perché ho trovato presso un bravo rivenditore online di Calasetta (SU) una coppia di Chario Syntar 6 ricondizionate in fabbrica, con tweeter nuovi, mobile in massello di legno, griglie nuove, ad un prezzo molto interessante. Mi sono deciso a cambiare le mie vecchie AR 18 solo grazie al Suo suggerimento, e devo dire che sono contento. Mi è passata anche l'idea di sostituire il CDP Sony serie ES. è un altro modo di ascoltare la musica! Più gamma medio bassa, più dettaglio, più dinamica, migliore scena acustica ... però ho ancora un problema sulle voci e sulle alte.
Infatti, dopo la sostituzione del mio vecchio AURA 50, ed anche con i nuovi diffusori, le voci e gli strumenti solisti restano "indietro", mentre con altri impianti le sento al loro posto. Ho provato nei vari esperimenti, ad avvicinare ai miei padiglioni auricolari due dita, per "catturare" le alte, e le cose tornano abbastanza a posto.
Ho il sospetto che il problema sia l'ambiente, ma con il precedente amplificatore non si avvertiva ...... Mi sono perfino chiesto se ho avuto un calo di udito (vista l'età) però quando gli alti ci sono, li sento bene. Rispedisco per semplicità di consultazione una piantina del locale ed un paio di foto.
Le chiedo un'altra volta se mi può dare qualche consiglio.
Ringrazio ancora per la passione e la pazienza con la quale risponde a tutti.
Mario - E-mail: m.invernizzi (at) studiotecnicoinarck.it

LC
Caro Mario,
sono felice di sapere che il passaggio dalle AR18 alle Chario sia stato soddisfacente. Quelle AR erano da cambiare! L'ambiente non mi pare possa essere considerato colpevole di ciò che lamenti, probabilmente la colpa è di un mix di tue aspettative (e probabile calo dell'udito) e impostazione timbrica dei diffusori, accoppiata a quella dell'amplificatore. Ti consiglierei, intanto, di ascoltarli senza griglie parapolvere, e di provare diverse angolazioni dei diffusori verso il punto d'ascolto (diciamo da 0 a 45°): qualcosa dovrebbe migliorare. Se tutto dovesse fallire, un amplificatore più vivace in gamma alta potresti trovarlo tra i vari modelli Rotel, ad esempio.
Buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Da tempo l'immenso Franco Battiato fa parlare di sé, e le notizie che arrivano sul suo stato di salute non sono certo confortanti. Esce il suo nuovo album “Torneremo ancora” con la Royal Philharmonic Concert Orchestra, e questo è l'inedito che lo accompagna. Non possiamo dire altro se non “Grazie, Maestro!”. Un po' con le lacrime agli occhi.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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