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LC
Caro Andrea,
acquisterei senz'altro uno stilo nuovo per la Grado Black, tieni conto che per tutte le testine il costo dello stilo di ricambio è quasi equivalente al costo dell'intera testina. Sarebbe un peccato buttarla anche perché con la cifra necessaria per lo stilo non acquisti di certo una testina migliore. La cosa più sensata da fare è acquistare uno stilo di qualità superiore, tutti quelli della serie Prestige sono intercambiabili. Quindi, ad esempio, potresti mettere quello della Green o della Gold e avresti, di fatto, il suono di una di queste testine (il corpo testina è identico).
Eliminerei l'amplificatore AV e anche il pre fono, acquistando un integrato stereo di buona qualità che abbia anche l'ingresso phono. Il Rotel A12 andrà più che bene, così come il nuovo NAD C328, entrambi dotati anche di DAC interno, per eventuali sviluppi futuri. Il suono dell'impianto migliorerà non solo con l'analogico, ma anche col digitale, sfruttando il DAC interno di questi amplificatori, che è certamente di qualità più elevata rispetto a quello del tuo lettore DVD. Non indichi che modello sia, quindi non so se abbia un'uscita digitale (ottica o elettrica, controlla).
Per quanto riguarda invece l'ambiente, effettivamente i diffusori sono un po' troppo vicini alla parete posteriore, che è pure troppo nuda e riflettente. Inserirei qualche arazzo o quadro in tela senza vetro e proverei a spostare un po' i diffusori dalla parete di fondo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Pier Paolo,
la mia opinione è che faresti meglio a tenerti il ProJect, che è un ottimo giradischi, migliore dei vecchietti che hai elencato a parte, forse, il TD160, che però è più complicato da regolare, ha tipicamente un braccio peggiore e bisogna sempre valutare in che condizioni operative sia.
Il fatto che il ProJect sia rumoroso non mi torna. Che tipo di rumori fa? Un giradischi dovrebbe essere perfettamente silenzioso, se così non fosse sarebbe necessario capire cosa ci sia che non va. Magari è regolato male, installato non alla perfezione o ha qualche difetto.
A questi livelli, tra l'altro, sostituire la base e il braccio nella speranza di ottenere chissà quale vantaggio è pura utopia. Sarebbe molto meglio upgradare la testina, per ottenere differenze nettamente più percepibili. In definitiva, pollice giù per la tua proposta, coi giradischi la voglia di vintage può essere, tra l'altro, un grosso rischio, pure insensato tecnicamente, a meno che non si tratti di macchine top.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giuseppe,
senza rompersi troppo la testa la cosa migliore è affidarsi ai dati dichiarati dal costruttore (e magari imparare a leggerli bene). Nello specifico, Technics dichiara che la massa del braccio è 12 grammi (esclusa testina), come si vede dallo screenshot del manuale d'uso che pubblico qui a fianco. Technics si preoccupa anche di indicare il range utile delle testine candidabili e del loro peso, sia utilizzando il pesetto ulteriore sullo shell sia senza di esso. Complicarsi ulteriormente la vita non ha assolutamente alcun senso. Come vedi dai dati dichiarati, il range di testine utilizzabili sul Technics SL1200 è estremamente ampio.
Tuttavia, visto che mi sembri molto pignolo, provo a darti un'idea di un possibile metodo casalingo per misurare la massa del braccio.
Primo passo. Teniamo conto che un braccio per giradischi è una leva imperniata in un punto (il pivot). Tutto ciò che ti serve sapere è il momento d'inerzia totale del sistema. Per una trattazione elementare sul momento d'inerzia, fai riferimento a questo sito. Torniamo alla nostra “leva”. La maggior parte della massa da una parte di questa è il contrappeso, naturalmente. Quindi la prima cosa da fare è pesare il contrappeso, che avrà una massa m. Poi misurare la distanza r tra il centro di questo e il punto di articolazione del braccio. A questo punto puoi calcolare il momento l'inerzia (lato contrappeso) I1 = mr2.
Secondo passo. Per eseguire la stessa misura dall'altra parte della leva (lato testina) devi rimuovere il contrappeso e la testina (e anche viti e cavi). Con una bilancina di precisione misura il peso M del braccio nel punto dello shell portatestina. Il braccio dovrà essere parallelo al piatto. M è la metà del peso del braccio lato testina, anche se in realtà c'è un piccolissimo contributo del pezzo di canna verso il contrappeso, ma si può trascurare. Di conseguenza la massa è Z = 2M. E poiché parliamo di una forza verticale, questa è anche la massa del braccio. A questo punto ti serve la lunghezza effettiva L del braccio, tra stilo e pivot. Puoi far riferimento ai valori dichiarati dal costruttore del braccio oppure misurarla da te. È chiaro che qualcosina cambia a seconda che la testina sia nella posizione più avanzata o arretrata consentita dalle guide delle viti nello shell, ma si tratta di pochi millimetri. Puoi prendere per riferimento la posizione centrale delle guide. A questo punto puoi calcolare il momento d'inerzia I2 = ZL2/3 (vedi tabella sul sito citato).
Terzo passo. A questo punto puoi calcolare il momento d'inerzia complessivo del sistema che sarà la somma dei due momenti singoli: Itot = I1 + I2 = mr2 + ZL2/3. A questo punto la massa effettiva del braccio - ossia la nostra incognita - sarà MbraccioL2 = Itot. Dividendo ambo i membri per L2 ricavi l'incognita Mbraccio = [mr2/L2] + [Z/3]
Per i bracci con shell staccabile i momenti d'inerzia di ogni singola parte si possono sommare.
Per quanto riguarda la frequenza di risonanza del sistema e la cedevolezza della testina fossi in te non mi addentrerei in tutte le complicazioni tecniche. Cedevolezza statica o dinamica, verticale o laterale, a 10 Hz o a 100Hz...diversi costruttori di testine dichiarano tale parametro secondo standard diversi. Impossibile uscirne sani di mente :-)
Alla luce di tutto questo, non sarebbe meglio fare una valutazione quantitativa grossolana basandosi sui valori dichiarati dai costruttori (di braccio e testine) ed eventualmente fare del fine tuning con un disco come l'HiFi News & Record Review disc?
O, meglio ancora, non sarebbe più sano installare bene la testina e godersi un po' di musica in relax?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Dino,
anche la settimana scorsa mi ha scritto un lettore che ricordava di uno scontro avuto con me su queste pagine. Francamente non ricordo né quello né questo cui fai riferimento tu. Non vado a rileggerlo perché non fa differenza. Diciamo che, nonostante le polemiche di vecchia data, il fatto che siate ancora qui a leggere TNT-Audio significa che riconoscete in ciò che scriviamo qualcosa che ha valore e che ha dimostrato di averne per tanti, tanti anni.
Per quanto riguarda il tuo accesso alla liquida, potresti prendere in considerazione il Cocktail Audio X35, ritengo sia assolutamente adeguato al tuo sistema. In ogni caso non vedo ragione per aver timore di inserire un componente migliore del resto della catena. Intanto si tratterebbe di una sorgente, quindi tutto ciò che si migliora alla fonte, è qualcosa che va a riflettersi sul resto della catena, entro certi limiti, ovviamente. Ti chiederei di provare anche l'amplificazione interna dell'X35 al posto della tua coppia Atoll, potrebbero esserci delle sorprese.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Erminio,
il tuo “amico esperto” ha ascoltato l'amplificazione interna del Cockatail Audio X35 o parla spinto dai soliti pregiudizi audiofili? In ogni caso, è un'enorme ovvietà che di meglio si possa sempre trovare, tutto dipende dalle tue aspettative e, soprattutto, dal budget a tua disposizione. I tuoi Venere 2.5 sono diffusori da 2500€ circa, ritengo che fino a 2000€ potrebbe avere un senso cercare un amplificatore migliore. La domanda quindi è: può un integrato fino a 2000€ suonare meglio dell'amplificazione interna dell'X35? O, per essere più precisi, sei sicuro di riuscire a sentire eventuali differenze tra un tale amplificatore e il tuo Cocktail? Non resta che provare, secondo me la differenza a favore di un amplificatore esterno potrebbe essere piccola, e magari compromessa da un ambiente non ottimale. Se hai la possibilità, però, qualche ascolto a confronto diretto potresti farlo. Sto pensando a integrati come il Naim Nait 5si, Rega Elex R, Musical Fidelity M5si, Roksan Kandy K3, Primare I32. Qualcuno di questi - nuovo o usato - dovresti essere in grado di poterlo ascoltare a casa tua, per un confronto diretto. In mancanza di questa possibilità di prova, evita di fare incauti acquisti. Infine, visto che il tuo amico esperto è così sicuro nel consigliarti un nuovo amplificatore, non se la sentirebbe di portare il suo a casa tua per sentire quanto possa essere superiore al Cocktail Audio? Chissà, magari cambia idea ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Completare un impianto con un ampli Vela
Caro direttore,
quando qualche mese fa ho deciso di affacciarmi al meraviglioso mondo dell'hi-fi, ho scoperto la sua rivista che mi ha dato la possibilità di sapere cosa c'è dietro un impianto e capire quali componenti scegliere.
Proprio grazie ai tuoi consigli, ho ascoltato un ampli Vela, qui recensito, e ne sono rimasto sorpreso. In precedenza avevo ascoltato un ampli Marantz con diffusori Q Acoustics 3020, ma non mi erano piaciuti il suono brillante e i bassi molto lunghi. Poi ho ascoltato un Cambridge Audio cx60 ed un Rotel A12 con diffusori Indiana Line 560 e mi sono piaciuti molto, ma entrambi hanno prezzi alti per le mie intenzioni di spesa.
L'ampli Vela, invece l'ho ascoltato con le Tannoy Mercury 7.4; mi sono piaciuti i bassi controllati ed il dettaglio sonoro, ma leggendo varie recensioni, tra cui whathifi, ho scoperto che in realtà i bassi non sono il punto forte delle Tannoy.
Ho letto che le Fyne Audio F302 sono molto consigliate per il loro rapporto qualità prezzo come le Q Acoustics 3020.
Al momento ho una grande confusione mentale riguardo i diffusori da scegliere. L'unica mia certezza rimane l' ampli Vela con il suo lettore CD.
Spero che lei possa schiarirmi le idee consigliandomi i diffusori giusti da abbinare.
Grazie mille per la tua disponibilità.
Saluti,
Valerio - E-mail: valeriopix (at) gmail.com
LC
Caro Valerio,
se a te le Tannoy sono piaciute non vedo perché non acquistarle. Solo perché hai letto da qualche parte che i bassi non sono il loro forte? Per te erano sufficienti? Se sì, dimenticati ciò che hai letto che, non dimenticare, va sempre contestualizzato. La recensione di Whathifi che citi, ad esempio, sostiene che i bassi delle Tannoy siano fuori controllo, mentre tu li hai trovati controllatissimi. Evidentemente tu e il recensore di Whathifi avete parametri diversi per definire il suono (e temo che lui abbia un po' di esperienza in più). Per questo motivo, un diffusore con bassi più controllati magari a te sembrerà assolutamente insignificante! Comunque, potresti ascoltare, più o meno nella stessa fascia di prezzo, le Elac Debut F5 o F6, che costano persino meno delle Tannoy e hanno un rapporto qualità/prezzo strepitoso. Non conosco le Fyne Audio che citi, mentre potrebbe valer la pena ascoltare, ove possibile, le Q Acoustics 3020.
Molto dipende anche dalla tua stanza d'ascolto, naturalmente, perché la performance in gamma bassa dipende in larghissima parte proprio dall'acustica di quest'ultima e dal corretto posizionamento dei diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Scelta amplificatore integrato
Salve Lucio, mi chiamo Roberto e sono il fratello di Pietro. E' stato lui a convincermi a scriverti, ti aveva già chiesto un parere per dei diffusori Thiel 2.2 e Tannoy Devon. Ti scrivo per un dubbio rispetto alla mia amplificazione per le Devon. Premesso che le Tannoy mi piacciono molto, ho deciso di sostituire il mio ampli Roksan Kandy k2 che ho già venduto. Ora, mentre aspetto di trovare un ampli per un significativo up grade, ho momentaneamente collegato un Dayton audio DTA 100 che uso per il computer con due piccoli diffusori. E qui nascono i dubbi perchè questo piccolo aggeggio suona! Lo so, non è versatile come altre amplificazioni, ma suona molto bene e sto pensando che, forse, sto buttando soldi per nulla.
Insomma, o sono incapace di cogliere le differenze fra i vari amplificatori oppure sono uno stupido se posso avere, non dico la stessa qualità, ma ci andiamo molto vicino, ad un prezzo irrisorio rispetto a ciò che ho preventivato, circa 1500 euro nell'usato. Stavo pensando ad un Nad S300, un Norma revo70 B, un Roksan Caspian m2......Oggi invece penso che, forse, potrei prendermi un Cocktail Audio (ma quale modello che sia superiore al Dayton?), eliminare il lettore CEC che ha un bel po' di anni e vivere felice, che dici, sono fuori strada?
Naturalmente sarei ben felice se hai altre proposte, magari anche più versatili. Sono aperto a qualsiasi valida alternativa. Il mio impianto attuale:
LC
Caro Roberto,
io credo che tu abbia toccato con mano ciò che sostengo da anni, ossia che questi piccoli amplificatori in Classe D suonino maledettamente bene, tanto da risultare imbarazzanti per apparecchi di ben altro costo. E se non ti fa rimpiangere il tuo Roksan mentre pilota le Tannoy Devon, significa che nella recensione del Dayton non avevo preso un abbaglio. Suona bene, dannatamente bene! Il fatto che costi 100€, poi, è qualcosa che aggiunge semplicemente stupore alla performance.
Quindi no, non sono affatto sorpreso dalle tue considerazioni. Così, credo che la tua idea di eliminare tanti componenti e di utilizzare un Cocktail Audio come all-in-one sia una possibilità da valutare con attenzione. Un X35 credo suoni - come sorgente digitale - altrettanto bene, se non meglio, della tua accoppiata CEC + Arcam rDAC. Quest'ultimo è un convertitore abbastanza entry-level, tra l'altro. L'amplificazione interna, poi, dovrebbe suonare almeno come il Dayton DTA100. Quindi sì, voto favorevole per la tua proposta di semplificazione. Io proverei anche il modello base, l'X14. Il modello X35, invece, ha una potenza molto più alta e persino un ingresso phono per giradischi, che sarebbe utile poter confrontare con il tuo pre fono Rega.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Diego,
sono sempre stato dell'idea che gli upgrade, quando si fanno, debbano essere di una qualche “sostanza”. La differenza di prezzo tra il tuo pre fono e questo che vorresti acquistare è piccola, secondo me l'upgrade non sarebbe così sensibile. Piuttosto, se il tuo giradischi montasse ancora la testina di serie, a mio parere faresti molto meglio a investire i tuoi soldi in una testina migliore. Il fatto è che 100€ non sono un budget sufficiente neppure per questa seconda opzione, a mio parere sarebbe bene investire almeno 150/200€, per essere sicuri di compiere un upgrade sostanziale. Questo vale in generale, ma ancor più nel tuo caso, considerando che questa sorgente analogica fornisce il segnale a un sistema ampli+diffusori di tutt'altro livello e che, pertanto, meriterebbe ben altra qualità a monte.
In definitiva: io attenderei tempi migliori e budget più consistenti per effettuare un upgrade più efficace, cominciando dalla testina prima e passando al pre phono poi. Per quest'ultimo potresti considerare, ad esempio, un Lehmann Black Cube Statement, anche usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Enrico,
non era necessario farti una “cultura infinita”, come la chiami tu, sarebbe stato sufficiente leggere le nostre FAQ, ci sono diversi articoli dedicati al collegamento ampli/diffusori. Riassumendo: l'impedenza di un diffusore, vista dall'amplificatore, non cambia a seconda del collegamento, se in biwiring oppure no. Resta costante, l'amplificatore vedrà sempre lo stesso carico. Per questo motivo puoi collegare tranquillamente i tuoi diffusori in biwiring, ammesso che ne valga la pena (e secondo me no) persino utilizzando la solita uscita A e collegandoci i quattro cavi insieme. Oppure, se ti fosse più comodo, collegare i cavi a entrambe le uscite A e B e selezionando A+B sull'amplificatore.
Il mio consiglio è di lasciar perdere queste sottigliezze di monowiring/biwiring e utilizzare, magari, dei cavi migliori per collegare il tutto in monowiring, avendo l'accortezza di sostituire i ponticelli del biwiring con degli spezzoni dello stesso cavo utilizzato per collegare i diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Direttore,
innanzitutto, essendo la prima volta che vi scrivo, vi ringrazio per il grande lavoro che tu e la redazione svolgete da tutti questi anni.
Mi collego alla recensione dello SlipMat di sabato scorso per sottoporti due segnalazioni, che vanno nella stessa direzione; probabilmente, se hai fatto un giretto su Aliexpress per trovare il tappetino, avrai già visto ciò di cui ti inoltro il link, ma meglio raddoppiare che perdere il riferimento:
dima per VTA e azimuth e dima/disco in vinile.
Il primo lo vidi anni or sono, di non ricordo più che produttore, all'oscena cifra di 25€; credo che 4$ sia invece più vicino al suo prezzo giusto.
Il secondo, ancorché non economicissimo, ha due particolarità degne di nota: la prima è che sul retro è liscio per la regolazione dell'antiskating (e non è certo semplice trovare un vinile non inciso per fare quella regolazione), la seconda è che i valori dei due punti nulli sono esattamente (a meno di 0.4mm di uno dei due) quelli della dima TNT! Avranno copiato o sarà un caso?
Visto il modesto esborso li ho comprati entrambi e li riceverò tra un mesetto (spero!): il primo sono praticamente sicuro che sarà un affare, il secondo... chissà!
Nuovamente complimenti e un grazie per il lavoro di tutti questi anni
Vostro affezionato
Luca - E-mail: panluca (at) gmail.com
LC
Caro Luca,
grazie per la segnalazione! Non credo abbiano copiato la nostra dima e la posizione dei suoi due punti nulli, ma se anche così fosse, ben venga! Almeno avrebbero preso a riferimento qualcosa di ben realizzato! Per quanto riguarda il disco liscio, invece, devo smorzare un po' il tuo entusiasmo, perché è un metodo obsoleto e scorretto per regolare l'antiskating. Lo stilo non legge un disco liscio, ma è costretto a stare dentro il microsolco, per cui il valore di skating con disco liscio è sicuramente eccessivo rispetto a quello ideale. Nessuno usa più il disco liscio per regolare la forza di antiskating. Meglio usare dischi test o, semplicemente, impostarlo uguale alla forza di lettura e, eventualmente, aggiustarlo un po' a orecchio.
La dima per regolare VTA e azimuth è fantastica! Non dimenticarti di farci sapere quando ti arriveranno a casa i due oggetti!
Featuring insoliti ed entusiasmanti! I “vecchi” Red Hot Chili Peppers ai 61esimi Grammy Awards con Post Malone, astro nascente della nuova scena trap/R&B.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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