Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 15/2/2020 - 22/2/2020

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  1. Regali HiFi
  2. Upgrade testina giradischi
  3. Thiel 1.6 e amplificazione
  4. Consiglio su finale di potenza
  5. Aumentare la gamma alta
  6. Richiesta di informazione amplificatore YBA Integré
  7. Nuovo lettore CD
  8. Audionote AN-E
  9. Upgrade e problema di balance
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Regali HiFi
Carissimo Direttore,
nel ringraziarti di cuore per il prezioso servizio che tu e i tuoi collaboratori offrite alla comunità di appassionati dell'alta fedeltà e della musica e augurando a tutti un bellissimo 2020, ho il piacere di condividere, con questo mio messaggio, una bella storia di Natale appena vissuta.
Circa tre anni fa, attingendo all'immenso tesoro di informazioni che il sito TNT-Audio rappresenta, ho realizzato una versione curata, per ascolti serali, del famigerato "
Insulto". La sorgente è un lettore CD Naim e i diffusori sono delle snelle torri monovia di tipo TQWT che ho costruito in quello stesso periodo, con buoni altoparlanti Fostex da 5 pollici e rete zobel (di qualità) per facilitare il lavoro al piccolo ampli.
Tanti amici - tra cui vari appassionati - sono rimasti a bocca aperta, increduli dell'esperienza di ascolto. Tra questi il mio migliore amico, che per me è come un fratello e si sta avvicinando ora a questa nostra passione.
Ebbene, a quel tempo gli promisi che ne avrei costruito uno anche per lui. Ma, come credo tu sappia bene, il tempo è l'unica vera scarsa risorsa, tra lavoro e famiglia, oltre a tanti impegni che sono o sembrano spesso urgenti...e la promessa non si realizzava. Nel frattempo il mio amico ha purtroppo vissuto esperienze molto provanti, con un 2019 parecchio tosto.
Così, in 6 mesi di ritagli di tempo (serali, appunto), sono riuscito a mantenere la promessa e... il piccolo impianto gemello ora suona a casa sua. Non ti dico l'emozione quando, a fine dicembre, ha scartato il regalo, lo abbiamo installato e ci siamo goduti tre ore filate di musica...
Trovi in allegato le foto dei gemellini, unici al mondo: il mio è quello a dx (si vedono i tre anni di vita sulla leggera patina dei connettori posteriori). Allego anche una foto dei cavi - sempre autocostruiti su base cat 5 - che collegano, in entrambi gli impianti, i diffusori all'ampli.
Concludo dicendo che tutto questo è scaturito da una grande passione, un forte affetto e dall'esistenza di TNT-Audio... Grazie!!!
PS: seguono alcune note costruttive

Cesare - E-mail: cesare (at) sssup.it
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Cesare,
la tua storia mi ha commosso ed emozionato! Complimenti di cuore a te, sia per il gesto generoso sia per la straordinaria e bellissima realizzazione! Un “bravo” non basta. Queste storie ci ripagano ampiamente di tutta la fatica che facciamo per condividere con voi le nostre esperienze, progetti, idee e opinioni. Bellissimo, sono senza parole.
Grazie per il feedback, godetevi la musica adesso!
Lucio Cadeddu

Upgrade testina giradischi
Salve Direttore,
vorrei fare un upgrade della testina giradischi e mi piacerebbe avere un tuo consiglio perché sono abbastanza digiuno sulle testine in commercio. Il mio impianto è così composto:

I due sistemi vengono switchati da un Dynavox Amp-S verso diffusori Tannoy XT6F Revolution con cavi Kimber. Il rendimento dell'impianto mi soddisfa, avendo finalmente posto fine a tutte le paranoie del digitale comprando il Cocktail Audio adesso mi dedico a migliorare l'analogico (anche se prevedo, fra un pò di tempo e finanze permettendo, un upgrade dei diffusori), per adesso mi stuzzica l'idea di provare una testina nuova, pur rimanendo sul tipo MM ho visto nella fascia di prezzo 300/400€ O altro? O magari può valere la spesa passare direttamente a una Ortofon 2M black o Goldring 2500? Ci sono reali differenze sonore? in ogni caso quale si adatta meglio al mio impianto?
I miei ascolti più frequenti sono rock, rock/blues, hard rock, progressive.
Grazie mille per la consueta disponibilità.
Massimo - E-mail: axismax (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
la mia preferenza personale andrebbe sulle due Goldring, o la 2300 o la 2500. Credo che la differenza stia tutta nello stilo, quindi puoi anche fare un upgrade in passi successivi. Mi permetto di aggiungere, visto che hai un bel giradischi Clearaudio, una Clearaudio Performer W2 MM008, che dovrebbe interfacciarsi bene con il tuo braccio di lettura. Ancora, considera Sumiko Moonstone, Gold Note Vasari Gold, Grado Statement Platinum 2. L'ideale sarebbe ascoltarle ma mi rendo conto che questo è praticamente impossibile. In ogni caso, in qualunque modo tu scelga, una di queste elencate sarà un passo avanti importante rispetto alla situazione attuale. Se posso permettermi un appunto, non mi piace che tu utilizzi componenti di un certo pregio e poi colleghi tutto a una switchbox da 60€. Hai provato ad ascoltare senza? In realtà non capisco neppure bene a che ti serva, basterebbe usare le uscite non amplificate del Cocktail X35 (etichettate come Analog Out) e collegarle a un ingresso linea del tuo amplificatore Musical Fidelity.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Thiel 1.6 e amplificazione
Ciao Lucio e buone cose per questo nuovo anno da poco iniziato. Ho seguito il tuo consiglio e ho ascoltato ancora attentamente sia le Rega che le Thiel, così come alcune Proac, d15 e 18. Alla fine ho preso le thiel T.6 e ne sono parecchio soddisfatto allontanandomi volentieri dal suono a cui sono abituato. Le sto ascoltando da circa due mesi con la semplice amplificazione interna al Cocktail Audio x35. Ora vorrei un tuo parere sull'amplificazione più adatta alle Thiel. Questo perché, in rete, moltissime persone continuano a rimarcare l'importanza di un'adeguata amplificazione per le thiel e anche tu, se non sbaglio, sei dello stesso parere. Sia chiaro che non sto cercando più potenza, ma solo sfruttare al meglio i miei diffusori. Non so se affiancare un buon finale al Cocktail usandolo come pre oppure un integrato. Per esempio, dei moduli hypex 180 potrebbero essere realmente un passo avanti o avrei solo più potenza? Tra l'altro ho trovato un amplificatore già assemblato con questi moduli, l'unico problema è che ha solo collegamenti bilanciati mentre l'uscita del Cocktail è sbilanciata. Ho chiesto chiarimenti alla Polaris audio e mi hanno risposto così: “Le suggeriamo di contattare il servizio tecnico del Produttore del Suo amplificatore finale per chiedere informazioni su quali eventuali adattatori utilizzare per il collegamento (se disponibili come accessori specifici).
Un finale con ingresso di linea XLR interamente e realmente bilanciato può richiedere un segnale che entri a 4.5VRms o 6Vrms, anch'esso bilanciato. Ma questo non sarebbe possibile farlo nel caso specifico, poiché il CocktailAudio X35 ha una uscita di linea sbilanciata RCA da 2Vrms”.
Un rivenditore mi ha proposto un vecchio, parecchio vecchio Nad 2200pe, secondo lui con poca spesa avrei un'ottima amplificazione con un bel po' di corrente per le Thiel (ma il cocktail audio non ne ha di corrente???). Per farla breve, sono intenzionato a spendere intorno ai mille euro nell'usato, ma solo se ne vale veramente la pena. Non sono fissato con la classe A, le valvole o amplificazioni enormi che pesano 30 kg e dal nome altisonante. Se fanno bene il loro lavoro acquisto anche amplificazione moderne di qualsiasi classe e magari spendo anche meno. Grazie per il tempo che dedichi a noi lettori e audiofili poco esperti.
Buone cose.
Aldo - E-mail: kelvin.labs (at) libero.it

LC
Caro Aldo,
sono felice che le Thiel ti siano piaciute. A mio parere puoi tenere tranquillamente l'amplificazione interna al Cocktail, in primis perché non è male e in secondo luogo perché con 1000€ non credo riuscirai a migliorare chissà quanto. Certamente non sarebbe un passo avanti il vecchio NAD che ti hanno proposto. I moduli Hypex vanno bene, ma bisogna vedere come sono stati implementati. L'impostazione sonora è probabilmente più calda e morbida rispetto all'amplificazione interna del Cocktail. Preferirei, tra l'altro, utilizzare un amplificatore integrato e non un finale di potenza. Per un migliaio di euro non credo riusciresti a trovare qualcosa di irresistibile ma valuta qualche buon usato di Naim, Rega, Musical Fidelity. Ti consiglio questi marchi per non esasperare il carattere dettagliato e aperto delle 1.6. Prenditi tempo, cerca nell'usato e valuta solo ciò che puoi realmente ascoltare a casa tua. Potresti renderti conto che, per fare un significativo passo avanti, sia necessario un budget più consistente. Nel frattempo, goditi la musica!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su finale di potenza
Buonasera Direttore, sottopongo alla sua attenzione la mia curiosità/convenienza nel completare il mio sistema hi-fi con l'inserimento di un finale di potenza. Per darle un quadro chiaro dell'attuale composizione:

La stanza in cui è stato allestito è una mansarda rettangolare di circa 20 metri quadrati, alta 2 metri; tutti i componenti sono appoggiati in catena su un mobile basso, tranne il giradischi che si trova sopra il lettore cd non avendo a disposizione altre posizioni dove metterlo. Le casse le ho allontanate di circa 50 cm dalla parete posteriore e di 40 cm ai lati rispetto al muro; nei due angoli dietro le casse ho acquistato delle bass trap in basotect del diametro di 20 cm e alte 120 cm.
Mi chiedevo se con un budget di circa 1000 euro potevo valutare l'aggiunta di un finale di potenza, in virtù di un'idea di maggior raffinatezza del segnale legata ad una miglior efficienza.
Mi farebbe piacere ricevere una sua valutazione.
La ringrazio fin d'ora per l'attenzione.
Saluti
Stefano - E-mail: stefanobizzarri9 (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
voto decisamente contro l'inserimento nel tuo impianto di un finale di potenza. Non avresti alcun vantaggio pratico, perché la potenza in più sarebbe sprecata (vista anche l'alta sensibilità delle Klipsch) e vedrei meglio, semmai, un upgrade dei diffusori, magari cercando nell'usato un diffusore, da stand o da pavimento, entro i 1000 euro stanziati per l'eventuale finale di potenza. Il salto qualitativo sarebbe molto più sensibile. Il tuo Arcam attuale, tra l'altro, è un ottimo integrato, molto più costoso dei diffusori (e già questo è un errore) e di potenza molto elevata. Con 1000 euro di sicuro non troverai un finale che sia in grado di suonare meglio, anzi. In più, allungheresti il percorso del segnale - non una buona idea - e inseriresti nell'equazione un'altra variabile costosa e incontrollabile, ossia il cavo di segnale tra ampli integrato e finale di potenza.
Insomma no, decisamente proposta bocciata! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Aumentare la gamma alta
Buon giorno sig. Cadeddu. In passato le ho scritto alcune volte. So che è un esperto di ampli Rotel. L'ultimo che sentii, accadde oltre 20 anni fa, per cui non posso capire bene che qualità sonica avesse. Adesso qualcuno mi consiglia questi modelli che potrebbero essere meglio (più aperti definiti) dei miei Cyrus one e Two in varie issue: Rotel Ra 840 bx2 e 3, Ra 980BX, RA870 (non bx). Se nella sua sterminata posta ci sono sue opinioni oppure recensioni tnt, può cortesemente mandarmi i link? Meglio gli articoli che non lasciano dubbi sulle loro qualità e differenze sonore...a volte tante tante parole ma alla fine non si capisce come suona l'ampli. Ho casse mono via (30 cm bicono) che salendo poco in frequenza MI OBBLIGANO A CERCARE UN AMPLI IN ASSOLUTO FRA I PIù APERTI TRASPARENTI BRILLANTI CON MOLTI ACUTI. Tra l'altro odio il suono soft, sweet hot...che per me è sinonimo di infima definizione.
Buona sera,
Giuseppe - E-mail: giuseppebruno9 (at) gmail.com

LC
Caro Giuseppe,
non sono affatto sicuro che basti un amplificatore Rotel per aggiungere frequenze acute ai tuoi monovia. Questi altoparlanti a certe frequenze non ci arrivano proprio, neppure se l'amplificatore ce le dovesse inviare enfatizzate di +20 dB! La soluzione è un'altra: tieni i tuoi Cyrus, che sono ottimi, e installa dei supertweeter! O anche dei semplici tweeter tagliati molto in alto, con un buon condensatore. Il mercato è pieno di soluzioni di questo tipo, alcune persino con frequenza di taglio regolabile, per ottenere la migliore integrazione con il resto dell'emissione sonora. Elac, Aperion, Dayton, Pyle sono solo alcuni dei costruttori che realizzano ottimi tweeter aggiuntivi. Ne abbiamo parlato più volte,
qui, qui e qui...
Questa è la soluzione, tutte le altre sono dei palliativi.
In alternativa, cerca un amplificatore coi controlli di tono e aumenta a tuo piacimento la gamma alta. Non sarà audiophile ma ottieni - in qualche misura - l'effetto desiderato con poca spesa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Richiesta di informazione amplificatore YBA Integré
Buonasera direttore,
vorrei chiedere la sua opinione da esperto, circa l'amplificatore integrato evidenziato di cui non conosco il modello ma risale agli anni 90, per questo motivo le allego le foto. L'amplificatore è collegato alle casse Rogers, giradischi Gyrodec, Technics tuner stereo, technics stereo cassette e a Marantz CD (da riparare). L'impianto è rimasto non utilizzato per diverso tempo. Non riuscendo ad ascoltare il giradischi, ho portato a far vedere l'amplificatore ad un tecnico (presso negozio Di Prinzio a Chieti) che riferisce che la porta di ingresso phono non è funzionante (le altre porte sono funzionanti) ed è presente corrente continua in uscita verso le casse e non consiglia di ripararlo; inoltre le sigle interne sono cancellate (ho letto che negli amplificatori YBA venivano cancellate sistematicamente) e che per la eventuale riparazione è necessario inviarlo in un centro di assistenza specifico YBA.
Il tecnico non consiglia la riparazione perché potrebbe avere sempre problemi. Da premettere che non conosco il valore dell'amplificatore, le chiedo se secondo lei vale la pena di farlo riparare (e se può indicarmi a quale spesa andrei incontro) sia per ripristinare la porta di ingresso phono sia per la corrente continua in uscita verso le casse (che a detta del tecnico metterebbe fuori uso le casse).
Nel caso se può indicarmi un centro di assistenza serio da contattare che conosca questo amplificatore.
La ringrazio per l'attenzione che mi dedica e la ringrazio anticipatamente della risposta che attendo.
Gabriella - E-mail: xenia1987 (at) libero.it

[YBA Integré]

LC
Cara Gabriella,
certamente la corrente continua sull'uscita altoparlanti non va bene, quindi l'amplificatore ha qualche problema, probabilmente uno dei transistor di potenza ormai andato o qualcos'altro. Di sicuro non si può utilizzare così. Per quanto riguarda lo stadio phono non saprei. Io sono sempre dell'idea che un buon apparecchio vada sempre salvato da un destino crudele. Per questo motivo ti consiglio di insistere e contattare l'assistenza ufficiale YBA o un buon laboratorio che ha lavorato su questi apparecchi. A Piacenza c'è
Lasa Assistenza, ad esempio. Un altro potrebbe essere questo. Prova a sentire, eventualmente, anche qualche grosso rivenditore YBA, tipo Dolfi HiFi. In ogni caso, il distributore ufficiale è adesso LP Audio, sono molto cortesi e disponibili, prova a sentire anche loro. Diciamo che fino a 400/500€ (ed è tanto!) varrebbe la pena rimettere in pista il buon vecchio Integré, a mio parere.
Tieni conto che un Integré come il tuo, nell'usato, si trova ancora per cifre intorno ai 600€.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD
Caro Lucio, da tempo vorrei sostituire il mio lettore CD Marantz CD6005 che giudico troppo morbido con le mie Focal Chorus 826. Nonostante mie assidue ricerche e i suggerimenti di negozianti, più o meno interessati ad alcune marche, non mi sono ancora deciso. Ho visto con interesse il nuovo lettore CD Marantz CD 6006 modificato UK ma non vorrei che abbia in definitiva la stessa timbrica del 6005. Che lettore mi consigli nelle tre fasce sotto i 500 euro, sotto i 1.000 e sotto i 1.500 (oltre non posso) che abbiano un suono più brillante? Il mio amplificatore è il Marantz PM6005.
Grazie.
Alessandro - E-mail: alag71 (at) tiscali.it

LC
Caro Alessandro,
la domanda che poni è priva di significato. Sarebbe come chiedersi quale auto acquistare per 10.000, 20.000 o 50.000€! Che senso ha chiedersi quali siano le alternative in tre fasce di prezzo così diverse? Di sicuro con 500€ non vai a migliorare alcunché, meglio tenerti il tuo Marantz attuale. Ed è inutile prendere un Marantz leggermente migliore, siamo sempre lì. In più, il suono Marantz è già di per sé abbastanza aperto, pertanto se ti serve maggiore apertura forse sarebbe meglio pensare a nuovi diffusori o amplificatore (nell'ordine). Tra l'altro, sia l'ampli attuale che i diffusori sono abbastanza aperti e brillanti...sicuro che voglia aumentare ancora il livello del medio-alto? Secondo me alla fine l'ascolto diventa innaturale e affaticante. Comunque, se proprio mi devi estorcere un paio di nomi, ti proporrei di valutare il Rotel RCD 1572, che si trova per poco meno di 1000€. In alternativa, non perché sia più “brillante” ma perché suona nettamente meglio del tuo Marantz attuale, valuta un Rega Apollo R, esattamente per la stessa cifra.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Audionote AN-E
Buongiorno,
approfitto nuovamente della sua gentilezza per chiederle un parere in base alla sua esperienza. Ho sostituito l'ampli che avevo MF B200 con il Lector ZOR + Z100 e le casse BW DM4 con le Audio Note AN-E (come ho avuto modo di dirle in una precedente email) il risultato pessimo suono chiuso, ovattato, soffocato...ho fatto una controprova con un Pioneer SA-740 un pelo meglio ma nel complesso suono estremamente mediocre.
La mia idea di massima che potrebbe essere un problema di cavi anche se accoppiata Lector e Audio Note non è delle migliori.
Quale potrebbe essere secondo voi la "mossa" migliore che potrei fare?
Vi ringrazio per ogni consiglio. Alessandro - E-mail: asinimberghi (at) libero.it

LC
Caro Alessandro,
come mai hai deciso di sostituire l'ampli MF B200 con la coppia Lector? Li hai ascoltati/confrontati prima o semplicemente hai ritenuto dovesse essere un passo avanti? Evidentemente così non è stato. Ecco perché acquistare a scatola chiusa è sempre un grosso rischio. Tuttavia, non capisco come mai trovi tutta questa differenza in negativo. Non dovrebbe esserci. Non è che le elettroniche sono usate? E le valvole del pre...esaurite? Se già un vecchio Pioneer SA-740 (che era una porcheria!) fa meglio dell'accoppiata Lector c'è sicuramente qualcosa che non va. D'altra parte, mi sembra di capire che tu desideri un suono vivace, aperto, trasparente. Meglio orientarsi allora su un'amplificazione valvolare dal suono moderno (es. Copland) o verso uno stato solido bello vigoroso, ritmico e potente (es. Naim, Rega). Prima di tutto questo, però, farei controllare le valvole del pre Lector, magari basta sostituirle per ridare vita all'accoppiata. Se, invece, fossero apparecchi nuovi, allora - a malincuore - meglio disfarsene e cercare altro. Infine no, di sicuro non può essere un problema di cavi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade e problema di balance
Buongiorno Lucio,
in merito alla tua risposta al lettore con problemi di udito in realtà esistono amplificatori per cuffia con la regolazione del bilanciamento ad esempio il Violectric 281 (lo possiedo) ma certamente non è economico!
Saluti
Raffaello - E-mail: raffaello_bellano (at) yahoo.it

LC
Caro Raffaello,
sì, hai ragione, ma la fascia di prezzo nella quale si muoveva il nostro lettore era molto, molto diversa! Il Violetric costa circa 2000€! Le soluzioni che ho prospettato erano funzionali e decisamente più abbordabili. Naturalmente, se qualcuno conoscesse un ampli cuffia economico dotato di balance, potrebbe essere di grande aiuto!
Avevo dimenticato di dire che esiste anche la strada dell'autocostruzione, ma il nostro lettore non l'ha citata perché magari non ne ha le competenze. Ci si potrebbe comunque rivolgere a un tecnico e chiedergli di implementare un controllo del balance come questo basato sul potenziometro CT4 della
DACT. Di sicuro risolve il problema e la qualità è assicurata.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore,
nell'augurare a Lei, alla redazione e ai lettori di TNT-Audio un buon 2020, scrivo questa mail per condividere un'esperienza di ascolto e qualche dubbio.
Recentemente ho avuto in prestito per una settimana un Devialet Expert 220 Pro e l'ho provato nel mio ambiente e con le mie casse. Il mio impianto è composto da: diffusori ProAC Response D20 ribbon, amplificatore Naim Supernait 2 e lettore Naim CD5 XS. Entrambe le elettroniche sono dotate di alimentatore esterno Dual Teddycap. Il Devialet è stato testato da solo, usandolo sia come sorgente/DAC che come ampli, tramite streaming da Qobuz in qualità CD (collegamento via cavo ethernet). Seguendo i Suoi consigli sulle prove comparative, per qualche giorno ho ascoltato solo il Devialet e sono tornato alle mie elettroniche solo dopo averlo restituito.
Generi ascoltati: sinfonica, pianoforte solo, organo solo, opera, colonne sonore e jazz. A livello di pilotaggio sono sostanzialmente equivalenti, anche se il Naim sembra avere una maggior capacità di sostenere la potenza richiesta nei grandi salti dinamici e nei pieni orchestrali. I suoni prodotti dal Devialet sono più ricchi di armonici rispetto al Naim; i bassi sono più profondi e articolati. Di contro i suoni del Devialet sembrano più “piccoli e sottili”, mentre quelli emessi dalle elettroniche Naim risultano più corposi; hanno più sostanza.
Il dettaglio del Devialet è nettamente superiore a Naim, come anche la tridimensionalità e l'estensione della scena sonora. Tale dettaglio comprende l'ottima resa e intelligibilità dello “sfondo sonoro”, con facile percezione di ogni singolo strumento. Questa caratteristica è più limitata nell'impianto Naim, che tende ad evidenziare la melodia e/o le voci in primo piano facendo emergere lo sfondo in modo limitato. Di contro il trattamento ritmico e la coesione musicale di Naim risultano superiori al Devialet, che appare meno “naturale” e più analitico se confrontato alle esecuzioni dal vivo. In questo il Naim sembra avvicinarsi di più alla musica in sala da concerto, mentre il Devialet suona lievemente “artificioso”, troppo perfetto. Sottolineo che ciò che personalmente cerco in un impianto HiFi non è la perfezione sonora, ma la capacità di darmi quanto più possibile l'illusione dell'evento musicale dal vivo. Ecco, le elettroniche Naim sembrano riuscire meglio in questo senso: donare alla musica una sostanza e una vitalità più aderenti alle esecuzioni dal vivo. Inoltre tutta quella separazione tridimensionale fra strumenti, la divisione così netta dei piani sonori, in sala da concerto non c'è. O almeno io non la sento.
Forse il Devialet ha un'impostazione più “hi end”? Eppure ha il pre in classe A, non dovrebbe essere molto musicale? Oppure è il finale in classe D che dona più dettaglio, ma perde un po' di musicalità? Specifico che non ho mai ascoltato altri prodotti in classe D, perciò non sono in grado di esprimere un giudizio.
O sono io che, essendo abituato all'impianto Naim, non ho avuto abbastanza tempo per adattarmi al suono Devialet?
La ringrazio per le risposte che vorrà darmi e spero che la descrizione di questa esperienza di ascolto sia utile ad altri lettori.
La saluto cordialmente,
Stefano - E-mail: stefanoconte78 (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
ti ho inserito tra gli “audiofili felici” perché credo debba ritenerti tale. Perché? Perché hai capito un fatto fondamentale: che questo trend moderno dell'iperdettaglio a tutti i costi sta snaturando la riproduzione sonora. Sì, è tutto perfetto, ma comincia a mancare il cuore, l'emozione vera della musica, specie di quella dal vivo. In questo, i prodotti Naim sono sempre stati dei campioni: hanno sacrificato i suoni perfettini audiophile in nome di tanta, tanta sostanza. Basta sentire un vecchio NAP250 per capire cosa intendo. Non è questione di Classe A o Classe D. Intanto tutti i pre del mondo sono in classe A, quindi c'è poco da variare. E in secondo luogo esiste una classe D più fredda e precisa e un'altra più calda e sorniona. Molti apparecchi moderni (in particolare i diffusori) stanno allontanando, in nome della precisione assoluta, il gusto di sentire un disco come se fosse una buona imitazione della realtà. È un trend che sto osservando da tempo, e va sempre peggio. Confido che prima o poi ci si accorga dell'errore e si torni a qualcosa di forse meno trasparente ma sicuramente più musicale e godibile. Certamente meno “finto”, come hai notato anche tu. Ne parlo proprio questa settimana nella
prima puntata del mini-corso sul downgrading.
Grazie per il feedback e buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Ancora musica nuova! Appena uscito (7 Febbraio!) il nuovo album dei Green Day, “Mother of all...” e questa è la title track. La forma e l'energia sono quelle dei tempi migliori...

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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