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LC
Caro Marco,
non mi è chiaro perché tu voglia per forza far compiere questo giro tortuoso al segnale digitale. Sarà anche comodo, ma la qualità ne risente. Prova a bypassare tutto con un amplificatore con ingresso digitale e telecomando, così migliori complessivamente il suono e non perdi in comodità d'uso. Con 500€ prendi un NAD D3020 V2, che ha vari ingressi digitali, incluso il bluetooth e offre anche la comodità del telecomando. Non solo, ma suona meglio del tuo vecchio Rotel. Altrimenti anche il Rotel A11, che mi pare abbia però solo il Bluetooth. In alternativa valuta l'opzione DAC, con la quale perderesti la possibilità di regolare il volume come fai ora, ma almeno il suono globale del sistema dovrebbe migliorare. In generale, il fatto che il volume risulti più basso con le Elac che con le Infinity non è, di per sè, un problema: è probabile che la sensibilità delle Elac sia più bassa. Pazienza, basta ruotare un po' più verso destra la manopola del volume dell'amplificatore, operazione che molti audiofili temono più dell'apertura di una cartella di Equitalia.
Se fosse soltanto una questione di volume e non di qualità d'ascolto, butta qualche watt extra dentro le casse. Non si rompe niente, tranquillo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Saverio,
il seggiolino nel Coupé non serve più, anzi, quella bimba ora è una ragazza, automunita e guida pure lei :-)
Passa il tempo! Per la distruzione dello stilo della tua Pickering esiste la soluzione, ad esempio uno stilo di ricambio lo trovi per 34$ sul solito LP Gear. Anche Pickering UK vende ancora alcuni stili di ricambio, ma mi pare che il 625 risulti sold out sul loro sito. Potresti eventualmente provare a sentirli per vedere se possono proporti uno stilo originale equivalente. La maggior parte degli stili Pickering mi pare che fossero intercambiabili tra vari modelli di testina. Il costo sale, naturalmente, utilizzando stili originali. Potrebbe anche valer la pena provare a installare la EP200/3, era un'ottima testina. Se è nuova provala, di sicuro risparmi e non fai esperimenti potenzialmente costosi e dalla dubbia riuscita. L'idea di utilizzare una testina vintage (ma nuova) su un impianto tutto vintage allo stesso modo mi piace molto, ha un suo perché.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Nobsound NS-01G
Buongiorno prof. Cadeddu,
spero che abbia passato un buon natale e che il 2020 sia un buon anno sotto tutti i punti di vista.
Mi scusi se le scrivo, ma volevo disturbarla per chiederle un'informazione e un consiglio in merito all'argomento Hi-Fi.
Negli anni, di tanto in tanto, sono finito sul vostro sito apprezzandone sempre i contenuti.
Mi sono imbattuto ieri nell'articolo del Nobsound, il piccolo amplificatore che fa le scarpe all'ormai datato Trends TA 10 che posseggo e di cui a suo tempo avevo letto in un vostro articolo. Mi sono messo alla ricerca di qualche alternativa perché da qualche giorno il mio lettore CD, un vecchio Denon, ha cominciato a funzionare male. Dapprima ha ingerito un CD posizionandolo male ed incastrandolo nel fondo, ho dovuto aprirlo per rimuoverlo. Poi ha cominciato ad estrarre il cassettino ogni volta che lo chiudo, praticamente è inutilizzabile.
Ma veniamo a noi. Volendo avvicinarmi alla musica liquida hires, in favore dei meno risoluti CD, mi sono messo in cerca di qualche alternativa a basso costo, mi muovo in questo frangente un po' per questioni economiche un po' per la sfida di trovare hw alternativo, poco conosciuto, ma comunque valido per lo scopo.
Domanda: lei è riuscito a capire quale sia il DAC integrato in questo Nobsound NS-01G? Volevo capire quale fosse la risoluzione massima che potesse gestire anche per poter comprare la musica lossless adeguata.
Consiglio: meglio passare per un ampli con DAC come questo da collegare a due Indiana Line da pavimento oppure mi consiglia un DAC da collegare all'ampli o ancora un DAC che abbia anche l'ampli integrato a cui collegare le casse? Come fonte, nell'uno o l'altro caso, avevo pensato di prendere un Raspberry Pi 4 e di installare la distro Volumio.
Se ha delle valide alternative rimango piacevolmente a leggere le sue parole.
La ringrazio, mi scuso per la rottura di scatole e le auguro un buon proseguimento.
Cordialmente,
Donato - E-mail: brienzadonato (at) gmail.com
LC
Caro Donato,
non so dove tu abbia letto che il Nobsound faccia le scarpe all'obsoleto Trends (obsoleto lo hai scritto tu). Già, perché - semplicemente - non è vero. Il Trends, pur con la sua limitata potenza, suona globalmente meglio, più raffinato, lineare, con un migliore soundstage. A meno che per “fare le scarpe” tu non intenda che offre più potenza e maggiore flessibilità d'uso. In tal caso avresti ragione. Pertanto, se lo scopo fosse migliorare il suono del Trends ti fermo subito: non avverrà passando al pur sorprendente Nobsound. Quest'ultimo offre, è vero, la possibilità di gestire un ingresso digitale ma, francamente, in assenza di caratteristiche del circuito di conversione e della sua risoluzione, punterei più a un DAC separato, o a un amplificatore integrato dotato di DAC interno (vedi risposta alla prima lettera di questa settimana). Tuttavia, se la potenza del Trends ti è sufficiente, non sostituirlo! Volendo risparmiare potresti optare per uno dei seguenti due DAC: Cambridge Audio DAC MAGIC 100 a 130€ oppure PRO-JECT DAC BOX E a 90€ (quest'ultimo però non ha l'ingresso USB). Per avere l'USB (e circuiti e chip di gran lunga superiori) dovresti allora pensare al PRO-JECT DAC BOX S2+, che si trova per poco meno di 200€.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alfredo,
la lettera è arrivata e non capisco dove possa aver spedito la precedente che è ritornata indietro. Le istruzioni su come inviare lettere alla redazione sono, credo, sufficientemente chiare. Comunque, alla fine, tutto è arrivato a destinazione.
Per amplificare le Concerto di tuo padre non utilizzerei l'ampli multicanale Onkyo ma qualcosa di più consono. Tra quelli citati da te io ci vedrei benissimo sia l'Atoll che il Musical Fidelity. Volendo, per non discostarti troppo dal carattere dei diffusori, anche un Audio Analogue Puccini SE (prima serie, usato) o un Rega Brio R, nuovo o usato, se volessi risparmiare un bel po'. Per quanto riguarda i cavi, posto che non forniamo più consulenza su questi componenti, da tanti anni ormai, credo che anche la piattina multifilare di buona sezione che appare in foto possa andare più che bene. In alternativa valuta qualche progettino semplice di autocostruzione, come quelli che trovi nella nostra clinica del DIY.
Relativamente infine alla sezione phono di questi amplificatori, credo proprio che non ti servirà, avendo tu a disposizione già un buon pre fono esterno come il Graham Slee Reflex Era Gold (recensimmo la vecchia versione Era Gold nel 2001!).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Max,
non mi è chiaro cosa tu intenda per “cassa più facile”. Non ricordo le Sonus Faber Concerto come delle casse complicate da gestire, pilotare o far suonare bene, anzi. Essendo la serie entry-level di Sonus Faber sia le Concerto che le Concertino non erano particolarmente esigenti e si lasciavano pilotare da sistemi tutt'altro che costosi. Le ProAC Response DT8 sono, secondo me, ben più esigenti, vista la classe di prezzo e il target cui sono destinate. In ogni caso, il tuo Classé non aveva problemi con le Concerto e non ne avrà con le ProAC, quindi dal punto di vista elettrico non vedo problemi di sorta. Per quanto riguarda il posizionamento, non mi pare la tua mansarda sia un ostacolo, non è piccolissima e la parte più bassa, a patto di tenere le casse lontane da essa, non dovrebbe crearti problemi di sorta. In generale, dove lo spazio lo consente, sono sempre favorevole a un piccolo diffusore da pavimento, al posto di un bookshelf sul suo dannato trespolo. Le DT8 sono certamente piccole, avendo una base di appena 19x23 cm e un'altezza di 98 cm! E teniamo conto che la base della cassa è più larga del mobile vero e proprio.
Ti consiglierei, se possibile, di portare il tuo amplificatore in negozio e chiedere di poter ascoltare le DT8 pilotate da esso. In questo modo elimini un'incognita dall'esperienza di ascolto in negozio, che potrebbe essere stata molto positiva anche grazie ai partner utilizzati (oltre che all'ambiente).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
stai facendo una gran confusione. L'elettricità statica della quale si caricano i vinili non ha niente a che vedere coi cavi o la rete elettrica. È un semplice fatto meccanico: il vinile, con l'azione meccanica della rotazione. e della lettura della puntina, si carica elettrostaticamente, come accade anche a noi quando indossiamo degli indumenti di materiali sintetici e scarpe con la suola in gomma. Basterebbe utilizzare materiali naturali e scarpe in cuoio per limitare la produzione di carica elettrostatica e per “scaricarla” meglio verso terra. Anche un ambiente molto secco, con un basso livello di umidità, favorisce la creazione di cariche elettrostatiche. Se vuoi approfondire, leggiti questa bella guida di WikiHow.
Per quanto riguarda il vinile può darsi che un tappetino diverso possa aiutare un po', si tratta di fare degli esperimenti, ma già il tuo in sughero dovrebbe essere una delle soluzioni migliori. In generale l'accumulo di elettricità statica sul vinile non influenza il suono riprodotto, a meno che non sia un fenomeno così importante da generare delle scariche. Comunque, potresti anche provare delle copertine antistatiche per conservare i dischi, e magari anche la famosa pistola antistatica Milty Zerostat. Anche l'utilizzo congiunto di una macchina lavadischi e delle copertine antistatiche dovrebbe essere molto efficace. In generale, immagina che le cariche elettrostatiche sulla superficie del vinile vengono eliminate se hanno la possibilità di migrare altrove, scaricandosi e distribuendosi su una superficie più ampia. Ad esempio, già toccare il disco con le mani avendo i piedi nudi a contatto col pavimento non è una cattiva idea.
Guardando la foto del tuo impianto, mi vien da consigliarti di eliminare sia il coperchio in plexiglass del giradischi, sia di allontanare quelle coperture in cellophane sui diffusori. Prova anche a mettere un panno in cotone tra giradischi e piano d'appoggio (che mi pare sia in plastica/plexiglass o vetro).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Thorens TD166 rispolverato
Buonasera Lucio, grazie per la risposta e i consigli.
Ho deciso per una Grado Prestige2 Green, e da qui mi si sono presentate nuove domande e difficoltà.
Partiamo dalla testina (citando solo gli apparenti difetti), a differenza della precedente, è ora presente un lievissimo "50hz" alzando il volume dopo la metà, non udibile durante l'ascolto. Non ci sono differenze fra motore in funzione o fermo quindi penso sia un problema di massa, ho visto alcune modifiche che portano la massa dal piatto al preampli. Penso possa essere parte dei prossimi lavori, insieme alla sostituzione del cavo di segnale e relativi connettori. Cosa ne pensa?
Per la parte puramente meccanica il piatto dovrebbe essere ok. Ho revisionato le sospensioni, livellato il piatto e l'intero corpo del giradischi (ho sostituito i piedini originali con dei piedini con feltrino e vite lunga abbastanza da consentire una livellazione "decente" e con una aggiunta di un ulteriore feltrino in neoprene per isolare ulteriormente). So che quanto descritto è suscettibile di migliorie! Il braccio è calibrato per il peso della nuova testina (da calibrare con una bilancia per una maggiore precisione). E sul braccio sorgono domande e le difficoltà.
Lo shell dove è ospitata la testina se leggermente forzato ruota sull'asse del braccio, è normale?
La testina preesistente aveva uno spessore da 2mm va reinstallato anche con la Grado? Trovo difficile effettuare il settaggio della corretta orizzontalità del braccio/testina, mentre è più facile l'orientamento sx/dx. Cosa potrei fare per perfezionare questa parte?
Grazie nuovamente per la preziosa consulenza.
Marco - E-mail: marco (at) gpsnet.it
LC
Caro Marco,
effettivamente le testine Grado, su alcuni giradischi, sono più sensibili nel captare rumori del motore o dell'alimentatore. Se il giradischi non ha una buona messa a terra, ti consiglierei di provvedere, collegando un cavo da una parte metallica del giradischi al morsetto di terra del pre fono o dell'amplificatore. Anche l'utilizzo di cavi phono con una buona schermatura potrebbe aiutare un po'.
Per quanto riguarda il braccio, non mi piace che lo shell possa leggermente ruotare intorno all'asse del braccio dovrebbe essere del tutto solidale! Vedi se trovi il modo per fissarlo definitivamente, eventualmente incollandolo. Lo spessore tra shell e testina è necessario solo se non riesci in altro modo a rendere orizzontale il braccio quando è poggiato sul disco in fase di lettura. Potresti anche regolare l'altezza del braccio agendo sulle brugole che dovrebbero essere poste alla base, dove si fissa sul giradischi. Se hai dei dubbi, segui questa eccellente guida che spiega tutto passo-passo.
Ricordati che alterando l'altezza del braccio probabilmente avrai alterato anche il punto d'azione dell'alzabraccio, quindi eventualmente regola l'altezza di quest'ultimo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alessandro,
senza conoscere alcune informazioni di vitale importanza è abbastanza difficile dare consigli sensati. Più precisamente mancano: budget a tua disposizione, descrizione del resto dell'impianto, descrizione dell'ambiente. Provo comunque a dare qualche indicazione di massima. Se ascolti solo rock, bisognerebbe puntare a un'amplificazione solida, con un buon senso del ritmo. Mi vengono in mente gli integrati di casa Naim e Rega, ad esempio. Spesso, in UK, l'abbinata PMC-Naim è stata molto apprezzata. Potresti cercare un Naim Nait, a partire dal 5 per salire a un XS, magari, nuovi o usati a seconda del budget a tua disposizione. Ci vedrei bene anche un Rega Brio R o superiore. Una scelta azzardata, ma secondo me vincente nell'ascolto della musica rock, potrebbe essere quella con un integrato Krell, da cercare nell'usato eventualmente. Si trovano con una certa facilità i 300i di parecchi anni fa, a prezzi molto interessanti.
Naturalmente molto dipende dalle sorgenti che utilizzi, non mi è chiaro come i tuoi ascolti tramite Tidal e Spotify possano poi passare attraverso l'amplificatore.
La prossima volta, magari, fai uno sforzo in più per essere più chiaro e comprensibile (e, per favore, evita di scrivere direttamente alla mia mail personale!).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alessandro,
se i tuoi diffusori ti sembrano carenti in gamma bassa la colpa non è loro ma dell'ambiente! Evita assolutamente di aggiungere un subwoofer, perché sarebbe inutile e anzi dannoso. Lavora sul posizionamento e sull'acustica dell'ambiente che, probabilmente, si mangia le basse frequenze che questi diffusori possono riprodurre in gran quantità. Una mansarda di 70 mq è probabilmente vuota, prova ad inserire arredi assorbenti, in primis poltrone in tessuto, divani, quadri in tela senza vetro, arazzi, cuscini e tappeti a pelo lungo. Porta i diffusori in giro per la stanza, ci dovrà pur essere una posizione nella quale si sentono i bassi! Anche la posizione del punto d'ascolto è fondamentale, naturalmente.
Per quanto riguarda l'acquisto del lettore CD va benissimo il Naim (ma anche il Bryston) mentre per il giradischi mi fermerei con il Rega P3 e lo doterei di una buona testina, magari ancora Rega. Con 1000€ di budget complessivo non riuscirai ad acquistare un giradischi che suona globalmente meglio del tuo P3. Infine i cavi: non forniamo più consulenza su questi accessori da tanti anni, ormai.
In generale, però, ti dico che un cavo non potrà aggiungere bassi laddove non ce ne sono!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buona sera,
la ringrazio, anche se con ritardo della risposta (“Sostituire delle vecchie B&W DM4”) e degli utili consigli, alla fine mi è capitata un occasione e l'ho colta ho preso AudioNote AN-E SPX SE, sicuramente un gradino bello alto rispetto al mio impianto ma adeguate ad un futuro upgrade.
Cordiali saluti,
Alessandro - E-mail: asinimberghi (at) libero.it
LC
Caro Alessandro,
hai fatto un ottimo acquisto e certamente sarà un passo avanti rispetto alle vecchie e oneste B&W DM4! Grazie per il feedback e buon ascolto!
Dopo un periodo di silenzio durato oltre tre anni tornano sulla scena dell'alt-rock inglese i Bombay Bicycle Club. Echi di new wave anni '80, un giro di basso che ricorda quello di Peter Hook dei Joy Division e dei New Order, atmosfere cupe e post-industriali in questo singolo (Eat, Sleep, Wake (Nothing But You)) che preannunciava il nuovo album, Everything else has gone wrong, appena uscito (17 gennaio).
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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