Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 7/7/2018 - 14/7/2018

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  1. Consiglio per acquisto primo giradischi, testina e pre phono 2500 euro max
  2. Klipsch Heresy III: quale amplificatore?
  3. Enfatizzazione bassi e collegamento diffusori
  4. Nuova sala d'ascolto
  5. Manutenzione impianto
  6. Re: Scelta amplificatore
  7. Re: Consigli su Nuforce
  8. Subwoofer
  9. Ulteriori domande per impianto in classe D
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Consiglio per acquisto primo giradischi, testina e pre phono 2500 euro max
Caro Direttore,
sono capitato sul vostro sito leggendo con interesse un articolo sul VTA e (parte) delle vostre
FAQ, e la vostra rubrica delle lettere per vari suggerimenti, quindi ho pensato di scrivervi. Ho ereditato un mini impianto da mio padre al quale vorrei aggiungere un buon giradischi di fascia media, una testina e un pre phono in quanto il mio ampli ha solo due entrate, aux e cd.
L'ampli è un valvolare di una ditta che non credo esista più, AVR di Civitavecchia, con queste specifiche: Integrato a valvole 20 watt rms x a canale (8 ohms); impedenza di uscita 4-8 ohms; potenza di uscita del clipping 15 watt rms a canale (8 ohms) a 1khz; risposta in frequenza 20Hz - 40Hz (+1dB) S/N 90dB; sistema di funzionamento single end vacuum tubes 845x2, 6NP8x2, 6NP9x2.
A questo sono collegate due casse Monitor Audio modello MA103 di cui purtroppo non trovo le specifiche, montano un tweeter, due mid-range e il bass reflex, sono casse abbastanza neutre, ma senza specifiche ho già difficoltà ad associarle all'ampli.
In questo momento sono allacciate alla sorgente 8 ohm. Personalmente non ho CD e ascolt(avo) quasi solo vinili, quando non uso Spotify, ma non ho più un giradischi, il vecchio Denon DP60 che amavo molto, che usavo su di un altro impianto Labtek, è stato dato via purtroppo. Le informazioni che ho non sono molte, sono un neofita, ma ho un buon orecchio, almeno credo, e per questo mi farebbe piacere avere qualche consiglio, ho letto decine di recensioni sui nuovi modelli senza riuscire a capire realmente il valore sonoro del singolo giradischi, soprattuto di questi modelli moderni che sembrano avere più problemi che facilitazioni, è anche vero che nell'era di internet tutti si lamentano di qualcosa, il Denon era semplice da configurare e suonava ma data la sua età aveva problemi non riparabili.
Sono aperto a consigli sul nuovo e usato, ascolto prevalentemente artisti come Pearl Jam, Pink Floyd, ecc., cantanti folk come Rachel Sermanni e musica elettronica, Autechre, Aphex twin ecc., potrei spendere circa 2500 euro per i tre elementi.
Spero di essere stato esaustivo, un grazie in anticipo,
Giovanni - E-mail: ganchan (at) autistici.org

LC
Caro Giovanni,
anch'io non ricordo molto delle tue Monitor Audio ma in ogni caso puoi provare a collegarle sia all'uscita 4 ohm che a quella 8 ohm, non rischi niente, il suono cambierà forse di poco, scegli il tipo di collegamento che preferisci dal punto di vista del suono.
Per quanto riguarda il giradischi, visto che desideri cose semplici, solide e sicure nel tempo, non vedo niente di meglio di Rega, una scelta sicura anche dal punto di vista della durata del valore nel tempo, dell'assistenza e reperibilità ricambi e, naturalmente, del buon suono. Prenderei tutto Rega, compresa testina e pre fono (questo potrà essere il Rega Fono, appunto, costo sui 300€). Il giradischi potrà essere il modello RP6, già dotato di braccio RB303R e alimentazione esterna TT-PSU. Il prezzo di listino si aggira sui 1500€. Abbinerei una testina MM Rega Exact (listino sui 500€) per rientrare perfettamente - anche stando un po' sotto - col budget che hai preventivato. Questo set-up full-Rega suonerà benissimo per tanti anni, è facile da sistemare, robusto e non crea problemi.
Rivolgiti a un rivenditore ufficiale serio e affidabile che ti possa, eventualmente, affiancare per qualunque necessità di installazione o regolazione. Meglio spendere qualcosa in più pur di ottenere supporto e servizio, se uno non se la dovesse sentire di cavarsela da solo.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Klipsch Heresy III: quale amplificatore?
Buonasera Direttore,
Le scrivo nuovamente dopo tanti anni per chiederle consiglio su quale amplificatore abbinare ad una coppia di Klipsch Heresy III acquistate usate, che ho avuto l'opportunità (economica) di acquistare dopo aver venduto i miei diffusori Focal Chorus 726; non che non fossi soddisfatto dell'impianto, ma mi mancava qualcosa, quella riproduzione live e di qualità che potevano darmi almeno le Klipsch serie Reference, ma questa volta ho voluto fare un passo in più per acquistare almeno una volta nella vita una coppia di diffusori della serie Heritage a 3 vie orientandomi sull'usato (la mia coppia ha appena 2 anni di vita...e dopo averle provate credo...siano ancora da rodare...più suonano e più vanno bene).
L'amplificatore che utlizzo è il Nad C356BEE che avevo già con le Focal Chorus 726: devo dire va bene con le Klipsch, ma le vorrei chiedere quale amplificazione potrei utilizzare per avere un upgrade, non solo a stato solido ma anche valvolare - anche in classe A tenendo conto che ascolto a volumi molto sostenuti rock, rock progressivo, pop, disco, strumentale, jazz, classica... un po' di tutto.
Qualche amico appassionato mi ha consigliato per le Heresy un valvolare in classe A; un noto negozio dell'Abruzzo anche il Primaluna Prologue Premium con le EL34 ma anche altre alternative più costose (fuori budget); un noto negozio di Roma l'Unison Research Simply Italy, ma non so se 12w in pura classe A possano far suonare le Heresy con qualità ma anche con impatto dinamico elevato....in poche parole...forte!
Il mio budget di spesa è al massimo 2000 Euro (anche nel mercato dell'usato).
Certamente, grazie ai suoi consigli passati o come ha scritto migliaia di volte nella sua rubrica di effettuare delle prove, lo farò in negozio in qualche sala dedicata con le amplificazioni che vorrà suggerirmi anche perchè fortunatamente tutti i negozi o quasi dispongono di una coppia di Klipsch Heresy III...perlomeno a Roma...
Il mio attuale impianto, oltre il Nad e le Heresy è composto dai seguenti componenti (in una stanza di circa 25 metri quadri x 2,35 di altezza (taverna) = totale 58.75 mc.) con tappeto a pelo lungo in polipropilene da 3m x 2 di fronte ai diffusori ed il divano, stanza irregolare con divano posto in una nicchia ma distanziato dalla parete di fondo (credo che dovrò aumentare il materiale assorbente nella stanza...), un tendaggio pesante laterale in materiale fonoassorbente.

Avevo letto su Internet del timore di molti appassionati che le Heresy non scendessero molto in basso soprattutto per la risposta in frequenza dichiarata a 58Hz: posso assicurare che le Heresy con i loro woofer da 30cm hanno basse frequenze molto profonde e dettagliate...con il posizionamento adeguato...e dopo molti tentativi anche spostando di...1 cm i diffusori verso le pareti ho ottenuto una tridimensionalità eccezionale senza sacrificare la definizione delle frequenze medio-alte; posso dire che se avessi acquistato le Heresy molti anni fa...non avrei più cercato diffusori.
I diffusori Klipsch Heresy III sono orientati verso il punto di ascolto (che si trova a 4,80 m dai diffusori posizionati a terra con i propri stand inclinati) con una distanza per ogni diffusore di 28,5 cm su un lato e 39,5 cm sull'altro dalla parete di fondo e i due diffusori sono distanziati l'uno dall'altro di 2,20 m; devo dire che suonano bene, ma le devo comunicare per completezza di informazione che utilizzando un cd test della Focal (il Focal Tools) ho sentito delle risonanze provenire dal diffusore sx a 80Hz e dal diffusore dx a 100Hz dopo aver aumentato il volume di qualche dB.
Utilizzando un altro test di frequenze individuato su YouTube a passi di 2 hz ho avuto una risposta più precisa di quelle risonanze: il diffusore sx da 80hz a 84hz; il diffusore dx da 88hz a 104hz.
Continuando a far suonare i diffusori per molte ore ed a volumi elevati (facendo attenzione) la risonanza a 80hz del diffusore sx è svanita mentre dal diffusore dx ora si sentono risonanze dai 92hz ai 100hz: sembra proprio che più suonano e più i woofer non hanno più certe risonanze, cosa che non avveniva con le Focal. Ma devo dire che in fase di riproduzione e con le basse frequenze non si ode alcun disturbo: col cd testo ho appurato che non c'è alcuna interferenza...certo ho letto su Internet che per rodare le Heresy ci vogliono almeno 100 ore...seppur usate...sono state usate poco a dir del proprietario...in effetti mi disse che erano ancora da rodare seriamente e che ascoltava solo jazz...
Per finire, curioso il fatto che il diffusore sx a causa di 1 mm di differenza tra una piastrella e l'altra provando la stabilità si muove da dietro verso davanti (le basi come ben sa non sono provviste di punte e sottopunte): per ovviare a quesot problema ho utilizzato una rondella da 1mm con successo - la cassa è stabile - ma a volumi di ascolto elevati e dopo qualche ora di ascolto, la cassa sx si sposta sul lato più lungo dalla parete (39,5 cm) di molti cm, almeno 6 cm (le ho trovate a 33 cm dalla parete di fondo (quindi il diffusore è arretrato).
Come posso fare per risolvere questo problema?
Comunque, Direttore la ringrazio anticipatamente ed attendo i suoi autorevoli quanto preziosi consigli.
I miei più cordiali saluti.
Con stima.
Stefano - E-mail: goldencop (at) alice.it

LC
Caro Stefano,
sono felice che ti piacciano le Heresy, sono diffusori che vanno un po' “capiti”. Di sicuro non hanno il basso che uno si aspetta da un woofer di 30 cm. Ed è vero che non scendono molto in frequenza, ma magari per te è sufficiente così, l'ambiente, coi suoi rinforzi e risonanze, probabilmente aiuta un po'. Anche così, comunque, non vanno oltre i 55Hz, poi oltre la risposta scende in maniera inequivocabile. Tieni conto che sotto i 50 Hz non c'è moltissimo e per sentire i 30 Hz occorrono incisioni d'organo (ben realizzate) e bassi sintetici (elettronica “cattiva” tipo Prodigy o Massive Attack).
Per quanto riguarda le risonanze dei diffusori, io aspetterei di terminare il rodaggio e mi preoccuperei di fare in modo che gli stand e i diffusori siano ben ancorati tra loro e al pavimento. Eventualmente utilizza un po' di
Blu-Tack. Non è assolutamente normale né benefico che il diffusore possa spostarsi mentre suona!!!
Non perderei tempo con gli Hz e i dischi test con le diverse frequenze: impiega il tuo tempo ascoltando musica, è molto meglio. Stai più sereno e goditi al meglio gli oggetti che hai acquistato, per la funzione che hanno: riprodurre la musica, non gli Hz.
Per la scelta dell'amplificatore vedo di buon occhio anche un buon valvolare come quelli citati, in primis il PrimaLuna. Si tratta di ascoltare bene per valutare la potenza, ma credo che possa esserti sufficiente, vista l'alta sensibilità dei diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Enfatizzazione bassi e collegamento diffusori
Direttore Buongiorno sono Roberto, ho due quesiti da porle. Breve storia - un paio di anni fa mi è saltato il canale destro del mio finale Conrad Johnson MF 80 ho provato a farlo riparare ma nessuno era in grado di garantirmi una riparazione degna. Acquistai un finale usato della Monrio il100 ad una nota fiera Milanese parlai con un tecnico della ditta Terragni che mi garantiva la riparazione detto fatto finale riparato e funzionante. Adesso mi ritrovo con due finali!
Provo allora la biamplificazione Monrio 100 alle basse e il Conrad per medi e acuti. Risultato i bassi sono diventati gonfiatissimi se inverto i finali strillano medi e acuti e spariscono i bassi. Non capisco il motivo. Il pre amplificatore è un Conrad Johnson PV 10 A con 5 valvole quando lo acquistai il rivenditore mi disse avendo 5 valvole le casse le devi collegare in controfase cosa che ho sempre fatto ma adesso con due finali devo collegarle allo stesso modo?
Impianto, tranne Marantz tutto molto vintage:

La ringrazio anticipatamente per un eventuale risposta e complimenti per la vostra rivista sempre piena di spunti interessanti.
Grazie,
Roberto - E-mail: r21091959p (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
intanto bisognerebbe capire come tu abbia effettuato la biamplificazione dei tuoi diffusori. Probabilmente i due finali hanno sensibilità d'ingresso diverse e mal si amalgamano l'uno con l'altro. Il risultato è che quello con sensibilità maggiore suona più forte, e quindi porta avanti la gamma bassa, o viceversa. In ogni caso, io utilizzerei un solo amplificatore, di qualità superiore ad entrambi. Tra l'altro le Infinity 8.1 K hanno un'impedenza non proprio amichevole, in tutta sincerità ci vedo male un'amplificazione deboluccia. Meglio un robusto finale a stato solido di buona potenza, sto pensando a Pass, Mark Levinson, AM Audio, Krell. In ogni caso, non sei obbligato a usare due amplificatori solo perché li hai a disposizione. Provali entrambi singolarmente e decidi quale ti piace di più, se non hai intenzione di acquistarne uno nuovo e migliore. Anzi, io al posto tuo venderei tutto, ossia pre e finale CJ e finale Monrio, per acquistare un integrato con tutti i crismi, delle marche citate, cui aggiungere Naim e Musical Fidelity. Un integrato di buona qualità, oggi, è la soluzione a tante inutili complicazioni di abbinamenti e collegamenti, e non ha niente da invidiare (anzi!) a una coppia pre+finale di qualche anno fa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova sala d'ascolto
Salve direttore, ci siamo già sentiti. Le scrivo perché sto per sposarmi! e cambio casa. Nella nuova abitazione in sala che è unica con la cucina ho intenzione di installare l'impianto sono circa 50mq mansardati allego foto con misure. Volevo pianificare prima di riempire con altri arredi. Come vedrà adesso c'è un abbozzo temporaneo di tutto, le cose nuove sono la libreria e il divano di 2,9m.
La posizione delle casse...e per un eventuale parte video fra loro pensavo di installare un proiettore ma mi, e le chiedevo se uno schermo piatto appeso al muro tipo il Samsung the frame da 65 che è sottilissimo ha una staffa no spazi dal muro e l'elettronica esterna al tv fino a 15mt di distanza e nient'altro quanto potrebbe incidere sul suono?
La posizione delle elettroniche. All'inizio pensavo ad un tavolino
Flexy di fianco al divano ma come altra opzione potrei mettere delle mensole di fianco a sinistra della libreria su cui poggiare le elettroniche.
In quanto a questo l'impianto che ho già che porterei qua è composto da

Come sorgente uso il pc con dac usb m2tech hiface dac 384/32. A questo punto se al posto di esso prendessi un lettore di rete? Quale potrei prendere? Magari con cd o separato mah...
Le casse che vede in foto sono delle B&W 686 con Dayton dta 100 che vorrei riportare a fianco della scrivania.
E la ringrazio per il tempo che ci dedica per pura passione!
Michele - E-mail: miky.cassa (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Michele,
intanto auguri per l'imminente matrimonio! La nuova sala d'ascolto non è male, essendo sufficientemente grande e irregolare. L'unica cosa che mi preoccupa è il tanto spazio alle spalle del punto d'ascolto, le onde riflesse dalla parete posteriore a questo arriverebbero alle tue orecchie con notevole ritardo. Non puoi farci molto, purtroppo, ma non è detto che sia per forza un problema, si tratta di verificare sul campo.
Lo schermo tra i diffusori sarebbe meglio se non ci fosse. Non è una questione di ingombri o di spessori quanto dell'inserire una superficie riflettente fissa come uno schermo video nella parete retrostante ai diffusori la quale, come è noto, sarebbe meglio se fosse un po' assorbente (principio LEDE Live End Dead End).
Sarebbe meglio un proiettore con uno schermo retrattile a discesa. Per le elettroniche, meglio un Flexy lontano dai diffusori e vicino al punto d'ascolto. L'impianto direi che per ora va benissimo così, una volta installato si capirà meglio come intervenire. Per quanto riguarda la sorgente, se ti trovi bene con il PC non vedo ragione per affiancare lettori di rete e altri componenti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Manutenzione impianto
Gentilissimo Direttore,
innanzitutto La ringrazio per le preziose risposte fornite alle mie precedenti lettere (
vol. 796 e 845). Approfitto questa volta della Sua competenza e della Sua cortesia per un quesito riguardante nuovamente "l'impianto principale" che, dopo la sostituzione del lettore CD (che ho maturato avvalendomi dei suoi consigli), risulta ora così costituito:

I componenti "storici" dell'impianto (preamplificatore, finale e diffusori) hanno ora quasi 23 anni e, malgrado l'età (anche se l'utilizzo è stato sostanzialmente limitato e non ha mai superato un paio di ore a settimana), continuano a suonare, a mio giudizio, in modo del tutto soddisfacente. L'unica accortezza che ho sempre cura di seguire per avere l'ascolto migliore è quella di far riscaldare l'impianto per una mezz'oretta, trascorsa la quale gli strumenti musicali appaiono indubbiamente più a fuoco, precisi, con contorni più netti, ed i pieni orchestrali meglio gestiti (ascolto soprattutto musica classica).
A volte, tenuto conto dell'età dell'impianto, mi viene il dubbio che il mio orecchio possa essersi assuefatto e, quindi, non percepisca un eventuale e progressivo decadimento nel tempo del suono, legato al naturale invecchiamento dei componenti (condensatori in primis). Proprio a questo proposito Le chiedo quali siano i componenti di preamplificatore, finale e diffusori che potrebbe essere opportuno sostituire perché deteriorati dal naturale invecchiamento e quali gli effetti sulla qualità del suono che possono derivare dal loro deterioramento. In caso di sostituzione potrebbe essere opportuno/necessario utilizzare componenti particolari?
I diffusori hanno tweeter (1) e midrange (1) in titanio e woofer (2) in kevlar (credo, almeno, sia kevlar) che all'esame visivo sembrerebbero non presentare alcun segno di deterioramento apparente (ad esempio, i woofer non hanno screpolature delle sospensioni).
La ringrazio ancora una volta e La saluto caramente.
Francesco - E-mail: francesco_chieppa (at) yahoo.it

LC
Caro Francesco,
non credo sia strettamente necessario intervenire pesantemente sul tuo impianto. I diffusori, se non presentano segni di cedimento nelle parti mobili (sospensioni) direi che possano essere lasciati a compiere il loro dovere ancora per un po' di tempo. Al momento, gli unici componenti sui quali punterei la mia attenzione sono i condensatori d'alimentazione del solo finale, che potrebbero essere un po' vecchi e deteriorati. Proverei a sostituirli con altri di capacità e voltaggio identici, e di buona qualità. Non è un'operazione né costosa né difficile. Il resto della componentistica passiva è meno stressata e può tranquillamente stare al proprio posto. Per scrupolo, darei una pulita con disossidante ai connettori e ai contatti elettrici interni, come selettori, switch etc. Il potenziometro del volume, se non avesse incertezze o producesse rumori, lo lascerei così com'è.
Infine, due parole sugli effetti del deterioramento nel tempo della componentistica: condensatori d'alimentazione scarichi non riescono a fornire più la riserva di energia necessaria, pertanto il suono è spento, poco dinamico e tendenzialmente caldo e morbido. Ecco perché a tanti piace il suono di vecchi amplificatori! È il suono dei condensatori scarichi, altro che fascino del suono vintage! :-)
Per i diffusori, invece, in generale le sospensioni perdono di elasticità. Di conseguenza si induriscono, i bassi non sono più potenti e profondi come una volta. In altri casi, a seconda del materiale, le sospensioni invece - al contrario - cedono. Di conseguenza il basso sarà slabbrato e fuori controllo. Per i tweeter il problema potrebbe essere dato dall'asciugarsi del ferrofluido nella bobina mobile, in tal caso si avranno distorsioni e indurimenti, oltre che un aumentato rischio di rottura.
Non è facile dare un'indicazione precisa dell'arco temporale entro il quale questi fenomeni si possano verificare. La grande diversità nei materiali, nell'utilizzo e nelle condizioni ambientali rende praticamente impossibile fare una previsione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Scelta amplificatore
Grazie mille per la
risposta, il budget Le sembra fluttuante perché mi era stata proposta la scontistica se prendevo amplificatore (Bryston/Jadis) con le AQ e stavo intorno ai 4500 euro...tutto nuovo su ordinazione.
Sì, le Aliante le ho ascoltate, ho notato una differenza pazzesca dalle Sonus Faber Venere e Minima che mi aveva fatto ascoltare insieme a Monitor Audio e AQ. Le One mi hanno colpito in raffinatezza gamma medio/alta ma ho trovato il giusto basso che cerco (da neofita per descriverLe la mia sensazione, è un diffusore che mi ha dato emozioni) e propio per queste mie sensazioni opterò per le Aliante cercando l'ampli giusto (magari il Sudgen che ascolterò la prossima settimana). Per ultimo il posizionamento è davanti al divano su stand che mi fornirà la Aliante (dovrò solo più montare una base, magari in pietra). La ringrazio per i suoi consigli.
P.s: lo studio di progettazione che c'è dietro questi diffusori è pazzesco :-)!!!!!!
Andrea - E-mail: andrea.gotta88 (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
chiarita la questione budget resta il fortissimo dubbio circa il senso di abbinare un costoso amplificatore Bryston a delle casse semi-sconosciute da 800€. Non vedo la logica. Anzi, non c'è proprio. Meglio spendere 800€ nell'amplificazione e 3500€ nelle casse, semmai!
Bene per le Aliante, il fatto che le abbia ascoltate a confronto con altri diffusori e ti abbiano convinto mi tranquillizza molto! Non sono diffusori per tutte le orecchie, men che meno per quelle di un principiante. Bene così, credo che l'accoppiata con il Sugden possa essere molto, molto interessante. Le Aliante sono il frutto di tanta ricerca e di tante prove d'ascolto, un diffusore così “magico”, per tanti aspetti, non può essere il frutto di scelte casuali.
Mi spiace constatare che Aliante, pian piano, si sia un po' defilata dalla scena ed è un vero peccato perché era (ed è) un'eccellenza italiana nel settore dei bookshelf di gran classe!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Consigli su Nuforce
Carissimo Direttore buongiorno, faccio seguito, purtroppo con una tempistica non troppo “immediata”, alla tua invece velocissima e cortese risposta nel
vol.828 (“consigli su Nuforce”), sperando di poter approfittare nuovamente dei tuoi preziosi consigli.
Avendo a disposizione qualche centinaio di euro in più ho poi acquistato i Nuforce P20 e Ref.18 e, per la legge di Murphy, ho avuto purtroppo parecchie noie con i finali. Uno dei due era stato riparato e la board era stata sostituita con quella dei Ref.9 e allora problemi con il venditore, problemi con l'attuale importatore che ha effettuato l'intervento etc. ma .... lasciamo perdere perché altrimenti rimugino sulla cosa e mi faccio altro sangue marcio, dovevo seguire il Tuo consiglio e puntare sui più economici P9 e Ref. 9 (mannaggia...).
Quindi, per farla breve, attualmente i finali montano entrambi le board dei Ref.9 ma Nuprime, che ha ammesso di avere fornito inizialmente delle board errate, ha da poco fatto avere quelle corrette e quindi conto, entro breve, di avere i finali al massimo delle loro potenzialità e archiviare la faccenda, nonostante anche con le board dei Ref.9 suonino in modo veramente spettacolare.
Ho poi venduto anche il Classé cdp102 e acquistato, per ottimizzare la sinergia con l'amplificazione, l'accoppiata cdp-8 e dac-9, sempre di Nuforce. Entrambi mi hanno lasciato senza parole per il loro rapporto qualità/prezzo. I cavi di potenza sono dei Van den Hul Revelation, doppia coppia utilizzati in biwiring, e quelli di segnale, tutti bilanciati, sono dei Transparent Musiclink Super, da te positivamente recensiti ormai parecchi anni fa, sia tra dac e pre che tra pre e finali.
Visto l'utilizzo di cavi bilanciati ho seguito il “verbo” di TNT e ridotto al minimo la lunghezza dei cavi di potenza (1,5 mt.), posizionando i finali vicino ai rispettivi diffusori. Nel frattempo le Maggies 1.6 sono state affiancate da due subwoofer REL-R205, uno per canale, di piccolo diametro (per un sub) ma dalla notevole estensione in frequenza e molto veloci, controllati e musicali, attualmente collegati alla uscita sbilanciata del pre.
A questo proposito ti chiedo...c'è qualche controindicazione ad utilizzare le uscite sbilanciate e bilanciate del pre contemporaneamente? I finali hanno la massa flottante, posso comunque collegargli i sub in alto livello e se sì come? Sul manuale REL non è contemplata una simile eventualità. Il risultato di questo connubio è degno di nota anche se non perfetto e quindi, nonostante le Maggies pilotate dai Ref.18 abbiamo fatto un miglioramento a dir poco “imbarazzante”, voglio seguire il tuo consiglio e puntare a diffusori migliori e più completi. Il budget per l'acquisto, rigorosamente nell'usato, è di circa €. 2.500,00 (suscettibile di un piccolo rialzo in caso ne valga la pena), cifra per la quale avrei già trovato Avalon Avatar, Avalon Eclipse e Magneplanar 3.6 (di cui disquisimmo in precedenza). La stanza è circa 4,70 x 4,90 x 3,10, i diffusori disposti sul lato lungo leggermente decentrati a causa di una porta ma, direi, ben posizionati e distanziati. L'acustica è più che decente, non ci sono rimbombi o rafforzamenti particolari in qualche gamma di frequenze e sto cercando di ottimizzarla ulteriormente con tendaggi più pesanti.
Attenderei pertanto Tue valutazioni sul budget (è sufficiente per un reale upgrade?) e sui tre diffusori che mi sono stati proposti e Tue indicazioni su cosa prendere in considerazione e cercare di ascoltare, tenendo conto che spesso nell'usato ciò è impossibile o molto complicato o, perché no, su cosa acquistare ad occhi chiusi...
Grazie mille (come sempre!) della Tua proverbiale disponibilità e buona giornata.
Luca - E-mail: msopro (at) tin.it

LC
Caro Luca,
per il collegamento dei subwoofer temo di non saper andare oltre il manuale utente degli stessi, fai riferimento a quello per i collegamenti. In generale, non ci sono problemi a utilizzare simultaneamente, se attive, le uscire bilanciate e sbilanciate. Fai riferimento, anche in questo caso, alle indicazioni del Costruttore sul manuale d'uso.
Per quanto riguarda l'upgrade dei diffusori, secondo me le Avalon citate sono entrambe un buon passo avanti, ma un ascolto preventivo andrà fatto. Il fatto che te le abbiano proposte mi suggerisce che tale prova possa essere fatta, magari - meglio! - nel tuo ambiente d'ascolto. Si tratta, infatti, di diffusori molto diversi rispetto ai pannelli cui sei abituato. Potresti prendere in considerazione la possibilità di ascoltare delle Martin Logan, pannelli elettrostatici abbinati a woofer tradizionali, così potresti fare a meno dei subwoofer, magari.
Grazie infine per il feedback sui NuForce/NuPrime, impressioni che, come sai, condivido completamente. Si tratta di prodotti dall'eccellente qualità/prezzo. L'aver realizzato un sistema “full NuForce” dovrebbe garantirti un'omogeneità timbrica e di carattere assolutamente invidiabili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Subwoofer
Egregio Direttore,
Ti ringrazio per i
consigli, tutti utili. A poca distanza da casa ho trovato un sub Indiana Line Arbour fidandomi (come sempre, e come sempre senza rimpianti) di una recensione di TNT-Audio. Regolando il sub senza utilizzarlo per impatti emozionali immediati ma che falsano alla grande e rovinano il tutto , alla fine ho trovato soddisfazione. Il sub, “centellinato”, dopo un labor limae piuttosto lungo ma divertente, ha regalato quella sensazione di pienezza che mi mancavano.
Il collegamento poi, è stato facilissimo avendo un ingresso linea e una uscita linea. Il sub l'ho acquistato ad euro 130,00, meno di così.... Per cui il risultato è superiore alla spesa di sicuro; ma... c'è sempre un ma quando si ha la malattia di cercare la perfezione (concetto, capisco, molto personale), mi piacerebbe individuare un sub che avesse un andamento più secco. Per spiegarti, vorrei un effetto più smorzato un basso che si stoppi in maniera un tantino più decisa e un picco in stile Krell, l'Indiana va bene intendiamoci, ma secondo me si può fare un tantino meglio.
Allora mi affido alla tua esperienza e ti chiedo, conoscendo tu più apparecchi, cosa mi consigli di cercare per ottenere quel plus che spero sia riuscito a descrivere. Non sarà difficile nel caso rivendere l'Indiana perché è comunque ottimo e aggiungere una differenza di 400 euro massimo nell'usato, giusto per indicare un budget.
Ti ringrazio sin da ora per i preziosi consigli che mi darai.
Saluti,
Pietro - E-mail: pietro_surico (at) outlook.it

LC
Caro Pietro,
le differenze tra un buon subwoofer e un prodotto onesto ma economico non è piccola, ma anche il delta di costo non lo è. Potresti provare a cercare nel mercato dell'usato qualche subwoofer REL o Velodyne, dismessi da impianti HT di un certo livello. Qualcosa si dovrebbe trovare.
Tieni conto, però, che la performance di un subwoofer è largamente dipendente dall'installazione e dall'ambiente. Poiché riproducono frequenze molto basse hanno la stramaledetta capacità di andare a eccitare tutti i rimbombi e le risonanze di un ambiente e di un arredo non ideali.
Non solo, ma ricorda che il subwoofer agisce, si chiama così per questo, al di sotto dell'area di lavoro del woofer, quindi tipicamente sotto gli 80, massimo 100 Hz. In questa porzione dello spettro audio il basso secco e stoppato che cerchi tu non esiste! Quella sensazione viene data da frequenze più alte, che il subwoofer non riproduce. In altre parole: se un diffusore non ha i bassi veloci e controllati non si può pensare che li aggiunga il suwoofer. Questo, al massimo, ne integrerà l'intervento al di sotto della zona dove i diffusori non emettono più niente di significativo.
Detto ancora diversamente: un subwoofer difficilmente aggiunge impatto e punch, ma solo estensione in frequenza. Se i diffusori principali peccano di impatto e presenza il sub non potrà fare molto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ulteriori domande per impianto in classe D
Salve direttore, sono Federico da Senigallia (AN); in tutte e tre le lettere che mi ha scritto, con le sue
risposte è stato sempre utile, esauriente e gentile come sempre...il problema è più il mio che mi faccio assalire da dubbi e domande forse banali, ma che volevo porle, di nuovo e cortesemente, con la speranza siano per me risolutive e definitive nella scelta della sorgente per il mio impianto ed un'ultima, su un altro modello di diffusore, sul quale desideravo una sua opinione prima, anche li, di prendere la decisione definitiva. Vado subito ad illustrarle i miei quesiti:

  1. Se decidessi di acquistare un lettore Blu-Ray Pioneer BDP-100 del valore commerciale di 199€ e lo abbinassi, collegandolo in digitale ad un Dac SMSL SANSKRIT PRO-B Bluetooth del valore di 170€, otterei un miglioramento del suono, anche se lieve, rispetto a quello generato dal Dac interno del PIONEER oppure no?
  2. Per avere un miglioramento del suono di una sorgente digitale del costo di 200-250€ (Blu-Ray, nello specifico ma anche lettore CD), occorre acquistare un DAC, di valore doppio, circa, o non necessariamente?
  3. Cosa ne pensa dei diffusori DALI SPECTOR 2 da collocare in un ambiente di 18-19mq molto arredato...lo sonorizzano adeguatamente se abbinate ad un ampli in classe D SURE ELECTRONICS 2100 da 35W rms a 8ohm...come alternativa ultima alle ELAC B5?
Grazie nuovamente.
A presto.
Federico - E-mail: biagetti.federico (at) alice.it

LC
Caro Federico,
eppure mi sembrava di aver già esaurientemente risposto ai tuoi continui dubbi. Ci riprovo in altro modo. Tanto ce ne saranno altri, di dubbi, se ho vagamente intuito la tipologia di audiofilo che rappresenti. Mi spieghi che senso hanno le prime due domande? Non puoi semplicemente acquistare il lettore Blu Ray, ascoltarlo così com'è, liscio, capire come suona e poi, in caso di insoddisfazione, programmare un upgrade, magari con un eventuale DAC esterno? Lo devi per forza acquistare subito questo DAC? Perché? Te l'ha ordinato il medico? Vuoi un DAC a tutti i costi? Perché fa figo? Non capisco. Non puoi acquistarlo dopo, a ragion veduta? La mia sensazione è che no, un DAC economico non farà grande differenza. Per ora risparmierei quei soldi.
Per quanto riguarda i diffusori, vedo che continui a girare e girare intorno a uno stesso punto. L'ho capito che le Elac non ti piacciono. I motivi li conosci solo tu e non mi interessano, ma di sicuro non le hai ascoltate, altrimenti non saresti ancora qui a proporre alternative. Se te le ho consigliate, evidentemente, è perché le ritengo praticamente imbattibili nella loro fascia di prezzo e anche oltre. E per fortuna non lo dico solo io, ma pure le più autorevoli riviste internazionali. Se puoi, ascolta sia queste che tutte le tue “alternative” e poi decidi. Può darsi che il tuo gusto personale ti faccia decidere diversamente. Una cosa è certa: il tuo amplificatore, con uno qualunque di questi diffusori, potrà sonorizzare benissimo un ambiente di 18mq, a livelli ben poco condominiali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore buon giorno, in data 26.06.2017,
Vol. 814, le avevo scritto in merito a valutazioni d'acquisto di diffusori da pavimento ed amplificatore stereo due canali, venivo dall'idea di riattrezzare un HT con Sinto.
Bene solo oggi e con estrema soddisfazioni torno sull'argomento per lo step fatto ed i risultati che a fine Maggio 2018 si sono palesati.
Brevemente la cronistoria dopo tutti i vari ascolti fatti con diffusori sempre da pavimento non riporto i modelli...forse sbagliando ma non voglio rubare spazio a chi come me vuole raccontarle gli esiti della passione perché di questo si tratta (faccio comunque riferimento alla mia mail contenuta nel Volume 814) decido di acquistare a Luglio 2017 i diffusori Cabasse Jersey MC 170 Down Floor Reflex.
In onestà debbo riconoscere che vincenti sono stati i ripetuti ascolti e con varie elettroniche ed a parità di elettroniche con diffusori anche dal costo più che doppio, anche se questo ultimo parametro non sempre rende giustizia al risultato lato ascolto, ed a diffusori con analoghe caratteristiche, argomentazioni queste che da sole avrebbero fatto capitolare chiunque con un ringraziamento speciale al distributore Italia di Cabasse la Definizione Audio nella persona del proprietario Gianmarco Babusci e che ho avuto il piacere di conoscere e che pubblicamente ringrazio per la persona squisita e disponile quale è stato, un vero mito.
Da Luglio 2017 quindi e fino a Novembre 2017 ho pilotato le Cabasse con il sinto AVR HK e con un vintage Sansui AUG 33X senza però ritrovare la magia che avevo invece precedentemente percepito, dovevo quindi portare a casa il nuovo ampli, e così riparto da quanto già valutato come da contenuto nel Volume 814 e acquisto il Roksan K3 Kandy.
Beh potrà capirmi come ho vissuto il momento dell'allaccio e gli ascolti che sono seguiti con dedizione assoluta, il silenzio assoluto preteso in casa, beh sembrava mancasse qualcosa...Impersonale oserei dire la musica che mi arrivava, la cosa mi sembrava inspiegabile Cabasse con filtri HDSE da una parte di cui ho letto di tutto prima dell'acquisto in negozio e ciò che rappresenta per la storia della musica, e Roksan a partire dalla costruzioni dati di targa avrebbero dovuto insieme consegnare un ascolto da favola ed invece no.
Causa il poco tempo dedicato però poi agli ascolti il rodaggio è andato avanti a rilento, fino a quando in un suo articolo ricordava quanto fosse invece importante quest'ultimo, forse tanto quanto il valore dei componenti stessi, ho iniziato quindi con il far suonare per diversi giorni ininterrottamente in controfase i diffusori in front sotto piumone, poi a cicli repeat Iasca Test, Densen Test e Focal CD Test fino a quando un fine settimana di Maggio di rientro dal lavoro e tolto gli abiti “talari” accendo l'impianto con su un CD liquido della Stockfishc Records e dico però cosa è successo, si è aperto un mondo, un micro dettaglio pazzesco, una scena talmente ampia mai sino ad allora ascoltata, dinamica anche a basso volume, bassi asciutti e presenti senza localizzarne la provenienza, medio alti da favola, questo me lo aspettavo visto il concentrico, mai frizzanti ma setosi piani orchestrali eccellenti al punto che ad occhi chiusi localizzassi gli strumentisti dinanzi a me, Patitucci e Corea, l'ansimare di Keith Jarrett in THE KÖLN CONCERT quasi sembravano suonassero per me in casa.
Non sono certo preparato a relazionare per iscritto la poesia che ho iniziato a provare da un mese circa e spero mi scuserà nel caso per uso improprio dei termini e forse euforici, dimenticavo il tutto collegato con cavo treccia CAT 5E preso da progetto TNT, in attesa di scegliere il cavo di confronto che ritengo possa essere l'Atlas Hyper 3,5.
Ringrazio di vero cuore infine i due rivenditori molto distanti tra loro e che mi hanno permesso grazie anche a consigli e disponibilità di raggiungere il risultato di oggi, allestire salette stacco attacco diffusori ed ampli...con un risultato abbinato diffusore elettronica dal costo oserei dire contenuto, sempre raffrontato al risultato di livello raggiunto ed al di sotto di quanto avevo stanziato, se solo penso che da un venditore e che non tratta Cabasse dopo averle ascoltate con un Musical Fidelity M5SI in batteria ad altre mi ha detto...e quanto le hai pagate... suonano da paura.
Lucio Grazie per esserci, sei impareggiabile.
Lino - E-mail: lino.proietti (at) outlook.it

LC
Caro Lino,
felicissimo di saperti così soddisfatto e grazie per il prezioso feedback sulla gentilezza degli operatori (bravi!) e sull'importanza del rodaggio di diffusori ed elettroniche, non ci stancheremo mai di ripeterlo. Spesso gli audiofili sono troppo frettolosi e vogliono sentire e capire tutto e subito. Non funziona così, purtroppo. Ti auguro buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Brutte notizie questa settimana: se n'è andato, a 41 anni, Richard Swift, che suonava il basso nel gruppo dei Black Keys, band di alternative-rock che con l'album El Camino ha avuto un grande successo internazionale, vendendo oltre 1,5 milioni di copie in meno di un anno e aggiudicandosi il Grammy Award 2013 come “miglior album rock”. Il brano che ascoltiamo è il singolo estratto Lonely Boy, nominato nelle categorie canzone dell'anno, miglior canzone rock e miglior interpretazione rock.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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