Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 1/6/2019 - 8/6/2019

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  1. Musica liquida
  2. Q-Damper e sorbothane
  3. Alternativa a Klipsch Cornwall
  4. Re: Nuovi diffusori tra 1500 e 3000€
  5. Consiglio streamer per impianto hi fi classico
  6. Un upgrade “gratuito”
  7. Catena a monte delle Casse Rega RS1
  8. Nuovo lettore CD
  9. Scelta difficile
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Musica liquida
Buongiorno Lucio, sono Salvino e scrivo da Genova, sono tornato a leggerti e a scriverti dopo anni riscontrando sempre non solo la competenza ma anche la capacità di interpretare le nostre domande e rispondere chiaramente ed efficacemente. Quest'anno ho fatto alcuni ascolti di musica classica su file ad alta risoluzione ed in negozio il suono mi sembrava anche superiore a quello dei migliori cd. Poi a casa ho collegato il pc mac mini alla porta usb del lettore cd, ho scaricato Audionirvana e ho ascoltato gli stessi file scaricati da siti specializzati (qobuz e altri) ma il risultato è stato per me deludente, infatti ascoltando i cd corrispondenti sul Metronome suonavano meglio.
Ecco il mio impianto collocato in una stanza di circa 20 mq:

La prima domanda è se la mia speranza di poter ascoltare con un suono ancor più naturale, più simile al master originale, meglio del suono dei cd (almeno come quello dei migliori SACD), con la musica liquida è fondato. La seconda scaturisce dalla lettura di tue precedenti risposte nella rubrica della posta in merito alla scelta di un network player: tu consigliavi il Cocktail Audio X40 (ora è uscito il 45), in negozio ho ascoltato l'INNUOS zenith mk2 collegato al mio lettore ed il suono mi sembrava soddisfacente, ma non ho potuto ascoltare i miei cd preferiti. Comunque ti chiedo un consiglio in generale per migliorare l'ascolto delle mie incisioni preferite se seguire la strada della musica liquida e con quale apparecchio (server streamer player non me ne intendo molto) o altre strade.
Cordiali saluti,
Salvino - E-mail: salvo_ge (at) hotmail.com

LC
Caro Salvino,
sono un po' confuso: vuoi passare alla musica liquida per comodità o perché speri che suoni meglio del CD? Nel primo caso, credo che un Cocktail Audio di alta gamma possa essere più che sufficiente, eventulmente affiancato successivamente a un DAC esterno di qualità superiore. Se, invece, ci fosse la speranza di ascoltare chissà quanto meglio, rispetto ai CD, forse dovresti raffreddare un po' gli entusiasmi, per una buona serie di motivi. Già le prove che hai effettuato, in negozio e in casa, dovrebbero farti capire quanto possa essere variabile il risultato finale. Ci sono file ad alta risoluzione nativa che suonano molto bene, meglio dei CD, e altri che suonano peggio, specie quelli ricavati dai master originali utilizzati, in bassa risoluzione, per i CD stessi, poi manipolati, upsamplati e, spesso, rovinati. Inoltre, molta parte della differenza potrebbe farla il resto dell'impianto. Non puoi confrontare un ascolto in negozio con uno casalingo. I confronti si fanno a parità di condizioni, componenti, ambiente e software.
Più precisamente: in negozio hai confrontato file e CD della stessa incisione? Già, perché altrimenti non ha senso! In definitiva: chiarisciti bene le idee su cosa stia cercando e, soprattutto, fai i confronti in maniera corretta, con tutte le condizioni uguali, altrimenti rischi di fare solo grande confusione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Q-Damper e sorbothane
Ciao, sto cercando di capire la differenza come smorzatore di vibrazioni tra gli
ART Q-damper e il sorbothane. Se capisco correttamente nei dampers le vibrazioni vengono "scaricate" nella parte centrale in ottone mentre nel sorbothane vengono diperse nella viscosità del materiale. Mi sembra che il principio sia simile se non identico ma non capisco quale potrebbe essere la differenza nel risultato e quindi quale dei due approcci sia più efficace e se ci sono differenze tra isolare un pre valvolare o degli speaker amplificati.
Hai feedback al riguardo?
Grazie,
Francesco - E-mail: francesco.fabiano (at) libero.it

LC
Caro Francesco,
diciamo che, in linea del tutto generale, dei piedini gommosi in sorbothane o materiale analogo smorzano in maniera più efficace le vibrazioni, per via dell'elasticità del materiale. I Q-Damper invece affidano questo compito alla struttura cristallina della grafite della quale sono composti. L'ottone non c'entra niente, è lì solo per proteggere la grafite da eventuali danni causati dalle punte. In altre parole le vibrazioni dovrebbero disperdersi nel reticolo cristallino della grafite. Avendoli provati entrambi, posso dirti che i piedini morbidi sono più efficaci, ma per contro talvolta cambiano di elasticità nel tempo e non sono sempre perfettamente adattabili ai diversi pesi dei componenti da sostenere, problema che non si pone coi cubetti ART in grafite. Se li possiedi entrambi non ti resta che provare, ma ti garantisco che non è facile cogliere differenze sostanziali.
Per quanto riguarda le diverse modalità di smorzamento tra un pre valvolare e un diffusore attivo, in teoria non dovrebbero essercene, pur essendo due approcci completamente diversi: nei primi le vibrazioni esterne non devono raggiungere i circuiti e le valvole, nei secondi sono le vibrazioni prodotte dagli altoparlanti che non dovrebbero trasmettersi al mondo esterno. Anche in questo caso, vale di più la prova diretta, con le tue orecchie. Non è sempre detto che lo smorzamento delle vibrazioni, specie in un diffusore, sia sempre benefico. Talvolta funzionano meglio le punte.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Alternativa a Klipsch Cornwall
Caro direttore, il momento tanto temuto è arrivato. Causa trasferimento, mi dovrò accontentare di un appartamento più piccolo e dell'assenza di una stanza dedicata. Finora sono stato felicissimo con le mie Cornwall III amplificate da un Firstwatt F6, ma la stanza era adibita solo all'ascolto e mi consentiva un posizionamento per me ottimale. Ora mi ritroverò a dovermi accontentare di un living. Il tentativo di non dover separarmi dalle Cornwall lo farò, ma devo cominciare a guardarmi intorno. L'ipotesi è quella di venderle e con il ricavato prendere delle torri nell'usato. L'impostazione sonora mi piace tanto, quindi chiedevo un consiglio su qualcosa che possa non farmi rimpiangere il mio attuale setup. Vorrei comunque provare delle Bella Luna e delle torri con un'impostazione sonora più "raffinata", giusto per vedere l'effetto che fa. Ascolto tanto prog anni 70, quindi prediligo sempre setup non radiografanti. Per quello preferisco le cuffie.
Grazie tante per il tempo che dedichi a noi appassionati.
Sergio - E-mail: sergiodelpopolo (at) gmail.com

LC
Caro Sergio,
io proverei a tenere le Cornwall, se l'ambiente non è troppo piccolo dovrebbero essere in grado di suonare ancora bene come piace a te. Le
Duevel Bella Luna sono diffusori dall'impostazione abbastanza diversa e comunque non sono meno esigenti delle Cornwall. È vero che suonano bene anche in ambienti non ideali ma per ottenere il massimo bisogna comunque dar loro modo di esprimersi al meglio, perché lo meritano. Nel frattempo che decidi che fare con le Cornwall (secondo me le terrai) prova a sentire e valutare con calma, magari col tuo amplificatore, le Bella Luna, così inizi a farti un'idea precisa eliminando anche qualche variabile. Oltre alle Bella Luna, prova a sentire qualche torre di Totem e di ProAC, giusto per citare due impostazioni abbastanza differenti. Totem, in particolare, se avessi delle restrizioni importanti sul posizionamento, potrebbero essere un buon compromesso. Di sicuro, anche in questo caso, siamo abbastanza lontani dall'impostazione timbrica delle tue Cornwall, per questo motivo un ascolto attento e sereno è più che necessario, prima di prendere decisioni affrettate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Nuovi diffusori tra 1500 e 3000€
Grazie mille Lucio,
consigli graditissimi. Le Larsen sembrano un ottimo prodotto per una stanza particolare come la mia. I diffusori posso avvicinarli un po' e il buco che vedi è una porta scorrevole che di solito sta chiusa ... sarebbe bello ascoltarli come le Opera vedo se riesco a trovare un posto dove sentirle. Ho poi chiesto anche a Stefano di AudioAnalogue con cui ci sentiamo spesso, anche perché usano spesso miei dischi per testare i loro ampli e son contento di questo.
Lui mi consiglia come abbinamento al Puccini rev 2 le Vienna Acoustics "Mozart special edition" che non conosco e che potrei avere ad un prezzo che sta nel mio budget se passo in Toscana le vado ad ascoltare tu le conosci? Non sono molto note qui da noi, non fanno quasi pubblicità e questo mi attrae.
Beh son contento di avere tutte queste vostre sudgestion preziosissime
Grazieee
Maurizio - E-mail: maurizio (at) brunod.com

LC
Caro Maurizio,
sia per Larsen che per Opera mettiti in contatto con il distributore (nel primo caso) e con il costruttore (nel secondo) per capire quale possa essere il modo più semplice per te di ascoltarle. Per quanto riguarda le Vienna Acustics, ti confesso di non conoscerle a fondo, quindi mettile pure nella lista delle candidate, visto che mi pare ti sia abbastanza semplice ascoltarle. Accertati di quale distanza minima dalla parete posteriore sia consigliata, distanza che, ricorda, può essere problematica nel tuo ambiente. Ho dato un'occhiata al sito web ufficiale e non fa menzione di quali siano le richieste minime per una buona installazione, pertanto deduco che valgano le regole generali, ovvero pareti circostanti sufficientemente distanti, onde ottenere un buon bilanciamento timbrico.
Il fatto che quella apertura centrale tra i diffusori sia richiudibile tramite una porta aiuta un po', ma non molto, anche perché mi pare di capire che dietro ci siano delle scale (possibili rimbombi). Qualche problema questa strana configurazione della parete dove disponi i diffusori di sicuro lo crea. Mi pare di capire che non ci possa fare molto, quindi...pazienza! Continuo a pensare che un diffusore come Larsen, a emissione diffusa e collocazione a ridosso della parete posteriore, mimimizzi tutti questi piccoli problemi.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Consiglio streamer per impianto hi fi classico
Buongiorno Dott. Cadeddu,
Le scrivo di nuovo, dopo diverso tempo, per chiederle un consiglio riguardo lo streaming audio. Posseggo un vecchio ma buon ampli (Nad C350) ed un paio di diffusori (Monitor Audio Silver 100) acquistati lo scorso anno. Volevo chiederLe se esiste una qualche soluzione per potere ascoltare musica dalle mie sorgenti digitali (Smartphone, Mac/Pc, Tablet..), via Apple Music o Spotify continuando ad usare il mio ampli ed i miei diffusori.
Grazie infinite,
Maurizio - E-mail: Maurizio.Zanoncelli (at) vodafone.com

LC
Caro Maurizio,
i modi sono tanti, molto dipende dal budget a disposizione e dalle features che ti interessano di più. Diciamo che due soluzioni molto flessibili che non costano troppo sono il Cambridge Audio Edge NQ e il Bluesound Node 21, mentre un po' più in alto trovi il completissimo
Cambridge Audio Azur 851N che abbiamo recensito poco tempo fa. Un'altra possibile alternativa è il Pioneer N-70AE o il modello inferiore N-50 che abbiamo recensito nella nostra guida al networking audio. Se ti è sfuggita, magari dacci un'occhiata. Potresti trovare interessante anche la nostra guida all'ethernet audio basata sul minicomputer Raspberry Pi. Esistono, naturalmente, modi più economici (ma meno flessibili) come il classico Chromecast di Google.
Naturalmente, la qualità finale del suono dipenderà in maniera non indifferente da quella dei file musicali che andrai a “suonare”. Se si trattasse solo di file MP3 molto compressi il risultato potrebbe non essere ottimale. Se così fosse, non varrebbe la pena investire cifre importanti nell'hardware, naturalmente, e alcune soluzioni che ti ho segnalato potrebbero essere assolutamente “eccessive”.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un upgrade “gratuito”
Buongiorno e, intanto, ancora grazie mille per il lavoro svolto in questa piccola grande rivista settimanale, punto di riferimento per molti di noi. Torno a scriverle stavolta non per chiedere consigli (tornerò anche per quelli, magari, nei prossimi mesi) ma per provare ad "alimentare un dibattito" e magari chissà a dire qualcosa che possa tornare utile agli altri lettori. Vorrei capire se anche altri audiofili abbiano avuto simili esperienze e se soffra di allucinazioni pscicouditive: ho definitivamente abbandonato Spotify in favore di Tidal (non necessariamente la versione "hi-fi" ma banalmente quella "premium" a 9,99€).
Dopo un confronto in doppio cieco (ma sarebbe bastato molto meno, la cosa è abbastanza lampante) a me pare evidente che qualcosa non vada nella compressione di Spotify.
La prova è abbastanza semplice e la può fare chiunque sia dotato di un abbonamento Spotify premium, visto che oltretutto Tidal offre un mese gratuito all'iscrizione. Il confronto è stato fatto con il mio impianto attualmente composto da:

Le prove sono state condotte con diversi album di cui possiedo anche la copia originale in CD: Da tempo cominciavo a provare un po' di insoddisfazione per il mio impianto e stavo iniziando a pensare a qualche updgrade che rendesse il suono più dettagliato, poi mi sono reso conto che l'insoddisfazione non era legata all'impianto, ma alle volte in cui, per comodità - sempre più spesso, a dire il vero - ascoltavo musica in streaming da Spotify anzichè da CD. Per quanto si tratti di mp3 a 320kb, un tale salto qualitativo mi pareva ingiustificato, dopo un rapido confronto (a parità di brano) tra CD e mp3. Ho collegato quindi il telefono via bluetooth al dac e ho ascoltato gli stessi brani con Tidal e Spotify, alternandoli e "swichando" da uno all'altro, in modo che l'unica variabile in gioco fosse l'app, appunto.
Il confronto così è abbastanza semplice perchè il premere "play" in una delle due app aperte in contemporanea, blocca istantaneamente la riproduzione nell'altra. Ho installato quindi le due app sul telefono, le ho aperte sullo stesso brano e ho eseguito una serie di ascolti in successione, ovviamente a parità di qualità teorica 320kb vs 320kb. Tidal è nettamente superiore e offre un suono molto meno compresso. È evidente e la cosa è apparsa abbastanza solare anche a mia moglie (non esattamente un audiofila incallita). Direi quasi che è senz'altro più netta la differenza tra queste due versioni streaming (sulla carta di pari qualità) che fra la versione Tidal e il CD. Alti più definiti, bassi più corposi, maggiore separazione degli strumenti. Tidal, inoltre, offre il vantaggio di poter passare a piacimento (quando si abbia il tempo e la voglia di ascoltare più musica e spendere un po' di più) alla versione hi-fi lossless, che ovviamente offre una qualità ancora maggiore.
Ho letto in rete qualcosa ma non sono riuscito a trovare confronti simili...qualcuno ha avuto esperienze simili?
Possibile che l'algoritmo di compressione di Spotify sia così penoso?
Per me la differenza è tale da non tornare più indietro: se devo pagare 9,99€ al mese (e li pago volentieri) per ascoltare musica, tanto vale pagarli per ascoltare roba di qualità. Invito tutti a fare una prova e a dirmi, eventualmente, se sono pazzo. Sarei curioso di sapere se altri sono giunti alle mie stesse conclusioni: di fatto per me si è trattato di un upgrade a costo "zero" visto che la spesa di 9,99€ al mese era già in corso, con l'unica differenza che ora pago un servizio anziché l'altro.
La ringrazio ancora in anticipo per il tempo che dedicherà a questa risposta.
Giordano - E-mail: giovaneskywalker (at) gmail.com

LC
Caro Giordano,
pubblico volentieri questa tua richiesta di “dibattito”, perché l'argomento è interessante. Personalmente non ho mai confrontato i due sistemi e non amo particolarmente impegnarmi a trovare differenze tra formati lossy, con perdita di dati. Si tratta, a mio parere, di formati che non dovrebbero suonare su un impianto HiFi. Fatta questa doverosa premessa, lascio volentieri la parola ad altri lettori che abbiano fatto una prova a confronto o che abbiano la possibilità e la voglia di farla.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Catena a monte delle Casse Rega RS1
Buongiorno Lucio,
Due anni fa dopo aver letto la vostra recensione, ho trovato e acquistato un coppia di diffusori
Rega RS1 collegandole all'impianto preesistente La musica risiedeva su un MacBook Pro collegato via USB a un DAC preamplificato e in cascata a un finale. Visto il consiglio di pilotarle con amplificatori in classe D o altri tipo Rotel, ho sostituito il DAC e l'amplificatore con un NAD D3020 ottenendo già un certo miglioramento, ma sentivo che mancava ancora qualche cosa ed ero lontano dalle sensazioni di quando ascoltavo musica tanti anni fa con i vinile. Ascolto musica Classica, jazz, Rock e Pop in formato liquida.
Ho fatto altri cambiamenti progressivi e attualmente il mio sistema è così composto:

Veniamo al punto. E' uscito il nuovo NAD D3045 che avrebbe il doppio della potenza del D3020 e probabilmente una sezione DAC migliorata. Immagino che potrebbe migliorare la conversione digitale/analogico e, avendo più potenza, pilotare meglio le Rega RS1. Ho letto anche la vostra recensione dell' ISO-DAC Ciunas. A questo punto ho dei dubbi e delle indecisioni. Secondo voi quale soluzione potrebbe essere meglio dal punto di vista qualitativo e di equilibrio? Considerato che il mio budget di spesa per l'upgrade è intorno ai 1.000€ che consiglio potreste darmi?
Cordiali saluti,
Mario - E-mail: oiramozzir (at) gmail.com

LC
Caro Mario,
non fissarti coi dati indicativi “consigliati”. Una potenza di 30 watt per canale è assolutamente sufficiente per far suonare forte le RS1. Tutto dipende dalla tua stanza e dalla pressione sonora che tu sei solito gradire. Non dimenticare che le RS1 sono abbastanza sensibili (circa 90 dB) e suonano forte con poco. Se la stanza non è una piazza d'armi, io credo che il tuo D3020 sia pure sovrabbondante. Per capirlo, alza il volume fino a che il suono inizia a comprimersi e distorcere. Dubito che il D3020 sia già a manetta. Realisticamente stai usando poco più della metà della potenza disponibile. Ciò premesso, non ritengo un upgrade la sua sostituzione con il nuovo D3045. Tuttavia, se ti è possibile fare una prova, non esimerti! Può darsi che i vantaggi del nuovo D3045 non siano solo in termini di potenza. Purtroppo non li ho confrontati e non saprei dirti di preciso. Con un budget di 1000€ io forse terrei in considerazione anche un Rega Brio R (o Elex R, usato) o un Naim Nait (5i o XS) usato. Non saranno necessariamente dei passi avanti definitivi, ma forse un piccolo cambio di impostazione che potrebbe piacerti di più.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD
Caro Direttore, non è la prima volta che ti scrivo. Grazie ai tuoi consigli ho acquistato un impianto “1000 euro” che mi sta dando ottime soddisfazioni. E lo dico a ragion veduta, essendo passato nel corso degli anni, saranno 70 tra qualche settimana, da impianti di blasone e valore ben più alti dell'attuale. Ma non vorrei farti perdere tempo, tanto è lungo l'elenco dei componenti posseduti, avendo iniziato ad ascoltare prima vinili poi cd, fin dagli anni 70. Dopo una pausa di circa tre anni, e la vendita di tutto, tranne i cd allora ritenuti il supporto “definitivo”, ho appunto acquistato questo impiantino, composto da cd player Cambridge 350 C, ampli Nad C 326 bee e diffusioni Elac Debut b6.2. Cavi Hi Fi marca “qualunque” supporti in ferro h. 50 cm. per casse, ascolto in piccola mansarda. Ho molto tempo e molti cd, quindi l'impianto funziona tutti i giorni alcune ore. Ho acquistato tutto nuovo, tranne il cd player che, infatti comincia a dare segni di ribellione. Non volendo mandarlo in manutenzione, per passate esperienze negative, con cosa posso sostituirlo, sempre restando all'interno di un costo equilibrato con gli altri componenti ed un tipo di suono simile all'attuale?
Ti ringrazio ed auguro buon lavoro!
Claudio - E-mail: claudiomaga7 (at) gmail.com

LC
Caro Claudio,
complimenti e auguri per le imminenti 70 primavere a suon di musica, alla faccia di chi dice che con l'età peggiora l'udito e non ci sia più gusto a sentire e giocare con l'HiFi! Complimenti!
Per quanto riguarda il tuo lettore CD, posto che probabilmente si sistema con una pulizia alla lente laser, potresti prendere in considerazione il Cambridge Topaz CD10, per non discostarti troppo dal suono del tuo lettore attuale oppure fare un piccolo passo avanti, armonizzando le elettroniche e scegliendo pertanto un NAD C516 BEE, partner secondo me ideale per il tuo amplificatore C326. Si trova ancora come rimanenza di magazzino. In alternativa, volendo fare un ulteriore passettino avanti, potresti valutare anche i modelli superiori, ovvero il C538 o C546BEE (400 e 700€ di listino, rispettivamente). Se devo essere sincero, tra il Cambridge CD10 e uno di questi NAD la mia preferenza va agli ultimi citati. Non aspettarti miracoli, le differenze tra sorgenti digitali sono sempre abbastanza piccole, ma qualcosa in più in termini di precisione e di raffinatezza dovresti ottenerla.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Scelta difficile
Buon giorno,
il mio stagionato Classè Audio CAP 101 (gli altri elementi dell'impianto sono un lettore CD sempre Classè e una coppia di B&W 804 prima serie) del 2012 mi sta abbandonando nel senso che a volte si accende a volte no, finito il countdown prima di essere operativo spesso e volentieri si blocca il volume (non funziona neanche con il telecomando) e non è possibile selezionare gli ingressi. A quanto pare si tratta di un chip non più in produzione e tantomeno reperibile.
Sto quindi valutando di acquistare un nuovo apparecchio senza spendere una fortuna. Dal momento che vorrei ampliare l'impianto con uno streamer/DAC sto valutando, oltre alle varie marche, se è il caso di acquistare ampli e streamer/DAC separati o combinati. Tra i prodotti in osservazioni vi sono il Hegel Röst, il Naim Uniti Atom, il Primare I35 (classe "D" !), il Cambridge audio 851n in coppia con il suo ampli.
In una stanza mediamente assorbente di ca. 26 m2 cosa mi può consigliare? Ascolto dal prog-Rock di Wilson, Porcupine Tree, ecc., a Sakamoto, Cinematic Orchestra, Nik Baertsch, Eno, ecc. I 40 W del Naim sono sufficienti a pilotare le casse (dovrebbero avere un'efficienza di 88/89dB e comunque abito in un condominio che non mi permette di esagerare).
Grazie per l'attenzione,
Alex - E-mail: greybeard (at) alice.it

LC
Caro Alex,
sei sicuro il tuo Classé non si possa riparare? Che peccato! Hai scritto all'Azienda? Magari sanno darti una mano, io farei una prova. Per quanto riguarda l'espansione liquida del tuo impianto, trovo molto intelligente la soluzione Naim Uniti Atom, apparecchio molto versatile e che potrebbe tranquillamente pilotare le tue B&W, visto che tutte le amplificazioni Naim vantano una lunga tradizione di ottime capacità di pilotaggio anche a fronte di potenze d'uscita non mirabolanti. Non dimentichiamo mai che il glorioso finale NAP250 era un piccolo 70 watt per canale (125 watt su 4 ohm), e pilotava anche le pareti di casa :-)
In Inghilterra, quando si parla della potenza delle amplificazioni Naim, si usa il termini Naim Watt. La stanza non è piccola, ma i condomini - mi pare di capire - poco tolleranti, perciò di watt te ne bastano molti, molti meno, specie tenendo conto dei 90 dB/w/m di sensibilità dei tuoi diffusori. Con appena 10 watt saresti già a 100 dB di pressione sonora a un metro di distanza, direi sufficienti per far convocare un'assemblea straordinaria di condominio :-)
Solo un'osservazione: il Naim Atom possiede un ingresso analogico (per il tuo lettore CD) ma il segnale viene subito digitalizzato da un convertitore A/D e poi riconvertito in analogico. Ti consiglierei di provare a collegare il lettore CD anche a un ingresso digitale, per sfruttare il moderno DAC interno al Naim. Questo doppio processo di conversione, tramite l'ingresso linea analogico, potrebbe non essere la soluzione migliore.
Sulla qualità niente da dire, anche se il tuo Classé era un gran bell'amplificatore, e non ti sarà facile dimenticarlo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buonasera Direttore, mi chiamo Adriano e la seguo dagli albori di TNT Audio. Non mi dilungo in convenevoli e vengo al dunque. Ultimamente sto ascoltando musica liquida dal mio laptop collegato all'impianto. L'uscita cuffie del laptop è davvero di infima qualità. Ho quindi iniziato a pensare all'acquisto un buon DAC USB, possibilmente performante e non troppo costoso. In internet ho trovato un prodotto che mi ha incuriosito (ottime recensioni on line) ed ho deciso di acquistarlo. Si tratta dell'
Hifimediy Sabre DAC UAE23. Io l'ho pagato 34 euro (!) su Amazon, ma in questo momento non è più disponibile. Nel sito web del produttore costa 29 dollari. Non ho grossa esperienza sui dac usb, ma questo oggettino mi ha davvero lasciato a bocca aperta. Non mi dilungo sugli ovvi miglioramenti rispetto all'uscita cuffie del laptop, ma ho voluto segnalartelo perché a mio modestissimo parere potrebbe essere sicuramente IL T-DAC USB. Estensione in alto e in basso, separazione tra gli strumenti, profondità della scena sonora, ricchezza armonica del pianoforte, pieni orchestrali davvero coinvolgenti, voci maschili e femminili davvero credibili e naturali. Non è il dac perfetto, ovvio. Ma a questo prezzo un vero miracolo. Potrebbe essere complicato procurarselo al momento, ma non impossibile. Potrebbe valere la pena provarlo su TNT?
Un saluto da Roma e sempre complimenti per il tuo lavoro.
Adriano - E-mail: adriano.nanni (at) alice.it

LC
Caro Adriano,
conoscevo già i prodotti HiFimeDIY ma non questo DAC. Sembra molto interessante e sicuramente meritevole di recensione. Vediamo se riusciamo a metterlo in agenda (sempre molto affollata!). Grazie per la preziosa segnalazione e buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Questo bizzarro periodo metereologico ci ispira a “saltare nelle pozzanghere” e a prendere la vita (e l'HiFi) con più leggerezza, così come ci suggerivano di fare, nel 2005, i Sigur Rós, indimenticabile band islandese, con questa bellissima (e piuttosto famosa) “Hoppípolla”, tratta dall'album Takk....

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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