Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 16/6/2018 - 23/6/2018

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  1. Piccola recensione ampli Auna
  2. Aggiornamento (definitivo) su impianto in classe D
  3. Lettore di rete
  4. Audio a induzione?
  5. Nuova casa - nuovo impianto
  6. Consiglio su DAC da abbinare ad ampli Audio Analogue Puccini SE
  7. Testina Benz Wood HS
  8. Re: Modifiche a un finale
  9. Scelta amplificatore
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Piccola recensione ampli Auna
Buonasera direttore. Hai
pubblicato (non me lo aspettavo) la foto dell'Auna abbinato alle Cabasse\lettore Oppo. In effetti è un brutto anatroccolo dal cuore gentile. Lo ho utilizzato sia con le Cabasse, sia con Klipsch, sia con le Schythe piccoline che hai recensito. Non è assolutamente male. La dinamica è buona, anche con le registrazioni della Reference (a patto di non andare su col volume) non noto cedimenti particolari. Non ha una buona immagine 3D...ma per 110 € non la si può pretendere mica. Nel medio e negli alti tirando su il volume si nota una certa fatica. Il Fortissimo è altra pasta, grana finissima con dettaglio non affaticante, discreto punch nel senso che tutti i salti dinamici sono riproposti con effetto “grassetto” senza cedimenti ad alti volumi.
La differenza tra i due c'è ed è evidente con registrazioni di alto livello, con musica semplice ti assicuro che servono orecchio fino ed ascolto di almeno 15 minuti su pezzi ben conosciuti. Certo, con il Fortissimo l'intreccio tra viola, violino e violoncello del concerto per violino di Mendelssohn è sempre lì al centro della scena e gli acuti non stridono mai...con il brutto anatroccolo la scena è sfocata e si notano cedimenti.
In definitiva concordo con quello che hai scritto: un best buy. Non so se gli entry level delle altre marche siano superiori...ne dubito. Il mio primo ampli è stato un TEAC da 55 w del 1987. Questo Auna suona 1000000 volte meglio. Il Fortissimo suona certamente meglio, è raffinato, non affatica mai ma valutando il rapporto qualità/prezzo Auna è nettamente vincente.
Ciao
Alessio - E-mail: von.74 (at) hotmail.it

LC
Caro Alessio,
mi sono permesso di pubblicare la tua foto del piccoletto perché mi piaceva l'idea di rendere onore a un apparecchio che, come ho già detto, avrebbe meritato molto di più. È vero che per 100€ si trovano piccoli ampli in classe D che suonano meglio, ma non sono versatili come questo Auna. Se uno avesse necessità di un amplificatore tradizionale, con diversi ingressi linea (ben 3 su classici connettori RCA posteriori, uno con minijack frontale per sorgenti portatili, un'uscita linea per registratore, poi controlli di tono e balance!), telecomando e una forma tradizionale - non a tutti piacciono i microbi in classe D - l'Auna è l'unica scelta possibile. I concorrenti di pari potenza e versatilità costano almeno il doppio (penso a Denon, Onkyo, Cambridge etc.). Saranno anche solo 100€ in più ma nell'economia di un impianto ridotto all'osso fanno la differenza. Ad esempio, coi soldi risparmiati si può acquistare un DAC o incrementare il budget per dei diffusori migliori. Tra l'altro, ora è in commercio la versione nuova AV2-CD508BT che in più ha l'uscita cuffia e l'ingresso bluetooth, quindi perfetto per dispositivi mobile e musica wireless, e tutto per 140€.
Infine, certo, l'Audio Analogue Fortissimo suona molto meglio, ma stiamo parlando di un apparecchio che costa quasi 20 volte tanto!
Grazie per il feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Aggiornamento (definitivo) su impianto in classe D
Salve sig. Cadeddu, sono Federico, dopo la sua puntuale e dettagliata
risposta, in merito alle idee che le avevo illustrato nella precedente lettera circa la composizione dell'impianto in classe D da sistemare in un ambiente di 18mq. circa, la aggiorno, come da lei richiesto, su quelli che sono i nuovi e credo definitivi sviluppi sulle ultime scelte che ho intenzione di fare: per quanto riguarda l'amplificatore sono riuscito ad acquistare lo SURE ELECTRONICS 2100 da 100W per canale a 6 ohm (35W Rms per canale a 8ohm), completo di alimentatore, sul sito di un'azienda che distribuisce lo SURE in Italia, precisamente dalla AXIOMEDIA srl (sito internet axiomedia.it), all'ottimo prezzo di 150€ comprensivo di alimentatore.
Per quanto riguardo le sorgenti, penso che mi orienterò sui lettori Blu-Ray PIONEER BDP-100 (o BDP-180), dotati sia di uscite RCA che di uscite digitali coassiali; siccome lo SURE ha solo un ingresso toslink, che utilizzerò per collegarlo allo SMART TV, acquisterò anche l'altra sorgente, il Dac SMSL PRO-B Bluetooth che, oltre ad essere dotato anche di ingresso digitale coassiale, che mi permetterà di collegarlo al lettore Blu-Ray, mi potrà, secondo me, essere utile anche nel “bilanciamento tonale” finale dell'impianto visto che il Dac in questione possiede una discreta gamma bassa che, con diffusori bookshelf di piccole dimensioni credo possano aiutare, almeno un po', forse...
Infine, per i diffusori ho rivisto un po' le cose e vorrei un suo parere, tenendo conto sia di tutto l'impianto che intendo comporre, sia, soprattutto, delle dimensioni dell'ambiente di 18mq. qual è, secondo lei, la scelta più azzecata (le indico i dati indicativi riportati dalla casa costruttrice, giusto per darle un'dea, delle loro caratteristiche):

Vorrei chiederle, infine, per favore tre ultime cose:
  1. 2 alternative fra i diffusori che le ho indicato;
  2. quali sono, fra i diffusori indicati, quelli che hanno una migliore gamma bassa;
  3. che tipo di suono hanno le KLIPSCH, visto che hanno un suono molto “caratterizzato” (cosa si intende per “caratterizzato”...più esteso in gamma alta che in gamma bassa o con una gamma bassa meno calda, quindi meno avvolgente, non so mi dica lei...).
La ringrazio ancora una volta tantissimo per la disponibilità e per la sua pazienza!
Federico - E-mail: biagetti.federico (at) alice.it

LC
Caro Federico,
ottima scelta quella dell'amplificatore Sure, preso a un ottimo prezzo. La sua potenza non ti vincola nella scelta dei diffusori, visto che anche l'ambiente non è enorme. Io prenderei le Elac Debut B5 o B6, secondo me molto superiori alle alternative da te proposte. Gamma bassa incredibile per potenza ed estensione, suono sempre gradevole e mai aggressivo. Le Klipsch hanno un suono caratterizzato nel senso che sono molto vivaci, con una gamma medio-alta spesso non dolcissima, di sicuro più adatte a rock che a classica o jazz. Cambridge e Indiana Line buone ma non a livello delle Elac. Basta anche solo leggere le opinioni, comparse qui sulla Rubrica della Posta, di chi le ha acquistate fidandosi della mia recensione. Poi ne ha raccontato meraviglie. Non sbagli, sicuro.
OK per il DAC, se proprio ne sentissi la necessità. Ricorda che i lettori Pioneer che hai addocchiato NON hanno l'uscita digitale coassiale, a quanto mi risulta, ma quella ottica. Quindi il DAC dovrà essere scelto di conseguenza. Tra l'altro, non capisco perché voglia a tutti i costi utiizzare l'ingresso ottico dello Sure, visto che i lettori Pioneer hanno un'uscita linea RCA. Credi che la conversione interna allo Sure sia migliore di quella interna ai lettori Pioneer? Io non credo. In buona sostanza: collega il lettore Pioneer allo Sure in via analogica (RCA linea) e usa l'ingresso ottico dell'amplificatore per collegare la Smart TV. Così risparmi sul DAC, e sarebbero soldi che potranno essere più saggiamente essere investiti sui diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore di rete
Buongiorno Direttore, complimenti per la rivista che seguo ormai da molti anni. Il mio impianto è composto da:

Ascolto tutti i generi musicali sia in vinile sia in CD. Ho rippato tutti i miei cd su un hd tramite il programma EAC in formato wav e li ascolto tramite computer con un DAC portatile Meridian. Vorrei inserire un lettore di rete nell'impianto e in futuro acquistare una meccanica CD (Cyrus) per aumentare la qualità d'ascolto e non rinunciare a tale modalità.
Ho visionato, ascoltato presso rivenditori e analizzato alcune possibilità: L'alternativa potrebbe essere di avere DAC e lettore di rete separati ma ho visto solo soluzioni alquanto costose (Bryston, Lumin). Come vede ho molta confusione in testa e vorrei un suo parere in merito, magari anche solo un chiarimento di come impostare l'ascolto di musica liquida senza dover utilizzare un pc.
Grazie e cordiali saluti,
Davide - E-mail: davide.ladragoni (at) gmail.com

LC
Caro Davide,
la soluzione alle tue necessità è semplice e si chiama
Cocktail Audio X40. Legge i CD e automaticamente li rippa su hard disk, puoi collegarci NAS, può usare Tidal, Deezer e Spotify e offre tante altre incredibili features. Dubito potrai non esserne entusiasta. Noi abbiamo recensito molto positivamente sia il piccolo X10 che l'X30, sono macchine incredibilmente versatili, dall'ottimo rapporto qualità/prezzo e pure ben suonanti. Tutte le alternative che hai indicato sono “zoppe” rispetto al Cocktail Audio X40: manca sempre qualcuna della features, e alcune di queste a te servono!
Infine, per quanto riguarda Oppo, è di poco tempo fa l'annuncio ufficiale dell'Azienda di voler cessare lo sviluppo e la produzione di nuovi lettori, quindi - in tutta sincerità - eviterei.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Audio a induzione?
Buongiorno Lucio,
leggo TNT-Audio da una vita, aspetto ogni sabato le nuove pubblicazioni ma ti ho scritto solo una volta anni fa, sul costo dell'hifi. Oggi mi sono imbattuto in questo video di studio su una nuova(?) tecnologia per la riproduzione audio.
Posso chiederti cosa ne pensi e se ne hai avuto esperienza?
Grazie,
Filippo - E-mail: viarestiservita (at) yahoo.it

LC
Caro Filippo,
la tecnologia è nota da tempo. Si tratta di prendere degli attuatori (“exciter”, in inglese), ad esempio i
Dayton Audio DAEX25 e applicarli a una qualunque superficie, per farla diventare un vero altoparlante. La cosa funziona molto bene, è economica e si può adattare facilmente in ambiente. Di sicuro ci sono dei limiti agli estremi della gamma audio, perché per riprodurre basse frequenze potenti e profonde occorre spostare molta aria e perciò sono necessari pannelli di grandi dimensioni. In gamma alta, poi, la rigidità del materiale gioca un ruolo fondamentale per arrivare a riprodurre le frequenze più alte.
Il video spiega bene i materiali da utilizzare e gli accorgimenti su forma e damping per farli rendere al meglio. Di sicuro c'è di che divertirsi, con pochissima spesa. Esistono anche realizzazioni commerciali (costose) basate su questo sistema, ad esempio una italiana che usa delle tavole armoniche in legno abbinate a questi attuatori.
Se avessi voglia di fare esperimenti, tienici aggiornati sui risultati!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova casa - nuovo impianto
Caro Lucio,
Prima di tutto un ringraziamento per tutto il lavoro che fai. Sei una fonte chiara, disinteressata e competente in un panorama (quello della rete) dove è sempre più difficile trovare tutto questo. E' da 6 anni che ti seguo e la rotta che tieni tu ed il tuo team è sempre molto coerente. Dopo un paio d'anni torno a te per avere preziosi suggerimenti poco prima di fare importanti cambiamenti alla mia vita audiofila. Sto per cambiare casa! Ad oggi il mio impianto è composto da:

Il tutto è posizionato in una sala rettangolare, molto ben suonante, 5 mt x 4 mt con diffusori posizionati sul lato corto. Avevo la fortuna di vivere in un contesto molto isolato e potevo quindi dare fiato ai watt come meglio preferivo. Musica ascoltata: rock ed elettronica (Arctic Monkeys, Radiohead, Depeche Mode, Foo Fighters, Pixies etc.). Sono inoltre un appassionato del suono potente e con bassi molto profondi e presenti. La nuova casa sarà in un contesto di vicinato diverso: avrò una sala molto più ampia che proverò a rendere musicalmente accogliente con aggiunta di arredi/tappeti etc che mi potranno aiutare ma che non avrò la possibilità di spingere con i watt ed ascoltare la musica come e quando preferisco.
Siamo 5 in casa.....ma soprattutto sembra che sopra ed accanto i vicini siano molto agguerriti. Ma la grande novità della nuova casa è in realtà quella di una tavernetta interrata posta sotto l'appartamento che potrò dedicare al 100% alla musica. E su questa non ho problemi di vicinato (e di moglie e figli); inoltre sto prevedendo di utilizzare pannelli fonoassorbenti in tutti i lati per renderla ottimale nella qualità di ascolto.
Anche se conosco la tua opinione sui doppi impianti ("meglio 1 buono che 2 discreti") ecco quale sarebbe la mia idea. Sala: lascio le Proac e acquisto un lettore di rete come sorgente + un ampli (nuovo/usato) raffinato anche se non potentissimo che possa lavorare bene con le Studio 140.
Tavernetta: porto lì tutto il resto (piatto + CD Naim + ampli Naim con relativa collezione di vinili e cd) e acquisto casse (nuove/usate) più performanti rispetto alle mie attuali dove poter spingere tutti i watt a piacimento. Ecco in dettaglio quello che avevo pensato: Allego le piantine. La sala è piuttosto ampia, a sviluppo rettangolare, con un area complessiva che va dai 25 ai 35 metri quadrati contando anche l'angolo cottura.
Tavernetta: Pensavo ad un deciso step migliorativo rispetto alle comunque ottime ProAC almeno sui parametri da me descritti sopra. Pensavo ad alcune soluzione anche tra loro non perfettamente coerenti: Klipsch RF7 oppure Tannoy DC 10 oppure PROAC D38/40 usate. Ma anche soluzioni di Monitor grossi e potenti tipo JBL. Forse su Tannoy e ProAC avrei meno rischi ma devo anche dire che le RF7 mi incuriosiscono tanto (anche se qualche dubbio con il Naim XS mi viene). So benissimo che l'unica soluzione sarebbe quella di investire tempo nel girare mezza Italia per l'ascolto ma sarebbe già un successo avere da te un short list di un paio di soluzioni sul quale poi andare a fare l'ascolto diretto.
Il mio budget complessivo si aggira sui 5,000/6000 Euro.
Mille grazie per la tua disponibilità
Andrea - E-mail: Tavella (at) costa.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Andrea,
per l'impianto della sala probabilmente basta già l'amplificazione interna dei Cocktail Audio che hai scelto, risparmia sull'acquisto dell'ampli e riversa quel budget sull'impianto vero, che è quello della taverna. Quest'ultima dovrai arredarla, perché i pannelli fonoassorbenti nelle pareti non bastano, serve molto altro. Dovrà essere arredata in maniera più simile possibile a una stanza “normale” prediligendo elementi assorbenti, come più volte spiegato qui su TNT-Audio. Come è sistemata adesso suonerà malissimo. Visto che è una stanza “dedicata” elimina TV e impianto dallo spazio tra i diffusori.
Per quanto riguarda questi ultimi: se ti piace molto il suono ProAC non rischiare, prendi i migliori che la cifra a disposizione ti consente di acquistare. Le altre soluzioni sono molto, molto distanti come impostazione sonora, impossibile metterle a confronto con ProAC senza averle prima ascoltate in condizioni controllate. Non porti problemi di abbinamento con il tuo Nait XS, in quanto questo amplificatore sarà ceramente in grado di pilotare bene qualunque diffusore deciderai di abbinarci.
Io, per la cifra a disposizione, acquisterei delle
Duevel Bellaluna, diffusori straordinari e oserei dire universali, senza particolari caratterizzazioni, in grado di trattare con grazia e gentilezza il quartetto d'archi più raffinato e con forza bruta i generi musicali più violenti. La loro emissione omnidirezionale potrebbe essere d'aiuto in un ambiente non ancora del tutto ottimizzato dal punto di vista acustico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su DAC da abbinare ad ampli Audio Analogue Puccini SE
Gentile Direttore,
le sarei molto grato se potesse darmi un consiglio su quale DAC abbinare al mio amplificatore Audio Analogue Puccini SE. Ho acquistato l'ampli suddetto nel 2003, basandomi sulle recensioni del suo sito e sull'ascolto in negozio. Va ancora alla grande e ne sono soddisfattissimo. I diffusori sono una copia di Klipsch RF 35. Negli anni ho collegato all'impianto stereo anche il decoder Sky, il lettore blu-ray e la tv. Il problema nasce dal fatto che il nuovo decoder Sky-Q e la maggior parte dei lettori blu-ray 4k non hanno più l'uscita RCA, ma soltanto quella digitale e quella coassiale, attacchi di cui il Puccini è sprovvisto. Ho trovato a poco prezzo un convertitore DAC della Project, il Box S Usb, ma non sono per niente soddisfatto di come suona (peggio per me, che non l'ho provato e non mi sono informato prima). Avrebbe qualche consiglio da darmi? Il mio budget massimo è di 500 euro, ma ovviamente se fosse possibile ottenere un ottimo risultato anche stando al di sotto di questa soglia, sarebbe fantastico.
La ringrazio molto e le rinnovo i complimenti per il sito da lei diretto (non lo dico per captatio benevolentiae, ma è davvero fantastico).
Un caro saluto,
Michele - E-mail: micheledelucia.mdl (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
grazie per le belle parole di apprezzamento. Il ProJect Box non è un cattivo DAC, perché sostieni che non va bene? Non è che sia la qualità delle sorgenti (o del software musicale) a non essere soddisfacente? Che metro di paragone utilizzi, visto che queste sorgenti non le hai mai potute ascoltare con il tuo amplificatore, per mancanza di uscite/ingressi adeguate e compatibili?
Comunque, certo che migliorare si può, sempre. Con 500€ acquisti senz'altro un DAC di qualità superiore, anche se non mi aspetterei miracoli. Il tuo ProJect costa circa 150€, per 350€ in più non ci sarà da strapparsi le vesti. Comunque un tentativo si può certamente fare. Intorno a quella cifra c'è ad esempio il classico intramontabile Cambridge Audio Dac MagicPlus, poi l'Audiolab MDAC Mini e l'M2Tech EVODAC TWO.
Se riesci, chiedi di poter provare nel tuo impianto qualcuno di questi apparecchi, onde valutare con mano l'entità dell'eventuale upgrade ed evitare, in caso negativo, di spendere altri soldi inutilmente. Potresti anche considerare di dare un'occhiata al mercato dell'usato dove, con quella stessa cifra, potresti portarti a casa dei DAC che qualche anno fa costavano 800-1000€. Il salto qualitativo, a quel punto, sarebbe praticamente certo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Testina Benz Wood HS
Buon giorno direttore,
Questa mia può essere il seguito della mia
precedente mail con il quale le raccontavo di aver avuto in dono (si ricorda?) un giradischi Audionote TT1 con testina Benz Wood HS da un carissimo amico. Bene, tutto a posto contentissimo e dopo un anno però mi si pone il problema testina. Quante ore avrà suonato, dovrò cambiare solo lo stilo o (come penso) fargli un tagliando interno?
Ho visto sul sito di Torlai pressapoco cosa spenderei (a spanne) e mi domandavo se per quella cifra vale la pena (visto che ho visto che la testina costa un botto, almeno per le mie tasche) o è preferibile optare per una sostituzione con altro marchio?
Io mi accontenterei anche di una onesta MM visto che il mio ampli Linn e le mie casse Castle da libreria sono poca cosa e pure datata.
Può cortesemente consigliarmi, la musica che ascolto va dal bluegrass al jazz passando per la classica (chitarra, visto che le costruisco).
Ringraziandola anticipatamente e complimenti per la sua rivista che è sempre un punto di riferimento.
Daniele - E-mail: daniele_mattiello (at) alice.it

LC
Caro Daniele,
da quali segnali ti sei accorto che la testina necessita di una revisione o di uno stilo nuovo? Potrebbe tranquillamente non aver bisogno di niente! Se ti fossi accorto che il suono è peggiorato nel tempo allora avresti anche ragione a cercare una soluzione, ma altrimenti io lascerei tutto così com'è. Al più, per fugare ogni dubbio, mi recherei in una delle prossime mostre HiFi, dove Torlai esegue un check-up gratuito delle testine, per farci dare un'occhiata.
Se fosse necessario un intervento, potresti chiedere un preventivo e decidere in base a questo che cosa fare, se procedere o se invece provare a vendere la testina così com'è e acquistare una più economica MM al suo posto. Tutto dipende dal preventivo e dalle tue capacità di spesa. Di sicuro se si restasse nell'ordine dei 200/300€ converrebbe tenere la testina e revisionarla, perché una MM di pari prezzo non suonerà mai come la tua Benz. Non dimenticare che è una testina da oltre 1000€!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Modifiche a un finale
Buongiorno direttore, sono Viscardo da Torino, nel ringraziarla per sua gentile
risposta volevo aggiungere alcuni dettagli riguardo l'oggetto in questione: si tratta di un finale con potenza di 120W in classe A/B ad alta polarizzazione (ammetto umilmente di non saperne granché su cosa significhi alta polarizzazione) che mi guarderò bene dal far "ritoccare", pensando invece fra qualche tempo a dei diffusori che ne "sfruttino" di più le (tante) qualità.
Ora però in primis devo pensare a quello che costituisce l'anello debole della catena, cioè il pre-phono, un Pro-Ject tube box II, che utilizzo in modalità MC e Subsonic filter attivo (puntina Sumiko Blu point MC alta uscita); con questa configurazione del pre, ottengo un buon suono dai miei vinili; comunque in questo senso un suo consiglio/ suggerimento è molto ben accetto (ca va sans dire...).
La saluto cordialmente, facendo a lei e ai suoi collaboratori i complimenti più sinceri per la vostra disponibilità e pazienza.
Viscardo - E-mail: magri6 (at) icloud.com

LC
Caro Viscardo,
semplificando molto, posso spiegarti così la questione della polarizzazione: i circuiti amplificatori a stato solido (non a valvole, cioè) sono realizzati con transistor bipolari, la loro conduzione ha una caduta fissa di qualche decimo di volt, ciò che significa che i segnali a cavallo dello zero (volt) non vengono amplificati, e si crea così la cosiddetta distorsione di crossover (incrocio, appunto, nel passaggio attraverso lo zero volt). Per ovviare a questo problema si applica, tramite un circuito, una leggera polarizzazione che forza i transistor al di sopra di queste soglie annullando di fatto la distorsione di incrocio. Quando si parla di classe AB significa che questa polarizzazione è abbastanza alta, mentre quando è molto alta si passa al regime di funzionamento in Classe A pura, e i dispositivi di amplificazione funzionano sempre al massimo della potenza possibile. Ora, se questa potenza viene trasferita sul carico (le casse) va bene, altrimenti una parte - quella inutilizzata - va dissipata in termini di calore. Ecco perché le amplificazioni in Classe A scaldano tanto.
Spero di aver chiarito un pochino la questione. Ai fini dei tuoi ascolti la faccenda è praticamente irrilevante, consumi elettrici a parte che, ovviamente, sono più alti in classe A, visto che l'amplificatore va sempre al massimo delle sue possibilità.
Per quanto riguarda invece il quesito sul pre fono, non capisco perché utilizzi la modalità MC sulla tua Sumiko ad alta uscita. L'ingresso MM dovrebbe andare più che bene. La tensione d'uscita dovrebbe essere di 2,5 mV e non dimenticare che il carico gradito passa a 47 kOhm, come qualsiasi MM. Se stai usando l'ingresso MC può essere che il carico sia inadatto. Fai una prova sull'ingresso MM, potrebbe persino suonare meglio così. Fatta questa prova, non vedo perché sostituire il pre phono, che è ottimo. Se proprio non dovessi riuscire a resistere, un bel Lehmann Black Cube e passa il pensiero :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta amplificatore
Buonasera,
Vi contatto in cerca di un Vostro parere, mi sto avvicinando al mondo dell'Hi-fi e mi sono innamorato di due prodotti: Jadis Orchestra Reference e il Bryston B60 SST. Vorrei se possibile avere un Vostro consiglio, perché sono molto indeciso sulla scelta, in quanto mi pare di aver capito che, se un domani dovessi fare un salto di qualità sui diffusori, lo Jadis potrebbe non sfruttare le potenzialità dei diffusori.
Vi ringrazio per la Vostra disponibilità e professionalità.
Andrea - E-mail: andrea.gotta88 (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
certo non si potrà dire che ti stai avvicinando all'alta fedeltà (come scrivi tu) a piccoli passi! Sei indeciso tra due amplificatori abbastanza impegnativi (5250€ e 3700€, rispettivamente, il Bryston e lo Jadis) ma immagino - spero! - che i diffusori siano di valore simile o superiore. Se così non fosse, io sospenderei il giudizio sull'amplificazione e migliorerei innanzitutto i diffusori. Una regola non scritta, ma di puro buonsenso, vorrebbe infatti che l'amplificatore sia scelto in funzione dei diffusori e non viceversa.
Certo, i due candidati sono molto diversi tra loro e non appartengono nemmeno alla stessa classe di prezzo, faccio fatica a vederli uno alternativo all'altro. Sicuramente il Bryston è quello che ti consente di dormire sonni tranquilli per quanto riguarda l'abbinamento coi diffusori, attuali o futuri, in quanto saprà pilotare senza problemi carichi anche impegnativi. Non esattamente così lo Jadis, che essendo un valvolare con un classico schema push-pull di KT90 non si può dire che abbia nella riserva di energia (e capacità di pilotaggio) il suo punto di forza. Si tratta anche di due impostazioni sonore molto diverse, non capisco come tu sia arrivato a metterli in contrapposizione l'uno con l'altro.
Posto che andrebbero comunque ascoltati in contrapposizione, con gli stessi diffusori, io mi sentirei più tranquillo nel consigliarti il Bryston.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
sono molto contento di aggiornarti riguardo al
problema: ho optato per il Roksan K3 CD Di in sostituzione della coppia Micromega DUO CD - DUO PRO con i seguenti risultati:

Di questo Roksan poi utilizzo il convertitore anche per la musica liquida mediante l'ingresso digitale ottico a cui è collegato il Chromecast Audio. Avendo questo cd player una unica coppia di uscite analogiche RCA (a differenza del convertitore DUO PRO dotato di due uscite analogiche) per collegare l'ampli SRM-T1S della cuffia Stax utilizzo l'uscita TAPE OUT del pre Klimo Merlin senza apparente riduzione della qualità del segnale in confronto al collegamento diretto dal Roksan...ma poi comunque non voglio farmi tante masturbazioni mentali ma godermi la musica, avendo anche alcune decine di CD che avevo stupidamente accantonato per anni ritenendoli danneggiati...!
A questo punto ... che dire oltre che rinnovarti i miei ringraziamenti e complimenti per il sito veramente unico.
W TNT-AUDIO!!!
Alberto - E-mail: albebona (at) teletu.it

LC
Caro Alberto,
sono lieto che l'odissea sia giunta a buon fine! Non avevo molti dubbi - fatta salva la tua abitudine all'ascolto di un suono “vecchio” - che il lettore Roksan potesse suonar meglio della tua coppia Micromega. Per quanto riguarda il problema delle singole uscite RCA del lettore CD puoi tranquillamente ovviare con uno sdoppiatore di RCA, in pratica un connettore RCA maschio da una parte, terminato con due femmine dall'altra, come questo in foto. In questo modo salti il passaggio dal pre (e il suono ne guadagna) e semplifichi il tutto.
Ti auguro tanti anni di buon ascolto!

[Sdoppiatore RCA a Y]

Suggerimento musicale della settimana

Qualche mese fa ricorreva l'anniversario della scomparsa di Pino Daniele. Anziché proporre improbabili cover ci piace ricordarlo con la sua “Tutta n'ata storia” da quello che riteniamo essere uno dei suoi album più belli e raffinati, “Bella 'mbriana” (1982), musiche e suoni di livello altissimo, ed eccellente incisione di livello audiophile.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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