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LC
Caro Giuseppe,
intanto grazie per l'apprezzamento nei confronti della mia terra. La amo tanto anch'io e, pur vivendoci, non mi stanco di stupirmi della sua bellezza, ogni volta e in ogni angolo.
Fai delle osservazioni sacrosante, purtroppo il rispetto e l'interesse delle persone verso la musica è molto basso. A mio parere è una questione di cultura, ma non solo. L'abitudine a sentire musica sempre e comunque, come sottofondo nei locali, nei supermercati e un po' ovunque, la spoglia di quel significato artistico e un po' magico che merita, di qualunque genere essa sia. Quindi il chiacchiericcio è d'obbligo, è quasi la norma. Non pensare che ciò sia dovuto al fatto che il pubblico “generico” non sia - in genere - appassionato di musica.
Alle mostre HiFi, dove dovrebbero esserci soltanto amanti della musica (giusto?) non è diverso. Persino gli stessi espositori parlano a voce alta mentre l'impianto in dimostrazione sta suonando. Personalmente, evito i locali dove c'è musica in sottofondo, perché non riesco a non ascoltarla. Pertanto, o parlo con le persone o ascolto, non riesco a fare le due cose simultaneamente.
Per quanto riguarda l'acustica degli eventi live, elettrificati o no, sfondi una porta aperta. Negli eventi amplificati, per mascherare carenze di hardware o di esecuzione, si tende a tirar su il volume fino alla distorsione. Nell'impasto si distinguono meno le mancanze e gli errori. Nei live di musica acustica talvolta non è diverso. Ho sentito in teatro un'edizione dei Carmina Burana dove gli strumenti suonavano troppo forte e il coro veniva coperto, forse perché quest'ultimo non era granché tecnicamente. Ancora, tosse e chiacchiericcio sono una costante. Ho notato un fatto curioso: prima che inizi la musica non tossisce quasi nessuno, non appena si suona, tutti a schiarirsi la gola :-)
È un mondo difficile per noi rispettosi amanti della musica!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
se l'impostazione Rotel - che mi pare tu abbia compreso abbastanza bene - non ti convince in pieno fai bene a cercare altro. Per la cifra che hai stanziato non vedrei niente di meglio di Audio Analogue, Rega, NAD e Arcam, da cercare nell'usato. Non tutti questi sono dotati di phono, ad esempio i NAD in genere ne sono sprovvisti, a meno che non si vada a cercare i modelli molto vecchi. Non tutti gli Audio Analogue sono dotati di phono, mentre gli Arcam e i Rega sì. Nel nuovo non disdegnerei il Vela amp, che mi impressionò molto favorevolmente. È pure dotato di un buon ingresso phono MM. Idem dicasi per il ProJect MaiA, stesso prezzo e caratteristiche, pure questo da noi favorevolmente recensito. Rispetto al Vela è più completo, avendo anche ingressi digitali asserviti a un DAC interno a 24/192 kHz e persino un ingresso Bluetooth, molto comodo. Inoltre, mentre il Vela è un amplificatore tradizionale, il ProJect è un classe D, basato su moduli Flying Mole.
Vedi se ti riesce di ascoltare qualcuna di queste proposte e decidi di conseguenza. La stanza d'ascolto non è male, spero abbia previsto degli elementi assorbenti (tappeto etc.). Se possibile, elimina il mobiletto dallo spazio tra i diffusori, è un upgrade facile e incredibilmente efficace.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gianluca,
l'idea delle Klipsch RF7 mi piace, viste le tue esigenze musicali e “sonore”. Ovviamente il risultato che desideri ottenere dipende in minima parte dai diffusori e in gran parte da come riuscirai a sistemare questa strana stanza d'ascolto. Mi pare che tu l'abbia capito, per fortuna. Potresti affiancare alle Klipsch un amplificatore non troppo aggressivo, giusto per non esagerare nella direzione dove le casse americane sono già abbastanza “generose”. Quindi ben venga un integrato di qualità da scegliere tra le proposte di NAD, Rega, Audio Analogue e Naim. Benissimo la sorgente Cocktail Audio se hai bisogno di tutta la flessibilità operativa che questa può offrire.
Mi chiedi alternative a Klipsch. Se ti piace il suono vivace, vigoroso, dinamico e “live” non me la sento di consigliarti altro. Posso solo dirti di andarle ad ascoltare le RF7, per capire se effettivamente il loro suono e il loro carattere possano fare per te. Una volta decisi i diffusori il resto verrà da sé, naturalmente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alexander,
non conosco in dettaglio le differenze tra i due prodotti Cambridge ma tieni conto che spesso gli upgrade vengono immessi nel mercato più per questioni di marketing e di rinnovo catalogo che per reali passi avanti dal punto di vista sonoro. Perciò, a mio parere, puoi tranquillamnete stare con il prodotto più vecchio, ovvero il CXN. Alternative ne esistono tante, ma visto che un rivenditore a te vicino ti consente di provare i Cambridge, non vedo motivo per cercare altrove e magari fare un salto nel buio. Io proverei a chiedere il CXN in prova per il tuo impianto, almeno per un weekend.
Non so aiutarti molto con EAC, purtroppo, io l'ho usato solo per fare ripping, non avendo necessità di aggancio a database di copertine e altro. Da quel che ho capito, dovresti andare su EAC --> MetaData settings e poi selezionare “GD3 database service”. A questo link trovi invece un fix per poter utilizzare il vecchio FreeDB database, nel caso a te dovesse dare errore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Andrea,
questo tuo budget mi sembra molto fluttuante :-) Prima 5000 per il solo ampli, ora 4000 per ampli + casse, insomma, non ci capisco più niente. Nella tua testa c'è una confusione che stento a comprendere. Comunque sia, io accetterei la proposta delle Aliante abbinate al Sudgen, ottimo connubio, ti consente inoltre di risparmiare e acquistare altri componenti.
La stanza d'ascolto è grande e un po' mi preoccupa tutto quello spazio alle spalle del punto d'ascolto. Prevedi almeno un tappeto tra diffusori e divano e, possibilmente, delle tende sulla parete con le finestre.
Sto immaginando, naturalmente, che i diffusori andranno installati lungo la parete sinistra, di fronte al divano. Scordati di poter mettere le Aliante One sopra una parete attrezzata: obbligatori stands di qualità e buona distanza dalla parete posteriore. Mancando questa libertà di posizionamento meglio optare per altre soluzioni (Rega, Duevel etc.).
Altra avvertenza: hai ascoltato le Aliante? Bene? Te lo dico perché si tratta di un prodotto per ascoltatori esperti, quale tu non sembri di essere. Non mi sentirei di consigliarle subito a un principiante che, magari, da un impianto HiFi si aspetta altro (impatto, gamma bassa unz unz etc.). Il consiglio è, pertanto, di ascoltarle bene. Qualora il tuo orecchio fosse stato già smaliziato (ne dubito) allora le avrei consigliate senza alcuna remora. A me piacciono moltissimo. Sono tra i bookshelf di medie dimensioni da ascoltare almeno una volta nella vita, insieme a Diapason Adamantes, Merlin TSM, Sonus Faber Extrema.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Paolo,
mi sembra che la tua proposta sia ottima, tenendo conto di tutte le esigenze in gioco. Il Cocktail è un jolly tuttofare, usato costa poco e suona pure bene. La sua amplificazione interna non è malaccio. E in ogni caso si potrà upgradare in seguito. Bene i giradischi ProJect, meglio se già dotati di pre phono incorporato, per risparmiare un po'. Per quanto riguarda le casse potreste optare per delle Klipsch da scaffale, onde sfruttare al massimo la potenza dell'amplificazione interna del Cocktail, oppure le solite Elac Debut B5. Si trovano per 250/280€ e suonano molto bene, sono poco ingombranti e tollerano un pochino il posizionamento a libreria, anche se si esaltano quando montate su stand lontani dalle pareti corcostanti. La stanza non è grande, anche se le Elac non sono molto sensibili la potenza del Cocktail dovrebbe essere più che sufficiente per ascolti anche abbastanza chiassosi :-)
Su diffusori da 6 ohm come i Debut dovrebbe erogare una trentina di watt, assolutamente sufficienti, a mio parere. Tieni conto che già con 10 watt avreste 95 dB a un metro di distanza. È già “tanta roba”.
Infine, non dimenticate che il vecchio impianto si può monetizzare facilmente, più o meno 100/150€ a pezzo, vale la pena provarci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alberto,
intanto grazie per l'apprezzamento e per aver saputo cogliere la vena ironico/sarcastica che anima molte delle mie risposte. Brutale ma divertente, mi piace! In questo settore c'è troppa noiosa serietà, sembra che l'HiFi sia il refugium peccatorum per tanti disadattati, anziché una sana passione collegata con l'ascolto della musica e ad esclusivo servizio di questa. Pertanto, quando leggo castronerie su castronerie, messaggi di persone che non vogliono risposte ma solo predicare il proprio verbo come se agli altri potesse importare qualcosa...allora non resisto e mi scateno.
Ma veniamo all'oggetto della tua domanda. L'UHQCD (Ultimate High Quality Compact Disc) è stato introdotto 3 anni fa dalla Memory-Tech in Giappone. È un semplice Compact Disc e non ha niente a che vedere con l'audio ad alta definizione. Infatti, è un 16/44 come ogni altro CD in commercio. Non ci sono dati o informazioni in più. Semplicemente, il sistema utilizza un fotopolimero al posto del policarbonato, per incidervi sopra i pit che costituiscono le tracce del CD. Si dice che tale materiale consenta stampe più precise. Ora, posto che non sanno più che inventarsi per frustare un cavallo morto (“Flogging a dead horse” dicevano i Sex Pistols nel 1980) ti consiglierei caldamente di spendere 15 euro in un CD normale e i restanti 25 per un altro CD e un caffè più pasta. La tua collezione di CD raddoppia e ascolti con un umore migliore. Magari ti sembrerà, scegliendo la pasta giusta, che l'impianto suoni persino meglio.
Non facciamoci prendere in giro da questi tentativi di sfruttamento della dabbenaggine audiofila, che è proverbiale ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Consigli per upgrade
Buongiorno Lucio, scrivo per chiedere dei consigli in merito alla mia situazione audio attuale.
Premetto che quest'ultima è "colpa" di TNT-Audio visto che il mio percorso nasce dalla ricerca di un amplificatore economico per recuperare i diffusori del compattone da supermercato (!) di quella che è diventata mia moglie e cercando in rete sono approdato sul tuo sito leggendo del T-AMP. E' stata una scoperta, leggere le tue impressioni su quel piccolo ampli, mi ha fatto venire voglia di provare ad ampliare le mie conoscenze, in fondo la musica mi era sempre piaciuta ma non mi ero mai preoccupato dalla qualità dell'ascolto.
Per farla breve da allora, circa 4 anni fa, continuando a leggere il vostro sito, sono partito con una scheda Fenice 20 abbinata a delle Wharfedale Diamond 4 (mai mi sarei aspettato un tale salto di qualità da come ascoltavo prima) per arrivare ad avere ora delle Klipsch RF7 abbinate ad una scheda Fenice 100 con pre TC 754, giradischi Project Debut con Ortofon 2m red e lettore di file Pioneer N30. Sono passato dalla Fenice 20 alla 100 per una questione di potenza, le Wharfedale suonavano in una stanza da 15 metri quadri e con la 20 era ok, poi ho trasferito l'impianto nella taverna da 35 metri quadri e sono passato alla Fenice 100, solo dopo sono arrivate le Klipsch.
Quest'ultime le ho prese per la mia esigenza di avere un "impatto" emozionale forte, il mio ragionamento è stato, dato che raramente faccio ascolti superiori all'ora, allora meglio (passami il paragone motociclistico) fare una "sgroppata" con una Ducati Panigale piuttosto che una gita in BMW K1600, non ho la ricostruzione scenica che mi hanno dato le Aliante Nova con il T2024, non saranno raffinate, ma mi va bene così e sono pienamente soddisfatto e non solo con il rock!
Ascolto soprattutto rock, progressive, blues, in minor parte jazz e un po' tutti gli altri generi, la taverna è ben arredata (certo si può ancora migliorare) e i diffusori sono a circa 90 cm dalla parete di fondo e distanziati tra loro di 250 cm. Data la mia poca esperienza ho delle domande da fare, secondo il tuo parere, col mio set-up sto sfruttando a dovere i diffusori o questi meritano di essere meglio accompagnati? Eventualmente su che cifre (anche usato) di ampli con stadio phono dovrei stare (le marche immagino siano quelle che consigli di solito, Nad, Rega, Audio Analogue,..) per avere un effettivo upgrade?
Secondo me, ma è solo un'impressione personale non corroborata da prove, l'ampli che uso attualmente non ha una gran dinamica e rispetto alla Fenice 20 è meno dettagliato e "arioso". Altra questione, il Project Debut può supportare testine migliori della 2m red o è inutile andare oltre? Quella montata è arrivata a fine carriera e vorrei capire se vale la pena passare alla 2m blue (o altra marca/modello se hai consigli).
Non voglio fare l'upgrade a tutti i costi, ma se i diffusori lo meritano non ho problemi ad affrontare spese fino ai 1.500 euro totali per adeguarmi. Dal lato della musica liquida stavo pensando di vendere il Pioneer per comprare un Cocktail Audio X10 usato soprattutto per la comodità di rippare i cd e credo che in questo caso la situazione qualitativa resti pari. Se ho scritto eresie dimmelo pure apertamente.
Per quanto vale hai tutta la mia ammirazione per il lavoro che porti avanti con i tuoi collaboratori, complimenti sinceri e grazie davvero per il tempo che ci dedichi.
Ah una cosa che non ho scritto, non so se possa interessare, il pre TC 754 non ha l'alimentazione originale ma un trasformatore switching pagato circa 15 euro sulla rete (non ho altre info).
Un caro saluto,
Roberto - E-mail: roberto.razio (at) alice.it
LC
Caro Roberto,
sono felice di averti traghettato, novello Caronte dell'inferno audiofilo, verso l'ascolto HiFi partendo dal piccolo T-Amp! Era anche questo lo scopo di quella recensione di “rottura”: riuscire a portare o ri-portare verso l'HiFi fasce di pubblico che se ne erano allontanate (o non ci si erano mai avvicinate) perché spaventate dai costi e dalle complicazioni.
Complimenti per l'impianto attuale, le RF7 sono davvero molto divertenti. Possono suonare meglio di così, certo! Io proverei con un NuForce IA7 usato, per restare in Classe D e fare un passo avanti deciso. Eventualmente una coppia pre/finale NuForce usata. Come amplificazione tradizionale, invece, ci vedrei bene un Naim Nait usato, dal 5 in su.
Per l'analogico, puoi senz'altro migliorare la testina passando a una Ortofon di classe superiore, il giradischi lo consente senz'altro. Prima o poi, però, specie se ascolti molto vinile, dovresti regalare all'analogico uno stadio phono migliore, basterebbe un Lehmann Black Cube Statement o un SE usato.
Per la liquida, invece, l'idea del Cocktail, se hai l'esigenza di rippare in maniera facile e veloce, è la strada da percorrere. Hai ragione, la qualità sonora, rispetto al tuo Pioneer attuale, non dovrebbe cambiare di molto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Migliorare l'ascolto in cuffia
Buongiorno Lucio, grazie per la risposta.
Avevo pensato anch'io ad un ampli per cuffie, però sono già talmente pieno di cavi di alimentazione e interconnessione che mi viene il vomito a pensare di aggiungerne (senza contare che, probabilmente, non avrei lo spazio fisico per metterne). Eventualmente, qualche nome di ampli entro i €200? In alternativa, una buona cuffia entro i 250/300? Che ne pensi della NAD HP50? O delle Grado?
Comunque, ti incollo qui il link del buffer valvolare che ho preso (eBay).
Enrico - E-mail: enrico.maestrello (at) virgilio.it
LC
Caro Enrico,
capisco la tua allergia - che condivido - per i troppi componenti e cavi. Se non ti va, puoi lasciar perdere l'ampli per cuffia e passare direttamente a delle cuffie migliori. In casa Grado trovi sicuramente un modello adatto alle tue esigenze. Sono dei prodotti evergreen e apprezzati dagli audiofili di tutto il mondo da decenni per il loro equilibrio timbrico. Tanto per citare qualche modello all'interno del budget a tua disposizione direi SR80e, oppure SR125e.
Dovessi cambiare idea, qualche ampli per cuffia entro i 200€ lo trovi indicato nella posta della settimana scorsa, tieni conto che - cavi a parte - almeno gli ingombri sono contenuti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Sig. Lucio
ti scrivo per ringraziarti dei suggerimenti che presenti sul tuo sito TNT lettere al Direttore. Ti racconto la mia storia... tre anni fa (ho 62 anni) ho deciso di acquistare un nuovo impianto HiFi, dopo ben trent'anni, e da questo momento ho variato molto i componenti (acquisti compulsivi e con prodotti non molto economici) senza ottenere risultati desiderati. Veniamo al nocciolo... a primavera dello scorso anno avevo come lettore un Cocktail Audio x40, con ampli Hegel 300 e casse Blumenhofer fs3 mk2. Il suono era accettabile ma non era assolutamente coinvolgente...
Leggendo tra le righe della risposta da te data ad una lettera, parlavi bene di Nuforce come ampli... ho preso coraggio sono andato da Audio Graffiti e sono tornato con Nuprime Ida 16 e Nuprime cdp9.
Finalmente possedevo ciò che desideravo. Scena, corpo, tutto insomma... passa un anno e mi dico finalmente si sente bene ma... le casse con le loro trombe per medi acuti mi obbligano ad una posizione “perfetta” per potere godere della scena e di un'acustica corretta.
Finiamo... sarò un po' pazzo ma sono andato da Mondoaudio a sentire le Duevel Bella Luna da te così ben criticate. Mi sono piaciute per l'effetto omnidirezionale, meno per il suono molto ovattato rispetto a ciò che possedevo. Sono stato un po' imbarazzato sul da farsi ma poi mi sono detto qui ci sarà il meglio come ampli, convertitore, lettore... ma l'ampli è esageratamente valvolare rende tutto molto morbido e caldo ma è poco stuzzicante, a casa mia le Bella luna si sentirebbero molto meglio.
Insomma ho comprato le Bella Luna, suonano magnificamente nel mio “asettico studio” di 5x4 metri del quale ti allego foto per farti ridere. Adesso il suono è della qualità delle mie vecchie Blumenhofer, ma non mi obbliga a stare su poltrona bloccata e tassellata al terreno, permettendomi di andare a lavorare da pc (da cui ho scattato la foto) sentendomi comunque tra il pubblico ad una performance dal vivo.
Grazie ancora,
Luca - E-mail: lmoraschini (at) gmail.com
LC
Caro Luca,
sono molto felice di apprendere che la lettura dei nostri consigli settimanali sia stata così benefica per i tuoi ascolti! Non posso fare a meno di immaginare quanto meglio potrebbe suonare tutto questo ben di Dio se lo spazio dietro i diffusori fosse vuoto e magari ci fosse qualche elemento assorbente (tappeto, tele, arazzi) qua e là :-)
Noto un certo qual disordine creativo vicino alla posizione d'ascolto...sarà che sono un maniaco della simmetria e della semplicità ma... :-)
Comunque, la cosa veramente importante è che ora tu ascolti meglio di prima, complimenti per gli ottimi acquisti e buon divertimento!
L'ultima apparizione discografica dei Massive Attack, noti anche al pubblico audiofilo per l'altissima qualità delle loro incisioni, risale a due anni fa, con l'EP “Ritual spirit” dal quale abbiamo estratto questa oscura e ipnotica “Take it there” dove ricompare, dopo tanti anni, la collaborazione con Tricky.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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