Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 2/11/2019 - 9/11/2019

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  1. Nuovi diffusori Klipsch
  2. Upgrade dell'impianto HI-FI
  3. Nuovo amplificatore per Elac Debut B6.2
  4. Forte rumore su Phono
  5. Musica per vecchi animali
  6. Nuovo amplificatore
  7. Il vinile supera il CD nelle vendite
  8. Piovono stelle (cinque)
  9. Due filosofie diverse
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovi diffusori Klipsch
Carissimo Direttore,
Ti volevo aggiornare a seguito della risposta alla mia mail pubblicata questa settimana sul sito. Purtroppo la pausa estiva di TNT-Audio è stata lunga e logorante... :-)
Alla fine non ce l'ho fatta ad aspettare e complici un paio di occasioni ho restituito il Fiio, ho preso un Cambridge dac 100 usato (immacolato) a 90€ e ho cambiato i diffusori. Ho trovato un prezzo abbastanza basso su Amazon sulle Klipsch RP-260F (680€ la coppia contro i 960€ richiesti dai negozi on line) e non ho resistito...
Adesso la situazione del mio salone è quella della foto che allego. Ho avanzato i diffusori rispetto alla tv in modo da lasciare spazio dietro e non avere la tv al centro. Nel frattempo ho anche tolto gli infissi che davano sulla veranda e ho collocato una tenda pesante in modo da chiuderla durante le sessioni di ascolto. La scelta delle Klipsch è stata suggerita da quello che mi avevi detto nella risposta ad una precedente mail che avevo inviato e, in parte, anche a quello che mi ha detto il rivenditore Elac della mia zona (cioè che le B5 e le B6 sono ottime in rapporto al prezzo, ma che lo stesso non si può dire per le versioni a torre, nel senso che pur essendo buoni diffusori non hanno lo stesso rapporto qualità prezzo). In quell'occasione il negoziante mi ha fatto sentire le Magnat Tranpulse 1500 che a quanto pare in questa fascia di prezzo hanno molti estimatori, ma che sono veramente enormi.
Ho pensato che le Klipsch si sarebbero abbinate correttamente al mio ampli ed ero curioso di sapere che effetto avrebbero avuto i miei cd e br di concerti live con questi diffusori. Hanno anche dimensioni doppie rispetto alle Elac e fanno “presenza scenica”. Ho fatto bene? Ho fatto male? Non so, Tu che ne pensi? Sono pur sempre in tempo per fare il reso delle Klipsch e prendere qualcos'altro. Adesso sono in fase di rodaggio delle Klipsch (sono arrivate una settimana fa), ma è inutile dire che sono un altro pianeta rispetto alle piccole Lilliput. Adesso suona tutto in un altro modo e il C320BEE le pilota senza apparente difficoltà. A poco più di un quarto di manopola sono già a livelli limite di sopportazione condominiale. :D
Confermo che gli alti sono molto più presenti rispetto a prima, ma è una cosa che non mi dispiace, in quanto prima mi mancava un po' di definizione in più. Adesso vado ad ascoltare il br del concerto di Hans Zimmer a Praga. A proposito, nel caso non l'avessi ascoltato, Te lo consiglio caldamente, è eccezionale.
Buona domenica!
Salvatore - E-mail: ingsalvolombardo (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Salvatore,
se ti piace l'impostazione vivace di Klipsch non vedo perché dovresti aver “fatto male” Se ti piacciono, benissimo così. Tra l'altro credo che l'abbinamento con il piccolo NAD aiuti a stemperare un po' di vivacità in gamma medio-alta, per cui non vedo controindicazione alcuna. A rodaggio concluso probabilmente suoneranno ancora meglio, più rotonde ed equilibrate. La disposizione non è male e, TV al centro a parte, dovresti anche riuscire a godere di una discreta ricostruzione della scena tridimensionale, anche se non è certo questo il punto di forza di questi diffusori. Il prezzo che hai pagato è effettivamente molto basso, difficile fare di meglio per una cifra del genere, credimi! Bene anche il nuovo DAC, probabilmente anch'esso contribuisce un pochino al miglioramento generale del suono. Sarebbe stato interessante valutare il solo effetto dell'inserimento di quest'ultimo componente. Se avessi ancora il vecchio DAC, fai una prova a confronto, ora che hai dei diffusori più trasparenti e rivelatori.
Goditi i tuoi nuovi acquisti e grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Upgrade dell'impianto HI-FI
Salve Direttore.
Mi fa molto piacere ritrovare da anni TNT-audio al proprio posto ogni volta che ho bisogno di approfondire il mondo HI-FI. Dal 2008 - anno in cui ho scoperto la rivista online e richiesto la mia prima consulenza - questo sito è il mio riferimento per recensioni e consigli. Considerato che non ha né sponsor né pubblicità, ne ammiro la grande passione per la musica. Per questo la ringrazio ancora una volta.
Questo il mio attuale impianto hi-fi - il mio primo “serio”, in esercizio da 11 anni, posto in salotto e basato su Cambridge Audio:

Dispongo anche di un più recente ed eterogeneo impiantino per cuffie, con sorgente digitale un network player Logitech Squeezebox Touch, per il quale ho rippato tutta la mia collezione di cd su file in formato flac. Nuove esigenze: Al momento intendo usare il player solo per riprodurre file audio da supporto usb; per cui sono molto più interessato alla sua qualità sonora che alle sue caratteristiche "network" (NAS, Spotify, streaming, ecc.). E mi rammarica un po' che i player di marche “audiophile” non abbiano la stessa usabilità dello Squeezebox e del suo schermo touch - la ottengono solo con l'utilizzo di software su un ulteriore computer (tablet o smartphone). Rimanendo in ambito Cambridge Audio, per le esigenze di cui sopra che ne pensa dell'accoppiata: Costo indicativo (da Amazon) ca. 1.000€ + 530€. A suo avviso è sensato spendere 1K per un network player, oppure darebbe più soddisfazione prendere un player più economico ed investire la differenza in un DAC dedicato? Inoltre, con queste nuove sorgenti l'attuale amplificatore Cambridge Azur 640A sarebbe a suo avviso ancora adeguato, oppure con un amplificatore recente nella stessa fascia di prezzo - tipo il Cambridge CXA60, ∼800€ - farei un salto di qualità abbastanza grande da giustificare l'ulteriore esborso? Stesso discorso infine per le (belle) Sonus Faber Concerto: sarebbero ancora adeguate al livello dell'impianto a monte?
Non ho citato la serie superiore della Cambridge - la serie Azur 851, con il suo ampli in classe XD - non perchè non me la possa permettere, ma perché non mi considero un vero audiofilo né uno dall'orecchio fine; per cui ho il timore di non essere in grado di apprezzare la differenza.
Eventuali consigli per soluzioni di produttori alternativi sono più che ben accetti. Solo resterei per quanto possibile monomarca (salvo al più il network player); anche per ragioni estetiche visto che parliamo del salotto.
La ringrazio per il tempo che potrà accordarmi.
Cordiali saluti,
Michele - E-mail: michele.filippi (at) tiscali.it

LC
Caro Michele,
credo che l'accoppiata CXN e CXC vada più che bene, a meno che non desideri optare per una soluzione all-in-one tipo i soliti Cocktail Audio, che riuniscono in un unico componente tutto quello che ti serve e pure qualcosa in più. Non sono d'accordo circa la necessità di investire cifre ancora più alte, visto che a valle di queste sorgenti ci sono amplificatore e, soprattutto, diffusori, che beneficerebbero anch'essi di un upgrade. Io, come strategia in prospettiva, lascerei l'amplificatore al suo posto, perché - a meno di spendere cifre importanti - non otterresti chissà quale salto qualitativo. Mi concentrerei quindi, in primo luogo, sui diffusori, che potranno essere migliorati magari andando a sondare le nuove offerte del catalogo Sonus Faber. Eventualmente valuterei la possibilità di passare a dei diffusori da pavimento, se l'ambiente dovesse consentirlo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore per Elac Debut B6.2
Direttore buonasera, il mio semplice impianto composto da:

che tanta soddisfazione mi ha dato, è stato privato dell'amplificatore, prestato a mio figlio, ma, penso, con poche speranze di ritorno. A questo punto farò bella figura e lo regalerò. Prenderei ancora lo stesso Nad, ma avrei anche la curiosità di provare qualcosa di diverso. In linea con il resto della catena ma magari in grado di esaltare meglio le potenzialità delle B6.2 che giudico casse veramente eccellenti. Ha qualche suggerimento?
Grazie e cordiali saluti.
P.S. - Ascolto in una piccola mansarda a volumi modesti, ma vorrei sentire comunque delle buone frequenze (alti non fastidiosi ma nitidi, bassi ben presenti).
Matteo - E-mail: clm120649 (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
visto che l'accoppiata Elac - NAD mi pare ti abbia soddisfatto, sarei restio a consigliarti cambiamenti radicali, e ti suggerirei di stare ancora in casa NAD, magari con un integrato più recente, ormai tutti ibridi in classe D, e molti con DAC incorporato oppure anche uno di quelli compatti della serie D. Gli ingressi digitali potrebbero far fare un piccolo salto di qualità anche al tuo lettore Cambridge, dotato di uscita digitale sia elettrica che ottica, se non sbaglio. I DAC interni a questi nuovi integrati sono senz'altro migliori di quello incorporato nel tuo 351C. In più, elimineresti un cavo di segnale analogico, ben più influente, sul risultato finale, di un cavo coassiale digitale.
Qualora volessi sperimentare qualcosa di più tradizionale, considera anche qualche amplificatore integrato di Audio Analogue ma secondo me la flessibilità dei nuovi NAD è tutta da valutare!
Infine, complimenti per il regalo dell'ampli NAD a tuo figlio: ottima idea coinvolgere i giovani in questa nostra passione!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Forte rumore su Phono
Gentile Direttore,
Vorrei innanzitutto ringraziarla per il sito da lei diretto, che seguo con discontinuità da molti anni (almeno quindici). Le scrivo per un problema che ho visto già affrontato nella sezione della posta del sito, ma del quale non riesco lo stesso a venire a capo: si tratta di un rumore simile ad un “mmmmm” di tonalità medio-bassa che compare improvvisamente quando è selezionato l'ingresso “Phono” nelle seguenti situazioni:

Preciso che ii giradischi e l'amplificatore sono regolarmente collegati tra loro tramite il previsto cavetto di terra e che tutti gli apparecchi hanno un cavo di alimentazione con spina a due poli con il quale sono collegati ad un'unica ciabatta con “surge suppression”.
L'impianto è così composto: Le sarei molto grato se volesse darmi qualche indicazione su come risolvere questo problema, che va avanti da anni e mi impedisce di ascoltare i dischi in vinile che possiedo in quantità non trascurabile.
Nel caso in cui il problema potesse essere risolto acquisterei una nuova testina e vorrei chiederle se per il genere di musica che ascolto (prevalentemente classica) è più adeguata la Goldring 1042, da voi recensita molto favorevolmente, o la Stanton 681 EEE MK III. Se avesse un ulteriore suggerimento al riguardo, esso sarebbe benvenuto.
Ringraziando anticipatamente per l'attenzione, invio cordiali saluti.
Andrea - E-mail: adscm (at) tiscali.it

LC
Caro Andrea,
mi viene da pensare che il problema siano i cavi di segnale tra giradischi e amplificatore, visto che il ronzio c'è anche con questi scollegati dal giradischi! Io proverei a controllare anche l'integrità e la bontà del contatto del cavetto di terra tra ampli e giradischi, eventualmente prova a scollegarlo e vediamo che succede. Sostituisci anche i cavi di segnale tra giradischi e amplificatore, è sufficiente utilizzare un qualunque cavo di quelli che usi per collegare le altre sorgenti. Tieni conto che l'ingresso phono è molto sensibile, per cui anche solo toccare i cavi (specie i contatti!) può causare un notevole aumento del rumore. Fai questi esperimenti e vediamo che succede. Un'altra possibilità potrebbe essere quella di utilizzare un pre fono separato, vedi se ti riesce di fartene prestare uno per qualche prova. Per quanto riguarda la testina, direi che la Goldring 1042 sia decisamente più adatta, rispetto alla Stanton, per i generi musicali da te ascoltati. Al momento, però, non riterrei la testina responsabile del problema che hai descritto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musica per vecchi animali
Il vecchio animale, direttore carissimo, sarebbe mia mamma 81enne cui naturalmente voglio un bene dell'anima e che quindi mi permetto di immortalare con tale scherzoso e affettuosissimo oggetto della email (ovviamente è autorizzato a riproporlo, se pubblicherà questa mia).
Grazie davvero per questa rubrica unica non solo nel suo settore, ma pure in qualsiasi altro. Fotografia, subacquea, caccia, volo, running ... no davvero nessun settore degli hobbies e delle passioni ha una rubrica così super partes, così appassionata, così duratura come la Sua e quella dei suoi pregevoli collaboratori.
Il mio impiantino (audiofilo felice assai) poi è "made in TNT" (casse Duevel Planets, meccanica CD NuPrime, cavi TNT, esula solo l'amplificatore: un morbido IN200 della Atoll con DAC incorporato, così ho eliminato, in piena filosofia TNT, l'altro scatolotto, che era il Dac Magic 100). Quindi nuovamente grazie.
In tutto questo la mia amata mamma si lamenta che il vecchio giradischi, un antico “all in one” di marca sconosciuta del babbo, è dopo 50 anni defunto. Francamente dubito valga la pena di portare a ripararlo. I suoi giri li ha fatti. Con dimensioni e budget limitati (casse piccole e 300-500 euro di range di spesa complessiva), bisogna creare un sostituto. Pensavo a un giradischi da collegare direttamente a casse amplificate, ma ne esistono - di qualità - con il phono?
Io non ho mai avuto un giradischi e quindi non me ne intendo ... i giradischi base hanno testina MM o MC? E questa cosa cambia qualcosa per il “phono”, dentro o fuori le casse che sia?
Mi affido alla sua sapiente arte divinatoria per un consiglio sul modello di giradischi e ampli+casse oppure appunto casse già amplificate. Su internet c'è qualcosa: casse Dual LS 100 o perfino un giradischi Sony PS-LX310BT col bluetooth, da collegare a mini-speaker bluetooth, ma temo siamo troppo sotto dal punto di vista della qualità del suono.
Musica prevista: classica, classica, classica, ma magari un disco rock glielo piglio io a Natale!
Grazie mille e ovviamente tagli pure dove ritiene meglio.
Con stima e riconoscenza,
Paolo - E-mail: mugnoli (at) yahoo.it

LC
Caro Paolo,
potresti tranquillamente optare per un buon giradischi entry-level con incorporato un pre fono interno, quindi dotato sia di uscita linea che, spesso, di uscita USB. Poi potresti utilizzare delle casse attive, da collegare direttamente all'uscita linea. L'unico problema sarebbe il controllo del volume, ma per fortuna esistono diffusori attivi dotati di telecomando, e questo risolverebbe il problema. Partiamo dal giradischi: il primo che mi viene in mente è il Pro-Ject Essential Phono, circa 350€. Volendo risparmiare, il modello Elemental Phono USB, anch'esso dotato di uscita phono già decodificata. Entrambi montano una testina MM Ortofon di buona qualità. In questa fascia di prezzo la testina MC sarebbe ovviamente fuori target. Queste testine pre-installate, comunque, sono perfette per lo scopo, non c'è niente da regolare e suonano bene.
Per quanto riguarda i diffusori, valuta i seguenti modelli: Klipsch Reference R-15PM o R41PM e R51PM che hanno un pre fono all'interno, e quindi potresti evitare di acquistare un giradischi già dotato di pre fono incorporato. Alcuni modelli hanno il telecomando, altri la regolazione del volume da una delle due casse (e potrebbe essere scomodo)! In alternativa trovi vari modelli di AudioEngine (uno l'abbiamo recensito proprio la settimana scorsa) che possono risolvere brillantemente il problema. Tutto dipende dal budget a tua disposizione (300 euro sono pochini, con 500 invece te la caveresti) e dallo spazio per l'installazione dei diffusori. Controlla i modelli che ti ho proposto, per prezzo e dimensioni, e decidi di conseguenza. Il risultato finale, in ogni caso, sarà incomparabilmente superiore al vecchio giradischi all-in-one che era rimasto in servizio sinora.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore
Buongiorno,
chiedo gentilmente un consiglio per un abbinamento di amplificazione ai miei nuovi diffusori: Dali Zensor 3. Al momento come amplificatore utilizzo un Arcam alpha 6 plus.
Come preferenze musicali ascolto Jazz be bop, Bossanova, rock classico, progressive e blues. Le sorgenti sono il vinile e un po' di musica liquida. Preferisco il suono caldo (simil valvolare) e non troppo dettagliato, non affaticante. Le Dali mi sembrano piuttosto neutre. Mi ero orientato verso il nuovo Arcam FMJ 19. Vale la pena il passaggio? Ovvero, il miglioramento rispetto al mio integratino Alpha anni 90 c'è oppure è trascurabile? Avevo pensato anche a un Audio Analogue Puccini o Crescendo usato. Come fascia e livello siamo sullo stesso piano e anche come timbrica? Il Nad c326 lo scarterei per via del fatto che non ha l'ingresso phono e mi sembra non all'altezza dei precedenti due. Scarterei Marantz, Rotel, Audiolab per via del suono tendente al freddo. Se ha altre idee sono ovviamente ben accette.
P.S. ho acquistato il dac Arcam mini blink e devo dire che sembra suonare meglio dei cd riprodotti dal mio NAD c521. Sarà suggestione o i convertitori sono migliorati cosi tanto?
Infinitamente grazie.
Giulio - E-mail: giulio_torreggiani (at) alice.it

LC
Caro Giulio,
con l'impostazione sonora che cerchi potresti in effetti valutare sia gli Audio Analogue che l'Arcam FMJ A19. Il passo avanti rispetto al tuo vecchio Alpha 6 dovrebbe essere sensibile. Il nuovo NAD C328 è dotato anche di ingresso phono, qualora volessi inserirlo nella lista dei possibili candidati. Eventualmente io valuterei anche un ottimo Rega Brio, dotato di qualità sonore eccellenti e, ovviamente, un altrettanto buono ingresso phono. Per quanto riguarda l'inserimento di un nuovo DAC al posto della sezione di conversione del tuo vecchio NAD C521 ritengo potrebbe effettivamente esserci stato un piccolo vantaggio. Il tuo lettore è un po' anzianotto ed era comunque un entry-level, un piccolo DAC moderno potrebbe offrire qualcosa in più. Visto che però solo tu puoi fare la prova a confronto, ascolta in entrambe le configurazioni, facendo magari passare un po' di tempo, e valuta tu stesso l'entità di tali eventuali differenze. Non si tratta quasi mai di stravolgimenti, per questo motivo occorre del tempo per assuefarsi a un suono e poi tornare a quello “vecchio” con maggiore cognizione di causa. L'attacca e stacca rapido, in questi casi, raramente aiuta a capire in maniera precisa.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Il vinile supera il CD nelle vendite
Caro Direttore, ho letto oggi che per la prima volta dagli anni 70/80 del secolo scorso, negli USA il supporto in vinile ho superato, nei ricavi, il cd. Per chi come me ha tutta la raccolta musicale su cd non dovrebbe essere una buona notizia. Stiamo attenti a mantenere i nostri impianti efficienti ed aggiornati, e poi escono queste notizie che ti fanno sentire del tutto obsoleto! Quindi ora dovrei buttare gli impresentabili cd (nel mio caso non molti, circa 400: sono un anziano dilettante) e sostituirli in fretta con i long playing, più belli, meglio suonanti e vanto del vero audiofilo.
Ovviamente devo sostituire il mio ampli senza ingresso analogico (vergogna) o quanto meno inserire un pre phono e scegliere un giradischi, un braccio, una testina in sintonia con il resto, anzi i resti, dell'impianto originale. E pensare che intorno al 1985 avevo fatto l'operazione contraria: venduto ampli valvolare Jadis, Thorens con braccetto Linn, testine Shure V4. E svenduti al mercatino dell'usato un centinaio di vinili. Sono un po' inc....to.
Ma mi guardo bene dal fare alcunché. Se non altro in questi anni di ascolto degli obsoleti cd, ho imparato che la musica comunque riprodotta decentemente, si ascolta per se stessa, non per sentire come va il cd o il vinile.
Ringrazio per l'ospitalità.
Claudio - E-mail: claudiomaga7 (at) gmail.com

LC
Caro Claudio,
era prevedibile che il vinile superasse nuovamente il CD, perché quest'ultimo ha perso completamente l'attrattiva iniziale di supporto futuristico, che era perfetto “forever”, non si consumava, non si sporcava etc. etc. Ora il CD, ammettiamolo, non lo usiamo più neppure coi computer, tanto è obsoleto. Persino il DVD lo è. Esistono le memorie di massa, ben più capienti, veloci e comode da usare, esistono i cloud. Ed esiste lo streaming, per qualunque altro scopo, film e musica. Anche le riviste porno sono sparite, rese completamente inutili dall'enorme offerta di video pornografici online, gratuiti e in alta definizione. Il CD è semplicemente...vecchio come il giornaletto pornografico che il barbiere teneva nascosto nel cassetto segreto, solo per i clienti affezionati.
Tuttavia, il caro vecchio CD non suona poi così male e costa pochissimo, ormai. Due ottimi motivi per farne incetta finché si trova. Prevedo anche un possibile “ritorno” del CD, una volta che avrà definitivamente acquisito l'aspetto e l'immagine di prodotto vintage. Per molti giovani è già così, visto che non ne hanno mai usato uno. Basti pensare a certi apparecchi HiFi degli anni '70 e '80, che ci facevano ribrezzo allora e non li avremmo accettati neppure per regalo, ora vengono venduti come componenti dal suono e dall'aspetto “vintage” e pertanto sono diventati improvvisamente attraenti. Mi auguro che succeda qualcosa di analogo anche per le persone, magari invecchiando ulteriormente diventerò più attraente, hai visto mai... ;-)
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Piovono stelle (cinque)
Caro direttore,
di tanto in tanto sento l'esigenza di condividere con te le mie esperienze di pseudo audiofilo, anche perché se lo faccio con i mie amici, che sono invece persone normalissime, mi guardano come se non fossi di questo mondo, e mia moglie poi...
Il pensiero ricorrente di questo periodo è il seguente: mi capita spesso di leggere recensioni di nuovi apparecchi hi-fi su diversi siti italiani e non (lo ammetto... ho delle relazioni extraconiugali, ma Voi uscite solo una volta a settimana e le mie esigenze di maschio audiofilo vanno soddisfatte), alcuni dei quali godono anche di ottima reputazione. Ebbene, mi sembra che ultimamente i giudizi siano sempre più super positivi ed entusiastici, a 5 stelle direi! Quindi ti chiedo, la tecnologia attuale in campo hi-fi ha davvero raggiunto tale raffinatezza da consentire a qualsiasi apparecchio, anche entry-level, di avere prestazioni più che soddisfacenti? Oppure, e non mi stupirebbe, si tratta solo di puro marketing considerando il peso che le recensioni hanno quando andiamo ad acquistare un prodotto online, hi-fi o meno che sia? Necessitiamo forse di più stelle per avere recensioni più obiettive? Introduciamo le 5Stelle++ come hanno fatto nelle classi di efficienza energetica?
Mi farebbe piacere conoscere la tua opinione, visto che siete rimasti gli unici a non adottare questo infallibile metro di giudizio, cosa aspettate a farlo!? :-P
Mi sono permesso di darti questo spunto solo perché del mio impianto sono soddisfatto e, comunque, continuo a migliorarlo sempre nella filosofia del low-cost upgrade, ho infatti di recente fatto costruire un alimentatore su misura per mio CA Dac Magic 100 e preso anche un ricevitore Bluetooth cinese (FX Audio BL-MUSE 01) che suona benissimo. L'ho comprato a colpo sicuro, aveva 5 stelle... ma che te lo dico a fare.
Un saluto affezionato.
Fabio - E-mail: fabio.morrocu (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
abbiamo sempre attentamente evitato di incappare nella tentazione di assegnare “award”, stellette e quant'altro, per una lunga serie di motivazioni. La principale è questa: vogliamo che le nostre recensioni siano LETTE, possibilmente per intero. Alcune, lo ammetto, sono troppo lunghe (ma stiamo lavorando in tal senso) ma se riducessimo tutto alle stellette sarebbe praticamente CERTO che non verrebbero lette: uno guarda alle stellette e salta a piè pari l'intero articolo, con buona pace della nostra fatica impiegata per scriverlo e del senso stesso che hanno, per noi, le recensioni. Dobbiamo raccontare come suona un certo apparecchio, elencando pro, contro e aspetti “caratteriali”. Tutto questo, nelle stellette non ci può essere. Il pericolo, concreto, è che uno acquisti un sistema mettendo insieme apparecchi a cinque stelle che si abbinano male tra loro, per una somma di caratteristiche simili che porterebbero a un risultato squilibrato dal punto di vista timbrico. Scegliere una catena HiFi è questione complessa, che richiede un po' più di sforzo da parte dell'acquirente. È chiaro che il sistema degli award è potentissimo, sia per gli inserzionisti che per la rivista stessa, ma a noi non interessa né accontentare gli inserzionisti, né i lettori, né incrementare le vendite della rivista. I primi non ci sono, e le ultime neppure. I secondi, ossia voi lettori, siete liberissimi di gradire o no questo approccio, a noi non cambia niente, continuiamo a fare ciò che crediamo sia giusto e ciò che avremmo, da appassionati, sempre voluto vedere sulle riviste specializzate...e che non abbiamo mai visto.
Infine sì, è vero che la qualità media degli apparecchi HiFi si è alzata parecchio ma questo non giustifica il fatto che tutto suoni benissimo, senza difetti. I difetti o semplicemente il “carattere” esistono e bisogna raccontarli. È ciò che proviamo a fare, da circa 25 anni, con onestà, lealtà e semplicità.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Due filosofie diverse
Buongiorno Direttore,
leggo con piacere che è ritornato dalle vacanze rigenerato ed ha ripreso a rispondere alle domande, spesso ripetitive, che le rivolgiamo noi lettori (non si annoia mai?).
Le scrivo per porle due quesiti che nascono dal fatto che divido il mio tempo tra due città ed in entrambe voglio avere la possibilità di ascoltare musica in modo decente. Un primo impianto è già stato assemblato seguendo i suoi preziosi consigli e, sempre con il suo aiuto, vorrei assemblare il secondo provando qualcosa di “diverso”.
Ho due idee che mi frullano in testa: la prima è associare una sorgente analogica ad un ampli a valvole e dei diffusori open baffle con altoparlanti full range. Per l'ampli, la scelta sarebbe tra l'FX-10 integrated tube amplifier della Black Ice Audio o un più economico Miniwatt N3 (usato, con una preferenza per quest'ultimo proprio perché più economico) a cui vorrei associare dei diffusori ispirati ai progetti pubblicati su TNT dal signor Richard Varey (mi servirebbero dei suggerimenti su quali altoparlanti cercare e, se possibile, dove trovarli; budget: il più contenuto possibile, essendo un esperimento).
La seconda, nata dalla recensione del signor David Hoehl dei diffusori AudioEngine A2+, fare un impianto “senza fili”: associare i diffusori predetti ad un giradischi bluetooth (budget per il giradischi intorno ai 350€; ho in mente il Pro_Ject Juke Box E ma accetto volentieri consigli, specie se più economici).
L'impianto andrebbe in una stanza di dimensioni 3 x 4 m, mediamente ingombra, con i diffusori sul lato corto; credo che in entrambi i casi i watt siano sufficienti (o no?).
Grato del lavoro che svolge settimanalmente e, a maggior ragione, se vorrà prestare attenzione a questi miei quesiti, saluto Lei e tutti i lettori di TNT-Audio.
Massimo - E-mail: mssm.cogo (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
in effetti ogni tanto le domande sono sempre le stesse, mi piacerebbe che i lettori si prendessero la briga, magari con l'aiuto del motore di ricerca interno a questa Rubrica, di cercare missive e domande analoghe a quelle che stanno per porre. Pazienza, la pigrizia è un male incurabile.
Mi chiedi consigli su due approcci completamente diversi: un impianto a valvole con diffusori full range e uno senza fili con diffusori amplificati. Non possono essere uno alternativo all'altro! Come posso scegliere per te quale sia quello che maggiormente soddisfa le tue esigenze? Per la seconda opzione vedi i consigli che ho dato poche lettere sopra (giradischi abbinato a diffusori attivi, anche dotati di ingresso phono) mentre per la prima direi che sia il Miniwatt che il Black Ice Audio sarebbero delle ottime scelte. Per quanto riguarda i diffusori, io opterei per qualche progetto con altoparlanti Fostex largabanda. Magari sceglierei qualcosa non open baffle, che richiede driver particolari e la possibilità di posizionare in ambiente con grande libertà di movimento, per trovare il giusto compromesso in gamma bassa. La tua stanza di 13 mq, immagino arredata, potrebbe essere un problema in tal senso. Di progetti in cassa accordata con altoparlanti largabanda ne trovi tanti qui su TNT-Audio, sezione
autocostruzione. In ogni caso, un approccio del genere non si affronta con l'idea di budget il più contenuto possibile, perché il rischio di cocenti delusioni è sempre dietro l'angolo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Egr. Direttore,
Ciao Lucio, un consiglio per gli “ascoltoni” incalliti ma che pretendono, anche in condizioni estreme, una qualità audio almeno dignitosa ma a prezzi iperpopolari. Questo è l'
oggetto in questione.
Che dire, a mio parere e in proporzione, splendido audio, pulito forte ma soprattutto equilibrato senza fischi e lazzi e che si permette anche di non nascondere le linee del basso. Fornito di line in e line out (o cuffia) stereo. Legge le sdcard (io ne ho montato una da 250 GB e la legge benissimo con file in wav). Per chi è interessato, radio fm molto sensibile e senza antenna esterna e altre funzioni di recording e altro ma non sperimentate. Per me è anche bella esteticamente e non eccessivamente ingombrante. Ha una batteria interna rimovibile BL-5C, tipo smartphone.
Ho provato per curiosità anche il line out sull'impianto: nulla da eccepire! Forse l'unico difettuccio è che potrebbe arrivare non con le serigrafie in cinese, ma ci si capisce comunque!
Ciao a te e a tutta la Comunità TNT.
Mario - E-mail: madetentor (at) gmail.com

LC
Caro Mario,
grazie per la segnalazione! Oggetto molto versatile e simpatico. Il fatto che legga anche i file audio non compressi lo rende appetibile per uso HiFi. Certo, quelle scritte in ideogrammi sono un pochino...ehm...fastidiose! :-)
Grazie per il feedback e buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Tornano le cover di lusso su TNT-Audio! Questa è “Closer” dei Chainsmokers, nella bellissima versione semi-acustica dei Boyce Avenue e Sarah Hyland. A volte le cover sono più belle delle versioni originali!

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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