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LC
Caro Nicola,
potresti prendere in considerazione qualche modello Rotel o Cambridge Audio, dovrebbero darti quella scintilla di vitalità che stai cercando. Ad esempio un CD14 della Rotel, che costa meno di 700€, o un RCD1572, che è esattamente al limite del budget che hai stanziato. Per quanto riguarda Cambridge Audio, valuterei il modello AZUR 651C (circa 550€). Valuta anche il Musical Fidelity M 3 CD, che si trova sui 700€. Ascolterei anche un Rega Apollo R, sempre al limite del tuo budget massimo ma, secondo me, una spanna sopra gli altri citati.
Sicuramente il Puccini ci mette molto del suo per arrotondare la gamma medio-alta nel tuo impianto. Qualora anche i lettori CD che ti ho consigliato non dovessero darti la brillantezza che stai inseguendo probabilmente dovrai pianificare la sostituzione dell'amplificatore con qualcosa di più vivace in gamma medio-alta.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
il tuo amico “esperto” ha assolutamente ragione e ti ha ben consigliato. Certamente i componenti che ti ha suggerito ti faranno compiere un salto in avanti sensibile, su questo puoi stare tranquillo. Io, forse, farei qualcosa di un po' diverso: investirei tutto sui diffusori e lascerei a un eventuale budget futuro l'upgrade dell'amplificatore. In una stanza da 14 mq puoi farci stare tranquillamente, arredi permettendo, anche diffusori da pavimento che potrebbero darti un bel po' di bassi in più.
Il tuo amplificatore Denon non è male, è recente ed è un prodotto assolutamente onesto. In alternativa suddividerei diversamente il budget. Destinerei 400€ a nuovo amplificatore (es. ProJect Maia, Rotel A10, Vela amp, NAD C316BEE, tutti un gradino sopra il tuo Denon) e investirei un migliaio di euro sui diffusori. Ad esempio potresti valutare Elac Linea 70 FS77, Wharfedale Diamond 11.4 e Duevel Planets, in particolare questi ultimi (vedi recensione qui su TNT-Audio) perché certamente capaci di donarti quel suono morbido e poco affaticante (ma non privo di grinta) che mi sembra tu stia cercando. Si tratta di diffusori particolari che ben si adattano anche ad ambienti non esattamente ideali. A me sono piaciuti veramente tanto! Basterebbe uno degli amplificatori citati, in particolare il NAD o il Vela, per realizzare un'accoppiata raffinata, ascoltabile a lungo termine, assolutamente poco affaticante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alberto,
un conto è amare la musica dal vivo ma essere consci di dover accettare i compromessi della riproduzione domestica, come fai tu con le LS3/5A, un altro è sostenere che i bassi profondi, potenti e “fisici” non piacciano, perché questi ultimi sono parte integrante di tante partiture e hanno uno scopo ben preciso: creare pathos e persino angoscia nell'ascoltatore. Certo basso sintetico profondo e sismico, come in molta musica trip-hop, serve esattamente a questo scopo: creare atmosfere cupe e oscure. Tolto questo effetto “scenografico” questi generi musicali perdono buona parte del loro senso. La stessa cosa dicasi per le partiture d'organo che prevedono pedali molto gravi e sostenuti: l'effetto che il compositore ha voluto dare alla sua opera viene largamente perduto tagliando via questi registri, che è ciò che accade ascoltando tramite piccoli diffusori. L'importante è esserne consci e vivere serenamente comunque. Anch'io ascolto tanta musica in auto, ben conscio di perdermi “tanto” ma ciò non toglie che le emozioni arrivino comunque anche perché, spesso, laddove l'impianto non riesce, il cervello sopperisce :-)
Altrimenti sarebbe impossibile, per noi, godere dell'ascolto da un cellulare o da una radiolina...eppure...
Grazie anche a te per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Andrea,
i ricordi giocano brutti scherzi, non dimenticarlo. Con l'audio, poi, è una vera catastrofe. I ricordi sono confusi, annacquati e ammantati da un velo di nostalgia per i bei tempi che furono. Ora, in un impianto completamente diverso, inserito in un ambiente differente, decidere che la colpa sia della testina non è un azzardo, è pura immaginazione! No, non ritroverai il suono che ricordi con una nuova testina, neppure se fosse la stessa di allora. Le variabili che sono state modificate sono così tante che ritrovare il suono di allora, anche ammettendo che tu ricordi bene, è una pia illusione. Comunque, poiché la soluzione che potrei proporti è troppo complicata (cercare tutti i vecchi componenti e riacquistarli) ti suggerisco di cercare una AKG P7E nuova. Per fortuna qualcosa si trova, ad esempio ce n'è una in questo sito per 250$. Avrai una buona testina e, gratuitamente, compresa nel prezzo, la dimostrazione lampante che non si può viaggiare indietro nel tempo.
Acquistarla usata non avrebbe senso, anche perché dovresti sostituirci lo stilo e la cifra totale dell'operazione supererebbe quella necessaria per la AKG nuova di cui sopra. Quando ti sarai convinto della totale inutilità dell'operazione, potremo ragionare su come far suonare meglio il tuo attuale impianto. Mi spiace, ma temo non ci sia altro modo per liberarsi dei fantasmi del passato e ripartire da zero.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
qualora il tuo budget dovesse consentirlo, prendi subito un Cocktail Audio X35, che in un solo apparecchio racchiude tutto ciò che ti serve, dall'amplificazione di qualità, al lettore CD, all'ingresso phono per il tuo giradischi e tutte le altre caratteristiche per digitalizzare la tua discoteca. Risolveresti anche tutti i problemi di spazio, con un unico componente, che si permette il lusso di suonare anche bene. Siamo oltre i 1000€ che avresti preventivato, però con questo componente chiuderesti la partita già al primo round, anziché acquistare ora ampli e CD e solo successivamente un componente per la musica liquida.
In alternativa, se il budget non dovesse consentirti da subito il Cocktail, va benissimo anche la coppia ProJect che hai identificato e della quale trovi qualche esauriente recensione qui su TNT-Audio...
Il NAD 3020 non farai fatica a rivenderlo, è sempre molto ricercato dai collezionisti e dai nostalgici. Il lettore CD Teac, invece, è più difficile da sistemare ma - se funzionante - i suoi 80-100€ potrebbe ancora valerli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
da anni ormai non forniamo più consulenza sull'Home Theater, pertanto mi limito a suggerirti qualcosa per migliorare il sistema per l'ascolto della musica due canali. Andrebbe benissimo dare ai canali frontali un'amplificazione migliore e pertanto abbinare ad essi il finale Rotel che hai individuato. Non aspettarti miracoli, ma qualcosa dovrebbe migliorare. La cosa più sensata da fare, tuttavia, sarebbe quella di semplificare il tutto, riducendolo a un semplice impianto stereo: a parità di spesa avresti componenti di qualità più elevata, un suono nettamente migliore e l'unico prezzo da pagare sarebbe la mancanza degli effetti surround che, diciamocelo, sono assolutamente superflui quando la qualità del sonoro (musica e dialoghi) è molto alta. Tanti lettori di TNT-Audio hanno seguito questo consiglio e non tornerebbero mai indietro. Ovviamente, questa soluzione così radicale elimina una marea di cavi, semplifica di molto tutto il sistema e, inoltre, ne fa aumentare enormemente la sua integrazione domestica. Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Emilio,
la disposizione dei diffusori è certamente migliorabile, così come quella dell'impianto e l'ambiente nel suo complesso. Visto che il tutto è non modificabile, mi sembra inutile parlarne. Il tuo impianto è decisamente squilibrato a sfavore della sorgente, che non è neppure lontanamente adeguata alla qualità di amplificatore e diffusori. Pertanto, una sua sostituzione è d'obbligo. Andrebbe benissimo il Cocktail Audio che hai scelto, se il tuo scopo fosse quello di ampliare la versatilità del tuo sistema, aprendo le porte alla musica liquida. Elimina pure il lettore Marantz e fai fare tutto al Cocktail Audio X45.
Quest'ultimo potrà essere affiancato da un hard disk SSD, che ha il vantaggio di essere più veloce e silenzioso. Dubito, tuttavia, che il solo HD SSD possa darti delle differenze significative dal punto di vista sonoro. Puoi anche utilizzare un NAS, certamente, senza significativo degrado della qualità sonora.
Sulla questione dell'alta risoluzione abbiamo detto più volte. Non solo non è ovvio percepire dei miglioramenti al salire della risoluzione (ho sentito degli esempi “contrari” abbastanza evidenti) ma francamente, eviterei di pormi il problema. Senza sentirli prima è impossibile decidere la risoluzione del file da acquistare. Ripeto: ho sentito file ad alta risoluzione suonare peggio dei corrispondenti CD, magari in questi casi il processo di generazione del file HiRes non è stato esente da errori o interventi “pesanti” da parte di qualche tecnico del suono.
L'operazione di ripping dei tuoi CD la farà il Cocktail Audio quindi non te ne devi preoccupare. Non dimenticare che un file 16/44 non può essere migliorato: le informazioni ivi presenti non possono, per forza di cose, essere “inventate”.
Infine, per quanto riguarda i cavi, il collegamento bilanciato in genere è da preferire, perché più refrattario a interferenze di qualunque tipo. Non vedo, però, come tu possa usare tale tipologia di collegamento, visto che il Nait XS è sprovvisto di ingressi bilanciati (quelli che vedi sono DIN, non XLR).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Alimentatore per Supernait
Ciao Lucio, come stai? Ormai sono passati alcuni mesi dall'inserimento del Velodyne. Subito mi sembrava tutto un po' gonfio, l'ho regolato bene e adesso se lo spengo sento che manca e mi chiedo come facessi prima senza. Diciamo che le 2.5 hanno il reflex accordato a circa 35Hz, l'ho visto con lo strumento. Quindi non è che mancassero troppo di bassi infatti lo tengo regolato a meno di metà (forse ne bastava un modello più piccolo? Boh, abbassare non è mai un problema :-)
Ovviamente poi ho scoperto vibrazioni di porte e finestre prima sconosciute. Era ovvio. Questo per quanto riguarda le modifiche già fatte.
Invece ho una cosa da chiederti. Tu che conosci molto bene i prodotti Naim, pensi che abbia senso abbinare al Supernait 1 l'alimentatore esterno separato? Costano tantissimo e ho visto che di serie ha già un alimentatore "esagerato" ma mi pare che lavorino in coppia, interno+esterno. È un approccio che hanno solo loro credo. L'alimentatore è importante si, ma cosa succede se ne viene inserito uno ad un integrato che ha già un ottimo alimentatore? Ma soprattutto la domandona è: si sente anche dalla stanza accanto o è una roba da pignoli, per non usare l'espressione s***ioli?
Lo sentirei anche ascoltando Spotify o solo con cd o hd? Certo potrei provarlo ma eventualmente lo prenderei usato quindi un po' difficile...
Piccola parentesi, ho letto la recensione sulle Larsen 8 che hanno lo stesso woofer delle 2.5.
Proprio lo stesso perché le mie sono clone, fatte una 15ina di anni fa da me, con componentistica superiore all'originale. I woofer che si acquistano da privato sono quelli "pelosi" tipo Larsen. Bene, hai descritto il loro suono esattamente come farei io con le mie. Qualità eccezionale ma un po' lentine con i generi più "incazzati" passami il termine.
Non ti parlo di upgrade perché mantenere la stessa qualità con magari un po' più di verve ho paura che parliamo di cifre a 4 zeri.
Grazie e buon rientro dalle ferie,
Michele - E-mail: mnt.michele (at) gmail.com
LC
Caro Michele,
conosco l'idea Naim relativamente agli alimentatori separati ma, francamente, l'ho trovata sempre un po' eccessiva. Sono in generale contrario alla proliferazione dei componenti in una catena audio. Onestamente, dovendo aggiungere un componente in più, preferirei passare da un integrato a una coppia pre+finale, anziché integrato + alimentatore esterno. Ovviamente, qualora ti capitasse la possibilità di provarlo...fallo! In tutta sincerità, risparmierei i soldi per passare a dei diffusori di più alto livello. A proposito di diffusori: il fatto che il suono dei Larsen ti ricordi quello dei tuoi ProAC clone è puramente casuale! Non basta un woofer identico a conferire lo stesso carattere sonoro! Nel caso Larsen quel tipo di suono è voluto ed è frutto della particolare disposizione degli altoparlanti. Lo stesso woofer, in un'altra cassa, suonerebbe in maniera molto diversa.
Infatti, tutto dipende dal taglio di crossover, dal litraggio, dalla forma e dalla struttura del cabinet.
Infine, è vero che per un upgrade significativo dovresti spendere un bel po', ma è altrettanto vero che esiste un fiorente mercato dell'usato dove, magari, potresti andare a guardare qualche bel modello da pavimento di ProAC, Spendor, Rega e simili, giusto per non spostarti troppo dall'equilibrio raggiunto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Maurizio,
le Triangle credo siano abbastanza incolpevoli della mancanza di impatto e di bassi che lamenti. Di sicuro amplificazione e acustica ambientale possono influire molto di più. Comincerei con un amplificatore più “robusto”, che potrebbe essere un Rega, un NAD o un Rotel, o anche un Musical Fidelity di ben altra potenza. Tra quelli che ti hanno proposto usati direi Densen DM10, assolutamente non il Crown mentre il McIntosh sarebbe da verificare. Boccio anche l'idea del subwoofer, assolutamente inutile se non dannoso in questo contesto.
Le Klipsch RF3 usate, se avessi occasione di confrontarle con le tue Triangle, potrebbero essere un cambio di prospettiva “importante”: di sicuro sono più energiche delle francesi, ma anche molto meno “educate” in gamma media e alta. Il fatto che siano vecchiotte non ti dovrebbe spaventare, non credere che in una decina d'anni sia cambiato chissà cosa nel panorama dei diffusori acustici.
In definitiva: prima l'ampli, poi ne riparliamo. Una foto dell'ambiente e della disposizione dei diffusori, però, mi aiuterebbe meglio a capire se ci possano essere degli altri problemi che limitano la corretta riproduzione delle basse frqeuenze.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Andrea,
sono felice di saperti così soddisfatto! Ottimo impianto, elegante disposizione. Un plauso a Giuseppe Prato, persona squisita, espertissima e disponibilissima! Unici appunti, i soliti: il grande schermo alle spalle dell'area diffusori e la parete completamente riflettente. Ci sono margini di miglioramento ma direi che tu possa senz'altro essere contento del risultato!
Ti auguro tante ore di buon ascolto!
Musica nuova questa settimana! I Black eyed peas sono tornati con un brano e un video che lasciano il segno. “Big love” è una durissima denuncia del fenomeno delle armi “facili” nella società americana e nelle scuole in particolare. Un video che dovrebbe far riflettere sulle consegeunze, che negli USA vivono già da tempo, dell'uso indiscriminato del concetto di difesa personale e sull'intolleranza razziale in generale.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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