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LC
Caro Italo,
non può essere che il giradischi collegato a un ingresso linea suoni equilibrato, perché manca tutta l'equalizzazione RIAA, che è “tanta roba”. Mi dirai che si sente ugualmente male da entrambi i canali, questo sì, è possibile. Ciò dimostra che il problema è nell'ingresso phono del tuo amplificatore integrato. Potresti aggirare il problema acquistando un pre fono separato ma, visto che il tuo Nikko non è esattamente un apparecchio memorabile, forse faresti meglio a prendere un Rotel RA10, senza fare lo sforzo ulteriore per acquistare il modello RA12. Il DacMagic è già un ottimo DAC, probabilmente pure migliore di quello incorporato nell'amplificatore. Pertanto, senza indugi ulteriori, passerei al Rotel RA10 e proverei a vendere il tuo amplificatore Nikko. Tuttavia, prima di darlo in pasto al mercato, io un'occhiata all'interno per vedere le condizioni della scheda fono lo darei. Magari si è semplicemente ossidato qualche contatto, ad esempio nel pulsante che seleziona l'ingresso phono. Con uno spray disossidante per contatti risolvi egregiamente, così puoi mettere in vendita il Nikko funzionante in tutte le sue sezioni. Qualcuno nostalgico dei giapponesi anni '80 potrebbe persino darti una cifra non trascurabile (diciamo un centinaio di euro).
Infine l'ambiente: intanto complimenti per le belle foto, chiare ed esplicative, in secondo luogo mi sembra che l'installazione non sia affatto male, credo che in questa situazione ambientale l'impianto possa esprimersi ragionevolmente bene.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Migliorare l'ascolto in cuffia
Caro Direttore,
mi chiamo Enrico, ho cinquant'anni e sono da sempre un appassionato di musica (rock classico, prog, jazz), con un discreto catalogo di LP, CD e liquida (da 16/44 in su). Seguo da tanti anni la sua magnifica rivista e apprezzo molto il suo stile (oltre che la competenza, naturalmente). Non ho mai avuto la possibilità, sia economica, sia ambientale (ho sempre vissuto in condomini), di realizzare un impianto hi-fi.
Negli ultimi anni, ho acquistato un Mac-Mini (che utilizzo con Audirvana) con lettore cd, un coppia di casse M-AUDIO BX8 (seguendo i suoi consigli) poggiate sulla scrivania, un Fiio E17 (anche per ascoltare da iPhone) poi affiancato dal Dragonfly red (che utilizzo alternativamente al Fiio anche per collegare il MAC alle casse), cuffie Audio Technica Pro ATH-M50X e Grado 80e.
Siccome questi elementi sono disposti in una stanzetta davvero piccola (3x3 circa) e non ho alternative, qualche tempo fa ho pensato di migliorare un po' l'ascolto in cuffia e, su consiglio, ho acquistato un paio di HiFiMan Sundara e un Lake People G100 FE, per pilotarle.
A questo punto, nonostante non osi immaginare cosa lei stia pensando...ci provo lo stesso e le domando: avrebbe senso, per migliorare l'ascolto in cuffia (attualmente con Audirvana su MacMini, Dragonfly red, LP G100, Sundara), pensare ad un DAC migliore? E, se sì, quale, volendo spendere non più di 400 euro?
La ringrazio tanto per la pazienza che ha avuto nel leggermi e, se vorrà, per la preziosa risposta.
Con stima e cordialità,
Enrico - E-mail: enrico.corbi (at) gmail.com
LC
Caro Enrico,
puoi ben immaginare cosa stia pensando: troppa roba, quando potresti semplificare tutto e vivere più sereno, migliorando al contempo la qualità degli ascolti. In altre parole io prenderei un DAC di qualità con uscita cuffia (ad esempio il NuPrime DAC9H, che è anche un pre, perfetto per le casse attive M-Audio) e una sola cuffia. Il resto si può tranquillamnete vendere senza troppi rimpianti. Capisco la voglia di possedere tanti giocattoli ma, francamente, alla fine lo scopo dovrebbe essere quello di ascoltare meglio, con semplicità. Un altro DAC con ampli cuffie incorporato potrebbe anche essere un Fostex, noi abbiamo recensito uno dei modelli più costosi, il HP-A8C ma ci sono, per la cifra vicina a quella da te indicata, gli HPA4 e HPA4 BL. Qualora invece volessi tenere tutto il sistema che hai deciso di utilizzare, un DAC migliore potrebbe essere l'Audiolab mDAC mini, l'M2Tech Evo Two, il Cambridge DacMagic Plus. Sono tutti e tre nella fascia dei 400/500€. Il salto di qualità rispetto alla situazione attuale dovrebbe comunque essere notevole, anche se credo che la prima opzione (NuPrime) sia migliore. Ovviamente è fuori budget ma chissà che vendendo un po' di surplus non riesca ad avvicinarti alla cifra richiesta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Processore Jolida Fox SS-X
Caro direttore, seguendo settimanalmente la sua rubrica, avevo notato la
sua recensione sul processore di segnale in oggetto, ma non trovando il
modo di provarlo senza acquistarlo, mi sono accontentato dell'ottimo risultato, ottenuto con il suo aiuto, dell'up-grade del mio impianto
(vedi 840 e 846 “Upgrade impianto hi-fi”). Sono quell'audiofilo felice in possesso dell'amplificatore Fortissimo e casse Goldnote in una stanza
piccola (12mq circa). Tenendo presente che ascolto prevalentemente
l'impianto seduto al computer vicino e tra le 2 casse da libreria e
raramente seduto sul divano alle spalle della libreria (alla distanza di
circa 2,5m dalle casse), dopo aver letto l'e-mail dell'audiofilo che ha
acquistato il Jolida, mi sono chiesto se poteva valere la pena tentare
un ulteriore miglioramento della musicalità della mia stanza
considerando che purtroppo non ho la possibilità di sistemare
diversamente le casse (visto il prezzo fortunatamente non mi pone
problemi di budget).
Scusi la mia ignoranza ma presumo che con 3 entrate per le sorgenti non si possa comunque usarne una per il giradischi e mi
chiedevo se poi poteva andare bene qualsiasi entrata Aux del mio Fortissimo. Considerando che, come dicevo, sono pienamente soddisfatto
dei miei ascolti attuali, ma avendo scoperto la musica liquida e la possibilità di gustarmi dei concerti visti sul monitor computer - tv 21
pollici dal divano mi chiedevo se il Jolida poteva dare più profondità
al tutto. In poche parole ... il miglioramento si ha con con qualsiasi
impianto e in ogni condizione di ascolto?
Grazie per la pazienza, ma se ritiene che la domanda possa aiutare altri
audiofili sarò felice di leggere la sua, anche se brevissima, risposta.
Massimo - E-mail: mcbonet51 (at) gmail.com
LC
Caro Massimo,
io non ho provato il processore Jolida pertanto non posso dirti molto, se non rimandarti alla recensione e alla lettera dell'amico audiofilo Carlo che l'acquistato e lo sta ascoltando con grande soddisfazione (vedi sua missiva questa
stessa settimana, più sotto). Io credo che una disposizione non ottimale dei diffusori (e mi pare che la tua sia così) non possa essere trasformata in ottimale con un processore di segnale, per quanto miracoloso questo possa essere. Puoi fare un tentativo, la cifra richiesta non è alta e, a quanto pare, danno non ne viene prodotto, alla peggio suonerà più o meno come ora. Naturalmente, per collegare anche il giradischi devi pensare a un pre fono esterno, in maniera tale da disporre di un'uscita linea da collegare a uno qualunque dei tre ingressi dello Jolida. L'uscita del processore andrà in un qualunque ingresso linea del tuo amplificatore. Se dovessi decidere per l'acquisto facci poi sapere come è andata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Maurizio,
intanto grazie per la fiducia, siamo onorati che un musicista del tuo livello si sia rivolto a noi. Cerco di darti una mano! Se cerchi un suono più aperto e controllato secondo me dovresti puntare al Rotel RA12, mentre il 1060 non va bene perché è sprovvisto di ingresso phono.
Il modello RA12, tra l'altro, essendo dotato di DAC interno, ti consentirebbe il collegamento di sorgenti digitali, prima o poi ti capiterà di doverlo fare. Naturalmente, è completo di ingresso phono per il tuo giradischi. La potenza, in entrambi i casi, è più che sufficente per suonare “forte” nei 30 mq del tuo ambiente. Tieni conto infatti che i tuoi Infinity sono molto sensibili, con ben 92 dB/w/m dichiarati. Un'alternativa possibile e che rientra perfettamente nel tuo budget potrebbe essere l'italiano Vela amp, integrato concreto, solido, di buona potenza e con un buon ingresso phono.
Non dimenticare che questo suono goffo e gonfio sui bassi potrebbe essere anche dovuto, in parte, a un posizionamento dei diffusori a ridosso degli angoli o della parete posteriore. Eventualmente prova ad allontanarli un po'.
Per ringraziarti della fiducia il suggerimento musicale della settimana è un tuo brano: spero che la cosa ti sia gradita!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Roberto,
in generale sono contrario anch'io alla proliferazione dei componenti in un impianto HiFi, ma stavolta un po' mi piange il cuore a veder messo in vendita un Audiogram MB2 solo perché non può gestire sorgenti digitali. Io, forse, terrei l'amplificatore e gli affiancherei un DAC esterno dove collegare tutte le sorgenti. Il motivo di questa scelta è principalmente la qualità dell'amplificatore in tuo possesso, che è buona. Non sarà facile rimpiazzarlo con la cifra che avevi pensato. In più, gli amplificatori con ingresso digitale (e DAC incorporato, cioè) potrebbero non avere abbastanza ingressi per gestire tutto. Il Rotel RA12, ad esempio, ha due ingressi digitali coassiali, due ottici e una USB e costa circa 500€. Potrebbero esserti sufficienti questi ingressi? Se sì, potresti metterlo nella lista dei candidati possibili. Suona anche molto bene, non credo ti farà rimpiangere troppo l'Audiogram, rispetto a questo è leggermente più aperto e vivace in gamma medio-alta.
Qualora optassi per un DAC, valuta i soliti Cambridge Audio DacMagic e simili (che abbiamo recensito).
Infine, due parole sulle foto che hai inviato: tutta la zona intorno al punto d'ascolto mi sembra troppo ricca di superfici riflettenti. Quel piccolo tappeto davanti ai diffusori può fare poco per rimediare.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
mi sembra strano che l'uscita del tuo pre fono sia troppo alta per l'ingresso linea del Cocktail Audio, i livelli di tensione dovrebbero essere standard da ambo le parti. Comunque, se questo è il problema, la soluzione è utilizzare l'uscita “preamp and bi-amp out” presente sul tuo Supernait, come da immagine sul manuale utente che vedi qui sotto. Il fatto che sia in standard DIN non è un problema, perché puoi tranquillamente utilizzare un adattatore da DIN a RCA femmina e da qui utilizzare un qualunque cavo di segnale RCA - minijack. In questo modo puoi regolare il livello d'uscita - e quindi quello in ingresso nel Cocktail Audio X10 - tramite il potenziometro del volume del Supernait. Tra l'altro, siffatto adattatore DIN/RCA femmina dovrebbe far parte della normale dotazione del Naimophilo, visto che le prese DIN non sempre sono duplicate in RCA sugli apparecchi di Salisbury. Può essere invece molto comodo disporre della possibilità di collegare in RCA qualunque ingresso o uscita.
Fammi sapere se il trucco funziona e buone feste anche a te!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ancora su Jolida Foz SS-X
Ciao Lucio,
da quando hai pubblicato la mia mail (potremmo quasi definirla “recensione”) del Jolida Foz SS-X, sto ricevendo un sacco di mail con richiesta di “aiuto” per l'acquisto, e/o ulteriori opinioni, consigli (manco fossi un esperto :-) ). Un paio di persone, ieri ed oggi, lo hanno già acquistato, tra l'altro.
Non sto passando un bel periodo lavorativo (anzi, è un incubo, brutto, ma proprio brutto), ma ti giuro che “mai al mondo” potrei rinunciare alla “gioia” che provo nel dare una mano, o un consiglio, a questi “ragazzi”.
Per anni mi sono chiesto come tu facessi a “resistere”, a continuare a dare dritte, consigli, opinioni, avendo in cambio “nulla” (quando andava bene) o “critiche” (in tutti gli altri casi).
Ora ti capisco! Aiutare la gente, anche in queste “stupidaggini” (perchè tali sono, anche se ci appassionano), fa bene allo spirito.
Grazie Lucio, grazie veramente,
Carlo - E-mail: carlo.bergamini.mail (at) gmail.com
LC
Caro Carlo,
grazie a te, va bene che siamo sotto clima natalizio ma così mi fai commuovere! :-)
Intanto grazie a te per aver fatto da apripista e beta-tester per questo prodotto che abbiamo recensito che, evidentemente, sta attirando grande interesse intorno a sé, e parrebbe interesse del tutto meritato. In secondo luogo non posso che confermare che essere utili agli altri, condividendo le proprie esperienze, è molto gratificante, specie se ogni tanto arriva una mail di conferma per dire di aver consigliato nella maniera giusta. Tanti e tanti anni fa mi sarebbe piaciuto disporre di questa possibilità, per me stesso, ma non sempre i “consigli” delle riviste specializzate erano utili o completamente disinteressati. Per questo è nata TNT-Audio, per far breccia in un sistema client-peer e sostituirlo in uno peer-to-peer molto più utile e pratico, libero da interessi e pregiudizi. Dopo più di vent'anni di presenza ininterrotta sul web posso orgogliosamente dire di esserci riusciti. Anche la lettera che segue va più o meno nella stessa direzione!
Grazie per il feedback! E un grosso in bocca al lupo per tutto, lavoro in primis!
Lucio Cadeddu
Una radio internet audiophile a prezzo stracciato?
Prodotta dalla inglese Majority, il modello Petherhouse, quella con un solo altoparlante. A 59 euro impossibile trovare di meglio, credo!
Per più particolari ti lascio il link su Amazon.
Cordiali saluti, buone feste.
Mario - E-mail: madetentor (at) gmail.com
LC
Caro Mario,
grazie anche a te per l'utile segnalazione. Non so se sia veramente audiophile, ma l'oggetto è estremamente interessante! In pratica ripropone la radio dei tempi andati, collegata alla tecnologia moderna delle Internet radio, molto interessante! Dispone, da quel che vedo, di ingresso linea e USB, e persino di LINE OUT. Se suona bene, come mi sembra voglia lasciar intendere tu, è un oggettino da avere a tutti i costi!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Antonio,
diciamo che in generale il problema dell'interfaccia corretta tra braccio e testina è più legato alla cedevolezza della sospensione del cantilever che al peso della testina stessa (anche se la massa complessiva del sistema ha il suo ruolo). Il braccio del Pioneer può senz'altro lavorare bene con la AT95, non vedo problemi di sorta. La massa raccomandata per la testina, che varia tra 3 e 8 grammi, è indicata soltanto per rendere possibile l'impostazione corretta del peso di lettura: una testina più leggera o più pesante potrebbe causare problemi di bilanciamento con il contrappeso del braccio, tutto qui. L'AudioTechnica AT95 è una testina abbastanza universale, un workhorse pensato per interfacciarsi con facilità in tante situazioni diverse, compresa quella dei bracci come quello installato sul tuo giradischi Pioneer. Cura con attenzione l'installazione e le regolazioni di forza di lettura e di skating, facendo riferimento alle nostre guide che trovi nelle FAQ.
Prima o poi, però, cerca di regalare alla AT95 un giradischi migliore, anche semplicemente un entry-level di ProJect o Rega, se lo merita. Questa mania del vinile a tutti i costi ci sta un po' prendendo la mano. Come abbiamo sempre detto, per godere delle gioie dell'analogico un minimo sindacale deve essere garantito, dal punto di vista dell'hardware. Altrimenti stiamo solo seguendo la moda del momento, con il rischio concreto di cocenti delusioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Gentilissimo Lucio,
prendendo spunto dalla rubrica delle lettere della settimana in corso, nella quale, in risposta ad una richiesta di upgrade diffusori, hai scritto: "Ottima la scelta delle Tannoy, diffusori completi e precisi, coerenti e trasparenti. Se li trovi per la cifra che hai stanziato, prendili al volo!" e riallacciandomi a ciò che mi avevi consigliato nella rubrica al Vol. 829, ho pensato di aggiornarti riguardo al mio desiderio di cambiamento, avvenuto proprio acquistando delle Tannoy Revolution XT 8F usate, per sostituire le mie Klipsch RF82. A distanza di un paio di mesi dall'acquisto, prima di tutto riferirei di come mi sto divertendo nell'ascoltarle.
Le avevo sentite, proprio le stesse che ora possiedo, connesse ad un impianto molto più costoso e raffinato rispetto alla mia catena, che difatti determinava un suono più suadente, più controllato, sebbene la disposizione in ambiente non fosse felicissima. Tuttavia anche con la mia catena (HTPC a raffreddamento passivo - SMSL M7 - Virtue Two con alimentatore lineare) e nella mia taverna, producono un suono che va molto incontro ai miei gusti. Le trovo più accurate rispetto alle mie vecchie Klipsch (ho scoperto una quantità di uteriori dettagli in registrazioni che conoscevo bene), più coerenti e piacevoli su quasi tutta la gamma di frequenze, meno direttive e vincolate ad una posizione rigorosa sia delle casse stesse sia dell'ascoltatore. Forse, quello che m'ha più stupito, perché non me l'aspettavo venendo dalle Klipsch, è la qualità dei bassi, per precisione ma anche per estensione.
Non sono perfette (sicuramente in gran parte a causa del resto dell'impianto); talvolta sembrano perdere un poco della loro notevole chiarezza su certi passaggi particolarmente ricchi, ma hanno rappresentato un deciso passo avanti nella direzione che auspicavo; riesco ad ascoltarle con grande soddisfazione a volumi non elevati, ma mi hanno anche fatto tornare la voglia di girare il potenziometro fino a livelli davvero live, perché, anche in queste situazioni, restano perlopiù controllate e piacevoli. Ed io, come scrivevo sopra, mi diverto...
Grazie di tutto,
Michele - E-mail: fuscusmic (at) yahoo.it
LC
Caro Michele, sono felice nel sentirti così soddisfatto! E ricordiamoci che i bassi non li fanno solo le Klipsch, ma tanti altri diffusori di un certo livello!
Questa settimana, in onore al musicista Maurizio Brunod che ci ha fatto richiesta di consulenza proprio in questa Rubrica della Posta, proponiamo un suo brano, “All change”, in coppia con Daniele Di Bonaventura.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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