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Re: nuovo amplificatore per le Spendor A9
Caro Lucio,
grazie per la rapida ed utilissima risposta. Mi sono messo sul mercato per un Supernait 2, effettivamente pensando Naim avevo trascurato gli integrati ma dalle recensioni e impressioni varie che ho letto sembra una scelta sensata nel mio budget, e più convincente della concorrenza. Dovrebbero restare circa 800€ per uno stadio phono, e anche questo potrebe essere usato. In casa Naim arriverei solo allo Stageline, del quale però non mi sembra si parli in toni entusiastici. Ho letto che sono molto popolari Rega Aria, Graham Slee Reflex M e Dynavector P75. Sempre restando nel sistema (Technics SL-7, Supernait 2 e Spendor A9) e nel suono desiderato (dinamico, corposo ma raffinato) sui tre stadi indicati, quali sono le tue considerazioni? Ci sono altri modelli da considerare?
Grazie ancora e buona giornata,
Christian - E-mail riservato
LC
Caro Christian,
dubito ti pentirai della scelta di un integrato Naim, dovrebbe darti esattamente il suono che cerchi. Per quanto riguarda invece il pre fono, non è assolutamente obbligatorio prendere un Naim. Tutti i pre fono da te citati sarebbero assolutamente adeguati al livello del Supernait e potrebbero darti l'impostazione timbrica che sembri prediligere.
A costo di sembrare un disco incantato, ti consiglio di inserire nella lista dei papabili quello che è ormai un classico tra i pre fono di elevata qualità: il Lehmann Black Cube, nelle sue varie versioni, da scegliere compatibilmente con il tuo budget, eventualmente guardando nell'usato. Con un po' di fortuna, ma di seconda mano, potresti ambire anche al Silver Cube!
Il suono è quello: dinamico, potente, ricco di basse frequenze, preciso, veloce e mai affaticante, perfetto per abbinarsi con il classico piglio “solido” e concreto, pulsante e vivo delle elettroniche Naim.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Scelta amplificatore
Buongiorno,
grazie per la Sua risposta, come diffusori mi sono stati consigliati dal venditore le Acoustic Quality (AQ) che essendo poco conosciute applicano una scontistica elevata per farsi conoscere ed apprezzare (ho ascoltato il modello Labrador 26 mk II dotato di altoparlanti Scanspeak) oppure dirotterei la scelta su usato (Chario syntar 4 o hyper 4 con circa 800 euro di differenza fra gli usati).
Grazie per la sua Disponibilità.
Andrea - E-mail: andrea.gotta88 (at) gmail.com
LC
Caro Andrea,
sono molto perplesso. Molto. Nella tua missiva precedente parlavi di voler “iniziare” con un amplificatore di prezzo tra i 4000 e i 5000€ (Bryston e Jadis, peraltro uno che non c'entra niente con l'altro), ora scrivi di volerci abbinare diffusori da 800€. Se è uno scherzo, ti confesso che non fa ridere :-)
È ovvio che una delle due scelte è SBAGLIATA. E molto. Ripartirei da zero e comincerei col chiederti brutalmente quanti soldi hai a disposizione per l'impianto, così almeno ci capiamo. E magari anche dove lo dovresti sistemare questo impianto, che musica ci ascolteresti, che libertà d'installazione avresti etc. Magari anche una piantina o qualche foto dell'ambiente aiuterebbero.
Per quanto riguarda i diffusori, ti confesso di non conoscere gli Acoustic Quality, magari sono molto buoni, ma non so azzardare un parere. Vedo che costano 800€ e montano buoni componenti, può darsi abbia ragione il rivenditore sul rapporto qualità/prezzo molto elevato. Cerca di ascoltarli a confronto con dei pari prezzo, se possibile. L'unica mia perplessità è che essendo il marchio ancora poco diffuso, in futuro potresti ritrovarti in casa degli oggetti invendibili nel mercato dell'usato. Eviterei poi le Chario usate che hai citato e penserei ad altro, in tutta franchezza.
Fai chiarezza su ciò che stai cercando e sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Max,
la stanza, da punto di vista geometrico, non è malaccio, abbastanza irregolare da prevenire troppe onde stazionarie. Semmai, la trovo abbastanza vuota! Devi prevedere o altri elementi d'arredo oppure accessori quali tende, tappeti a pelo lungo, cuscini e quadri in tela. Anche la struttura alle spalle dei diffusori sarebbe meglio metterla altrove. Continuo a ripetere che tra i diffusori è sempre meglio non ci siano elementi d'arredo, neppure il mobiletto dell'impianto, a costo di allungare molto i cavi di potenza.
Con 10.000€ da spendere tra ampli e diffusori c'è l'imbarazzo della scelta. Se ti piace il suono Naim, visto che hai già un componente di Salisbury, perché non pensare a un integrato della stessa casa? O Nait XS o Supernait, ad esempio. Per quanto riguarda i diffusori, visto che ti piace il suono d'impatto e visto che vorresti tenere vicina la parete posteriore io non disdegnerei qualcosa da pavimento di Rega, senza dimenticare le solite Duevel Bellaluna che tanto mi son piaciute. Con un po' di fortuna dovresti stare dentro la cifra indicata. Eventualmente l'amplificatore potrebbe essere ricercato nel mercato dell'usato. Ovviamente, molto dipende da quanto lontana puoi tenere la parete posteriore, perché diffusori di grande impatto in gamma bassa, ad esempio Klipsch, potrebbero risultare eccessivamente rinforzati proprio in quella porzione dello spettro audio. Esistono poi le Larsen 8 che ho in prova, che nascono per essere addossate alla parete posteriore, costano circa 5000€ e sarebbero assolutamente adatte. Non hanno il suono aggressivo che mi sembra tu stia cercando, ma sono molto solide, con un'ottima gamma bassa ed estremamente godibili a lungo termine. Io un pensierino ce lo farei. A me stanno piacendo proprio tanto. Il loro suono ricorda quello delle Larsen 4.2 che ho recensito qualche tempo fa, ma con maggiore raffinatezza, più impatto, peso e profondità in gamma bassa. Un suono, globalmente, più “grande” e completo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giordano,
intanto complimenti e auguri per la fresca paternità! Fai bene a non accantonare la passione solo per il lieto evento, si può continuare ad ascoltare musica esattamente come prima. Ottima l'idea si appesantire i diffusori per rendere difficile ogni operazione di rovesciamento. Una soluzione più semplice, che però un po' vincola la posizione dei diffusori, è l'utilizzo di blu-tack tra diffusori e pavimento. L'incollaggio è abbastanza tenace ma rimovibile senza danni in caso di spostamento (se non frequente). Costo pochi euro e funziona benissimo.
Per quanto riguarda invece il tuo amplificatore Arcam mi sembra molto strano che abbia iniziato a scaldarsi di più. Se non ricordo male al suo interno c'è un dissipatore di calore di tipo lamellare, non credo ci possa essere andata tanta polvere da limitarne la conducibilità termica! In ogni caso per togliere quattro viti e dare un'occhiata all'interno si impiega davvero poco. Controlla che i transistor finali siano ancora ben accoppiati al dissipatore di calore. Non è che non ha aria sufficiente intorno? Potresti provare a sollevarlo un pochino dal piano d'appoggio tramite dei piedini assorbenti: in questo modo otterresti un doppio beneficio: più aria che circola vicino ai dissipatori e una riduzione delle vibrazioni, cosa che potrebbe avere un impatto benefico sulla qualità sonora.
Otto anni di vita per un amplificatore sono pochissimi, e in generale un “tagliando”, come lo chiami tu, non è necessario. Pulizia a parte, l'unico intervento da fare dopo tanti anni è la sostituzione dei condensatori d'alimentazione, ma non è assolutamente il caso del tuo Arcam.
Dovendo cambiare stanza d'ascolto non mi imbarcherei, ora, in una sostituzione dell'amplificatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: DAC o non DAC?
Buongiorno Direttore.
Grazie della celere risposta, è stato sicuramente più veloce lei a rispondere alla mia di quanto lo sia io a rispondere alla sua! Tornando a noi; OK lasciamo perdere il discorso DAC in quanto non mi porterebbe vantaggi evidenti (grazie per avermi fatto risparmiare dei bei soldini) passiamo alle casse, lei ha ragione, anch'io avevo notato una certa mancanza di bassi, però per il resto le trovo veramente brillanti (per quanto la mia esperienza sia limitata!). In sala ho una coppia di Indiana Line TESI 262LB, che per quanto siano più "equilibrate" mi sembrano che gli manchi quella "scintilla" che mi sembra che abbiano le Klipsch (opinione personalissima e chiaramente sindacabile).
Per cui per ora mi tengo le Klipsch, pensando in futuro di passare ad un modello superiore [PS. anche esteticamente le trovo bellissime, ma qui mi immagino già un suo ghigno con annesso un bel "ecchissene..." dell'aspetto! ;-) ]
Comunque approfittando dell'occasione diciamo che ho deciso di virare su un paio di buone cuffie (senza però svenarmi!).
Considerando un budget intorno ai 150€ o poco più e visto che i generi musicali che ascolto maggiormente sono Rock, Jazz e.... Epic! e considerato che mi piace anche concentrarmi sui "dettagli" degli strumenti che tipo di cuffie mi consiglierebbe?
Avevo visto un paio di AKG K701 delle quali le recensioni ne parlano molto bene soprattutto a livello di "dettaglio" oppure delle Sennheiser HD579 (devo ammettere che anche in questo caso ho le idee alquanto confuse). Spero comunque di essermi spiegato abbastanza bene riguardo al tipo di cuffie che vorrei, sperando anche che l'Onkio A-9010 sia in grado di pilotarle.
Attualmente ho delle Sennheiser Momentum 2.0, buone sì però non particolarmente esaltanti, direi senza infamia e senza lode (sempre a mia modestissima opinione).
PS. non l'ho detto però penso che si capisca che per le cuffie preferisco quelle aperte.
Grazie Mille
Saluti
Riccardo - E-mail: riccardo.vecchietti (at) tiscali.it
LC
Caro Riccardo,
se la timbrica Klipsch ti piace non sarò io a volerti far cambiare idea. Hai ragione, è un'impostazione molto vivace in gamma medio-alta, per alcuni è un pregio, per altri una colorazione e caratterizzazione eccessiva. Tuttavia, visto che a te soddisfa, potresti pensare di aggiungere un po' di bassi acquistando un modello della stessa serie (tipo RB) ma di dimensioni più generose e con woofer di diametro maggiore. Manterresti le caratteristiche che ti piacciono e aggiungeresti un bel po' di “peso” in basso.
Per l'aspetto, ti confesso che sei il primo a trovare l'estetica di quelle serie di Klipsch particolarmente attraente. Si sa, gli audiofili hanno gusti estetici strani :-)
Per quanto riguarda le cuffie io forse farei un ragionamento diverso. L'uscita cuffia degli amplificatori non è granché, se davvero fossi interessato a un ascolto di qualità prima o poi dovresti fare un pensierino sulla possibilità di acquistare un ampli dedicato. Io credo che le tue Sennheiser suonerebbero tutt'altra musica. Le candidate che hai scelto per sostituirle sono più o meno nella stessa fascia di prezzo, non credo che riusciresti in questo modo a fare un salto qualitativo sensibile.
Per la cifra che hai stanziato potresti acquistare un ProJect Headbox S o un S2. Rispetto all'ascolto con l'uscita cuffia dell'amplificatore integrato non ci sarebbe alcun confronto. Tra l'altro, con una solida base lato amplificazione per la cuffia potresti in seguito programmare un upgrade delle Sennheiser, certo del fatto che non avresti limitazioni in termini di pilotaggio o di qualità globale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Aggiornamento (definitivo) su impianto in classe D
Salve Sig. Cadeddu, mi scusi ancora, se la disturbo nuovamente; sono di nuovo Federico da Senigallia (AN). Intanto le dico subito che nella precedente lettera (Vol. 851) mi è stato enormemente utile, come lo è stato anche in tutte le altre due occasioni che le ho scritto, oltre che cordiale e sempre disponibile.
Il problema, purtroppo, è il mio che non sono stato capace di raccogliere il materiale necessario per ridurre il numero di lettere da inviarle.
Vengo subito al punto, con la speranza di riuscire ad illustrarle il tutto in modo completo. Per quanto riguarda la composizione del mio impianto da collocare in un salotto di 18mq molto arredato con presenza di tappeti, tende e cuscini, etc...dopo i preziosi consigli che mi ha fornito, l'ultimo “tassello” che manca alla mia catena è la scelta dei diffusor, ed è proprio relativamente a questi che volevo gentilmente porle alcune domande su una/due alternative, che nella lettera passata non le avevo sottoposto.
Le riassumo velocemente la composizione del mio impianto:
LC
Caro Federico,
se l'ottica è quella di provare a risparmiare qualcosa rispetto alle Elac Debut B5 (che ormai, però, si trovano a 250€) va bene valutare delle alternative. Bene le Indiana Line e bene anche le Mission. Già le Monitor Audio Bronze 1 sono più vicine ai 300€ che ai 200€, quindi in competizione diretta con le Elac e, francamente, io non avrei dubbi tra le due (meglio le Elac, vero fenomeno internazionale del rapporto qualità/prezzo). In sostanza, lasciando perdere dati tecnici e altre considerazioni che lasciano il tempo che trovano: prendi le Mission se desideri stare sotto i 200€ ma io ti consiglierei di fare un piccolo sforzo in più e prendere le Elac, che mettono in serio imbarazzo diffusori che costano anche quattro volte di più.
I diffusori piccoli, per rispondere alla tua domanda, sono nati per spazi piccoli, mi pare ovvio. La tua stanza non è enorme, secondo me anche questi diffusori citati possono sonorizzarla adeguatamente. Per quanto riguarda l'altezza di posizionamento del tweeter - a prescindere dalle dimensioni della cassa - tieni conto che esso deve essere situato all'altezza dell'orecchio dell'ascoltatore seduto. Mediamente, a seconda della tua altezza e dell'altezza della seduta del tuo divano/poltrona, è sufficiente uno stand da 60/70 cm. Ovviamente le Mission, avendo il tweeter in basso, necessitano di uno stand più alto. Il tweeter è stato posizionato in basso proprio per venire incontro alle esigenze di chi deve porre i diffusori su un ripiano alto di una libreria. In questo modo il tweeter guadagna centimetri preziosi per allinearsi con le orecchie dell'ascoltatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimo,
questa tua spiegazione sugli ohm non puoi averla letta qui, perché è completamente sbagliata :-D
L'unica cosa corretta è che l'ohm è l'unità di misura della resistenza elettrica. Questa è una grandezza fisica che misura quanto un mezzo si “opponga” al passaggio della corrente elettrica. Più è alta l'impedenza e meno corrente passa. Gli Dei della Fisica mi perdoneranno per questa grossolana semplificazione ma quando leggo certi strafalcioni - su argomenti che credevo di aver abbondantemente chiarito e spiegato (ad esempio nelle nostre FAQ!) - devo ulteriormente abbassare l'asticella per farmi capire.
Tra amplificatore e diffusori, quindi, sono questi ultimi ad opporsi al passaggio della corrente, perché di fatto gli altoparlanti sono essi stessi delle resistenze. Un amplificatore no! Lui “produce” la corrente (tensione, in realtà, ma non sottilizziamo troppo)! Quando un amplificatore è dato per 8, 6, 4 ohm significa semplicemente che esso, come generatore di tensione, gradirebbe “vedere” collegato un carico che oppone una resistenza (impedenza) pari o superiore ai numeri indicati. Domanda banale: non sarebbe meglio se i diffusori non opponessero alcuna resistenza? L'amplificatore funzionerebbe meglio! Giusto? SBAGLIATO. Più si abbassa la resistenza (impedenza) più corrente deve passare e un amplificatore reale (non ideale) ha delle limitazioni fisiche imposte dai suoi dispositivi finali. Più di tanto non può fare, anche perché quando l'impedenza tendesse a diventare zero la corrente dovrebbe crescere all'infinito (resistenza zero equivale al cortocircuito!). Così, in un mondo ideale un amplificatore dovrebbe raddoppiare la potenza erogata sui diffusori al dimezzarsi del carico. Es. 50 watt su 8 ohm di carico, 100 watt su 4 ohm, 200 watt su 2 ohm. Purtroppo non è così, o non lo è sempre.
In definitiva: nel 99.9% dei casi tutti gli amplificatori in commercio sono in grado di pilotare tutti i diffusori. Ormai qualunque amplificatore degno di questo nome non va in difficoltà nel gestire carichi bassi offerti dai diffusori (diciamo 4 ohm). Al di sotto dei 4 ohm potrebbero cominciare i problemi, e solo amplificatori di un certo livello riescono a cavarsela anche su carichi killer come questi. Alcun chip in Classe D non gradiscono carichi al di sotto dei 6 ohm, ad esempio. Più in generale: carichi alti (impedenze alte lato diffusore, cioè) sono meno problematici dei carichi bassi. Lo so che sembra contro-intuitivo, perché se un carico è maggiore la fatica dovrebbe essere maggiore, ma è così che funziona la legge di Ohm applicata al mondo reale. Se si possiedono diffusori dichiarati per 4 ohm nominali sarebbe meglio accertarsi che il proprio amplificatore possa gradire un carico di questo tipo. A complicare le cose, naturalmente, ci si mette il fatto che l'impedenza di un diffusore non è mai costante, ma varia al variare dela frequenza. Magari è 4 ohm sulle basse frequenze e 16 ohm sulle alte. Un amplificatore sa comunque come cavarsela. E non accenno neppure al fatto che l'impedenza non è semplicemente un numero (modulo) ma consiste anche di una fase, che cambia pure lei al variare della frequenza. Insomma, un gran pasticcio che, per fortuna, nella stragrande maggioranza dei casi, non crea grossi problemi nell'accoppiamento diffusori/amplificazione.
Infine, grazie per le preziose segnalazioni, che non conoscevo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Enrico,
le tue cuffie non sono tanto male, quindi provo a consigliare anche a te la possibilità di ascoltarle con un amplificatore dedicato. La differenza rispetto all'uscita cuffia dell'amplificatore non è piccola. Con un ampli per cuffia ti metti al sicuro sul fronte della qualità d'ascolto anche in caso volessi migliorare le cuffie in futuro. È chiaro che potresti anche decidere per la strada inversa (prima le cuffie, poi l'ampli dedicato) ma a mio parere non sarebbe la soluzione più logica. Non specifichi un budget ma diciamo che già sotto i 200€ si trovano ottimi apparecchi in grado di pilotare le tue Sennheiser al meglio.
Un inciso sulla questione dei buffer, valvolari e non. Pare proprio che stiano tornando di moda (vedi nostra recensione del The Box). Io sono sempre stato un po' scettico in merito e spiego perché: se l'interfaccia tra pre e finale o tra sorgente e amplificatore è elettricamente perfetta, cioè se c'è compatibilità tra impedenza d'ingresso e impedenza d'uscita e tra le sensibilità corrispondenti degli stadi accoppiati, un qualunque “coso” aggiuntivo che si inserisce nel percorso del segnale è un disturbo. Di sicuro “contamina”, sporca, rallenta, distorce. Che poi questi effetti, da molti ascoltatori, possano essere percepiti come “gradevoli” lo posso capire, è l'eterna lotta tra l'HiFi e il MyFi, ovvero tra la fedeltà assoluta al messaggio musicale originale e la libera interpretazione secondo il nostro gusto. Mandami un link dove poter acquistare questo buffer valvolare a basso prezzo, magari lo provo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Andrea,
sono felice che tu sia così soddisfatto e che, grazie alla saletta dedicata, abbia “riscoperto” il tuo impianto e i tuoi dischi. Non mi stancherò mai di ripetere quanto sia importante l'ambiente! E quanto sia importante un ambiente dedicato, anche se piccolo, piuttosto che uno grande condiviso per tanti utilizzi diversi dall'ascolto della musica.
Mi chiedi consigli sul da farsi. Intanto provare a sperimentare ancora con il posizionamento dei diffusori e l'acustica della stanza. 10mq, per esperienza personale, possono suonare anche molto, molto bene, se ci si lavora con calma. Mi raccomando, elimina tutto il possibile dallo spazio compreso tra i due diffusori, anche a costo di utilizzare cavi di potenza molto lunghi.
Nell'ottica di un possibile upgrade il primo elemento cui pensare, nel tuo impianto, sono i diffusori. Amplificatore e lettore CD possono stare al proprio posto anche nel caso di acquisto di diffusori ben più impegnativi. Nell'eventualità volessi provare qualcosa di diverso, valuta altre torri snelle, ancora in casa Indiana Line, ma anche Totem, qualora volessi fare un salto in avanti notevole. Occhio, sempre, alla bassa potenza dell'amplificatore. 10 watt in 10 mq non sono pochi, ma la sensibilità dei diffusori dovrà essere almeno 87/88 dB, secondo me. A meno che non ascolti a volumi molto bassi causa esigenze logistico/condominiali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Sig. Lucio
mi sono permesso di disturbare solo per riportarVi la mia esperienza circa il The Box; visto le poche informazioni che si possono raccogliere, anch'io, come il Sig. Stefano, sono stato catturato dalla recensione di TNT Audio. In questi casi o ti fai consigliare da un amico che ben conosci e che ben conosce i tuoi gusti ed esigenze oppure ti giochi te la partita, fu detto: chi non risica non rosica.
Ho quindi acquistato l'apparecchio e non posso che confermare le parole del recensore; forse un esperto, analizzandolo bene potrà anche trovare dei limiti ma io sono felice del risultato, quello che emerge è la musicalità, puro coinvolgimento.
Per Vostra informazione ho contattato via mail sia il recensore, che per esempio mi ha detto che ha collegato il prodotto ma non ha fatto prove con cavi di diverso tipo, che il progettista il quale mi ha consigliato all'ingresso dell'apparecchio un cavo corto e di qualità, mentre non ci sono particolari esigenze all'uscita del The Box.
Se avete voglia potete leggere le mie impressioni di ascolto riportate sul thread che vi allego.
Spero di non avervi importunato, del resto se Vi ho scritto è solo per esprimere un certo entusiamo, che nell'ambito dell'alta fedeltà, non provavo da molto tempo.
Vi ringrazio del Vostro tempo che mi avete concesso e porgo un cordiale saluto.
Gerardo - E-mail: jerry.gb (at) libero.it
LC
Caro Gerardo,
sono felice che una nostra recensione di un prodotto così insolito abbia solleticato la tua curiosità invogliandoti all'acquisto. La soddisfazione successiva è la conferma che il nostro recensore aveva visto giusto! Da quel che capisco si tratta, più o meno, di uno stadio buffer, che migliora - adattandole - le impedenze d'ingresso/uscita tra pre e finale, ad esempio. Ne sapremo qualcosa di più dopo la recensione del pre fono della stessa Casa (in preparazione). Ti auguro buon ascolto!
Dopo il Pino Daniele d'annata un altro partenopeo doc, questa è “Je suis napolitain” di Enzo Avitabile, dall'album Stella dissidente del 1990. Avitabile, a nostro parere, non ha mai avuto il successo che avrebbe meritato, un vero peccato.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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