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Re: più bassi da un Pro-ject 1
Caro Lucio,
ho letto il Tuo gentilissimo commento alla mia lettera “più bassi da un Pro-ject 1”; alle foto avevo pensato anch'io, ma non essendo un esperto d'immagini digitali non volevo rischiare di "incasinare" la Tua casella inoltrando una mail con degli allegati troppo pesanti.
Potesse piacere e/o servire per uno dei prossimi numeri, ecco una vista dell'insieme e qualcun'altra, rappresentativa dei dettagli e/o materiali messi all'opera.
Grazie di tutto quello che fai - veramente ammirevole - e un cordialissimo saluto.
Luca - E-mail: lucagarbarino (at) virgilio.it
LC
Caro Luca,
grazie per le foto esplicative, spero servano da ispirazione per qualcuno in vena di tweaking su giradischi analoghi al tuo. Certo che quei coni con la punta verso l'alto li trovo abbastanza inquietanti e, in tutta sincerità, non ne comprendo appieno la funzione :-)
Grazie per il feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Re: Nuovi diffusori e nuovo amplificatore
Buongiorno direttore, la ringrazio per i consigli dati ne farò tesoro.
Mi dispiace ma dovrei approfittare ancora un po' della sua gentilezza, in quanto in questi mesi spero di non aver commesso qualche danno irreparabile. Purtroppo casse da terra non posso prenderle, perché avrei il letto che me ne impedisce l'ascolto.
Forse lasciandomi consigliare male spero di non aver fatto un danno irreparabile, in quanto al posto della Indiana Line ho preso un paio di Dynaudio emit 20. Da premettere che le Dynaudio le sono andato a sentire con un Cambridge A60 e secondo il mio modesto parere mi sono piaciute.
Mia intenzione è prendere dei piedistalli per “elevarle” al di là del letto.
Adesso il cambio amplificatore sempre alquanto necessario, certo per almeno 40/50 ore dovranno far rodaggio.
Il momento è abbastanza critico...devo cambiare amplificatore e ne devo prendere uno in grado di pilotare le Dynaudio che so essere abbastanza “toste”. Mi hanno consigliato amplificatore Hagel oppure andando sulla fascia di prezzo più alla portata, un Cyrus One.
Alcuni “esperti” mi hanno bollato il Cyrus One come di classe D = schifezza.
Mia intenzione era prendere proprio il Cyrus in quanto ho letto avere buona potenza in grado di pilotare le Emit 20.
Rimango in attesa di una sua risposta, con la promessa che questa volta aspetterò e sarò più paziente, al fine di evitare di fare danni.
Grazie ancora una volta per la sua cortese gentilezza.
Francesco - E-mail: francescosanges (at) hotmail.com
LC
Caro Francesco,
non credo tu abbia fatto alcun danno, acquistando le Dynaudio Emit 30. Inoltre, il cambio di amplificatore non è così urgente come pensi. Fai rodare i diffusori, prendi dei supporti adatti e ascolta a lungo il “nuovo” impianto. Solo così potrai capire quali aspetti dell'impostazione sonora ti piacciono e quali, magari, intendi modificare leggermente con una scelta oculata dell'amplificazione. Per ora, quindi, non acquistare alcun amplificatore. Lascerei anche perdere gli “esperti” che bollano gli amplificatori come buoni o cattivi a seconda della tecnologia che utilizzano. Fosse così facile! I signori mi piacerebbe bendarli e sfidarli a riconoscere la tipologia di funzionamento di un amplificatore basandosi semplicemente sull'ascolto. Sono sicuro che ci sarebbe da divertirsi come matti. Credo che potrebbero pensare che a suonare siano delle valvole mentre invece ci sono dei classe D “morbidi” (alla Hypex, per capirci) oppure immaginare dei classe A quando a suonare ci siano dei Classe D super raffinati (tipo NuForce). Insomma, alla larga da chi crede di avere già tutte le risposte.
Aggiorniamoci, dunque, al momento nel quale i diffusori avranno suonato per un bel po', sui propri stands. A quel punto avrai capito, forse, quali aree migliorare rispetto all'onesto Denon attualmente in uso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Elio,
in linea del tutto teorica i FLAC e i WAV dovrebbero essere perfettamente identici, visto che contengono le medesime informazioni, bit a bit. Alla peggio, dovrebbe essere il FLAC a suonare peggio, visto che il file subisce comunque un processo che il WAV si evita. Pertanto, mi vien difficile da credere che il FLAC suoni meglio del WAV! Decenni fa c'era chi sosteneva che la musicassetta suonasse meglio dell'LP dal quale era stata registrata! Per quanto riguarda i bit (da 16 a 32) non vedo problemi: l'informazione presente nei CD non può essere aumentata passando a una risoluzione più elevata. Quindi il passiaggio a 32 bit (se inevitabile) non produce alcun peggioramento della qualità sonora.
Anzi, sono in molti a ritenere che l'upsampling (fino a DSD!) possa in qualche modo essere benefico. A mio parere l'unico vantaggio, sempre teorico, sarebbe relativo alla possibilità di utilizzare filtri digitali a pendenza più blanda e pertanto con rotazioni di fase più contenute in banda audio...ma è tutto da dimostrare! A breve la recensione di una meccanica di lettura che upsampla il segnale CD fino a DSD.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: diffusori da cambiare
Ciao Lucio,
Nel ringraziarti della risposta sempre gentile e professionale, faccio seguito alla tua richiesta inviandoti uno schizzo dell'ambiente di ascolto. L'ho fatto a mano, perdona la poca precisione. In breve:
LC
Caro Maurizio,
non riesco a capire quale sia il punto d'ascolto, visto che di fronte ai diffusori non vedo né divani, né sedie, né poltrone. Va bene fare acrobazie per rispettare le simmetrie, ma non è che per mettere le casse al centro di una parete poi sei costretto ad ascoltare di lato! Ti dirò, se così fosse, saresti veramente nei guai. Meglio un triangolo d'ascolto purché sia, anche coi diffusori non al centro di una parete, piuttosto che un abominio del genere! Non faccio fatica a credere che in questa condizione ambientale il suono possa non essere soddisfacente. Avevo ragione, quindi, ad assolvere i tuoi diffusori Triangle. Le Klipsch che vorresti prendere, in questa situazione, sarebbero inascoltabili, a mio parere. Quindi no, bisogna ripensare a tutta l'installazione, a costo di spostare il divano e sfruttare la parete cui questo è appoggiato, per posizionare l'impianto. Osservo inoltre che l'ambiente è abbastanza vuoto, impossibile che suoni bene. La stanza è grande, di possibilità diverse ce ne sono tante, sia per gli arredi che per la disposizione dell'impianto. Prima di acquistare altri componenti, trova una sistemazione differente. In questa situazione qualunque altra considerazione o acquisto sarebbe del tutto fuori luogo. La prossima volta, però, impegnati di più con la piantina... :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
FleXy Table per impianto
Caro Lucio,
avrei intenzione di costruirmi un TNT FleXy Table per l'impianto. Un rack, in realtà, ce l'ho già ed è un Bergen 2 della NorStone, con i ripiani in vetro temperato. Prima domanda: credi che il FleXy apporterebbe dei miglioramenti per quanto riguarda lo smorzamento delle vibrazioni (e quindi alla resa sonora) rispetto al mio rack?
In caso di risposta affermativa ho già pronta la seconda domanda ;) Se utilizzassi dei ripiani in marmo o in granito, il FleXy potrebbe ospitare un giradischi? Te lo chiedo perché Mimmo Cacciapaglia, che ho già contattato ma non mi risponde, dice nelle FAQ che il progetto originale (con i ripiani in MDF o multistrato marino) non sarebbe tanto adatto a questo scopo. A prescindere dal costo superiore, non mi dispiacerebbe la realizzazione in marmo/granito: avrebbe un aspetto elegante e, soprattutto, mi risparmierebbe le passate di Black Blob e la verniciatura (sempre ammesso che il risultato sonoro funzioni!).
Un'altra possibilità sarebbe realizzare il progetto originale più una base in marmo extra per il giradischi, munita di punte d'appoggio, da sistemare sull'ultimo ripiano.
Cosa ne pensi?
Un caro saluto,
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de
LC
Caro Marco,
hai già un buon tavolino, tra l'altro simile al nostro FleXy, non credo potresti migliorare alcunché con la sua realizzazione, francamente. Il FleXy nasce dall'esigenza di consentire a chiunque, con capacità limitate nel fai-da-te e budget contenuto, di realizzare un tavolinetto flessibile da configurare, ben suonante e carino da vedersi. Puoi realizzarlo, certo, ma non ne vedo la necessità. Per limitare le vibrazioni la cosa migliore da fare sarebbe quella di dotare i tuoi componenti HiFi di piedini smorzanti come tanti di quelli che abbiamo recensito. Avresti un risultato di qualche ordine di grandezza superiore a quello che otterresti con un altro tavolino. Ah, per inciso, il termine “FleXy” non indica necessariamente che sia un tavolino flessibile, tutt'altro. È da intendersi flessibile nel senso che si può configurare come si vuole, con più ripiani, a distanze regolabili e modificabile a piacimento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alberto,
a parità di incisione e di registrazione un disco più pesante suona meglio e dura più a lungo, perché meno sensibile alle risonanze, meno fragile e predisposto alle ondulazioni. Il problema è capire se il gioco valga la candela. Mi spiego: con questa moda dei vinili “pesanti” si è tentato di sdoganare per prodotti di alta qualità incisioni pessime, talvolta ricavate da file digitali compressi tipo MP3. L'appassionato, vedendo il packaging curato e il peso dell'album, è portato a pensare che si tratti di ottimo software, ed è persino disposto a pagarlo caro. Purtroppo non è sempre così, anzi. Alcune operazioni recenti (ristampe di vecchi album, che suonavano male pure all'epoca) sono vere e proprie operazioni di marketing che fanno leva sull'effetto nostalgia e sull'illusione di potersi portare a casa finalmente una buona incisione del proprio album preferito. Ho già parlato di questo fenomeno, in risposta a un lettore che chiedeva delle ristampe di alcuni dischi di De Andrè. Se ti è sfuggita, ti invito caldamente a leggerla con attenzione.
Aggiungo anche una cosa: un disco in vinile non “pesante”, ben schiacciato sul piatto da un buon clamp premidisco, non ha niente da invidiare, dal punto di vista meccanico (e quindi sonoro) al suo equivalente da 180 grammi lasciato libero di saltellare e scivolare sul tappetino del giradischi.
E siccome prevedo già che chiederai immedatamente consiglio su questo ti dico che secondo me due clamp molto intelligenti sono quello Michell e il The Pig, a patto di reperirne ancora qualche esemplare. Hanno il vantaggio di essere semplici e leggeri. Un clamp pesante modifica la posizione del controtelaio del giradischi (ove presente) stressa il cuscinetto del perno e la cinghia o il motore all'avvio. Meglio un clamp leggero come quelli citati che si possano fissare a vite o a pressione sul perno del piatto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Sami,
il tuo impianto è tutt'altro che da buttar via e infatti io lo terrei ancora per un po' di tempo, eventalmente sostituendo il componente che più di tutti potrebbe beneficiare di un aggiornamento, ovvero i diffusori. I KEF C45 erano buoni per l'epoca ma hanno un po' fatto il loro tempo. Qualora desiderassi restare sulla stessa tipologia bookshelf o da supporto ti consiglio di provare ad ascoltare la serie Debut di Elac (ora pronta la seconda serie, pare migliore della già incredibile prima serie) oppure altri diffusori di stazza simile, secondo me già con 500€ fai un bel salto di qualità. Stando in casa KEF (magari ci sei affezionato) potresti valutare le R100 o le R300 o, se hai problemi di spazio, le LS50. Se il posizionamento è su scaffale, addossato alla parete retrostante, ti consiglio di non trascurare le Rega RS1, magari riesci ancora a reperire qualche esemplare di fine serie.
Il tuo amplificatore NAD non farà alcuna fatica a pilotare questi diffusori moderni come si deve. Il lettore CD Rotel non è malaccio e considera che ha un'uscita digitale coassiale! Questo significa che potresti migliorarlo molto facilmente acquistando un DAC esterno di buona qualità, magari già predisposto per la musica liquida. Ovviamente l'operazione avrebbe un senso se il lettore CD funzionasse bene e senza incertezze nella lettura, incertezze che potrebbero prima o poi manifestarsi a causa dell'età dell'unità ottica nella meccanica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Aldo,
posto che non ricordo come sia il crossover originale delle IMF, guardando la foto mi sento di dire che non sembra certo un crossover aggiornato. Avrebbe, come minimo, componentistica migliore e più recente, che non c'è. Neppure i cavi sembra siano stati sostituiti! Quindi, con tutta probabilità, è il crossover originale. Non è strano che questi diffusori suonino bene: i buoni diffusori del passato (dico, buoni, non la robetta che si spaccia oggi per vintage) suona bene anche secondo parametri moderni. Fossi in te prenderei le Thiel, oggetti facilmente rivendibili e per i quali l'assistenza non è un problema. Se, però, ti fossi innamorato delle IMF e fossi disposto a pagare il prezzo del rischio in caso di eventuali rotture o problemi, non sarò io a vietartelo. In fondo, alla fine, è il suono ciò che ci interessa di più.
Il crossover, se le casse suonano bene, lo lascerei così com'è, meglio non tentare esperimenti dall'esito incerto su diffusori gloriosi come questi. In futuro, poi, si vedrà.
Per quanto riguarda infine la tua curiosità sui miei diffusori...è lecita, ma preferisco mantenere un certo riserbo sul mio impianto di riferimento. Intanto perché è composto da più apparecchi, e a seconda del prodotto da recensire il riferimento cambia. In secondo luogo, non mi va di apporre il bollino blu sulle mie scelte che sono molto personali e che, rese note, diventerebbero per più d'uno degli acquisti “sicuri”. Troppo rischioso.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimo,
credo che il filtro subsonico, quando nell'impianto c'è un giradischi, sia un male necessario. Le frequenze subsoniche sono sempre in agguato, anche in presenza di giradischi e sistemi braccio/testina perfettamente tarati e interfacciati. Gli LP con leggere ondulature producono già da soli un bel po' di frequenze subsoniche. Queste non solo sono inudibili, ma succhiano un'enorme quantità di energia all'amplificatore e costringono i woofer a un superlavoro assolutamente inutile, se non dannoso. L'eventuale e tutto da verificare danno introdotto sul segnale dalla presenza del filtro è ampiamente ricompensato da un sistema che lavora in regime di assoluta tranquillità (elettrica e meccanica).
Per rispondere agli altri tuoi quesiti, ti posso solo dire che non si può che parlar bene dei Lehmann Black Cube, le recensioni sul nostro sito parlano da sole. L'alimentatore esterno è una garanzia in più di silenziosità e immunità dalle interferenze. I segnali phono sono estremamente delicati, per via del bassissimo voltaggio, più li si tiene lontani da fonti di interferenze e meglio è.
Ciò non toglie che ci siano ottimi pre fono con alimentazione interna, naturalmente. Il vantaggio pratico dell'alimentatore esterno si traduce in un'unità principale più piccola e pertanto posizionabile più vicina al giradischi, ad esclusivo beneficio del percorso del segnale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Riccardo,
sono felice abbia trovato una soluzione più semplice e perfettamente confacente alle tue esigenze. Ti auguro tante ore di buon ascolto!
Musica nuova! Tom Morello è tornato con un nuovo singolo che preannuncia(va) l'uscita del suo primo album da solista, il 12 ottobre. Si tratta del brano “Every Step That I Take”. Tom Morello (ex Rage against the machine, Audioslave, Street Sweeper Social Club etc.) è un chitarrista/compositore dallo stile unico, che ama le contaminazioni tra diversi generi musicali.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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