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Dischi volanti e depressione: ai confini dell'audiofilia alienante
Sopra la sola parte interna con butile e i feltri. Sotto il piatto completo.
La depressione.
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Diffusori e ambiente
Carissimo Direttore,
l'ultima volta che ci siamo sentiti ero alle prese con un Roksan Xerxes + Tabriz + AT150SA a cui avevo applicato una variante all'unipivot dell'intelligent counterweight, sostituendo una vite a mio dire (e lo dico ancora) troppo stondata con un ago. La cosa è proseguita con tanto divertimento e studio inseguendo accoppiamenti e disaccoppiamenti di lastre d'ardesia con feltro, butile, sfere d'acciaio.... regalino di Natale il gruppo di alimentazione e regolazione velocita XPS3,5, molto più preciso e silenzioso dell' XPS1.5.
Il mio Xerxes mi ha dato molte soddisfazioni e molti sostenitori del digitale (audiofili o tecnici del mondo pro come me) hanno dovuto levarsi il cappello di fronte a quel bell'oggetto. Credo di avere letto tutto (e avidamente) quello che era disponibile su TNT Audio, quindi grazie ancora, ma... se posso chiedo ed eccomi qua.
Dischetti Volanti
Il piatto del mio caro Xerxes è bello strano. Tu credo ne possiedi uno e sai di cosa parlo, ma riassumiamo:
Mentre taravo il giradischi, tempo fa, mi si è smontata tra le mani. Mi prese un colpo, ma trovai un post in inglese dove confermavano che era tutto ad incastro, nessun adesivo. Il perno è rastremato e s'incunea già perfettamente allineato. Altrettanto fa il dischetto “copricerchio” che s'incastra ad un'asola del blocco centrale restando stranamente sospeso (...volante) ed equidistante da qualsiasi altro pezzo. La parte esterna, infatti, si inserisce utilizzando proprio questo dischetto come riferimento, ma la sfiora e scarica il peso solo sulla parte inferiore. Qualsiasi cosa si interponga al bordo sospeso di questo dischetto (blutac, butile, colle...) il suono peggiora drasticamente sulle alte frequenze. Mi era sembrato strano allora e lo trovo strano anche adesso.
Non toccando da nessuna parte se non nel cilindro centrale di alluminio dove ha sede il perno del cuscinetto, ho pensato potesse amplificarne i rumori (...o magari disperderli?). Ho prima ricoperto il cilindro centrale di butile e mi sono accorto che il rumore di fondo si abbassava, poi ne ho messo sul dischetto in modo sempre più massiccio, ma omogeneo, evitando di mettere in contatto la parte esterna con altre parti e il suono è diventato ancora più nitido, soprattutto in dettaglio e ambienza. Certi suonini davvero timidi sembrano emersi con tale tranquilla evidenza, che neanche sembra pensabile che prima non ci fossero, perché l'equilibrio tonale, la dinamica e il resto restano identici.
Questo misterioso dischetto sospeso resta un po' infossato rispetto al piano di appoggio del vinile e forma una depressione ad hoc abbastanza comune in molti piatti. Questa permette alla zona etichetta degli LP, che talvolta è più spessa, di restare sospesa senza intralciare il perfetto appoggio al matt della zona di vinile destinata alla lettura. Non è un mistero che la scelta del mat o del modo di appoggio del disco modifichino in modo importante la resa acustica.
Un tempo non lontano, con altri gira, usavo mettere il peso centrale sopra l'etichetta, ma ora col Roksan mi sono uniformato alla filosofia del costruttore e la zona etichetta sembra dovere galleggiare e soprattutto non toccare il perno, visto il cappuccio sfilabile... ma non è che quel perno sia rumoroso e basta? Oppure lo è il mio. E quella zona centrale di vinile deve davvero restare sospesa nel vuoto?
Ho provato a mettere una pallina di butile sul pernetto (come chiamare il perno Roksan, che è più piccolo degli altri?) e mi sembra che le alte migliorino ancora. Fatto sentire ad amici di solito poco inclini a darmi ragione e confermano.
E se avessi un perno rumoroso? Il mio è l'originale prima serie, la pallina c'è (sarà quella originale?), è pulito e lubrificato. Nel modello successivo lo cambiarono... perchè forse era rumoroso? Forse perchè uso olio da cucito al posto dell'originale Roksan? Il perno/piatto ci mette circa 30 secondi a scendere nella sede del cuscinetto... e mi sembra abbastanza denso. Proverò il bilanciamento, ma la stessa cinghia motore non provoca di fatto uno sbilanciamento costante?
Nel controllare di non avere messo troppo butile sopra al dischetto di alluminio ho visto che l' LP è ancora libero di oscillare ampiamente verso il basso nell'apposita depressione se premuto. In effetti il feltro originale Roksan tende a infossarsi parecchio in questa zona.
Ricordando che molti piatti non hanno questa depressione, ho voluto provare a mettere 4 feltrini (disposti a croce) all'interno della zona in questione che portassero il mat a sfiorare l'LP dando una leggerissima pressione/appoggio alla parte interna del vinile per smorzare eventuali risonanze mantenendo il corretto appoggio.
Ho notato un miglioramento, ma anche un cambio tonale sulle medie (proprio sulla voce) a seconda della distanza dal centro a cui metto i feltri. Il riscontro migliore a 2 cm verso l'interno dall'inizio della zona etichetta. Prossimamente proverò un o-ring di feltro di 1 cm di larghezza per ottenere uno smorzo uniforme. Ad ogni modo prima ho deciso di chiedere un consulto.
Mi chiedo come funzioni questa zona di depressione che a volte c'è e a volte non c'è nei piatti su cui appoggiamo i ns vinili e se ho commesso evidenti errori nelle mie giocose interpretazioni.
Grazie in anticipo per qualsiasi informazione vorrai darmi.
Nicola - E-mail: stenikaudio (at) gmail.com
Caro Nicola,
purtroppo non posseggo un giradischi come il tuo, ma solo il braccio Artemiz, quindi potrò esserti d'aiuto solo parzialmente. In linea del tutto generale sarei propenso a lasciare le curiose soluzioni di casa Roksan così come sono. In questo caso mi preoccupa un po' questa massa da te aggiunta a caso senza pensare in alcun modo al suo bilanciamento. Qualunque decimo di grammo non disposto in maniera perfettamente simmetrica su un corpo che ruota lo sbilancia! Quel che vedo dalle foto è del materiale spalmato qua e là come capita, non va bene. Avrai notato che un corpo ben più pesante come il cerchio di un'automobile è sufficiente bilanciarlo (o sbilanciarlo) con poche decine di grammi. Fai un po' di proporzioni e capisci perché io sia così perplesso. Tu dici che così suona meglio, e posso anche crederti ma io, francamente, eviterei. E seguirei con attenzione tutte le direttive di casa Roksan per la lubrificazione del perno. L'olio Singer va bene in generale, ma non so se abbia la stessa viscosità di quello originale Roksan.
Anche l'incavo nel piatto è voluto e serve per conferire rigidità all'insieme LP + mat, specie se utilizzato con un clamp premidisco. Puoi fare esperimenti, certo, ma sempre stando attento a non sbilanciare l'equilibrio dei pesi sulle masse in movimento. I quattro feltrini, se disposti con micrometrica precisione, non dovrebbero causare danni. Se ti sembra che con questo tweak il giradischi suoni meglio, per me va bene così. L'importante è non causare danni a lungo termine.
Ti consiglierei una cosa: ogni volta che applichi queste modifiche, che per fortuna sono facilmente reversibili, fai una prova d'ascolto, dopo qualche tempo, eliminandole e tornando alla situazione orginale. Potrebbero esserci delle sorprese, l'orecchio si lascia ingannare molto, molto facilmente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Andrea,
premetto che farei riparare il NAD, anche solo per poterlo rivendere dopo, magari si tratta di un guasto da pochi euro (un relais o qualcosa di simile). Per quanto riguarda il suo sostituto, posto che immagino ti piaccia l'impronta sonora del tuo amplificatore attuale, io proverei con un Nait 5i o XS, che usati si trovano abbastanza facilmente per la cifra che hai indicato, senza trascurare Musical Fidelity M5, Roksan Kandy K3, Creek Evolution 100A, Arcam FMJ 29 o 39, Sugden A21, tutti dei “classici” che sarebbero certamente un passo avanti sensibile rispetto al NAD attuale.
Nel nuovo, per quella cifra, potresti provare ad ascoltare Rega Brio R, Exposure 2010 S2D o Audiolab 8300A, anche questi validi sostituiti della tua amplificazione NAD. Per quanto riguarda le amplificazioni vintage, il mio consiglio spassionato è quello di lasciar perdere, o sai come muoverti e cosa cercare oppure la possibilità di fare passi indietro sensibili è altissima, senza pensare a imprevedibili costi di revisione, riparazione e a problemi di reperibilità di ricambi originali. Il vintage è una moda, come tante, talvolta motivata da valori tecnici e sonori elevati, più spesso da nostalgia per i tempi che non tornano più (e che è meglio restino là dove li abbiamo lasciati).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Buongiorno Direttore,
(riprendendo dal vol. 862) effettivamente capisco ora l'importanza dell'ambiente per l'ascolto dei nostri impianti e questo soprattutto poiché ora dispongo non più di piccoli bookshelf, ma di due casse con bassi veri e propri (e sempre di una stanza piccola). Il consiglio di equilibrare l'ambiente ho provato a seguirlo mettendo nella camera tre armadi, cuscini, ecc, ma il risultato è stato francamente insoddisfacente e inoltre, con la stanza così piena, lo spazio adiacente le casse si riduceva con effetti negativi, mi è parso, sulla “scena” sonora. Allora, escludendo la via di costose e ingombranti trappole di bassi - non so poi quanto efficaci - ho preso la strada che ho creduto più sicura e ho acquistato il DSPeaker: ed è stato un buon acquisto.
Ora l'ascolto è molto buono (e senza più la paura che mi aveva preso di aver fatto un azzardo, ovvero aver comprato casse troppo grandi per un locale troppo piccolo); i bassi, ho liberato anche il reflex, non sono eccessivi anche in quelle registrazioni in cui sono molto presenti e volendo, con altre registrazioni, si può disinserire il DSPeaker con un tasto del telecomando (il suo inserimento comporta come effetto negativo, a mio parere, solo una riduzione di trasparenza poco rilevante).
Per quanto riguarda il posizionamento sulla parete poco più lunga della stanza mi è parso che questo non comportasse miglioramenti, anzi; e inoltre mi avrebbe fatto avere le torri in posizioni scomode; invece col DSPeaker ho potuto dare spazio alle casse verso le pareti, perché vi ho tolto gli armadi ora non più necessari. L'ambiente come è ora credo non sia assorbente come dovrebbe e penso che debba lavorarci su, ma l'ascolto risulta comunque corretto. Lascio a lei il giudizio finale su quanto ho fatto...
E quindi ora, pensavo, devo affiancare ai diffusori un amplificatore più adatto, cosa che vorrei fare prossimamente; a riguardo sono privo di idee se non per la scelta dello stato solido; ho letto nelle sue risposte indicare talvolta Naim o Rega; potrebbero essere buoni abbinamenti? Oppure altri, e quali in particolare – tenendo conto che il budget nel nuovo possa essere circa la metà del costo delle Venere.
La ringrazio delle indicazioni che vorrà darmi e le invio i più cordiali saluti.
Carlo - E-mail: carlobof (at) yahoo.com
LC
Caro Carlo,
sono felice che il Dspeaker abbia apportato così benefici miglioramenti nel tuo impianto. Ricorda che esso possiede anche una funzione “tilt” che, una volta allineata la gamma bassa e curati i problemi più grossi, consente di aumentare o dimuinuire il livello delle basse frequenze a proprio piacimento. L'ambiente che vedo in foto, però, non mi convince affatto: tutta la zona intorno ai diffusori è di fatto spoglia e riflettente, non va bene! Vedo giusto una tendina insignificante e nient'altro! Servirebbe un tappeto, qualche arazzo o quadro in tela alle pareti, una vera tenda e, inoltre, sarebbe da eliminare quel tavolinetto in cristallo tra i diffusori. Probabilmente sei intervenuto in maniera troppo massiccia e poco graduale, non può essere che una situazione come quella che vedo suoni meglio di una con qualche elemento assorbente ben disposto. Non si tratta di “riempire” con arredi e mobili, ma di abbassare il tempo di riverbero.
Comunque sia, se la situazione attuale ti soddisfa, puoi anche non fare altri esperimenti. L'amplificazione che sostituirebbe l'attuale Trends Audio (se non ricordo male) potrebbe ancora essere un integrato in classe D, da NAD a Nuprime, a qualche vecchio Nuforce da cercare usato. In questo modo non ti allontani troppo dalla trasparenza del Trends, cui è difficile rinunciare. Potresti anche decidere di cambiare rotta e puntare a un'amplificazione British tradizionale, come Naim o Rega (Brio R o Nait 5i/XS) ma ti consiglierei di ascoltare, soprattutto nel tuo ambiente, se possibile.
Ciò che suona equilibrato nella saletta assorbente di un negozio potrebbe strillare in maniera eccessiva nella tua.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Nuova stanza, nuova problematica
Buongiorno Direttore,
le scrivo per renderle partecipe del fatto che ho seguito il suo consiglio (lettere Vol. 872) ho acquistato una Grado Gold. Non ho risolto il problema delle sibilanti su alcune traccie, ma le S di questa Grado mi risultano meno fastidiose. La cosa che più mi ha stupito è la resa delle voci: un vero passo in avanti. Ora ascoltando un vinile non mi viene da dire che suona innegabilmente peggio della controparte digitale, quindi risultato raggiunto. E grazie per l'ottimo consiglio. Sono poi riuscito a convincere mia moglie a mettere l'impianto nel soggiorno grande di casa (allego foto), questo soggiorno è in un grande open space dal soffitto alto (2,80 m) e con muri in pietra e mattoni intonacati.
Dietro all'impianto si intravede la cucina e la sala da pranzo, davanti c'è appunto un grande divano ad L (il divano è il punto di ascolto che è a 5 metri dal centro delle casse, il divano è contro la parete di fondo) con davanti un tavolino in ferro e vetro ed a lato un camino a legna con vetro. A lato dell'impianto le pareti distano 6 metri e 5 metri. Quindi spazio in abbondanza. Le finestre/porte-finestre hanno tutte la doppia tenda (una leggera ed una pesante). Tutte le pareti hanno grandi quadri ad olio su tavola, incorniciati senza specchio. In generale è un insieme, piuttosto pieno, di superfici assorbenti e riflettenti. Sotto alle casse ho messo dei piedini che mi consentono di spostarle per portarle avanti ed allargare un po' oltre il mobile che si vede nella foto (circo 90 cm dalla parete di fondo).
Quindi dovrei ritenermi un audiofilo felice? Ed invece no... Ai primi ascolti, grande stupore! Enormità del palco che si crea, il fatto che ora percepisco alcuni strumenti più avanti ed altri più indietro, il basso risulta meno gonfio e più controllato.
Il problema è che ora quando alzo il volume (fondamentalmente perché mi piace ascoltare ad alto volume quando sono da solo) noto che le voci femminili negli acuti diventano stridule, spesso fastidiose, cosa che non si presenta a volumi per me normali (che già però mia moglie definisce ad alto volume), non è indicativo ma la manopola del volume supera di poco la metà della corsa.
è un limite delle casse? Capacità di pilotaggio dell'amplificatore (il bias e le valvole sono state controllate un paio di anni fa)? è qualcosa di legato all'ambiente?
Il mio impianto:
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Caro Maurizio,
premetto che quel comò in mezzo ai diffusori davvero non si può vedere ma comprendo che per esigenze di arredamento non si possa fare diversamente. Ove fosse possibile, anche allungando di molto i cavi di potenza, io eliminerei da quella zona anche il mobiletto dell'impianto in modo da lasciare più spazio intorno ai diffusori. Tutto ciò premesso, se ad alto volume le voci diventano stridule e fastidiose, potrebbe anche essere che l'amplificatore sia giunto al limite. Tieni conto che la potenza del tuo amplificatore non è esagerata e i tuoi diffusori hanno un'impedenza abbastanza bassa. Prima di tutto farei una prova selezionando l'uscita a 4 o a 8 ohm sull'amplificatore. Mi pare abbia un levetta posta tra i morsetti d'uscita dove si attaccano i cavi per i diffusori. Coi brani incriminati e allo stesso livello di volume proverei sia l'uscita a 8 ohm che a 4 ohm, per vedere se cambia qualcosa, in meglio o in peggio. Poi mi farei prestare da un amico un amplificatore più potente, non importa se di elevata qualità, basta che abbia almeno 50-60 watt per canale, meglio se a stato solido. Ripeterei la prova coi brani incriminati anche in questa situazione. Se dovesse accadere che le voci siano ancora fastidiose la colpa probabile è della stanza, magari molto riflettente proprio su alcune frequenze della voce femminile. Escludo un problema ai diffusori o insito nei dischi perché mi pare che a basso volume il problema non si presenti affatto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Consiglio collegamento giradischi
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Nuovo amplificatore con 500€
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Ho visto anche degli audiofili felici
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Questa settimana un po' di pianoforte e di Debussy. Si tratta del brano Voiles (1909) eseguito da sua maestà Arturo Benedetti Michelangeli. Ogni commento sarebbe fuori luogo, davanti a questi due giganti della composizione e dell'esecuzione/interpretazione.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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Buongiorno Direttore,
le chiedo un suggerimento in merito al collegamento del giradischi. Il mio impianto è nato negli anni '90 con integrato NAD 3240, diffusori autocostruiti su progetto Peerless “2 vie e mezzo” (tweeter a cupola in seta e 2 woofer da 16,5 cm), giradischi Linn Basik con braccio Jelco SA-250ST e testina AKG P10, sostituita di recente con Grado Prestige Blue 2. Da una decina di anni ho dotato l'impianto dell' “Insulto finale” che, con qualche finezza ed accortezza costruttive in più rispetto al progetto iniziale, ha letteralmente soppiantato il NAD per definizione, calore, profondità scena (ovviamente non per potenza).
Utilizzo l'Insulto con il vostro pre-passivo nel quale entro direttamente con il lettore CD, tramite il V-DAC II della Musical Fidelity. Utilizzo invece ancora il NAD come pre-phono e “Audio/video” (vista la sua possibilità di collegare i diffusori Rear come surround) collegando l'Insulto all'uscita pre del NAD stesso.
Ora il problema è questo: la qualità audio quando ascolto i vinili è parecchio più bassa di quando ascolto i CD, nel senso che la scena è molto più chiusa ed il suono piuttosto freddo, con difficoltà a distinguere gli strumenti. Avendo controllato la taratura del giradischi con bilancia, dima e disco test, mi vien da supporre che sia una caratteristica del pre-phono integrato nel NAD. Non credo che la Grado montata possa suonare peggio del DAC sopraccitato. Il budget che attualmente potrei disporre per un pre-phono è piuttosto basso (intorno ai 100/150 Euro), quindi pensavo a qualcosa di economico tipo il TCC TC 754 (da voi ben recensito), il Behringer PP400 o il Project Phono Box; ma il mio dubbio è se effettivamente per questa cifra ho qualcosa di superiore al NAD. Non potendo provare diversi prodotti, mi affido ad un suo consiglio.
Grazie mille.
Flavio - E-mail: f_pillan (at) libero.it
Caro Flavio,
lo stadio phono integrato del tuo NAD 3240 non è malvagio e di sicuro non è sensibilmente peggiore dei pre phono esterni che hai elencato. Magari è la modalità di collegamento un po' contorta (con troppi passaggi) a peggiorare la qualità sonora del segnale analogico. La testina Grado, così come il giradischi e il braccio non sono certo da considerarsi colpevoli, a patto che le regolazioni siano state effettuate come si deve. Naturalmente, molto del risultato finale dipende dalla qualità degli LP e dal loro stato di conservazione. Sarebbe interessante controllare versione CD e versione LP dello stesso album. L'unico consiglio sensato che mi viene da darti è di sondare il mercato dell'usato a caccia di un pre fono di qualità superiore rispetto a quelli che hai elencato. Con 100€ non fai miracoli ma un pre che costava in origine 200€ dovresti riuscire a portartelo a casa. Mi vengono in mente Graham Slee Gram Amp 2 Communicator, Thorens MM002, Cambridge Audio Solo e, con un po' di fortuna, Rega Fono e Lehmann Black Cube Statement. Questi ultimi due, i migliori del lotto di candidati, costano circa 300€ nuovi, quindi col limite massimo del tuo budget di 150€ dovresti riuscire a prenderli. In ogni caso, ognuno dei pre fono elencati è un ottimo passo avanti rispetto allo stadio phono integrato del NAD 3240 e, in più, in questo modo elimineresti il passaggio attraverso il potenziomentro del volume del NAD.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Mario,
difficile dare indicazioni così sulla carta, ma all'inizio proverei a mettere i diffusori sul lato con il soffitto più alto, provando a sistemarli al lato destro della porta. Dovrebbero esserci poco meno di 4 metri di spazio, direi più che sufficienti per distanziare opportunamente i diffusori tra loro e dall'angolo destro. Poi proverei anche sulla parete opposta, quella con il soffitto più basso, che è comunque 2,2 metri, non poco in assoluto. Eviterei di posizionarli in maniera tale che il soffitto vada a spiovere tra di essi, evitando cioè che sopra i diffusori l'altezza del soffitto sia diversa tra l'uno e l'altro. I tuoi MBL 121, grazie alla loro particolare emissione, non dovrebbero essere particolarmente critici. Renderei poi assorbente il pavimento, con un tappeto a pelo lungo, molto grande, e la parete dietro ai diffusori, con un arazzo o un tendaggio pesante. Per l'arredo pensa a materiali naturali (legno) evitando, se possibile, laccature e preferendo finiture naturali. Un bel divano davanti ai diffusori e magari qualche poltrona, pouff o grosso cuscino sparso ad hoc nella sala. Ovviamente quadri in tela nei punti di prima riflessione (pareti laterali) e, se non bastasse, un leggero trattamento fonoassorbente sul soffitto. Se puoi, fai passare una linea elettrica dedicata dal contatore per il solo impianto, sdoppiandola tra sorgenti digitali, analogiche e amplificazione.
Poi, come sai bene, si tratta di sperimentare sul posto, ogni ambiente fa storia a sè. Questo ambiente mi fa ben sperare, però, perché è abbastanza irregolare, non dovresti avere grossi problemi di onde stazionarie alle basse frequenze.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Alessio,
direi che hai iniziato benissimo con giradischi e testina, ottime scelte! Vedo bene anche i Klipsch R 26F, cui però abbinerei un amplificatore diverso da quelli citati, a costo di sforare leggermente il budget o ricorrere al mercato dell'usato. Nel nuovo vedrei meglio un Cambridge Audo Topaz AM10, Pro-Ject Stereo Box S Phono, NAD C 316BEE V2. Tutti e tre, e in particolare quest'ultimo, sono degli ottimi partner per le tue Klipsch e un passo avanti rispetto agli altri due amplificatori cui stavi pensando. Mi preoccupa di più la disposizione dei diffusori che dovresti tenere il più possibile distanziati dagli angoli, pena un rinforzo eccessivo delle basse frequenze, che già non mancano ai diffusori Klipsch. Eventualmente pianifica di spostarli più in avanti e più distanti dagli angoli almeno quando ascolti. La stanza mi sembra anche spoglia (solo un divano e una libreria?) perciò dovresti pianificare qualche complemento d'arredo in più (vedi ad esempio lettera precedente).
I diffusori Klipsch tendono a essere abbastanza vivaci in gamma medio-alta e in un ambiente spoglio potrebbero essere difficili da addomesticare.
Qualora non riuscissi a fare diversamente, pensa di sostituirli con degli Elac Debut F6.2, certamente più accondiscendenti in ambienti non ideali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Gentile Direttore,
era tanto tempo che volevo scrivere, soprattutto per ringraziarvi per
il lavoro che fate e per tutti i consigli che ci date. Grazie a voi ho
scoperto come si possono conciliare due passioni in apparenza
abbastanza distanti: la passione per la musica ascoltata bene (non so
se si possa chiamare Hi-fi ma le mie orecchie sono abbastanza felici)
e quella per il bricolage.
Il mio impianto è la sintesi di moltissimi vostri suggerimenti.
Gli apparecchi sono stati abarthizzati con cavo di alimentazione TNT
TTS, rivestimento interno con bitumen pads, un po' di bluetac qua e
là, punte in metallo. Dovete sentire l'amplificatore che voce ha
tirato fuori dopo queste modifiche!
Un consiglio per gli altri lettori: cavi TTS e tavolino Flexy fanno
VERAMENTE la differenza.
L'occasione per scrivervi e chiedere un consiglio personalizzato è arrivata.
Da qualche tempo l'amplificatore fa un po' i capricci, nel senso che un canale suona più forte dell'altro. Credo che sia colpa mia. I cavi
di potenza che utilizzo da anni, auto costruiti con cat5 su progetto reperito in internet, suonano da dio ma hanno una capacità elevata.
Devo dire che in precedenza avevo realizzato anche i TNT Triple T ma
questi mi piacciono di più. Credo che i cavi alla lunga abbiano ferito il mio ampli. Può essere questo? Posso fare qualcosa per sistemare l'ampli, a parte ruotare la manopola del bilanciamento?
Una prima domanda: cavi così possono rovinare anche i diffusori, di cui sono contentissimo?
Pensando ad una possibile sostituzione / upgrade dell'amplificatore che cosa mi consigliate? Pensavo ad un usato da circa 500€. è una
cifra adeguata per avere un miglioramento? Leggo spesso che consigliate Nuforce IA7 ma mi affido ai vostri preziosi suggerimenti.
Ascolto rock e blues anni 70, un po' di jazz.
Ringrazio anticipatamente per la vostra risposta.
Cordialmente,
Luca - E-mail: ijamer66 (at) gmail.com
Caro Luca,
un cavo che offre un elevato carico capacitivo (come qualche progetto con CAT5) potrebbe dare dei problemi di stabilità ad amplificatori poco dotati dal punto di vista della capacità di pilotaggio di carichi difficili. Sarebbe eccessivo affermare che si possano addirittura guastare, in genere ci sono delle protezioni che intervengono prima del danno. Tuttavia, se un canale suona più forte dell'altro non credo il problema sia da imputare ai cavi: si sarebbero guastati entrambi i canali. Migliorare l'Auna, comunque, è la prima cosa da fare, nel tuo impianto. È un ottimo amplificatore economico ma, ad esempio, non ha niente a che spartire con il Nuforce IA7 che hai citato. Riuscissi a trovarlo usato a un buon prezzo, non esitare a portarlo a casa! Sentirai che differenza!
Infine no, puoi stare tranquillo, i cavi non possono danneggiare i diffusori, a meno che l'amplificatore, messo in crisi, non si metta a spedire corrente continua sugli altoparlanti, bruciandoli. Te ne saresti accorto, nel caso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Pasquale,
mi spiace per la tua disavventura con il marcho Thorens, trovo abbastanza fuori luogo che ci si accanisca con un appassionato che dà una mano ad altri appassionati. Dubito avranno tempo e voglia di dar seguito alla cosa.
Per il sostituto del tuo TD160 puoi certamente pensare a un Rega o a un ProJect, entrambi i marchi offrono prodotti validissimi, sia nel nuovo che nell'usato. Il TD160 è comunque un ottimo giradischi, lo sostituirei soltanto per cambiare drasticamente impostazione (es. telaio rigido contro telaio flottante) o per sperimentare impostazioni sonore diverse. Per la cifra stanziata non mi aspetterei chissà quale miglioramento sostanziale. Ricorda che in questo ordine di grandezza di spesa la differenza sostanziale la fa sempre la testina.
Per quanto riguarda invece il cambio di amplificatore temo che quello proposto possa rivelarsi un side-grade, non un upgrade particolarmente significativo. Però, se hai voglia di sperimentare il buon vecchio suono di Salisbury senza spendere un centesimo, questa è l'occasione giusta, alla peggio lo rivendi allo stesso prezzo (o superiore) e continui a fare esperimenti.
Spero di esservi stato utile,
Lucio Cadeddu
Buonasera Lucio, ti scrivo non per uno dei tuoi tanti consigli ma per segnalarti un sito dove sono disponibili le serie UK di Marantz, visto che un lettore chiedeva un tuo parere su queste versioni nella Rubrica della Posta del 16/2, questo è un esempio di bundle con diffusori, come noterai i prezzi sono molto competitivi, il sito è HomeAV, molto affidabile e veloce.
Ovviamente non ho nulla a che fare economicamente con il sito in oggetto. Ringraziandoti per tutta la passione e il tempo che metti a disposizione gratuitamente ti saluto.
Giulio - E-mail: giucam61 (at) gmail.com
Caro Giulio,
grazie per la preziosa segnalazione e per l'utilissimo feedback su questo negozio UK. 329 sterline per il PM6006 in versione UK Edition è un ottimo prezzo. Altre 19 sterline sono richieste per la spedizione in Italia, e arriviamo a 348 sterline, cioè 400€, mentre il prezzo più basso per un PM6006 “normale”, (non UK Edition!) in Italia, è di 480€. La convenienza, inutile sottolinearlo, è imbarazzante, come spesso accade quando si confrontano prezzi inglesi con prezzi italiani. A conferma che non sia un caso di una qualche particolare offerta del momento, lo stesso prezzo di 329 sterline si può trovare nella catena di negozi Audio-T, molto diffusa in UK, dove io spesso ho acquistato buona parte della mia collezione di componenti vintage inglesi (Naim, Meridian, Quad etc.). Purtroppo sembrerebbe che Audio-T non spedisca più fuori dall'UK, peccato!
Grazie e buon ascolto!
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