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LC
Caro Angelo,
intanto complimenti a chi ha installato il bidet in maniera tale da renderlo inutilizzabile! :-))) O sei tu che lo hai circondato di mobiletti così da renderlo inaccessibile? Comunque, non credo che l'umidità del bagno possa fare chissà quanti danni, soprattutto se l'utilizzo della doccia è saltuario e se poi la stanza viene arieggiata in maniera adeguata. La lavatrice, di per sé, non la vedo dannosa. Certo che vedere due Elac Debut B6.2 così posizionate e confinate in un utilizzo non adatto mi fa un po' piangere il cuore. Io avrei sistemato un bel gruppo 2+1 di satelliti e subwoofer, magari di colore bianco, per rendere il tutto meglio integrato con l'ambiente. Non solo, ma è persino probabile che il risultato finale avrebbe potuto essere persino migliore.
Per quanto riguarda, invece, il soffiarsi il naso, è noto che orecchio, naso e gola siano intercollegati. La tromba di Eustachio mette infatti in comunicazione l'organo uditivo con la rinofaringe (la porzione della faringe dietro al naso) e svolge diverse funzioni: garantisce un ricambio dell'aria rinchiusa nell'orecchio medio, livella la pressione esterna a quella interna, per evitare pressioni eccessive sul timpano e infine favorisce il drenaggio del muco prodotto a livello della mucosa di rivestimento dell'orecchio. Tipicamente questo condotto è chiuso e si apre quando c'è la necessità di trasportare il muco accumulato a livello della faringe. Per questi motivi è assolutamente normale che soffiandoti il naso qualcosa accada a livello uditivo, perché si mette in funzione tutto questo meccanismo di compensazione pressoria. Non è diverso da ciò che si fa quando cerchiamo di compensare le variazioni di pressione sott'acqua o in aereo. L'effetto che senti è tipicamente transitorio, poi tutto ritorna nella norma, a meno che tu non abbia un accumulo di muco che necessita di essere smaltito e che normalmente compromette un po' la funzionalità dell'orecchio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Salvo,
puoi senz'altro vendere il tuo NAD (a circa 300€) e il DAC Magic (a circa 150€) e rimpiazzarli con un integrato che abbia ingressi digitali e pre fono incorporati. Non vedrei niente di meglio di un NAD C 368, che costa circa 900/950€, ed è pure molto più bello da vedere del tuo, lo confesso, orrendo C352 (la tua compagna ha ragione da vendere). Il nuovo 368 ha persino Chromecast incorporato e ingresso Bluetooth, così da poter gestire virtualmente ogni sorgente digitale o analogica che possa essere presente nel tuo impianto. Volendo spendere meno potresti considerare il modello 338. In alternativa, benissimo anche uno dei Rotel che hai citato. Dimenticati la questione della potenza (2019, siamo ancora qui a parlarne?) visto che 50 watt sono più che sufficienti, coi tuoi diffusori, per far convocare una riunione di condominio immediata e molto poco amichevole.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Editoriale di Novembre 2019
Buongiorno Direttore, sono un appassionato di musica e degli strumenti per ascoltarla ormai da molte lune (come direbbe Tex Willer) e naturalmente per me è imprescindibile la lettura settimanale di TNT-Audio e dei suoi editoriali che trovo sempre interessanti e di stimolo alla riflessione.
Premetto che ho 57 anni, quindi non più di primo pelo, e sono un felice possessore di un setup così composto: ampli Denon, un vecchio lettore cd della Technics, un lettore bluray della Sony con il quale ascolto la musica liquida, diffusori Elac B5 acquistati grazie ai suoi consigli, ma rinforzati da un sub della Auna (non storca il naso... la prego) e, dulcis in fundo, un Pioneer PL112 residuato della mia gioventù che mi è costato un botto sistemarlo (lo so... era meglio un Rega P1 nuovo ma al cuore non si comanda...).
Tutto questo per sottolineare il fatto che non ho un impianto ultra raffinato, a dir la verità nemmeno soltanto raffinato, ma che mi soddisfa pienamente. Dimenticavo... per la cosiddetta mobilità mi avvalgo di un Dodocool come lettore, delle cuffie Grado e degli auricolari della NuPrime.
Ebbene, ho letto il suo ultimo editoriale riguardante DEEZER che ha lanciato il servizio streaming con file FLAC e pur essendo sostanzialmente d'accordo, mi ha lasciato perplesso quando scrive "ma questi segnali sono a mio parere inequivocabili e stanno a significare che anche il grande pubblico non disdegna poter ascoltare meglio che con un semplice file MP3. C'è speranza! Infatti, per poter apprezzare tutta la differenza tra un file MP3 e un file non compresso serve ben altro che uno smartphone e un paio di cuffiette da 10 euro."
Per prima cosa non capisco cosa intende per "grande pubblico". Francamente la musica che si ascolta in giro in questo periodo non ha un grande bisogno di essere veicolata attraverso un FLAC piuttosto che con un MP3 a 320kbit/s e, parallelamente, i fruitori della musica popolare attuale sono ascoltatori distratti, da autoradio o da filodiffusione in negozio oppure in ufficio. Sono in seria difficoltà ad immaginare un 25enne, seduto in poltrona che ascolta un file FLAC di Mahmood tentando di cogliere le sfumature dell'autotune...
Purtroppo non sono ottimista come lei, secondo me le cuffiette da 10 euro e gli orridi smartphone saranno sempre più in auge perché il rumore (non saprei come definirlo altrimenti) che si ascolta in giro non abbisogna di particolare hardware, figuriamoci della risoluzione del software. Lo so che non è il luogo adatto, ma mi piacerebbe sentire qualche altra campana in merito.
Con grande stima,
Roberto - E-mail: bludanubio9 (at) gmail.com
LC
Caro Roberto,
non cadiamo nel solito grossolano errore di non capire il mondo che ci circonda. Noi audiofili (talvolta mi vien da dire “voi” audiofili) siamo bravissimi a non capire un accidente del mondo là fuori, chiusi nella nostra torre d'avorio tempestata di poster di quando eravamo adolescenti. Non so tu, ma io ho molto chiaro il panorama musicale moderno e i gusti dei giovani (adolescenti e non), per averne una in casa, grande appassionata di musica, e per averli davanti tutti i giorni nelle aule dell'università dove insegno.
Etichettare la musica che c'è in giro come rumore è un grossolano errore. Una vera e propria, perdonami, cazzata. Intanto così era etichettata la musica che piace tanto oggi a noi “matusa”, quando la ascoltavamo da adolescenti. I nostri genitori di sicuro etichettavano come urla sguaiate e rumore distorto Led Zeppelin, Deep Purple e compagnia cantante. Persino i Beatles, quando uscirono, furono etichettati come rumore. E rumore non era, giusto? E così, allo stesso modo, non è rumore quello che i giovani ascoltano oggi, se solo si avesse l'apertura mentale e la voglia di ascoltarlo senza pregiudizi. Anzi, è certamente meno rumore di tanto rock e hard rock dei tempi andati che ora è stato sdoganato quasi fosse musica colta. Io più volte ho proposto musica popolare moderna nei suggerimenti musicali della settimana, ma vedo che la mia opera di divulgazione culturale non riesce a scalfire i classici pregiudizi che hanno afflitto, prima di noi, i nostri padri e, prima ancora, i nostri nonni.
Infatti, non è vero che la musica che ascoltano i giovani non tragga beneficio da un buon sistema di riproduzione. Non è solo autotune, ma anche solo restando nel paradigma del moderno hip-hop/trap ci sono artisti con diplomi di conservatorio alle spalle, che suonano strumenti veri nei loro dischi. Ora, magari è vero che non si usa più star seduti davanti all'impianto per ore - a dire il vero non lo faccio più neppure io, non ne ho il tempo, a meno che non debba recensire un componente - ma ascoltare meglio si può comunque, anche senza il triangolo d'ascolto perfetto. O magari in cuffia. Se così non fosse, le offerte di streaming non compresso non avrebbero mercato, evidentemente una richiesta da parte del pubblico c'è, e non siamo certo noi quattro gatti audiofili spelacchiati a convincere Tidal, Deezer o altri colossi ad offrire file FLAC. C'è la richiesta di una platea più ampia, evidentemente.
Non solo, i giovani che hai in così scarsa considerazione oggi ascoltano anche altro, compreso il vecchiume dei nostri tempi, diciamo così, e magari pure un po' di classica e jazz. Inoltre, stai pur sicuro che Mahmood non ha nei 25enni il suo pubblico principale, questo semmai è quello dei 13enni. Quindi, per favore, mente aperta e, magari, prima di lanciare simili giudizi, ascoltiamo un po' di più. L'offerta di tanta buona musica di qualità non è mai stata così ampia come oggi. Oh certo, possiamo sempre continuare ad ascoltare The dark side of the moon o Creuza de Mä fino alla fine dei nostri giorni ma...
Posso umilmente consigliarti di ascoltare, con attenzione, il brano di questa settimana? Lo trovi in fondo a questa pagina. Piano solo e voce, forse anche un po' di autotune. Poi prova a dirmi se non è un capolavoro che andrebbe suonato su impianti come si deve, non foss'altro che per rendere giustizia al pianoforte. Il ragazzino, Lazza, classe 1993, ha studiato pianoforte al conservatorio e poi si è dato al rap. Poi riparliamo di rumore, se vuoi.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
mi sembra che il quadro sia, invece, abbastanza chiaro: non ti piacciono né i tuoi diffusori e neppure l'amplificatore. Verrebbe da chiedersi come mai li abbia acquistati...immagino a scatola chiusa, altrimenti non si spiega. Ora, posso capire un errore nell'acquisto dell'amplificatore ma i diffusori? Non sono neppure tanto diffusi da suggerire un acquisto al buio, quindi li avrai ascoltati, immagino. Ormai è fatta, e non ti sarà neppure facilissimo rivenderli, temo. Comunque, prendi il catalogo Opera, fissa un budget di massima e comincia a cercare, eventualmente anche nell'usato recente. E per l'amplificazione la risposta è quasi altrettanto ovvia: Rega Elex o Naim Nait 5si o XS. Tu cerchi emozioni ma ti sei circondato di componenti che fanno del suono tipicamente audiophile il loro punto di forza. In più, non avrei mai speso così tanti soldi nell'amplificatore, rispetto alla cifra investita sui diffusori. Semmai, avrei fatto il contrario. Anche il giradischi è assolutamente sottodimensionato rispetto all'amplificazione. Insomma, armati di tanta pazienza e ricomincia, partendo dai diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Antonio,
perché se così categorico con la potenza? Sei sicuro che ti servano davvero 60 watt per canale in appena 12 mq? Devi farci delle feste da ballo? Secondo me la potenza del tuo Dayton è già sovrabbondante. Comunque sia, non discuto e mi limito ad obbedire. Con 150€, anche nell'usato, acquisti certamente un amplificatore che suona peggio dei tuoi attuali, vorrei che di questo ne fossi informato e consapevole. Quasi tutti gli integrati NAD da qualche anno a questa parte dispongono di uscita cuffia, non ti sarà però facile trovarne uno per quella cifra. Ho dato un'occhiata online e non ho trovato molto, a parte due C340, uno in UK e uno in Italia, poi dei vecchi 3240 PE e 3225 PE in Italia, e praticamente nient'altro. Tutti questi citati, comunque, hanno l'uscita cuffia e una potenza di 50/60 watt per canale. Come ti ho già detto, in ogni caso, potrai scordarti la trasparenza, la pulizia, l'immagine 3D e la precisione dei tuoi ampli attuali. Mi auguro che non ti pentirai di una scelta così azzardata.
Per quanto riguarda invece il collegamento del CD player (vecchiotto) al DAC esterno irDAC io credo che un piccolo miglioramento dovresti averlo sentito ma chi più di te può dirlo? Collega il CD player in maniera tradizionale e col DAC esterno a due ingressi diversi dell'amplificatore e ascolta il risultato a confronto. Più facile di così! Tieni quello che ti piace di più.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giordano,
non conosco bene le Sky Tower ma adoro le Forest e le Hawk, splendidi diffusori, che suonano molto al di sopra di quel che le loro dimensioni e il loro aspetto lascerebbero supporre. Ritengo che sia le Forest che le Hawk possano essere un eccellente upgrade, ne ho parlato più volte qui su questa stessa Rubrica, strano che tu non ne abbia mai sentito parlare. Io prenderei le Forest senza pensarci due volte. E non penserei neppure al problema dell'età, si tratta di diffusori che sono rimasti in catalogo per tanto tempo (credo la prima Forest risalga al 2000/2001! E sono ancora a catalogo), avranno sempre un certo mercato e sono sicuro che potranno regalarti ancora tanti anni di ascolti soddisfacenti. Di fatto sono una sorta di gold classic nel settore delle piccole torri da pavimento dalle alte prestazioni. Tieni conto che le Forest, nuove, costano 5800 euro di listino, si tratta dunque di un diffusore di livello medio-alto che certamente potrà suonare bene con il tuo attuale amplificatore ma che si esalterà sempre di più col crescere della qualità dei componenti a monte di esso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Carp Pino,
francamente non riesco a capire la necessità di avere due impianti, uno per certi generi musicali e un altro per altri generi. Non sarebbe più semplice e vantaggioso scegliere una delle due stanze, quella che suona meglio, e installarci un impianto migliore? Mi sembra abbastanza chiaro, anche semplicemente guardando le immagini, che la biblioteca sia la saletta migliore. Installa in questa l'impianto migliore e amen. In alternativa devi rendere migliore l'altra stanza, con arredi o trattamenti acustici ad hoc. Purtroppo lo studio appare abbastanza vuoto, troppo perché possa suonare decentemente. Non saranno altri diffusori a compiere la magia, ma solo una completa rivisitazione dell'acustica ambientale. Elimina l'impianto dallo spazio tra i diffusori e rendi assorbente la parete posteriore, con un pesante arazzo o con una parete piena di libri. Potresti anche sperimentare posizioni diverse dei diffusori rispetto alle pareti e al punto d'ascolto: la performance in gamma bassa potrebbe cambiare radicalmente. Tieni anche conto che la gamma bassa, in molte incisioni, è disastrosa: o troppo gonfia e fuori controllo oppure completamente assente, impossibile avere un basso equilibrato sempre e comunque.
Infine no, credo non sostituirei i diffusori, per ora, non prima di aver provato di tutto per migliorare l'acustica dell'ambiente principale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Davide,
grazie per le ottime riflessioni! Sono d'accordo con te che sia facile perdersi nel mare magnum delle nostre ormai numerosissime recensioni e che un neofita non è detto abbia voglia di spulciarsi tanti volumi di lettere alla redazione. Mi piace l'idea dell'elenco ad hoc di oggetti entry-level meritevoli, bisogna solo studiare l'implementazione della cosa. Un problema che vedo è la definizione del target. Cosa è realmente entry-level? Tu dici che la fascia potrebbe essere quella dai 50 ai 300€ e questo ha un senso, ma è una forbice molto ampia. E il neofita, comunque, non sa come suddividere il budget. Comunque, esiste ancora la possibilità del contatto umano, che funziona benissimo e che tanti neofiti hanno imparato ad utilizzare: questa stessa Rubrica. Si invia una mail chiedendo aiuto nel comporre un sistema entro una certa cifra. È sicuramente il sistema più rapido, customer-tailored ed efficace che ci sia, perché scegliere un sistema mettendo insieme soltanto i pezzi in base al costo è molto rischioso, specie se a farlo è uno chi non conosce il suono dei componenti e le possibili interazioni e sinergie tra di essi. È un sistema che tanti audiofili usano basandosi sulle famigerate cinque stelle di What HiFi, ad esempio, salvo poi scoprire che non sempre gli apparecchi da cinque stelle funzionano altrettanto bene quando accoppiati tra loro. Non mi piace questo fai_da_te basato sulle stellette e una scelta basata solo sul costo rischia di essere un suo analogo, pure più pericoloso. Tanto per fare un esempio semplice, puoi anche mettere un T-Amp con delle Scythe KroCraft, (ampli e casse tra i più economici che abbiamo recensito) ma il risultato è tutto tranne che ideale, perché i 9 watt scarsi del T-Amp mal si coniugano con gli 80 dB di sensibilità delle KroCraft. Ecco quindi che il consiglio esperto entra in gioco, nel consigliare gli abbinamenti migliori e più sensati. A questo punto, tanto vale fare il piccolo sforzo di scrivere 10 righe per descrivere ambiente (magari con un paio di foto), gusti musicali, budget preventivato e spedire il tutto a questa Rubrica: qualche minuto di tempo e un semplice click del mouse. Tipicamente, sono contrario a questa banalizzazione della ricerca dell'informazione, facciamo un piccolo sforzo per essere tutti più umani. Non stiamo scegliendo un tostapane seguendo le classifiche di Altroconsumo, ma un sistema che deve appagare le nostre orecchie coi nostri generi musicali preferiti, nel nostro ambiente. È per forza un processo più elaborato. Quanti siti, audio e non, offrono un servizio gratuito, settimanale, di consulenza sulla scelta di un prodotto? Io non ne conosco alcuno. Sfruttiamo questa possibilità, finché (r)esiste :-)
Grazie per lo spunto di riflessione,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Pietro,
in tutta sincerità, per una cuffia da 100€ io proverei ad accontentarmi dell'uscita cuffia dell'amplificatore o, al più, ci investirei il meno possibile. Semmai, se l'ascolto in cuffia diventasse importante, investirei qualche euro in più proprio su questo componente e solo successivamente mi preoccuperei di affiancarle un amplificatore dedicato. Per la tua, comunque, già il ProJect HeadBox sarebbe più che sufficiente e di sicuro rappresenterebbe un passo avanti rispetto alla uscita cuffia dell'Arcam, onesta ma niente di più, come tutte quelle di amplificatori integrati di classe di prezzo simile.
Per quanto riguarda invece la tua prima osservazione...ma sei sicuro di aver bisogno di qualche watt in più? I 50 watt del tuo Arcam, abbinati agli 89 dB/w/m delle tue B&W, dovrebbero essere più che sufficienti! Li utilizzi tutti? Arrivi davvero ad ascoltare fino ai limiti del clipping dell'amplificatore? Ne dubito. Anche a te consiglio, come ad altri, di utilizzare un fonometro, anche solo una delle tante app gratuite per smartphone, non sono precisissime ma danno un'idea di massima. Misura nel punto d'ascolto e riferisci, poi ne riparliamo di questa benedetta questione dei watt che non bastano mai. Se superi i 95 dB di media ti offro una cena. Anzi, temo che a 95 dB non ci arrivi neppure nei picchi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luigi,
ti sorprendi che i due piccoli NuPrime possano suonare così bene perché sono...“piccoli”? Non c'è speranza, siamo ancora qui a misurare il suono con gli occhi, con il metro e la bilancia. Ci meritiamo davvero tutte le inutili corazzate di metallo che le Aziende HiFi continuano a proporci, spesso a prezzi folli, contenenti tecnologia di 50 o persino 100 anni fa. Siamo destinati a restare allocchi per sempre? No, ogni tanto qualcuno coraggioso si trova...e si ricrede. Bene così! Grazie per il feedback e buon ascolto!
La scena rap/trap nostrana è estremamente varia e ricca di artisti con la A maiuscola. Uno di questi è Lazza, pseudonimo di Jacopo Lazzarini, studi di conservatorio alle spalle (pianoforte) e un album appena pubblicato (Re Mida) interamente con piano e voce. Questa è “Morto mai”, una piccola perla, profonda e commovente. Certo, la musica moderna che ascoltano i gggiovani è solo rumore. Sì.
Ho seminato e poi raccolto guai
Ma questi non mi avranno morto mai
Sto in bilico su un filo d'odio, odio, odio
Vinci con tutti e perdi solo, solo, solo
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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