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3 domande
Buongiorno Direttore,
avendo profonda stima le chiedo due consigli relativamente a due situazioni completamente differenti:
Attendo sue e colgo l'occasione per ringraziarla.
Cosa posso fare? Allego foto dell'installazione.
Cordiali saluti,
Alberto - E-mail: alberto.zanelli (at) gmail.com
LC
Caro Alberto,
non solo le casse sono attaccate alla parete, ma le hai sistemate nel punto di maggiore esaltazione dei bassi, ovvero in un angolo! Non puoi fare niente, se non spostarle da quella posizione. Per esigenze estetiche l'unica soluzione è prendere altri diffusori, da scegliere tra quelli da incasso: un buco nella parete e il gioco è fatto. Non esistono molte alternative, però ci provo comunque. Nel tentativo di far diminuire un po' i bassi potresti o eliminare il subwoofer o provare, se possibile, ad attenuarne in qualche modo il livello. È un'unità passiva, l'unico modo per abbassarne il livello sarebbe quello di pilotarlo con un amplificatore dedicato e poi provare a regolare i livelli in maniera tale da farlo suonare un po' più basso dei satelliti.
Un disperato tentativo potrebbe anche essere quello di sostituire i satelliti con i modelli più piccoli, es. i 4.2 o 3.2, che hanno woofer più piccoli, anziché l'unità da 6" che equipaggia i tuoi.
In ogni caso, non prevedo niente di buono, visto che questi diffusori NON sono nati per uso HiFi ma, come dichiara il costruttore stesso sono “ideal for shopping malls, sports bars, and health clubs”. Quindi, prova a spiegare a tua moglie che la vostra mansarda non è né un centro commerciale, né un bar dello sport, né una SPA :-)
Per quanto riguarda invece il piccolo ampli col TPA3116, prima di sostituire i condensatori mi preoccuperei che tutto il contorno consenta di sentire eventuali differenze tra condensatori diversi. E non è ovvio. Altrimenti stiamo parlando del nulla. Condensatori migliori sono un po' sempre i soliti marchi (Elna, Mundorf etc.). Infine l'alimentazione: credevo di averlo già spiegato bene, ma evidentemente no. Quello che brucia gli apparecchi è il voltaggio troppo elevato, non l'amperaggio. E anche sul voltaggio ci sarebbe da ragionare, perché questi chip in genere hanno decine di protezioni contro ogni abuso. Semmai potrebbero esplodere i condensatori, se non adatti a voltaggi superiori. Gli ampere di un'alimentazione indicano solo la riserva di energia (diciamo così) a disposizione dell'amplificatore. Il fatto che siano in eccesso è solo uno spreco di risorse, ma non si rompe niente. In generale, meglio abbondare, così l'amplificatore avrà a disposizione energia sufficiente anche nelle situazioni più difficili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Maurizio,
il posizionamento è abbastanza infelice, in effetti e in tutta sincerità, al di là di tutte le altre ovvie considerazioni, starei attento a non tenere dei diffusori sullo stesso ripiano dove c'è un amplificatore a valvole. Queste ultime, infatti, soffrono le vibrazioni e, in alcuni casi, hanno problemi di microfonicità. Si comportano, cioè, come microfoni. Io, anziché utilizzare punte coniche, proverei ad isolare il più possibile il diffusore dal ripiano, tramite elementi in gomma smorzante. Quello che hai fatto tu peggiora solo la situazione. Le punte coniche non smorzano proprio niente, anzi. Come potrebbero smorzare? Sono rigidissime! Hai mai visto gli ammortizzatori di un'auto realizzati tramite punte coniche? Io no.
Capiamoci: l'energia dei diffusori va assorbita! Le punte, al massimo, la trasmettono inalterata al resto della struttura (e auguri!). Ora, se la struttura è adatta le dissipa essa stessa o le trasferisce al pavimento. Ma non in questo caso, direi. Non mi meraviglia che in queste condizioni tu senta una gamma medio-alta stridula: punte coniche su ripiano in vetro, su una struttura assolutamente inadatta sulla quale è poggiato anche un ampli a valvole. Insomma, non potevi fare di peggio.
Per quanto riguarda i diffusori, cerca di non peggiorare ancora la situazione e vai di Elac Debut, sia B5 che B6. Non sbagli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Problema collegamento lettore cd-DAC
Gentile direttore,
desidero aggiornarla sull'argomento (Vol. 909 e 910). Ho provato con un altro cavo digitale 75 ohm, ma niente da fare. Nemmeno l'alimentazione a batteria è stata risolutiva (come immaginavamo). Cercando meglio in rete, ho trovato che anche altri possessori del Topping D50 hanno riscontrato che l'ingresso digitale non funziona con alcune sorgenti. Contattato il venditore, ha accettato la restituzione. Alla fine di questa triste storia... desidero ringraziarla ancora per il suo aiuto.
Un cordiale saluto
P.S.: Le immagini di tanta gente insieme nel video proposto la scorsa settimana sono una bella testimonianza di questi tempi.
Nicola - E-mail: nicolaonline (at) gmail.com
LC
Caro Nicola,
grazie per questa preziosa informazione. Se così fosse, il prodotto è stato progettato male. Evidentemente. Non esiste ragione al mondo per la quale un prodotto non debba essere compatibile con altri ai quali deve per forza essere collegato (un DAC va su una meccanica CD o su un PC/altra sorgente digitale). Insomma, sembrerebbe che Topping abbia...toppato! :-) Buono a sapersi.
Quanto alle immagini del live con tanta gente che canta e si diverte tutta insieme, mi fa piacere abbia apprezzato. In questi tempi dove si dà voce ai peggiori depressi, uccellacci del malaugurio o peggio, ai novelli Torquemada sempre pronti ad additare il vicino di casa, che ci dicono che niente sarà più come prima e che partoriremo tutti, maschi compresi, con dolore, a me piace pensare che invece sarà meglio di prima, perché impareremo ad apprezzare anche le piccole cose che davamo per scontate e che, invece, non lo sono affatto. La vita è cambiamento, chi si adatta vince e magari impara anche a vivere meglio. Gli altri sono destinati all'estinzione. Questo ci ha insegnato Charles Darwin.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Downgrade e Arche Audio FR2
Ciao Direttore,
Ho la fortuna di conoscere TNT-Audio da molti anni e la leggo sempre con grande soddisfazione e passione e ti ringrazio per le tue risposte e per gli ottimi prodotti che segnalate, alcuni dei quali ho la fortuna di avere ancora con me.
Vengo al dunque, con 2 domande molto semplici. Innanzitutto che fine ha fatto il tuo splendido editoriale di poche settimane fa sul downgrade, di cui attendevo con ansia la seconda parte?
Seconda domanda: sono rimasto molto molto colpito dalla recensione di giugno scorso delle Arche Audio FR2, ma purtroppo non sono reperibili e la cosa mi dispiace tanto. Sto sbagliando o è così? Nel caso mi puoi dare una dritta per recuperarne un paio? È stato per me un colpo di fulmine, per la soluzione tecnica e per l'estetica. Ci sono eventualmente altri diffusori full range monovia degni di nota?
Complimenti ancora e grazie di cuore
Ciao,
Christian - E-mail: montauno (at) libero.it
LC
Caro Christian,
il mio minicorso sul downgrade continua! La scorsa settimana, avrai notato, è uscita la seconda puntata. E la prima è ovviamente ancora online, niente viene cancellato. Il minicorso a puntate lo troverai sempre nella pagina delle nostre FAQ.
Ti ringrazio per l'apprezzamento. Ci tengo però a precisare, a te come ad altri che hanno chiesto la stessa cosa: quando pubblichiamo articoli in più parti, recensioni o articoli generali che siano, non è che dobbiate attendervi una cadenza settimanale delle varie puntate. Non è stato scritto da alcuna parte. Le puntate successive saranno pubblicate quando pronte, e non è detto che riusciamo a scriverle di settimana in settimana.
Per quanto riguarda i diffusori Arche Audio, mi risulta che siano disponibili, vedi anche direttamente su Amazon (ammesso che in questo periodo spediscano merce voluttuaria come l'HiFi). Mi sono accorto che c'era un problema sul link al sito del Costruttore, che ho prontamente sistemato. Quello corretto è archeaudio.com.
Quindi, ammettendo che con questi chiari di luna sia ancora possibile ordinare online prodotti di questo tipo, mi pare che le Arche FR2, che tanto ti hanno incuriosito, siano disponibili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Semplificazione
Buona sera Lucio, ti disturbo dopo un anno o forse più per un consiglio che riguarda un desiderio di semplificazione del mio impianto, principalmente della parte digitale dello stesso. Attualmente è composto da un pc Asus t book con JRiver e Fidelizer + hard disk esterno da 500 GB da cui esco con pennetta M2Tech per andare verso un dac M2Tech hi face prima serie (quello senza usb). Uso anche (poco) un blu ray Panasonic che ha uscita ottica, anch'esso collegata al m2 tech. Utilizzo poi il cell come telecomando per JRiver e per veicolare ascolti da Tidal, Spotify e radio internet. L'ampli è un Rotel Ra 1062 e le casse sono delle Elac Debut B5. All'analogico ora non voglio pensare più di tanto, ho un Project Rpm1 che monta una Elys 2 ed un pre phono Graham Slee Communication, l'insieme non mi soddisfa molto ma ci sarà tempo per far crescere sia la qualità dell'analogico sia il numero dei dischi, vedremo e un passo alla volta. Cavi e ciabatta sono tutti diy su progetti TNT-Audio. Vengo al punto, vorrei togliere un po' di scatole, abbandonare il pc che, pur con l'espansione della memoria, rimane sempre poco più di un tablet e magari svecchiare la parte dac che secondo me non è oggi così convincente. Vorrei farlo eliminando anche l'ampli, ragionando quindi su di un apparecchio all in one/server, con dac interno e con possibilità di connessione bluetooth o wifi. Insomma, tutto più semplice senza rinunciare e qualità e flessibilità del sistema. Budget intorno ai 1000/1500 compresa la vendita dei surplus in mio possesso. Ultime indicazioni, stanza piccolina e trattata per riflessioni e rimbombi, generi tutti a parte la lirica, ci ho provato ma, a parte qualche raro caso, proprio non mi piace.
Grazie già da ora per i consigli che vorrai e potrai darmi e per il lavoro che tu e i tuoi collaboratori portate avanti da anni per il solo piacere di condividere la passione per la musica.
Un caro saluto,
Raffaello - E-mail: r.allegretti (at) outlook.it
LC
Caro Raffaello,
la soluzione alla tua legittima voglia di semplificazione la trovi in casa Cocktail Audio. I loro music server fanno esattamente tutto ciò che ti serve e, credo, pure qualcosa in più. Il modello X35, ad esempio, che costa più o meno la cifra che pensavi di spendere, gestisce uno storage interno fino a 8TB ma ne può gestire altri esterni (anche NAS), legge e rippa i CD, legge DSD, è predisposto per TIDAL, Deezer, Qobuz, Internet Radio, è Roon Ready, MAQ compatibile, ha un ampli interno 100 watt per canale in classe D dual mono e ha persino un ingresso phono per il tuo giradischi! Ha un'app che consente il controllo remoto da smartphone o tablet e tante altre cose ancora. Non credo troverai di più a questa cifra. In pratica puoi disfarti di tutto e utilizzarlo come tuttofare assoluto. In caso di voglia di upgrade, potrai sempre optare per un migliore amplificatore esterno, o un DAC, anche se da questo punto di vista è già ben equipaggiato, montando un ESS Reference Sabre 9018 K2M 32Bit/384Khz, roba serissima di alto livello.
Se vuoi, puoi leggere la nostra recensione del predecessore, che era un po' meno completo, il modello X30.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luigi,
mi spiace che il tuo fido C350 abbia esalato l'ultimo respiro. Forse è riparabile, ma di questi tempi la vedo veramente difficile. In futuro potrai sistemarlo ed eventualmente venderlo per recuperare un po' di capitale. Sono d'accordo sulla tua scelta di orientarti verso uno dei due integrati Cambridge Audio, visto e considerato che utilizzi già un CD player di questa Casa. Il suono è un po' più vivace rispetto a NAD, ma alle Elac questo non dispiacerà affatto. Il fratello maggiore, il CXA 60, offre in più anche la connettività digitale, che potrebbe tornare utile. Quindi sì, opterei senz'altro per il modello CXA60. Non hai spiegato come mai abbia provato e poi reso il NAD C326, cosa non ti piaceva? Sono curioso di sentire le tue impressioni.
Anche per te vale il discorso che facevo prima: speriamo che questo blocco imposto da Amazon sui beni voluttuari sia relativo al solo stoccaggio e che, invece, almeno le merci già presenti nei loro magazzini siano spedite regolarmente. In caso contrario sono sicuro riuscirai a trovare un negozio italiano online che può spedirti l'amplificatore scelto. Il primo risultato utile che ho trovato è Da Pieve HiFi che sembra in grado di spedire questo apparecchio, con spese di spedizione gratuite. Prova a sentirli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ampli per TNT Munis
Buongiorno Lucio,
sono un tuo conterraneo (provincia di Sassari) che dopo aver letto un po' di articoli su TNT-Audio si è costruito le famose TNT Munis come da progetto.
Sono sicuro che in molti hanno fatto questa domanda ma provo a formularla ugualmente:
quale amplificatore (economico) posso affiancare per una buona resa?
Possiedo un vecchio Pioneer SA6500II da riparare. Potrebbe essere affiancato?
Grazie anticipatamente e buon lavoro.
Giovanni - E-mail: vannimele65 (at) gmail.com
LC
Caro Giovanni,
complimenti per aver deciso la difficile strada dell'autocostruzione e per aver scelto le Munis, anche a distanza di tanti anni dalla pubblicazione del progetto (1998!). Non ci sono raccomandazioni particolari per quanto riguarda l'amplificazione da abbinare, un qualunque buon integrato con 25/30 watt per canale sarà più che sufficiente, avendo una sensibilità buona, di 87.5 dB/w/m. Il vecchio Pioneer SA6500 II è un bell'oggetto, che avrà anche un certo numero di estimatori, ma ha decisamente fatto il suo tempo. Se la riparazione non fosse costosa potrai decidere di tenerlo e utilizzarlo, ma oggi anche un semplice Nobsound F900S secondo me gli fa barba e capelli, soprattutto in termini di trasparenza, pulizia, immagine e dinamica. La potenza del tuo Pioneer si attesta su circa 25 watt per canale, ma erano i 25 watt di un tempo, quindi buoni per un carico da 8 ohm perfetto, ma assolutamente inadeguati a pilotare con dinamica e autorevolezza un qualunque carico reale. E non sto neppure pensando allo stato della componentistica passiva, condensatori d'alimentazione in primis, ormai secchi e incapaci di fornire tutta l'energia necessaria. Quindi, se la riparazione fosse economica procedi pure, ma poi pianifica di rivenderlo (100/150€ li recuperi) e di sostituirlo con un ampli come quello citato sopra, o con un Dayton DTA100/120, che è ben altra cosa. Se tutto va per il verso giusto dovresti persino riuscire a recuperare una piccola cifra.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Quarantena in vinile
Caro Lucio,
Ogni tanto negli anni ti scrivo, per un consiglio, per un riscontro sui nuovi acquisti o per qualche riflessione, come ora. Non posso che rinnovare i complimenti per il grande lavoro che fate, tu e il tuo staff, per questa presenza costante che per tanti di noi è un punto di riferimento ineguagliabile.
Questo periodo di quarantena inizia a farsi lungo, almeno qui in Lombardia, e se da un lato il maggior tempo libero per noi amanti della musica è un'opportunità per ascoltarne di più, dall'altro fa risvegliare il tarlo dell'audiofilo, spingendoci a curiosare tra offerte e articoli, a rileggere recensioni... Il Diavolo veste Prada, e ascolta NuPrime, Rega, Naim ecc...
A chi di noi non balenano spesso in mente idee e tentazioni? Il più delle volte fini a se stesse e non mirate al risultato finale, ovvero il buon ascolto della musica. Io per praticità ascolto da sorgenti digitali, ma ogni tanto mi passa per la testa di provare a buttarmi nell'analogico: il vinile ha indubbiamente il suo fascino, ma a che prezzo? Per un ascolto di qualità serve un buon giradischi con una buona testina, un pre-phono all'altezza... certo non cose che ti regalano! Per non parlare del costo dei vinili, che poi, a quanto sento, sono spesso ristampe di dubbia qualità, probabilmente prodotte sull'onda del marketing più per un ritorno di tendenza che non per il rilancio di un supporto di alto livello.
Giusto nei primi giorni in cui ero costretto in casa ho visto tra le occasioni per un NuPrime IDA 8 (usato a circa metà prezzo del listino). Le tue recensioni per i prodotti NuPrime mi hanno entusiasmato, anche in relazione alla musica che ascolto e al suono che mi piace, e ci ho fatto un pensierino. Anche per l'idea di semplificare l'impianto riunendo ampli e DAC. Poi ho pensato, senza lasciarmi incantare dalle recensioni, che probabilmente non sarebbe un upgrade rispetto al mio attuale setting. La classe di prezzo dell'IDA 8 (incluso dac) è la medesima di quella del mio solo ampli... A volte è la notte a portare consiglio, a volte la musica ... a volte insieme ;-)
Così mi sono messo all'ascolto. (PC dedicato con Fidelizer e foobar, lettore CD NAD C521BEE come meccanica, DAC Ifi micro iDSD con iSilencer, AMPLI Rega Brio R, CASSE Elac Uni-Fi BS U5 su stand Dynaudio, cavi autocostruiti). E ascoltando, le risposte mi arrivano sempre, si! Perché dopo aver fatto come tutti il mio percorso di miglioramento dell'impianto, ora mi godo appieno la mia musica, e avendo la fortuna di avere un locale quasi dedicato ... me la godo forte! Mi chiedo cosa vorrei di più, o di diverso nell'ascolto... e non so rispondermi. La verità è che se parto da annunci, letture, riviste, occasioni... la voglia di acquisto compulsivo bussa sempre dalla porta dell'irrazionalità, ma se parto dal fine ultimo, ovvero ascoltare musica, sono già pienamente soddisfatto!!
Ifi audio oltre a fare ottimi prodotti (a mio parere), è sempre aggiornatissima con le release del firmware (anche dei prodotti fuori produzione) e con le ultime versioni ha implementato la decodifica del formato MQA. Questo, unitamente al tuo editoriale di Febbraio che sottolinea come in paesi di riferimento per l'HiFi (come l'Inghilterra) lo streaming la fa da padrone, mi ha convinto a provare Tidal Hi-Fi e Master. Dopo due giorni ho capito che non tornerò più indietro. Vedendo la musica come forma d'arte è come avere a disposizione il Louvre, gli Uffizi, il Prado... Una scelta infinita di musica, le ultime novità, gli album che non sentivo da quando ero ragazzino (e che avevo in musicassetta)... per una spesa che più o meno era quanto investivo mensilmente per l'acquisto di qualche CD. Sto ascoltando ore di musica di ogni genere, dai Pink Floyd ai Prozac+, da Tchaikovsky ai Roxette, da Elisa all'ultimo dei Green Day... e il tutto con una qualità da formato CD in su!
Certo non c'è proprio tutto! Certa musica popolare per esempio non si trova, non la discografia completa dei Tancaruja per esempio ;) (li conosci? sono Sardi).
Mi scuso per la lunghezza di questa mail, ho voluto condividere queste mie riflessioni. Magari in questo periodo dovendo stare a casa c'è un po' più tempo (e pazienza) da impiegare per la lettura anche delle "lettere al direttore"!
Federico - E-mail: fedezix (at) libero.it
LC
Caro Federico,
condivido le tue riflessioni, per le quali ti ringrazio. Il mondo è bello perché è vario, la settimana scorsa ho pubblicato la lettera di un audiofilo infuriato perché le case discografiche si stavano dando allo streaming! Per quanto riguarda la tua voglia di upgrade, la trovo assolutamente normale, soprattutto in tempi nei quali si è confinati in casa e il cervello lavora, a caccia di distrazioni. Non credo, tuttavia, che l'acquisto dell'ampli NuPrime ti avrebbe procurato chissà quale giovamento rispetto alla tua situazione attuale, direi ottima. L'upgrade, quando si fa, deve essere di sostanza, qualcosa che faccia veramente compiere un salto di qualità inequivocabile. In questo caso non sarebbe accaduto, secondo me. Magari sarebbe stato un sidegrade, questo sì.
In questi casi, per saziare la fame di upgrade e tenere la mente impegnata, valgono i consigli presenti nel mio minicorso sul downgrade. Trova un oggetto del desidero del passato, o un giocattolo poco costoso del presente, e fai esperimenti. Qualcosa si impara sempre e nel frattempo ci si diverte.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alessio,
io credo che anche un solo finale LK85 possa far andare le tue Kaber più che bene! Il passo avanti rispetto alle attuali Tukan dovrebbe essere sensibile. Per migliorare c'è sempre tempo, sia con la multiamplificazione (le Kaber gradiscono) sia con un solo finale migliore di quello attuale. Per ora, francamente, lascerei tutto così com'è ed eviterei di vagare per forum, dove ovviamente troverai tutto e il contrario di tutto. Attacca le casse al tuo amplificatore e goditele. Impara a conoscerle e, in futuro, si vedrà. Per capirci meglio: le Kaber hanno un'impedenza da 4 ohm, carico sul quale il tuo finale riversa ben 85 watt per canale, direi che ce ne sia d'avanzo per organizzare qualche piccola festa danzante, se non fosse che in questo periodo non è consentito. Alla peggio balli da solo :-)
Nel frattempo goditi la musica, ne abbiamo un gran bisogno. Ovviamente, sto immaginando che le Kaber siano inserite in un ambiente a loro adeguato, altrimenti è pure probabile che suonino meglio le attuali Tukan. Fai qualche prova e fammi sapere...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Sig. Lucio,
seguo da alcuni anni gli argomenti trattati sul suo interessante e utile sito.
Ho così pensato di scriverle questa mail per rendere pubblico un problema audio avuto di recente, il quale penso potrebbe interessare a chi si trova, come me, a connettere oggetti vintage con sorgenti audio più moderne.
Tempo fa ho acquistato due cavi DIN - RCA (immagini in allegato) proprio per il suddetto scopo; purtroppo però, dopo averli collegati è emerso, nei passaggi a basso volume, un cupo ronzio a 50 Hz. Dopo aver utilizzato l'impianto per un po' di mesi in questa condizione, una settimana fa mi sono infine deciso ad assemblare due cavi "fai da te", e il ronzio è "miracolosamente" scomparso.
Ho allora "sventrato" uno di questi cavi acquistati, scoprendo con stupore che la schermatura era composta da soli 10 sottilissimi conduttori (trefoli), contro i 60 e più di un cavo schermato ordinario.
Morale: di fronte ad un problema del genere, specialmente se è la prima volta che si collega un acquisto vintage, magari si potrebbe essere tentati di dare la colpa allo stesso, e invece...
P.S.: ho letto la recensione dei diffusori a basso prezzo e vorrei suggerirle di provare, se mai ne avrà l'occasione e il tempo, le "AEG" LB4711 (suppongo cinesi), le quali costavano, nel 2015, 50 euro l'una, ed oggi su certi siti ancora meno.
Grazie infine per il vostro sforzo di mantenere attivo il sito, anche in questi tempi di restrizioni, e complimenti per l'approccio ragionato alla materia Hi-Fi.
Cordiali saluti,
Giovanni - E-mail riservato
LC
Caro Giovanni,
ti ringrazio molto per i due suggerimenti, quello sul cavo schermato e quello per i diffusori. Nella mia comparativa ho escluso anche altri contendenti, purtroppo ho dovuto operare una certa selezione. Queste AEG le avevo viste, ma intanto sono diffusori da pavimento, in secondo luogo il costo non è di 50 euro, ma più del doppio, cui aggiungere le spese di spedizione. Si arriva facilmente al triplo del budget che avevo previsto. E su Amazon e altri siti mi risultano non più disponibili. Le terrò eventualmente in considerazione per una panoramica a confronto tra diffusori da pavimento di primo prezzo!
Grazie per il feedback e buon ascolto!
Ancora nuovissime uscite discografiche! Appena pubblicato l'ultimo album di Morrissey (ex-Smiths, per chi si ricorda) dal titolo “I'm not a dog on a chain”. Sonorità più sintetiche ed elettroniche rispetto a quelle cui eravamo abituati, anche in questa Bobby, don't you think they know?, in un mirabile duetto con niente poco di meno che Thelma Houston!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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