Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 27/10/2018 - 3/11/2018

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  1. Riparare e sostituire?
  2. Nuovi diffusori
  3. Upgrade con 4000€
  4. Squeezebox Touch
  5. Ho visto anche degli audiofili felici, ma per poco
  6. Giradischi
  7. Consiglio per amplificatore
  8. Ambiente d'ascolto + Jolida Foz SS-X
  9. Subwoofer
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Riparare e sostituire?
Egregio direttore,
la seguo con interesse da molti anni, ma solo adesso sento la necessità di chiederLe un consiglio. Ascolto da parecchi anni e con soddisfazione un impianto così composto:

Sono enormemente soddisfatto del mio Cyrus III, ma purtroppo ultimamente mi sta dando un sacco di problemi, connessi con l'anzianità di servizio: ingresso phono guasto, regolazione del volume che va per i fatti suoi, difficoltà a passare da standby ad acceso. Se volessi rinunciare ad una riparazione che presumo onerosa, considerato il valore attuale dell'apparecchio, cosa mi consiglierebbe per avere la stessa timbrica del Mission? Se possibile due o tre nomi.
Grazie
Mario - E-mail: marpas137 (at) gmail.com

LC
Caro Mario,
a mio parere il tuo Cyrus III ha solo problemi di ossidazione dovuti all'età...avanzata. Io un tentativo con un trattamento disossidante proverei a farlo. Apri, individui le zone dove transita il segnale e si “inceppa” e vai di spray disossidante. Il potenziometro tornerà a funzionare quasi certamente, gli switch di accensione pure, mentre per lo stadio phono probabilmente c'è da controllare il cablaggio o i connettori d'ingresso. Eventualmente chiedi a qualche amico con un po' di pratica di farlo per te. Sono interventi semplici e spesso risolutivi.
Quando tutto dovesse fallire, considerando che all'epoca era un amplificatore da oltre 1.300.000 lire, io proverei a rimpiazzarlo con un altro Cyrus, ad esempio il nuovo One, che costa 1000€ di listino (ma si trova per circa 800€) e offre anche il fono MM, come il tuo Cyrus III. È un 100 watt in Classe D, ma la timbrica di casa è sostanzialmente la stessa. Anzi, credo che si tratterebbe non di un semplice rimpiazzo, ma di un vero e proprio upgrade sostanziale. In alternativa, per una cifra analoga, il Rega Brio R. Volendo spendere meno, valuta l'italiano
Vela amp che costa 500€. Tutti e tre questi amplificatori piloteranno senza problemi le tue Tannoy D100 e non ti faranno rimpiangere il tuo Cyrus III.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Ho scritto la lettera un po' velocemente perchè pensavo non la pubblicassi. Mi sono sempre chiesto quali diffusori o impianti hanno in casa le persone esperte del settore che hanno avuto la possibilità di ascoltare centinaia di prodotti, da ciò è nata la mia domanda sul tuo impianto. Giustamente mi risponderai che sono fatti tuoi, che anche tu come molti audiofili cambi ogni tanto i componenti perchè non esiste il prodotto perfetto.... ma è solo una mia curiosità.
Con le Minima sto usando un Roksan Kandy k2 mentre per le future Thiel 2.2 o IMF Studio Monitor hai qualche consiglio per un ampli usato, intorno ai 1500- 2000 euro? PS audio gcc-250, Naim xs, Bryston, valvole .... altro? Non ho mai ascoltato i prodotti che ho elencato e non ho la possibilità di farlo. Ho ascoltato le Thiel e le IMF con il mio Roksan e andavano parecchio bene per i mie gusti, ho anche pensato di usare il Roksan e acquistare un nuovo ampli per le Minima...che faresti tu?
Aldo - E-mail: primodio.one (at) libero.it

LC
Caro Aldo,
come spiegato, la curiosità è lecita, ma io preferisco mantenere un certo riserbo, per tutte le ragioni che ho spiegato. Per quanto riguarda il tuo impianto io di sicuro non terrei due coppie di casse così diverse. O tieni le Minima o le IMF (o le Thiel). Comunque sia, il tuo Roksan attuale dovrebbe pilotare adeguatamente anche i nuovi diffusori, come hai avuto modo di sperimentare di persona. Che senso ha chiedersi ora quale nuovo amplificatore acquistare? Prendi le casse che ti piacciono di più, falle suonare con il Roksan, impara a conoscerle bene e poi, tra un bel po' di tempo, a bocce ferme, potrai capire in quale direzione muoverti, che tipo di upgrade puoi ricercare e quali eventuali mancanze preferiresti correggere o migliorare. Fasciarsi la testa in anticipo, sport preferito degli audiofili, è assolutamente inutile, anzi lo ritengo dannoso. Si finisce per non capire più niente, in particolare quale sia il contributo dei nuovi diffusori e quale quello del nuovo amplificatore. Il rischio concreto è quello di innescare una spirale infinita di sostituzioni senza mai trovare il giusto compromesso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 4000€
Buongiorno Lucio,
sono tristemente reduce da una visita ad un famoso negozio di HIFi della mia zona. Premesso che è ottimamente fornito di apparecchi hi-end come McIntosh, Sonus Faber, Elac, Lector, etc con prezzi stellari, ciò che mi ha colpito negativamente sono state due o tre battute dello storico commesso: “il tweeter delle Liuto è nato proprio male” (avevo appena detto che possiedo un paio di Liuto) mentre 5 minuti prima aveva raccontato &dquo;di Liuto ne avrò vendute 100 coppie”, oppure il reiterato tentativo di magnificare un misterioso clamp da 300 €, che emetterebbe ioni negativi sui cavi di potenza, “che rendono più fluida la corrente di elettroni” nei cavi (peraltro schermati). Dopo queste uscite ed altre di simile tenore, e nonostante io fossi molto tentato di portarmi a casa un nuovo ampli in upgrade del mio Roksan Kandy K2, mi sono ripromesso di non comprare assolutamente nulla, laggiù.
Quanta distanza dal modo concreto e rispettoso con cui rispondi su TNT...
Detto questo, ho pensato che sia meglio chiedere un'opinione a te ed arrivo al consiglio che mi piacerebbe ricevere. Ascolto in una ampia mansarda 4x10, forse un po' riflettente, con l'impianto sul lato corto. Ora dispongo di:

Mi consigli un percorso di upgrade? Da che componente inizieresti? Ampli? DAC? Diffusori? Budget, per il passo iniziale di cambio di un componente (o due), fino a 4.000 euro circa.
Grazie e buon fine settimana.
Marco - E-mail: mplankm (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
è abbastanza divertente sentire le sparate dei commessi dei negozi HiFi. Verrebbe voglia di prenderli in castagna dichiarando di possedere apparecchi che non si possiedono, magari leggendari, per il solo gusto di sentirli denigrare ad arte. In definitiva, fai benissimo a starne alla larga, chi è serio e appassionato non le spara così grosse. Si tratta di venditori, niente di più, venderebbero allo stesso modo auto, padelle, immobili o contratti di telefonia. Niente di particolarmente scandaloso o sbagliato, fintanto che i numeri danno loro ragione e i clienti sono in qualche modo soddisfatti.
Per quanto riguarda il tuo percorso di upgrade osservo che di sicuro con 4000€ non puoi migliorare più di tanto i diffusori, mentre certamente qualche passo avanti potresti farlo con il DAC e con l'amplificatore. Investirei 1000/1500€ nel DAC e i restanti 2500/3000€ nel nuovo amplificatore. Se ti piace il suono Roksan, potresti passare al Caspian M2, che si trova al di sotto dei 2500€. È un passo avanti rispetto al Kandy e non si discosta dall'equilibrio cui sei abituato. Una possibile alternativa di pari prezzo sarebbe il Naim Nait XS2. Per quanto riguarda il DAC valuta i seguenti: Musical Fidelity M6s, M2Tech Young, Rega DAC R, oppure il Roksan K3 Kandy DAC, tanto per restare in famiglia. Non vedrei male, in effetti, un'accoppiata Roksan ampli + DAC.
In futuro, con un budget più consistente, potrai pensare ai diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Squeezebox Touch
Buongiorno direttore,
complimenti per il lavoro e per il sito TNT sono davvero molto utili. La rigrazio se vorrà dedicarmi 5 minuti del suo tempo per un quesito: ascolto molta musica liquida di ottima qualità e anche di scarsa qualità usando come lettore uno Squeezebox Touch e collegato al dac del mio Marantz ki pearl lite, l'impianto continua con A.A. Maestro 150 e da poco ho acquistato delle monitor la Graham ls5/8 che sono a dir poco favolose.
Il mio dubbio è che non so quanto influisca il solo streamer nel suono, è solo un software che passa il segnale al dac? Non so se prendendo uno di quelli che fanno adesso streamer con dac integrato avrei dei benefici.
La ringrazio del suo tempo,
Buona giornata
Massimo - E-mail: massimo.maman (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
ogni singolo componente ha la sua influenza nel risultato finale ma tenendo conto che il Touch è un prodotto già con qualche anno alle spalle e che il DAC interno al tuo amplificatore Marantz è migliorabile, io forse propederei per l'acquisto di uno streamer separato dotato di un buon DAC integrato. Ad esempio, a seconda del budget a tua disposizione, potresti prendere in considerazione il Cambridge Audio CXN (circa 1000€) o l'Arcam rPlay, che costa circa la metà. A mio parere entrambi saranno un upgrade signifcativo rispetto al sistema attuale, più per la qualità del DAC integrato che per altre considerazioni sul front-end. Vedi se ti riesce di ascoltare qualcosa, meglio se all'interno del tuo impianto. Tieni conto che, comunque, le differenze tra sorgenti digitali non sono mai enormi, specie se le fasce di prezzo dei prodotti comparati non sono troppo distanti tra loro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici, ma per poco
Caro direttore,
Ti scrivo per chiedere ancora una volta un tuo consiglio dopo che, circa un anno fa, la mia vita audiofila è cambiata...in meglio e in peggio allo stesso tempo :-)
Partiamo dall'inizio: il mio impianto era così composto:

Tutto è iniziato quando ho avuto un'occasione, desiderata e rincorsa a lungo: la possibilità di acquistare per un prezzo che ho ritenuto giusto, una coppia apparentemente in ottime condizioni di QUAD ESL-63.
Ecco, dal momento in cui le ho collegate all'impianto ho capito subito e senza appello il tipo di suono che mi piace. Quello meravigliosamente naturale delle Quad. Per me è come stare seduto a teatro. Certo, ne comprendo i limiti, ma la tipologia di musica che ascolto e la pressione sonora a cui sono abituato è ideale per questo tipo di riproduzione! Tutto bene quindi! No, tutt'altro :-) Perché più o meno da quello stesso giorno è iniziata la mia odissea audiofila.
Si sono manifestati infatti tutta una serie di problemi, che io credevo leggenda, legati al buon funzionamento dei diffusori. Pannelli che ronzano, che spernacchiano, che sibilano, non suonano...
Ho cercato in questi mesi di riparare, ma risolta una cosa puntualmente se ne ripresentava un altra. Questo fino a che la cosa è diventata antieconomica oltre a che oltremodo frustrante. Devo confessare di non essermi rivolto ad un riparatore ufficiale che, promettendo – ma senza garanzia – di rimettere il diffusore a nuovo mi ha chiesto una cifra secondo me esagerata (quasi 3000 euro) per poi avere il rischio, per sua stessa ammissione, di trovarmi punto e a capo. Forse sono semplicemente stato sfortunato, ma ora anche buttarmi di nuovo sull'usato per cercare un'altra coppia di Quad, mi sembra una mossa azzardata. Detto questo ecco la mia domanda: secondo la tua esperienza, esiste un diffusore che possa avere indicativamente le caratteristiche di un elettrostatico, senza però essere così delicato ? Non ne faccio neanche questioni di budget (ehm, per sicurezza diciamo intorno ai 5.000) perchè se esiste sarebbe sicuramente il mio diffusore definitivo.
Ovviamente devo anche tenere in considerazione la mia amplificazione, quindi nel caso, segnalami se dovessi pensare ad un ampli più potente.
Grazie come sempre per i consigli e per la pazienza
Lorenzo - E-mail: m.lorenzo76 (at) gmail.com

LC
Caro Lorenzo,
mi spiace per la tua disavventura...amorosa! La fama delle Quad, in effetti, non è del tutto immeritata. Potresti pensare di sostituirle con delle più recenti Quad 2805 che sono senz'altro più affidabili. Tuttavia, posto che non ho mai amato le ESL di Quad, io preferirei qualcosa di analogo ma, a mio parere, più semplice e affidabile. Penso ai pannelli Magnepan o alle ibride Martin Logan (elettrostatico + woofer dinamico). Il mercato offre tante alternative possibili e, nel nuovo con 5000€, puoi portarti a casa delle Magnepan MG1.7 o 3.7 usate, ma anche delle Martin Logan Electromotion ESL (3500€) o Electromotion ESL X (5000€). A me la soluzione ibrida Martin Logan è sempre piaciuta molto, perché con un pannello il basso di un buon woofer dinamico lo puoi solo sognare. L'amplificazione in tuo possesso non dovrebbe avere grossi problemi a pilotare i diffusori citati, soprattutto se, come ho capito, preferisci ascolti “intimi”.
Pertanto, vedi se ti riesce di ascoltare o le ML o le MG e poi decidi di conseguenza. Le ESL63 godono, a mio parere, di fama assolutamente sproporzionata alle loro reali capacità, un po' come le vecchie LS3/5A. L'alone di leggenda che circonda certi prodotti è comprensibile, ma poi bisogna liberarsi dai pregiudizi e ascoltare per davvero confrontando con la riproduzione dell'evento reale, evento che, per entrambi i diffusori, è castigato da prestazioni dinamiche e di profondità e impatto della gamma bassa ormai non più giustificabili.
Non mancare di tenermi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Giradischi
Buon giorno Lucio, spero che la vita le vada bene. Posso domandarle per i giradischi? Premetto che ho 30 anni di esperienza e se domando è perché non li conosco tutti. Attualmente ho 2 Technics sl 1200 revisionati, un Thorens td 321 su cui monto il braccio del 1200 ed un Kenwood kd 7010. Al 1200 ho anche messo esternamente il trasformatore per diminuire le vibrazioni ed i campi magnetici possibile cattura da parte della testina; il miglioramento è stato molto lieve.
Sono un musicista ed ascolto classica. Volevo domandarle se conosce, anche sull'usato per modelli passati, uno due di questi migliori del 1200 e del Thorens. Premetto che cerco la definizione, il dettaglio, il suono trasparente molto brillante (cosa che il 321 non ha ).. magari fra i grossi Sony? Non mi dica Clearaudio, Project...
Buona sera,
Giuseppe - E-mail: giuseppebruno9 (at) gmail.com

LC
Caro Giuseppe,
posto che non capisco il senso di possedere quattro giradischi, di cui due uguali, quando con la stessa cifra avresti potuto acquistarne uno nettamente migliore di tutti, e considerato che non comprendo perché escluda giradischi eccellenti come i Clearaudio, ti chiedo: ma perché sei convinto che il suono trasparente e brillante sia da attribuire a un particolare giradischi? Quel che fa la reale differenza, in un set-up analogico, è la testina. Lei influenza per oltre il 50% la timbrica di un trittico analogico. Al di fuori, è il pre fono a fare molto, moltissimo. Quindi, consentimi un consiglio secco, che tanto so già che non seguirai: vendi tutti i giradidschi, acquista qualcosa al di sopra di ogni sospetto (Michell, VPI, Roksan, Acoustic Solid...) e la migliore testina che ti puoi permettere, più un buon pre fono come il Lehmann Black Cube. In alternativa vendi i Technics e il Kenwood, tieni il Thorens e monta una testina e un braccio come si deve (non quello del 1200, orrore perché fuori luogo sul Thorens). Non specifichi né che testine utilizzi né il resto dell'impianto, più di così non riesco ad aiutarti. Ti posso solo esortare a liberarti dai pregiudizi, alimentati da leggende o chissà che altro. Per essere più preciso e schietto, un trittico completo Clearaudio (base, braccio e testina) da 2000€ fa barba e capelli a tutti i tuoi giradischi messi insieme. Perdona la sincerità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio per amplificatore
Buongiorno Direttore,
ho acquistato a un buon prezzo due Sonus Faber Venere S, le ho messe in una stanza m. 4x3,5 e ora le devo gestire. Le ho disposte sul lato più corto della stanza perché mi è sembrato, dopo tante altre prove, che in questo modo si attenuassero meglio i generosi bassi (ho anche parzialmente chiuso il reflex); metà stanza è loro dedicata salvo due sottili billy su un lato; dall'altra parte sta l'ascoltatore con la sua poltrona e ai suoi lati un letto e un armadio, e si può dire che è tutto. Ora, mantenendo fermo il Rega Apollo, vorrei abbinare alle casse un amplificatore adatto (attualmente se ne occupa un Trends Audio TA 10.2) e per questo le chiedo qualche consiglio. Ascolto soprattutto musica classica e jazz e l'unico problema che incontro è proprio quello della “troppa grazia” di bassi in alcune occasioni (contrabbasso in evidenza nella registrazione per es.). Forse dovrei asciugare meglio l'ambiente con trappole per bassi o addirittura pensare a qualcosa come il DSPeaker? Ad ogni modo, voglio precisarlo, non si tratta di "rimbombi", ma talvolta del fastidio di un suono troppo corposo anche a volume normale.
La ringrazio per l'aiuto che vorrà darmi e la saluto cordialmente.
Carlo - E-mail: carlobof (at) yahoo.com

LC
Caro Carlo,
tanti audiofili pagherebbero qualunque cifra per trovarsi nella tua situazione. In genere, infatti, i bassi o sono latitanti o rimbombanti. Nel tuo caso sono solo generosi, e va bene così. Considera che in diverse registrazioni il basso è molto presente comunque. Certo, se questo basso esuberante fosse sempre presente allora sarebbe necessario correre ai ripari. Mi sarebbe piaciuto vedere una foto dell'installazione: non è che i diffusori siano troppo vicini alla parete di fondo o agli angoli? Sfruttare la parete corta spesso porta a tenere i diffusori troppo vicini tra loro e/o vicini agli angoli. Sicuro che la parete più lunga non sia una soluzione migliore? L'ambiente non sembra molto assorbente, non mi è chiaro se siano presenti tappeti, tende o cuscini. Qualora tutto dovesse fallire, l'intervento del DSpeaker sarebbe risolutivo.
Per quanto riguarda l'amplificatore che dovrebbe sostituire il Trends Audio sarei un po' in difficoltà nel darti un consiglio preciso. Già il Trends Audio non ha una gamma bassa devastante, per limiti “elettrici” dovuti alla bassa potenza, un amplificatore più grosso potrebbe solo peggiorare la situazione. Prima penserei a stabilizzare l'equilibrio lato basse frequenze e poi, in seguito, penserei all'amplificazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ambiente d'ascolto + Jolida Foz SS-X
Caro Lucio,
innanzi tutto ti ringrazio per le
parole di apprezzamento riguardanti i miei diffusori autocostruiti (a dire il vero, hai sempre speso belle parole anche per tutti gli altri progetti che ti ho inviato in passato). Un autocostruttore costruisce per se (appunto), ma quando si raggiunge una certa esperienza, subentra anche una certa “consapevolezza”, che però credo non debba mai sfociare in “autoreferenzialità” (che io odio) o eccesso di sicurezza. Per questo motivo, anche una semplice parola di complimento ... fa piacere. Grazie! :-)
In ogni caso, gli oggetti della mia mail riguardano altro. Prima cosa: anche ad età avanzata e dopo 40 anni di esperienza d'ascolto, si può imparare qualcosa. Il fatto è questo: come hai potuto vedere dalle foto, dopo aver ultimato i nuovi diffusori, ho lasciato le vecchie (adorabili) ProAc 2.5 affiancate alle nuove casse. E così sono rimaste per mesi, fino ad oggi. Ebbene, oggi le ho tolte per metterle in vendita e ... il suono delle SBA-10 è ulteriormente migliorato, in maniera “drammatica”. In particolare, il medio basso si è rivelato enormemente più dinamico ed il punch (vera rivelazione della nuova creazione) è aumentato ulteriormente. Sbaloditivo. Non ho mai trascurato l'ambiente e come hai potuto vedere, la mia sala, pur non essendo dedicata solo alla musica, è ottimizzata da pannelli assorbenti, tappeti, doppie tende, pannelli diffrattori, sia dietro che davanti ai diffusori. Ai lati, già molto lontani, essendo la sala larga ben 9 metri, ci pensano le librerie stipate di dischi e libri. Tutto autocostruito, ma con senso. L'unica cosa “non ideale” (come tu fai giustamente notare) sono le elettroniche piazzate tra i diffusori, ma è una cosa non risolvibile, vista la presenza di due porte-finestre tra l'impianto e le pareri laterali. Eppure, non avevo pensato che un paio diffusori affiancati potessero avere un effetto (dannoso) simile. Credimi Lucio, non sto parlando di piccole differenze da “ascoltone”, parlo di differenze grosse, molto grandi, avvertibili anche da uno che ascolta un impianto stereo per la prima volta. Sono stupefatto e ... anche un po' mortificato. :-( Ma così è, e sono comunque felice di aver apportato un simile miglioramento a costo zero. :-) A questo punto, il primo pensiero che mi viene, riguarda la quasi totalità dei negozi HiFi (i pochi rimasti) con pareti, spesso, (ma, fortunatamente, non sempre è così) fitte di diffusori: ma cosa ascolta la gente, in quei casi?
Secondo argomento: oggi ho letto la vostra prova del Jolida Foz SS-X e credo proprio che sia un oggetto che mi possa interessare. Ascolto molta musica ben registrata, ma anche rock anni 70/80 che spesso ha equalizzazioni spaventose, con medio-alti in preminenza e medio-bassi arretrati e scena compressa. Mi piacerebbe aggiungere alla “prossima” amplificazione tale oggetto, ma ... dov'è possibile acquistarlo? Ho cercato sulla rete e l'unica proposta d'acquisto era di un sito americano che, una volta contattato, mi ha risposto con “inusuale solerzia” (è sabato anche in USA, credo), che “non possono vendere in Europa”. Tu hai qualche suggerimento?
Grazie, come sempre, per la pazienza e la disponibilità.
Carlo - E-mail: carlo.bergamini.mail (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
il discorso del “single speaker demonstration” è stato per lungo tempo cavallo di battaglia della Linn. Il patron Ivor Tiefenbrun fu persino sfidato a riconoscere, ad occhi chiusi, la presenza o meno, nell'ambiente d'ascolto, di una coppia di Linn Kan. Se non ricordo male l'esperimento non andò oltre il classico 50% gaussiano. C'è da dire che una coppia di Kan genera ben poca risonanza, per ovvie ragioni. Invece un grosso mobile accordato, vicino a un altro diffusore, qualcosina di suo la aggiunge. Ti consiglio un'attenta lettura di questo vecchio articolo di Stereophile dove molti altri aspetti relativi alla SSD (Single Speaker Demonstration) sono presi in considerazione. Tu parli di differenze drammatiche, io sono meno drastico. Qualche effetto comunque c'è. Allestire una sala “single speaker” è difficile e lo è altrettanto, per un recensore che deve fare confronti veloci, spostare fuori e dentro la stanza una seconda o terza coppia di diffusori. È un mondo imperfetto, lo so :-)
Per quanto riguarda lo Jolida non saprei dirti, in effetti. Potresti contattare il recensore e chiedere direttamente a lui, ha certamente contatti migliori dei miei con l'Azienda. Negli USA c'è da Musicdirect, Needledoctor e altri siti, se non ho visto male. Da valutare la compatibilità elettrica, naturalmente, per i prodotti acquistati fuori dall'Europa.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Subwoofer
Buongiorno Direttore, mi permetto di chiederLe consigli a proposito di un componente della catena classica HiFi che dopo alcune letture e chiacchiere varie mi è sembrato alquanto, come dire, "divisivo", per usare un termine caro alla politica e che sarebbe il subwoofer. A parte le opinioni personali che partono proprio dall'opportunità o meno di inserirli nella catena, regna la più grande confusione: uno grosso vs due piccoli, in cassa chiusa, reflex o passivo, collegati a basso o ad alto livello, che sfondano il subsonico ma lenti, meno profondi ma veloci, sinceramente sono un po' spaesato. Non parliamo poi del terrorismo a proposito del corretto interfacciamento, tra rotazione di fase fissa o continua, frequenza di taglio, posizionamento in ambiente, insomma passa la voglia ad un certo punto.
In ogni caso la mia idea sarebbe estendere la risposta del mio impianto senza snaturarne le tutto sommato buone caratteristiche

La stanza, mediamente assorbente, misura circa 5m x 7m. Gli unici subwoofers "rassicuranti" di cui mi sia accorto sono gli Elac, a cui hanno tolto tutti i controlli manuali, lasciando il lavoro sporco alla App proprietaria da smartphone per la regolazione della risposta in ambiente.
Aspetto lumi...
Grazie della disponibilità,
Riccardo - E-mail: malvagiglio (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
in effetti la questione è estremamente controversa. Quando si tratta di estendere la risposta in basso di piccoli satelliti io propendo sempre per consigliare di non utilizzare subwoofer, visto che la risposta si amplia ma il punch rimane più o meno lo stesso. I proprietari di piccoli satelliti, invece, sperano di aggiungere più “bassi”. Per i diffusori da pavimento il subwoofer, in genere, non serve. Sarebbe meglio acquistare, eventualmente, dei diffusori più grossi. Il caso dei monovia, cioè il tuo, è un po' diverso, visto che l'impatto comunque c'è, manca solo l'estensione. Pertanto non la vedo una scelta sbagliata. La stanza è grande e meriterebbe un po' di presenza e di impatto in più, visto che teoricamente sarebbe in grado di “reggere”. La soluzione Elac che citi non è male, visto che permette di ottimizzare le regolazioni del subwoofer analizzando l'acustica della stanza. Se possibile, comunque, io chiederei una prova in loco, coi tuoi diffusori. I largabanda sono veloci, pertanto il subwoofer dovrà esserlo altrettanto. Non vorrei venisse fuori un suono a due velocità nella zona d'incrocio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Direttore, scrivo per un aggiornamento della mia situazione, riferita ovviamente al mio cantiere Hi Fi, in quanto penso possa essere di interesse generale. Dopo circa due anni, nei quali attraverso varie sostituzioni sono arrivato ad un assetto soddisfacente (Cambridge Audio Azur C 350, Nad c 326 bee, Dali Zensor 3). In questo percorso ho provato ed ascoltato molto, anche grazie alla mia collocazione (Milano). Devo dire che ora mi fermerei, tranne per un ricordo che disturba i miei ascolti: le Elac Debut B6. Le ho usate con un Nad C 350, poi accantonato per limiti di pensionamento. Ma avevano un suono molto bello e, soprattutto, una gamma bassa mai più sentita. Le ho sostituite perché sempre nella gamma bassa, o medio bassa, con alcuni cd comparivano code indesiderate. Cosa che non avviene con le Dali che, però, non emozionano per i bassi. Ora, concludendo, potrebbe esserci un modo di tornare alle b6, conservando i buoni bassi e togliendo le code indesiderate?
Grazie per l'assistenza mai negata, e cordialissimi saluti.
Luigi - E-mail: clm120649 (at) gmail.com

LC
Caro Luigi,
sei un audiofilo felice ma un po' tormentato dai ricordi, come tante persone che si sposano e vivono apparentemente felici ma sotto sotto accarezzano il dolce ricordo di quel primo amore idealizzato o di quell'incontro fugace e passionale. Come dico sempre, occhio che la memoria (audio) è fallace e ingannevole! Diciamo così: le Debut B6 hanno più bassi delle tue Dali e DI CONSGEUENZA eccitano rimbombi e risonanze della stanza molto più delle più composte Zensor 3. È il prezzo che si paga per avere un diffusore più generoso in gamma bassa. Quelle code indesiderate che ricordi o erano già presenti nelle registrazioni oppure, sempicemente, erano risonanze dell'ambiente, risonanze eccitate dalla generosa emissione delle B6. Non puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca a meno di non curare con grande attenzione l'acustica dell'ambiente d'ascolto, eventualmente anche con trappole per i bassi, ove necessario e se non si riuscisse a curare tutto con un'installazione ad hoc e abili scelte e posizionamenti degli arredi e dei complementi d'arredo. Quindi: il modo per avere più bassi e meno code esiste e si chiama diffusore generoso ben installato in ambiente curato acusticamente.
Spero di esserti stato utile!

Suggerimento musicale della settimana

Un po' di contaminazioni sacrileghe...o forse no! Vivaldi era un metallaro ante-litteram? Basta ascoltare questa versione della sua “Estate”, (il “presto”) magistralmente suonata da una giovanissima chitarrista, per convincersene. Lei è Tina S ed è, francamente, impressionante per tecnica ed energia, dal basso dei suoi quattordici anni. Per un confronto, segue un video del presto dell'Estate di Vivaldi eseguito - in versione classica - da un'altra fanciulla, stavolta violinista, tal Mari Samuelsen, che esegue il brano coi Trondheimsoloists. Confrontate le due esecuzioni!

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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